nonhosassinellescarpe - Tumblr blog

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La miglior conquista, col passare degli anni, è libertà di essere me stessa. La capacità di riconoscere e accettare le imperfezioni, gli errori.

Essere in grado di sostituire il desiderio di approvazione con la consapevolezza del mio essere.

E quell'incredibile novità di vivere il corpo come un prezioso custode di una storia, la mia.

Invecchiare è un valore e invecchiare bene dipende solo da noi. ❤️

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L'amore addosso

È come un vestito che ti calza a pennello. Lo senti dove deve accarezzarti e ti lascia spazio dove ti piace sentirti libera.

Lo senti invadere ogni minuscola parte di te.

È desiderio, rincorsa, passione, tenerezza, odori, sapori, risate, mancanza.

Poi presenza, che dopo la mancanza è talmente preziosa che assapori ogni attimo con la foga di chi deve riempirsi fino al prossimo tempo insieme.

È quella certezza di essere invaso che non ti permette di guardare altrove. Perché altrove passa inosservato.

L' amore addosso lo riconosci. Non fai altro che desiderarlo e lo scegli ogni giorno.

A te Marco, amore mio.

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Senza domande, senza paure, senza limiti.

L'amore quando arriva entra senza bussare. Non ha bisogno di regole o spiegazioni. Si fa spazio da solo, stravolge i piani, vive di un suo tempo e crea nuovi orizzonti.

Non l'avevo chiesto un complice, solo immaginato.

E nel momento in cui ho iniziato a bastarmi, imparando che la libertà non è uno stato di "single" sul profilo di un social bensì una condizione della mente, un pensiero senza condizionamenti, è arrivato lui.

Esattamente come l'avevo immaginato.

Gli unici occhi in cui riesco a perdermi, le uniche mani che ho voglia di cercare, l'unico corpo che non smetto di desiderare.

I nostri abbracci durano un tempo infinito.

Ho scoperto un sentire nuovo, fatto solo del piacere di scoprirsi. Senza domande, senza paure, senza limiti.

Sconvolgente. Meraviglioso.

Durasse anche un tempo brevissimo, non potrei fare a meno di viverlo.

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Connessioni

Non è facile spiegarlo ma voglio provarci.

Ho riacquistato un bel po' di capacità negli ultimi anni. Doti di cui la vita mi aveva munita credo fin da prima di nascere e che ho inibito volutamente o no, a seconda della causa, strada facendo.

Ci vedo molto meglio (non che abbia mai portato gli occhiali), ci sento molto meglio (non che avessi mai avuto problemi di udito), sento più forti i profumi e gli odori, così come i sapori. E percepisco vicinanza e lontananza, contatto e vibrazioni in un modo tutto nuovo. No, non faccio uso di droghe. La vita è una droga. E me ne sto innamorando a tal punto che ho la sensazione di essere nata ieri. Di avere tutto da scoprire. Sto lasciando andare le paure, i rancori, i sensi di colpa, i ricordi tristi e la rabbia. E anche chi li ha generati, volti che assumono pian piano un'identità.

E la cosa più incredibile è come improvvisamente, da quando mi sono fidata della vita e del disegno che ha per me, ho iniziato a sentirmi connessa con alcune persone. Una connessione che esiste anche da lontano. Le sento e quando arriva l'occasione di guardarle negli occhi provo gioia, complicità, tenerezza, amore, desiderio di stringerle forte.

Potrei scrivere anche i nomi, qualcuno ha anche quattro zampe, ma sono certa che sapranno riconoscersi nelle mie parole.

Tutto questo è pura meraviglia.

#vita #gioia #amore #connessioni #ritrovarsi #meraviglia #occhi #mani #sentire #emozioni #nullaepercaso #lamiastoria #tuttonuovo #origini

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I cani sono come gli umani, solo con più capelli. Elliot Erwitt

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È una questione di parole…

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La bellezza di ogni persona sta negli occhi.

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Il tempo senza tempo

L'ultima volta che si è guastato il mio orologio ho deciso di non farci nulla. È ancora nel cassetto, nella stessa scatolina in cui quella mattina l'avevo riposto.

É bellissimo ma mi stava stretto. Non il cinturino. Mi stava stretto il tempo. Lo guardavo spesso, per capire se o quanto fosse ora di accelerare le attività di quel momento. 15 minuti per la colazioni, altri 15 per riordinare casa e fare i letti, una decina per prepararmi la borsa del pranzo. Una volata di sopra a svegliare mio figlio, il tempo di lavarmi, vestirmi e truccarmi e quei soliti 30 minuti per arrivare in orario a scuola e correre in ufficio. E così per il resto della giornata.

Da quando l'ho abbandonato sono cambiate molte cose. Ho imparato a sentire. A sentire quando, con immensa naturalezza, è ora di andare. Ogni giorno i miei tempi cambiano. Li decido io.

Ho iniziato anche a percorrere strade diverse per andare al lavoro. A non rispondere al telefono se non ne ho voglia. A chiudere una conversazione che mi annoia, a fare del mio tempo IL MIO TEMPO.

Nel mio tempo mi sono riscoperta.

Perché nelle ore che scandiscono ogni giornata ci possono stare bene anche la noia, il desiderio, la passione, il piacere, le energie, i pensieri e i sogni. Il silenzio e la pace. La fatica e la condivisione. E le risate.

È sufficiente lasciarle andare, senza costringerle o negarle in nome di tempi programmati, doveri o sensi di colpa.

Non regalatemi orologi. Mai più.

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Il sesso. Ne parlano tutti volentieri dopo il quinto bicchiere. Più che altro se lo immaginano e lo raccontano come vorrebbero fosse.

Io non ho bevuto stasera.

Ho toccato i corpi di molti uomini nella vita ed ho concesso loro di toccare il mio. Ma pochi, davvero pochi, hanno incontrato la mia pelle per arrivare all'anima. Eppure è lì, solo lì, che avrei voluto sentire.

Ci sono voluti 40 anni per diventare consapevole. Oggi voglio un solo piacere.

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Ero ubriaco morto e gioioso falò e tu ubriaca viva nuda fra le mie braccia

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“Mi vien da piangere Arriva subito Mi riconosci ho le scarpe piene di passi La faccia piena di schiaffi Il cuore pieno di battiti E gli occhi pieni di te”

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Attenti! Attenti alle rose! Non siate scortesi, trattatele bene, le rose, altrimenti si arrabbiano e si trasformano in ortica! Non ignoratele quando si infilano nel cuore, perché poi si offendono e vi ripagano con la maledizione dell’indifferenza. E soprattutto non umiliatele mai nella vita, perché il poco vi diventerà molto, e il molto vi diventerà niente! Perciò, niente distrazioni e attenti… Attenti alle rose!

Attenti alle rose - Pino Roveredo

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Case. E ancora case.

Ed eccomi qua, nuovamente alla ricerca di una nuova casa, una nuova vita.

Quella vita, la mia, che da sempre è fatta di alti e bassi. Ma non i soliti alti e bassi, direi piuttosto cime e abissi.

Non me lo ricordo esattamante a quanti anni ho lasciato la casa dei miei genitori per diventare grande. Non me lo ricordo perché, non sempre, ho ricordi nitidi del mio passato.

Case. E ancora case.

Mie, di altri o condivise che fossero, sono state i luoghi della mia storia.

In questi giorni mi sono trovata a riflettere sul significato della dimora.

La mia, itinerante, è lo specchio della mia vita.

Quasi ogni storia d’amore mi ha vista entrare e uscire da una casa.

C’è chi compra una casa, ci entra, la vive, la condivide, la riempie di vita, di ricordi e di progetti.

Io ho pezzi di vita sparsi ovunque.

Il fatto è che ad un certo punto ci siamo trovati in due. Io e la mia creatura.

E volente o nolente, anche lui, insieme a me, è diventato zingaro.

Oggi siamo in quattro. Una donna, un ragazzino e due cagnoline.

Ci spostiamo insieme perché l’amore vero nessuno lo può separare.

Dovrei piangere? L’ho già fatto.

Poi però ho capito che c’è molto da fare, che la vita è meravigliosa e non ci si può fermare solo perché ti hanno insegnato che per non restare sola, ad un certo punto, è meglio così.

Nella nuova casa, oltre a noi 4 ci porteremo sorrisi, amore, risate e armonia.

Tutto il resto, stavolta, rimarrà fuori dalla porta.

Andrà tutto bene piccolo grande amore mio.

Perché non esiste forza più grande dell’amore.

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A San Valentino scambiatevi i cellulari

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