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Music, less than 160.
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MUSIC160 - Micro recensioni musicali, in meno di 160 caratteri. Clicca la cover per leggere la recensione.facebook ��� twitter • rss • archivio
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lessthan160 · 11 years ago
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RECENSIONE: Ulcerate - Vermis (2013) (Relapse)
[Technical Death Metal, Atmospheric Sludge Metal] 
Jaime Saint Merat è disumano. Gli Ulcerate sono disumani. Pugni di acciaio freddo intinti nella pece.
8.2/10
ulcerate.com
RYM
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lessthan160 · 11 years ago
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Tema: il mio primo concerto
Digressione sul tema per rispondere all’appello del franci che come al solito parte con idee che poi non puoi non seguire.
Ah, votate il suo sito BASTONATE ai #MIA13
Svolgimento:
Sedici anni fa dissi a mio padre -voglio andare ad un concerto-. Quel concerto era ad Assago, ci suonavano i Prodigy, il tour era quello di The Fat of The Land.
Venni a conoscenza di quell’album grazie a miocuggino (per davvero però), a cui devo dire grazie per svariate spinte musicali, tra cui Nirvana, Metallica, Pearl Jam, Soundgarden…
Mio padre andò a prendere i biglietti e sotto consiglio del rivenditore prese due posti sui palchi -che per un ragazzino forse è meglio-. Io e mio padre abbiamo sempre avuto un profondo legame musicale, ancora oggi gli faccio sentire chessò l’ultimo degli Ulcerate oppure RAUDO dei Gazebo Peguins. E ci piace un sacco.
Mi ricordo che siamo arrivati in macchina al parcheggione del Forum, la gente che convogliava verso il palazzetto, le bancarelle all’esterno, gente strana -figo- pensavo. Arriviamo al nostro posto e ci sediamo, non dimenticherò mai questa scena: davanti a noi due, un ragazzo non dico in giacca e cravatta, ma insomma, pettinato, seduto di fianco ad un tipo con cresta blu e catena al collo che se la parlavano esaltati dall’imminente scesa sul palco del quartetto inglese.
Pensavo -che figata, gente che a vederla non c’entra un cazzo che ascolta la stessa musica-. A pensarci bene, oggi basterebbe vedere me e mio padre. Forse di spalla c’erano gli Asian Dub Foundation, forse sbaglio, la roba che ricordo nitidamente è stata la BOTTA dei volumi che mi ha travolto. Capire in 0,2 che dal vivo, può essere davvero tutta un’altra faccenda, la musica.
Mi ricordo che c’era uno dei Prodigy che non faceva altro che ballare e mi sono chiesto il perché, mi ricordo che ad un certo punto mi giro per dire a papà -occhio che ora parte Firestarter- e lo vedo che sta dormendo, sotto una coperta di decibel talmente grossa che ancora adesso non capisco come abbia fatto.
Mi ricordo che appena tornato a casa mi son sdraiato sul letto e avevo le orecchie che fischiavano tantissimo e non riuscivo a dormire, ma sorridevo perché non vedevo l’ora di raccontarlo ai miei compagni di scuola, dirgli -che figo che è stato il mio primo vero concerto-.
Questa la setlist del concerto http://www.setlist.fm/setlist/the-prodigy/1997/filaforum-assago-italy-7bd47a64.html
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lessthan160 · 12 years ago
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RECENSIONE: Turnover - Magnolia (2013) (Run For Cover)
[Pop Punk, Emo] 
Magnolia è quella normalissima maglietta bianca che però continuate a mettere perché vi sta meglio di tutte le altre. Perfetto bilanciamento di emo, pop e punk.
8.7/10
turnovermusic.com
RYM
<a href="http://runforcoverrecords.bandcamp.com/album/magnolia" data-mce-href="http://runforcoverrecords.bandcamp.com/album/magnolia">Magnolia by Turnover</a>
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lessthan160 · 12 years ago
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RECENSIONE: Daft Punk - Random Access Memories (2013) (Columbia)
[Nu-Disco, Synth Pop, Funk, Prog] 
Fare un disco suonato che sembri campionato e viceversa, non risultando nessuno dei due. Un disco 2013 che sembri 1970. Un disco barzotto. Un disco Instagram.
6.5/10
daftpunk.com
RYM
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lessthan160 · 12 years ago
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RECENSIONE: Nails - Abandon all Life (2013) (Southern Lord)
[Grindcore, Powerviolence] 
Se i Converge fossero un litro di latte, i Nails sarebbero una Galatina. 
8.2/10
facebook
RYM
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lessthan160 · 12 years ago
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RECENSIONE: Dumbo Gets Mad - Quantum Leap (2013) (Bad Panda)
[Psychedelic Pop, Psychedelic Rock, Neo-Psychedelia, Dream Pop] 
Buttate via i vostri cazzo di Tami Impali, qui c’è tutto quello che vi serve per soddisfare il vostro bisogno di psichedelia anni ’60 e molto, molto di più. 
8.0/10
dumbogetsmad.com
RYM
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lessthan160 · 12 years ago
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RECENSIONE: Comadre - S/T (2013) (Vitriol)
[Screamo, Hardcore Punk, Garage, Indie Rock] 
Fin’ora, la roba più originale del 2013. “Grazie al cazzo - dici - siamo a Gennaio”. Però è vero; tipo in Hack paiono i Block Party che fanno screamo.
8.5/10
comadreblog.com
RYM
<a href="http://comadre.bandcamp.com/album/comadre" data-mce-href="http://comadre.bandcamp.com/album/comadre">Comadre by Comadre</a>
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lessthan160 · 12 years ago
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Dato che c'è crisi, quest'anno (manco l'anno scorso l'avevamo fatto, a dire il vero) non vi regaliamo un cazzo. Però condividiamo il regalo che ci ha fatto To Lose La Track, a cui volgiamo tanto tanto bene: racchiude praticamente il meglio della scena italiana. Buon SCARICONI, buon Natale!
&amp;amp;amp;amp;lt;a href="http://toloselatrack.bandcamp.com/album/2012" data-mce-href="http://toloselatrack.bandcamp.com/album/2012"&amp;amp;amp;amp;gt;2012 by To Lose La Track&amp;amp;amp;amp;lt;/a&amp;amp;amp;amp;gt;
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lessthan160 · 12 years ago
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TOP 25 | 2012
Siamo arrivati in quel periodo dell'anno in cui si tirano le somme anche se non ho mai capito a chi si dovrebbero tirare. Questa lista, come quella dell'anno scorso, considera E i voti dati al momento delle recensioni E tutta una serie di valori quali lacrime, fame, rabbia, droga, alcol, felicità, ridere, vacanze, viaggi, twitter, britney spears, tette, social network, suonerie polifoniche, tiziano ferro (alcune di queste potrebbero essere state scritte solo per comparire nelle ricerche di Google). La somma di queste due grandi categorie ha portato alla conferma di alcuni album o, invece, a dei sorprendenti ribaltoni (che bella parola ribaltoni). Pronti? VIA!
26
Albedo - A Casa
Giustamente partiamo dal numero 26 in una lista che dovrebbe essere una TOP 25. Beh il discorso è che questa sarebbe la honorable mention, il classico album che per per un pizzico non ce l'ha fatta. Gli Albedo hanno cagato un disco italiano con testi cantautorali, che potrebbe passare su Radio Deejay senza problema, ma che ha dei pezzi tipo quello qui sotto dove si possono apprezzare riff assolutamente non banali e, passatemi il termine da sir, davvero raffinati. 
25
High on Fire - De Vermis Mysteriis 
Probabilmente il disco più compatto e incazzato della loro carriera, con quegli assoli di chitarrone che suonano tanto, tanto bene (grazie ancora una volta al signor Kurt Ballou) e quella voce che sembra quella dello zio psicolabile e alcolizzato che ti urla dietro di andare a comprargli una cassa di latte di Faxe da 1 litro perché ha finito i cartoni di Tavernello. 
24
Fine Before You Came - Ormai
Loro sono cuore. Questo è probabilmente il disco di addio, o comunque di un lungo arrivederci, e suona esattamente così: malinconico, triste, sì, ma cosciente di sé stesso, di quello che è stato e che quindi guarda in avanti perché dopo tutto, quando fuori non piove, non è affatto male.
23
Soap&Skin - Narrow
Non mi vergogno a dire che ho scelto di includere questo album di questa bella labbrona nella lista, quasi esclusivamente per una traccia contenutavi e cioè: Vater (che vuol dire padre, non wc). È un pezzo che mette i brividi tipo anche quando hai davvero tanto caldo. Poi l'album è molto buono eh, però quella canzone, piano e voce e poi il finale iper-mind-blowing alla Scanners. Eh.
22
Perfume Genius - Put Your Back N 2 It
Questo è uno di quei dischi così delicati che rischi di romperlo solo a prenderlo in mano. I testi e le musiche sono strappalacrime e consiglio di evitarlo nei periodi brutti e tristi. Oppure di non evitarlo e affogare nelle vostre lacrime ormai irrimediabilmente strappate. 
21
Action Bronson & Alchemist - Rare Chandeliers
Questo disco è stato amore a prima botta: i beats di Alchemist sono perfettamente prodotti per suonare boom-bap-rozzo-ma-apposta, come uno di quei b-movies fatti da Rodriguez o tipo i video di Italian Spiderman. E poi c'è Action Bro che da panzone-barbone-minchione quale è, si cala alla perfezione in questo scenario trash.
20
Havah - Settimana
Il primo disco in italiano del batterista di Raein e La Quiete è distorto, dissonante, sbagliato, monotono, cantilenante, rumoroso: tutti aggettivi che dovrebbero indicare qualcosa di negativo, da evitare. E invece funziona, un po' tipo quando mangi la carne con la marmellata che pensi "ma che cazz-" e dopo aver assaggiato dici "CAZZO".
19
Ondatrópica - Ondatrópica
Un enorme miscuglio di America Latina, come bere un mega cartone di SUCCO BRAVO gusto tropicale, tutto d'un fiato. Non è di per sé un genere musicale che mi attira, ma qui siamo di fronte ad un progetto abbastanza clamoroso dato che si parla di 40 musicisti con i contro cazzi, tra nuove leve e mostri sacri del genere. Tradizione e innovazione.
18
Black Breath - Sentenced to Life
Questo è il disco più cattivo e grezzo dell'anno, ancora più di quello degli High On Fire. Dico un termine che fa cagare ma questo è Black'n'Roll, tra un Turbonegro ed un Entombed, si salta e si fa headbanging, il tutto da prendere non troppo sul serio. Insomma il metallaro di merda che è in me qui non trova nulla di innovativo, ma gode, oh, se gode.
17
Suis la Lune - Riala
Il disco screamo dell'anno, a mani basse. L'uso delle chitarre anche nei momenti più veloci, mai scontato, sempre a cercare qualche giro arpeggiato o twinkle, se vi piace di più brutti hipster de merda. In questa maniera la struttura rimane complessa e piacevole per tutta la lunghezza dell'album. Bravi francesini svedesini, bravi.
16
Dowsing - It's Still Pretty Terrible
Questa è probabilmente la cosa che si avvicina di più all'emo anni '90, quello senza tanti fronzoli, diretto, semplice, un po' da sfigatoni se vogliamo. Alla fine siamo un po' tutti sfigatoni no?  Ecco, se non ti piace quest'album puoi considerarti un figo, bravo, complimenti. No ma bravo, ora però levati e lasciaci in pace che stiamo giocando a uno due tre stella sorseggiando un bicchiere di spuma.
15
EL-P - Cancer 4 Cure
Eh. Qui c'è un certo signor El Producto che torna con le solite basi di cristo e con il suo solito flow di cristerrimo. Io lo amo, c'è  poco da dire, uno dei produttori più influenti della storia del rap. E poi c'è la sua maniera di essere che è, beh, guardate il video qui sotto.
14
Godspeed You! Black Emperor - "Allelujah! Don't Bend Ascend"
Come è possibile creare un disco post-rock nel 2012 che venga tenuto in considerazione nelle top list di fine anno? Un genere che ormai è stato trito e ritrito non dovrebbe dare possibilità alcuna di innovazione o di evoluzione. Vero. Ma se ti chiami GY!BE non crei solo musica, crei storie, crei film, viaggi, piccole magie come quel violoncello che entra a 5:32 qui sotto: cinema per i timpani.
13
Annabel - Youth in Youth
Considerando che è un disco che ho scoperto una settimana fa possiamo considerarlo un colpo di fulmine. Un disco apripista che potrebbe far conoscere ed apprezzare l'emo a chi non conosce ed apprezza l'emo. Secondo me non può non piacere, scommettiamo? 
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12
Portico Quartet - Portico Quartet
Questi ragazzotti inglesi alla loro quarta prova osano di più e si abbandonano maggiormente all'elettronica. Paul Kalkbrenner, Burial, sono i nomi accostabili: mica cazzi, direi. Ruins (qui sotto) è un capolavoro e ho adorato come tutto l'album rimanga con la giusta e costante tensione tra l'elemento minimale dell'elettronica e la libera sperimentazione virtuosa, propria del jazz. 
11
Glocca Morra - Just Married
Mi ha subito conquistato dalla prima traccia, riff iper-catchy (che poi mi chiedo perché gente tipo gli Hives son mainstream e questi qui no, ma vabbé), cantato sgangherato e urloni da stadio. Mi pare un disco che canti con gli amici veri tipo quando sei in macchina e ti abbracci (no-homo) e urli e ridi. E poi ci sono quelle chitarrine twinkle che sono proprio giuste. 
10
Scott Walker - Bish Bosch
Scott Walker è sinonimo di WTF e in Bish Bosch ce lo ribadisce di continuo. La cosa bella è che per quanto sia un disco con testi apparentemente senza senso, con momenti di quasi-silenzio, rumori ambientali, scoregge (true story), riesce a rimanere coerente ed identificabile rispetto al resto della discografia di Walker. Non è sicuramente un disco pop, ma ha un certo tipo di struttura, forse grazie alla ritmica, che risulta sempre più accessibile, ascolto dopo ascolto, fino a diventare un album orecchiabile e perfettamente sensato. O forse è il segno che l'eroina è ormai entrata in circolo già da un po', chi può dirlo?
9
Killer Mike - R.A.P. Music
Un disco southern che però suona sofisticato: e come mai? Beh se capisci che le basi sono di El-P allora ecco spiegato parte dell'arcano. Poi Killer Mike ha cacciato liriche eterogenee, che toccano problemi politici e questione da gangstanigga. Insomma, un disco RAP attuale che conclude con un brano che potrebbe essere eletto l'inno ufficiale della musica RAP (qui sotto).
8
Loma Prieta - I.V.
Vi ricordate quando più su vi ho detto che i Suis la Lune avevano partorito il miglior album screamo dell'anno? Beh vi ho mentito, in realtà è questo. In realtà si differenzia abbastanza da Riala dei SLL perché qui la componente hardcore è molto più presente e prorompente, anche grazie ad una produzione IN YOUR FACE con quel basso che minchia-ti-pare-di-sentirci-la-ruggine-sopra-proprio-minchia.  
7
Pile - Dripping
I Pile sono bravissimi a riprendere le sonorità degli anni novanta, senza risultare solamente derivativi. MI piace tantissimo la voce che sa essere in alcuni tratti quasi da americana e poi nei crescendo esplode in un urlo trascinando con se la musica in un qualcosa che diventa più post hardcore che indie rock. Gli arrangiamenti sono la parte vincente di questo album, ogni brano non ha fretta, non è schematico, è un continuo altalenare di strofe, pause, riprese, esplosioni e ancora pause.  L'indie rock come dovrebbe essere. 
6
Joyce Manor - Of All Things I Will Soon Grow Tired
Il disco più divertente dell'anno. Mi ha subito preso, ma solo ascoltandolo volta dopo volta ne ho apprezzato l'incredibile semplicità e genuinità punk rock. Sarà per come sono scritte le canzoni sarà perché l'album dura in tutto 14 minuti, ma questi tipi amano arrivare dritti al sodo prendendo ogni scorciatoia possibile. E poi, se riesci a fare una cover come quella qui sotto e riesci a farmela piacere, io che odio le cover, beh chapeau.
5
Iamamiwhoami - Kin
Un progetto con potenzialità mainstream, gestito e sviluppato in maniera oscura e tutto fuorché mainstream. Tale Jonna Lee è una cantante svedese (not bad at all) che ha deciso di mettere sul suo canale youtube strani pezzetti di video estremamente ben prodotti e dal significato oscuro, così avanti per un anno, fino a che non è stato rivelato questo progetto musicale. Io non l'ho seguito in diretta (per fortuna, altrimenti mi sarei probabilmente scassato le palle), ma una volta di fronte al disco fatto e finito ho detto: minchia! Cioè, c'è del pop che può piacere a tutti, un po' groovy, un po' flash dance, un po' Garbage. E poi c'è chi dice che somiglia a Björk e io dico può darsi, ma anche no. Nel senso, Björk è molto più schizzata, la Giovanna invece ha questa voce, che si appoggia alle basi elettroniche e difficilmente canta sopra le righe (anche se effettivamente, guardando il video qui sotto si può notare quello sguardo alla CArrie di Homeland che non è proprio proprio normale). Tra l'altro IKEA da qualche mese vende il disco anche nei suoi negozi, come simbolo della Svezia che ce l'ha fatta (non è assolutamente vero, ma sarebbe gran bello).
4
Cosmetic - Conquiste
La prima cosa che ho pensato ascoltandolo è "questo album mi appartiene". Mi ci sono subito identificato. Chiamatemi pure nostalgico del cazzo perché è vero, lo sono. Sta di fatto che i Cosmetic fanno POP ITALIANO suonato con LE CHITARRE VERE, quelle distorte, che fanno rumore, mica du tastierine demmerda, qualche testo su facebook e instagram e via che facciamo i fenomeni. Per me dovrebbero avere almeno il successo che hanno avuto i Verdena, almeno. Aspettando che questo accada, coccoliamoceli un po' noi.
3
Frank Ocean - Channel Orange
Franco complimenti, sei riuscito a farmi interessare ad un genere che, vuoi per caso, vuoi perché "sono un metallaro di merda" (cit.), no, non l'avevo considerato (cit. pure questa). E in realtà c'è molto soul e r&b tradizionale, anche se ovviamente rivisto e hypeizzato dalla critica (questa volta con ragione). Il nuovo Stevie Wonder? Vedremo. *HA HA*
2
Title Fight - Floral Green
Non abbandoniamo il campo della nostalgia, non così in fretta, perché qui abbiamo un altro album che si tuffa a bomba negli anni novanta. Post punk, emo, meno hardcore del precedente. E qui è tutta una questione di equilibri tra gli ingredienti, combinati con una voce nasale che gratta quando c'è da grattare e un songwriting che non dimentica mai di voler essere pop, oltre che punk. Ah e poi hanno fatto il VIDEO DELL'ANNO che non mi pare roba da poco.
1
Basement - Colourmeinkindness
Il primo singolo che ho sentito di questo album è stato "Covet" e avevo già capito che sarebbe stato lui il vincitore di quest'anno. Non per ribadire che gli anni novanta sono stati i più fighi ma gli anni novanta sono stati i più fighi. E cosa fanno questi burloni dei Basement? Non vanno mica a prendere praticamente tutto ciò che di bello hanno cagato i novanta, lo ripuliscono, lo suonano con i controcazzi e come se non bastasse lo producono in maniera egregia? Già. Praticamente è stato come sparare sulla crocerossa, nel senso che è TROPPO FACILE DAI, basta prendere questo e questo e quest'altro e via, abbiamo il disco nostalgico per eccellenza che farà sbavare tutti i nostalgici in giro per il pianete. Beh direi di sì e ne sono estremamente felice. Un po' meno felice per il fatto che i Basement si sono sciolti subito dopo aver registrato quest'album, ma forse è grazie anche alla consapevolezza che questo sarebbe stato il loro ultimo lavoro che si sono permessi di lasciarsi andare totalmente alla nostalgia, senza preoccuparsi di risultare troppo derivativi e troppo poco orginali. Quindi dico grazie signori Basement per esservene fregati e aver cacciato il disco troia dell'anno, VVTB.
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lessthan160 · 12 years ago
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RECENSIONE: Scott Walker - Bish Bosch (2012) (4AD)
[Experimental Rock, Dark Ambient] 
Caro Scott, hai 70 anni, infili dei rumori di scoregge in un album e fai sì che rimanga l'LP più artistico, colto e pretenzioso dell'anno: hai vinto tutto.
9.2/10
4ad.com/artists/scottwalker
RYM
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lessthan160 · 12 years ago
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RECENSIONE: Kendrick Lamar - Good Kid, M.A.A.D. City (2012) (Aftermath Entertainment)
[West Coast Hip Hop, Conscious Hip Hop] 
Da lodare l'impressionante tecnica di questo rapper, che cambia stile quasi in ogni pezzo, anche se ciò non giova molto all'omogeneità e al flow dell'album.
7.9/10
kendricklamar.com
RYM
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lessthan160 · 12 years ago
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RECENSIONE: Gypsy - Giant's Despair (2012) (Six Feet Under)
[Emo, Post-Hardcore, Punk Rock] 
Un ottimo debutto che viaggia sull'onda del revival grunge. Mistero: la band che l'ha prodotto è priva di qualsiasi pagina web ufficiale. 
8.0/10
compralo qua
RYM
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lessthan160 · 12 years ago
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1. Action Bronson - Rare Chandeliers: la produzione di The Alchemist è una delle migliori sentite quest'anno in campo hip hop. Boom bap e film polizieschi. Ascoltate il singolo qui sotto e scaricatelo cliccando QUI
2. Old Gray - Everything I Let Go & The Things I Refuse To: ci ho messo un po' a capirlo, ad apprezzarlo. È un EP, è autentico, suona autentico. Autentico è una bella parola. Ascoltate la prima traccia e poi scaricatelo subbetho cliccando QUI
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lessthan160 · 12 years ago
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RECENSIONE: Lento - Anxiety Despair Languish (2012) (Denovali)
[Atmospheric Sludge Metal, Doom Metal, Post-Rock] 
I nostrani Lento si allontanano dalla loro peculiarità (il Murodichitarroni) affidandosi a lidi godfleshiani (ciao Vanessa Van Basten ciao). Rischiare fa bene.
8.0/10
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RYM
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lessthan160 · 12 years ago
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RECENSIONE: Rolo Tomassi - Astraea (2012) (Destination Moon)
[Mathcore, Experimental, Post-Hardcore] 
A parte la cantante figa, più inutile di un gilet con le maniche. 
4.0/10
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RYM
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lessthan160 · 12 years ago
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RECENSIONE: The Secret - Agnus Dei (2012) (Southern Lord)
[Crust Punk, Sludge Metal, Black Metal] 
Questi simpatici triestini si tingono sempre più di black, ormai in bilico tra Converge, Celeste e il d-beat scandinavo. Cuore italiano, qualità Kurt Ballou. 
8.5/10
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RYM
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lessthan160 · 12 years ago
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1. Spook Houses - Trying: indie, americana, molto punk, qualche armonica, qualche banjo, molto fuzzy, molti urlony, molto disperaziony.
&amp;amp;amp;amp;amp;lt;a href="http://spookhouses.bandcamp.com/album/the-trying-lp" data-mce-href="http://spookhouses.bandcamp.com/album/the-trying-lp"&amp;amp;amp;amp;amp;gt;THE "TRYING" LP by SPOOK HOUSES&amp;amp;amp;amp;amp;lt;/a&amp;amp;amp;amp;amp;gt;
2. Coping - NOPE: twinkle emo, bello grezzo come piace a noi. Qui potete shgarigarlo.
&amp;amp;lt;a href="http://coping.bandcamp.com/album/nope-2" data-mce-href="http://coping.bandcamp.com/album/nope-2"&amp;amp;gt;NOPE by coping&amp;amp;lt;/a&amp;amp;gt;
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