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Manca poco alla fine dell’anno scolastico. Sono stanca. Finisco il 12. Ieri l’ho visto ed era bello come il sole. Oggi hanno chiuso le scuole per due settimane, ciò significa fino al 21. Rimane così poco tempo. Mi viene solo da piangere e sperare, pregare che accada qualcosa di fiabesco, di magico, di impossibile tra di noi. Per quanto io cerchi di odiarlo, di evitarlo e di maledirlo, non posso fare a meno di pensarlo e di pensare a come potrebbe essere un “noi”. Sto male e non credo di meritarmi tutto questo…
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Sono tornata e per raccontare una cosa che è successa forse un mese fa. Ero fuori a fumare. Ho salutato una di quinta. Lui, che era già quasi dentro scuola, torna indietro e dal muro sbuca la manina che mi saluta. Io sono rimasta impietrita. Ieri invece, sono arrivata prima di lui. È sceso dalla macchina, non mi ha nemmeno salutata. In tutta la sera non l’ho visto. E ormai siamo agli sgoccioli.
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Ormai lo so, non c’è più niente da scrivere. Tutto è distrutto. Anche quelle minuscole speranze sono crollate definitivamente. Lui continua a guardarmi, me ne accorgo. Entra in classe senza motivo, seguendo come un cane il coordinatore. Entra e mi guarda. Mercoledì scorso stavo facendo il compito di matematica, lui è entrato e l’ho beccato a guardarmi. Sapete, non credo che guardi la mia collega di 54 anni, e c’eravamo solo noi da quella parte... ogni tanto vado a spiare la tipa su Instagram. Oggi ha messo una foto nelle storie, dove lui la bacia, ma sulla guancia. So perfettamente che non significa un cazzo, però boh. Ora lo vedrò di nuovo dopo le vacanze, proprio al rientro. Che merda raga. Che merda.
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Ho pensato di abbandonare davvero tutto, mi è crollato il mondo addosso quando ho visto quelle fotografie. L’unica cosa che ho capito osservandole è che sono innamorata davvero di lui. E il bello è che nemmeno mi piace, però mi piace. Sono invidiosa di lei, da morire! Perché lei ha vissuto quella favola che io vorrei vivere ora insieme a lui... Mercoledì, quando l’ho scoperto l’ho solo visto di sfuggita. Giovedì invece beh, tutta un’altra cosa. Mi sono vestita un po’ diversamente: jeans grigio aderente, scarpette con un pochino di tacco, un maglioncino elegante e un bel po’ di profumo. Dovevamo connetterci in modo particolare e nonostante ci fosse quel viscidone del suo amico del cuore in quinta, lui è venuto in classe da noi. È rimasto fuori dall’aula ma non è andato via finché non abbiamo collegato tutto e non ci siamo connessi. A una certa, dovevo sistemare la connessione sul pc e mi sono allungata sulla cattedra, mettendo un po’ il culo all’aria, proprio verso di lui. Così impari, stronzo! Comunque non so se sono stata io a vederlo con occhi diversi, ma mi sembrava un po’ sulle spine, un po’ agitato. Non so nemmeno come spiegarlo, mi sembrava quasi una molla pronta a scattare. Questa storia non credo che andrà a finire bene...
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Era la verità
A distanza di pochi minuti eccomi a scrivere di nuovo. Vi ricordate quando ho scritto che il mio amico diceva che mister è fidanzato e il fratello della mia amica diceva di no? Bene, adesso ho definitivamente scoperto la verità. È fidanzato veramente. Il nome torna, l’età anche (io sono più grande di 4 anni). L’ho trovata su Facebook dopo mesi di ricerche perché ho accidentalmente scoperto dove vive e dove lavora. Nel profilo ci sono alcune foto insieme del 2020. Da quello che ho capito stanno insieme da tre anni. Adesso, penso che sia giunta l’ora di chiuderla così.
Ciao.
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Sono stanca...
Lo sapevo che sarebbe successo casino. Me lo sento ormai quando deve succedere. Oggi dovrebbero entrare in laboratorio alcuni della didattica a distanza ma per ora nessuno ha detto che ci sarà. Comunque mister manda un messaggio dicendo che siccome noi avevamo già fatto laboratorio, non dobbiamo presentarci. WHAT?! Dunque, ho chiesto tranquillamente se avevo capito bene e gli altri come me, hanno capito che dopo le due ore avremmo dovuto tornarcene a casa a fare due ore di didattica a distanza. Invece lunedì la prof ci aveva detto che oggi, seppur in ritardo, sarebbe venuta a fare lezione. La mia compagna disperata ha chiamato il coordinatore chiedendo spiegazioni che le ha detto che saremo dovuti tornare a casa. WHAT WHAT??! No, allora... forse non ci siamo capiti bene. Ho scatenato il putiferio. Mister ha iniziato a dirmi che era chiara la storia dei gruppi, ma con l’unico problema che a me dei gruppi non me ne frega niente. Tutto questo succede perché loro non parlano, dicono le cose a metà, non si organizzano nemmeno tra di loro. Io non mi sono mai riferita alla questione dei gruppi, ma solo al fatto che nel mentre che lui si diverte a fare il piccolo chimico con quegli inetti, noi avremmo dovuto fare lezione in presenza perché già si era deciso così. Comunque, la prof ha mandato un messaggio chiarendo che sarebbe venuta in presenza. Al che, come ciliegina sulla torta, quel testa di cazzo dell’altro rappresentante di classe me ne ha detto di tutti i colori, proprio non ha saputo trattenere la sua irrefrenabile voglia di ignoranza. Quella cretina dell’altra mia compagna che non ha voglia di fare un cazzo ha iniziato a tirare fuori le sue solite scuse per non venire a scuola. Mi sono stancata definitivamente. Questa marmaglia sta tirando fuori il peggio di me. E stasera da quello che ho capito mister ci farà anche un’ora di supplenza. Non vedo l’ora che emetta solo un fiato che faccio un casino così forte che crolla l’istituto.
#tarda adolescenza#scuola#covid#incazzata#professore#professoressa#didattica a distanza#laboratorio#stanca#nervosa
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Viscidume
Quando sono arrivata al parcheggio la sua macchina non c’era. Sono andata in cortile e c’era l’altro prof, quel merda. Ha iniziato a sorridermi e mi fa: “X ma se ti chiedessi il caricabatteria per l’iphone?”, facendo lo spiritoso. E io gli ho risposto che non l’avevo perché quello lo tengo in macchina per collegarlo all’accendisigari. E lui ha insistito: “Eh ma in macchina non ci devi tornare?”, sempre con quel sorriso e quella faccia da schiaffi di merda che si ritrova. Io gli ho detto di no. Poi gli ho detto: “Eh non puoi nemmeno mettermi un voto alto!”, ovviamente stavo scherzando ma mi sono pentita immediatamente perché avevo già deciso di non scherzare mai con lui e dargli meno confidenza possibile. Comunque lui mi fa: “Eheh, ma posso spingere gli altri per i voti!”, io mi sono messa a ridere e poi ha ripreso a insistere. Alla fine ho ceduto e gli ho detto che se gli fosse servito sarei andata a prenderlo. Non è mai venuto a chiederlo. Che si faccia una cagata gigantesca. Comunque, mister (da oggi ho deciso di chiamarlo così) è venuto a farci un’ora di supplenza dove ovviamente si è parlato e basta e ho scoperto che anche lui dice le parolacce. A una certa tira fuori il suo telefono, che non avevo mai visto e... oh, a me a primo impatto è sembrato un iPhone. Aveva la cover quindi non ne sono sicura, poteva essere anche un Samsung perché tanto son tutti uguali visti da lontano... ma se scopro che è davvero un iPhone giuro che tiro giù uno scandalo. Per la prima volta l’ho visto toccarsi i capelli e non so se l’ha fatto perché l’ho fatto anch’io o se stavolta è stata una coincidenza, perché non mi stava guardando. Mi manca da morire. Mi manca come mi sorrideva, mi manca quella felicità quando mi vedeva, mi manca tutto. E so che se tutto questo è sparito è solo per colpa mia.
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Chimica e amore
Ok, è finita, forse. Sono arrivata a scuola con un’ansia micidiale. Quasi mi tremavano le mani. Quel merda di professore è uscito e mi fa: “Ciao X!!”, io ovviamente l’ho salutato ma non mi piace per niente. Ma proprio per niente. Comunque ero fuori con gli altri e lui è passato in corridoio e per tutto il corridoio ha guardato fuori verso di noi. Alla ricreazione era fuori ed era solo. È rimasto solo tutto il tempo. Eppure avrebbe potuto parlare con chiunque. Questo potrebbe avvalorare la mia tesi. Parla davvero solo con me? Dopo poco ha portato un gruppo in laboratorio di chimica. Noi siamo entrati al secondo turno. Ha spiegato qualcosa sulla birra e fa: “Per fare la birra ci vuole acqua, orzo, amore e lievito”, ora spiegatemi cosa c’entra l’amore. Domani forse chiederò agli altri se anche con loro ha detto questa cosa. Più di una volta mi sono resa conto che mi guardava dritta dritta negli occhi e Dio santo, che occhi verdi che ha! Anche le mani, le ho viste da vicino oggi e come già pensavo sono bellissime. Comunque poi ci ha fatto vedere altre cianfrusaglie, ho risposto bene a qualche domanda. Poi ci ha fatto provare una di quelle cianfrusaglie e ci ho fatto una bellissima figura di merda perché non riuscivo. Era troppo duro da schiacciare e avevo le mani congelate. Mi ha pure “ripreso” diciamo perché secondo lui premevo un’altra valvola, ma in realtà non è così. Oltre ad avere le mani congelate stavo anche tremando dall’agitazione. Che figura di merda cosmica. Chissà se nell’altro gruppo ci sono riusciti tutti... comunque, probabilmente domani avrò di nuovo due ore con lui, ma di supplenza. Quanto mi manca quando mi parlava con scuse assurde. Ormai mi sa che quelle situazioni me le sono giocate definitivamente.
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La resa dei conti
Oggi avrò due ore con lui e non ho voglia di vederlo. Ho paura che inizi a fare la paternale con frecciatine e cose del genere. So che ne è capace, perché l’ha già fatto mentre eravamo in didattica a distanza. Non so come potrei reagire e voglio evitare di dare di matto ancora. Spero solo che eviti e che si possa ripartire da zero, ma ne dubito... In più domani il coordinatore non ci sarà, quindi ricoprirà anche le sue ore... Che bella settimana eh?
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Un brutto sogno
Apro il registro in continuazione, sperando che quel 7,5 sia stato solo un brutto sogno, sperando che lui ci abbia ripensato. E invece no, è sempre lì che mi guarda storto. Mi sono svegliata alle 4 del mattino con un mezzo attacco di panico e ho pianto. Poi mi sono svegliata alle 8 e ho pianto di nuovo. A metà mattina ho pianto ancora. Ho letto e riletto ciò che ho scritto su questo blog e sono sempre più sicura che non mi sono sognata o inventata niente di tutto ciò che ho scritto, di tutto ciò che ho visto da parte sua: sguardi, battute, sorrisi, tentativi d’approccio... mi viene sempre più in mente che si tratti veramente di un attacco personale. E mi chiedo quindi che cosa io gli abbia fatto? O forse è proprio per quello che non ho fatto? Come quella volta in cui voleva andare insieme a me dal bidello e io gli ho voltato le spalle. Ma c’è un altro tarlo: l’altro prof. Quello a me non me la racconta giusta. Riflettendoci, prima che questo arrivasse a scuola, lui non era così stronzo anzi! Era sempre gentile, carino... anche se usava scuse assurde per parlare, ma restava comunque gentile e disponibile. Ora non è più così e secondo me è colpa sua.
#scuola#tarda adolescenza#covid#professore#studio#triste#tristezza#sad#sadness#unhappy#loneliness#piangere
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Messaggio (?)
Quello stronzo mi ha messo 7,5. Col mazzo di culo che mi sono fatta mi ha messo un misero 7,5. Sono arrivata e c’era già la sua macchina. C’era di nuovo la ragazzina con la macchina rossa. I voti sul registro non c’erano. Dopo poco è arrivato un altro prof che insegna solo in terza e in quinta. Guarda caso subito dopo sono spuntati i voti. Il problema è che questo stronzoide ci ha sentite ieri quando stavamo parlando alla verifica e so di per certo che lui gli mette idee strane in testa. Quindi io e la mia compagna abbiamo pensato che sia stato lui a dirgli di metterci quella valutazione. Vi giuro che sto di merda. All’ora di economia è entrato in classe e appena è entrato ha guardato subito verso di me. Io ho abbassato la faccia e l’ho ignorato, mandando un messaggio alla mia migliore amica. Non l’ho nemmeno salutato. So che il malcontento in classe nei suoi confronti è abbastanza generale. Poco fa mi sono fatta coraggio e gli ho scritto un messaggio, chiedendogli spiegazioni. Gli ho detto che ho fatto il lavoro di tre persone. Che volevo capire dove ho sbagliato. E guardate, ha tirato su un sacco di scuse inutili e mi ha detto di impegnarmi. Ancora? Chissà perché è solo la sua materia con voti di merda. Vabbè, matematica a parte... quindi a questo punto due domandine se fossi in lui me le farei. Ora non so se parlarne col coordinatore. Ma non posso farlo da sola.
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Mancanza d’affetto
Okay, sono agitata. È successo di tutto! Praticamente oggi dovevamo esporre il lavoro per cui ho impiegato 3 settimane per prepararlo al meglio. Non so come sia andata ma anziché in 3, siamo rimaste in 2. La nostra collega ci ha fatto il bidone. Mi sono sentita così delusa e presa in giro che ho alzato il culo, sono andata in quinta e ho tirato fuori tutto il coraggio che avevo per riuscire a parlargli per la prima volta da sola. Stavo tremando, ve lo giuro. Per non cadere mi sono appoggiata al muro. Quando mi ha visto mi sono resa conto che mi ha dato subito importanza, nonostante stesse interrogando. Appena ha finito è uscito subito e gli ho detto tutta la verità su quella maledetta esposizione. Ha gli occhi verdi bellissimi, non l’avevo mai guardato in faccia così da vicino. Sono proprio stupida. Comunque alla fine sono arrivate le sue ore e abbiamo esposto tutto. Mi turba che non ci abbia detto nulla, quindi o ha fatto schifo o era perfetta. Ho provato di nuovo col mirroring ma forse era troppo concentrato a spiegare. A una certa, si toglie la giacca e anziché appoggiarla la tiene in mano. Dopo un po’ un mio collega gli fa: “guarda che la giacca la puoi appoggiare, non te la ruba nessuno!” e lui, che stava scrivendo alla lavagna, si gira e fa (e sono sicura che stesse sorridendo!): “mi da un tono!”, ci ha strappato una risata. Poco dopo la mia compagna fa: “È come se avesse qualcuno a braccetto!”, lui si gira di nuovo e dice: “È mancanza d’affetto...” SIGNORE E SIGNORI IO QUI DECEDO.
Ah e comunque non so ancora che voto mi ha messo.
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Gruppo
È da qualche giorno che ho un tarlo, bello grosso devo dire. Per una materia di indirizzo dobbiamo fare un’esposizione di due determinati argomenti. Mi sono offerta di lavorare in gruppo e sottolineo IN GRUPPO, con due mie colleghe. Dunque il fatto è questo: una non sa neanche di cosa stiamo parlando perché non ha assistito nemmeno a mezza lezione e l’altra non è in grado di scrivere due parole di fila ergo ho dovuto fare da sola il lavoro di tre persone. Ora, domani dovremmo esporre sta roba. Io al professore glielo dico oppure no che il lavoro in realtà l’ho fatto tutto io e loro non hanno fatto niente? C’è da mettere in conto che l’insegnante è proprio quello che mi piace... sembra fatto a posta cazzo. Boh, io raga non so davvero come comportarmi questa volta. Oltretutto questo “compito” sarà valutato. E mi rode il culo da morire che qualcuno prenda un voto con un lavoro fatto da ME.
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E lei chi è?
Avevo grandi speranze, devo ammetterlo. Sono arrivata al parcheggio e c’era già la sua macchina, vuota. Poco dopo è uscita una ragazza, sui 25 anni. È salita su un’altra macchina che c’era parcheggiata ed è andata via. La prima cosa che mi è venuta in mente è che fosse la sua ragazza. A quel punto è tornato il tarlo. Comunque lui non l’ho visto finché non è entrato in classe all’ora di economia. Ha guardato verso di me un paio di volte e poi è andato via. Alla ricreazione sono andata in macchina a prendere dei dolci che avevo preparato e lui era fuori. Lo so che mi ha vista, mi ha vista per forza. Abbiamo mangiato il dolce e lui è entrato in classe perché aveva un’ora con noi. L’altro prof gli ha detto di assaggiare i miei dolci e lui tutto stizzito subito ha detto di no. Ma l’ha detto in un modo bruttissimo. Ci sono rimasta di merda. Sia perché è stato lui e sia per il modo. Come se gli facesse schifo o peggio! Non so nemmeno spiegarvelo. Ci sono rimasta troppo male. E comunque alla fine la sua ora nemmeno l’ha fatta, ha preso ed è andato via. Pezzo di merda.
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Mirroring
Olè eccomi tornata con nuove e disastrose avventure. Che dire, oggi ho provato una nuova tecnica: il mirroring. Mi sto informando sul linguaggio del corpo maschile, perché dato che ormai non mi parla più, mi tocca ingegnarmi. Ma partiamo dall’inizio. Sono arrivata e lui era fuori con l’altro prof e appena mi ha visto arrivare insieme a un mio compagno con cui stavo parlando, mi ha sbattuto la porta in faccia. La mia amica ha detto che l’ha fatto per gelosia, per farsi vedere... mah. Comunque poi non l’ho più visto e appena è arrivato in classe ho dato inizio al test! Si dice che se un uomo (o anche una donna eh) sia interessato a noi, ripeta automaticamente determinati gesti che facciamo. Questo perché ci sta guardando, o comunque è estremamente interessato! Allora all’inizio mi sono toccata il naso, ma niente, anche perché lui aveva la mascherina. Ho provato più volte con i capelli e anche qui nada. Però effettivamente non l’ho mai visto toccarsi i capelli. Riproverò ad ogni modo! Allora ho iniziato a grattarmi la mano destra e istantaneamente lui si è grattato il gomito sinistro e poi l’avambraccio! Però quando l’ha fatto sembrava quasi un gesto convulsivo, nervoso. Dopo mi sono toccata la mano sinistra e l’ha fatto anche lui. Ho continuato e mi sono strofinata le mani e l’ha fatto! Questo è successo due volte. Teoricamente un minimo riscontro c’è. E anche stasera finché io non sono partita in macchina, anche lui non è partito. Domani spero di vederlo, perché voglio assolutamente riprovarci! Ah dimenticavo! Finalmente sono riuscita a sostenere il suo sguardo a lungo. L’unica cosa che mi turba è che io indosso gli occhiali e magari non si nota molto che lo guardo. Probabilmente è una cazzata enorme ma non so, la sensazione è questa.
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Dettagli
Tadà!! Anche di sabato eccomi qua! Dunque, oggi lezione pratica. Tutto molto bello finché non è arrivato lui. Sabato scorso non c’era e oggi non mi aspettavo di vederlo. Ho cercato di stare il più serena possibile e sono rimasta ferma a fianco a lui. Non gli ero mai stata così vicina. Avevo la mascherina, ma sentivo il suo profumo buonissimo. Poi ho notato una cosa stranissima! Quando parla piano, pacato il suo timbro di voce è dolcissimo ed è completamente diverso da quello solito. Adoro la sua voce. Ho notato dei piccoli dettagli, come alcuni nei che ha sulle guance e sul collo, dietro sotto l’attaccatura dei capelli. Lui non mi ha detto nulla, non ha fatto niente per farmi capire qualcosa e d’altro canto ha fatto bene, c’era troppa gente. Poi anche oggi è sparito senza salutare. Che vizio di merda.
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Sguardi strani
L’ho già detto che non so più cosa pensare? Sono arrivata a scuola con la mia amica e lui non c’era, è arrivato poco dopo. Una volta dentro, quelle due disgraziate di compagne che ho si sono fermate a posta per chiedergli se oggi internet funzionasse e lui ha risposto che in teoria funzionava e mi guardava da sotto gli occhiali scuri. Poco dopo sono andata in bidelleria e lui era nel corridoio che girottava e sapete quando qualcuno vi da la sensazione che voglia fermarvi, dirvi qualcosa, fare qualcosa, ma rimane teso come una corda di violino e non fa nulla? Ecco, lui era così. Sono passata del tutto indifferente e mi sono sentita osservata di brutto, ma una sensazione proprio pesante, quasi opprimente. Sono tornata indietro e lui stava parlando con un altro prof che secondo molti di noi, lo trascina in situazioni abbastanza sgradevoli agli occhi di noi alunni. Nel senso che pare che per colpa sua, faccia discorsi poco gentili, poco coerenti, metta voti a caso e molto altro. Non mi piace questo rapporto che si è venuto a creare... per niente. Comunque, durante l’ora di inglese sono uscita con la mia amica a fumare e lui è passato dentro, in corridoio. La scena è stata questa: è passato e ha guardato, si è fermato, ha fatto retromarcia, ha guardato, l’ho guardato, ho girato la faccia e lui è andato avanti. In tutto ciò noi siamo rimaste chiuse fuori e lui non si è degnato di aprire la porta. Ma vabbè. Più tardi di nuovo ero fuori e lui è passato e ha guardato. E voi direte: “Si ok, ma gli occhi li ha per guardare”... ma deve guardare per forza sempre e solo me? Alla fine è venuto in classe quell’altra sclerata di professoressa, mi guardava, io tenevo sempre la testa bassa. Ci siamo fatti due risate tutti insieme e poi è sparito. Speravo tornasse da un momento all’altro e invece quando poi ce ne siamo andati la sua macchina non c’era. È andato via senza nemmeno salutare. Ora vi pongo un quesito: secondo voi, cosa potrei fare?
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