#2080
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#daily-smiling-natsume#natsume yuujinchou#onmyoji#natsume takashi#nyanko sensei#madara#official art#2080
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JJK EPILOGUE SPOILERS!!



YUTAMAKI IS CANON!!
you can’t look me in the eye and tell me, MAKI was the one that was pregnant.
and don’t the boy grandkid look a lot like a megumi/toji mix
and the girl grandkid has yuta’s eyes.
and now yuta is the head of the gojo clan!!
#jjk#jujutsu kaisen#jjk epilogue#jjk spoilers#yuta okkotsu#maki zenin#grandkids#2080#2035#jjk ending#yutamaki#future#gojo clan#female dominance#male sub
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In the year 2080 they have to make a new Pirates Of Penzance. Keep the tradition going...
#pirates of penzance#gilbert and sullivan#1880#1980#2080#kevin kline#rex Smith#angela lansbury#linda ronstadt
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« Heaven mi ha detto che ti piace andare veloce. » … « Cortesemente, non ammazzarmi. »
Da zero a cento con l’aprirsi finale di un larghissimo sorriso, che scopre i denti e gli fa dolere gli zigomi, sul finale, perché manca davvero poco si metta persino a saltellare dall’eccitazione. « Ci posso provare » il tono, pervaso dal tremolio che solo una grande, grandissima felicità può dare « mi impegnerò davvero davvero tanto. Tantissimo » in the meantime ha già aperto il tasto per aprire il bellissimo bolide e, in una dimostrazione inquietante di cavalleria, le ha aperto addirittura la portiera lato passeggero.
E il fatto che poi si porti una mano sul cuore e metta su la migliore espressione stupita, nel vedersi addirittura aprire lo sportello, è solo un piccolo scherzetto coronato da quel « Come sei galante… » davvero, davvero divertito. « Ti piace? »
Gli piace? « Moltissimo, credo sia la cosa più bella che io abbia mai guidato » risposta ovvia ad una domanda ovvia, ma non gli interessa, già proiettato sul problema successivo « Heav è a casa? » Nonsense, nella sua estrema contentezza, con i suoi occhi brillanti, da mago indecente che ha trovato sul serio un paradiso su misura per se stesso.

« Non parti? »
« ti sto lasciando il tempo di ambientarti, prima di partire. » Ecco, a differenza di due secondi prima, non vuole suonare rassicurante, solo tanto, tanto evocativo. Lecito chiedersi, a questo punto, se il sorriso largo, a 32 denti, non sia invece una paresi facciale: la risposta, in realtà, è negativa. Con un gioco di pedali si limita a far ruggire il motore senza, tuttavia, far muovere il veicolo di un millimetro, da quel parcheggio. Lo fa una volta, dopodiché, alla seconda, preme l’acceleratore ancora più a fondo, per alimentare l’appagamento – tanto – che un tale rumore gli può dare. « Allora, dove ti porto? » [...] « La prima tappa la decidi tu, la seconda è mia, quindi scegli bene » in fondo, sanno entrambi quale sarà, la seconda: 31 Holland Park.
« Al mare. »
Heaven non ha mentito, in effetti, nel dire gli piaccia la velocità: tolto qualunque tipo di freno, inforca la marcia e sfreccia, letteralmente, fuori dal parcheggio.
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new york, central park | 31.12.2080
Sta reggendo una di quelle tazze di plastica, piena per metà di cioccolata fumante, gli occhi rivolti al cielo, « Allora! Quali sono i tuoi buoni propositi per il nuovo anno? » Spostando lo sguardo plumbeo dal cielo a quello del ragazzo, ha stampato sulla faccia un sorriso perenne merito dell'alcol che ha ingerito e questo non scompare mentre pronuncia quelle parole con voce squillante.
« Mh, è una domanda difficile » conviene con un tono di voce funereo nonostante il clima di festa, una cioccolata calda stretta tra le mani e gli occhi pronti a rivolgersi alla serpeverde « Non morire? Essere felice? Assicurarmi che tu sia felice? » non sono vere e proprie risposte le sue a giudicare dal tono, ma le propone comunque neanche dovesse ricevere delle conferme per convincersene.
Lascia andare una risatina senza alcuna ragione quando la sua domanda viene ritenuta difficile, aspettando però che il ragazzo prima di commentare « È carino che la mia felicità sia tra i tuoi buoni propositi » cinguetta per poi mandare giù un lungo sorso dalla sua tazza « Sei molto realistico come sempre. » Commentando sugli altri, quelli che non la riguardano, lo sguardo catturato dal movimento circostante per un attimo.
« Tu hai pensato alla mia fino ad ora. » di felicità, dunque gli sembra il minimo. Tace diversi istanti perdendosi dietro chissà quale pensiero, senza rispondere al commento sull'essere realistico o meno, preferendo di gran lunga sbuffare aria bollente dalle narici. [...] Torna ad adocchiare la cioccolata calda rigirandosela tra le dita, incerto, voltandosi successivamente verso Blythe « cosa si prova ad essere ubriachi? » domanda dal nulla, sondando un po' il terreno. « Non ti fa paura non avere pieno controllo di te? »
Sbatte le palpebre un paio di volte, per poi fare spallucce con nonchalance « Già, perché sono un'amica fantastica, anche se non si direbbe. » Ribatte compiaciuta, mettendo anche il petto in fuori come a volersi dare improvvisamente delle arie con fare teatrale. [...] Le domande dell'arabo la spiazzano e glielo si legge in faccia, ma recupera in fretta quel sorriso dato dal suo stato « Ti senti la testa leggera, e tutto è così divertente, senti il vuoto allo stomaco... » Descrive la sensazione chiudendo gli occhi per qualche istante « A volte non lo voglio il controllo. Voglio solo ridere come se mi avessero lanciato un Exhìlaro e non pensare a nulla. » Spiega, facendo ondeggiare il liquido dentro la sua tazza di plastica, gli occhi catturati da quel movimento.
Ascolta quanto ha da dire la serpeverde con la fronte pronta ad aggrottarsi, le mani intente ad avvicinare la tazza al viso per permettere alle narici di snasare il profumo della cioccolata. « ... quindi ubriacarsi è un po' come essere innamorati, no? Provi le stesse cose prima, e stai male dopo. » almeno secondo la visione dell'arabo, sempre un po' troppo cinico per certi aspetti « Vorrei farlo anche io, ma temo sempre fregature dietro l'angolo » abbassare la guardia non lo fa stare tranquillo, è evidente « l'assaggio. » la bevanda, la stessa portata alle labbra e sorseggiata di lì a poco. « Brindiamo a noi? » a scoppio ritardato.
Lo osserva con attenzione mentre annusa la cioccolata corretta, in cui chiaramente si può percepire l'odore di alcol non meglio specificato. Per qualche ragione, il paragone la fa scoppiare in una risata fragorosa « Se vuoi metterla così. Ma non devi per forza stare male dopo, se stai attento a cosa bevi e quanto, poi stai bene. » Un po' si sta parlando di sbronze e un po' si sta parlando di amore, poetico. « Dovresti provare! » Lo incita subito, gesticolando con la mano libera verso la tazza del ragazzo « E poi io sono qui, non devi preoccuparti di niente. » Scrolla un po' le spalle, come se fosse una cosa ovvia e scontata, sollevando quindi la sua tazza « A noi! » Trilla contenta, facendo sì che le due tazze si scontrino in un breve brindisi prima di trangugiare tutto d'un fiato l'intero contenuto.
La risata fragorosa di Blythe ha il potere di riportarlo con i piedi per terra, un sopracciglio si inarca verso l'alto e il naso si arriccia in una smorfia « Mh, non sono mica tanto convinto. » spiega titubante, nonostante la ragazza riesca poi a convincerlo con quelle rassicurazioni - tanto da spingerlo ad impugnare con maggior fermezza la tazza, guidandola verso quella di lei per cozzarci contro dando vita al brindisi. « A noi! » sfiata prima di buttare giù la bevanda di riflesso ai gesti dell'amica, assaporandola con tanto di occhi socchiusi e di calore pronto a farsi sentire; capace di donare all'arabo una sensazione piacevole soprattutto considerato il clima. « Credo sia ora, vuoi avvicinarti agli altri o...? » per la mezzanotte e i relativi festeggiamenti che verranno. Lascia a lei la possibilità di decidere per entrambi, troppo occupato a guardarla in volto per ricercarne nuovamente lo sguardo. « Il 2081 sarà il nostro anno. » mormora piano, sporgendosi di poco in avanti per tentare di avvicinare il viso a quello altrui, ciò nella speranza di riuscire ad adagiarvi sulla fronte un bacio delicato; inaspettato soprattutto da uno come lui. Non vi sarebbe altro, solo un contatto destinato a venir meno per non risultare troppo invadente o inopportuno per la strega.
Quel tentennare iniziale le fa arricciare il naso arrossato, ma è veloce a sciogliersi in un sorriso appena decreta che proverà la cioccolata calda corretta - non il migliore dei primi approcci all’alcol, ma per dei ragazzini troppo giovani per bere negli States va benissimo. Il ragazzo menziona il resto del gruppo e B sembra uscire da una bolla formatasi attorno a loro, spostando lo sguardo verso i fratelli e i cugini, « Sì, meglio… Non ci hanno ancora accusati di volerci appartare per pomiciare, meglio evitare finché siamo in tempo. » Una piccola smorfia di disappunto le storce la bocca, anche se sparisce in fretta, sostituita dal lieve stupore per il gesto di Shu. Gli occhi si chiudono, lasciando che le baci la fronte e ricambiando con una fugace carezza sul braccio all’altezza del gomito. Riapre gli occhi non appena l’arabo si ritrae « Adoro che adesso siamo diventati ottimisti » dice scherzosamente, infilando la mano che non regge la tazza di plastica in una delle tasche del parka per poi fargli un lieve cenno con la testa in direzione del gruppetto, invitandolo ad affiancarla per raggiungerli prima che scatti la mezzanotte.
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Release: January 21, 2002
Lyrics:
What on earth am I meant to do?
In this crowded place there is only you
Was gonna leave now I have to stay
You have taken my breath away, ooh
Is the world still spinning around? (Spinning around) Ooh
I don't feel like coming down
It's in your eyes, I can tell what you're thinking
My heart is sinking too
It's no surprise, I've been watching you lately
I want to make it with you
Destiny has a funny way
When it comes and takes all your cares away
I can't think of a single thing
Other than what a beautiful state I'm in, ooh
Is the world still spinning around? (Spinning around) Ooh
I don't feel like coming down
Want to make it with you (with you...)
It's in your eyes, I can tell what you're thinking
My heart is sinking too
It's no surprise, I've been watching you lately
I want to make it with you (with you...)
Ooh
Is the world still spinning around? (Spinning around) Ooh
I don't feel like coming down
Songwriter:
It's in your eyes, I can tell what you're thinking
My heart is sinking too
It's no surprise, I've been watching you lately
I want to make it with you
It's in your eyes, I can tell what you're thinking
My heart is sinking too
It's no surprise, I've been watching you lately
I want to make it with you
It's in your eyes, I can tell what you're thinking
My heart is sinking too
It's no surprise, I've been watching you lately
I want to make it with you
It's in your eyes
Kylie Ann Minogue / Richard Frederick Stannard / Ash Howes / Julian Gallagher
SongFacts:
👉📖
Homepage:
Kylie Minogue
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Malik Djoudi - 2080 / video
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There's a song called "2080" by Grossstadtgeflüster and it's missing in this playlist.
Also it reminds me that I should consider naming more of my own pieces after dates. Just because I did it once and I'm a freak.
I saved the playlist BTW.








i made a playlist of song titles in chronological order
update/disclaimer: not all of the songs on the playlist are in these screenshots! i think it would've been too many pics but the link is there if you want to see all of them. i've also added dozens of suggestions from other users since posting this so these screenshots are outdated
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Most Beloved AEW Wrestler Tournament 2
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Grazia naturale e fascino sofisticato. I suoi capelli sono di un biondo chiaro dai riflessi freddi e i suoi occhi sono di un grigio profondo, brillanti e penetranti, capaci di comunicare tanto dolcezza quanto determinazione. La sua carnagione è chiara, con un leggero rossore naturale sulle guance e una spruzzata di lentiggini che le donano un aspetto sano e vivace. Vestita come i fiori o le fatine di un giardino incantato.
Ambiziosa, instacabile e determinata. Un peperino di tenacia e grinta. } Le piace civettare, farsi gli affari degli altri, essere adorata e venerata. Non che si faccia scrupoli ad utilizzare una lingua tagliente e a sollevar la bacchetta per un affronto, o perché no, anche per noia. Un certo charme che le viene fin troppo naturale.
In una relazione aperta con se stessa – tutto il resto è divertissement. } Riesce però a crogiolarsi in quelle compagnie momentanee che riesce a conquistarsi con quel fascino del tutto naturale che madre veela natura le ha dato.
Alla fin fine basta pochissimo per affascinare chi ha intorno, ma dietro quei sorrisi e sguardi gentili l'interesse sincero è direttamente proporzionale a quanto può essere davvero utile l'interlocutore. Condivide l'appartamento con Mia.
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Jack Cabot's Entry - June 20th 2080
I think I can finally say that things are looking up. Edward has recruited a more or less reliable security force to protect Parsons. The power situation is stabilized - Edward assures me we now have spare parts stockpiled to last at least 50 years. Moving between here and Parsons is still the biggest problem - there's no sign of any return of law and order. Just the opposite in fact. But Edward has proven skilled at dealing with the various groups of thugs that have sprung up.
Speaking of Edward - his radiation sickness has developed in a most fortunate way. For a time I thought he was surely going to die, but then his condition stabilized. He now seems actually immune to further radiation. Apparently this is not unknown in the other survivors, although Edward tells me that a strong prejudice has developed against these people. Hard to understand, as they seem uniquely qualified to survive in this new world.
One benefit of the end of civilization that I hadn't anticipated - there's no need now for us to have to "die" periodically. I can go back to being Jack Cabot again, for the foreseeable future. No more neighbors to poke their noses into our business!
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« quale scegli? » « Quello che lascia una cicatrice » [...] « così quel mago potrà pensarti ogni volta che la guarda. » Il mento sollevato racchiude insieme fierezza e sconsideratezza grifondoro, il sogghigno vago e il sopracciglio sinistro inarcato l’arroganza curata negli anni. « Sectumsèmpra »
Sembianza mandata in frantumi quando un piccolissimo lampo di terrore gli balena improvvisamente nell’oceano in tempesta che sono gli occhi, costellato dal dubbio che quella bacchetta possa davvero adempiere al dovere, nelle mani altrui, ignorando le condizioni iniziali: fargli del male adesso, non la prossima volta. Questa volta però si accorge del respiro brusco che trattiene nel torace, dei muscoli e della mascella che si contraggono, del viso che si contorce per prepararsi ad incassare un dolore che, sospetta, sarà notevole. Ma che non arriva, neanche dopo aver atteso un lungo minuto, giusto per averne la certezza o aver staccato le pupille da quelle altrui, sincerandosi che non vi siano sangue o ferite a deturpare stoffa o pelle. E dopo la paura e l’incertezza cosa rimane? Il rumore del cuore che galoppa, nonostante non vi sia ossigeno nuovo da pompare [...] « Anch’io ti odio » non sorride più, il che presuppone glielo stia confessando sul serio. Innumerevoli i pilastri a sostegno di quelle quattro parole e, sfortunatamente, di più quelli in disaccordo, colpevoli del suo essere ancora lì, sotto lo sguardo del cigno, con una minaccia a pendere sulla testa, in attesa di qualcosa.



Hektor non sarà il miglior mago che ci sia in circolazione, forse non è nemmeno il peggiore ma, almeno per le prossime ore, le sta dicendo di voler essere suo. Per pentirsi avrà tutto il tempo del mondo, domani. Per scappare rimarrà la scopa volante sul balcone del secondo piano, ad aspettarlo, ma per ora ha deciso chi e cosa desidera: lui, appartenere a lei, e lei sua. Il resto è un groviglio indistinto. Il resto non è importante.
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