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Variazioni Panama: 4 fili, 2 colori
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Anche per l'armatura panama 2|2 le combinazioni di 2 colori su 4 fili sono ben 256!
Come si può facilmente notare dallo schema, anche in questo caso diverse varianti sono tra loro assimilabili, essendo una il ‘negativo’ di un’altra, oppure la sua simmetrica o anti-simmetrica.
Per maggiore chiarezza, ho prodotto i 3 campionari qui sotto.
In particolare, ci sono:
2 varianti a ‘tinta unita’, evidenziate in verde nella figura
2 varianti a microscacchi, dette ‘checkerboard’ o ‘scacchiera’, evidenziate in azzurro; nota che gli scacchi sono grandi dei quadratini del caso della tela
4 varianti con effetto di una gradinata, che sale o che scende, detta ‘pick-and-pick’, in giallo
8 varianti dove un colore prevale sull’altro, creando un effetto con un rettangolo, detto ‘pin check stretto’, in rosa
Queste prime 16 varianti sono ovviamente le stesse che possono essere ottenute con tela a 2 fili di 2 colori.
Ci sono poi:
16 varianti che creano il disegno di una girandola (in inglese, pinwheel), che prende il nome 'puppytooth'; negli schemi tali varianti sono in giallo
16 varianti con linee tratteggiate, dette 'dotted line', in arancione
16 varianti con linee tratteggiate doppie, dette 'double dotted line', in marrone
16 varianti con linee tratteggiate triple, dette 'treble dotted line', in blu
32 varianti dove si alternano linee tratteggiate con tratteggio corto e lungo; le chiameremo 'morse' per ora e sono in verde
32 varianti dove appare una sorta di lettera acca (H), in violetto
64 varianti dove appare una sorta di lettera ti (T), in rosso
Ed ancora:
16 varianti che creano il disegno di un pettine (in inglese, comb); negli schemi tali varianti sono in grigio
16 varianti dove si alternano linee intere e linee tratteggiate, dette 'scaletta', per il disegno che si crea; sono in viola
16 varianti con linee tratteggiate, con tratteggio lungo dette 'scala', per il disegno che si crea anche in questo caso; sono in azzurro chiaro
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Indice
tessuto
armatura
messa in carta
diritto e rovescio
armatura tela
armatura saia
armatura raso
patterns & motivi
combinazioni
variazioni
patterns possibili e effettivi
elementi 4x4, 1 quadrato nero
elementi 4x4, 2 quadrato neri, adiacenti
patterns significativi
derivate della tela
derivate della saia
derivate del raso
...
fibra
finissaggio
mano
...
links
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Tessuto
Un tessuto è un manufatto piano, sottile e flessibile realizzato tramite un intreccio di fili perpendicolari tra loro.
È costituito da due elementi: l'ordito o catena, ossia l'insieme di fili tesi sul telaio, e la trama, unico filo che percorre da una parte all'altra l'ordito.
Il modo con cui i fili di ordito si intrecciano con quelli della trama viene detto armatura e definisce che tipo di tessuto si otterrà da quella tessitura.
I tessuti vengono confezionati con fibre. In origine si diponeva solo di fibre vegetali, presenti nei fusti o intorno ai semi di alcune piante: lino, cotone, canapa, juta, rafia, eccetera.
Con l'introduzione dell'allevamento si cominciarono ad utilizzare fibre animali come la lana e la seta. La lana è prodotta con il pelo di animali quali la pecora (pura lana vergine, merinos, lambswool), l’alpaca, la vigogna, il cammello, la capra (cashmere e mohair) e il coniglio (angora). La seta è prodotta dal baco da set, un insetto che produce un bozzolo filamentoso.
In tempi più recenti l'industria chimica ha prodotto molte fibre artificiali che con la loro economicità e facilità di produzione hanno ridotto l'utilizzo delle fibre naturali.
Per ottenere effetti particolari, i tessuti, quando si tolgono dal telaio, subiscono lavorazioni supplementari di rifinitura, dette finissaggio, che conferiscono l'aspetto e le caratteristiche necessarie: il fustagno viene smerigliato, il chintz calandrato, il panno follato e garzato.
La sensazione al tatto data da un tessuto si chiama mano, che definisce le caratteristiche di morbidezza, calore, rigidità, compattezza, pelosità, scorrevolezza, che una mano sente toccandolo. La mano può essere: soffice, increspata, voluminosa, dolce, liscia, pesante, pastosa, granulosa, molle, secca, dura, fine, serica, gonfia, scattante, ruvida, ondulata, rustica, levigata, sostenuta.
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Armatura
Tutti i tessuti sono realizzati secondo una specifica armatura, cioè il modo con cui i fili orizzontali della trama e quelli verticali dell’ordito si intrecciano tra loro: l’armatura è l’ossatura, la struttura del tessuto.
L’armatura o l’intreccio è fondamentalmente di tre tipi:
tela
saia
raso
Tutte le altre armature si possono considerare derivate da una di queste tre, oppure formate dalla loro combinazione o da quella con le loro derivate. Questo è il caso delle garze, dei rasati, dei tessuti operati, del nido d’ape, eccetera.
Le tipologie di tessuto e i pattern che si possono ottenere sono in numero infinito, considerando anche le varianti che si ottengono combinando i materiali, le riduzioni (cioè la ‘densità’ dei fili), le caratteristiche del filato (colore, dimensione, tipo) e le sequenze dei fili.
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Messa in carta
La messa in carta è la rappresentazione grafica della tessitura, cioè dell'arte di costruire un tessuto, ottenuta con l'intreccio dei fili di ordito con quello di trama.
Nella sua forma completa la messa in carta comprende gli schemi, i segni, i numeri, il complesso di istruzioni seguendo le quali è possibile realizzare un tessuto.
In questo blog con 'messa in carta' intendiamo solo la parte che riguarda lo 'schema 'del tessuto. Un tessuto infatti si rappresenta con uno schema quadrettato con i quadretti colorati in bianco e nero. Ogni riga verticale di quadretti rappresenta un filo di ordito ed ogni riga orizzontale rappresenta una trama. Ogni quadretto, che appartiene tanto a una riga verticale che a una riga orizzontale, rappresenta quindi l'incrocio di un filo d'ordito e di una trama in quel punto.
Questo incrocio può avvenire in due soli modi: l'ordito passa sopra o sotto la trama. Per convenzione, nel primo caso il quadretto sarà nero, nel secondo sarà bianco. Il quadretto nero rappresenta pertanto il punto di legatura.
Importante: i due colori non hanno nessun legame con l'effettivo colore dei fili, essendo appunto convenzionali.
Ecco gli schemi per le armature tela e batavia 2|2. Nel secondo schema, due quadretti neri consecutivi orizzontali indicano una slegatura di trama (il filo di trama passa dietro a due fili d'ordito); i due quadretti bianchi consecutivi verticali indicano una slegatura d'ordito (il filo di ordito passa dietro a due fili di trama).
È impensabile poter rappresentare graficamente tutto il tessuto. Occorre pertanto importante individuare il numero minimo di fili d'ordito e di trame necessario e sufficiente a rappresentare tutto il tessuto. Questo numero si chiama rapporto d'armatura. Per l'armatura tela il rapporto è 2, per la batavia 2|2 è 4 (poi capirai perchè scriviamo 2|2)
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Diritto e rovescio
Le due facce di un tessuto non sempre hanno lo stesso aspetto, in molti rapporti d'armatura il diritto è diverso dal rovescio.
Nei due esempi di messa in tavola appena visti (tela, batvia 2|2) il rovescio del tessuto risulta identico al diritto. Infatti la messa in tavola presenta lo stesso numero di quadrattni bianchi e neri. in casi come questi il tessuto si dice 'senza rovescio'.
Se però consideriamo un'armatura saia 3|1, il suo rovescio - rappresentato a fianco - è sostanzialmente diverso dal diritto.
Un'armatura il cui schema presenta più quadrettini bianchi che neri viene detta ad effetto di trama o leggera. È proprio il caso della saia 3|1.
Viceversa, quando lo schema di un'armatura presenta più quadrettini neri che bianchi viene detta ad effetto d'ordito o pesante. È questo il della saia 1|3, ma anche quello del rovescio della saia 3|1, perchè - è ovvio - un tessuto con diritto ad effetto di ordito sarà ad effetto di trama sul rovescio, e viceversa.
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Armatura Tela
L’armatura tela (in inglese plain weave) è la più semplice e la più usata. Il filo di trama passa alternativamente sopra e sotto quelli di ordito, in un rapporto 1:1. I tessuti con questa armatura non hanno rovescio, cioè presentano lo stesso aspetto sulle due facce.
È l’armatura che presenta il maggior numero di punti di legatura, quindi è quella che da al tessuto la massima compattezza e resistenza.
Questo intreccio viene definito propriamente tela nei tessuti lavorati con filati a fibra corta e taffetas nei tessuti lavorati con filati a fibra lunga.
I fili dell’ordito e della trama possono essere dello stesso colore o di colori differenti, Vedremo altrove come già solo utilizzando filati di due diversi colori si ottengono molteplici tipologie di tessuto.
Esistono infine armature derivate della tela che si ottengono aggiungendo punti di legatura nel senso dell’ordito e/o nel senso della trama.
Esempi di tessuti con armatura a tela sono: la batista, il calicot, il chintz, il cretonne, l’etamina, il madras, l’organdi, il percalle, la stamigna, il taffetà, il gingham, il vichy, lo zefiro, eccetera.
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Armatura Saia
L’armatura saia (in inglese twill) presenta i punti di legatura disposti secondo la diagonale di un quadrato. Viene detta anche spina o diagonale perché sul tessuto provoca un effetto di linee oblique (diagonali appunto). Altri nomi con cui viene indicata sono saglia, sargia, spiga o levantina.
Ogni filo di ordito viene ad alzarsi su una trama e rimane in riposo (cioè sotto) per un certo numero di trame prima di alzarsi di nuovo su una trama. La nuova legatura è spostata di un filo a destra o a sinistra rispetto alla precedente (si dice: ha scoccamento uguale a 1), che è ciò che produce la nervatura obliqua.
La diagonale può andare da sinistra verso destra (spina destra o Z) o da destra verso sinistra (spina sinistra o S).
Altra caratteristica importante della saia è quella che in genere produce tessuti con un dritto e un rovescio, con un lato ad effetto di ordito e l’altro ad effetto di trama.
L'intreccio formato dall’armatura saia dà al tessuto una certa morbidezza, superiore rispetto ad una tela, e una certa adattabilità alla deformazione che rende confortevoli i capi confezionati con esso.
Ci sono molti tipi diversi di saia, in funzione del rapporto tra il numero dei fili e quello delle trame. Esistono saie da 3, da 4, da 5 o da 6. Inoltre aggiungendo dei punti di legatura nel senso dell’ordito e/o nel senso della trama si ottengono le armature derivate della saia.
Con l’armatura saia, oltre alle linee diagonali, si ottengono anche disegni a lisca di pesce, a pied-de-poule, eccetera.
Esempi di tessuti con armatura saia sono: il fustagno, il denim, il loden, il tartan, il tweed, la gabardina, eccetera.
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Armatura Raso
L’armatura raso (in inglese satin) è un intreccio dove, come nella saia, ogni filo si alza su una trama e rimane in riposo per un certo numero di trame. Tuttavia, a differenza della saia, nel raso i punti di alzata non susseguenti, bensì distribuiti secondo un diverso ordine.
Partendo dal punto di alzata del primo filo sulla prima trama, gli altri punti vengono distribuiti secondo lo scoccamento, cioè la ‘distanza’, misurata in numero di fili o trame, tra un punto di legatura e quello successivo.
Per la natura dell’intreccio dell’armatura raso, il tessuto non presenta le diagonali tipiche della saia. L’armatura raso è quella nella quale i punti di intersezione tra trama e ordito sono ridotti al minimo indispensabile. Il filo di trama passa sotto quattro o più fili di ordito in modo sfalsato, lasciando slegati i fili dell’ordito. I tessuti con questa armatura appaiono lisci ed uniformi, lucidi sulla faccia a dominante d'ordito e opachi sulla faccia a dominante trama.
Non tutti gli scoccamenti danno luogo a un raso regolare, per cui diversi possibili scoccamenti non vengono considerati. In particolare per un raso a n fili vengono scartati gli scoccamenti pari a 1 e a n-1, che produrrebbero una saia. Inoltre vengono scartati gli scoccamenti sottomultipli di n e i multipli di questi, che non darebbero luogo a intrecci per qualche filo.
Qualche esempio: per il raso da 5 gli scoccamenti ‘buoni’ sono 2 e 3; per il raso da 7 sono 2, 3, 4 e 5; per il raso da 8 sono 3 e 5.
I rasi con scoccamenti regolari sono quelli da 5, da 7, da 8, da 9, da 10, da 11 e così via.
Vi sono inoltre due rasi per i quali non è matematicamente possibile trovare scoccamenti regolari, Si tratta del raso da 4 (o raso turco) e del raso da 6 (o raso regina), che sono pertanto due rasi irregolari.
Esistono infine armature derivate del raso che si ottengono aggiungendo punti di legatura nel senso dell’ordito e/o nel senso della trama.
Esempi di tessuti con armatura a raso sono: il damasco, la moleskine, il broccato, il rasatello, eccetera.
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Patterns & Motivi
Prima di continuare occorre intenderci sull'uso che faremo di alcuni termini.
Con riferimento allo schema della tela, presa come esempio, chiamiamo 'cella' ogni singolo quadratino. Nella figura alcune celle sono cerchiate in giallo.
Sarà utile anche la definizione di 'elemento', ovvero un insieme costituito dal numero minimo di quadratini/celle necessario e sufficiente a rappresentare il tessuto. Il rapporto di armatura definisce il numero di quadratini per lato dell'elemento. Nel caso della tela l'elemento è quindi un quadrato 2x2. Nella figura un elemento è cerchiato in rosso.
Da un elemento, stabilita una regola di configurazione (vedi sotto), si ottengono molteplici possibili 'pattern', ovvero disposizioni delle celle dell'elemento secondo la regola.
Una regola di configurazione potrebbe essere: in ogni riga e in ogni colonna dell'elemento devono apparire almeno un quadratino nero e un quadratino bianco. Questa regola, nel caso di elementi 2x2, è quella per l'armatura tela.
Altro esempio di regola: in ogni riga e in ogni colonna dell'elemento deve apparire un solo quadratino nero; inoltre, la posizione del quadratino nero 'avanza' di un posto nella riga successiva. Questa regola, nel caso di elementi 3x3, 4x4, eccetera, è quella per l'armatura saia. Nota che per l'elemento 2x2 esprime di nuovo un'armatura tela.
Terzo esempio: in ogni riga e in ogni colonna dell'elemento devono apparire due soli quadratini neri, tra loro adiacenti; inoltre, la posizione della coppia di quadratini 'avanza' di un posto nella riga successiva. Nel caso di elementi 4x4 questa è la regola dell'armatura batavia 2|2.
Ultimo esempio, simile al precedente ma con regola meno restrittiva: in ogni riga e in ogni colonna dell'elemento devono apparire due soli quadratini neri, tra loro adiacenti; la posizione della coppia di quadratini in una riga non può essere ripetuta nelle righe successive. Nel caso di elementi 4x4 questa è la regola dell'armatura batavia spezzata.
Copiando il pattern per tutta la larghezza e l'altezza di un piano, ovvero 'tassellando' il piano senza 'buchi' o sovrapposizioni (che è ciò che ci si aspetta in una stoffa) otteniamo il tessuto.
Quando poi interviene il colore dei fili di trama e di ordito, un pattern risulta più evidente all'occhio e lo chiameremo 'motivo'.
Ogni armatura può presentare più patterns (vedremo a brevi quali e quanti) e un numero ancora maggiore di motivi, che sono funzione anche dei colore dei fili e della loro sequenza.
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Combinazioni 'originali'
Data una certa tipologia di elemento nxn, abbiamo appena visto che i patterns che può produrre sono un numero di n!.
Tuttavia il numero di patterns 'originali', a meno dei 'doppioni' che una volta tassellato il piano producono un motivo 'già visto', è assai più ridotto.
Lo dimostra il Prof. J.E.A. Steggall. in un suo 'saggio' matematico del 1908, significativamente intitolato On the Numbers of Patterns Which Can Be Derived from Certain Elements.
Staggall considera la tipologia di elemento costituito da 4 righe di 4 quadratini ciascuna. Su ogni riga è presente uno e un solo quadratino nero, disposto in modo tale che non vi siano altri quadratini neri nella stessa riga o nella stessa colonna dell'elemento. In pratica Staggall considera il caso che produce il pattern/armatura saia 3|1.
Come già sappiamo, sono 4!, ovvero 24 le possibili configurazioni dell'elemento definito (fidati, comunque a breve le 'disegniamo' tutte e 24). Sono quindi 24 anche i possibili motivi ottenibili da questa tipologia di elemento.
Nel suo saggio Steggall ci informa che solo 3 dei 24 possibili motivi sono diversi tra loro, essendo gli altri 21 dei 'doppioni'. I tre patterns che producno motivi 'originali' sono: (1234), (4312) e (4321), con (4321) peraltro simmetrico di (1234). Il pattern (1234) è appunto l'armatura saia 3|1 con spina S; il pattern (4321) è la simmetrica armatura saia 3|1 con spina Z; il pattern (4312) è l'armatura raso turco.
Passando dal caso di esempio al caso generico di elementi di lato n, ecco la tabellina di Staggall che elenca il numero di patterns possibili ed effettivi per ogni valore di n da 2 a 12.
Per generalizzare ulteriormente, la tabella rimane valida anche se consideriamo tipologie di elementi con più di 1 quadratino nero per riga e per colonna.
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Combinazioni
A questo punto si rende necessario un piccolo ripasso del calcolo combinatorio.
Consideriamo un elemento di nx1 quadretti. Consideriamo inoltre 2 colori A e B; i due colori saranno il bianco e il nero quando ci riferiamo allo schema della messa in tavola.
Quante sono le possibili combinazioni degli n quadretti, ammettendo tutte le combinazioni, comprese le ripetizioni?
La risposta è riportata nella figura, nella seconda colonna. Con due colori (k=2) si va da 2 a 32 per numero n di quadretti che va da 1 a 5.
Quante di tali combinazioni presentano un solo quadretto nero (a=1)? Quante di tali combinazioni presentano invece due quadretti neri (a=2)? Le risposte, che sono le possibili permutazioni con ripetizione, sono riportate nelle altre colonne della tabella.
Prendiamo ad esempio un elemento di 4 quadretti, di 2 colori. Le possibili combinazioni sono 16: 4 con un solo quadretto nero, 6 con die quadretti neri, 4 con tre quadretti neri e 2 in 'tinta unita' (bianco e nero).
Quante sono infine le possibili combinazioni se invece di elementi di n quadretti di una riga, consideriamo elementi n x n, cioè di n righe e di n colonne?
Nel caso di un elemento 4 x 4 (n=4), ancora per due colori A e B (k=2), se per ciascuna riga e ciascuna colonna ammettessimo tutte le possibili combinazioni di colore, avremmo 16 x 16 x 16 x 16= 65536 (!!!) possibili ‘patterns’ per l'elemento.
Restringendo la regola, stabilendo che per ciascuna riga ci debba essere un e un solo quadretto nero (cioè, a=1), le possibili combinazioni per ciascuna delle 4 righe sono 4: ABBB, BABB, BBAB e BBBA. Ne consegue che i possibili 'patterns’ per l'elemento sono 'solo’ 4 x 4 x 4 x 4 = 256.
Imponiamo infine la regola che anche per ciascuna colonna ci debba essere un e un solo quadretto nero. Le possibili combinazioni per ciascuna delle 4 righe sono ancora 4 (ABBB, BABB BBAB e BBBA), ma nella seconda riga non potremo usare la stessa combinazione della prima riga, nella terza riga analogamente potremo usare solo due delle 4 combinazioni, mentre nella quarta riga potremo usare solo una delle combinazioni. Ne consegue che il numero dei possibili 'patterns’ è 4 x 3 x 2 x 1 = 4! = 24.
Generalizzando possiamo senz'altro dire che - dato un elemento n x n, con un solo quadretto nero disposto in modo tale che per ogni riga e ogni colonna vi sia un e un solo quadretto nero - le possibili combinazioni sono il fattoriale di n, cioè n!.
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Variazioni
Conosci già le tre armature fondamentali (tela, saia, raso) e tra breve ti parlerò delle armature che da esse derivano (le derivate, appunto). Tutte le altre possibili armature sono ottenibili dalla combinazione delle armature fondamentali e delle lore derivate.
Oltre al tipo di armatura, ci sono diverse altre 'variabili' da tenere in conto. Sono davvero infinite le varianti che si possono ottenere cambiando il colore dei fili (e la loro sequenza) degli intrecci, oppure la densità dei fili (si dice: riduzione) o altre caratteristiche del filato (fibra, dimensione, eccetera).
Assai importante è anche la variabile 'pattern'. Oramai lo sappiamo: un elemento n x n da luogo a n! patterns, di cui un certo numero, sebbene ridotto, 'originali'.
Passando in rassegna gli elementi di dimensioni più piccole (n = 2, 3 4) abbiamo anche già iniziato - in preda a febbre tassonomica - a dare un nome ai patterns originali delle armature base: tela, saia 2|1 S (e Z), saia 3|1 S (e Z), raso turco, batavia 2|2 S (e Z), batavia spezzata, panama 2|2, louisine 2|2, gros 2|2.
(Sappiamo anche che alcune armature 'con rovescio' possono essere a effetto di ordito, anzichè effetto di trama. In questo caso avremo ad esempio saia 1|2 S (e Z) e saia 1|3 S (e Z))
(Nota anche che per la batavia 2|2 mi sono spinto a dare un nome anche a ciascuno degli 8 patterns create dall'elemento 'padre': batavia S12, batavia Z23, batavia S41 sono alcuni esempi. Ciò tornerà utile quando parleremo del motivo 'pied-de-poule’.)
Tantissime (infinite praticamente) sono le variazioni introdotte dall'uso di fili di trama e di ordito colorati. Una tela ad esempio, che ha l'armatura più semplice basata su un elemento 2 x 2, può avere fili di 2, 3 o 4 colori, dando luogo a moltissime varianti. Rimanendo sul caso più semplice di due colori A e B, i fili di trama potrebbero essere in una di queste 4 combinazioni: AA, AB, BA e BB. I fili di ordito, in modo del tutto analogo, potrebbero essere: aa, ab, ba e bb (nota l'uso del minusco per l'ordito). Quindi una tela, nel caso di due colori, potrebbe presentarsi in 16 varianti: AA|aa, AA|ab, AA|ba, AA|bb, AB|aa, AB|ab, AB|ba, AB|bb, BA|aa, BA|ab, BA|ba, BA|bb, BB|aa, BB|ab, BB|ba e BB|bb,
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Derivate della Tela
Le armature derivate della tela si ottengono con l’aggiunta di punti di legatura nel senso dell’ordito e/o nel senso della trama.
Tra queste, il gros o reps di ordito si ottiene raddoppiando, triplicando eccetera il rapporto in trama dell'armatura base; i tessuti così intrecciati presentano effetti di rigature trasversali.
Analogamente, la louisine o reps di trama si ottiene ampliando nel senso dell'ordito e sviluppando orizzontalmente; i tessuti così intrecciati presentano effetti di rigature longitudinali.
Quando si aggiungono punti di legatura sia nel senso dell'ordito che in quello della trama si ottiene il panama o nattè.
Altre armature derivate della tela sono l’ottomano e la finta garza.
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Derivate della Saia
Come per la tela, anche per la saia si possono ottenere armature derivate aggiungendo dei punti di legatura oppure unendo due armature simmetriche.
Aggiungendo regolarmente altri punti pieni ad ogni punto pieno, si ottengono armature saia a nervatura composta. Quando con tale aggiunta il rapporto tra fili e trame è unitario l’armatura viene chiamata batavia. La batavia pertanto, come la tela, produce un tessuto ‘senza rovescio’.
Aggiungendo altre nervature di punti pieni all’armatura saia o all’armatura a nervatura composta, si ottengono armature a saia a nervatura multipla.
Prendendo poi come base una delle precedenti saie e aggiungendo, in modo regolare, alcuni piccoli motivi geometrici formati da punti pieni, si ottengono armature saia a nervatura operata.
Infine quando si raddoppia, triplica o quadrupla il numero di fili di ordito o di trama. Il risultato è un’armatura rettangolare con nervature oblique, con inclinazioni diverse da 45°. Tale armatura derivata è dette ancora diagonale. Anche la diagonale può essere a nervatura composta, multipla o operata.
Un’altra tipologia di derivate della saia è quella che si ottiene unendo nel senso dei fili di ordito due armature ‘simmetriche’, con spina a S e a Z. In modo da formare uno zig-zag o una spina di pesce.
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Derivate del Raso
Armature derivate dal RASO sono i RASATI in genere. Rasato da 5 Rasato da 8 Un particolare effetto si può anche ottenere passando dal raso pesante al leggero o viceversa mediante aggiunta o levata graduale di punti all’armatura di base.
Quest’effetto si dice SFUMATO. Rasato Sfumato
Un altro effetto molto particolare e sfruttato a tempi alterni nell'alta moda è ottenuto passando il tessuto in armatura gros (a costa abbastanza grossa - gros da 4 o da 6) attraverso due calandre riscaldate e con quella superiore molto pesante. L'effetto che si ottiene sul tessuto è quello di imitazione venature del legno. È importante però che il tessuto venga infilato, tra le calandre, a zig-zag. Tale effetto e detto MOIRÈ o MAREZZATO.
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Links
Libri
Sergio Moretti, Elementi di tessitura, 2020
Pietro Pinchetti - Manuale del compositore di tessuti - Guida alla formazione delle armature per ogni tipo di stoffe - Hoepli, 1910
Paul J. O’Connor, A Twill of Your Choice, Interweave Press, 1981
Blogs
The Italian Gentleman: tipi di armatura, tessuti per camicie, tessuti per abiti uomo, glossario
Siti
Permanent Style: The A-Z of Cloth, The Guide to CLoth: Weaves & Designs
Fabrizio Famularo, Tecnologia tessile
TextileAddict
Trama & Ordito: il blog della modaIl tessuto - Paolo Marras, 2002
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