#10.5 ney
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bozusuruz · 8 months ago
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Ay brans denemesi cozdum 11 geldi biyodan cok mutluyum asigim sana biyo
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levysoft · 3 years ago
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Il Codice 10 (in inglese: Ten Code) è la codifica numerica per le comunicazioni via radio delle principali frasi di uso comune nella comunicazione vocale tra le forze dell'ordine nei Paesi anglosassoni, principalmente del Nord-America e nella Banda cittadina (CB).
Il codice è stato sviluppato nel 1937 ed ampliato nel 1974 dalla APCO (Association of Public-Safety Communications Officials la maggiore organizzazione al mondo dedicata alle telecomunicazioni per la sicurezza pubblica).
Il Codice 10 ha la funzione di assicurare la brevità e la standardizzazione dei messaggi.
Esempi di codice
10.0 Attenzione
10.1 Cattiva ricezione radio
10.2 Buona ricezione radio
10.3 Negativo
10.4 Messaggio ricevuto, affermativo
10.5 Ritrasmettere messaggio
10.6 Fine trasmissione
10.7 Raggruppamento di tutte le unità in un determinato luogo
10.8 In servizio radio
10.9 Occupato, contattare solo per urgenza
10.10 Rissa in corso
10.11 Problema con cane
10.12 Attesa
10.13 Condizioni meteorologiche e di traffico
10.14 Segnalazione di malintenzionati
10.15 Tumulti
10.16 Lite familiare
10.17 Incontrare il querelante
10.18 Completare il compito velocemente
10.19 Ritornare
10.20 Luogo
10.21 Telefono
10.22 Ignorare
10.23 Arrivato sul luogo
10.24 Compito completato
10.25 Incontrare una persona
10.26 Soggetto arrestato
10.27 Informazioni patente
10.28 Informazioni carta di circolazione
10.29 Controllare documenti ricercato
10.30 Uso illegale della radio
10.31 Reato in corso
10.32 Persona armata
10.33 Emergenza
10.34 Sommossa
10.35 Allarme generale
10.36 Ore
10.37 Veicolo sospetto
10.38 Fermiamo veicolo sospetto
10.39 Emergenza: lampeggiatori e sirena
10.40 Urgente: niente lampeggiatori e sirena
10.41 In servizio
10.42 Fuori servizio
10.43 Informazioni
10.44 Fine del pattugliamento
10.45 Condizioni del civile
10.46 Assistere automobilista
10.47 Riparazioni stradali d'emergenza
10.48 Riparazioni d'impianti stradali
10.49 Semaforo fuori servizio
10.50 Incidente stradale
10.51 Carro attrezzi
10.52 Ambulanza
10.53 Blocco stradale
10.54 Bestiame sulla strada
10.55 Guidatore ubriaco
10.56 Richiesta coroner
10.57 Veicolo pirata
10.58 Dirigere il traffico
10.59 Scorta
10.60 Pattuglia nei dintorni
10.61 Personale nei dintorni
10.62 Rispondere al messaggio
10.63 Verbale scritto
10.64 Trasmettere il messaggio
10.65 Assegnazione messaggio finale
10.66 Cancellazione ultimo messaggio
10.67 Ultimo messaggio sulla strada
10.68 Invio informazioni
10.69 Messaggio ricevuto
10.70 Allarme incendio
10.71 Descrizione dell'incendio
10.72 Stato dell'incendio
10.73 Segnalazione di fumo
10.74 Negativo
10.75 Contattare
10.76 In viaggio
10.77 Tempo d'arrivo
10.78 Occorre assistenza
10.79 Medico legale
10.80 Inseguimento in corso
10.81 Segnalazione di calma
10.82 Alloggio
10.83 Attraversamento scuola
10.84 Ora d'incontro
10.85 Causato ritardo
10.86 Personale in servizio
10.87 Arrestare controllati
10.88 Notificare numero di telefono
10.89 Allarme bomba
10.90 Trasportare soggetto
10.92 Veicolo in sosta vietata
10.93 Assedio
10.94 Corsa
10.95 Soggetto arrestato
10.96 Caso di pazzia
10.97 Segnale di prova
10.98 Evasione
10.99 Ricercato o rubato
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tonkiiphone · 2 years ago
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Trony negozi
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IVS Group informs that has completed the acquisition of 26.0% (26.7% net of treasury shares) of Vendomat S.p.A., a reseller of products to small and medium sized companies in the vending sector, mostly. The price of the transaction is equal to Euro 12.5 million In questo Volantino Trony abbiamo trovato prodotti convenienti ma non solo: Lavatrice LG a 449.99, Samsung Galaxy A33 a 269.99. In questo Volantino Trony abbiamo trovato prodotti convenienti ma non solo: Stampante multifunzione Epson a 89.99, Stampante multifunzione HP a 199.00, Notebook Lenovo a 579. Trovi il volantino Imperdibile Fuori Tutto con offerte valide dal 5 Agosto al 24 Agosto, le promozioni Trony pi interessanti che puoi acquistare nel negozio pi vicino a casa tua. Il catalogo dei prodotti Trony include tutti i migliori marchi presenti sul. more DistributionIVS Group acquires 26% of Vendomat S.p.A. Trovi le promozioni Prendi 3 Paghi 2 con offerte valide dal 9 Luglio al 20 Luglio, le promozioni Trony più interessanti che puoi acquistare nel negozio più vicino a casa tua. Trony una catena di negozi italiana, specializzata nella vendita di elettrodomestici, prodotti di elettronica di consumo, informatica e telefonia il gruppo distribuito su tutto il territorio nazionale e conta oltre 200 punti vendita sparsi in tutta Italia. IVS Group informs that has completed two small acquisitions, in Italy and Spain, that will increase and optimize the geographical coverage and logistic efficiency of the group in the markets already served. In. Punti vendita Trony - Tutti i negozi di Trony in Italia Cerca un Punto Vendita Trova le promozioni Trony nel punto vendita più vicino a te. more DistributionIVS Group (vending): acquisitions in Italy and Spain Modena Distributori and Automatics Companys take over The Board of Marr, a company of the Cremonini group, leader in Italy in the distribution of food and non-food products to the foodservice, approved the half-year report as at 30 June 2022. Home Punti Vendita Pomezia Punto vendita Pomezia (RM) Indirizzo via Pontina 27,800 00071 Pomezia (RM) Indicazioni stradali. Con vogliamo aiutarti a trovare i pi importanti brand nei punti vendita pi vicini. You can always find the actual catalogs of the store nearest you.If you need to consult the promotional flyers of supermarkets like Aldi, Penny Market, Lidl, Auchan, Unieuro, simply open the application and select your store.The application allows you to:- add your favorite supermarket to the list of your "favorites".- look for a shop by category.- receive notifications whenever there are new discounts.- save the best offers on your phone.- and so on!See leaflets Lidl, Unieuro, Carrefour Ipercoop leaflets and Mediaworld offers Troney flyer and Rome leaflet.EFA News - European Food Agency Similar DistributionMarr, strong growth in the 1HY Revenues of 874.3 million, net profit of 10.5 million Trova tutte le informazioni necessarie sul tuo punto vendita Trony preferito nella scheda punto vendita: Orari di apertura, reparti, Aperture straordinarie e tanto ancora. Elenco dei punti vendita e rivenditori Trony nella tua regione e provincia. Save time and money every time you go shopping in your trusted supermarket:- Aldi- Auchan- Agora- Carrefour Market- Caddy's- Cash Center- Colle Verde- Conad- Cossuto- D`Ambros- Despar- Supermarcated doc- Ekom- EMME more- Long S- Euronics- Eurospin- Galaxy- iN'S Market- Ipercoop- Lidl- MediaWorld- Meter- Penny Market- Proshop- Yes With You- Trony- Unieuro- Yves Rocherand other.The application contains information from all over Italy and for cities such as Rome, Milan, Venice and other. Do not miss the best offers from your favorite stores. Address of Trony is Via Emilio Greco, snc, 02100 Rieti RI, Italy. Find the product you need at the best price. Garantiamo un processo dacquisto semplice, veloce e sicuro, con tante opzioni tra cui scegliere compresa la prenotazione online e il ritiro in negozio. Trony (Electronics store) is located in Latium, Italy. Many promotional catalogs and flyers, discounts and sales of shops and supermarkets in Italy, in one application: "PromoVolantini".Organize your purchases: food, household cleaners, cosmetics, perfumery, electronics and more. Tra i tanti negozi che hanno gi aderito a questa iniziativa troviamo: Amazon, Carrefour, IKEA, Q8, Trony, Nintendo, Zalando molti altri Big, e negozi.
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extrabet365 · 3 years ago
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Sessione travagliata ma divertente che recuperiamo in parte con una zampata finale. Un ritardo davvero anomalo sulla 1ª colonna (23 spin!) ci ha portato a 2 lose consecutive, poi le giocate sulle sequenze sulle doppie scelte e la sequenza di numeri finale riducono il passivo. Nei giorni NO è importante che il meccanismo di stop-loss funzioni, in questo caso siamo anche riusciti a limitare le perdite.
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hatilead · 4 years ago
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some incoherent™ rambling about the flying dutchman because i’m too lazy to write up the detailed headcanon now but i want to say things about her , u feel ?   these things all apply to willem van der decken ,     and are rooted deeply in my dutch pride   .      i wash my hands on the dis/ney bullshit . 
the flying dutchman is a  oostindiëvaarder ,      in english known as an east indiaman       ;        i know this is not a specific class of ships    ,     rather than an umbrella term  ,     but what i want mean to clarify with this is that she’s not a ship build for war .     in passing ,       the dutchman doesn’t look at threatening if it wasn’t for the eerie vibe she and her crew seem to give off .      please take a look at this dutch replica ship of which i’ve loosely based my appearance for her .      
the flying dutchman is a ship made for speed ,      not so much for war or battle      -         she will outrun most ships of the line ,        and while she is fitted      excessively     with cannons ,        really ,      she has way too many cannons ,        her strength still isn’t purely battle        ;         she cannot take damage ,        for the ship is ,       like willem his crew ,       an extension made from his soul .      
statistics because     boy       do i love them
length: 45.0 meters beam:  10.5 meters height: 53.0 meters guns: 38. 20 six pounders while the rest are nine pounders    (    however, an interesting fact about this is that not all those guns were meant for the flying dutchman to use ,          some were also meant for trade ,         yet willem has long since forgotten which were which ,       he considers them all his now .      )
an extra cool image to show you the layout of her
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adelineadkin · 4 years ago
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Some Comments on Bill 24, the COVID-19 Pandemic Response Statutes Amendment Act, 2020
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By: Shaun Fluker
 PDF Version: Some Comments on Bill 24, the COVID-19 Pandemic Response Statutes Amendment Act, 2020
Legislation Commented On: Bill 24, the COVID-19 Pandemic Response Statutes Amendment Act, 2020, 2nd Sess, 30th Leg, Alberta, 2020
Lawmaking by the Alberta government in response to COVID-19 has been somewhat disorganized and very non-transparent. As well, Alberta seems to be the only Canadian jurisdiction which seized on the public health emergency as an opportunity to double-down on Henry VIII lawmaking by the Executive. These are troubling observations in a political system where the legitimacy of governance is based upon an open, accountable, and predictable legislative process. The need to act swiftly and flatten the curve of COVID-19 certainly justified some deviation from the lawmaking norm in a representative democracy, but Alberta has relied extra heavily on executive and delegated legislative authority in its COVID-19 lawmaking. Accordingly, it would have been reasonable to expect the Legislature to restore some normalcy to lawmaking when the state of public emergency ended in Alberta on June 15.
On June 18, the Minister of Health introduced Bill 24, the COVID-19 Pandemic Response Statutes Amendment Act, 2020 into the Legislature, and most of the Act came into force on June 26 with royal assent. As the Legislature’s first comprehensive post-emergency response to COVID-19, as opposed to subject-specific legislation or the lawmaking thus far enacted by the Executive and its delegates, it is disappointing to observe how little this statute offers. However, on its first reading the Minister of Health did at least promise a forthcoming comprehensive review of the Public Health Act, RSA 2000, c P-37, and Bill 24 requires this to commence no later than August 1.
To begin with, it would be helpful to have a framework through which to assess the form and structure of Alberta’s COVID-19 lawmaking. Elements of such a framework would include the following:
What is the enabling statute? Alberta has implemented powers under the Public Health Act. The alternative for the province was to invoke the Emergency Management Act, RSA 2000, c E-6.8.
Who exercises delegated authority? This could include the Lieutenant Governor in Council, individual Ministers, or other officials who receive delegated authority from the Executive. In Alberta, the public health orders have been issued by the Chief Medical Officer of Health (CMOH) under section 29 of the Public Health Act, and individual Ministers have also exercised extensive legislative authority to address COVID-19 within the scope of their respective departments.
What authority is delegated? In Alberta, the CMOH has relied on a catch-all provision in section 29(2.1)(b) of the Public Health Act to “ . . . take whatever other steps are, in the medical officer of health’s opinion, necessary in order to lessen the impact of the public health emergency.” The CMOH has been forced to rely on this general provision because her other powers under the Public Health Act are more directed at imposing duties on specific individuals or groups to contain a communicable disease. Ministers have been exercising their power to amend legislation by issuing orders under section 52.1 of the Public Health Act.
What conditions, pre-requisites, and processes attach to the exercise of legislative power? In Alberta, the CMOH is required to form an opinion on the need for public health orders, but her powers are not specifically connected to the declaration of a public health emergency. Conversely, the Henry VIII powers granted to Ministers under the Public Health Act to amend legislation are connected to the declaration of a public health emergency and the exercise of these powers must be in the public interest.
What transparency and political accountability mechanisms are in place to check the exercise of delegated authority? The process followed in the exercise of executive powers by Alberta ministers and the CMOH is not open to public scrutiny, there are no explicit consultation requirements, and justification obligations are scant. Ministerial orders issued under the Public Health Act are exempt from the Regulations Act, RSA 2000, c R-14. The CMOH orders appear to simply disregard the requirements of the Regulations Act, despite clearly falling within the scope of those requirements in that statute. Public health and ministerial orders on COVID-19 have been published and organized by subject matter at Alberta.ca here, but very little has been published in the Alberta Gazette Part II. The CMOH has granted exemptions from the requirements in public health orders to a lengthy list of specified persons and groups, however the process and criteria applied in granting these exemptions remains shrouded in secrecy. There is no ex post facto review into the exercise of these executive and delegated powers.
In previous ABlawg posts (here, here, and here) I have explored in more detail some elements of this framework. As we emerge from the initial COVID-19 emergency and face the prospect of subsequent waves of the disease, it would be prudent to take a moment and assess the framework for governance provided by the Public Health Act for addressing a public health emergency. Should we face a second wave, Alberta lawmakers will not have the excuse of surprise to govern as they did from March to June.
It is insightful to observe how other jurisdictions have structured their COVID-19 legal powers going forward. For example, the Parliament of New Zealand has now enacted the COVID 19 Public Health Response Act 2020, which delegates specific powers to address COVID-19 related concerns (s 11). The Act prescribes the form and publication requirements for public health orders (s 14) and provides for the disallowance of those orders by the legislative assembly (s 16). The Act also referentially incorporates public health orders applicable to COVID-19 previously issued under general public health legislation (Schedule 1). I have chosen to mention this New Zealand statute because it addresses many of the governance concerns related to the exercise of delegated power to address COVID-19 under Alberta’s Public Health Act.
Bill 24 gives little confidence that the upcoming ‘comprehensive’ review of the Public Health Act will result in anything more than a bit of tweaking. To begin with, there is some low-hanging fruit which Bill 24 could easily have picked, but did not. There are no provisions in Bill 24 which backtrack on the powers added by the Public Health (Emergency Powers) Amendment Act, SA 2020, c 5 to section 52.1 of the Public Health Act, which gave Alberta Ministers the extraordinary authority to retroactively legislate without any notice or publication in the Alberta Gazette Part II. The large number of Ministerial orders exercising these Henry VIII powers during the initial COVID-19 emergency phase are listed at Alberta.ca here. The failure of Bill 24 to do or say anything in this regard is particularly noteworthy in light of statements by Premier Kenney made in late April that demonstrate the government was aware of concerns related to these powers.
Instead, Bill 24 grants even more legislative power to Ministers responsible for the Child Care Licensing Act, SA 2007, c C-10.5 (s 2, Bill 24) and the Safety Codes Act, RSA 2000, c S-1 (s 13, Bill 24), as well as in relation to executive powers applicable to travellers (s 12(5) to 12(8), Bill 24). Bill 24 also extends the duration of additional ministerial powers beyond the declaration of a public health emergency (e.g. s 8 in relation to the Labour Relations Code, RSA 2000, c L-1).
Bill 24 also fails to remedy the non-compliance of CMOH orders with the filing and publication requirements in the Regulations Act, or even exempt these orders from that statute. The only provision in Bill 24 which relates to this is perhaps the new regulation-making power for the Minister of Health to carry out the intent of a CMOH order (Bill 24, s 12(10)). If there was any doubt as to whether CMOH orders are legislative enactments subject to the Regulations Act, that doubt is erased by the fact that many provisions in Bill 24 cease to be in force in conjunction with the lapsing of specified CMOH orders in relation to matters such as self-quarantine requirements.
Section 12(11) of Bill 24 does add section 76 to the Public Health Act, which mandates a review of the statute and report to the Legislature. Hopefully this review will lead to more of an overhaul on the form and structure of lawmaking under the Public Health Act as we prepare for the long haul living with COVID-19, but the content of Bill 24 does not invoke much confidence in this regard..
This post may be cited as: Shaun Fluker, “Some Comments on Bill 24, the COVID-19 Pandemic Response Statutes Amendment Act, 2020” (July 10, 2020), online: ABlawg, http://ablawg.ca/wp-content/uploads/2020/07/Blog_SCF_COVID19_Response_Act.pdf
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decima-flottiglia-mas · 7 years ago
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. Xª FLOTTIGLIA MAS . Il Battaglione Barberigo . Guidato dal Capitano di Corvetta F.M. Bardelli Si diresse per Roma a bordo di una moltitudine di variopinti e ben poco marziali torpedoni civili requisiti dai tedeschi; durante una sosta a Siena numerosi Allievi Ufficiali della GNR si aggregarono al Barbarigo come semplici Marò, per poter combattere subito contro gli Alleati.Raggiunta Roma il Barbarigo partecipò ad una sfilata, principalmente per ragioni di propaganda, e se i Marò erano ansiosi di poter entrare in combattimento, Bardelli sfruttò questa occasione, grazie al Capitano dei Granatieri di Sardegna Marchesi, per migliorare l’equipaggiamento del Battaglione, prelevando materiali ed armi dalla Caserma Ferdinando di Savoia.Finalmente, la sera del 3 marzo, il Battaglione, trasportato su camionette tedesche, entrava in linea a Nettuno.La prima esigenza per il Capitano Bardelli fu quella di prendere contatto con l’Ufficiale tedesco responsabile del settore dove si sarebbe schierato il Barbarigo.L’Ufficiale in questione era l’Oberst von Schellerer, veterano della prima guerra mondiale e decorato della Croce di Ferro di 1a Classe 1914 e riconferma del 1939, Comandante del 735. Infanterie-Regiment della 715. Infanterie-Division.La 715. Infanterie-Division era nata come una Divisione di Fanteria statica con compiti di presidio, ma sarà inviata in emergenza a Nettuno dopo lo sbarco Alleato. Molte delle sue armi erano di preda bellica, e il suo Reggimento di Artiglieria poteva contare su di un solo Gruppo di Obici da 10.5 cm e di un Gruppo di cannoni campali di preda bellica russi da 7.62 cm.Inoltre la Divisione aveva subito molte perdite nelle settimane precedenti, e i sopravvissuti erano alquanto logorati dai continui combattimenti.Proprio per quest’ultimo fatto, e forse anche per una certa sfiducia nella qualità delle truppe italiane, von Schellerer chiese a Bardelli, accompagnato dal Comandante in seconda Vallauri e dall’Aiutante Maggiore Rattazzi, che, sapendo il tedesco, fungeva da interprete, di poter assegnare i Marò alle sue decimate Compagnie, suddividendoli in Squadre e perciò smembrando così il Battaglione.Seguì un’accesa discussione, con Bardelli che, non accondiscendendo a questa richiesta, rimarcava che il Battaglione, seppur dipendendo tatticamente da una unità tedesca, avrebbe dovuto combattere unito. L’energia ma anche l’abilità diplomatica di Bardelli riuscirono nell’intento, e le Compagnie del Battaglione si disposero in linea rilevando altre unità tedesche. Nei giorni seguenti i Marò poterono inoltre istruirsi all’uso delle armi tedesche, in particolare controcarro, come i lanciagranate Panzerfaust.Mentre il Barbarigo aveva i suoi primi caduti, partecipando ad azioni di pattuglia ed a combattimenti difensivi, in un fronte caratterizzato da condizioni che ricordavano la guerra di posizione del primo conflitto mondiale, Bardelli, conferendo con il Generale Comandante della 715. Infanterie-Division Hildenbrand, si rese conto della necessità di dotare il Battaglione di un proprio supporto d’artiglieria.Il Capitano Bardelli sfrutterà il fatto che molti degli effettivi del Barbarigo erano stati artiglieri per selezionare i quadri del futuro reparto d’artiglieria, e con l’ennesimo mirabile sforzo organizzativo e di improvvisazione, grazie anche al Tenente di Vascello Mario Carnevale, Comandante del San Giorgio, si riuscirà a creare il Gruppo di Artiglieria San Giorgio, con pezzi da 105 mm. Successivamente sarà creata anche la 5a Compagnia Cannoni, con tre pezzi da 65 mm.Il Barbarigo ed il San Giorgio, formanti il Gruppo di Combattimento Barbarigo, diedero il loro contributo ai combattimenti sulla testa di ponte, al comando operativo del Tenente di Vascello Vallauri.Infatti Bardelli, grande organizzatore e abile Direttore di Macchina, aveva razionalmente stimato di non avere l’esperienza necessaria per guidare tatticamente un’unità di Fanteria sul campo, e aveva delegato, poco dopo l’arrivo al fronte, il comando operativo del Battaglione a Vallauri, proveniente dal REI e quindi maggiormente versato nei combattimenti terrestri.L’opera del Comandante Bardelli risultava comunque essenziale nei rapporti con i tedeschi, che lo apprezzavano e rimanevano impressionati dalla sua franchezza e decisione, e verso i Marò del Battaglione, che erano allo stesso modo entusiasmati dal carisma di Bardelli, come è evidente dal seguente resoconto del Marò Luciano Luci Chiarissi:Il giorno 8 mattina venne a far visita alle nostre postazioni il Comandante Bardelli con un Tenente Colonnello germanico. Gli chiesi come mai dovessi andarmene, mentre egli mi aveva promesso sin dal primo giorno che non mi avrebbe mai lasciato [Chiarissi proveniva dalla GNR, ed era stato richiamato, NdA]. Si volse all’Ufficiale germanico e disse: “Come italiano che cosa debbo dire a questi ragazzi?”. Poi si rivolse a me ponendomi rudemente la mano sulla spalla: “Tu sei uno dei più bravi ragazzi che io abbia conosciuto. Cercherò di accontentarti”. Erano le prime ore del mattino, e nel nostro settore faceva abbastanza fresco, forse anche per l’umidità provocata dalle paludi. Sentii qualcosa che mi serrava la gola e poi un brivido lungo tutto il corpo, ma non era il freddo: ero felice. (33)Questa era l’umanità ed il carisma di Bardelli, e la considerazione che i suoi Marò avevano per lui.L’inesperienza di Bardelli sul “fronte terrestre”, ma anche il suo orgoglioso sprezzo del pericolo, estremizzato proprio per far comprendere ai tedeschi le qualità combattive sue e dei suoi uomini sono rivelati dal seguente ricordo del Marò A.U. Franco Olivotti:Bardelli stava partecipando ad uno dei primi rapporti sulla situazione con alcuni Ufficiali tedeschi, quando si sentì il sibilo di una salva d’artiglieria in arrivo; Bardelli, con l’orecchio non allenato, non capì che i colpi sarebbero finiti lontano, e si gettò a terra. Ovviamente gli Ufficiali tedeschi rimasero in piedi, e mentre i colpi esplodevano senza far danno in lontananza, rivolsero degli sguardi di commiserazione al nostro Comandante.Capito l’errore e rimessosi rapidamente in piedi e rassettatasi nervosamente la divisa, Bardelli riprese a conferire con i tedeschi.Poco dopo si udirono nuovamente dei colpi in arrivo, ma stavolta era evidente che la salva sarebbe caduta proprio nell’area dove stava tenendosi il rapporto: Bardelli se ne avvide vedendo la reazione dei tedeschi, e mentre essi si gettavano a terra, egli, con grande freddezza, rimase in piedi tra le schegge che riempirono l’aria dopo le detonazioni, davvero molto vicine, dei proiettili Alleati. I tedeschi, increduli testimoni della temerarietà di Bardelli, rimasero molto colpiti dalla sua risolutezza. (34)Dopo qualche tempo il Barbarigo creò anche il proprio “giornale di guerra”, costituito da un solo foglio: il “Barbarigo”. Una copia, fresca di stampa, del primo numero fu donata al Comandante Borghese, in occasione della sua visita al Battaglione il 7-8 aprile 1944.Il Comandante Bardelli scriveva le seguenti righe sul primo numero del “Barbarigo” del 1° aprile 1944:Sulle linee della I . Compagnia è rimasta una croce su un mucchio di rossa terra italiana. Sono i due morti che non si sono potuti portare indietro, quelli presi da una granata nella buca e che sono rimasti sulla linea a fare buona guardia. E’ la prima Compagnia, quella che per noi si chiamerà sempre “DECIMA”, che ha più generosamente delle altre lasciato un solco di sangue fecondo.Guardiamarina Sebastiani, tu che hai preso il comando della prima squadra, hai assunto sorridendo con i tuoi vent’anni ed i ragazzi che ti hanno visto arrivare ti hanno accolto con il loro più caro volto.Questa volta non ti chiedono né scarpe né rancio caldo. Ti hanno fatto vedere la loro “LINEA” e ti hanno detto che non è dura la consegna: “Siamo tutti qui per i vivi perché il nostro giovane e puro sangue non sia dimenticato e dia frutto perché i compagni che combattono sanno che senza di noi ogni parola e ogni promessa non sono che una vuota retorica”.E Frezza ti parlerà della sua batteria e di come era dolce la musica di quei primi quattro cannoni ITALIANI […]E Spagna ti dirà che è stato il primissimo, colpito in mezzo alla fronte, solo come il primo doveva cadere.Ma nessuno di Voi è morto finché noi non moriamo tutti. E fino a quando vi sarà in piedi uno del Barbarigo, lo sarete anche voi. […]Sia questa anche la nostra Pasqua e con la veniente Primavera, risorga l’Italia a combattere per il suo avvenire.Voi siete la nostra certezza che tutto questo avverrà e che non siete caduti invano.Il ComandanteSul secondo numero del giornale “Barbarigo”, Bardelli scrisse il seguente articolo, ricordando la visita del Comandante Borghese sul fronte a Nettuno:E’ arrivato puntuale in linea anche la Pasqua, così puntuale da augurarsi che il camioncino del rancio impari da Lei. Molti fiori di pesco, tante nuvole bianche, le solite cannonate di ogni giorno e i soliti aerei pazzerelloni che invece che gettare uova smitragliavano come al solito gli ignari e incauti passanti.L’aria di Pasqua ce l’hanno data il rancio e le sigarette, entrambi di insolita bontà, quantità e consistenza. E così anche quelli delle buche e delle batterie hanno per un giorno brontolato un po’ meno del solito contro quei fetenti imboscati del magazzino.A rendere il giorno più lieto è arrivato in linea il Comandante Borghese.Ha lasciato il suo duro lavoro alla X, ha lasciato per due giorni quelli dei mezzi d’assalto, i battaglioni in formazione, tutto quell’enorme lavoro, che ognuno di noi e solo noi sappiamo quanto sia duro e necessario, ed è venuto tra i suoi ragazzi del Barbarigo.Tutti lo hanno visto e tutti hanno sentito la sua parola, tutti si sono sentiti migliori perché il Comandante era vicino ai loro cuori e ai loro sentimenti, perché è sceso nelle buche della II e della IV, perché ogni artigliere la ha visto vicino al proprio cannone.E le sue parole sono state di elogio per quello che si è fatto, di augurio e soprattutto di fede. Ero sempre dietro al Comandante quando vi parlava e vi guardavo perché nelle vostre facce, che nei quaranta giorni di linea hanno preso rilievo e forza, leggevo i miei stessi sentimenti e tutta la nostra volontà di continuare sino alla fine.Accanto al Comandante Borghese ci siamo tutti raccolti in una vera comunione spirituale e mai il Barbarigo è stato più compatto e più serrato nei ranghi di quei due giorni della sua visita.Parlandomi, prima di partire, mi ha detto che è soddisfatto di voi tutti e soprattutto dei giovanissimi, dei marinai che con tanto animo superano le difficoltà di una guerra nuova per loro, dei vecchi soldati di Grecia, Africa e Russia che sono tornati a quella dura guerra che già conoscevano.Ecco perché ho voluto che della sua visita rimanesse qualcosa nel nostro giornale.Con l’arrivo del Comandante si è anche chiuso quel primo periodo di assestamento e di ritrovamento per tutti noi.Non sappiamo ancora che cosa ci aspetti nei giorni che verranno e, benché Radio Buca si affanni a fare pronostici, nessuno può dire fino a quando… Ma oggi possiamo guardare indietro e misurare tutto il cammino fatto, il duro lungo cammino per arrivare sin qui. Si è fatto veramente più dell’impossibile, si sono superate difficoltà di ogni genere, ci siamo liberati da tanti impedimenti e da molta incomprensione.E ora possiamo guardare all’avvenire con assoluta fiducia in noi stessi, nel nostro Comandante, nella nostra causa. Chi non dispera non perde.Il ComandanteUn’altra visita significativa per il reparto fu quella del Colonnello Carallo, futuro comandante della Divisione Decima:Il Colonnello Carallo venne a passarci in rassegna (Il Comandante Borghese era venuto addirittura sull’argine maledetto). Faceva gli onori di casa il Capitano di Corvetta sommergibilista Umberto Bardelli, carismatico Comandante del Barbarigo, anche lui un po’ polveroso, ma l’immancabile “caramella” incollata all’occhio sinistro. L’ottimo Colonnello era un Bersagliere, combattente e decorato e, dopo l’infamia dell’otto settembre, era la prima volta che si trovava di nuovo davanti ad una Compagnia in grigioverde, lacera e marziale, armata e inquadrata, nelle immediate retrovie del fronte. Mentre parlava si commosse veramente, un singulto gli serrò la gola ed alcune lacrime gli scorsero sul viso. A tale vista il Comandante Bardelli si meravigliò, tanto da spalancare gli occhi e provocare così l’immancabile caduta della leggendaria “caramella”. Tuttavia, abile marinaio, parò la mano all’altezza del cinturone e raccolse al volo la lente. L’acrobatica prodezza non sfuggì alla nostra attenzione e si udì un mormorio ironico. Il povero Colonnello Carallo credette che ridessimo di lui e non ce la perdonò più. (35)Il 27 aprile 1944 il Capitano di Corvetta Bardelli cedette il comando del Battaglione al Tenente di Vascello Giuseppe Vallauri, dovendo comandare il 1° Reggimento F.M. San Marco, formato dal Barbarigo, dal Lupo e dal NP.Il Capitano Bardelli, tuttavia, visitò altre volte il Battaglione, e sarà presente a Roma, mentre era in corso il ripiegamento del Barbarigo dalla testa di ponte, quando la 10. Armee da Montecassino e la 14. Armee da Anzio/Nettuno furono costrette alla ritirata sotto la massiccia offensiva Alleata di fine maggio 1944.Bardelli si adopererà per reintegrare la dotazione in armi dei superstiti del Barbarigo giunti a Roma, ottenendo dai Comandi tedeschi armi ed equipaggiamenti, mentre, opponendosi all’ordine tedesco di riportare in linea l’esausto Battaglione, lo salverà dal totale annientamento.In quegli ultimi giorni a Roma, Bardelli, dopo un lungo, polemico ed aspro colloquio notturno con il Conte Thun, l’Ufficiale di collegamento tedesco, ottenne il riconoscimento scritto da parte del Comando tedesco del ruolo del Barbarigo nei combattimenti ad Anzio/Nettuno, come riporta il Guardiamarina Posio:Ebbi occasione di essere a fianco del Comandante Bardelli allorché si incontrò col Conte Thun, Ufficiale credo, del servizio di Controspionaggio germanico e certamente molto vicino al Generale Mältzer.Ricordo tale circostanza perché mi consenti di apprezzare il modo appassionato e dignitoso con il quale egli, di fronte a qualche non del tutto amichevole espressione dell'interlocutore, rivendicò il positivo apporto dato dal Barbarigo alla difesa di Roma nonostante le gravi deficienze addestrative e di armamento di gran parte dei suoi componenti ed esaltò lo spirito di sacrificio, il coraggio e la fedeltà all'alleanza dimostrata dai Maró in ogni momento della loro non breve permanenza sul fronte di Nettuno.Il risultato di quel lungo e duro colloquio svoltosi nella notte di uno dei primissimi giorni del giugno 1944 fu l'elogio agli uomini del Barbarigo espresso dal Comando tedesco in un comunicato a firma, mi sembra, del Generale Mältzer, pubblicato sulla stampa dell'epoca e, credo, facilmente rintracciabile. (36)Peraltro Bardelli, oltre che diplomatico, sapeva mettere bene in chiaro, se necessario, quando non si dovessero accettare prepotenze dall’alleato tedesco, come riporta il Marò Piero Calamai:Un altro incidente avvenne durante la ritirata di Nettuno, quando alcuni sbandati del Barbarigo furono disarmati perché si rifiutarono di fermarsi a combattere ad un posto di blocco. Avevano torto, perché in ritirata è norma costituire Compagnie di formazione e organizzare punti di resistenza per rallentare lo sganciamento. Ma il Comandante Bardelli, di fronte ai laceri resti del Battaglione schierati nel cortile del Distaccamento Marina di piazza Adua, con al fianco, impalato e pallidissimo, l’Ufficiale di Collegamento tedesco, ordinò con voce stentorea di sparare, e nella faccia, a chiunque, italiano o tedesco avesse ancora tentato di disarmarci. (37)Bardelli, nella notte tra l’uno e il 2 giugno, si portò con Vallauri al Posto di Comando della 4. Fallschirmjäger-Division, per concordare un ulteriore impiego del Barbarigo nella difesa di Roma.Il pomeriggio del 3 giugno Bardelli avvertì le Volontarie del SAF Xª, tra le quali vi era l’Ausiliaria Scelta Raffaella Duelli, di prepararsi a lasciare la Capitale:Bardelli venne in caserma e mi disse: “Vai a casa ad avvisare che parti; prendi poche cose e vieni su con noi, perché nessuno di noi rimane più qui”. Ricordo perfettamente che, mentre stavo uscendo, lui era seduto con altri sui gradini nel cortile del Distaccamento e mi chiamò a voce altissima: “Raffaella!”. Qualcuno gli aveva dato il nome, evidentemente. Mi voltai e lui mi disse: “Togliti la giacca ed il basco”. Io francamente lì per lì non capii; a Roma non ci aveva mai dato fastidio nessuno Però probabilmente il Comandante Bardelli aveva pensato che se fossi andata in giro quella sera, in divisa, avrebbe potuto essere pericoloso. Mi fece telefonare ai miei, loro mi aspettarono. Bardelli aveva il volto teso, grigio, per il duro compito di organizzare il ripiegamento del Battaglione da Roma. (38)Lo stesso giorno il Comando tedesco chiese una Compagnia da schierare sulla Appia, così fu costituita dai resti del Battaglione una Compagnia di formazione al comando del Tenente di Vascello Betti. Il Comandante Bardelli era presente al momento della partenza della Compagnia, incoraggiando gli uomini e in particolare l’Aiutante Maggiore Cencetti.Quindi, dopo aver predisposto la partenza dei sopravvissuti, e conscio che sia lui che i suoi uomini avevano fatto tutto il possibile per difendere la Capitale, Bardelli ripartì per La Spezia il 4 giugno 1944, seguito dai pochi automezzi necessari per riportare i Marò, diventati a caro prezzo veterani, verso nord.
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theoldbookwormsnest · 7 years ago
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Mr. Sbatticuore cerca casa, Alice Clayton
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Scheda del libro
Titolo originale Rusty Nailed
Titolo italiano Mr. Sbatticuore cerca casa
Autore Alice Clayton
Serie The Cocktail Series #2
1ª ed. originale 24 Giugno 2014
1ª ed. originale 23 giugno 2015 – UN. ANNO. DOPO.
Editore Mondadori
Pagine 264
Genere Contemporary Romance
Lingua originale Inglese
Sinossi È passato circa un anno da quando Caroline e Simon hanno ammesso i loro reciproci sentimenti e sono diventati una coppia, anche se un po’ particolare: lui continua a girare il mondo come fotografo e lei si gode la vita di città, le amiche, il KitchenAid e il gatto Clive. Entrambi sono soddisfatti della situazione finché Caroline, dopo il matrimonio del suo capo Jillian, si ritrova a gestire da sola lo studio di design per cui lavora, e comincia ad allontanarsi da Simon. Lui, nel frattempo, decide di partecipare alla riunione degli ex alunni del liceo e ritorna, dopo tantissimi anni, nella sua città natale. Questo tuffo nel passato lo riporta agli affetti più sinceri e gli fa comprendere di essere ormai pronto per costruire un rapporto profondo, per una vera stabilità. Al rientro, infatti, cancella i suoi viaggi per stare più vicino a Caroline e prova a dare un'importante svolta alla loro relazione comprando una villetta fuori città e proponendole di convivere. Lei è contenta ma al tempo stesso turbata, teme che Simon stia affrettando i tempi, che il rispetto della reciproca indipendenza su cui è stata fondata la loro storia possa essere compromesso. Questa preoccupazione, unita a un crescente caos lavorativo e a un gatto un po’ troppo curioso di esplorare i dintorni di Sausalito, porta Caroline a una piccola crisi…Nel divertentissimo sequel di Mr Sbatticuore sembra proprio che i ruoli si siano invertiti: riuscirà Simon a non lasciarsi sfuggire la dolcissima e inafferrabile Babydoll?
Dettagli
Inizio lettura: 25 giugno 2015
Fine lettura: 30 giugno 2015
Tempo di lettura: 10.5 ore per 156 p/m
Rating: ★★★★
I say...
M dice: ero un pochino in astinenza da Mr. Sbatticuore, tant’è che ho celebrato la sua uscita con questo post, nonostante la giornata disastrosa. Chissà perché ero incazzata! Comunque, tornando a noi.
Mr. Sbatticuore aveva ricevuto 5 stelle, questo una in meno. Sigh. Questo libro è la prova che, sebbene ci fosse tanto da dire, è meglio concludere un romanzo con la parola FINE. No secondi/terzi/dodicesimi libri (Madre e Figlia Cast, mi sentite?).
Mancava un po’ il brio del primo romanzo, e le situazioni erano un po’ più grottesche e meno reali del primo. Inoltre, ci ha provato nei limiti del possibile, s’intende, ma si cerca di trattare aspetti più psicologici. Nel primo, il centro del tutto erano Caroline e Simon che volevano andare a letto insieme. Ora che ci vanno già dalla prima pagina, ci dobbiamo sorbire tutte le seghe mentali di Caroline donna-in-carriera che vuole Simon modellato a suo piacimento. È uno scontro tra ciò che vuole lei e ciò che è lui. Ovviamente abbiamo un happy ending, ma il modo in cui ci si è arrivati è un po’ tortuoso. Insomma, come al solito, il 99% delle seghe mentali erano evitabili semplicemente con una chiacchierata. Eh già.
Ma, ehi! Sono comunque Simon e Caroline, circondati da quella gang di amici psicotici che si ritrovano quindi le risate sono assicurate. Anche se l’ending di Clive è troppo, troppo, TROPPO forzato.
Citazioni
«Insomma, ormai pensavo che stessimo facendo progressi. Guardiamo insieme il baseball, ogni tanto ti faccio avere il burro di arachidi, e tu mi combini una cosa del genere? Perché? Perché continui a farlo? E soprattutto, perché io continuo a permettertelo?» Ero in cima alle scale, quando sentii la conversazione filtrare dal mio appartamento. Simon era a casa da solo, forse al telefono. Una volta dentro, però, sbirciai dall’angolo e lo vidi seduto al tavolo, di fronte al mio gatto, Clive, la sua felpa di Stanford in mezzo. Clive aveva “marcato il territorio” su quella felpa diverse volte all’inizio della nostra storia, ma da qualche tempo non aveva più sentito il bisogno di ricordare a Simon che il vero uomo di casa era lui. Pensavamo entrambi che l’avesse finita con quelle sue marachelle. A quanto pareva, non era così… Soffocai una risata per la serietà con cui Simon guardava Clive, e la scarsa serietà con cui Clive sembrava prendere la faccenda, dato che sbatteva la coda quasi fosse staccata dal corpo. Tornai indietro in silenzio, e poi armeggiai rumorosamente con la maniglia, per avvertire i due che ero a casa. Quando feci ritorno in soggiorno, trovai Simon intento a leggere il giornale come se niente fosse. Non accennò alla conversazione che aveva avuto con il gatto. Per rispetto della sua dignità, finsi di non notare, qualche ora dopo, la felpa nel cestino della spazzatura.
«Piccola, che stai facendo? Mi hai dato un calcio?» Si rigirò come un millepiedi. «Devi smetterla!» urlai. «Smetterla? Di far cosa? Dài, su… torna a letto» mormorò, già scivolando nei sogni, dove sembrava far la parte del tagliaboschi. «Non ti azzardare a addormentarti! Devi. Smetterla. Di. Russare!» esclamai, furiosa dentro e fuori. Essere privata del mio prezioso sonno mi trasformava in un’indemoniata. «Russare? Andiamo, non può essere così grave, che cavolo!» Gli rubai il cuscino, facendogli rimbalzare la testa sul letto. «Se io non riesco a dormire, non dormirà nessuno! Fai un casino terribile, e poi sei bollente!» strillai. «Be’, del bollente sapevamo, no?» «Aaaarghh!» «Aspetta, hai la sindrome premestruale?» chiese lui, per poi assumere un’espressione spaventata, non appena si rese conto del suo errore. Simon finì la nottata al di là del pianerottolo, nel suo appartamento.
-Davvero, sesso a parte, congratulazioni. Sono fiero di te. -Anch’io sono fiera di me. Grazie. -E adesso cosa indossi? -Va’ a farti una doccia fredda, Sbatticuore. -Ah, adesso si fa così? -Sigh. Ricordi il primo messaggio che mi hai mandato? Dall’Irlanda? -Sì. -E ricordi quando ho attraversato il pianerottolo e ti ho dato un calcio alla porta? Ci fu una breve pausa. Poi: -L’hai fatto anche adesso, vero? -Forse. -Ti amo. -Io di più. Attento agli squali.
Il mattino della festa natalizia di Mimi, avevo programmato di passare un po’ di tempo da sola con il mio robot da cucina. Mimi mi aveva chiesto di preparare dei biscotti per la festa e avevo colto l’occasione al volo, anche se ero oberata. Ogni donna ha bisogno di un briciolo di felicità ogni tanto. No? E la macchina della mia felicità era di acciaio inossidabile, potente e aveva un accessorio opzionale per le salsicce.
Quindi adesso, come ciliegina sulla torta, dovevamo liberare entrambi i nostri appartamenti in città e spostare tutto in un magazzino finché non fossimo stati pronti a trasferirci nella casa nuova. Assurdo. Naturalmente, pagai qualcuno che mi aiutasse, ma avevo comunque bisogno di selezionare, eliminare e impacchettare alcune cose da sola. Nell’appartamento di una donna ce ne sono alcune che lei vuole mettere via con le sue mani. Sono certa che mi capite. Nessuno poteva toccare il mio KitchenAid.
Gli presi la scatola dalle mani e lì in cima, circondato da un esercito di peperoni ballerini e con un cappello da cuoco sulla testa, c’era la foto del diavolo in persona. Cory Weinstein. Proprietario della catena di pizzerie. Elargitore di sconti. Autonominatosi uomo dei sogni. Nonché lo stronzo che aveva fatto scappare il mio O. Iniziò a tremarmi una palpebra. Il pavimento si inclinò sul suo asse. La pelle che lui aveva visto una volta sola adesso era accapponata, e prudeva e pulsava. La risata che si era riversata fuori dalle mie labbra si trasformò in un grido che bloccò il traffico in tutta la città, rovesciò diversi carretti della frutta e forse provocò il leggero terremoto di cui parlarono quella sera al telegiornale. Le mie ginocchia adesso erano appiccicate al mento, mentre il mio corpo si raggomitolava nello sforzo di proteggersi a ogni costo. «Dài, vuoi calmarti? Ti giuro che non ci sono acciughe in questa pizza» disse Simon, e mi passò un tovagliolo alzando gli occhi al cielo. Per tutto il pomeriggio fui tormentata dai flashback. Cory, che brindava con la sua birra Natural Light quando l’avevo incontrato per un drink al nostro primo e unico appuntamento. Cory, che sghignazzava dietro il volante della sua stupida Auto da Uccello Piccolo, gialla e tirata a lucido, con la targa LECCOLATOPA. Per la cronaca, non è vero.
«Non ho mai vissuto con nessuno. Lo sai, vero?» Annuii. Per un attimo restò in silenzio, lo sguardo assorto. Poi mi aprì la mano e vi piazzò sopra la chiave. Mi chiuse la mano e sorrise. «Benvenuta a casa, piccola.»
Decidere l’altezza dell’isola era stato un cabaret. Simon mi aveva portato in giro per la casa, piazzandomi su mobili a diverse altezze per trovare quella più comoda. Sono certa che tutti gli operai capissero cosa stava cercando di fare e non mi importava niente. Stavo per avere la cucina dei miei sogni e il mio uomo voleva assicurarsi che il piano di lavoro fosse a un’altezza perfetta per gli intermezzi hot. Che si può volere di più dalla vita?
Note
Nei ringraziamenti sono citate – tra le altre - Sylvia Day e Katy Evans… ma anche LEI. EL James. Non ci volevo credere, e Alice Clayton ha perso tipo 310873810037191202 punti. Ma ne ha recuperati 310873810037191201 perché continua dicendo “… Grazie a Nina per l’infinito incoraggiamento, le foto RPatz, e i Gummy Bears quando sono nervosa. Il che, diciamo la verità, capita quasi sempre”. È il mio animale guida.
Piccolo OT: MA CHE CAGATA DI COPERTINA HANNO CREATO!?
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media4health · 5 years ago
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I soggetti con malattie cardiovascolari pregresse e fattori di rischio cardiovascolare possono avere un rischio più alto di ammalarsi di COVID-19 oltre che una prognosi peggiore. Inoltre, sebbene nella maggior parte dei casi i sintomi da COVID-19 siano prevalentemente respiratori, ci sono report dai quali emergono quadri di insufficienza cardiaca acuta, aritmie, ipotensione, tachicardia e un alto numero di eventi concomitanti soprattutto nei pazienti ricoverati in terapia intensiva. Per supportare i sanitari nel trattamento di questi pazienti, è stato creato il nuovo portale ‘COVID e Cuore’, su iniziativa dell’IRCCS Multimedica con il contributo non condizionato di Daiichi Sankyo Italia.
Roma, 14 aprile 2020 – Secondo quanto emerge dalla letteratura scientifica finora disponibile, i soggetti con malattie cardiovascolari pregresse e fattori di rischio cardiovascolare possano avere un rischio più alto di ammalarsi di Covid-19oltre che una prognosi peggiore. Data l’eccezionalità e la rapida evoluzione dei fenomeni connessi alla pandemia causata dal SARS-CoV-2, la condivisione tempestiva e continua di informazioni ed esperienze cliniche provenienti da ospedali di diverse parti del mondo risulta fondamentale per gestire al meglio questo tipo di pazienti. Per accelerare tale condivisione e allineare tutti gli operatori sanitari in cardiologia, nasce il nuovo portale ‘COVID e Cuore’, un’iniziativa dell’IRCCS Multimedica di Milano, realizzata con il contributo non condizionato di Daiichi Sankyo Italia.
Il portale sarà attivo per 6 mesi, con accesso riservato ai medici, e raccoglierà e si aggiornerà con la letteratura scientifica riguardante il rapporto tra SARS-CoV-2 e malattie cardiovascolari. “Le esigenze ospedaliere nella gestione di pazienti con Covid-19 stanno richiedendo, per gli operatori sanitari in cardiologia, l’acquisizione di competenze da altre discipline nonché la modulazione dei protocolli organizzativi e di gestione delle patologie e degli interventi cardiologici. - Ha spiegato Gian Franco Gensini, Direttore Scientifico IRCCS MultiMedica di Milano, e coordinatore del comitato scientifico del progetto COVID-19 e Cuore. - Questo strumento di condivisione nasce con l’obiettivo di mettere a fuoco gli elementi utili a comprendere il rapporto tra Coronavirus e le problematiche cardiovascolari connesse, contribuendo così a costituire una guida per assicurare la gestione più efficace e sicura per i pazienti e per il personale sanitario durante questa pandemia.”
Covid 19 e apparato cardiovascolare. Sebbene nella maggior parte dei casi i sintomi da COVID-19 siano prevalentemente respiratori, ci sono report dai quali emergono quadri di insufficienza cardiaca acuta, aritmie, ipotensione, tachicardia e un alto numero di eventi concomitanti soprattutto nei pazienti ricoverati in terapia intensiva. (1) Inoltre, una metanalisi di 6 studi includenti 1527 pazienti con SARS-CoV-2 ha riportato una prevalenza di ipertensione, malattie cardio- e cerebrovascolari e diabete rispettivamente del 17.1%, 16.4% e 9.7%.(2)
I pazienti che hanno richiesto ricovero in terapia intensiva erano più frequentemente affetti da queste comorbidità rispetto a coloro che non hanno richiesto ricovero in terapia intensiva. In un’ampia analisi condotta in Cina, è stata anche osservata una letalità più elevata in pazienti con malattie cardiovascolari (10.5%), diabete (7.3%) e ipertensione arteriosa (6.0%), rispetto a quanto osservato nella popolazione generale degli affetti da COVID-19 (2.3%).(3) Alcuni dati iniziali sulla popolazione italiana sembrano confermare l’aumentato rischio di letalità in soggetti con queste comorbidità.(4)
Questi e altri dati sono disponibili sul portale con la relativa bibliografia costantemente aggiornata e una sezione repository che raccoglie i commenti relativi ai più recenti articoli scientifici pubblicati nella letteratura internazionale. “Sono già emersi, ad esempio, alcuni elementi che spingono alla riflessione su alcune terapie farmacologiche utilizzate ampiamente nel trattamento delle malattie cardiovascolari, il cui impatto sulla patologia COVID-19 è ancora da definire compiutamente (ad esempio, ACE-Inibitori e sartani), o che potrebbero avere effetti e interazioni con terapie applicate a pazienti affetti da COVID-19 (esempio, beta-bloccanti), o ancora terapie proposte per COVID-19 con possibili ripercussioni cardiache (es: aritimie gravi da colchicina). Questa iniziativa, quindi vuole avere il ruolo di uno strumento snello, ed in continuo aggiornamento per i medici interessati a queste problematiche”, ha commentato Giuseppe Ambrosio, Direttore della Cardiologia dell’Università di Perugia e membro del Comitato di Coordinamento Scientifico di COVID-Cuore.
Le altre sezioni del portale. Oltre alla letteratura scientifica, il sito contiene anche una sezione webinar, con funzioni avanzate per la condivisione e votazione in tempo reale, uno spazio per sottoporre al comitato scientifico le proprie esperienze cliniche sul tema, e una sezione ‘domande e risposte’, attraverso le quali si mettono in evidenza gli aspetti principali dei rapporti tra SARS-CoV-2 e malattie cardiovascolari nella gestione del paziente con storia di malattie cardiovascolare a rischio di COVID-19 oppure del paziente con storia cardiovascolare che sviluppa questa nuova malattia, sia per quanto riguarda gli aspetti diagnostici che le interazioni farmacologiche; infine si mettono in rilievo aspetti organizzativi di tipo ambulatoriale e ospedaliero volti alla protezione del personale sanitario e dei pazienti.
L’indagine Delphi. Un altro aspetto interessante del progetto, è l’utilizzo dell’indagine “Delphi”, uno dei metodi più noti ed usati per guidare la formazione di un’opinione condivisa da un panel di esperti indipendenti, in mancanza di evidenze forti o linee guida strutturate, al fine di supportare le scelte al letto del paziente. Il raggiungimento di tale opinione condivisa richiede un metodo strutturato in più fasi, per raccogliere informazioni dal patrimonio conoscitivo di ciascun esperto in materia ed elaborare infine una conclusione operativa.
Il progetto “Covid e cuore” dispone di un comitato scientifico autorevole, coordinato da Gian Franco Gensini, Direttore Scientifico IRCCS MultiMedica, Milano, Giuseppe Ambrosio, Direttore Dipartimento di Medicina, Università di Perugia, IRCCS MultiMedica, Milano, Serafina Valente, Segretario Generale ANMCO, Direttore Cardiologia, AOU Le Scotte, Siena. La Faculty comprende specialisti in Cardiologia, Medicina Interna, Pneumologia, Infettivologia, Epidemiologia, Farmacologia, Immunologia, Gatroenterologia, Rianimazione, Medicina d’urgenza e altri settori.
Fonte: https://bit.ly/34xHE0a
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Daiichi Sankyo Daiichi Sankyo è un Gruppo attivamente impegnato nello sviluppo e diffusione di terapie farmaceutiche innovative con la mission di migliorare a livello globale gli standard di cura e colmare i diversi bisogni ancora non soddisfatti dei pazienti, facendo leva su una ricerca scientifica e una tecnologia di prima classe. Con più di 100 anni di esperienza scientifica e una presenza in più di 20 Paesi, Daiichi Sankyo e i suoi 15.000 dipendenti in tutto il mondo, contano su una ricca eredità di innovazione e una robusta linea di farmaci promettenti per aiutare le persone. Oltre a mantenere il suo solido portafoglio di farmaci per il trattamento delle malattie cardiovascolari, e con la Vision del Gruppo al 2025 di diventare una “Global Pharma Innovator con vantaggi competitivi in area oncologica”, Daiichi Sankyo è impegnata nella creazione di nuove terapie per l’oncologia e in altre aree di ricerca incentrate su malattie rare e disordini immunitari. Per maggiori informazioni visita il sito www.daiichi-sankyo.it
1) Istituto superiore sanità. Epicentro. 2) Li B, Yang J, Zhao F et al. Prevalence and impact of cardiovascular metabolic diseases on COVID-19 in China. Clin Res Cardiol 2020 3) Wu Z, McGoogan JM. Characteristics of and Important Lessons From the Coronavirus Disease 2019 (COVID-19) Outbreak in China: Summary of a Report of 72314 Cases From the Chinese Center for Disease Control and Prevention. JAMA 2020 4) Porcheddu R, Serra C, Kelvin D, Kelvin N, Rubino S. Similarity in Case Fatality Rates (CFR) of COVID-19/SARS-COV-2 in Italy and China. J Infect Dev Ctries 2020;14:125-128
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elbafishingblog · 5 years ago
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Wagglers regolabili: conosciamoli a fondo
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Gli wagglers piombati regolabili. Caratteristiche e manutenzione.
Tra i vari tipi di galleggiante inglese (waggler) i modelli con piombatura passiva regolabile (Adjustable Loading Wagglers) sono in diversi scenari i più pratici da utilizzare. Il motivo risiede nel fatto che generalmente il loro collegamento alla lenza madre non richiede piombature accessorie e il rapporto tra peso alla base del galleggiante e quello in lenza può essere variato rapidamente. Vediamoli in dettaglio.
Gli wagglers in generale
Gli wagglers sono galleggianti di tipo “bottom only”, il che significa che il loro collegamento alla lenza madre non avviene come nei classici galleggianti da bolognese (top and bottom) ma esclusivamente tramite la base. Risultano quindi derivati rispetto all’asse maggiore della lenza.
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Il classico galleggiante inglese viene tenuto in posizione grazie a dei pallini di piombo ai lati dell’attacco la cui funzione non è solo quella di bloccarlo ma soprattutto di conferire stabilità sia in volo che in acqua. Come conseguenza della piombatura alla base (che deve rappresentare la maggior parte del peso necessario alla sua taratura) le lenze sono necessariamente molto semplici e richiedono solitamente pochi pallini come piombatura attiva. In oltre un secolo di sviluppi siamo giunti agli wagglers che conosciamo oggi e che possiamo dividere i due grandi categorie: non piombati (unloaded) e piombati (loaded). I primi sono privi di qualsiasi peso alla base e necessitano, come abbiamo appena visto, di pallini di piombo ai due lati dell’attacco. I secondi hanno già del piombo incorporato alla loro base.
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Nella foto sopra le due tipologie: un Preston in penna di pavone non piombato (quello blu) ed un Drennan di tipo piombato. In genere nei modelli piombati la piombatura è parziale nel senso che per la taratura completa del galleggiante manca ancora qualcosa, il peso che andremo a collocare in lenza. Per questo motivo molti modelli sono indicati come 2+1, 3+1 ecc. (che significa due, tre grammi alla base e uno ancora da applicare).
Gli wagglers piombati (loaded)
Se prendiamo ad esempio un waggler piombato del tipo 3+1 dovremo applicare un grammo in lenza per tararlo completamente. Come questo grammo venga distribuito non importa, sempre di un grammo in pallini si tratta. Esistono tuttavia degli waggler piombati che vengono definiti regolabili (adjustable) in cui la piombatura alla base è costituita da un attacco avvitabile ed una serie di dischetti removibili.
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In questi wagglers il rapporto tra piombatura passiva (necessaria esclusivamente alla taratura del galleggiante) e attiva (necessaria in parte alla taratura e in parte a conferire la dinamica alla lenza) può essere regolato più agevolmente. Ogni dischetto ha infatti un peso preciso (se non è indicato vi consiglio di misurarlo con una bilancia di precisione) che sottratto o aggiunto alla base può essere rispettivamente aggiunto o sottratto in lenza. Questa tipologia di aggiustamenti si possono chiaramente effettuare anche con gli wagglers non regolabili ma risultano più laboriosi.
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Il vantaggio principale dei regolabili è dunque quello di poter apportare variazioni alla montatura (rapporto tra piombatura passiva e attiva) il più rapidamente possibile. Il che, posso assicurarvi, è molto comodo, quasi indispensabile. Finora abbiamo visto gli straight/inser waggler ma anche i bodied (galleggianti con bulbo da lunga distanza) sono prodotti in versione regolabile. Un esempio tra tanti sono i Colmic Sinflex Jet (sotto), dotati di dischi di diverso peso. Il modello da 12 grammi presenta quattro dischi da 1 gr e due dischi da 0.5 gr per una regolazione fino a 5 grammi totali.
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In questo caso possiamo regolare il waggler ogni 0.5 gr (5, 4.5, 4, 3.5, ecc). Se dunque volessimo inserire un grammo in più in lenza basterebbe rimuovere un disco da 1 alla base, se volessimo inserire 1.5 gr rimuoveremmo un disco da 1 e uno da 0.5 e così via.
Conoscere il waggler regolabile
I regolabili chiaramente non sono tutti uguali e guai se lo fossero. Alcuni nascono già completamente tarati per cui, a meno di non voler pescare quasi senza piombo, occorre rimuovere del peso alla base per poterlo inserire in lenza. Altri sono solo parzialmente tarati e rientrano nella categoria X+Y, come è il caso dei Sinflex Jet. Un Colmic Sinflex Jet da 12 grammi richiede comunque almeno un grammo e mezzo in lenza per la taratura completa e lo potremmo definire dunque un 10.5+1.5. Infatti l’attacco a vite pesa quasi 5.5 gr, i dischi nel totale pesano 5 gr e mancano 1.5 gr ad arrivare a 12.
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Conoscere il proprio waggler vuol dire sapere quali sono tutte le sue caratteristiche: la portata, l’esatto peso alla base, il peso dei dischi removibili, lo scarto di taratura (+Y). Questa conoscenza è fondamentale nella scelta del galleggiante e aiuta notevolmente sia nella costruzione che nelle variazioni in corso d’opera (durante la sessione di pesca) della lenza.
Manutenzione
Ebbene sì, anche i galleggianti necessitano di manutenzione. Nei regolabili, specie pescando in mare, è fondamentale che l’attacco a vite e i dischi di regolazione non si ossidino. Se ciò avviene c’è il rischio che l’attacco non si sviti più e si debba ricorrere a prodotti e strumenti che potrebbero compromettere l’integrità del galleggiante (CRC, pinze, ecc.).
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Conviene dunque utilizzare della comune vasellina tecnica (oppure olio di silicone) nei punti sensibili. Evitiamo oli e sbloccanti aggressivi (WD40, CRC, ecc.) in quanto a lungo andare compromettono la struttura del galleggiante agendo anche sulle vernici e sulle colle.
Testo e foto: Franco Checchi 2016. Articolo aggiornato il 3 marzo 2020
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redazione-rosebud · 6 years ago
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Nei giorni in cui mi stavo occupando del mio studio sul giornalismo italiano guardai anche alla pagina Facebook di Salvini. Ho visto adesso che da quel tempo i “likes” sono ulteriormente aumentati e hanno superato i tre milioni e mezzo. Benché ignorata dai giornaloni (che nel frattempo perdono quota), questa bacheca è, a mio avviso, un valido esempio del nuovo percorso intrapreso dal mondo dell’informazione, un percorso che a suo tempo porterà a modelli giornalistici nuovi, modelli che al momento non siamo neppure in grado di immaginare. RB
Estratto da…
7.2 La pagina Facebook di Salvini
Non si tratta di un giornale o di un sito come li abbiamo sempre intesi, vive scevro da ogni modello redazionale proposto dal giornalismo tradizionale, ma se per giornalismo intendiamo anche la possibilità di informare (altra cosa è la vocazione a informare che è la base su cui poggia la ragion d’esistere del mestiere), è indubbio che non si possa ignorare a priori la capacità giornalistica e di influenza politica che può mettere in campo l’editoria moderna, l’editoria digitale.
Con i suoi milioni di contatti, gli oltre 3.400.000 likes, la pagina Facebook di Matteo Salvini, leader della Lega, l’attuale partito di maggioranza relativa, modellandosi sul prototipo che fu il sito beppegrillo.it, il quale determinò la creazione del M5S, il secondo partito italiano, è diventato il vero punto di riferimento informativo per gli elettori della destra moderata, e sta alla base della scalata del suo proprietario verso la cima della piramide politica. Questa creazione social è teoricamente in grado di ingaggiare lo stesso numero di utenti dei primi due giornali italiani, come dimostrano i numeri messi a confronto[1]. Insomma, la sua potenza mediatica non dovrebbe essere sminuita, come amano fare le redazioni dei giornali tradizionali, perché è quella pagina, o prima pagina, la casa-madre che determina tante delle vicende politiche che loro vorrebbero interpretare.
Caratteristica prima di questi giornali online o pagine virtuali è un linguaggio raramente politically-correct, liberato da qualsiasi costrizione formale e/o grammaticale, moderno, irriverente, teso a titillare la pancia del lettore e del possibile elettore, ma proprio per questo, in tempi di crisi economica, di crisi ideologica, di crisi identitarie, personali e nazionali, quanto mai efficace, specialmente in occasione dei diversi appuntamenti elettorali.
Per i giornalisti di vecchia scuola, spaesati davanti all’universo virtuale in esplosione, in dati casi persino impossibilitati a comprenderlo, i redattori di queste pagine, loro giovani colleghi, sono spesso e volentieri i nuovi mostri partoriti dall’ennesimo sonno della ragione, ma in realtà sono solo un’altra spia della Storia che diviene, e che, a volte con un sadismo esagerato, mostra tutti i limiti intrinseci nell’antico mestiere che fu di Hemingway.
L’avvertimento della “Storia” resta comunque chiaro e sarebbe sbagliato ignorarlo: il mondo cambia e chi non cambia con lui è destinato a perire. Il ciclo darwiniano vale dunque anche per il giornalismo e per i giornalisti, soprattutto per coloro che, tra quelli, si considerano, a torto o a ragione, inamovibili e intoccabili “venerati maestri”!
[1] Cfr. Cap.6
Continua la lettura….
Un morto scomodo e una pletora di potenziali assassini sono i protagonisti di un mistero atipico che per essere risolto dovrà necessariamente farsi viaggio di studio e di conoscenza. Solo partendo dalle origini del giornalismo, dalla nascita dei primi quotidiani italiani, passando per la “Guerra dei venti anni”, l’analisi dei rapporti internazionali sul livello di libertà di stampa in Italia, l’arrivo del giornalismo online, la presentazione di alcuni casi-studio, sarà infatti possibile una attenta lettura della scena del crimine, raccogliere gli indizi e stringere il cerchio intorno al colpevole. Chi ha ucciso il giornalismo italiano? Come in ogni giallo che si rispetti la risposta a questo quesito non sarà affatto scontata, né sufficiente a fugare il dubbio: e se si fosse sbagliato tutto, sin dall’inizio?
Indice
Epitaffio Capitolo 1 Venerati maestri e soliti stronzi: le origini 1.1 In principio, c’era Gutenberg… 1.2 1976, nasce la Repubblica di Eugenio Scalfari 1.3 Gli anni 90 e Mani pulite 1.4 La guerra dei venti anni 1.5 Berlusconi: “L’Italia è il Paese che amo” 1.6 Quelli di Capalbio 1.7 La rivoluzione digitale Capitolo 2 I rapporti internazionali sulla libertà di stampa 2.1 1960 1995 Lo studio di Raymond B. Nixon e la lettera dell’IPI al ministro Mancuso 2.2 Freedom House Il rapporto 2002 2.3 Freedom House Il rapporto 2004: l’Italia diventa uno Stato PARTLY FREE 2.4 Freedom House Il rapporto 2014 2.5 Freedom House Il rapporto 2015 2.6 Il rapporto 2016 della Freedom House: reticenza? 2.7 Freedom House Il rapporto 2017 2.8 2013-2018. I rapporti di Reporters sans frontières Capitolo 3 2014-2018: dal governo Renzi al Salvimaio 3.1 La XVII legislatura, l’intoccabile e la congiura del silenzio 3.2 Il Caso Alessandro Di Battista e il risveglio della “coscienza” giornalistica in Italia Capitolo 4 La crisi e il giornalismo online 4.1 La crisi nelle vendite 4.2 Dal giornalismo al giornalismo online 4.3 Il problema della credibilità 4.4 Caso studio 1 Repubblica vs Luigi Di Maio Capitolo 5  Caso studio 2 Il Corriere della Sera 5.1 Il Caso Raggi e il Caso Spelacchio 5.2 Certificazioni ADS e trend negativo 5.3 La svolta di Cairo, oppure no? Capitolo 6 Caso studio 3 Il Fatto Quotidiano 6.1 Il “Caso Salvini” e i commenti in calce Capitolo 7 Caso studio 4 La verità 7.1 Sul nuovo giornalismo a destra 7.2 La pagina Facebook di Salvini Capitolo 8 Caso studio 5 Il problema Rai 8.1 Gli anni del renzismo e il “Caso Fazio” 8.2 Rai: lottizzazione senza fine Capitolo 9 Caso studio 6 Gli altri players editoriali 9.1 L’impero berlusconiano e il serpente che si morde la coda 9.2 Cairo Communication, l’editore puro? 9.2 Avvenire e gli interessi di Dio in terra 9.2 Il Gruppo Caltagirone Capitolo 10 Sull’emergenza mediatica in Italia: il problema socio-economico 10.1 I contributi all’editoria 10.2 Alcune interrogazioni di base 10.3 Intermediazione e disintermediazione 10.4 Stampa di regime e censura 10.5 Il falso spettro del populismo Capitolo 11 Sull’emergenza mediatica in Italia: il problema culturale e deontologico 11.1 Le associazioni culturali: beata ignoranza! 11.2 La censura e il mobbing 11.3 Baroni e mercanti di verità 11.4 Dalla notizia circolare alle marchette 11.5 Dubbi ontologici arcani Capitolo 12 Chi ha ucciso il giornalismo italiano? 12.2 Il giallo e gli indizi neppure troppo nascosti 12.3 Come Poirot sull’Orient Express 12.4 Codice etico della vita italiana (1921) 12.5 Dénouement Postfazione Appendici 1. Quotidiani italiani 2015-2016: tiratura, diffusione cartacea, diffusione digitale 2. Quotidiani nazionali e locali del Gruppo GEDI 3. Quotidiani e periodici del Gruppo RCS 4. Informativa ADS Dati Certificati 2016 5. Informativa ADS Dati Certificati 2017 6. Scene dal giornalismo italiano Nota bibliografica Biografia Libri di Rina Brundu
Rina Brundu – Scrittrice italiana, vive in Irlanda. Ha pubblicato i primi racconti nel periodo universitario. Il romanzo d’esordio, un giallo classico, è stato inserito nella lista dei 100 libri gialli italiani da leggere. Le sue regole per il giallo sono apparse in numerosi giornali, riviste, siti, e sono state tradotte in diverse lingue, così come i suoi saggi e gli articoli. In qualità di editrice ha coordinato convegni, organizzato premi letterari, ha pubblicato studi universitari, raccolte poetiche e l’opera omnia del linguista e glottologo Massimo Pittau, con cui ha da tempo stabilito un sodalizio lavorativo e umano. Negli ultimi anni ha scritto diversi saggi critici, ha sviluppato un forte interesse per le tematiche e le investigazioni filosofiche, e si è impegnata sul fronte politico soprattutto attraverso una forte attività di blogging. Anima il magazine multilingue www.rinabrundu.com.
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Venerati maestri. Chi ha ucciso il giornalismo italiano? La pagina Facebook di Salvini (che adesso ha superato i 3.500.000 likes)
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laziopage · 6 years ago
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Lazio-Parma 4-1
\ STATISTICHE
20 Occasioni da gol create 3 23 Tiri effettuati 5 8 Tiri in porta 1 1.96 Expected goals 0.43 670 Tocchi di palla 577 429/501 Passaggi 319/410 85.6% Passaggi riusciti 77.8% 6 Striscia media di passaggi 4 0/10 Cross in campo aperto 3/14 26/39 Passaggi in area avversaria 2/15 26′59′’ (51%) Possesso palla 25′25′’ (49%) 51.3% Territorio 48.7% 100.989 Chilometri percorsi 98.379
\ TOP PLAYER
Top player tiro Luis Alberto, Milinkovic-Savic, Correa 4 Top player passaggi Luis Alberto 70/84 Top player precisione passaggi Acerbi 94.6% Top player tocchi di palla Luis Alberto 109 Top player occasioni create Luis Alberto 7 Top player passaggi offensivi Luis Alberto 27/37 Top player cross Luis Alberto 2/5 Top player km percorsi Milinkovic-Savic 10.5 Top player velocità media Milinkovic-Savic 7.7 km/h Top player velocità singolo scatto Marusic 32.27 km/h Top player duelli totali vinti Milinkovic-Savic 7 Top player dribbling Luis Alberto 3 Top player palle recuperate Leiva 10 Top player tackle Lulic 3 Top player anticipi Radu, Leiva 4 Top player disimpegni Milinkovic-Savic 5 Top player duelli aerei vinti Milinkovic-Savic 7
\ I NUMERI
La Lazio finalmente esonda, con 4 gol segnati nel primo tempo grazie all’ottima doppia postazione di fuoco composta da Milinkovic-Savic e Marusic a destra e da Lulic e Luis Alberto a sinistra. I primi hanno sbloccato il match, i secondi sono entrati nelle restanti 3 marcature, con la novità assoluta per la carriera di Inzaghi dei due “quinti” di centrocampo contemporaneamente in gol. Complice l’ottima connessione tra Luis Alberto a Correa (15 passaggi dallo spagnolo all’argentino e 15 dall’argentino allo spagnolo: sono le migliori strisce di passaggio di giornata dei biancocelesti), la Lazio ha schiacciato il Parma nella sua area, riuscendo a completare 26 suggerimenti nei 16 metri dei ducali, un record dell’intera stagione (il precedente era 22 in Chievo-Lazio). Anche la striscia media di passaggi (6) è da primato, al pari di Lazio-Frosinone. E spiccano le 7 occasioni da gol create da Luis Alberto, anche questo un record stagionale (già raggiunto dallo spagnolo in Lazio-Cagliari e da Lulic in Lazio-Sampdoria). Alla fine saranno 20 le occasioni create dai biancocelesti, appena una in meno del record (21 in Lazio-Sampdoria), col Parma che si è fermato a 3 per un solo tiro in porta, quello regalato da un errore difensivo. Unico neo: per la seconda gara consecutiva sono 0 i cross completati, a testimonianza della scarsa propensione all’attacco del primo palo da parte dei giocatori offensivi di Inzaghi.
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gwallgaming · 6 years ago
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MWC 2019: Huawei presenta Matebook 13, Matebook 14 e una versione potenziata del Matebook X Pro
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In occasione del Mobile World Congress 2019, Huawei presenta  tre nuovi notebook: HUAWEI MateBook 13 e HUAWEI MateBook 14, ultra-portatili e leggerissimi da 13 e 14 pollici, e HUAWEI MateBook X Pro, versione potenziata del modello presentato lo scorso anno. La nuova linea MateBook si compone di modelli dallo stile accattivante, innovativi e intelligenti, pensati per soddisfare i desideri di tutti i consumatori e garantire performance di ultima generazione, grazie ad un display HUAWEI FullView, elevate performance, portabilità, un’eccellente qualità costruttiva e un design che sposa i gusti dei consumatori più giovani. I nuovi MateBook favoriscono inoltre una connessione intelligente tra smartphone e pc, rivoluzionando così il modo in cui i device possono interagire e collegarsi tra loro.
“Grazie all’interconnessione tra pc e smartphone, i consumatori potranno vivere un’esperienza d’uso unica ed estremamente fluida”, afferma Wang Yinfeng, President of PC and Tablet Product line, Huawei Consumer BG. “Insieme, rappresentano un pilastro importante all’interno dell’ecosistema intelligente a cui Huawei sta dando vita. Stiamo assistendo ad un cambiamento nei comportamenti dei consumatori: se in passato cercavano computer a buon prezzo, adesso preferiscono prodotti premium. Grazie al design elegante, al display HUAWEI FullView, ad elevate performance e a migliorate funzionalità di connessione, HUAWEI MateBook 13 e HUAWEI MateBook 14 sono i prodotti ideali per consumatori che ricercano portabilità, alte performance e connessioni a 360° con altri dispositivi – senza dimenticare lo stile.”
DISPLAY HUAWEI FULLVIEW
HUAWEI MateBook 14 vanta l’iconico display FullView da 14 pollici, con cornici laterali e superiori che misurano solo 4.9mm. Un grande display trova spazio in un pc dalle dimensioni compatte, con un rapporto screen-to-body del 90% . Contrariamente ai più comuni laptop 16:9 sul mercato, HUAWEI MateBook 14 ha un display 3:2, che aumenta la superficie dell’schermo dell’8.4%[1]. Ciò rende HUAWEI MateBook 14 la soluzione migliore per chi cerca un notebook ergonomico e adatto per rispondere a diverse esigenze, in quanto permette di visualizzare i contenuti nel modo più completo possibile.
Huawei ha fatto un passo in avanti significativo con il primo HUAWEI MateBook con vantava un display 2K+, mentre i principali player del mercato integravano display Full HD nei loro device. Il display FullView di HUAWEI MateBook 14 con una risoluzione 2160x1440 a 185ppi è visibilmente superiore rispetto ai display 1080p a 157ppi. Inoltre, supporta la totalità della gamma di colori RGB, un rapporto di contrasto del 1000:1 e una luminosità massima di 300 nits, che da un lato rende il notebook capace di portare in vita qualsiasi tipo di contenuto, dalle immagini statiche ai film in Blu-Ray, e dall’altro semplifica il lavoro ai grafici e ai video editor riproducendo ogni colore con la brillantezza che ha nella realtà.
HUAWEI MateBook 14 potrà essere utilizzato in versione touchscreen a 10 tocchi, con la soluzione Huawei One Glass: non solo il display riconosce contemporaneamente diversi tocchi con alta precisione, ma supporta anche Fingers Gesture Screenshot[2]. Toccando il display verso il basso con tre dita, gli utenti potranno velocemente salvare uno screenshot. L’innovativa webcam è nascosta tra i tasti e può essere aperta all’occorrenza, garantendo così estrema privacy all’utente.
Nato con il concept ‘Pure & Invisible’, HUAWEI MateBook 14 vanta una scocca elegante, metallica e minimalista, sabbiata per ottenere una finitura opaca e delicata. Inoltre, nonostante il potente hardware, HUAWEI MateBook 14 misura 307.5 x 223.8 x 15.9mm [3] e pesa 1.49kg garantendo così un’elevata portabilità.
HARDWARE POTENTE PER PERFORMANCE SOLIDE ED ELEVATE
La serie HUAWEI MateBook rappresenta la naturale evoluzione dell’ecosistema Huawei. Grazie all’elevata performance e all’iconico design, HUAWEI MateBook 14 è ideale per utenti che sono sempre in movimento e che richiedono standard elevati dal proprio pc.
HUAWEI MateBook 14 monta il processore Intel Core i7-8565U di ottava generazione (WhIskey Lake), che garantisce performance senza precedenti. Inoltre, HUAWEI MateBook 14 vanta un’unità di memoria PCIe x4 SSD, per un’esperienza d’uso scorrevole e senza interruzioni in ogni tipologia di operazione.
HUAWEI MateBook14 include inoltre l’innovativa scheda video NVIDIA® GeForce® MX 250 GPU con VRAM 2GB GDDR5 VRAM. La GPU è perfetta per tutti coloro che devono interfacciarsi con l’editing di video e grafiche.
Alte prestazioni necessitano di un sistema di raffreddamento efficace. Le ventole HUAWEI Shark Fin Fan 2.0, come suggerisce il loro nome, garantiscono una maggiore portata d'aria e prestazioni di raffreddamento grazie alle ampie ventole. La tecnologia di filtraggio intelligente monitora la temperatura del sistema e gestisce le ventole in tempo reale, diminuendone se necessario il funzionamento e garantendo un processo silenzioso.
HUAWEI MateBook 14 è dotato di una batteria da 57.4Wh[4], con un sistema intelligente di risparmio energetico che ne garantisce una lunga durata nel tempo. L’autonomia di HUAWEI MateBook 14 supporta riproduzioni video a 1080p per 15 ore, 14 ore di utilizzo normale e 10.5 ore di connessione ad internet[5]. L’alimentatore da 65W assicura 3 ore di autonomia dopo soli 15 minuti di carica.
TECNOLOGIA INNOVATIVA CHE MIGLIORA OGNI ESPERIENZA DI UTILIZZO
HUAWEI MateBook 14 supporta la nuova versione di HUAWEI Share[6] 3.0 OneHop[7], che consente a smartphone e pc il passaggio di foto, video e documenti in un attimo. È possibile trasferire 500 foto in 1 minuto o 1 video da 1GB in 35 secondi. Un'altra novità dell'ultima versione di HUAWEI Share 3.0 è la possibilità di condividere la registrazione dello schermo del PC con uno smartphone[8]. L'utente può scuotere leggermente il suo telefono, toccare l'icona HUAWEI Share sul notebook, far partire la registrazione e avviare il trasferimento.
HUAWEI MateBook 14 è dotato inoltre della funzione Clipboard Sharing[9] che consente di condividere gli appunti tra smartphone e notebook Huawei, ottenendo una sincronizzazione in tempo reale senza soluzione di continuità tra i dispositivi.
Se paragonati agli smartphone, i laptop di oggi hanno diversi margini di miglioramento in termini di velocità di sblocco. HUAWEI MateBook 14 vanta il Fingerprint Power Button 2.0. Il pulsante due in uno integra il sensore di impronte digitali in quello di accensione, in questo modo l’accesso al pc è One-Touch. In combinazione con le ottimizzazioni del BIOS, questa soluzione innovativa semplifica l’avvio del dispositivo e consente agli utenti di riprendere immediatamente le loro attività.
HUAWEI MateBook 14 supporta Dolby Atmos®[10] e garantisce la miglior qualità audio possibile offrendo un'esperienza d’ascolto cinematografica coinvolgente – in qualsiasi circostanza. Dolby Atmos® crea un'incredibile esperienza in cuffia con un audio mozzafiato e vibrante che circonda totalmente l’utente.
È come essere dentro l’azione: il suono prende vita con ricchezza e profondità e sembra muoversi in uno spazio tridimensionale. Il sistema supporta anche Amazon Alexa e Microsoft Cortana, due assistenti vocali intelligenti. Un’ulteriore modalità offerta agli utenti per interagire con i loro PC e arricchire la propria esperienza d’uso.
HUAWEI MATEBOOK 13
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Il nuovo HUAWEI MateBook 13 è l'ultimo notebook pensato per rispondere alle esigenze di studenti e giovani professionisti. Ridefinisce gli standard del segmento notebook 13” grazie al suo display, alle performance e all'interconnessione tra piattaforme.
È alimentato dal processore Intel Core i7-8565U di ottava generazione e ha una scheda video NVIDIA GeForce MX150 GPU. È dotato di HUAWEI Shark Fin Fans 2.0 e garantisce un’elevata velocità delle ventole e una maggiore produzione d'aria. Le prestazioni di raffreddamento delle ventole sono state migliorate e permettono al notebook di mantenere la sua temperatura e di essere silenzioso anche quando si eseguono processi intensi.
HUAWEI MateBook 13 ha un display FullView 3:2 con opzione multitouch a 10 punti e una body-to-screen ratio dell’ 88%. Supporta anche l'intuitivo three-finger gesture per gli screenshoot[11].
HUAWEI MateBook 13 vanta anche HUAWEI Share 3.0 e consente di trasferire i dati da PC e smartphone Android in pochissimo tempo.
Huawei continua ad investire significativamente in ricerca e sviluppo, e nel corso degli anni ha ampliato sempre di più la sua gamma di prodotti, proponendo soluzioni innovative e di alta qualità. Attualmente, Huawei dispone di un portfolio completo di notebook composto da: HUAWEI MateBook X Series, HUAWEI MateBook D Series, HUAWEI MateBook E Series.
Andando in contro alle preferenze dei consumatori, i dispositivi si evolveranno per diventare sempre più mobili, e con loro anche gli utenti. Huawei si impegna a garantire ai propri consumatori prodotti affidabili, di alta qualità e all'avanguardia. HUAWEI MateBook 13 e HUAWEI MateBook 14 arricchiscono e migliorano l'esperienza d’uso tra dispositivi.
PREZZO E DISPONIBILITÀ
HUAWEI MateBook 13 sarà disponibile in Italia dal 14 marzo nelle seguenti versioni:
HUAWEI Matebook 13 - i5- 8265U/8+256G/ - N-Touch – prezzo consigliato € 999.00 – disponibile dal 14 Marzo
HUAWEI Matebook 13 - i7- 8565U/8+512G/ - N-Touch – prezzo consigliato € 1,199.00 –disponibile dal 14 Marzo
HUAWEI Matebook 13 - i7- 8565U/8+512G/ - Touch – prezzo consigliato € 1,299.00. In vendita nei prossimi mesi.
HUAWEI MATEBOOK X PRO
Il mercato dei notebook ultra-slim sta crescendo molto rapidamente. Nel 2018 Huawei ha presentato HUAWEI MateBook X Pro, il primo notebook con display FullView. Le sue elevate performance e la più ampia visualizzazione dei contenuti, hanno contribuito a rendere HUAWEI MateBook X Pro il device con cui confrontarsi: un nuovo benchmark per il settore, in grado di ridefinire gli standard dei display.
Il nuovo HUAWEI MateBook X Pro misura 14,6 mm di spessore e pesa solo 1,33 kg. È dotato di un display FullView da 13,9 pollici ed un rapporto screen-to-body del 91%. Lo schermo 3:2 supporta una risoluzione 3K (3000x2000) e la totalità della gamma di colori RGB. La versione 2019 di HUAWEI MateBook Pro X ha una scocca metallica ultra-sottile e leggera ed è anche touchscreen. Basta scorrere tre dita verso il basso per fare uno screenshot.
INTERCONNESSIONE INTELLIGENTE:
Come per i modelli Matebook 13” e 14”, anche HUAWEI MateBook X Pro supporta HUAWEI Share[12] 3.0. È inoltre dotato di un pulsante di alimentazione con sensore di impronte digitali integrato ad alta velocità, quattro microfoni, ampio clickpad, tastiera ad alte prestazioni, fotocamera a scomparsa per una maggiore privacy e adattatore di alimentazione USB Type-C.
PRESTAZIONI SENZA COMPROMESSI
HUAWEI MateBook X Pro è dotato di un processore Intel® Core™ i78565U di ottava generazione e i5-8265u, NVIDIA® GeForce® MX250 con 2GB GDDR5, nuova porta Thunderbolt 3 che supporta il trasferimento dati fino a 40Gbps, connettività Wi-Fi migliorata (velocità teorica di download fino a 1733Mbps), Bluetooth 5.0, Dolby ATMOS® Sound System e batteria di lunga durata.
HUAWEI MateBook X Pro supporta il Wi-Fi più veloce del mondo nel settore notebook, che gli consente di ottenere una ricezione del segnale ottimale e fornire una connettività senza precedenti. Bluetooth 5.0 ha raddoppiato le velocità di trasmissione dei dati con una copertura del segnale quattro volte più ampia e otto volte più potenti capacità di trasmissione rispetto alla precedente iterazione. Questo significa che HUAWEI MateBook X Pro può essere collegato da una distanza maggiore, mantenendo segnali stabili e performance impeccabili.
PREZZO E DISPONIBILITÀ di MATEBOOK X PRO E MATEBOOK X 14 saranno comunicati prossimamente.
Per maggiori informazioni, visitare il link: http://consumer.huawei.com/it
[1] Il display di HUAWEI MateBook 14 misura 58.336,49mm2, mentre negli altri notebook con display 16:9 misura 53.820,13mm2.
[2] Disponibile sulle versioni touch screen con PC Manager 9.1 o successive.
[3] I modelli con grafiche integrate pesano 1,49kg, mentre i modelli con GPU dedicata pesano 1,53kg.
[4] Valore tipico
[5] Dati ottenuti grazie ad un test interno. La durata effettiva della batteria potrebbe variare a seconda dell’uso e delle caratteristiche. I test sono stati condotti con luminosità impostata a 150nits.
[6] HUAWEI Share non è supportato nei modelli venduti in USA
[7] Si prega di fare riferimento a ulteriori dettagli su HUAWEI MateBook 14 dal sito ufficiale di HUAWEI CBG.
[8] Fino a 60 secondi
[9] Si prega di fare riferimento a ulteriori dettagli su HUAWEI MateBook 14 dal sito ufficiale di HUAWEI CBG.
[10] L’esperienza d’audio immersiva offerta da Dolby Atmos® è disponibile solo con gli auricolari
[11] Disponibile nella versione touch screen con PC Manager 9.1 o superiore
[12] HUAWEI Share non è supportato nei modelli venduti in USA
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aneddoticamagazinestuff · 7 years ago
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Mortalità evitabile
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Mortalità evitabile
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Negli USA, la terza causa di morte non naturale sono gli errori medici. Ad affermarlo è uno studio pubblicato sul British Medical Journal: diagnosi sbagliate, incapacità del personale sanitario e mancanza di comunicazione sarebbero la causa di circa 251mila decessi, la terza causa di morte, dopo le malattie cardiovascolari 611mila e il (cancro 585mila) e prima delle malattie respiratorie. I ricercatori hanno basato la propria analisi sui dati dei pazienti dal 2000 al 2008. una cifra spaventosa se si pensa che si tratta del 9,5% del totale dei decessi negli Usa in un anno. Se ci si riferisce ai ricoveri ospedalieri, una percentuale tra lo 0,4 e l’1,1 per cento dei pazienti che entrano in un ospedale non ne uscirebbe più a causa di uno sbaglio.
Si tratta di numeri considerevoli ma dei quali nessuno parla. Secondo Martin Makary e Michael Daniel, della Johns Hopkins University School of Medicine di Baltimora, ciò potrebbe essere dovuto al fatto che nei certificati di morte da compilare negli Stati Uniti alla dipartita del paziente l’errore umano non è previsto. E quindi non segnalato. “L’errore umano è inevitabile” scrivono Makary e Daniel.
Un’accusa gravissima che non poteva non avere conseguenze rilevanti e razioni diverse. Da un lato c’è chi sostiene che si tratti di un errore e riporta altre graduatorie come quella che vede al terzo posto delle cause di morte negli USA le malattie respiratorie croniche (e poi gli incidenti, le malattie cerebrovascolari, l’Alzheimer, il diabete, l’influenza e le complicazioni polmonari etc). Dall’altro che si tratta di un problema serio lo si sapeva da tempo: uno studio dell’Institute of Medicine (IOM) risalente al 1999 parlava di un numero di casi di morti dovute a errori medici tra i 44mila e i 98mila casi all’anno solo negli USA. Prima ancora, nel 1984, l’Harvard Medical Practice Study e nel 1993, Leape, capo ricercatore pubblicò uno studio in cui diceva che tra il 78% e il 51% of the 180 000 morti ospedaliere sarebbero state evitabili. Poi, nel 2004, fu un rapporto dell’Agenzia della Healthcare Quality and Research Patient Safety Indicators che parlò di ben 575mila morti causate da errori medici tra il 2000 e il 2002.
L’elenco degli studi che confermerebbero questa tesi è lunghissimo. Una conferma, se mai ce ne fosse bisogno, che sono molte, troppe le morti ospedaliere che potrebbero essere evitate.
E non solo negli USA. Anche in Europa. A confermarlo è uno studio molto più recente dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che riporta che gli errori medici nelle strutture ospedaliere dei paesi dell’Unione sono una percentuale altissima: addirittura tra l’8 e il 12%. Dati confermati dallo studio An organisation with a memory dell’United Kingdom Department of Health, che parla di circa 850mila casi in un anno (riferiti al 2000), il 10% di tutti i ricoveri. Dati analoghi sono stati registrati anche in Spagna Francia e Danimarca.
Errori come le infezioni che riguardano annualmente un paziente ogni venti (circa 4.1 milioni di pazienti): infezioni delle vie urinarie (27%), delle vie respiratorie (24%), postoperatorie (17%) e legate alle trasfusioni (10.5%). Anche le infezioni fa Staphylococcus aureus multiresistente sono diffuse: riguardano circa il 5% di tutte le infezioni.
Secondo il rapporto della WHO il 23% dei cittadini europei afferma di essere stato vittima di errori medici, il 18% dice che questi errori erano gravi errori causati durante il ricovero in ospedale e l’11% denuncia errori nella prescrizione dei farmaci o delle cure. Secondo la WHO tra il 50% e il 70.2% di questi errori avrebbe potuto essere evitato con una maggiore attenzione e professionalità.
Errori che a volte causano anche la morte dei pazienti: sarebbero 95000 i casi di morti precoci a causate da questi “errori”. Ma a questi sarebbe giusto aggiungere i 260mila casi di disabilità permanente.
“Tumori e malattie cardiache ricevono tonnellate d’attenzione – ha detto Martin Makary, della Johns Hopkins – gli errori medici non figurano invece sulla lista” dei ‘big killer’. Sarebbe questo il motivo che limita le azioni in questo senso: a questo problema non vengono destinati “i fondi e l’attenzione che merita”. Per non parlare del fatto che spesso non si tratta di errori commessi dal personale medico: molto spesso la causa sono problemi sistematici o percorsi assicurativi frammentati (negli USA, ma visti i cambiamenti in corso anche in altri paesi) o la mancanza di protocolli adeguati.
Errori che hanno anche un altro effetto negativo: secondo l’analisi condotta dallo United Kingdom National Audit Office questi errori costano alla comunità circa un miliardo di sterline ogni anno.
E in Italia? Uno studio più del 2017 sulla “mortalità evitabile” (MEV), condotto dal gruppo di Nebo ricerche e basato su dati dell’Istat ed Eurostat, parla di 103mila le morti “evitabili avvenute entro i primi 75 anni di vita in Italia” su un totale di circa 600mila. In questo caso, però, questo numero non riporta solo errori medici ma in modo più ampio di stili di vita errati: vengono presi in considerazione i decessi che potevano essere rimandati grazie a interventi di prevenzione primaria (cioè seguendo le regole antinfortunistiche sul lavoro, oppure riducendo il fumo e il consumo di alcolici, facendo una dieta equilibrata e svolgendo attività fisica), ma anche con una diagnosi tempestiva e con il ricorso a cure appropriate (ad esempio screening e terapie oncologiche) e con un’assistenza adeguata (ad esempio quella ai malati cronici).
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auburnfamilynews · 6 years ago
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While college basketball is gearing up, we’re only getting a few true SEC football games this weekend as the now-traditional cupcake day has arrived prior to rivalry week. The league only has three conference matchups (Missouri/Tennessee, Ole Miss/Vanderbilt, Arkansas/Mississippi State) and so there are slim pickins around college football to choose from. We found some stuff though.
Notre Dame (-10.5) vs Syracuse (O/U 65.5)
“Syracuse is ranked 12th in the CFP Playoff and if they were in the Coastal, they would likely get another crack at Clemson in 2 weeks. Still, their best win is over N.C. State and so how good is the Orange? There’s no better way to find out by going up against the Irish who will try to get 1 win away from securing their spot in the College Football Playoff. I’m hoping for a Syracuse upset (because we desperately need some chaos) but I think the Irish are the better team here. Notre Dame 38, Syracuse 23.” - Will McLaughlin
“Ever since Ian Book was inserted as the starter, this Fighting Irish squad has actually looked somewhat like a legitimate playoff team. The big question I have going into this game though is the health of Book. He missed Florida State but will supposedly be back this week. Real quick, can we all laugh about the fact that Notre Dame sat their starter against Florida State to recover so he can be good to go against Syracuse? Like they knew they would beat FSU without their starter but had to have him ready for a much stronger Syracuse team. HAHA FLORIDA STATE (it’s the little things these days). It’s the defense however that I think proves the difference. The Fighting Irish have the 3rd best D in the country according to S&P+. While I love watching Eric Dungey do Eric Dungey things and I believe the Orange make this game scary close, Notre Dame finds a way and keeps the undefeated season alive. ND 21, SYR 16.” - AU Nerd
“Goodness gracious! Who cares?! Notre Dame 32-21 or whatever.” - AU Chief
“I want Syracuse to beat the pinstripes off of Notre Dame. Syracuse 35-29.” - Son of Crow
“Sneaky good game. If it were in the sometimes air-conditioned dome, I would take the ‘Cuse. I will go with the Golden Domers however, but it will be close late and would not be shocked if the Urrrange take it out right. Take the points. ND 24, Cuse 21.” - Drew McCracken
“My heart says give me Syracuse for maximum playoff chaos, but my head says Notre Dame. The Irish defense is suffocating, even if their offense isn’t world-beating. Syracuse only wins this game if they make multiple big special teams plays, which might happen as they have the #1 ST per S&P+, largely driven by dynamite freshman kicker Andre Szmyt, who is 27 of 29 and 3-3 from over 50 this year. Notre Dame takes it 23-19.” - Ryan Sterritt
“This is the one at Yankee Stadium where Notre Dame is wearing those horrendous pinstripe uniforms right? I can’t pick them if that’s the case, or at least I can’t lay the points. Notre Dame 24, Syracuse 20.” - James Jones
“Notre Dame has a defense, they’re playing outside, and Syracuse hasn’t beaten anyone who’s decent this year. I’ll take the Irish. Is it snowing up there tomorrow? ND 38-24.” - Jack Condon
UCF (-7) vs Cincinnati (O/U 59)
“UCF gets College Gameday and the primetime attention they think they deserve. This is their toughest test of the season so far. My gut says the streak ends here and we can finally move on with our lives without UCF griping about where they should be in regards to national respect. Cincinnati 48, UCF 44.” - Will McLaughlin
“At some point, the 2017 national champion will lose. Cincinnati COULD be the team to do it. The Bearcats are ranked 29th by S&P+ making them the biggest threat UCF has seen since Memphis who they beat by only 1 point. But with the game being at home and Gameday on campus, I don’t think it happens just yet. UCF escapes again 41-38.” - AU Nerd
“My National Champs are definitely going to win this one. Reining National Champion UCF 33-23.” - AU Chief
“Nothing but respect for MY national champs. UCF 38-31.” - Son of Crow
“BEND THE KNEE FOR THE NATIONAL CHAMPS!! The Knights who say NEI! with the win. UCF 42, Cincy 31.” - Drew McCracken
“My national champion is going to win this one in a shootout, 42-38.” - Ryan Sterritt
“Finally a test for the defending national champions. The Bearcats have been fantastic this year, particularly on defense. Given the struggles the Knights have had on defense, that could set up the upset. As tempting as that is, I think UCF hangs on for the win late, but they don’t cover. UCF 37, Cincinnati 31.” - James Jones
“UCF’s at home with the Gameday excitement? That stadium will be pretty packed. I also like Josh Heupel and if we did lose Gus, he might be my top choice to replace him. I’m going to keep the train going and the winning streak extends one more week. UCF 40-30.” - Jack Condon
Texas (-3) vs Iowa State (O/U 48)
“Did ya’ll know freshmen Iowa State QB Brock Purdy turned down Alabama to go to Ames? I didn’t until this week and he’s made a name for himself, as has the Cyclones and Matt Campbell. (I know who my first call would be to if well.... you know) Iowa State and Texas both sit at 5-2 in the Big 12, a game out of being in the Big 12 Championship game picture. Texas got a win last week but have struggled the last 3 weeks. The Cyclones are on a roll right now and I like the feel good story to continue. Iowa State 38, Texas 35.” - Will McLaughlin
“Ohhhh man. I’m really struggling with this one. These teams are actually built sorta similar. While Air Raid has become king in the conference, these two programs are trying to find success by relying more on a power run game and dominant defense. If you have never watched an Iowa State game, I highly recommend it. They are on the cutting edge right now for shutting down high powered Air Raid attacks. However, this week they face a power rushing attack from the Longhorns. This Cyclone squad seems to do better against spread out attacks. I think I’m gonna go with Texas again this week but this game is gonna be a battle and I probably should pick ISU. But whatever, Hook em 20-17.” - AU Nerd
“I think I’m going to have to go with the Cyclones here. If we’ve learned anything, it’s that Texas ain’t back, and this ISU team is half-way decent. Iowa State 29-27.” - AU Chief
“Iowa state has a really fun team apparently but I haven’t watched many of their games, to be honest. (I haven’t seen a single of their games). Tom Herman is not a good person. Ok. cool Hook em UT 28-25.” - Son of Crow
“Man if this was in Ames.... EH! Why not, CLONES!!!! Iowa State 38, Texas 34.” - Drew McCracken
“Texas favored, you say? The Longhorns give up big passing plays like nobody’s business, and Iowa State QB Brock Purdy can throw the ball purdy well. Cyclones 31-24.” - Ryan Sterritt
“Oh man this would be exciting to watch IF IT WEREN’T ON THE DAMNED LONGHORN NETWORK. The Cyclones have really come into their own this season. Not only is it another bowl season, they still have an outside shot at the Big XII Championship Game. Texas has been better as a favorite recently, but I think the Cyclones are dangerous enough to push them. The defenses will keep this close. Iowa State 24, Texas 21.” - James Jones
“Texas can actually do a little bit of everything on offense, and I do like watching a quarterback plunge his body into defenders with little regard for safety. I’ve heard that there are some Browns fans that want Matt Campbell as their next head coach, so take that for what it’s worth. Horns get it done at home at night. Texas 27-20.” - Jack Condon
Texas A&M (-17) vs UAB (O/U 46.5)
“What Bill Clark has done at UAB is nothing short of remarkable. His Blazers are 9-1, should be in the Top 25 College Football Rankings, and going to play in their Conference Championship Game in 2 weeks time. And any guy that calls a certain school University of Alabama-Tuscaloosa is a good guy in my book. This will most certainly be their toughest game of the year going up against the Aggies. I’m pulling for you Blazers but I think the Aggies have a little too much firepower in this one. Texas A&M 38, UAB 24.” - Will McLaughlin
“LOL JIMBO!!!!!! I will not stop laughing about him blowing that game in Jordan-Hare for a good while. This season has been stanky but we have that lovely moment to remember. Bill Clark has become the darling of many in Auburn’s fanbase and I understand why. What he’s done at UAB has been outstanding and I think the Blazers have a chance to muck things up in College Station. But Trayveon Williams is freaking good. I think he proves the difference in an entertaining 28-24 Aggie victory.” - AU Nerd
“I know earlier in the season I talked a lot of noise about Bill Clark, but this UAB team is pretty solid, and it might be time for me to start showing Bill Clark some respect. It would be pretty wild, and pretty fun if UAB beat the Aggies. With that in mind, I’m going to pick the Blazers. UAB 28-27.” - AU Chief
“Trogdor was a man, he was a dragon man, or maybe he was just a dragon but he was still TROGDORUAB 31-30.” - Son of Crow
“Man I really want to, but I don’t think Jimbo loses here....but I will be watching... Texas A&M 35, UAB 24.” - Drew McCracken
“Jimbo is going 0-3 against the state of Alabama this year. The Blazer defense is no joke, particularly in limiting the passing game. If they can find a way to contain Trayveon Williams, UAB can win this game. Blazers, 24-20.” - Ryan Sterritt
“How poetic would it be for UAB to get their first win against a power 5 team since 2004 against the man they tried to hire, but were blocked by the very board of trustees that tried to take them out of existence. As wonderful as that would be, I think A&M has too much talent on offense, and UAB doesn’t have anything offensively to threaten the Aggies. I do think the Blazers keep it close, but they never really threaten. Texas A&M 24. UAB 10.” - James Jones
“I honestly have no idea what to make of this UAB team. They’ve played nobody, but have looked really good doing so. Where do you draw the line on what matters? Since I do have a little info on the Aggies, I think their running game and rush defense wear down the Blazers enough to pound them into submission late. A&M wins 31-14.” - Jack Condon
Rams (-3.5) vs Chiefs (O/U 63.5)
“An NFL Pick? Okay. This game has been moved back to Los Angeles due to the horrendous conditions of the soccer stadium in Mexico City. Both teams are 9-1. I need big games from Jared Goff and Todd Gurley for fantasy football purposes. I think this will be a fun game and a shootout but being in Los Angeles, I’ll take the Rams. Rams 45, Chiefs 41.” - Will McLaughlin
“What the hell is this? When did we become an NFL website?
But for real, this game is gonna be awesome. These 2 coaches have broken the dumb molds of what NFL offenses are supposed to look like and instead done this novel thing where you play to the strengths of your personnel. PRETTY COOL IDEA GUS AIN’IT?! REMEMBER WHEN YOU USED TO DO COOL STUFF LIKE THAT? Man I’m getting bitter... Anyway, I really have 0 idea who wins, I just hope that for 180K to Play’s sake that Tyreek Hill scores like 4 touchdowns. Chiefs 45, Rams 42.” - AU Nerd
“Dee Ford.” - AU Chief
“Pat Mahomes is a delight. I love when a guy comes into a league and turns it on its head. It makes it seem like not such a ‘tough man’s league’ when a young kid lights it up in a ‘college’ offense. I want him to win every game. Great googily moogily. Chiefs 34-30.” - Son of Crow
“Rhode Island is playing the New Hampshire Wildcats this weekend, Jack....geez.
“Rhode Island started off strong with a 2 point win over the Blue Hens of Delaware (ranked 15th in the country at the time), and started off strong with a 4-1 record before hitting conference play but have gone 1-4 down the stretch including a confusing loss in Greensboro to the Phoenix of Elon. To the northwest, things have been just as confusing for the Hamp. Normally a power in D-1, the Wildcats enter the contest at 4-6 but have won their last 3 including a yuge win over the Dukes of James Madison. It’s a close on but I will take the Wildcats....or “Chiefs” as Jack called them. (Go Dee Ford Go!).” - Drew McCracken
“I’m in the classic predicament of facing Jared Goff in one fantasy league and playing him in another. It’s not relevant to the outcome of this game, but I thought you all might like to hear me talk about my fantasy team. I’m that guy. Chiefs 38-34.” - Ryan Sterritt
“Game of the year so far, and the highest over/under in several years for Shield Ball. Neither of these teams has much of a defense. I think Mahomes is the better quarterback, and hopefully Dee Ford makes a play or two to get the stop that the Chiefs need. If this was still in Mexico City, I think it’s a definite win. Maybe it’s a little closer now that it’s in Los Angeles. Chiefs 34, Rams 31.” - James Jones
“Dee Ford’s playing like the best pass rusher in the game right now, Patrick Mahomes is playing like the best quarterback in the game right now, and I don’t think the home field advantage for the Rams has truly been established yet. Fun game that goes down to the wire, but KC wins 42-40.” - Jack Condon
BONUS AU CHIEF PICK BECAUSE
#7 Jacksonville Sate University vs #2 Kennesaw State University (-10.5)
“JSU enters this game as a dog against an FCS opponent during the regular season for the first time in many years. The Gamecocks season ended at the hands of KSU in the second round of the FCS playoff last year. The relative newcomer Owls put a stranglehold on the Cocks’ offense, something not too many teams have been able to do in recent years, and ended JSU’s title hopes. This is JSU’s chance for revenge, but it’s going to be quite the challenge. First off, KSU is great again this year, having lost only one game and that to FBS bottom feeder Georgia State. Secondly the game is being played in Cobb County at SunTrust park, which will probably prove to be a weird experience for both teams. At least KSU only has to travel a couple of miles from their own football complex. I really don’t know who to pick here. This isn’t a playoff game, and both teams have locked up a playoff spot by winning their respective conference. I would think JSU has the revenge factor in their favor here, so with that and my personal bias in mind i’m felling a little COCKY. JSU 37-21.” - AU Chief
from College and Magnolia - All Posts https://www.collegeandmagnolia.com/2018/11/16/18098484/staff-picks-college-football-week-12
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investireinserbia · 7 years ago
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Insieme Italia e Serbia Investi in serbia
https://italiaserbia.pro/tagliare-tasse-sui-depositi-presso-le-banche-vivere-felici-guadagnandoci/
Come tagliare le tasse sui depositi presso le banche e vivere felici guadagnandoci
Da qualche tempo la giacenza media presso i conti correnti in Italia sopra i 5 mila euro è soggetta al fisco. Per evitare questo esborso si può investire all’estero dove le coperture sono sane assicurate e dove il rischio Bail In è inesistente.
Gianni Italiano e correntista ci scrive:
Salve ho un conto corrente presso un importante istituto bancario italiano.
Ho ricevuto un avviso che mi annuncia un aumento del canone annuale del conto corrente di quasi il doppio dell’importo.
L’aumento è motivato dal tipo di conto corrente (molto vecchio), ma soprattutto, inspiegabilmente, dalla giacenza di liquido che ho sul conto.
La giacenza è dovuta al fatto che non nutro la minima fiducia nell’affidabilità di tutti i tipi di investimento che mi presentano.
Mi viene proposto di aprire un diverso tipo di conto corrente, ma il vero problema è nella liquidità. Cosa posso fare? Cambio banca?
Se Gianni si riferisce al bollo statale di 34,20 euro che è stato introdotto dal 2011 con il Decreto Monti (Legge N.201/2011) sui conti correnti che hanno una giacenza media superiore a 5000 euro, tutte le banche devono ovviamente trattenere l’imposta (che avviene tra le altre cose su base trimestrale).
In qualche caso, però, la banca può decidere, per una propria politica commerciale promozionale, di accollarsi l’imposta. Da ciò il primo consiglio: per i correntisti che vogliono un conto meno costoso di quello che hanno, la sola via è cercare sul mercato, informandosi delle condizioni attualmente in vigore nei diversi istituti.
Il quadro delle offerte è sempre diverso perché le banche si fanno continua concorrenza, e la cosa più importante per il cliente è partire dai servizi di cui ha bisogno per fare le sue valutazioni.
Se pensa di poter fare tutte le operazioni online, troverà in questa categoria di banche soluzioni vantaggiose. Per chi non rinuncia al rapporto personale con lo sportello la scelta si riduce ovviamente alle banche facilmente raggiungibili.
Quanto alla sfiducia nell’affidabilità degli investimenti proposti, e suppongo che Gianni alluda a prodotti specifici della banca stessa che non capisce bene e di cui diffida, ecco il secondo suggerimento. Il mio consiglio e: faccia da sé,
Investendo in titoli di stato se sono convenienti
Aprendo un conto conto deposito in un paese senza rischio Bail In come al Serbia presso gli Istituti Bancari o Agenzie con licenza
Investa il suo danaro attraverso consulenti finanziari in paesi dove il rischio Bail IN è inesistente fuori UE e dove i criteri di solvibilità e assicurativi coprono i rischi dell’investimento e dove le rendite possono anche superare il 10.5% annuo
Fill out my online form.
Online contact and registration forms from Wufoo.
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