#ANSIA
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frammenti--di--cuore · 1 month ago
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esistono ricordi che ti fanno bene al cuore ma che lo pugnalano subito dopo, fino a farlo sanguinare.
z.
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welele · 22 days ago
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Casi DEP por ansias.
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❤️‍🩹
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facciasconvolta · 4 months ago
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Compagnia?
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greatmoonballoon · 5 months ago
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Ho appena realizzato che è da così tanto tempo che vivo nell'ansia che il mio cervello ha normalizzato il tutto come se fosse l'unico modo possibile di vivere.
Io non riesco proprio a immaginare una vita senza ansia e affanno nel cuore oltre al costante stato di allerta. È impossibile!
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illsadboy · 2 months ago
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Non posso mostrarmi come sono senò le persone non capirebbero e mi darebbero del folle ma il mio sistema di maschere da usare con le persone sta andando in tilt, sono stufo di questa falsità e non ce la faccio più però continuo a sentirmi alienato in questo mondo.
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frammenti--di--cuore · 7 months ago
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sai cosa fa davvero male? il dover fingere che non faccia male.
zoe
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welele · 1 year ago
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El ansia.
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Non si può spiegare l’immensa tristezza che provo
-Credevoinquellostupidotiamo
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mente-forte-arte-audace · 7 months ago
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La lotta interna non è sempre visibile, ma è reale e merita attenzione.
Il disegno rappresenta l'ansia. Le linee disordinate e intrecciate, specialmente attorno al busto e alle mani che sembrano stringere qualcosa vicino al cuore, trasmettono un senso di soffocamento o confusione interiore. L'assenza di un volto definito aggiunge un senso di alienazione o di perdita dell'identità, elementi spesso associati all'ansia. Il modo in cui le mani sembrano cercare di trattenere qualcosa, forse emozioni o pensieri, evoca una lotta interna intensa.
10 ottobre si celebra la Giornata mondiale della salute mentale.
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piafgodalhisworld · 4 days ago
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“Quisiera sentir tus dulces pétalos de miel, que agitan huracanadamente mi impetuoso corazón.”
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Non vivo, sopravvivo. È diverso.
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harley-quinzelsworld · 1 year ago
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Se mi chiedessero cos'ha fatto più male sai cosa risponderei? L'assenza. Quando avevo bisogno di parlarne, quando probabilmente mi sarei finalmente aperta per l'ansia e il dolore che provavo, quella ha fatto male. L'anno prima ho sofferto ogni giorno, infatti quando è finita non provavo più nulla, vuoto, ma dopo, dopo è stato difficile ricominciare, ma non perché mi mancasse, ma quel dolore che avevo represso, i nervi, le ansie, le paure, le delusioni sono arrivate tutte insieme in attacchi di panico. Quello ha fatto male.
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worldofdarkmoods · 6 months ago
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Troppi pensieri per un cervello, troppe ansie per un cuore. Ci sono giorni in cui la mia mente è come una tempesta, un vortice di pensieri che non riesco a fermare, e il mio cuore è come un tamburo che batte incessantemente, intrappolato in un ritmo che non riesco a controllare. Ogni giorno, mi sento come un equilibrista su una fune sottile, costretta a camminare senza mai fermarmi. Da un lato, i pensieri si accavallano come onde in piena, ogni singolo problema sembra amplificato, ogni minima preoccupazione diventa un ostacolo insormontabile. Dall’altro, l’ansia che serra il mio cuore come una morsa e mi lascia senza respiro.
A volte mi chiedo se sono solo io, se questo modo di sentire tutto in maniera così profonda e intensa sia un errore, un difetto nel mio modo di essere. Sembra quasi che il mio cervello non riesca mai a spegnersi, come se fosse perennemente in allerta, a caccia di qualcosa che non va, di qualche dettaglio che mi sfugge, di qualche motivo per preoccuparmi. E il mio cuore, invece di essere un rifugio, diventa un campo di battaglia, dove combatto costantemente contro le mie paure, i miei dubbi, le mie insicurezze. Non riesco mai a trovare pace, e tutto questo mi consuma dall'interno.
Ci sono notti in cui resto sveglia fino all’alba, perché i miei pensieri non mi lasciano dormire. Mi giro e rigiro nel letto, cercando un modo per calmarmi, per trovare un attimo di sollievo, ma non ci riesco. Ogni pensiero sembra accendere una scintilla di paura, e quella scintilla diventa subito un incendio. Mi preoccupo per il futuro, per le cose che ho fatto e per quelle che non ho fatto, per i miei errori, per le mie scelte. E anche quando penso di avere tutto sotto controllo, basta un dettaglio, un’idea, una parola per far crollare ogni sicurezza che pensavo di avere.
Sono stanca di questa guerra costante tra la mente e il cuore. È come se ogni giorno fosse una battaglia, e io non riesco a smettere di combattere. Ma è una battaglia in cui non vinco mai. Anzi, ogni giorno mi sento sempre più debole, sempre più esausto. Ogni pensiero diventa una trappola, ogni ansia una prigione. Mi sento come se fossi intrappolata in un ciclo infinito, incapace di liberarmi, incapace di trovare un momento di serenità.
E il peggio è che, spesso, nessuno se ne accorge. Ad alcuni mostro un volto sereno, una maschera che nasconde tutto questo tumulto interiore. Non voglio che gli altri vedano quanto sto soffrendo, quanto sto lottando. Mi dico che devo essere forte, che devo resistere, che devo andare avanti. Ma dentro di me so che questa forza apparente è solo una facciata, e che, sotto la superficie, sto crollando.
Vorrei poter fermare il tempo, poter mettere in pausa la mia mente e il mio cuore, anche solo per un attimo. Vorrei poter smettere di pensare, di preoccuparmi, di sentire tutto in modo così intenso. Vorrei poter respirare senza sentire questa morsa che stringe il mio petto, senza questa paura che non riesco mai a placare.
E mi chiedo se un giorno troverò mai pace. Se un giorno riuscirò a liberarmi di questi pensieri che mi tormentano, di queste ansie che mi consumano. Ma, al momento, tutto sembra così distante, così irraggiungibile. Mi sembra di essere in balia di una tempesta, e non vedo nessun porto sicuro dove rifugiarmi.
Forse, il vero problema è che non riesco ad accettare che la vita sia fatta anche di incertezze, di errori, di momenti di vulnerabilità. Forse, pretendo troppo da me stessa, cerco di controllare tutto, di avere sempre una risposta, una soluzione. Ma la verità è che, a volte, non ci sono risposte, e non ci sono soluzioni. A volte, bisogna solo accettare di sentirsi persi, di avere paura, di essere vulnerabili.
Ma io non so come fare. Non so come accettare questa parte di me. E così, continuo a lottare, a cercare di tenere tutto sotto controllo, anche se so che è una battaglia persa in partenza. Continuo a pretendere troppo dal mio cervello, e a chiedere troppo al mio cuore, anche se so che questo mi sta lentamente distruggendo.
Non so se un giorno troverò la forza di lasciar andare, di smettere di lottare contro me stessa. Ma, per ora, tutto ciò che posso fare è cercare di sopravvivere a questa tempesta, cercare di mettere un piede davanti all'altro, anche se ogni passo mi sembra sempre più pesante.
Perché, alla fine, non so essere diversa. Non so vivere senza pensare, senza preoccuparmi, senza sentire ogni emozione come un peso sul cuore. E, forse, questa è la mia condanna: troppi pensieri per un cervello, troppe ansie per un cuore che, anche quando è sul punto di crollare, continua a battere, nonostante tutto.
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frammenti--di--cuore · 3 months ago
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come fai a dire di voler bene a qualcuno se non ti importa della sua vita, se domani potrebbe avere una visita medica, un colloquio, un incontro importante, la giornata libera e tu...tu non lo sai e non ti interessa nemmeno saperlo. su che basi dici di voler bene a qualcuno se tu, in quella vita, non ci vuoi mettere piede se non il minimo indispensabile.
zoe.
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psychoooooooooooooooo · 2 years ago
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