#xpatternmotivo
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Patterns & Motivi
Prima di continuare occorre intenderci sull'uso che faremo di alcuni termini.
Con riferimento allo schema della tela, presa come esempio, chiamiamo 'cella' ogni singolo quadratino. Nella figura alcune celle sono cerchiate in giallo.
Sarà utile anche la definizione di 'elemento', ovvero un insieme costituito dal numero minimo di quadratini/celle necessario e sufficiente a rappresentare il tessuto. Il rapporto di armatura definisce il numero di quadratini per lato dell'elemento. Nel caso della tela l'elemento è quindi un quadrato 2x2. Nella figura un elemento è cerchiato in rosso.
Da un elemento, stabilita una regola di configurazione (vedi sotto), si ottengono molteplici possibili 'pattern', ovvero disposizioni delle celle dell'elemento secondo la regola.
Una regola di configurazione potrebbe essere: in ogni riga e in ogni colonna dell'elemento devono apparire almeno un quadratino nero e un quadratino bianco. Questa regola, nel caso di elementi 2x2, è quella per l'armatura tela.
Altro esempio di regola: in ogni riga e in ogni colonna dell'elemento deve apparire un solo quadratino nero; inoltre, la posizione del quadratino nero 'avanza' di un posto nella riga successiva. Questa regola, nel caso di elementi 3x3, 4x4, eccetera, è quella per l'armatura saia. Nota che per l'elemento 2x2 esprime di nuovo un'armatura tela.
Terzo esempio: in ogni riga e in ogni colonna dell'elemento devono apparire due soli quadratini neri, tra loro adiacenti; inoltre, la posizione della coppia di quadratini 'avanza' di un posto nella riga successiva. Nel caso di elementi 4x4 questa è la regola dell'armatura batavia 2|2.
Ultimo esempio, simile al precedente ma con regola meno restrittiva: in ogni riga e in ogni colonna dell'elemento devono apparire due soli quadratini neri, tra loro adiacenti; la posizione della coppia di quadratini in una riga non può essere ripetuta nelle righe successive. Nel caso di elementi 4x4 questa è la regola dell'armatura batavia spezzata.
Copiando il pattern per tutta la larghezza e l'altezza di un piano, ovvero 'tassellando' il piano senza 'buchi' o sovrapposizioni (che è ciò che ci si aspetta in una stoffa) otteniamo il tessuto.
Quando poi interviene il colore dei fili di trama e di ordito, un pattern risulta più evidente all'occhio e lo chiameremo 'motivo'.
Ogni armatura può presentare più patterns (vedremo a brevi quali e quanti) e un numero ancora maggiore di motivi, che sono funzione anche dei colore dei fili e della loro sequenza.
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