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Questa è stata una delle migliori esibizioni della Turner di sempre. Anche perché in questo film Lana da bella donna si trasforma in una vecchia donna assolutamente deglamour. Dato che di solito era impeccabilmente pettinata e in costume la sua volontà di rendersi poco attraente per molte scene di “Madame X��� è stata un vero shock per alcuni osservatori.

Quando questo film uscì nella primavera del 1966, Lana fece una lunga tournée in tutto il paese per conto del film. In molte interviste che ha rilasciato all'epoca, ha detto alla stampa che non aveva mai lavorato più duramente su una caratterizzazione. A un giornalista ha raccontato: “Non sono un'attrice di metodo, ma l'unico modo per raggiungere quel tipo di emozione è fare appello a situazioni ed esperienze nella mia vita. Non è facile da fare, perché li chiudi a chiave. Ma è l'unico modo per ottenere lo stesso livello di intensità".

E nonostante alcune discordie ben pubblicizzate sul set tra la Turner e Ross Hunter, il produttore del film, quando "Madame X" ha completato le riprese, l'attrice ha pubblicato un annuncio a tutta pagina su un giornale di Hollywood ringraziando Hunter e tutti i 75 membri. del cast e della troupe per averla aiutata a superare il difficile ruolo.

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Con Madame X la Turner lasciò il cinema con il botto.

Dopo seguirono poche parti sinceramente non adatte a lei e delle comparse in alcune serie televisive che, grazie a lei, ebbero più visibilità di quella che meritavano.

Questo film è caratterizzato dalla forte contaminazione tra una vita privata costantemente pubblicizzata e narrata dalla stampa scandalistica, particolarmente dopo l’omicidio Stompanato, e gli stessi eventi di cui la Turner è protagonista davanti alla macchina da presa. La passione travolgente per Stompanato che porta la diva a trasgredire i confini sociali e sessuali della rispettabilità è ricordata attraverso la relazione tra Holly e il playboy Phil Benton. L’omicidio di Stompanato, la cui responsabilità cadrà, tra mille dubbi, sulla figlia Cheryl, è trasposto cinematograficamente con la morte accidentale di Benton e con il vero e proprio assassinio dello squallido e senza scrupoli Dan Sullivan. Il difficile rapporto con la figlia Cheryl che, dopo il processo Stompanato, la Turner è costretta a lasciare in custodia alla propria madre, è tematizzato dal forzato abbandono di Holly del figlio Clayton. Il mio film preferito è Ritratto in nero, ma non mi è possibile guardare Madame X ogni volta come se fosse la prima senza rimanere incollata allo schermo, sia per l'interpretazione sia per il potente messaggio che manda.

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" Amavo semplicemente la vita notturna, i nightsclub, i gioielli, le pellicce e.... gli uomini." ⭐

𝐿𝑎𝑛𝑎 𝑇𝑢𝑟𝑛𝑒𝑟, 𝐼𝑙 𝑓𝑖𝑙𝑚 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑚𝑖𝑎 𝑣𝑖𝑡𝑎

𝑭𝒐𝒕𝒐 𝒑𝒖𝒃𝒃𝒍𝒊𝒄𝒊𝒕𝒂𝒓𝒊𝒂 𝒑𝒆𝒓 𝑰𝒍 𝒑𝒐𝒔𝒕𝒊𝒏𝒐 𝒔𝒖𝒐𝒏𝒂 𝒔𝒆𝒎𝒑𝒓𝒆 𝒅𝒖𝒆 𝒗𝒐𝒍𝒕𝒆, 1946

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Lo specchio della vita, Imitation of life, 1959,di Douglas Sirk. La scelta di Lana Turner come protagonista non sembra casuale, e del resto è la ragione principale del successo del film.

La diva più scandalosa e discussa di Hollywood, detentrice di diversi matrimoni e altrettanti divorzi, è una presenza superiore anche al valore effettivo del film, in quanto la sua vita privata e quella professionale viaggiano di pari passo finendo per diventare "specchio" di tutto ciò che esibiva oltre il suo glamour.

Donna bellissima e attrice dalle doti non comuni, la Turner è riuscìta miracolosamente a rafforzare il suo status di attrice proprio in conseguenza degli scandali che l'hanno vista coinvolta fuori dagli schermi. Proprio prima della lavorazione del film si svolgeva il celebre processo dove veniva accusata la figlia minorenne Cheryl, colpevole di aver ucciso l'amante della madre, il gangster Johnny Stompanato, di cui forse era segretamente innamorata.

Il personaggio di Lola Meredith, a cui l'attrice conferisce tante profonde sfaccettature personali, donna determinata ad arrivare al successo ad ogni costo, presenta molte affinità con la sua storia personale. Non a caso la figlia Susie, interpretata da una Sandra Dee purtroppo non convincente in questo film, scappa perché innamorata dell'uomo, Steve Archer, che la madre ha intenzione di sposare.

Questo film è il melodramma per eccellenza.

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"È vero: non avrei dovuto avere flirts con uomini sposati, però si potrebbe anche dire che gli uomini sposati avrebbero potuto benissimo girare alla larga da me". ⭐

𝐿𝑎𝑛𝑎 𝑇𝑢𝑟𝑛𝑒𝑟, 𝐼𝐿 𝐹𝐼𝐿𝑀 𝐷𝐸𝐿𝐿𝐴 𝑀𝐼𝐴 𝑉𝐼𝑇𝐴

𝑭𝒐𝒕𝒐 𝒅𝒂 𝑯𝒐𝒏𝒌𝒚 𝑻𝒐𝒏𝒌, 1941

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"So che ho sempre cercato di combattere questo sentimento, di vincerlo, di restare fedele a un solo uomo. Tentavo. Dio solo sa se tentavo, ma poi, alla fine, dovevo arrendermi, la forza interna che motivava la mia vita era più forte e io ero costretta (si ho detto proprio costretta) a cercarmi un altro maschio".⭐

𝐿𝑎𝑛𝑎 𝑇𝑢𝑟𝑛𝑒𝑟, 𝐼𝐿 𝐹𝐼𝐿𝑀 𝐷𝐸𝐿𝐿𝐴 𝑀𝐼𝐴 𝑉𝐼𝑇𝐴

𝑭𝒐𝒕𝒐 𝒅𝒂 𝑰𝒍 𝒃𝒓𝒖𝒕𝒐 𝒆 𝒍𝒂 𝒃𝒆𝒍𝒍𝒂, 1952

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Il più famoso film noir del cinema trae la sua forza dalla presenza scenica della coppia che tutto muove, quella interpretata dal rude John Garfield e dalla sensuale femme fatale Lana Turner. Un duo che si conosce in maniera violenta, mosso da un istinto sessuale di tipo primordiale e dal desiderio di perseverare insieme il sogno americano, senza badare troppo né ai propri, né ai sentimenti altrui. Questa fame ossessiva nei confronti della carnalità, così come dell’immagine di un’utopica vita insieme, si trasforma nel tranello che tutto farà precipitare. Di fatti “Chi di spada ferisce, di spada perisce”.

Frank e Cora consumano una relazione sessualmente morbosa e iniziano a fantasticare sulla loro vita insieme. La donna, stanca di un matrimonio infelice, architetta insieme all’amante l’omicidio del marito. Il primo tentativo fallisce, mentre il secondo riesce. Nell’incidente stradale rimane ferito però anche Frank. I due si separano per un po’. Il destino beffardo, vuole, che i due si ricongiungano. Frank e Cora si ritrovano e riemerge la passione. Mentre progettano una nuova vita insieme, un incidente stradale mette, però, fine ai loro sogni.

Il film lanciò la carriera della Turner nemmeno la Lange, decenni dopo, riuscì a eguagliarla nel remake del film.

Un cult, sebbene amputato dalla censura lo scopo lo raggiunse decretando la Turner Regina delle dark lady.

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"Chiamai il numero dell'emergenza . Ero nervosa, l'apparecchio mi cadde due volte dalle mani, non riuscivo a mantenerlo accanto al mio orecchio. Il Dr. McDonald stava dando dell'ossigeno a Johnny, ma a un certo punto egli disse: "Lana non riesco a sentire il cuore, è finita!" Sembrò che l'intero polo nord si fosse fermato sulla mia testa. Avevo freddo e mi girava tutto attorno, avvertii una sensazione strana nello stomaco , come se volessi vomitare. Il Dr. McDonald mi mise sotto il naso una boccetta di ammoniaca e ripresi conoscenza". ⭐

𝐿𝑎𝑛𝑎 𝑇𝑢𝑟𝑛𝑒𝑟 𝑎 𝑝𝑟𝑜𝑝𝑜𝑠𝑖𝑡𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑠𝑒𝑟𝑎 𝑖𝑛 𝑐𝑢𝑖 𝑙𝑎 𝑓𝑖𝑔𝑙𝑖𝑎 𝑎𝑐𝑐𝑜𝑙𝑡𝑒𝑙𝑙𝑜́ 𝑖𝑙 𝑐𝑜𝑚𝑝𝑎𝑔𝑛𝑜, 𝑖𝑙 𝑔𝑎𝑛𝑔𝑠𝑡𝑒𝑟 𝐽𝑜𝒉𝑛𝑛𝑦 𝑆𝑡𝑜𝑚𝑝𝑎𝑛𝑎𝑡𝑜.

𝐼𝐿 𝐹𝐼𝐿𝑀 𝐷𝐸𝐿𝐿𝐴 𝑀𝐼𝐴 𝑉𝐼𝑇𝐴

𝑵𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒇𝒐𝒕𝒐 𝑳𝒂𝒏𝒂 𝑻𝒖𝒓𝒏𝒆𝒓 𝒆 𝒍𝒂 𝒎𝒂𝒅𝒓𝒆 𝒂𝒍𝒍'𝒖𝒔𝒄𝒊𝒕𝒂 𝒅𝒆𝒍 𝒕𝒓𝒊𝒃𝒖𝒏𝒂𝒍𝒆 𝒅𝒆𝒊 𝒎𝒊𝒏𝒐𝒓𝒊, 1958

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La Madame X di Lana Turner è “una madre”, Holly Parker, donna umile sposa di un marito ricco, Clayton Anderson (John Forsythe), che la trascura per la carriera politica, spingendola tra le braccia del playboy Phil Benton (Ricardo Montalbán). Coinvolta nella morte accidentale di quest’ultimo, è costretta, sotto ricatto della suocera Estelle (Constance Bennett), a “cambiare identità” e “viaggiare per il mondo”. “Combatte per la libertà”, ma rimane sempre “una prigioniera” che il suo ultimo uomo, Dan Sullivan (Burgess Meredith), avendone scoperto la vera identità, vorrebbe utilizzare proprio come “una spia nella casa dell’amore” per ricattare gli Anderson. Holly uccide Sullivan ma si rifiuta di rivelare le sue generalità, firmando la confessione. Ad assisterla nel processo, che riceve una vasta attenzione mediatica, come quello a cui si dovettero sottoporre Lana Turner e la figlia Cheryl in seguito alla morte del playboy mafioso Johnny Stompanato, amante dell’attrice, è proprio il figlio (Keir Dullea) che è stata costretta ad abbandonare.

Il film induce lo spettatore a identificare Madame X con la sua diva, Lana Turner, e ad adottare il suo punto di vista. Già i titoli di testa invitano a questa identificazione tra il vissuto privato della star e gli avvenimenti cinematografici. La sequenza iniziale con l’apertura del cancello della proprietà privata degli Anderson sollecita il pubblico a varcare la soglia dell’intimità domestica, a superare la barriera che separa sfera pubblica e sfera privata e ad identificarsi fin dall’inizio con il punto di vista di Holly Parker/Lana Turner: vediamo il cancello che si apre in soggettiva, attraverso i suoi occhi e nella sua stessa posizione; come lei, entriamo per la prima volta nella proprietà degli Anderson.

Madame X è l’ultima significativa interpretazione cinematografica della star e rappresenta il culmine della costruzione della sua immagine divistica che, come ha scritto Richard Dyer, è caratterizzata dalla forte contaminazione tra una vita privata costantemente pubblicizzata e narrata dalla stampa scandalistica, particolarmente dopo l’omicidio Stompanato, e gli stessi eventi di cui la Turner è protagonista davanti alla macchina da presa. La passione travolgente per Stompanato che porta la diva a trasgredire i confini sociali e sessuali della rispettabilità è ricordata attraverso la relazione tra Holly e il playboy Phil Benton. L’omicidio di Stompanato, la cui responsabilità cadrà, tra mille dubbi, sulla figlia Cheryl, è trasposto cinematograficamente con la morte accidentale di Benton e con il vero e proprio assassinio dello squallido e senza scrupoli Dan Sullivan. Il difficile rapporto con la figlia Cheryl che, dopo il processo Stompanato, la Turner è costretta a lasciare in custodia alla propria madre, è tematizzato dal forzato abbandono di Holly del figlio Clayton Jr e dal processo per l’omicidio di Sullivan.

Madame X è un nome che evoca, fin dal dipinto omonimo di Sargent esposto con scandalo al Salon di Parigi del 1884, il voler rompere le regole e le convenzioni sociali. “Hai solo antenati maschi?”, chiede provocatoriamente Holly a Clayton, guardando i ritratti di famiglia, prima di salire la maestosa scala (sociale) della magione degli Anderson. Madame X ci esorta a non piegarci alle convenzioni sociali.

Incalzante, appassionante, assolutamente struggente, Madame X è un dramma sotto ogni punto di vista.

Madame X, David Lowell Rich, 1966

Lana Turner, Constance Bennet, Ricardo Montalban, John Forsythe

Drammatico

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"Oggi, dio mio, chissà cosa darei per poter tornare a essere una #trentenne. Oggi che ho superato il traguardo dei #cinquanta e mi avvio verso quello dei #sessanta! Come è veloce il treno della #vita, dio mio!"⭐

𝐿𝑎𝑛𝑎 𝑇𝑢𝑟𝑛𝑒𝑟, 𝐼𝐿 𝐹𝐼𝐿𝑀 𝐷𝐸𝐿𝐿𝐴 𝑀𝐼𝐴 𝑉𝐼𝑇𝐴

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La vera star del film è Lana Turner, femme fatale dalla sensualità tanto innocente quanto tagliente. Una Venere che succhia il sangue dei suoi uomini.

By loved possessed è un adattamento del romanzo di James Gould Cozzens che sulla carta era impossibile da essere proiettato perchè carico di elementi vietati dal Codice. In realtà il film, un grandioso adattamento imperfetto, sorvola su molti punti. Lana Turner lavoró per sottrazione, andando ad enfatizzare i lati sensuali indirettamente.

Le sue, infatti, sono le scene piu riuscite.

𝑩𝒚 𝒍𝒐𝒗𝒆𝒅 𝒑𝒐𝒔𝒔𝒆𝒔𝒔𝒆𝒅, 1961

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"Un giorno Johnny venne sul #set, tirò fuori una #pistola e, tra il serio e il faceto, avvertì il mio #partner del #film, l'attore inglese #seanconnery, di non tentare nulla con me se non voleva ricevere due etti di piombo nello stomaco.

Connery a momenti spacca tutto. Si lanciò contro Johnny e, incurante della pistola, gli diede un pugno sul naso e lo fece sanguinare. Potete immaginare in che condizioni mentali lavorai in quel film". ⭐

𝐿𝑎𝑛𝑎 𝑇𝑢𝑟𝑛𝑒𝑟 𝑎 𝑝𝑟𝑜𝑝𝑜𝑠𝑖𝑡𝑜 𝑑𝑒𝑙 𝑐𝑜𝑚𝑝𝑎𝑔𝑛𝑜, 𝑖𝑙 𝑔𝑎𝑛𝑔𝑠𝑡𝑒𝑟 𝐽𝑜𝒉𝑛𝑛𝑦 𝑆𝑡𝑜𝑚𝑝𝑎𝑛𝑎𝑡𝑜, 𝑑𝑢𝑟𝑎𝑛𝑡𝑒 𝑙𝑒 𝑟𝑖𝑝𝑟𝑒𝑠𝑒 𝑑𝑒𝑙 𝑓𝑖𝑙𝑚 𝐸𝑠𝑡𝑎𝑠𝑖 𝑑'𝑎𝑚𝑜𝑟𝑒, 1958

𝐼𝐿 𝐹𝐼𝐿𝑀 𝐷𝐸𝐿𝐿𝐴 𝑀𝐼𝐴 𝑉𝐼𝑇𝐴

Questo film fu prodotto dalla Lanturn, la casa di produzione di Lana Turner.

𝑪𝒍𝒊𝒑 𝒅𝒂 𝑬𝒔𝒕𝒂𝒔𝒊 𝒅'𝒂𝒎𝒐𝒓𝒆, 1958

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Dramma in costume della MGM che riprodusse i fasti di Via Col Vento.

La storia, tratta da un romanzo di Elizabeth Goudge, vede anche qui come protagonista una ragazza testarda e volubile (Lana Turner, in uno dei suoi ruoli più convincenti e dimenticati), che solo le avversità della vita sapranno far maturare. Le fa da contraltare la timida sorella minore, interpretata da una brava Donna Reed. Entrambe sono attratte dal nuovo vicino di casa (interpretato Richard Hart, bellone all’epoca in fase di lancio, ma che morì poco dopo). Lui ama la seconda, ma sposa - per errore!?! - la prima, che lo raggiungerà in Nuova Zelanda.

𝑰𝒍 𝒅𝒆𝒍𝒇𝒊𝒏𝒐 𝒗𝒆𝒓𝒅𝒆, 1947

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Homecoming è un dramma romantico con Lana Turner e Clark Gable. Era il terzo dei loro quattro film insieme e, come due degli altri, parlava di una coppia coinvolta nella seconda guerra mondiale.

Una regia classica e pulita, elegante ma anche incisiva, per un bel drammone a sfondo bellico su come la guerra possa cambiare le persone, scritto abbastanza bene anche se con qualche parte sforbiciabile. Cast deluxe. Uno più bravo degli altri.

𝑭𝒐𝒕𝒐 𝒑𝒖𝒃𝒃𝒍𝒊𝒄𝒊𝒕𝒂𝒓𝒊𝒂 𝒑𝒆𝒓 𝑯𝒐𝒎𝒆𝒄𝒐𝒎𝒊𝒏𝒈, 1948

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Nel 2001 la figlia di Lana Turner partecipò a un documentario sulla vita e la carriera della madre. Prodotto e diretto da Carole Langer, il documentario è raccontato da Robert Wagner e fu presentato da Larry King che intervistò Cheryl. La figlia di Lana Turner racconta la sua storia in diretta al Larry King. In onda l'8 agosto 2001 - 21:00

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"La chimica tra la mamma e Robert Taylor in Johnny Eager era elettrica, e queste due bellissime persone si sono lasciate trasportare durante le riprese dei loro baci appassionati sullo schermo. Questo è stato un raro momento in cui mia madre si è lasciata andare al rischio professionale di innamorarsi del suo co-protagonista. Come spesso accade nelle storie d'amore tra co-protagonisti nei film, è durato solo il tempo delle riprese. Era come se gli attori si innamorassero del personaggio di cui erano innamorati nel film e una volta che non avrebbero più dovuto essere innamorati di quella persona, è finita.

Mia madre mi disse di aver resistito a Taylor perché all'epoca era sposato con Barbara Stanwyck. Tuttavia, sono caduti in quello che ha descritto come un pesante flirt. Barbara ne venne a conoscenza e un giorno visitò il set, per ricordare a Lana di procedere con cautela. La mamma ha ricevuto il messaggio. Si chiuse nel suo camerino e si rifiutò di uscire finché la Stanwyck non se ne fu andata. Louis B. Mayer fu consultato e, mi disse mia madre, ordinò che la Stanwyck fosse esclusa dal set per il resto delle riprese. Qualunque cosa sia successa, la Stanwyck non è tornata.

Penso che mia madre avesse paura della Stanwyck, che in realtà le ha fatto almeno una telefonata arrabbiata. La mamma ha detto che si è trattenuta dal diventare troppo seria con Taylor a causa di sua moglie. Taylor aveva meno controllo delle sue emozioni e un giorno annunciò a mia madre che intendeva lasciare la Stanwyck. Era come se un lampadario fosse caduto a terra. La mamma aveva lasciato che le cose si spingessero troppo oltre, quindi si è tirata indietro completamente e quella è stata la fine. Nel frattempo, sullo schermo il loro flirt personale vive per sempre come una delle storie d'amore più bollenti del mondo di celluloide".⭐

𝐶𝒉𝑒𝑟𝑦𝑙 𝐶𝑟𝑎𝑛𝑒, 𝑀𝑒𝑚𝑜𝑟𝑖𝑒 𝑑𝑖 𝑢𝑛𝑎 𝑓𝑖𝑔𝑙𝑖𝑎, 𝑑𝑜𝑐𝑢𝑚𝑒𝑛𝑡𝑎𝑟𝑖𝑜 𝑑𝑒𝑙 2001

𝑭𝒐𝒕𝒐 𝒑𝒖𝒃𝒃𝒍𝒊𝒄𝒊𝒕𝒂𝒓𝒊𝒂 𝒑𝒆𝒓 𝑱𝒐𝒉𝒏𝒏𝒚 𝑬𝒂𝒈𝒆𝒓, 1941