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5 secondi di panico

E niente, una delle paure più grandi della mia vita potrebbe avverarsi, perchè sono davvero una stupida, stupida, fuori controllo. Sto iniziando a diventare distruttiva davvero, mi spingo oltre i miei limiti, mi sforzo sempre di più per vedere fin quando posso sopportare. E forse finalmente ci sono riuscita a farmi male davvero, di quei mali che non andrà mai via. E cosa dovrei fare? Niente, aspetto. Incredibilmente sto qui seduta, sonnecchio, ma non dormo. Mi rigiro continuamente sotto le coperte in cerca di una posizione comoda, ma non la troverò mai, perchè scomodi sono i miei pensieri, non le mie pose. E un pò mi sorprendo da sola, la vecchia me avrebbe dato di matto, urlato, pianto. Io invece oggi lacrime non ne ho più, forse penso non ne valga la pena davvero. 

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Ogni pensiero oggi é per te, papà. "My Heart is yours". Ti penso.

Me

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Fuori dalla mia finestra

Fuori dalla mia finestra vedo un mondo che vive. Vedo una famiglia intorno ad un tavolo che consuma la cena. Vedo una bambina vestita da fatina giocare in soggiorno. Vedo una signora che parcheggia la macchina, vedo il mio vicino portare a spasso il cane, sempre alla stessa ora, ogni giorno. Così si sviluppa nella mia mente la malsana idea di scriverci su, incredibilmente qualcosa che mi stimola. 

Il cielo oggi è grigio, ma sembra destinato a rimanere così. Non fa troppo freddo, quel tanto che basta per tenerti sveglio nonostante quel pessimo caffè. Esco e sospiro iniettando aria fresca nei miei polmoni maltrattati. Un’altra giornata comincia e qualche vicino dalla sua finestra vedrà la condensa uscire dalla mia bocca alla fine di questo lungo respiro. Non mi va di impegnarmi oggi, ma tanto non mi va mai, e ogni tanto lo dovrò pur fare, no? Potrò concedermi qualche sfizio, durante questa giornata, se la affronto con dignità. Dopo qualche ora durante la quale non riesco a portare a termine i miei buoni propositi mi rendo conto che non mangio da 24 ore, forse sarebbe il caso. Interminabile calvario nella scelta del pranzo, durante la quale ogni cosa sembrava dirmi “Sei una stupida”. Così consumo metà del mio sandwich e il resto lo finisco a casa, con calma. E finisce una giornata, orientata alla nullafacenza. Poi però guardo fuori dalla mia finestra e vedo un mondo che continua a muoversi, nonostante io oggi sia rimasta in stand-by. Così mi convinco che, nonostante le mie percezioni, la verità è che questa vita non mi appare mai normale, ma in realtà lo è, se consideriamo la normalità dal nostro unico punto di vista. Delirio.

Ieri ho parlato un sacco con una persona appena conosciuta. Non so se mi stesse ascoltando perchè è troppo educato, o gli interessava oppure aveva intenzione di provarci (remota possibilità). Comunque gli ho raccontato un sacco delle mie teorie e mi ha dato quasi sempre ragione. Non gli andava di argomentare? Probabile, ma solitamente nessuno controbatte le mie ipotesi e le mie deduzioni. Il motivo non lo so, forse sono troppo contorta, o cerco di apparirlo. Non lo so perchè faccio così ma secondo me spavento la gente.

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Ritorno?

Questo è il momento, mi sono detta, questo è il momento per tornare a parlare. Perchè quando scrivo, con questa forma anonima, posso davvero far parlare me stessa. Tante cose sono cambiate da quando ho scritto l’ultima volta, anche se in realtà le cause che hanno portato a tali cambiamenti si erano già scatenate. 

Ciò che di certo non è cambiato è il mio amore per il dolore e per il sacrificio. Pensavo di poter essere più forte, invece ancora una volta mi sono fatta abbattere da una serie di paure irrazionali, che..non saprei più cosa inventarmi per mandarle a fanculo una volta per tutte.

Sono un pò persa in un circolo di adrenalina e depressione alternate, che mi sta un pò distruggendo fisicamente, mi sento molto stanca nonostante stia mangiando più del solito.

Vogliamo parlare del cibo? E’ tutto uno schifo da un pò, penso di aver raggiunto finalmente l’obbiettivo che mi ero posta questa estate (questa estate? Povera me, tanto tempo per così poco!), ma ovviamente non è abbastanza, tanto non lo sarà mai. Però sono obbiettivamente più a mio agio con le persone, anche se penso ancora che siano solo film che mi faccio in testa, ma vanno bene lo stesso.

Capito? Sono arrivata al punto in cui ti accontenti che nella tua testa vada tutto bene, perchè almeno sopravvivi.

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Oggi ho ferito mia madre facendole credere che non mi piace nulla di ciò che cucina. L'ho criticata, esasperata, persino umiliata, facendola sentire incapace. E invece non volevo mangiare e basta. Perché aveva fatto i peperoni. In padella. Con l'olio. E io avrei voluto divorarli. E invece mi sono seduta e avevo l'ansia e li guardavo inorridita. E poi ho mentito.

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Che pena. Sperare, intendo. È la pena di chi non sa rinunciare.

Italo Calvino (via anormalguywithabnormalmind)

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My first everything.

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Non scrivo perché ho paura. E ho paura perché se guardo dentro e cerco qualcosa da dire, non trovo nulla.

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HTGAWM finale reaction

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Oggi la mia amica mi ha beccata. Mi ha fatto una scena davanti a tutti perché, come ogni giorno, ho preso due bocconi da un piatto di verdura e una fetta di prosciutto, poi ho iniziato a dare il resto del pranzo agli altri per svuotare il piatto. E ha urlato dicendo che sono una stupida. E ha ragione, ma io non ce la faccio. Ho perso un altro mezzo chilo e sto benissimo, entro il mese voglio perderne altri 2, così quando tornerò a casa tutti mi diranno che sono dimagrita

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Domani rivedo il mio fidanzato dopo 1 mese di lontananza. Mi sento come un'adolescente al primo appuntamento. In verità mi sento esattamente come 8 anni fa, al mio primo appuntamento con lui, e questo mi riempie di gioia. Non perché io sia agitata, ma perché lo amo come se non fosse passato più di 1 minuto dal nostro primo bacio.

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Fallimenti

Lo so che non scrivo mai, ma giuro non è per il cibo. Semplicemente non me la sento. Sono successe cose importanti e temo (si sono paranoica) che se ve ne parlassi qualcuno che mi conosce potrebbe leggere e capire chi sono. Capite quanto sono matta? Comunque niente oggi avevo proprio bisogno di scrivere perchè il dolore mi sta facendo impazzire. Sto male fisicamente ed emotivamente, ovviamente a causa di una delle 2 cose al mondo che mi fa più male in assoluto: il fallimento; che poi in verità non lo posso nemmeno chiamare fallimento, però mi ci sento fallita. Per la cronaca, l’altra cosa che mi fa assolutamente impazzire è il non avere le cose sotto controllo, quello mi scombussola talmente tanto che mi paralizza. Per l’appunto a settembre è successa una cosa fuori dal mio controllo, e ancora non mi sono ripresa. Secondo la mia coinquilina, se non mi riprendo entro un mese posso essere definita depressa, ma secondo me non è così. Insomma ogni cosa ha il suo peso.

Cambiando argomento: oggi pausa dall’università (studio ingegneria, in verità sono già laureata e mi sto specializzando) e ovviamente mi rendo conto, come ogni volta, che non so vivere senza studiare, a meno che non ci sia il mio ragazzo nei paraggi. Ma il mio ragazzo non c’è quindi amen. Mi annoio e mi deprimo.

Terza parte del post la voglio dedicare alla zuppa che mi sono preparata oggi, perchè merita davvero: ho messo assieme (e quando dico messo assieme intendo dire che ho schiaffato tutto in un pentolino contemporaneamente) una mangiata di legumi secchi misti, con anche farro e orzo, una manciata di minestrone surgelato, mezza cipollina, circa 50gr di patata, e qualche pomodorino pelato. Ho aggiunto mezzo cucchiaio di salsa di soia e pepe a volontà, ho coperto poi questo mix a filo con l’acqua e ho messo sul fuoco. Direi che dal bollore in poi sono passati circa 40 minuti. Una delizia!. La soia da la salinità e il pepe messo in cottura la rende quasi pungente. A me le zuppe coi legumi piacciono belle dense, quindi in pratica dopo 20 minuti ho aggiunto altra acqua e poi ho aspettato finchè non si è asciugata. Giuro era squisita e in pratica a bassissimo costo!. Mi dispiace non averle fatto una foto davvero.

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Oggi avrei voluto sprofondare. "Ne vuoi un pezzo? Ah vero tu non mangi cibi solidi, solo insalata" "Ma vuoi mangiare, cazzo?" É così che mi vede la gente. Come una poverella che cerca disperatamente la magrezza, e invece non la raggiungerà mai.

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E così sono 4 ore (non in senso figurato, ma matematico) che dico "ora mi metto a studiare". Sono assolutamente fuori controllo sotto ogni punto di vista: cibo, studio, amore, famiglia, amici. E io odio non avere il controllo. Lo odio

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Poggio la mano sul petto. Ogni volta che ti penso, e penso che non ci sei, poggio la mano sul petto, come se potesse tenere insieme i pezzi del mio cuore

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Nel mio ripiano del frigo c'è un fruit&veg party!