#voglio mori comunque
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mado stavo tranquilla su maps a vede ste aule studio e leggo 'unimi dipartimento di fisica' e mi prende un colpo al cuore io comunque non ne uscirò mai maiii fisica il mio vero malessere/situationship te pare che me pia l'angoscia solo a leggere la parola ma tutt'appo
lo studente itinerante
#context sto cercando di capire se posso studiare da qualche parte lunedì per non perdere la giornata di studio#visto che il treno è la sera#voglio mori comunque
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Imagine eliott with multiple golden earrings, I'm soft🥺
Rispondo in italiano perché sono pigra
Io Eliott ce lo vedo tantissimo con l'helix ma questa cosa non si realizzerà mai
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Mater dolorante et memento (fe)mori
Ciao, Altro Tipo di Dottore.
Giovedì prossimo ci restituiscono Madre (76) dopo più di 40 gg dopo operazione per frattura collo femore e applicazione protesi. Della caduta lei non si ricorda assolutamente nulla, né dei primi giorni in ospedale. Non hanno ritenuto di indagare la testa per capire se c’è stata ad esempio un’ischemia che ha causato la caduta. Famo a fidasse, va. Scelgo deliberatamente di ignorare le cose terribili e le statistiche menagrame trovate su internet (faccio bene?) e voglio pensare solo a quando sarà di nuovo a casa. Alzawater, calza elastica e poco altro, ci hanno detto. Io vorrei sapere cosa potrà e non potrà fare, a cosa dovrà/dovremo stare attenti, come attrezzarle la casa e la giornata, come potrebbe essere il dopo.
E perché lo chiedi a me, dirai.
Perché l’abbiamo consegnata in pronto soccorso, poi sala operatoria, poi qualche sporadica videochiamata (ti lascio immaginare i discorsi surreali in pieno delirio post operatorio) e per il resto questa cosa delle procedure anti Covid con relativo isolamento completo dei pazienti, sembra essere la perfetta scusa per latitare, per non assistere, per non spiegare, dire, consigliare, seguire etc.In pratica, abbandonati totalmente a noi stessi e buona fortuna a tutti. Quindi eccomi a te.
E grazie, sempre.
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Vi dimenticate sempre di indicare IL TIPO di frattura e IL TIPO di protesi!
Purtroppo è proprio sulla base di questi due fattori che vengono restituiti i tempi di alzata e di carico protetto, progressivo e infine completo.
Comunque e in ogni caso, se non ci sono controindicazioni particolari, la verticalizzazione avviene dopo tre-quattro giorni dall’intervento (l’avranno fatta in ospedale) e il carico protetto con girello o stampelle per 30 giorni cioè fino al prossimo RX di controllo.
Questo significa che verosimilmente i primi giorni a casa li dovrà fare con il supporto di un girello ascellare che eviterà il carico sull’arto protesizzato cioè che ci sia un momento del cammino in cui, alzato il piede sano, tutto il peso del corpo andrebbe a gravare sulla protesi.
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Se tua mamma è molto agile e capace, potrebbe usare DUE STAMPELLE ma io di solito le sconsiglio ai miei pazienti anziani poiché presuppongono molta destrezza di braccia e tronco e un’assoluta cautela nell’evitare la più piccola goccia d’acqua a terra, pena una svirinata degna di Fantozzi.
Fondamentale è che riprenda subito le sue ADL e IADL cioè gli atti di vita quotidiana (lavarsi, camminare, usare il water) e gli atti strumentali (piccoli riordini) IN MODO IL PIÙ POSSIBILE AUTONOMO, naturalmente sotto la vostra supervisione ed evitando sia il carico non protetto che un’eccessiva flessione dell’anca sul tronco (chinarsi a terra per raccogliere qualcosa o infilarsi le calze).
La visita di controllo con RX a 30 giorni la libererà dal carico protetto (raro) o darà altri 30-40 giorni di protezione ma in ogni caso sarà importante sia la compliance (quanto sarà ubbidiente nell’ascoltarvi) sia l’intervento di un fisioterapista per esercizi di rinforzo muscolare e di addestramento al cammino.
Buona fortuna a lei e tanta pazienza a voi! :)
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Serata numero 3 di Sanremo o, come dice la mia amica, Eurovision Pre-Game. Pronto a fare le 2 anche stasera.
Serata duetti e cover liberamente interpretate. Già piango
- Michele Zarrillo con Fausto Leali che canta Deborah. La geriatria ringrazia
- Junior Cally con i Vito, Vado al Massimo. Junior Cally che spara trap carina, ma i suoi soci manco alla festa campestre di Taio in Val di Non eh
- Amadeus presenta la socia che lo accompagnano: Georgina Rodriguez, la compagna di Ronaldo (REGA EDDAI) che ride veramente male e Amadeus fa il piacione CON LA MAGLIA DELLA JUVE SOTTO REGA MADONNA CHE SIPARIETTO TRISTE. voglio ingoiare delle puntine intinte nella cicuta. Ah la maglia davanti della Juve, dietro di Lukaku. Siringona di aria e via
- Vacanze Romane cantata da Marco Masini con Arisa. Masini fa la pubblicità di qualche Barber Shop, Arisa invece fa la cosplay di Malika Ayane. Poteva andare bene, ma hanno messo sotto una cassa inutile come una forcina nei capelli di Mastro Lindo.
- Giorgina non caga e zittisce Amadeus che voleva salutare Ronaldo. SIIIIUUU
- L'Edera di Riki con Ana Mena. Riki vestito da Jack di Titanic misto a Trinità, quello di Terence Hill, mica come quella di cristiana. Chitarrino alla Get Lucky e cerco solo i Daft Punk che purtroppo, non escono
- E se domani fatta da Raphael Gualazzi con Simona Molinari. Raphael rovinami Mina, I dare you t'ammazzo. Già parte male con il basso che perde il jack e gracchia. Però sta versione da lounge bar non è male, mi sembra di essere tornato negli anni '70
- Spalle al muro di Anastasio e la PFM. LA PFM AAAAAA. Diresti che non c'azzeccano ma si fondono così bene che mamma mia. Ditemi che Spotify la pubblica sta cover perché voglio consumarla malamente. Comunque il riassunto del pezzo è "ok boomer"
- alla prossima referrence calcistica vomito giuro. Ronaldo ha regalato la sua maglia ad Amadeus e leccata di culo PAZZESCA.
- Si può dare di più con Levante, Maria Antonietta e la Michelin. Oh io appena vedo la Michelin penso solo al bar dell'Indiano che profuma di te. Ah e Maria Antonietta non è su dei tacchi, è su dei trampoli da 20 cm buoni se non di più, altrimenti sembrava un podio umano
- La voce del Silenzio di Alberto Urso con la Vanoni. Madonna ma guardate Alberto Urso negli occhi e non ditemi che non vi sentite violati. Vanoni dai cacciaci la bestemmia dai (intanto ha steccato na nota, attendo un vaffanculo dai Ornella). Comunque regalate un metronomo alla Vanoni
- Amadeus presenta n'altra conduttrice albanese perché Sanremo li va: Alketa Vejsiu. Che annuncia Benigni e madonna datele della valeriana. "Grazie Amadeus per aver fatto vincere le donne in sto festival" OK BOOMER. O K B O O M E R.
- TOGLIETE LO SPEED AD ALKETA CHE PARLA PIU VELOCE DI ME MENTRE FACCIO POLEMICA
- Lewis Capaldi. A caso. Che è Boris Johnson venuto dal passato. E Amadeus gli chiede che squadra tifa e lui "Sheffield!" E Amadeus "AH CHELSEA" AMADEUS YOU HAD ONE JOB
- pinguini tattici nucleari che cantano 70 volte che è un Medley di canzoni storiche famose. Son di parte, non posso dire nulla Elio fammi tuo. E sai che hanno di bello? Che son dei bimbi che si divertono. E CANTANO ROLLS ROYCE E DANNO LE MIMOSE A RONALDO CIAO VINTO HANNO.
- Nigiotti e Cristicchi che cantano Ti regalerò una rosa, che è di Cristicchi. Nigiotti non lo sopporto, mi spiace. Gioco a Mario Kart che avevo iniziato con Benigni.
- Giorgina che flexa ballando il tango. Utilità dite voi? La stessa di Benigni.
- Star internazionale 2: Mika. Bravi Boni ma mancano ancora una decina di canzoni e ASPETTO ELETTRA
- la nevicata del 56 di Mia Martini se la becca Giordana Angi con i solis string quartet. Il miglior modo di ricordare Mia Martini è lasciandola in pace, direi basta.
- ancora Tiziano Ferro. Tizi ti si ama, ma basta eh
- Un emozione da poco Le Vibrazioni con i Canova e c'è Peppe VESSICCHIO. Madonna se è fatta bene se ci stanno bene loro a cantare Anna Oxa
- 24 mila baci cantata da Diodato con Nina Zilli. Il vestito di Nilla Pizzi non ha delle spalle ha delle ali che inglobano le braccia. Non so spiegarvi, la forma del vestito è un panbauletto schiacciato dallo Chef Tony.
- Piazza Grande interpretata da Tosca con Silvia Perez Cruz. Fatta metà in italiano e metà spagnolo boh, sembra di mangiare olive e feta su una spiaggia a Santorini. E che c'entra dite voi? Nulla ma per no spuntino delle 1 ho fame. E mancano ancora Pelù, Elettra, Achille e la Pavone come minimo
- ho contato male ne mancano ancora 8 e sono le 1. LE UNA DIOCANE
- la Pavone canta 1950 che sarà l'età in cui era maggiorenne con Amedeo Minghi(e). Ma loro hanno vissuto il Time LARP di Thanos? Perché più li guardo più invecchiano
- ACHILLE LAURO CANTA MIA MARTINI AAAAAAAAA Gli uomini non cambiano. Ah sì c'è anche Annalisa, vabbè chissene ACHILLE VESTITO COME ZIGGIE STARDUST BOWIE E ANCHE L'ENIGMISTA CAZZOMENE DEL RESTO.
- Canzone per te di Bugo e Morgan e Morgan dirige l'orchestra. Sembra tipo quando il locale si svuota e restano gli ultimi due secchi dalla Vecchia Romagna che cantano da soli anche senza musica
- Georgina ha la faccia di me quando smetto alle 14 e alle 13.55 mi mandano in culo al mondo dopo aver portato in giro solo over 140 kg al 5 piano senza ascensore.
- La musica è finita cantata da Irene Grandi con Bobo Rondelli (che è Umberto Smaila magro). Ne infamia ne lode
- Cuore Matto con Piero Pelù e basta. Da solo. Come i pinguini. Madonna ha gli stessi occhi di Maradona dopo aver fatto il gol di mano contro l'Inghilterra. Bella Cuore Matto in chiave rock, bisogna darne atto!
- 1 e mezza e mancano ancora 3 artisti. Elettra con Miss Keta, vi hanno messe in fondo per paura. MERDE
- Se me lo dicevi prima di Paolo Iannacci, Francesco Mandelli e Daniele Moretto. L'intro dell'orchestra era MENOMALE CHE SILVIO C'È. E Mandelli mentre canta Iannacci va a stringere mani in giro. Comunque Paolo è tutto suo padre, lo si sente sul palco
- ELETTRA E MISS KETA PIANGO GIA CANTANO NON SUCCEDERÀ PIÙ DI CLAUDIA MORI. tutto in caps lock per miss keta. Madonna se è la canzone giusta per Elettra! Con un abito a sirena bianco che più la guardo più non ce la vedo. MISS KETA COL COMPLETO NERO CIAO MAMMA CHE SANREMO LIVELLI STELLARI QUASI IL BACIO MAMMA MIA SVENGO QUI. però aspettavo il TWERK
- Gabbani con l'italiano e io penso solo a una cosa AMO FINITO VOGLIO IL LETTO. ah vestito da astronauta col tricolore giusto per accalappiare i vecchi nostalgici e vincere anche sto Sanremo
Chiudo qui son morto ciao, la classifica domani su
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Un giorno Rose cadde, chiese aiuto ma con tutto l’aiuto non riuscì, iniziò a pensare come uscire da quell’inferno, perché ad ogni problema c’è una scappatoia, perché il problema, come ogni cosa esistente, non è perfetto. Allora pensò e ripenso, perché la via facile non la poteva scegliere, ovvero quella di abbandonare tutto, ma non era parte di lui questa scelta…
pensò e ripensò, iniziò ad analizzare tutti i problemi, anche se era molto stanco ormai, si portava quel fardello da due ben e sanguinosi anni. Era diventato tutto un peso, non considerando che decise di non pensare al di fuori di quel fardello, perché il periodo non era uno dei migliori. Un grande problema stava affrontando la società attuale dove lui ne faceva parte, per lo meno fisicamente, un grosso fardello che stava mettendo in ginocchio il sistema. Non vorrei scendere nei suoi particolari, perché sapete lui parla spesso con me narratore, ha una forza grandiosa, ma anche lui perde l’equilibrio, si impegna molto ma la situazione attorno a se non lo aiuta.
vi siete mai chiesti cosa potrebbe condizionare il pensiero di un essere umano? Sapete miei cari quante tangenti infrangono dirette come siluri il percorso della vita di ogni individuo?
Come stava rose? Oltre alla sua situazione sociale, cosa stava succedendo attorno a sé? Forse il sentimento più oscuro dell’emozioni, cioè
La perdita..
Eh si miei cari è una grande bestia da considerare. Lui ancora non si rende conto di questo piccolo ed enorme emblema. È riuscito a bloccare questo pensiero, e a parer mio non ho la più pallida idea di come abbia fatto a bloccare tutto ciò. Certo, parlando sembra facile, posso sempre ripetere “certo basta spegnere l’interruttore dell’emozioni”, a parer mio per come lo conosco, visto che parliamo molto e ci conosciamo da una vita, Rose non è il tipo che spegne le sue emozioni, non riesce, ma penso che nessuno al mondo, massimo le sorvoli, giri intorno, scappi, ma sempre e comunque torni nel viale dei ricordi, sempre toccherai l’oggetto morbido che culla la testa durante le ore buie del giorno, sempre l’acqua bollente cade dal tetto del bagno e arde la tua pelle malsana di cazzate giornaliere, cosi corrode il sangue, il tuo cuore, la testa e ogni parte del tuo corpo, sempre rimarrai solo con te stesso; è la tua compagna Vita, tra le strade, i tramonti, le stazioni, il mare e potrei continuare all’infinito, ma sempre rimarrai solo e lì penserai alle tue emozioni apparentemente spente.
Rose, ora dico cazzo, come puoi spegnere il motore primario dell’Essere umano!!!
Guarda se mi vedresti in questo momento, sto sorridendo della tua testa di cazzo. Certo, prendiamoci in giro, un modo per andare avanti, per non perdere il sentiero, per non mollare, tutto. Ma non è meglio affrontare? E tu potresti rispondermi “non ho la forza evidentemente” !
Mio caro, se c’è una cosa che ho capito dalla vita è questa : “ACCADONO MOLTI MALI AGLI UOMINI, MA UN MODO PER ANDARE AVANTI SI DEVE TROVARE, RIPETO, DEVI TROVARE poiché C’é SEMPRE LA SCAPPATOIA AD OGNI PROBLEMA, DEVI SOFFRIRE, DEVI SCERVELLARTI, MA MAI ARRENDERTI, perché NON NE VALE LA PENA, NON HA SENSO, COME FAI A VIVERE ALLORA? UN MODO SI TROVA SEMPRE MIO CARO, USA QUALSIASI MEZZO O PER LO MENO CON OGNI MEZZO, MA MAI ARRENDERSI, SENNò HAI PERSO NELLA COMMEDIA DI DIO.
Mmh per quando riguarda l’altro male che affligge l’umanità, inizia sempre per riempirti il cuore, ti fa sentire vivo, ti fa sognare, porta la gioia nella tua vita, ti fa passare tutti i mali, senza considerare che il vero MALE CHE CAUSA, se prende un’altra strada da quella che pensavi di aver segnato. È un gran paradosso mio caro Rose l’amore è una bella batosta, detto ciò non sto dicendo che non devi amare e devi chiudere le porte al pathos, ma ti dico, parole perse al vento, tutto nasce dall’amore ma tutto finisce con esso. Mi chiedo e invito a voi a farlo, sempre, come cazzo sia possibile condividere tutto, ma proprio tutto con una persona, poi, dal nulla, per via di situazioni esterne o terze parti, diventate estranei, vi rincontrate per strada e neanche vi salutate, neanche volgete lo sguardo. Lo vedi e fai finta che non ci sia, ma fino a pochi mesi fa ti univi con quella persona. Cioè non so come spiegare questo grande dilemma, una perdita, anzi la perdita e come la morte. Se dobbiamo seguire il nonno Freud ci sono modi per affrontare la morte, bene grazie, forse, ma dai Ciaoooo.
Il problema è forse che quel testa di cazzo di Rose vuole le cose subito, pronte, immediatamente veloce! Che stupido! Miei cari parlo cosi di lui perché ormai lo conosco bene. Sapete ogni tanto mi sveglia di notte perché non può dormire o forse non vuole dormire, la vede come una forma di perdita di tempo, perché il tempo non va sprecato, si può sempre fare qualcosa, ma la cosa che lui ama di più e parlare, raccontare, inventare, scrivere, leggere e farti entrare nel mondo delle idee e farti nuotare tra i suoi ricordi, tra le sue stronzate, e sapete ci riesce anche con me, sempre. Ma sapete una cosa? Io mi diverto, mi nutro di lui, sembra un po' pazza come situazione, ma sentirlo mi fa stare bene, odio quando fa il coglione però!
Io non so come aiutarlo adesso, pensiamo al suo male minore? Come farò ad aiutarlo? Non si può, sapete, ho pensato e ripensato per molto tempo, ma li ci vuole tempo, esperienza, fortuna e poi anche voglia.
Rose so che leggerai questo scritto, per questo sto per pubblicarlo nel giornale scolastico: io sono in anonimo, tu sei sotto pseudonimo, i lettori già sono in incognito, andrà a finire in siti, libri, computer, telefoni, luoghi, tutto sempre in processo d’incognito.
Se per quello, tu come farai a superare il tuo problema è in incognito, solo tu capirai e applicherai il sistema intellettuale per riuscire a salvarti.
Rose, ti voglio bene, miei cari lettori, vi voglio bene, mio mondo anche se sei mezzo fottuto ti voglio bene. Voi lettori, siate intelligenti, non attaccate tutto ciò che vi viene detto, tutto ciò che viene scritto, non siate troppo polemici, raccogliete il bello in quello che è uscito da queste poche righe, la semplicità regola il mondo, e la semplicità è molto più letale di quanto voi potiate immaginare.
Alla mia famiglia, non avete mai capito un cavolo di vostro figlio, non sapete molte cose ma neanche interessa a vostro figlio farvele sapere, specialmente a mia madre, che manco sa dove abito un altro po'.
Ai miei compaesani non userò parole perché non c’è niente da dire e soprattutto non c’è ne frega un cazzo, siete molto piccoli, ma posso dire solo due parole “Memento Mori”, cercate se volete, non mi interessa!
A miei amici, madonna, potrei descrivere tantissime cose e parlare finché non sverrò davanti a questa tastiera, sono la cosa più bella che mi poteva capitare nella vita, li porterò sempre con me, seguiranno sempre il loro amico, in qualsiasi parte del mondo andrà! Grazie amici miei, mi raccomando sorridete sempre. (comunque non sto scrivendo una lettera d’addio, e neanche penso di suicidarmi, state tranquilli).
Ai miei colleghi di lavoro, che carini che siete, uno più zuccone dell’altro, non tutti ovviamente, i miei 5 colleghi nel cuore, tutto il resto? Forza in fila indiana verso il burrone, anzi scusate, già siete giù, allora ve lo grido da qua sù, miei cari danzate nella vostra futile e inutile esistenza, me ne frego.
Ai posteri, non so come vi faranno trovare il pianeta i vostri genitori, ma posso dirvi che sono dei coglioni, sapeste quello che combinano e mi dispiace ancor di più che alcuni erediteranno molti pensieri ignoranti, ma se siete intelligenti e ce la farete ve ne uscirete e li lascerete ai margini, dove è giusto che stiano.
Rose, vedi, non sei solo, ho avuto una dedica per tutto e tutti ! Ce la farai, basta sapere tre piccole regole che devi seguire: pensa prima di parlare, mantieni la calma e non arrenderti mai. Applicando le regole P.M.N farai il culo a qualsiasi essere del mondo. Quindi, mio caro Rose, oltretutto a ciò che è stato indicato qui, sei un grande, ti voglio bene, forza e coraggio, io sarò sempre con te!
Sempre
#soul#poetry#poetic#poesia#post#ita#aforism#aforist#aforsmi#scrivere#scrivendo#scriptnotes#script#mod#poesiaitaliana#in memoriam#memore#ricordo#photo#photography#flower
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I migliori Quartieri Fanmade creati dai Giocatori! (+ Download Links)
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In questo post voglio elencarvi un po' di quartieri fanmade in cui personalmente ho giocato e in cui mi sono divertita a giocare! La maggior parte di questi sono senza cc ed abitati da sim, alcuni richiedono un po' di cc o sono senza sim ma valgono comunque la pena di essere provati!
Iniziamo dai miei preferiti! (Tengo a precisare che qualsiasi cosa dirò dei quartieri è un mio parere personale e soggettivo, non tutti potrebbero pensarla come me, quindi vi prego di non prenderla sul personale se alcuni di questi li reputerò più "sfogli" di altri)
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I miei quartieri preferiti:
Nekojima (Pochi CC) - Ispirato ad un isola Giapponese, Nekojima é un quartiere fanmade creato da due ragazze su tumblr molto talentuose nella creazione di cc! Il suo nome è l'unione delle due parole giapponesi "Neko" (gatto) e "jima" (isola), tradotto in "L'isola dei Gatti". Nekojima é infatti un isola dove praticamente è più vasta la popolazione felina che quella umana. Risiede vicino ad una costa del Villaggio Takemizu e la sua protettrice è la Dea Tomo. Nekojima si ritrova attualmente in uno stato di "discordia" dovuta alla "maledizione" che il pescatore Satoshi Mori, a detta di alcuni, s'è portato sull'isola adottando un cucciolo di cane di nome Shiba. Irritando l'isola avrebbe scatenato la sua furia, scatenando una tempesta in mare e causando la morte della sua migliore amica e di suo fratello. La trama non finisce qui, è molto più fitta e misteriosa, ma bisogna giocarlo per scoprirla!
Polgannon (Pieno di CC) - Nella misteriosa cittadina di Polgannon, ambientato nel 1983, ogni cittadino ha bisogno di guardarsi alle spalle perché non si sa più di chi si può fidare e di chi no. Quartiere costruito con cura nei minimi dettagli e personaggi creati con altrettanta cura, offre uno scenario da Giallo ed una trama fitta e misteriosa tra presunta stregoneria ed assassini misteriosi: sarà compito del giocatore scoprire la verità sul suo mistero!
Sedona (No CC) - Sedona è una misteriosa cittadina desertica molto simile a Stranizia ma molto molto molto più isolata e quasi "città fantasma". Quattro ragazzi si sono ritrovati a fuggire dalle loro città per rintanarsi nella solitudine più assoluta di Sedona, tutti e quattro spinti da un motivo, logico o illogico che fosse. Nella loro ricerca della pace fisica e mentale, verranno scossi da un improvvisa e sconvolgente notizia: tutti e quattro sono portatori d'una gravidanza aliena.
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Ricreazione di Quartieri Maxis:
Arboor Falls (No CC) : Ricreazione del quartiere di "Arboor Falls" della Modalità Gioco Libero di The Sims Pet Stories.
Mesa Flats (No CC) : Ricreazione del quartiere di "Mesa Flats" della storia "Midnight Masquerade" di The Sims Pet Stories.
Garden Heights (No CC) : Ricreazione del quartiere "Garden Heights" della storia "Best in Show" di The Sims Pet Stories.
Bitville (No CC) : Ricreazione del quartiere "Bitville" della storia di Vincent di The Sims Stories.
Four Corners (No CC) : Ricreazione del quartiere "Four Corners" della storia di Riley in The Sims Stories.
Riverside (NO CC) : Ricreazione del quartiere principale di The Sims 2 Beta, il quale doveva essere originariamente la vera Bellavista. In questo quartiere potrete trovare una versione "alternativa" di Don Lotario e Dina Caliente. Dina non ha la sorella Nina, Don è sposato con una donna di nome Sara ed ha un figlio di nome Alex.
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Modifiche di Quartieri Maxis:
Alt Neighborhoods (Pochi CC) : Si tratta dei tre quartieri principali del gioco base (Bellavista, Stranizia e Verona + Fiumefertile) modificati affinché offrano una versione "alternativa" ove il giocatore può giocare. Le novità di questi quartieri è che tutti i lotti sono ri-arredati e ristrutturati, alcuni sim hanno modifiche a livello d'aspetto, alcuni sim hanno aspirazioni diverse, e molti (quasi tutti) hanno diversi orientamenti sessuali da quelli che il gioco base offre. Per esempio, piccolo spoiler che vi faccio, in queste versioni Dirk Sognid'oro ed Elvis Sventura sono gay.
Pleasantview...with a Twist! (No CC) - In questa versione di Bellavista (Pleasantview) vi sono dei colpi di scena che cambiano quasi totalmente la storia...riuscirete a trovarli tutti? Alcuni sono ben nascosti!
Strangetown...with a Twist! (No CC) - In questa versione di Stranizia (Strangetown) vi sono dei colpi di scena che cambiano quasi totalmente la storia...riuscirete a trovarli tutti? Alcuni sono ben nascosti!
#thesims2#thesims2ultimatecollection#the sims 2#pleasantview#the sims 2 ultimate collection#nekojima#strangetown#thesimsstories#fanmadeneighborhoods#fanmadeneighborhood#downloadsuggeriti#download#polgannon#sedona#riverside
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Da un'autrice anonima
So che, probabilmente, non verrà letto da nessuno né pretende di essere letto.
È solo la voce di qualcuno che blatera da solo osservando il soffitto, è una sorta di sfogo o, per la precisione, è ciò che serve al sudetto qualcuno per rendere uno sfogo un immagine più concreta e non un ammasso amorfo di parole stipato in un angolo remoto delle mente.
L'albero in foto ha una storia :tutto ha una storia, una sua personale vita di carta, o così sono giunta a concludere. Comunque sia, io vi posso solo raccontare la storia di quell'albero per me, di tutte le storie che lui-l'albero- ha vissuto prima che io facessi impropriamente mia la sua esistenza; non posso dirvele, perché purtroppo non le conosco.
Mi è successo di vivere due anni avvolti da una nebbia che li ha resi senza tempo, senza uno scheletro su cui reggersi. Ho vissuto due anni priva di cognizione temporale. È capitato.
Non vi è mai successo di destarvi da un sogno ed essere ancora incastrati fra i due mondi ? Non vi è mai capito di perdere anni? Perdere, che brutta parola, una parola inapropriata : io non ho perso nulla. Ho scordato, forse, ho regresso,ho dissimulato con una involontaria e, necessaria, caparbietà due anni della mia esistenza. Ma non li ho persi, ho immaginato molto. Li ho sofferti a tratti subiti.
Voglio iniziare dall'autunno ,per me è stato un dolce rifugio dove nascondere le mie angosce.
John keats disse che le foglie d'autunno sono il paradigma del passeggero, Lui diceva che l'autunno fosse il parallelismo fra il randagio e la bellezza del mutamento umano : si è sempre detto, fra gli scrittori, che l'autunno fosse la stagione dei poeti, dei tormentati.
Io amo i cimiteri, il crepuscolo, ottobre. Insomma tutto ciò che è sulla soglia, no? Mi da serenità. È come un memento mori. È li per ricordarti che tutto è incostante divenire, ma anche se è sempre tutto diverso niente cambia per davvero. Eppoi i colori dell'autunno sono pieni di calore, ma non un calore che scotta. Non un sole che è nel suo massimo di vita, nel suo massimo più alto di espressione. Non un grido.
È un calore differente. Un calore che ti accoglie perché colmo di silenzio e riflessione, è un giallo stanco è dolcemente nichilista, forse. Un arancio saggio. Consapevole.
Lo so è solo una stagione, ma dentro io ci leggo tanto inchiostro silente e del mistero dormiente. Amo così tanto il mio autunno, il suo succedere. Vorrei vivere in un perenne ottobre. Credo che il mio cuore possa essere riassunto in una manciata di inchiostro e una foglia d'autunno.
Sono le 5 del mattino di una domenica di luglio sono passati più di 6 giorni e molteplici cieli buii dall'ultima volta che farneticavo parole a caso su questo.... Questo... Come lo chiamo? Che nome ha? Appunto ? Me lo faccio andare bene; su questo appunto.
Come stavo dicendo : vivere due anni e tentare di districarsi da dosso una melma scura appiccicaticcia a cui ancora ora non so dare una definizione ,è stato complesso e a tratti improbabile. Contro cosa stavo lottando?contro chi? Contro quale perché ? Contro me stessa non credo ,me stessa era momentaneamente andata a fanculo in qualche zona nascosta. Fatto sta che la sola cosa che scandiva una sorta di linea di tempo è stato quell'albero , mi affacciavo e vedevo, osservavo, carpivo, il mutamento delle stagioni dalle sue foglie. Sapevo di trovarmi in un mese o in un altro solo perché le sue foglie mi sussurravano informazioni, come informatori segreti di un fuggitivo a cui serve protezione. Mi domando tutt'ora che sarebbe successo se quel platano occidentale non fosse mai esistito, che cosa sarebbe successo se non avessi avuto i miei informatori segreti a bisbigliare dati di fatto al mio orecchio. In che modo avrei osservato il passare dei giorni? In che modo lo avrei potuto riconoscere?
Ho vissuto in un contrasto fra panico e alienazione, sapete che significa? Io no. Io ancora non ho capito perché mi trovo in un posto di mare, io ancora non ho capito cosa, come e quando, io ancora non so perché, io non so ancora che cosa è successo. Quale dannato buco nero mi ha fatto inciampare nelle sue grinfie.
Ora ho la consapevolezza, in parte. Insomma sono qui e scrivo di quello che mi ha lasciato perplessa, attonita,scombussolata e confusa.
Ora sono qui:questo mi basta.
Vorrei poter raccontare con dei particolari, essere più diretta, avere dei dettagli, pagherai per dei dettagli. Ma non li ho.
Ho solo qualche notte insonne in più e una tristezza incontrollata e involontaria, a volte. Magari succede quando guardo troppo a lungo l'orizzonte, magari se sto troppo a contatto con le persone per troppo tempo, questa nuova tristezza ha il suono di un oggetto che cade nella stanza affianco a quella dove sei,ha il suono di rami calpestati, il suono di un brusio appena udibile in una giornata di pioggia.
Vorrei poter avere una morale, un riassunto che possa lasciare qualcosa ,un consiglio forse, belle parole, parole utili. Ma non ho nemmeno nulla di tutto questo. Non ho un bel finale, non ho un buon inizio. Non ho nulla di rassicurante, nulla di accogliente ,nulla di energico, nulla di nulla.
La storia dell'albero che osservate è la storia in cui forse tutti -o così spero- finiamo per cadere. Ci cadiamo per fatidico cuore in frantumi ,per una fatidica delusione ,per un fatidico qualcosa. Tutto è fatidico, no? La storia è che non c'è nessuna storia, solo elucubrazioni mentali di una instabile ragazza stesa sul letto che osserva il soffitto.
"Vorrei che questa storia fosse diversa. Vorrei che si svolgesse a un livello più elevato. Vorrei che mi facesse apparire se non piú felice, almeno più positiva, meno esitante, meno distratta da cose banali. Vorrei che parlasse d'amore, o anche di tramonti, di uccelli, di temporali, di nevicate.
Forse parla anche di questo, in un certo senso; ma in una rete intessuta di bisbigli, di supposizioni, di segreti insondabili, di parole non dette, di movimenti sotterranei e misteriosi. E c'è tanto tempo da sopportare, pesante come cibo fritto o fitta nebbia; avvenimenti fiammeggianti come esplosioni, per strade altrimenti decorose, placide, sonnolente.
Mi dispiace che ci sia tanto dolore in questa storia. Mi dispiace che sia a frammenti, come un corpo preso in un fuoco incrociato o smembrato a forza. Ma non c'è nulla che possa fare per cambiarla. Ho cercato di metterci anche cose buone. I fiori, per esempio. Ciononostante mi fa male raccontarla piú e più volte.
Ma continuerò questa triste ,arida, squallida storia, zoppicante e mutilata, perché voglio che tu la senta, come sentirei la tua se ne avessi l'occasione, se ti incontrassi mentre fuggi nel futuro. Raccontarti qualcosa significa credere in te, credere che esisti. Se ti sto raccontando questa storia è perché voglio che esista. Racconto, dunque tu esisti. "
Ecco qui, ho parafrasato come mio solito una pagina di lettere stampate, io non avrei saputo dire meglio ciò che quelle lettere stampate riportano.
Da me stava sorgendo l'alba, io ho così sonno. Ora mi sento meglio, ti ringrazio.
Non mi resta che augurati un buongiorno, una notte calma e un clima tiepido, ti auguro sogni non angoscianti, risvegli non bruschi.
Fatti i giorni e che i giorni facciano te, sconosciuto.
#il-tormento-degli-angeli#autrice anonima#parole non mie#autunno#bellissima#calore#anonimato#foglie#scrittrice#stagione
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D'accordo con l'anon sul fatto che molti si stiano appassionando grazie a Nicolas, ma allo stesso tempo non comprendo tutto il bordello attorno a lui perché mi pare uguale ad altri 387 ricciolini mori con l'orecchino 😅 Come attore lo trovo abbastanza bravo ma anche in questo caso non lo trovo così sconvolgente da fargli 80 elogi di continuo. Stessa cosa vale anche per Commare, Cesari e tutti gli altri su cui si sbava pesantemente : molto carini, molto bravi, ma è un po' presto per chiedere gli Oscar
Diciamo che almeno per loro il potenziale c'è e si vede, a differenza del cast di Sotto il sole di Riccione 🤣 (eccezion fatta per LudoT) Comunque ora mi voglio recuperare Marefuori...
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EDS6 VENTO D'ESTATE
LOLLIPOP
Signore e signori vi ringrazio di essere venuti al lido Sabbiadoro di Rimini. Come ogni anno vi allieteremo le serate con giovani artisti emergenti.
E quindi bando alle ciance, ecco a voi "I malandrini"
Uno, due, un, due e tre...
"Ho lasciato scappar via l'amore
L'ho incontrato dopo poche ore
È tornato senza mai un lamento
È cambiato come cambia il vento
Vento d'estate..."
"Grazie ragazzi. La serata è stata un successone anche grazie a voi ed alla vostra musica."
Il proprietario del lido è molto soddisfatto della serata. Per essere un martedi abbiamo davvero fatto il pieno. Tutti i tavolini, fatti con rocchetti giganti di filo, erano occupati e, inoltre, le prime file dei lettini e sdraio erano tutte piene. Ci saranno state almeno centocinquanta persone, forse anche duecento.
"Vento d'estate" è il pezzo che facciamo ogni volta come apertura dei nostri concerti e, devo ammettere, che la cantiamo veramente bene. Pier e io suoniamo insieme da circa quindici anni ma ci conosciamo da sempre. A 17 anni, poi, abbiano deciso di provare a fare un duo musicale. Lui alla tastiera e pc io, invece, alla chitarra e voce solista.
Quest'anno abbiamo accettato tre ingaggi per l'estate. Uno a Rimini dove cantiamo il martedì e il sabato, uno a Viserbella dove canteremo il giovedì e la domenica e uno a Riccione dove ci esibiremo il mercoledì e il venerdì. Un totale di 6 concerti a settimana dal 29 giugno fino al 5 settembre.
Centocinquanta euro a coppia fino al giovedi e duecento euro per i fine settimana. Avremo un bonus, invece, per le serate del 14 e del 15 agosto. Questa è ormai la mia vera vita. Il resto dell'anno faccio il bidello in una scuola elementare statale di Arezzo. Per tre mesi mi sento un Dio. Mio padre dice che sono un fallito. Lui è capo reparto in una fabbrica di pelletteria vicino Montevarchi. Gli mancano pochi anni alla pensione e una falange dell'indice della mano destra, ricordo di un incidente di lavoro. Per quello ebbe una promozione e un congruo rimborso economico.
Ha sempre odiato che suonassi. Ha sempre pensato che fossi uno smidollato e uno scansafatiche. Voleva che seguissi le sue orme in fabbrica ma, dopo migliaia di litigi, ha deciso di lasciarmi stare e ha cominciato la sua opera di convincimento con mia sorella minore. Con lei ha funzionato. È impiegata lì, per fortuna in amministrazione.
Stavo chiudendo la mia Gibson nel fodero quando mi sento chiamare alle spalle.
"Ciao. Ma il nome
<<I Malandrini>> non si può sentire. Fa ridere"
Mi volto pronto per controbattere ma annego in un mare blu cobalto...
"Ma... ma..."
"Malandrini. Si fa ridere come nome"
Mi riprendo distogliendo lo sguardo.
"Il nome deriva dalle marachelle che facevamo da bimbi. Il mio amico e collega Pier rompeva tutto col pallone mentre io mi divertivo ad impiccare lucertole. Mia nonna ci apostrofava così ed è diventato il nome del nostro duo"
La ragazza cominciò a ridere a crepapelle circondata da altre quattro ragazze.
"Mi offri un drink?"
"Che hai fatto? Hai perso una scommessa con le tue amiche e ora devi abbordarmi?"
La ragazza è bellissima. Capelli mori lucidi che le scendono dietro le spalle. Abbronzatissima con un rossetto deciso che contorna una bocca che sembra scolpita da Canova. Quegli occhi blu, inoltre, sembrano entrarti dentro come l'acqua del mare che si infila ovunque. E nulla si può contro il suo volere. Le sue curve sono generose e strette in un vestito estivo leggero. Le scarpe col tacco servono sicuramente per darle un tocco di sensualità maggiore ma non ce ne sarebbe bisogno. È già molto sexy così.
"Ti ho chiesto un drink mica uscire insieme"
"Ok. Te lo offro solo se mi dici il tuo nome e se sei maggiorenne"
"Livia è la risposta alla prima domanda, ma mi chiamano tutti Lollipop. Alla seconda invece non ti rispondo"
"Allora ti posso offrire un'acqua tonica al massimo" Le dico sorridendo.
"Hai dei bei denti mio bel malandrino..."
"Tommy. Chiamami Tommy" "Va bene Tommy. Comunque farò 18 anni tra otto giorni. Il 21 luglio per l'esattezza"
"E allora non puoi bere alcolici. Al massimo un analcolico se vorrai"
Mi rivolgo al mio amico chiedendogli se volesse qualcosa. "La solita birra corretta al rum".
Chiudo la mia fedele compagna di note e mi dirigo al bar del lido con Livia. Tutti si congratulano con me per la performance canora, soprattutto quando abbiamo cantato "Bella d'estate". Ringrazio tutti rispondendo loro che, l'indomani sera, ci saremmo esibiti al "Cocorito" di Riccione. Chi avrebbe voluto sentirci nuovamente sarebbe venuto lì.
"Io ci sarò" mi sussurra Livia all'orecchio. Sorrido mentre ordino una birra al rum, un Moscow Mule e un analcolico alla fragola per la mia nuova fan. In un attimo i nostri cocktail sono pronti.
"Allora Livia perché ti chiamano Lollipop?"
"Perché mi piacciono i lecca lecca..." E mi dice questo fissandomi negli occhi e appoggiando le sue labbra rosse sulla cannuccia.
Deglutisco un sorso della mia bevanda a base di vodka, anche solo per non pensare a quello che mi sta capitando.
Il trillo dei nostri cellulari mi toglie dall'impasse. Guardo il mio dove Pier reclama la sua birra corretta. Lei risponde al messaggio che le è arrivato.
"Livia ti auguro un buon proseguimento di serata. Porto la birra al mio amico"
Livia mi prende la mano. "Aspetta. Io e i miei amici andiamo al Pineta a Milano Marittima. Vieni con noi?"
Devo dire di no. Per forza.
"Mi sentirei fuori luogo. Dai. Non posso"
"Ti farò sentire come se stessi in un posto da dove non vorresti andartene mai" E giù un altro sorso di cocktail dalla cannuccia. Questa volta, appena finito, si sposta una ciocca di capelli dietro l'orecchio, mi fissa nuovamente e si morde il labbro inferiore.
"Livia. Non mi sembra il caso."
Estrae dalla sua pochette una biro con la quale scrive qualcosa sopra un tovaglialino di carta che mi infila nella tasca dei jeans sussurrandomi nuovamente all'orecchio: "Vedi tu se è il caso o meno". Mi bacia sulla guancia e se ne va lasciandomi da solo al bar.
Estraggo il pezzetto di carta dove leggo il suo numero di telefono con la firma Lollipop dove, al posto delle "p" ci sono, appunto, due lollipop stilizzati e al posto delle "o" due lollipop a forma di cuore.
"Pensavo che la mia birra sarebbe arrivata dal Belgio..."
"Pier mi è capitata una cosa strana. Una ragazzina di 17 anni mi ha dato il suo numero di telefono e mi ha invitato a uscire"
"E come è questa ragazzina, Tommy?"
"È bellissima Pier. E non sembra avere 17 anni. Vabbè farà 18 anni tra dieci giorni ma ne dimostra di più"
"Sarà un troione Tommy. Come quelle dell'anno scorso in Sardegna ricordi? 19 anni appena compiuti e succhiavano l'impossibile... Io se fossi in te ci andrei. O sei sempre quello che si deve innamorare per andare con una donna? Non cambi mai. Poi da quando Letizia ti ha lasciato hai paura di stare con una donna."
Pier solito cinico. Per lui, le donne, sono tunnel da percorrere. Sempre. E Letizia ha lasciato una ferita enorme dentro di me. Non voglio più soffrire.
"Pier l'anno scorso ci hanno detto che avevano 19 anni solo dopo altrimenti, io, non ci sarei stato. Ma questa ragazza ha un non so che di strano. Mi ha scombussolato. Ha due occhi che ti rapiscono"
Mento a me stesso. L'anno scorso ero devastato dalla fine della storia con Letizia proprio all'inizio dell'estate. E chiodo schiaccia chiodo mi sembrava la soluzione migliore. Ma non andò come previsto. Mi ero sentito più vuoto di prima. Da quel momento decisi che non avrei mai più sofferto per una donna.
"Allora chiamala e fatti rapire..."
"Andiamo a dormire che è meglio. Domani al Cocorito dobbiamo fare meglio dell'altra sera."
"Chiudi gli occhi e ti senti per sempre così
Ancora qui fra le mie braccia
Per tutti e due basterebbe tornare fin qui
Come onde di notte sulla spiaggia"
"Grazie a tutti"
Il titolare del Cocorito, stasera è super contento. Tanta gente è venuta ad ascoltarci. Stiamo facendo delle belle serate.
"Ehi Malandrino. Io sono venuta a sentirti stasera. Ma tu, ieri, non mi hai chiamata"
Riconosco quella voce e un piccolo sussulto mi coglie impreparato.
Mi volto e la saluto: "Ciao Livia. Come stai?"
La guardo. Sembra fuoriuscita dal libro di Nabokov o dall'omonimo film di Kubrick e scaraventata nel XXI secolo, qui, sulla riviera romagnola. Occhiali con le lenti a forma di cuore e un lollipop tra le labbra rosse. Le sorrido.
"Te l'ho già detto che mi piacciono i tuoi denti?"
"Si, ieri sera"
"Me l'offri un altro drink?"
"Ma vieni da me solo per scroccare bevute?"
"Veramente, io, ieri sera ti ho invitato a venire con me ma tu non hai voluto... Anzi come hai detto? Ah si. Non ti sembrava il caso..."
"Dai Livia. Ho quasi il doppio dei tuoi anni e di quelli di tutti i tuoi amici..."
"Non credo proprio" mi interrompe scocciata "Ieri sera sono uscita con un ex calciatore che ho conosciuto in disco..."
"Dai. Solito analcolico?"
"No. Sono un po' giù. Posso avere una cosa un po' più forte?"
"Dai ti offro una sangria che qui la fanno davvero buona"
Ci avviamo verso il bancone del bar e ordino due sangria.
"Livia.."
"Lollipop non Livia"
"Va bene. Lollipop come mai sei giù? Che ti è successo?"
"Le mie amiche dicono che sono scema perché mi piace uno che non mi si fila e che dovrei lasciar perdere. Invece anche oggi sono stata da lui"
"Si? E lui?"
"E lui niente. Lui mi offre una sangria..."
Un pezzo di pesca mi va di traverso e lei comincia a ridere di sano gusto.
"Ma sei scema? A momenti muoio soffocato..."
Scende dallo sgabello e, prendendomi la mano, mi dice di seguirla.
Con i bicchieri di sangria ben saldi tra le nostre dita ci avviamo verso la passerella che conduce alla spiaggia. In lontananza riecheggiano le note di Rkomi e Tommaso Paradiso che cantano "Ho spento il cielo". Alla fine della passerella, Livia appoggia il bicchiere ormai vuoto sulla base di un ombrellone e prende le scarpe in mano mentre con l'altra continua a stringere la mia.
"Malandrino, ora chiudi gli occhi. O hai paura?"
"Non ho paura di chiudere gli occhi. Ho paura di te..." Le dico mentre chiudo gli occhi e la seguo nel nulla. Il rumore delle onde si fa sempre più vicino. Il rumore della risacca e l'odore di sale mi fa capire che siamo vicinissimi al mare e, in quel preciso istante, lei mi lascia la mano.
"Posso aprire gli occhi?"
"Ancora no. Conta fino a venti e poi aprili.
" Uno, due, tre... Diciotto, diciannove e venti. Ora posso aprirli?"
In lontananza sento un "si" e un "dai vieni qui".
Apro gli occhi e vedo le scarpe e il vestito di Livia sulla sabbia. Lei nuota al chiarore della luna e mi chiede di raggiungerla.
Ma si. Un bagno di notte non ha mai fatto male a nessuno. In un attimo rimango in boxer e mi tuffo in acqua.
Mi avvicino a lei.
"Non hai paura di avermi cosi vicino?"
"Se mi guardi così
Se mi sfiori così
Se avvicini la tua bocca al mio orecchio
Non finirà bene, ma ti prego no
Non smettere, non smettere mai"
La fisso nel suo blu più profondo "No. Non ho più paura"
Le stringo le spalle e la bacio.
Lei non aspettava altro. Le nostre bocche sapevano di sale e vodka. Di pesca e di cannella. Di voglia e d'estate. I suoi seni duri premevano sul mio petto mentre le sue mani mi graffiavano i fianchi. Ci siamo staccati, ridendo e, mano nella mano, ci siamo diretti verso i vestiti.
"Ho spento il cielo per ritrovare
L'unica luce dove adesso sei tu
Dove adesso sei tu"
"E ora?" Dico ad alta voce.
"E ora voglio fare l'amore con te..."
"Da me, in albergo, non si può. Pier sarà già rientrato e starà dormendo"
"Mando un messaggino alla mia amica Robi. Se è ancora in giro le dico di non rientrare fin quando non le riscrivo...."
Ma cosa sto facendo. Sto organizzando una notte di sesso con una minorenne. Tommaso stai facendo una cazzata. Fermati finché sei in tempo.
"Prima, però, passiamo ad un h24 e prendiamo una vodka ok?"
Annuisco. Sono in conpleta balia di questa ragazza che mi ha ottenebrato la mente; ogni volta che mi guarda io anneggo nei suoi occhi e mi perdo tra le sue labbra.
Prendiamo un taxi che ci riporta a Rimini, all'hotel Villa Rosa, camera 46 al quarto piano. Robi, la sua amica, ha dato il via libera a Livia e alla nostra notte. Scendiamo dalla vettura che siamo ancora bagnati. I capezzoli di Livia spingono il cotone a toni floreali. È bellissima. E potenzialmente pericolosa. Il tassista mi guarda in modo strano quasi schifato. Forse ha capito che lei è minorenne e mi avrà tacciato come il porco che se la fa con le ragazzine. Pago e se ne va. Entriamo nell'albergo e in un attimo arriviamo in camera. Non faccio in tempo a chiudere la porta dietro di me che Livia rimane in culotte e tacchi. Il vestito ora è in terra. È una pantera. I suoi capelli neri bagnati le danno un'aurea animalesca... Ci baciamo, quasi ci mangiamo dalla voglia che ci assale.
"Fammi tua. Fammi sentire che uomo sei"
I jeans a terra ed io su di lei. Dentro di lei.
"Più forte. Fammi sentire chi è che comanda. Fammi male."
Sfilo la maglia e lei si mette carponi sul letto.
"Sculacciami"
La mia mano sui suoi glutei.
"Più forte"
Comincio a colpirla sempre più forte. Macchie rosse si formano sul suo sedere.
"Dai scopami"
Entro dentro di lei e non ne esco più. Né fisicamente né mentalmente. Ogni sera lei viene a sentirmi cantare e io, ogni sera, le dedico "Bella d'estate".
"Noi siamo zingari di periferia
I nostri son giochi
Che durano poco
E la notte se li porta via"
Ogni notte dopo il concerto è un gioco nuovo. Sesso orale dentro una barca sulla spiaggia, oppure sesso bendata e legata in un'auto presa a noleggio sulla litoranea adriatica. Alla mercé di qualsiasi occhio indiscreto.
Ammanettata ad un pedalò.
Siamo l'uno il gioco dell'altra.
Siamo la passione e il rien ne va plus del casinò. Ho puntato tutte le mie fiches su Livia e spero che esca il mio numero, anzi il nostro numero. Quello che ci farebbe sbancare. Quello che cambierebbe la nostra vita. E non mi importa della differenza di età. E non mi importa che vuole il sesso forte, che vuole i miei segni sulla sua pelle. Io sono più suo che lei di me. Mi sento attratto, anzi legato a lei. Una corda che mi stringe il cuore e lo stritola ogni volta che siamo lontani. Respiro e vivo solo quando siamo vicini. Quando siamo labbra contro labbra, quando io sono dentro di lei o quando è lei che mi vuole dentro. Non ci sono ruoli; ci sono solo due persone che si vogliono reciprocamente. E non vogliono staccarsi mai. Io, senza di lei, sopravvivo...
"Domani è il tuo compleanno. Voglio farti un regalo. Cosa ti piacerebbe?"
"Voglio fare l'amore con te. Voglio stare con te tutta la notte. E voglio che sia tutto perfetto perché...."
Livia distoglie lo sguardo da me, guarda il mare dalla finestra della sua camera e si ammutolisce.
"Cosa hai? Cosa succede?" Le chiedo facendole ruotare il viso verso di me con un dito sul mento. Sta piangendo. Piccole lacrime nascono da quel mare dei suoi occhi e le solcano le guance, veloci, come barche a vela in una giornata di tramontana.
"Tommy giovedì torno a casa. Torno a Bologna e noi non ci vedremo più"
La guardo e sorrido. Le prendo una mano e la bacio.
"Tesoro. Bologna dista 2 ore di auto da Arezzo. Staremo ancora insieme. Amore mio saremo sempre insieme"
"Tommy. Hai il doppio della mia età e i miei non vorrebbero mai che ci frequentassimo. E non lo voglio neanche io. Non lo voglio più"
Una folgore mi trafigge il cuore. Mi sento inerme. Sfatto. Sono senza forze e senza pensieri.
"Ora, però, non pensiamoci Tommy. Stasera devi cantare al Sabbiadoro e io, per domani, ho già prenotato il tavolo al Cocorito a Riccione e ho prenotato una stanza al Des Bains. Quindi basta pensare a cose brutte. Ora rivestiti e vai a cantare. Io mi faccio una doccia e ci vediano al Lido."
Mi vesto quasi senza pensarci ed esco come fossi un automa. Arrivo al mio albergo e trovo Pier intento negli ultimi preparativi. Mi saluta ma mi vede stravolto. "Che hai fatto?"
Mi siedo sul mio letto e con lo sguardo perso nel vuoto "Mi sta lasciando. Pier. Lollipop mi sta lasciando"
"Dai Tommy. Era un amore estivo. Cosa ti aspettavi? L'amore della tua vita? Anzi stasera, anche se non è finita l'estate mettiamo in scaletta <<L'estate sta finendo>> ok? Dai Tommy bevi un po' di vodka e riprenditi che tra meno di un'ora dobbiamo cantare"
"Ok. Faccio una doccia e mi preparo"
L'acqua mi corre veloce sul corpo mischiata a lacrime di delusione. E rabbia.
"L'estate sta finendo, lo sai che non mi va
Io sono ancora solo, non è una novità
Tu hai già chi ti consola, a me chi penserà"
"Ancora una volta siete stati fantastici. Penso che vi ingaggerò anche il prossimo anno"
"Per noi andrebbe bene Sig. Bertozzi. Però rivedremo l'ingaggio..." Pier comincia a trattare col proprietario del Lido mentre chiudo la mia Gibson nel fodero.
"Ma tu, dei due Righeira, chi eri?"
"Quello sfigato" ribatto scocciato a Livia.
"Tommy cosa hai?"
"Cosa ho? Siamo stati una settimana sempre insieme. Ogni momento del giorno e soprattutto della notte. E ora mi hai gettato via come un pezzo di carta. Sono immondizia per te. Sono immondizia da gettare"
"Tommy cosa stai dicendo? Io ti voglio bene."
"Ecco. Tu mi vuoi bene mentre io ti amo"
Le strillo in faccia il mio malumore e il mio amore mentre alcune persone ci guardano sottecchi. Livia mi abbraccia e non dice nulla. Mi da un soffice bacio sulle labbra e mi invita a bere.
Controvoglia accetto.
"Auguri amore mio. Anche se è mezzanotte e mezza..." Le riesco a dire col cuore in mano. Sanguinante.
Mi bacia sulle labbra.
"Mi hai dedicato <<Bella d'estate>> a mezzanotte e sono stata contenta. Andiamo a fare una passeggiata in riva al mare? Robi mi ha indicato un posto dove non ci va mai nessuno. E voglio fare io un regalino a te..."
I suoi occhi blu mi penetrano e lobotomizzano la mia mente. Fino a due minuti fa ero arrabbiato e deluso e ora, come un quindicenne alle prime cotte, non vedo l'ora di essere da solo con lei. Poi, lei, oggi è ancora più radiosa. I capelli sono raccolti in una lunga coda che le cade sulla schiena nuda. Il vestitino leggero estivo fa capire, dalla scollatura, che è, come al solito, senza reggiseno. D'altronde non ne ha bisogno. Ha un seno perfetto con due capezzoli che mordono il vestito sul davanti. Spingono imperterriti e so che molti occhi, durante la serata, bramavano di toccarli, di baciarli, di farli propri. Le gambe affusolate e perfettamente abbronzate sono ornate, dai polpacci in giù, da scarpe da schiava. Come la sua indole sessuale. Amo quando vuole che la comandi. Quando la devo colpire perché so che, in quel momento, è lei che comanda e non io. Io sono solo succube delle sue voglie. Ma fino a quando?
Chiamiamo un taxi che arriva in pochi minuti.
"Porto di Rimini grazie"
In dieci minuti siamo arrivati. Paghiamo e scendiamo.
La ruota panoramica è chiusa ma i mille colori che la decorano la fanno risaltare nel buio della notte e del mare.
Livia mi prende per mano e mi chiede di seguirla. Ci avviamo sul molo di levante dove alcune coppie si baciano sotto le stelle. In lontananza si sentono i rumori ovattati di qualche discoteca sulla spiaggia. È quasi l'una di notte e fra poco chiuderanno tutti i locali all'aperto e, i più nottambuli, si trasferiranno nelle discoteche in villa a ballare fino alle 4 del mattino.
Le spiagge si spopoleranno e, chi rimarrà, sarà solo per rendere quella notte unica e magica. Arrivati agli uffici del porto voltiamo a sinistra per raggiungere il faro di destra del porto. Una volta sul posto, Livia, si leva le scarpe col tacco, le lascia in terra e mi chiede di aiutarla ad aprire la porta.
"Vuoi andare lì sopra? Sei matta? Se ci scoprono ci fanno passare i guai..."
Livia mi fissa negli occhi.
"Lollipop non ha mai fatto l'amore su un faro. E oggi, essendo un giorno unico, voglio farlo."
Nel dirlo sale i primi gradini della scaletta.
Il faro sarà alto cinque o sei metri e la scaletta interna è impervia. Livia, incurante di ciò continua la sua scalata. Da sotto le vedo le belle gambe e le natiche sode che mi chiede sempre di schiaffeggiare. Stanotte non so cosa vuol fare. È sempre una sorpresa fare l'amore con lei. La mia Lollipop. In qualche minuto la vedo raggiungere la piazzola dove c'è la porticina per uscire fuori dal faro. La apre e esce pronunciando: "Sbrigati. È bellissimo quassù".
Arrivo dietro di lei e la bacio sul collo. "Nulla è paragonabile alla tua bellezza Lollipop"
"Voglio fare l'amore qui. Con le stelle che ci fanno da guardoni. Voglio farlo come mai"
Quando ha quello sguardo so che non sarà mai un momento normale. Ma lei non lo è mai stata in questi giorni. È proprio come il mare impetuoso che ti scaraventa in ogni dove. Tu puoi provare a nuotare, a stare a galla ma ti sbatte e ti porta dove decide lui. Ecco lei è un'onda di piacere che ti porta all'orgasmo mentale e più sei in balia di quell'onda e più non vuoi fare altro che assecondare quel movimento e quel momento.
La sua mano afferra la mia cintura e la slaccia. Mi bacia il collo, mi morde il labbro "Tu sei il mio padrone vero? Devo soddisfare tutte le tue voglie. Vuoi che lo prenda in bocca mio signore?"
Non mi fa parlare. Apre i bottoni dei miei Levi's e infila la mano nei boxer. La mia voglia pulsa passione che viene colmata da un bacio caldo.
Sotto sento delle voci. Probabilmente un'altra coppia che voleva conoscersi intimamente in questo posto.
Guardo il suo volto che sembra mutare forma ad ogni giro di luce del faro...
"Levati la cinta e mettimela intorno al collo. Fammi sentire la tua cagna al guinzaglio".
Faccio ciò che dice e le stringo la cinta facendole due giri intorno al collo. Serro una estremità con la mano e la sento ansimare.
"Si così. Ora lo voglio di nuovo in bocca. Sono la tua Lollipop"
È incredibile quanto sia eccitato. Mi fa letteralmente I-M-P-A-Z-Z-I-R-E.
"Ora ti voglio dentro. Fammi sentire la tua virilità".
Si alza e appoggiandosi al parapetto si alza sulle natiche la gonnellina del vestito. Con l'altra mano mi porge l'estremità della cintura.
"Scopami Tommy. Fammi godere. Per l'ultima volta"
Entro dentro di lei ma quelle parole mi frustano l'anima.
<<Per l'ultima volta>>
Ormai ha deciso. Oggi è il nostro ultimo giorno. L'ultima scopata. Sono solo immondizia da gettare.
"Si si dai continua cosi. Dai stringi. Di più dai. Fammi venire. Ehi Tommy. Piano. Ahi Tommy stai stringendi troppo. To.... "
Un tonfo cupo. Il sangue che si riversa piano tra gli scogli e il mare. La luce del faro, ad intermittenza, illumina il suo volto con gli occhi chiusi e le braccia aperte in maniera scomposta. Scendo le scale dopo essermi ricomposto. Slego la cinta intorno al suo collo e faccio il percorso inverso a quello fatto poco fa con lei. Il nostro ultimo incontro.
Chiudi gli occhi e ti senti per sempre così
Ancora qui fra le mie braccia
Per tutti e due basterebbe tornare fin qui
Come onde di notte sulla spiaggia
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James & Ellen _3/05/2018
* La sua ex gli aveva scritto, la sua ex le aveva mandato un messaggio. Qualcosa non quadrava, era certo. Confuso, appena curioso e ribelle come sempre si avviò verso casa sua, la stessa casa per cui aveva lavorato per poter avere la possibilità di incontrare suo padre. Sorrise ricordando quanto fosse bello averla fra le sue braccia in suel letto magnifico. Accelerò. Doveva arrivare il prima possibile. Dopo alcuni minuti si ritrovò davanti quella casa. Prese il cellulare e digitò semplicemente : * Whatsapp message to:Palmer. >> Sono qui. Ellen Palmer Mai si sarebbe aspettata da sé stessa, di poter avere il coraggio di scrivere al suo ex. Eppure poco tempo prima, la città sembrava aver avuto un vuoto di memoria e loro compresi, dopo aver avuto quella strana situazione nel magazzino della macelleria. Ma adesso aveva capito che qualcosa si celasse dietro le persone di quella città, qualcosa che veniva nascosto agli occhi di chi come lei, non vedeva la cruda verità. Ecco perché lo aveva chiamato: oltre al voler capire cosa fosse successo la volta scorsa, voleva aggiornarlo su fatti accaduti di recente, che li avrebbero condotti a poter scoprire la verità. Non rispose al messaggio, piuttosto uscì dalla finestra e scese dalla rampicante attorno alla scala, controllando che nessuno la vedesse. Poi vide James, e gli andò incontro. Quella moto... «Ehi..» James Cole Collins * Quel messaggio lo stava tormentando ormai da minuti, non ce la faceva più, non sapeva perché tutto quel rinnovato interesse nei suoi confronti. Eppure c'era qualcosa, proprio come un sogno che gli ricordava che loro due si fossero già visti e avessero fatto riavvicinare nuovamente quelle loro due anime. Ma lui non voleva crederci, non poteva credere a quel qualcosa che era dannatamente impossibile. Deglutì mentre, pensandoci, schiacciava il pedale per andare più veloce. Poi quel motore cessò di fare rumore ed il suo piede toccò il suolo mentre l'altro stabilizzava la moto. Era sua moglie quella moto, non poteva tradirla. Si aggiustò le maniche della giacca quando la vide bella come non mai. Sorrise, quella ragazza era stata la sua prima donna in assoluto. Non credeva... * Palmer.. Ellen Palmer Il solito stile impeccabile del ragazzo non peccava mai, sempre in quella sua giacca rockettara, il tipico stile da duro, che Ellen sin da quando stavano insieme, adorava. Lo rendeva particolare a modo suo. Finalmente le fu davanti e la chiamò com'era solito fare: per cognome. Come quando nei corridoi di scuola dovevano salutarsi prima di mettersi insieme. Ora, come avrebbe dovuto fargli capire che il favore era tanto importante, tanto da chiedere il suo aiuto? Aveva visto un Axel ferito allo stomaco con la ferita rimarginata un paio di giorni dopo. Chase divenuto folle e Lincoln era riuscito a scampare dalla presa del penultimo. Ellen se lo sentiva, qualcosa non quadrava e ne aveva avuto la prova quando nessuno di loro aveva negato di avere un segreto in comune. James l'avrebbe creduta? L'avrebbe aiutata? «Sembri.. diverso.» Non seppe perché glielo aveva detto, ma l'aveva pensato e la bocca aveva parlato da sola. «Ad ogni modo, come ti ho detto nei messaggi, mi serve il tuo aiuto. Devo scoprire una cosa che potrebbe interessare e giovare ad entrambi. Sempre se tu.. voglia, insomma, entrare in una proprietà privata che non mi appartiene.» James Cole Collins * I suoi piedi si fermarono davanti a lei, davanti quella specie di splendore che aveva abbandonato ormai un po' di tempo fa. Ma la ragazza, seppure ora, gli interessasse meno, era pur sempre favolosa come al suo solito. Per un attimo i suoi occhi la scrutarono attentamente e ricordarono ogni qual volta le sue mani avevano toccato quei boccoli mori, ogni qual volta, abbracciato a lei, aveva respirato il profumo e ogni qual volta aveva assaporato con le labbra... No, non poteva pensarci, ora lei non ricopriva più quel ruolo. Lei era la Palmer, la ragazza semplice e troppo ingenua della porta accanto che non può stare con un "bad boy". Accennò una risata mente si spostò il ciuffo* In che senso? *chiese spontaneamente non capendo dove volesse arrivare con quel diverso, d'altronde la diversità si rifaceva a più aspetti della vita* Aspetta... cosa abbiamo io e te in comune? Dove dobbiamo andare e cosa vuoi che facciamo di preciso? Ellen Palmer «In nessun senso. Ho parlato senza pensare.» Rise nervosamente e si portò un ciuffo ondulato di capelli, dietro l'orecchio. Metterla in soggezione non era poi così complicato, a quanto pareva. Bastava poco per vederla arrossire ed abbassare lo sguardo. Ma non stavolta, si era decisa d'essere forte, di potercela fare e di combattere il passato. Prese un bel respiro, poi dalla tasca della giacca in jeans - quella dalla quale non si separava mai - prese un bigliettino e glielo porse. Vi era scritta una via, dove sarebbero dovuti andare. «Questo è l'indirizzo in cui dovremmo.. entrare. Si lo so che è contro la legge e non è da me fare certe cose ma.. fidati, c'è qualcosa più grande di noi da scoprire.» Gli si avvicinò e si assicurò con un'occhiata che nessuno li stesse ascoltando. «Ho visto un ragazzo, l'altro giorno, perdere del sangue dall'addome ed oggi, invece, non aveva nulla. Capisci James? Devo entrare in quell'appartamento. So.. sento che lì troveremo qualcosa. E magari tu potresti scriverci se dovessi scoprirlo.»
James Cole Collins Non penso che a chiunque dici che è diverso! Cosa ho che non va? Sono diventato brutto? *Chiese incuriosito mentre i suoi occhi la scrutavano ancora come se non la vedessero da anni. D'altra parte da quando erano stati insieme l'anno precedente era cresciuta e automaticamente era anche cambiata e, chissà perché, lui i cambiamenti li aveva notati tutti in un batter d'occhio. L'unica cosa che non era riuscita a cambiare era il suo arrossire persistente che alcune volte, a suo avviso, non aveva senso. Appena vide il colore del viso della giovane sorrise e poi senza farselo dire due volte prese il biglietto da visita. * Che indirizzo è questo? A cosa stiamo andando incontro? Ellen spiega invece di arrossire senza senso! *disse convinto di sé mentre l'attimo dopo già stava ascoltando la vicenda* Chi è questo tipo? Ellen Palmer «Mi è scappato, okay? No, no che non sei diventato brutto. Che domande fai?» Il sentirsi fissata in quel modo la portò a darsi un'occhiata addosso. Che fosse vestita male? D'altronde aveva messo un paio di jeans ed una maglietta, niente di brutto e niente di bello, solo.. un abbigliamento normale al quale credeva che lui stesso fosse abituato. Avrebbe voluto chiedergli cosa non andava in lei, il perché sembrava starla studiando e che la metteva in imbarazzo, nonostante tutto, nonostante si conoscessero bene. «A nulla! Cioè.. non ci beccherà nessuno. Devi solo aiutarmi a scassinare la porta di servizio oppure salire da qualche finestra, poi se vorrai potrai pure andare. Davvero. E non arrosisco.. senza senso!» Non sapeva perché, ma non riusciva a dirgli che la casa fosse di Lincoln, un ragazzo con cui aveva iniziato ad uscire. Anche se erano ormai lasciati da un po', James ed Ellen, si sentiva come in colpa, nel dirglielo o non dirglielo. «È un tipo. Ma non importa chi sia! Importa cosa potremmo trovare per confermare che io abbia ragione.» James Cole Collins Che domande faccio? Di curiosità ovviamente.. *Sorrise spontaneamente, a pensarci non l'avrebbe neppure mai fatto eppure l'aveva fatto e non sapeva neppure lui perché. La guardò ancora non capendo né se stesso né perché le stava dando così tanta corda. Erano due persone estremamente strane quei due eppure nonostante tutto quello che era successo tra loro si cercavano proprio come in quel momento. Sentì il bisogno di non staccarle gli occhi di dosso e fu forse per questo che continuò ad osservarla. Le sue parole finirono per incuriosirlo sempre di più e quasi avrebbe voluto dirle subito si, ma aveva bisogno di sapere, di conoscere o semplicemente di parlarle.* Non ci beccherà nessuno, questo è certo. Qui hai a che fare con un professionista. Entrerò con te, sicuro. E arrossisci, sempre, soprattutto in mia presenza... so che sono attraente però non farmelo capire! *fece l'occhiolino per poi mettere una mano bella tasca dei jeans e cercare di capire cosa volesse davvero quella ragazzina.* Allora.... un tipo significa che ti piace? Chi è? Che conferme? Ma di che stai parlando, baby? Ellen Palmer «Ne hai fin troppa di curiosità tu, Collins.» Quanto tempo non usava anche lei il suo cognome per chiamarlo? Le parve strano, strano come la sensazione che le diede ripensare a qualche settimana prima in quel posto insieme a lui. Scosse il capo e si portò i capelli su una spalla, poi con la punta della scarpa calciò via un sassolino che arrivò più lontano sul marciapiede. Fu felice quando lui accettò di aiutarla ma assottigliò le labbra quando le fece notare di arrossire spesso. «Che modestia! E.. e non è vero! È la febbre, la febbre mi fa arrossare le guance quindi non è colpa mia!» Mentì, ma era ovvio che non fosse vero, non riusciva comunque a dare una giustificazione. Si sentiva già in ansia al pensiero di poter entrare in casa di qualcuno, aveva una paura enorme d'esser scoperta che le si stringeva la gola a furia di pensarci. Quante domande, troppe, Ellen si sentì confusa ed imbarazzata. Che doveva rispondere? «Un tipo significa che è.. un tipo. È un ragazzo, cosa centra se possa piacermi? È.. è un amico. Cristo, James, mi farai impazzire con tutte queste domande! Facciamo così.» Disse avviandosi verso di lui e salendo sulla moto, senza il permesso, per lo meno stava cercando di cambiare discorso. James Cole Collins Ho curiosità perché sono stato coinvolto, Palmer.. e quando mi si coinvolge voglio sapere tutto... *inclinò la testa mentre i suoi occhi quasi la divoravano. Guardarla era proprio una bella soddisfazione, e ancor di più parlarle. Ormai era un po' di tempo che non si trovavano soli a parlare anche di piani e si accorse fin da subito che gli faceva molto piacere. Piacere si, ma sapeva che era una lotta persa. Era convinto, infatti, che lei in fondo al suo cuore lo odiava più di suo padre stesso. Eppure aveva promesso che non l'avrebbe mai lasciata sola, gliel'aveva promesso al Palmer che si era offerto a migliorare la sua vota con dei lavoretti. Sorrise, abbandonando quel pensiero per qualche secondo. Doveva accantonarlo, ma non ce la faceva.* Quel non è vero era poco convincente.. e se hai la febbre devi riposare e andare a casa, Giovane Palmer.. *si avvicinò al suo viso per guardarla negli occhi mentre tirava una manica su.* Se vuoi te la misuro... le mie labbra sono calde quindi la fronte riesco a sentirla.. *disse con molta naturalezza per poi concentrarsi su ciò che stava dicendo circa il tipo da dover uccidere al più presto.* Un ragazzo, sesso maschile, gioielli esterni... beh, direi che non s'adda fare questo matrimonio. Penso di non doverti accompagnare proprio da nessuna parte. Tuo padre sarebbe contrario... lo sai questo? E poi... amo farti impazzire.. *Ridacchiò e poi ritornò serio quando vide lei sulla moto.* Non ti permettere... ti fai male. Ellen Palmer «E saprai tutto, ma a tempo debito.» Quanto la conosceva, James? Era sicura che avrebbe scoperto qualsiasi cosa, conosceva quasi ogni particolare di lei, ormai. Non poteva nascondersi. Ma poteva continuare a provarci, provare a cambiare ripetutamente discorso, poiché in compenso, Ellen conosceva bene James e sapeva ogni sua reazione. «No! Ma che riposare..» Lo osservò attentamente mentre lo vide avvicinarsi, ma non si spostò d'un centimetro, piuttosto le spuntò un sorriso ed una breve risata che non poté trattenere quando le propose di misurarle la febbre con le labbra. «Sei sempre il solito, non cambi mai, eh?» Ma questa parte del suo carattere in verità, non l'avrebbe mai cambiata. «James, mio padre non è qui, e sinceramente non mi interessa di cosa possa dire. Anche perché..» Si morse il labbro, continuando a sorridere. «Tu non gli dirai niente. Vero? Avanti..» Gli sistemò il colletto della giacca, facendo gli occhi dolci ed innocenti. «Niente può farmi male se non delle manette perché potrebbero scoprirmi. E questa moto la conosco quasi quanto te. Allora, mi aiuterai, non è così?» James Cole Collins No, io voglio sapere le cose immediatamente. Tutto e ogni dettaglio. Non posso di certo aiutarti con una benda agli occhi. Poi non posso fare in modo che tu rischiassi per cose futili. E certamente queste lo sono. * Disse quasi senza alcuna emozione nella sua voce. Ormai stare nei guai era la sua routine, la sua vita, ma non poteva assolutamente vedere lei implicata in affari loschi o in stupidaggini che ella stessa creava. D'altra parte per tanto tempo James si chiedeva se davvero doveva essere propenso ad aiutarla senza pensare a nulla, senza pensare al passato. Ci provava ogni minuto, ma ogni secondo dopo pensava a quanto fosse bella e il tentativo diventava vano. La sua mente spesso creava una serie di domande sulla loro storia e seppure sapeva fingere che gli importasse poco in cuor suo sapeva che non era affatto così. Lui la vedeva ancora come la sua dea, come la sua donna, la ragazza che doveva proteggere ad ogni costo. Quei pensieri erano una vera e propria persecuzione e per quante donne avesse avuto prima nessuna era riuscita ad entrare in cuor suo come lei. * Ri-po-sa-re. Palmer, la tua mente crea immagini e situazioni paranormali, quindi il riposo sarebbe utile. I pazzi sono diventati pazzi perché non si riposavano... * Scherzò mentre la sua reale preoccupazione era la salute della ragazza e a quella risposta sorrise in un sottile ed impalpabile imbarazzo* Non cambierò mai, cara Palmer.. * Sorrise e la guardò negli occhi con fare apprensivo. La cosa di non dover dire nulla al padre non gli piaceva, l'avrebbe fatto comunque. * Dipende da cosa vuoi fare, tuo padre sa sempre tutto e lo sai, io dipendo per alcune cose da lui quindi non puoi metterti nei guai con me. Anzi lui vuole che tu stia con me, ti ricordo... E non morderti il labbro! * Guardò in alto per non guardare il movimento delle sue labbra, erano così intriganti. Poi quei gesti per corromperlo lo stavano facendo impazzire, James era pur sempre un ragazzo!* Le manette non possono metterle, devi essere pulita e lo sai come va il giro nella tua famiglia... e la mia moto resta comunque la mia moto, quindi scendi per favore... Ellen Palmer «Sì, ricordo bene questa parte del tuo carattere. ''Tutto e ogni dettaglio''.» Ripeté la frase che lui stesso aveva detto, poi ridacchiò a bassa voce, con le piccole fossette ai lati delle guance sempre visibili. Quell'espressione sulla faccia di James la diceva lunga, e la ragazza sapeva bene cosa significasse. Da quando si conoscevano sapeva che, in casi come questi, James diventava protettivo nei suoi confronti, e qualsiasi cosa sarebbe accaduta lui le sarebbe stato vicino. Per questo alcune volte si chiede perché avesse dovuto scoprire così il patto con suo padre, perché se tale cosa non fosse successa, probabilmente sarebbero rimasti ancora insieme. «Allora come me, anche tu sei un pazzo, Collins. Ricordo perfettamente quanto tu facessi le ore piccole e quanto spesso non dormissi nemmeno.» Probabilmente solo con lui riusciva a parlare alcune volte, senza timidezza, abituata alla sua presenza ed ai suoi modi di fare, a volte si lasciava andare nel suo essere un'Ellen differente da quella che era di solito. «So bene che non cambierai, ma non saresti tu, se lo facessi.» Rispose sincera, con un sorriso alquanto malinconico per qualche secondo. «Lui vorrebbe che io andassi a conquistare il mondo, peccato che lo faccio differentemente da come fa lui, e di certo, né con una pistola né con un pacco di droga in borsa.» E alla sua frase, dove le chiese di non mordersi il labbro, Ellen alzò l'angolo delle labbra, arricciandole furbamente. Prese il casco che vi era al lato della moto, quello che non vedeva quasi mai sulla testa del ragazzo e lo indossò, senza agganciarlo. «Non è che potresti chiudere il gancetto, per favore? Non riesco.» E quando seppe che, sicuramente, il ragazzo avrebbe riportato su di lei lo sguardo per aiutarla, Len si morse il labbro, di proposito, giusto per corromperlo ancora un po' nell'aiutarla.
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wish list 2020
COMPLETI INTIMI (vi linko vari esempi, abbinateli come volete, diciamo che la cosa importante è che il reggiseno sia questo qui con questa forma perché è quello che mi regge meglio. Credo di essere una 2b (non quella di nier automata) e M.
https://www.tezenis.com/it/product/brasiliano_angel_face-1SB1266.html?dwvar_1SB1266_Z_COL_TEZD=1905
https://www.terranovastyle.com/it_it/brasiliana-pizzo-1-sac0007956001s105-kw-slip-kw-nero/
https://www.tezenis.com/it/product/brasiliano_pizzo_romantico-1SB1147.html?dwvar_1SB1147_Z_COL_TEZD=3106
https://www.tezenis.com/it/product/reggiseno_push-up_athens_in_pizzo-1RP147P.html?dwvar_1RP147P_Z_COL_TEZD=015U
https://www2.hm.com/it_it/productpage.0883026001.html
https://www.tezenis.com/it/product/brasiliano_angel_face-1SB1266.html?dwvar_1SB1266_Z_COL_TEZD=1905
https://www.tezenis.com/it/product/reggiseno_super_push-up_los_angeles_in_pizzo-1RS147.html?dwvar_1RS147_Z_COL_TEZD=894T
https://www2.hm.com/it_it/productpage.0796806009.html
https://www2.hm.com/it_it/productpage.0792817001.html
https://www.terranovastyle.com/it_it/reggiseno-push-up-in-pizzo-con-imbottitura-1-sac0008539001s105-kw-reggiseno-kw-nero/
Ho visto che alcune mutandine e reggiseni hanno più fantasie, OVVIAMENTE sono messi come esempio del modello perchè li vorrei unicolor, poi il colore è indifferente (a parte blu che ce l’ho già va bene tutto) vanno bene neri bordeaux rosa rossi celesti ecc.. ma sobri ecco ahaha
OLAPLEX
https://www.sephora.it/p/n%C2%B06-bond-smoother---crema-styling-riparatrice-senza-risciacquo-P3808074.html
https://www.sephora.it/p/hair-perfector-no.-3-P2526003.html
Ci sono anche su amazon a meno ma ho visto che nei commenti alcuni dicono che sono falsi (?). Comunque magari al Black Friday li scontano. Hanno due effetti diversi, li vorrei provare entrambi quindi uno dei due qualsiasi va bene.
SMALTI
Visto che li finisco in quantità industriale. Scegliete voi la marca, vanno bene anche wjcon ecc come colori di solito li uso sempre nel range che va dal bianco al rosa, beige, rosso scuro, mattone, bordeaux, nero ecc! ANCHE SE NE HO GIA’ RICEVUTI DI QUESTI COLORI io tanto li uso sempre e li finisco a raffica
PRODOTTI PER IL CORPO
Vorrei iniziare ad utilizzare più prodotti per il corpo, come docciaschiuma, scrub per essere sempre profumosa. Adoro come odori l'argan, il talco, gli agrumi e in generale ODIO cose dolci tipo cocco o mandorla.
https://it.lush.com/products/scrub-corpo/rub-rub-rub-atollo-13 Questo voglio provarlo tipo da una vita, è buonissimo!
di Lush volevo provare anche i doccia schiuma liquidi (?).
BORSA
Mi serve una nuova borsetta a tracolla nera. Esempi:
https://www.zalando.it/stradivarius-mit-kettenverschluss-borsa-a-tracolla-black-sth51h04s-q11.html
https://www.zalando.it/pullandbear-schwarze-umhaengetasche-14015540-borsa-a-tracolla-black-puc51h09e-q11.html
https://www.zalando.it/stradivarius-borsa-a-tracolla-black-sth51h08s-q11.html
https://www.asos.com/it/asos-design/asos-design-borsa-squadrata-a-tracolla-nera-con-borchie/prd/20506800?clr=nero&colourwayid=60059509&SearchQuery=&cid=15121
se le altre cose vi risultano difficili o vi scocciate di cercare in giro andate sul sicuro con questa
https://www.nablacosmetics.com/it/palette-occhi/1460-miami-lights-glitter-palette.html
Amici purtroppo quest’anno il mio mood esistenziale è veramente “speravo de mori prima”, quindi non ci sono particolari cose che mi entusiasma avere. Sapete che comunque se mi regalate cose di beauty (esempio: un mascara particolarmente buono che da sola non comprerei), libri (soprattutto le edizioni belle dei classici, magari greci/latini) ecc sono sempre felice.
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I AM PARAB1AGO !
So che in tanti aspettano il mio blog settimanale al termine delle Domeniche dedicate ai Campionati a squadre e la cosa mi inorgoglisce soprattutto anche se mi mette un filo di pressione.
Questa volta chi scrive vuole farsi da parte, non toccare gli aspetti tecnici che non sempre mi competono e lasciare spazio e righe a chi davvero per tutti noi si erge a protagonista indiscusso di questo sogno, la persona che oltre che un fratello ricopre per me il ruolo di punto di riferimento nella mia carriera di misero Dirigente Sportivo, il nostro Capitano Mattia !
Una cosa voglio sottolinearla. La splendida atmosfera che abbiamo creato ieri pomeriggio al CTP, con i nostri Big in campo a portare a casa questa splendida promozione e tutti, proprio tutti, gli altri componenti delle nostre squadre impegnate nei vari campionati ad affollare le tribune, a tifare e a confrontare le loro esperienze sul campo, a immedesimarsi nei ragazzi che davano tutto, diventa per tutti noi del Direttivo la maggiore fonte di orgoglio e di soddisfazione. Ogni momento passato a programmare, a discutere con le Varie Amministrazioni comunali che si sono susseguite, a far valere i nostri diritti in Federazione trovano il giusto ripagamento in momenti come quelli che abbiamo vissuto ieri.
In chi scrive e credo anche negli altri Dirigenti presenti (vero Luca ? la cui presenza con la gentile moglie Laura per tutto il giorno mi ha fatto enormemente piacere) credo sia nata la voglia di riproporre iniziative come i Campionati Sociali che ci riportano a tanti anni fa, che vogliono essere il motore evidente della ripartenza che tanto sentiamo citata in TV ma che per noi del Circolo Tennis Parabiago sono la testimonianza del fatto che siamo ormai una grande famiglia. Ne sono orgoglioso, insieme a Mattia !
Scusatemi, ho scritto davvero troppo e quindi devo lasciare il giusto spazio allo splendido messaggio di Mattia. Solo una nota: come molti di Voi sanno il Software di questo blog non permette di usare apostrofi e accenti che diventano per qualche strano motivo caratteri strambi. Io ormai sono abituato, mentre Mattia ci deve ancora lavorare per cui scusateci in anticipo, ma sicuramente ci perdonerete:
Buongiorno a tutti.
Mamo mi ha chiesto di scrivere due righe, la vedo dura, saranno sicuramente molte.
Essendo il primo nome citato, colgo questa occasione per esprimerti una volta ancora il mio sentito GRAZIE per essere importante per me, per noi, per tutti. Ci sei sempre e comunque e senza il tuo prezioso lavoro dietro le quinte, i nostri successi non potrebbero assolutamente esserci.
Il 26 settembre 2020 eravamo in serie C, oggi 14 giugno 2021 siamo in B1, dopo 2 stagioni trionfali e al termine di un cammino incredibile.
Ho sempre creduto nel destino e se doveva essere una giornata di festa, non poteva che esserlo proprio oggi, nel giorno in cui i miei amati genitori festeggiano i 50 anni di matrimonio.
A loro devo tutto, mi hanno trasferito tutti i valori importanti della vita e spero di essere stato alla altezza con tutti voi, da modesto capitano di una squadra MERAVIGLIOSA.
A mia mamma e mio padre, oltre agli scontati auguri, non posso che portare il GRAZIE mio e di tutti coloro che ammirano ogni giorno la nostra splendida famiglia, dove amore, passione e sacrificio sono di casa.
E ora il giusto e doveroso tributo alla SQUADRA: ragazzi ma quanto siamo forti? Ma vi rendete conto di quello che abbiamo fatto? Vinto un girone difficilissimo con una giornata di anticipo, robe da Inter!
Marco: La serietà e la professionalità fatta persona. Io che credo di conoscerti meno bene solo di tuo padre, so che hai giocato tutta la competizione al 60-70% e nonostante questo sei stato impeccabile! La tua partita di ieri deve essere etichettata come la partita della stagione, vinta col cuore, per noi, per la squadra! Quando ho deciso di puntare su di te, sapevo che tu saresti stato questo. Sembra che giochi a Parabiago da sempre, classe pura e personalità da vendere.
Gio: Leader e trascinatore incontrastato della squadra! Ci hai contagiato con il tuo carisma, con la tua voglia e con la tua arroganza. Un anno fa io e te abbiamo fatto un patto di onore e tutto lo hai rispettato, dall inizio alla fine. Sei il beniamino del pubblico parabiaghese e ti meriti la scena in pieno.
Cri: Senza parole! Un rullo compressore questa stagione! Hai spostato gli equilibri e hai dimostrato di essere ormai maturo. Stai giocando in maniera incredibile e hai messo il tuo stato di forma al servizio della squadra, grande!
Leo: Il Dio del tennis ti sta mettendo a dura prova, ma quest anno hai fornito veramente prestazioni di alto livello. Non sempre i risultati sono stati alla altezza del livello alto di gioco espresso, semplicemente perche il primo tuo avversario sei tu stesso. Sei sulla buona strada, sei il nostro presente e il nostro futuro, abbi fiducia nei tuoi mezzi e continua nel tuo processo di crescita. Hai potenziali enormi di crescita ancora inespressi…keep going.
Nick: A tutti gli effetti il nostro vice capitano. I gradi si meritano con i fatti, non con le parole! Sei una presenza discreta, professionale, educata. Sei tutto quello che una squadra vorrebbe avere al proprio interno. Sempre presente, sempre disponibile, sempre impeccabile. Grazie davvero!
Moris: In una parola il nostro futuro! La tua dedizione ti ha portato a essere apprezzato da tutti, dentro e fuori la squadra. Sei un ragazzo meraviglioso, che ha purtroppo pagato un prezzo troppo caro con la sfortuna e gli infortuni, ma ti sei sempre rialzato, + forte di prima! Avanti su questa strada
Catta: Non ci sei stato fisicamente, ma la tua presenza ce la hai sempre fatta sentire. Questa promozione e dedicata a te che incarni alla perfezione lo spirito da uomo squadra del CTP. Se siamo arrivati qui lo dobbiamo a te, uomo della provvidenza, uomo dei match points! Sei sempre con noi!
Andrea: MIO FIGLIO! Forse non ci sarebbe bisogno di dire altro. Sei il mio amore, il mio orgoglio. Sei colui che mi ha sopportato in questi mesi di arrabbiature, di musi lunghi, di momenti di tensione, che ha saputo farmi sciogliere con gli abbracci prima delle partite decisive!
Ringrazio tutti coloro che ci sono stati vicini in questa fantastica avventura, che con il loro calore ci hanno spinto verso questo meraviglioso traguardo.
Un ultimo grossissimo ringraziamento va agli sponsor senza i quali tutto questo non sarebbe stato possibile.
Vi voglio bene!
Mattia
Cosa possiamo aggiungere se non ...
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Lega, l'Italia rialza la testa! Si riparte dalla città eterna, Piazza del Popolo gremita!
(di Emanuela Ricci) Più di 50000 mila i partecipanti alla manifestazione organizzata dalla Lega. La gente è arrivata in piazza del popolo a Roma a folti gruppi per posizionarsi in maniera ordinata nella piazza tra bandiere della Lega e striscioni con il sole delle Alpi, ma anche tanti tricolori. Gli altoparlanti diffondono musica natalizia, ma anche 'Un mondo migliore' di Vasco Rossi. Da Gorizia a Cerveteri, dai Quattro Mori sardi ai leoni veneziani, i sostenitori della Lega sono arrivati da tutta Italia. Sul palco lo slogan della manifestazione, 'Sei mesi di buonsenso al governo', 'Prima gli italiani' e l'hashtag 'Dalle parole ai fatti'. Sotto il palco un grande tricolore con scritto 'Matteo Salvini Lega Grazie'. Arrivato in Piazza del Popolo con la mano sul petto all'altezza del cuore, la folla accoglie Matteo Salvini con grido da stadio 'c'e' solo un capitano'. Poi l’apertura di Matteo Salvini: “Permettetemi in questo che doveva essere un giorno di festa, ringraziando coloro che sono qua, e le tante persone che ci stanno seguendo da casa, ma una festa non può essere una festa se alcuni ragazzi, usciti per divertirsi, sono rimasti vittima di una tragedia. Quindi quella di oggi è giorno di affetto, abbraccio, e di preghiera in cui ci stringiamo alle famiglie marchigiane, ma anche siciliane, sarde, vittime di stupidità". Poi Salvini anticipa che alla 15.30 sarà ad Ancona per stringersi al dolore dei famigliari delle vittime. La manifestazione ha seguito la scaletta in programma con l'intervento del ministro della Pubblica Amministrazione, Giulia Bongiorno, dei ministri Marco Bussetti, Gianmarco Centinaio, Lorenzo Fontana, Erika Stefani, e il sottosegretario Giancarlo Giorgietti. Anche la Camera dei Deputati ha sospeso la seduta dell’Aula per la votazione sulla manovra economica per permettere ai deputati della Lega di partecipare alla manifestazione di piazza del Popolo. La seduta poì è ripresa alle ore 13.00. “Questo è il governo del buon senso”, dice dal palco il ministro della Pubblica amministrazione Giulia Bongiorno, puntando sulla legittima difesa, sulle donne vittime di violenza, sui furbetti del cartellino e sulla digitalizzazioni. “È buon senso stare con l’aggredito e non con assessore, stare con le donne vittime di violenza?”, ha detto la Bongiorno tra gli applausi della folla. Il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti ha rilanciato invece il tema del crocifisso che “nelle classi” deve essere “presente durante le festività di Natale. Essere tolleranti non significa rinunciare ai propri valori nascondendoli”., ha detto dal palco di piazza del Popolo. Un concetto rilanciato anche dal ministro della Famiglia Lorenzo Fontana: “La prima cosa da fare non è occuparsi dell’immigrazione, ma fare in modo che gli italiani facciano più figli. Abbiamo la nostra tradizione e vogliamo che venga trasmessa: per questo vogliamo che i nostri simboli, i nostri crocifissi siano esposti. Noi non ci vergogniamo della nostra tradizione”. Bolkestein e made in Italy sono invece i temi toccati dal ministro dell’Agricoltura, Gian Marco Centinaio, intervenendo dal palco della Lega: “Lavoriamo per la qualità dei nostri prodotti, che sono i migliori del mondo e i più copiati del mondo”, ha dichiarato. “Questa è una promessa: dare una risposta per la Bolkenstein, prima gli italiani vuol dire svegliarsi tutte le mattine e avere una priorità: voi”, ha poi annunciato Centinaio. “Non può esistere un governo che ha la fiducia dei mercati, ma non del popolo“, ha detto il sottosegretario Giancarlo Giorgetti sul palco di Piazza del Popolo. “Noi portiamo avanti la rivoluzionedel buon senso che arriva dalla nostra esperienza di gente normale: quando questo buon senso va al governo si Lega alla parola ‘responsabilità‘. Noi sappiamo cosa stiamo facendo, nel rispetto dei nostri valori. Quando andiamo a letto la sera stanchi morti sappiamo di aver fatto quello che andava fatto. Responsabilità – ha concluso – anche nei confronti dell’Europa: con rispetto vogliamo essere protagonisti del cambiamento, per un Europa più democratica e rispettosa delle sue tradizioni”. I punti essenziali toccati dal leader della Lega Matteo Salvini "La vita è troppo breve per perdere tempo in odio e polemiche questa è una piazza di amore e di speranza la lasciamo ad altri la violenza. Le forze dell'ordine con la Lega in Piazza sono disarmate e sorridenti. Martin Luther Kingdiceva che per farsi nemici basta dire quello che si pensa. C'è bisogno di unità e di concordia". Poi ha citato le parole di De Gasperi, secondo cui un bravo politico non pensa alle prossime elezioni ma alle prossime generazioni. Infine Giovanni Paolo II, un uomo "che oggi - dice Salvini - alcuni giornalisti lo definirebbero un sovversivo, invece era un visionario". "Abbiamo cominciato il cammino giusto, se i portavoce di poteri forti sono contro di noi, vuol dire che stiamo facendo le cose giuste per 60milioni di italiani. E non molleremo mai". "Dedico a Roma e agli italiani perbene le minacce di certa gente e le nove ville abbattute dei Casamonica. Per certa gente in Italia non c'è posto. Se marceremo uniti e compatti nessuno ci potrà fermare". "Abbiamo in testa un'idea di crescita che guarda ai prossimi 50 anni. Abbiamo l'ambizione di pensare all'Italia che lasciamo ai nostri nipoti". "Ci vogliono far mangiare le schifezze che arrivano dall'altra parte del mondo, quando le nostre terre sono ricchedei prodotti migliori del pianeta". "Chiedo ai sindaci di essere uniti, di marciare compatti, se stiamo insieme nessuno ci potrà fermare, marciando compatti non dobbiamo avere timore". "Se l'Europaè quella che si ferma allo spread, alla finanza, agli zero virgola, è un'Europa destinata a fallire. Serve un'Europa che ritorni a lavorare, per la dignità dei cittadini". "Chiedo il mandato di andare a trattare con l'Uenon come ministro ma a nome di 60 milioni di italianiche vogliono lasciare ai loro figli e nipoti un'Italia migliore. Se c'è il vostro mandato non abbiamo paura di niente e di nessuno". "Qualcuno ha tradito il sogno europeo, noi daremo il sangue per una nuova comunità Europea fondata sul rispetto, sul lavoro, sulla crescita, sull'equità. In Europa "c'e' bisogno di anima e identita' che qualcuno ha perso in nome della globalizzazione. Ogni tanto ci richiamano ad essere rispettosi delle regole e dei trattati internazionali. Sotto questo sole tanto caldo ma anche tanto freddo per quanto accaduto stanotte nelle Marche, serve una nuova Ue fondata sul rispetto, il lavoro e il progresso. Come e' possibile garantire quello che c'e' scritto nei trattati sulla piena occupazione e la crescita sostenibile? Guardate alla crisi economica che anche la potentissima Germania sta cominciando a vivere, pensate ai gilet gialli. La violenza non e' e non sara' mai giustificata ma chi semina poverta' e falsa speranza raccoglie protesta" "L'Africa non si aspetta carita', ma si aspetta aiuto vero per studiare, curarsi, crescere, lavorare, ognuno nella sua terra senza sradicare popoli e culture.I veri razzisti erano, sono e saranno quelli che pensano di svuotare il continente africano e trattarlo come una riserva" "Nella vita reale non possono esserci migliaia di abusiviche fanno concorrenza agli italiani che pagano le tasse. Nella vita reale prendere autobus e metro in tranquillita' non deve essere un problema, ma un diritto". "Molti di quelli che criticano il decreto sicurezzahanno letto Topolino: piu' soldi ai sindaci, telecamere sorveglianza negli asili, pistola elettrica per aiutare poliziotti e carabinieri. Io sto con le Forze dell'Ordinesempre e comunque". "Hanno raccontato che l’immigrazione è unfenomeno epocalema con un po' di buonsenso abbiamo salvato centomila vite ed evitato gli arrivi. I veri razzisti, se in Italia ce ne sono, sono quelli che pensano di svuotare Africa e trattarlo come riserva indiana mancando di rispetto a una civilta' millenaria. L'africa non aspetta pieta', non gli aiuti dei concertoni ma aiuto vero per studiare e crescere ognuno nella sua terra, senza sradicare popoli e culture che non scappano dalla guerra ma ce la portano a san Lorenzo spargendo morte". "La donna va rispettatanon puo' esserci nessun tipo di cultura che mette in discussione la nostra civilta'. Quante chiacchiere sui fiocchi rossi, le Giornate, ce ne sono troppe e finita la Giornata chi ha avuto ha avuto. Noi la Giornata della donna l'abbiamo celebrata con una legge. Le donne non si difendono con i girotondi ma con le leggi e i fatti” “Questo governo mantiene tutti i suoi impegni e dura 5 anni: sara' giudicato dal numero di culle che tornano a riempirsi in questo Paese, dal numero di bambini che nascono e tornano ad avere non un genitore 1 e 2 ma una mamma e un papa' Adozioni piu' veloci e meno costose sono un dovere per un governo che vuole rispettare la sua gente”. "Siamo partiti dai piccoli, imprenditori, artigiani, professionisti, partite iva, per abbassare le tasse al 15%, quei 'piccoli' dimenticati dai passati governi degli altri". "Avete eletto donne e uomini normali, che stanno preparando la prima di 5 manovre economiche che mettono prima i cittadini, non la finanza e le banche. Quello che abbiamo ottenuto in questi mesi non e' il frutto del lavoro di uno ma di tutti. Ringrazio Luigi Di Maio per il suo lavoro: questo governo vuole durare cinque anni". "L'ultima cosa di cui hanno bisogna gli italiani sono nuove tasseil governo non metterà nessuna nuova tassa". "Io sogno un Paese disarmato, ma intanto le armi le voglio togliere ai delinquenti, perche' i cittadini onesti che vogliono difendersi devono avere la possibilita' di farlo. La casa e' sacra, il lavoro e' sacro". "Oggi incontrero' gli imprenditori per capire: la critica costruttivami serve, mi aiuta, non mi servono solo le adulazioni, chi fa sbaglia, quanti pontificano perche' non hanno mai fatto nulla e di professione fa il critico. Istituiremo l'albo dei critici di professione, ce ne sono molti, basta accendere la tv. Pero' ci sono anche le critiche utili” "Fosse per me in Parlamentonon dovrebbe esistere il voto segreto. Diffidate da quei politici che stanno sempre chiusi nei palazzi e di cui non sapete niente: faccio il ministro perche' mi avete chiesto di essere al vostro servizio, e io devo raccontarvi sui social quello che faccio". "Si sono inventanti un Codice degli appaltiche neanche nel Medioevo... Abbiamo riscritto il Codice degli appalti pagina per pagina: chi ha una azienda deve dedicare il proprio tempo a innovare e produrre, non a compilare moduli”. "L'educazione civica nelle scuolemagari insegnera' ai nostri figli ad alzarsi in autobus se c'e' un anziano, un disabile o una donna incinta. Non atti eroici, ma di buonsenso". "Faremo di tuttoperche' l'Italia torni ad essere la prima in Europanon siamo secondi a nessuno. La forza non mi arriva dai sondaggi: certo qualche anno fa eravamo al 4-5% e mai avrei pensato che italiani ci dessero la forza e la responsabilita' di essere il primo movimento politico di questo paese; faro' di tutto per meritarmi questa fiducia, ora per ora piazza per piazza. Faro' di tutto per aiutare i nostri imprenditori, artigiani e agricoltori che nonostante tasse e burocrazia incredibili esportano in tutto il mondo". "L'obiettivo della Lega non si ferma alla difesa dei confini nazionali. Serve portare amicizia ed unita' in un continente che rischia di essere schiacciato da altre super potenze. Non diventeremo solo consumatori". "Non faro' mai saltare un governo che lavora per gli italiani, per un sondaggio". "Vi chiedo da domani di essere come in Svizzera, in servizio permanente effettivo, al servizio non di un movimento ma di un popolo. Lo chiedo a chi era in fondo, a chi non e' riuscito a entrare in questa piazza, vi chiedo di starmi e starci vicini, di aver fiducia sul fatto che abbiamo le idee chiare per tornare a essere quello che eravamo. Vi chiedo di non perdere tempo a fare polemiche o in litigi sulla rete o in piazza. Ho la certezza che abbiamo iniziato una lunga marcia che niente e nessuno potra' fermare, i nostri figli avranno in eredita' un'Italia migliore di quella che ci e' stata lasciata dai nostri padri". "Non penso che il presepe dia fastidio a qualcuno. Stiamo dando fastidio ai poteri forti che avevano come obiettivo il depredare l'Italia. Solo uniti daremo risposte ai nostri figli. Uniti si vince”. Video Agenzia Vista Read the full article
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