#{ VIVE LA PLUTO }

[that-one-bi-disaster]

PETITION TO BRING BACK PLUTO

[fynneyseas]

It has been nearly 20 years since pluto was reclassified to a dwarf planet and I still Do Not Get why there are so many people up in arms about it. It's not like pluto exploded into so much space dust. She's Still There, babes! Look at this cute group shot of dwarf planets just waiting to be sailor moon OCs

The whole point of science is that our understanding is plastic???? It's beautiful and wonderful we get to know our solar system in more nuanced ways than the planet song you learned in elementary school

[france-unofficial]

viva la pluto (and not france)

ITS VIVE LA NOT VIVA LA

vive la france (not pluto)

[lucie-foselle]

Un milion d'années (environ) à ne rien poster sur ce tumlbr. Y a t'il toujours âme qui vive?

En espérant que j'arrive à rattraper quelque peu le temps perdu, je tenterais de mettre un peu à jour ce blog enseveli par la poussière car malgré les apparences je croque toujours le carnet et suis aujourd'hui plus prolifique que jamais.

Lucie, 27 ans, travaille dans l'animation Japonaise pour vous servir. J'essayerais de poster mes illustrations, croquis d'observ', concepts arts, character designs et fanarts (on ne se refait pas) ici. Avec possiblement commentaire en Anglais et Japonais. Si quelqu'un passe par là, s'il-vous-plait, n'hésitez pas à me faire vos critiques constructives et conseils pour que je sois à la hauteur de ma mission et puisse satisfaire mes senpai nippons.

Ce dessin a été fait il y a quelques années pour illustrer la fanfic d'un pote basée sur l'univers SF du manga Pluto de Naoki Urasawa.

Voilà voilà.

J'espère pouvoir vous dire, "à bientôt!".

Original art March 2018.

[evecolourshock]

Pluto ❤🧡💛💚💙💜🖤🤍

[oflgtfol]

like I MAY be more open to pluto being a planet but it is ONLY by also making the moon a planet. any of you “viva le pluto” people i still do not respect. get out of here

[honeybee-hayes]

Pluto || starman-john-tracy

@starman-john-tracy​

                          « ♥ »  —— Beatrix wasn’t joking when she thought they should have a vacation on Pluto. 

It’s the first thing she suggests when they get back safely to the Island after the fiasco that was Bolivia. Well, after they’ve had a nap, of course. Double crossing an evil guy warrants a very long nap. The other brothers wisely didn’t ask what had happened, or where they’d been taken to, or why they saw her shooting out CCTV in the Plaza Murillo surrounded by the Russian mafia. 

“We need a holiday far away from all of this.” Surrounded by blankets and squishy pillows in John’s room, sunlight streaming through his window, Bee finally voices the thought. Her voice is soft in the silence, edged with a soul-deep tiredness after all these months of hiding and secrecy. “Preferably on Pluto.”

John snorts, and that tells Bee all she needs to know. There’s no holidaying on Pluto. 

“Fine,” she grumbles, “a space hotel far from this planet. The closer to Pluto, the better.”

[thestrawhatsneedhelp]

Usopp: *drawing the Straw Hats as the 9 planets + the sun*

Usopp: I've done some good deeds but this is the best

[hellsite-hall-of-fame]

vive la pluto!!

just reblogged that post!

[starman-john-tracy]

"VIVE LA PLUTO!" Comes the disgruntled yell from somewhere down in London, England.

John is sure to know what she means. He's heard it enough times.

//mildly aggravated science noises//

[libero-de-mente]

DIARIO DI UNA QUARANTENA

• GIORNO 4

Restiamo distanti oggi, per litigare meglio domani.

Con l’emergenza del coronavirus e la conseguente quarantena causa forza maggiore, che ci porta a una convivenza condominiale forzata, sono venute a scemare quasi tutte le diatribe o litigi in atto tra i vari condomini.

In alcuni casi, come per i single ad esempio, si cerca una complicità quasi da amici di vecchia data per sentirsi meno soli. Ecco che nella chat Condominio Bellavista di Via dei Ciechi di “Uozzap” ci si dà degli appuntamenti. Tipo “Ci troviamo al pianerottolo del quinto piano per un ape?”, “Si dai ci sto io porto le patatine”, “Fantastico ho una bottiglia di prosecchino in frigo”, “A che ora?”, “Facciamo per le diciotto?”, “Va bene, allora io parto un po’ prima perché arrivo dal piano terra”, “Oh, quando passi per il primo piano mi suoni che andiamo su insieme?”, “Si dai ti faccio uno squillo quando prendo la prima rampa di scale”.

In tutta sincerità non con tutti funziona, ci sono anche quelli litigiosi o burberi. Il menestrello del condominio l’artista GianGianni Mordenti scrisse una canzonetta a tal proposito, quando ebbe da dire con il sig. Tano Caputello. Ogni volta che lo incrociava per le scale il Mordenti che ha sempre, e ripeto sempre, la chitarra con se la imbracciava e cantava “Caro amico ti schivo, così ti distanzio un po’ e siccome sei molto vicino io più forte ti allontanerò”. Fu anche un discreto successo nel condominio, la stessa signora Tamara Longaretti (vedi primo ep. ndr) che per un po’ ci maciullò i timpani cantandola sotto la doccia. Il sig. Tano Caputello quello del quarto piano, è un uomo dal carattere molto iracondo ed è meglio scherzarci poco. Alcune voci su di lui lo accostano al clan degli Scrotolesi, una famiglia di stampo mafioso dedita al racket del riciclo degli Arbre Magique in città, per questo evitiamo come la ̶p̶e̶s̶t̶e̶- pardon… come il coronavirus di avere discussioni con lui. Spesso chi aveva da ridire con lui si trovava una testa di cavallo fuori dalla porta. Anche se negli ultimi episodi usò del caciocavallo, questo perché sembra che sua moglie Concetta Locaco abbia imposto in famiglia una rigida dieta vegetariana. Il Caputello è abituato agli arresti domiciliari, ma da quando la quarantena ha imposto anche alla moglie di stare a casa lo stesso dice di essere sprofondato nel regime casalingo del 14 bis.

In altri casi la quarantena sta mettendo a dura prova dei matrimoni e delle convivenze, oppure delle relazioni extraconiugali. Come la signora Gaia Loprendo moglie del Dott. Fulgido Mancante, la signora Gaia è una nota fredigr… fedrigaf… fradrific… insomma, caro diario, lei è una che allegramente si concede scappatelle. Ieri ha esposto un cartello sul terrazzo con scritto “Andrà tutto bene”. Con i complimenti di buona parte del condominio. Pochi sanno che il cartello è rivolto al condominio dirimpettaio, dove abita un certo Temistocle Pilone, un meccanico d’auto play boy di lungo corso. Lui viene da Cesenatico e con la sua cadenza alla Andrea Roncato del film “Acapulco, prima spiaggia… a sinistra” ha effettuato più controlli a smorzacandela alle automobiliste che alle candele delle automobili. Comunque per risposta ha esposto anche lui un cartello “In astinenza oggi, per godercela domani”. Teneri.

Ci sono poi i nostri amici a quattro zampe che privi di libertà nello scendere a sgambettare nel parco pubblico, cominciano a dare segni d'irrequietezza. Come il cane che vive al terzo piano, si chiama Morsicàlo. Il suo proprietario, il signor Aldo Barzizza, si è beccato spesso insulti e denunce. Quando il suo cane si allontana e si avvicina a degli estranei lui lo richiama a se: “Morsicàlo, Morsicàlo!”, così la gente si spaventa molto. Piuttosto io lo avrei chiamato Leccalo, magari la gente si preoccupava un po’ di meno. Mah!

Il Dcpm (Domani Chiunque Può Morire) ammette però di portare i cani a fare i loro bisogni, ma molti hanno paura e cercano di limitare le uscite. Non tutti. Adriano Zampetti, inquilino del sesto piano di cui si sa ben poco se non che è sposato con figli alla ballerina di night tal Natasha Laprona, usa lo stratagemma di vestire il più piccolo dei suoi figli con il pigiamone di Pluto con tanto di cappuccio con orecchie, poi dopo avergli messo il collare scende in strada dicendo di portare il cane a passeggio. Per uscire un po’ e fare quattro passi. Questa mattina però ha incontrato sul tragitto una coppia di poliziotti in perlustrazione, per non dare nell’occhio ha obbligato suo figlio a fare pipì contro un albero. Zampetti era convinto che la cosa funzionasse, ma i poliziotti hanno capito che era strano vedere un cane fare la pipì in piedi, singhiozzando dalla vergogna. Sembra che il Zampetti se la sia cavata con un cazziatone epocale, senza denuncia.

Comunque caro diario stare a casa non è male, hai tante cose da fare, pensa che ho scoperto che il pavimento di casa mia è costituito da 1.854 piastrelle e 897 listelli di parquet.

Magari dopo che hanno dato il Premier in televisione scendo per un po’ di movida serale, vado a buttare l’immondizia.

Mi chiamo Juri Quarantino e questo è il mio diario di quarantena.

Pagina 4 (to be continued)

[jasper-the-menace]

I have a feeling I am going to regret casting my affection towards any given side character because this feels like it's going to be a series where everyone will be betraying our protagonist (and probably Harrow too) but I really like Dulcinea the Seventh right now. Please don't be a traitor, you're a sweet bean and I want to protect you right now. Please don't turn into a jackass.

Also, I completely glossed over this, but Gideon had porn magazines in chapter one. Like, from the get-go. How is Pluto getting porn magazines? Who is shipping them there? How is Gideon getting her hands on them when she's basically a slave, especially when one of the authority figures looked disgusted that she had jokingly offered one to him? If he's grossed out by it, how does she even have them? (Nothing against porn magazines, I'm just confused at the logistics involved in this. I am The Overthinker, after all.)

Also I know that the planet that the Ninth House lives on is probably not Pluto, but fuck it, I'm calling it Pluto because Pluto is a planet and I will die on this hill. Vive la Pluto fuck you.

Alright, before I get into reading it proper, I'm going to pause and give credit where credit's due. Aesthetically speaking, the dark edges of the pages and the dark smattering on the cover page for Gideon the Ninth is top tier. I also have a feeling that I will be referring to the Dramatis Personae list a lot in this book.

In theory, this is some kind of fun science-fantasy book where you suffer the entire time while reading it, so...let's get into it!

[teacupfulofstarshine]

Hi! I just wanted to say, your fics always cheer me up to read and you seem like a really nice person. Also, if you're still doing the opinion thing, what's your opinion on Pluto?

thank you so much, darling!!! 

VIVE LA PLUTO FUCK YOU

(i feel very passionately that pluto is a planet, has always been a planet, and should always be a planet) 

[c00kieknight]

I feel like someday my future children will go down a grade because they’ll ask how many planets there are and I’ll answer nine without blinking

[gazemoil]

RECENSIONE: Floating Points - Crush (Pluto / Ninja Tune, 2019)

di Arianna Scalese

La pubblicazione dell’album di debutto Elaenia, nel 2015, ha subito portato il nome del dj made in Manchester Sam Sheperd, in arte Floating Points, alla vetta delle classifiche di musica elettronica inglese. Punto d’interesse per la critica e per gli amanti del genere è stato fin da subito il suo modo palesemente fuori dagli schemi di produrre, in un processo creativo tra l’onirico ed il folle, che porta il dj a ritirarsi per mesi da solo nel bel mezzo del deserto del Mojave in California dove cerca l’ispirazione ed il contatto con la natura a suggerirgli i suoni da campionare nel secondo progetto pubblicato nel 2017, Reflections – Mojave Desert. Producer di successo e appassionato di neuroscienza, Sheperd si dimostra un personaggio eclettico, curioso, sopra le righe e con quella marcia in più che attesta la stoffa del fuoriclasse.

Con Crush, secondo album pubblicato pochi giorni fa con l’appoggio dell’etichetta Ninja Tune, Floating Points non fa altro che dare ancora una volta prova – come se ce ne fosse davvero bisogno – della sua genialità. Un progetto che si dimostra fin da subito una continuazione della poetica con cui ha voluto improntare le sue produzioni, con i ricorrenti richiami alla musica classica ed orchestrale che lui stesso ha studiato per anni e con un “je ne sais quoi” profondamente viscerale. Sì, perché fin dai primi istanti di Falaise, traccia d’apertura dell’album, Sheperd arriva a toccare il cervello dell’ascoltatore così come solo un artista dotato di una sensibilità fuori dal comune, nonché studente di neuroscienze a dir poco brillante, sa fare. Ascoltare quest’album è come immergersi nell’oceano e nuotare in profondità senza aver paura di annegare, è perdersi nei meandri del proprio subconscio in un turbinio di pensieri per poi ritrovare la pace, è osservare la realtà da un punto di vista distaccato e onnisciente e sentirsi al contempo minuscoli e giganti. Crush è un crescendo di momenti catartici che invocano un’angoscia a tratti disarmante, tramite il connubio di ronzii e brusii quasi fastidiosi, tastiere jazz e pezzi orchestrali che portano ogni traccia ad esprimersi con una sincerità ed una intensità di un livello superiore.

Il titolo dell’album potrebbe – erroneamente – far pensare ad un richiamo all’infatuazione amorosa, l’universale “cotta” che tutti conoscono da vicino. Titolo fuorviante a dire il vero, in quanto, ha spiegato l’artista stesso, si tratta di un titolo dalla forte carica sovversiva verso la società odierna. La parola “crush” è qui intesa nel senso di annientare, distruggere, frantumare; proprio quello che sta facendo l’uomo con la Terra. Insomma, invece che un richiamo ad argomenti smielati, triti e ritriti, il titolo del terzo album di Floating Points si riferisce a tematiche forti, che portano lo sguardo disilluso e disincantato della generazione che non riesce a nutrire più grandi speranze verso un’umanità che ha letteralmente sfaldato la terra su cui vive, facendo fortemente leva sul sentimento di impotenza che l’uomo, ed in particolare i giovani, provano di fronte alle politiche opprimenti e limitanti dei populismi e all’inevitabile declino climatico del mondo. Non tanto un messaggio di speranza, dunque, quanto più una mano tesa nei confronti di chi si sente solo davanti alle sfide dell’attualità e di chiunque abbia il coraggio di ammettere di sentire l’angosciante incombenza di questo terrificante periodo storico.

Ispirandosi alle improvvisazioni create durante il tour del 2017 con Jamie XX e spinto dalla voglia di unire l’elettronica delicata di Elaenia ai suoni ruggenti di Reflections, la sua terza creazione Crush è un vero e proprio trionfo di sensazioni, un viaggio onirico alla scoperta di un universo che sembra parallelo ma che non è poi così lontano. Il singolo principale, LesAplx, sintetizza in soli quattro minuti il concetto dell’album stesso: il pezzo forse più sincero tra i dodici che compongono il progetto unisce bassi martellanti a sintetizzatori dai timbri sempre più cupi, creando una spirale di suoni che rapiscono. Quasi come fosse una dichiarazione di intenzioni, Floating Points dà vita ad una traccia stravolgente che si arrampica verso la propria vetta creando una tensione tastabile con mano.

Non bisogna lasciarsi confondere dalla genialità della mente di Sam Sheperd, il cui approccio si dimostra di gran lunga più istintivo rispetto a ciò che era solito fare negli scorsi suoi progetti. Crush è un tuffo profondo nell’affascinante mente di un fuoriclasse, nonché un tentativo riuscito di ispirare l’immaginazione degli ascoltatori.

TRACCE MIGLIORI: Falaise; Last Bloom; Bias

TRACCE PEGGIORI: Karakul

VOTO: 100/100

[oflgtfol]

you know how ppl sell those obnoxious “pluto is a planet!” “vive la pluto!” or whatever pins? yeah i want one but instead it says “PLUTO IS NOT A PLANET”