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nostrasignora · 4 years
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On the subject of love we all know how to write, but nobody knows how to read.
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nostrasignora · 4 years
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nostrasignora · 4 years
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nostrasignora · 4 years
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“Cara Sofia, Sto amando un'altra donna e la sto amando con tutta quella serenità che tu non mi hai mai concesso, ora capisco che l'amore è questo, mettere in fila giorni di felicità non per forza conquistata con continue lotte. Lei è bellissima e coerente, la magia della coerenza è così stupefacente che non saprei descrivertela, a te quest'incantesimo non è mai riuscito. Sto bene, lei ha preso in mano la mia vita e la mia testa e ha fatto combaciare ogni cosa, ha dato un senso e un ordine alla mia casa, è stata il posto in cui mi sono salvato. Ci sono giorni di sole e tutti mi dicono che sono una persona nuova e anche io mi sento come se potessi mangiare le nuvole. Esco prima dal lavoro perché a volte mi manca troppo e ho bisogno di vederla, ci vediamo tutti i giorni ma solo quando sono con lei non penso a niente e credo di poter salvare il mondo quindi capiscimi perché ogni volta corro per abbracciarla il prima possibile. Non ti amo più e non mi ami più ma io ti scrivo perché quando ci incontriamo io lo vedo come mi guardi e posso anche vedere come io guardo te, io Sofia non ti amo più ma tu resti l'amore della mia vita, esiste un solo amore della vita e noi lo abbiamo conosciuto, amato e poi abbiamo smesso di sentirne la mancanza ma tu resti l'amore della mia vita, è difficile farlo capire agli altri ma io mi smonto quando ti vedo, cambio occhi e cuore, ritorno vecchio, dura solo un attimo perché io, e neppure tu, possiamo più permetterci noi, però quell'attimo c'è sempre, come quando ti chiamo al telefono per sapere come stai, quell'attimo c'è sempre perché tu sei l'amore della mia vita, l'incoerenza, le lotte, le ostinazioni io con te e per te tutto questo lo potevo sopportare. Se devo descrivere l'amore io parlo di lei ma se mai mi chiedessero di qualcosa che va oltre l'amore io parlerei di te perché tu resisti nonostante io abbia smesso di amarti molto tempo fa.”
Lettera anonima.
Rimanere senza parole alle 6.48 di mattina.
(via volevostareconte)
💫
(via regards-coupables)
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nostrasignora · 4 years
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Lovers by Jarek Puczel (2011)
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nostrasignora · 4 years
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"Capirono che un libro era un labirinto e un deserto. Che la cosa più importante del mondo era leggere e viaggiare, forse la stessa cosa, senza fermarsi mai. Che una volta letti gli scrittori uscivano dall’anima delle pietre, che era dove vivevano da morti, e si stabilivano nell’anima dei lettori come in una prigione morbida, ma che poi questa prigione si allargava o scoppiava. Che ogni sistema di scrittura è un tradimento. Che la vera poesia vive tra l’abisso e la sventura e che vicino a casa sua passa la strada maestra dei gesti gratuiti, dell’eleganza degli occhi e della sorte di Marcabruno. Che il principale insegnamento della letteratura era il coraggio, un coraggio strano, come un pozzo di pietra in mezzo a un paesaggio lacustre, un paesaggio simile a un vortice e a uno specchio. Che leggere non era più comodo che scrivere. Che leggendo s’imparava a dubitare e a ricordare. Che la memoria era l’amore"
Roberto Bolaño, I dispiaceri del vero poliziotto Ilustrazione di Francisco Javier Olea
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nostrasignora · 4 years
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Cara Maria, stasera, appena finito di lavorare, su quel sentiero di polvere rosa, ho sentito con le mie antenne in te la stessa angoscia che ieri tu con le tue antenne hai sentito in me. Un’angoscia leggera leggera, non più che un’ombra, eppure invincibile. Ieri in me si trattava di un po’ di nevrosi: ma oggi in te c’era una ragione precisa (precisa fino a un certo punto, naturalmente) ad opprimerti, col sole che se ne andava. Era il sentimento di non essere stata del tutto padrona di te, del tuo corpo, della tua realtà: di essere stata “adoperata” (e per di più con la fatale brutalità tecnica che il cinema implica) e quindi di aver perduto in parte la tua totale libertà. Questo stringimento al cuore lo proverai spesso, durante la nostra opera: e lo sentirò anch’io con te. È terribile essere adoperati, ma anche adoperare. Ma il cinema è fatto così: bisogna spezzare e frantumare una realtà “intera” per ricostruirla nella sua verità sintetica e assoluta, che la rende poi più “intera” ancora. Tu sei come una pietra preziosa che viene violentemente frantumata in mille schegge per poter essere ricostruita di un materiale più duraturo di quello della vita, cioè il materiale della poesia. È appunto terribile sentirsi spezzati, sentire che in un certo momento, in una certa ora, in un certo giorno, non si è più tutti se stessi, ma una piccola scheggia di se stessi: e questo umilia, lo so. Io oggi ho colto un attimo del tuo fulgore, e tu avresti voluto darmelo tutto. Ma non è possibile. Ogni giorno un barbaglio, e alla fine si avrà l’intera, intatta luminosità. C’è poi anche il fatto che io parlo poco, oppure mi esprimo in termini un po’ incomprensibili. Ma a questo ci vuol poco a mettere rimedio: sono un po’ in trance, ho una visione o meglio delle visioni, le “Visioni della Medea”: in queste condizioni di emergenza, devi avere un po’ di pazienza con me, e cavarmi un po’ le parole con la forza. Ti abbraccio Pier Paolo
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nostrasignora · 4 years
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Rumore di nervi che si spezzano
sugli accordi di una chitarra rotta.
Parole che si strozzano nella gola
non hanno ali per farsi canzone.
Come farfalle abortite
da una primavera di utopie suicide
nelle mani vuote dei figli dei fiori.
F.G.
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nostrasignora · 4 years
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Oggi ho avuto cinque orgasmi e un solo pensiero: tu.
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nostrasignora · 4 years
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"Caro Robert, spesso quando sono sveglia nel letto mi domando se anche tu sei sveglio. Provi dolore o ti senti solo? Mi hai salvato dal periodo più buio della mia giovane vita, condividendo con me il mistero sacro di ciò che significa essere un'artista. Ho imparato a guardare attraverso i tuoi occhi e non ho mai scritto un verso nè disegnato una curva che non muovesse dalla consapevolezza di essermi ispirata agli attimi preziosi trascorsi insieme. La tua arte, che scaturiva da una fonte fluida, può essere ricondotta al canto spoglio della tua giovinezza. Allora parlavi di andare mano nella mano con Dio. Ricorda, in ogni cosa hai sempre tenuto stretta quella mano; stringila forte, Robert, non lasciarla mai. L'altro pomeriggio, quando ti sei addormentato sulla mia spalla, anch'io mi sono appisolata. Prima di farlo però mi sono guardata attorno, c'erano le tue cose e le tue opere, e ho ripensato agli anni del tuo lavoro; di tutte le tue opere, tu sei la più meravigliosa. L'opera più meravigliosa di tutte”
Patti Smith to Robert Mapplethorpe🖤
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nostrasignora · 4 years
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Ulay, december 1973
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nostrasignora · 4 years
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“Tre estasi fa. Storia di Ira” Loverdose, Federica Guatteri
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nostrasignora · 4 years
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Che pensieri ho di te stasera, Walt Whitman, camminavo per strade laterali sotto gli alberi col mal di testa un po’ a disagio e guardando la luna piena. Nella mia stanchezza affamata, per far spesa di immagini sono entrato nel supermarket frutta al neon, sognando le tue elencazioni! Che pesche e che penombre! Intere famiglie che fan spesa di notte! Reparti pieni di mariti! Mogli tra gli avocado, bebè tra i pomodori! – e tu, García Lorca, che ci facevi laggiù tra i cocomeri? Ti ho visto, Walt Whitman, tu senza figli, vecchio solitario grufolone, tastare i pezzi di carne nel frigo e buttar l’occhio sui commessi di drogheria. Ti ho sentito che facevi domande a ciascuno: Chi ha ucciso le braciole di maiale? Quanto costano le banane? Sei il mio angelo? Ho girato tra pile splendenti di scatolette seguendoti, e seguito nella mia immaginazione dal detective della ditta. Camminavamo giù per corridoi aperti insieme nella nostra solitaria fantasticheria gustando carciofi, possedendo ogni squisitezza e senza mai passare dal cassiere. Dove stiamo andando, Walt Whitman? Tra un’ora qui chiudono. Da che parte punta la tua barba stasera? (Tocco il tuo libro e sogno la nostra odissea nel supermarket e mi sento assurdo.) Cammineremo tutta notte per strade deserte? Gli alberi sommano ombra a ombra, luci spente nelle case, tutti e due saremo soli. Andremo a passeggio sognando l’America d’amore perduto passando accanto a macchine blu parcheggiate, no a casa al nostro cottage silenzioso? Ah, caro padre, barbagrigia, vecchio solitario insegnante di coraggio, che America avevi tu quando Caronte smise di spingere col palo il suo traghetto e tu sceso su una riva fumante sei rimasto a guardare la barca sparire sulle acque nere del Lete?.
Supermarket in California, Allen Ginsberg
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nostrasignora · 4 years
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Alcune righe da “Giusto mezzo. Storia di Rea”
Dal libro Loverdose, Federica Guatteri, Epika edizioni, 2020
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nostrasignora · 5 years
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Patti Smith by Lynn Goldsmith
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nostrasignora · 5 years
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patti smith & robert mapplethorpe // first photoshoot
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nostrasignora · 5 years
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Lorenzo Pataro, Bruciare la sete, Controluna Edizioni, 2018
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