#voglia di partire
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"Hai mai pensato di andare via e non tornare mai più? Scappare e far perdere ogni tua traccia, per andare in un posto lontano e ricominciare a vivere, vivere una vita nuova, solo tua, vivere davvero. Ci hai mai pensato?."
- Luigi Pirandello
#pensieri#sensazioni#ricordi#voglia di amare#amore#tumblr#come una volta#momenti tristi#paure#frasi mie#luigi pirandello#scappare#non andare via#chi sei#maschere#follia#la mia storia#partire#senza sentimenti#senza te#senza parole#pensieri sparsi#rabbia#ispirazioni
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Domani non posso fare il rewatch delle prime due puntate perché mi devo alzare tipo alle 2 di notte 🥲👍🏻
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da quando mi sono trasferita ho passato sì e no 5 giorni a casa e a saltare, mai di fila, per questo questi giorni di malattia mi stanno distruggendo, non vedo gente da una settimana, il cipralex non fa un cazzo, mi sento come se stessi soffocando h24
#pensieri intrusivi di qua pensieri intrusivi di là#sono giorni che sto combattendo contro la voglia di conficcarmi un coltello nella gamba e poi leggo post del cazzo sugli intrusive toughts#porcodio#per non parlare del fatto che prima di partire ho buttato una lametta che avevo messo da parte e ora come ora vorrei morire per averlo fat#mi viene da vomitare
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che voglia di prendere e partire ed isolarmi da tutto e tutti
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Se qualcuno mi chiedesse "'come stai?" risponderei "tutto bene", perché non sono una persona a cui piace parlare e dire le cose, ma se mi ci dovessi soffermare su questa domanda e dare una vera risposta, io non saprei che risposta dare, perché non lo so come sto, non lo so. Ho tanti pensieri nella mia mente e non li riesco a mettere a posto o far tacere la mia mente, sento tante mancanze, a partire da me stessa, ho perso quella gioia, felicità, la voglia di fare e da un sacco di tempo, mi manca qualcuno da avere veramente al mio fianco con cui lasciarmi andare seriamente, con cui non avere paura di nascondere una parte di me stessa, mi manca la voglia di vivere ogni tanto ed è brutto dirlo.
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Ho dimenticato di dimenticarti.
Non te la prendere, problema mio.
Che sotto la doccia un po’ ti penso.
E spesso rido. E spesso piango.
Ma non si vede: acqua nell’acqua.
E non si sente: vuoto nel vuoto.
I miei pensieri pesano poco.
prendono il volo
il tuo, però, è ancora qua
nella mia testa, tra le mie gambe
sopra la schiena, dentro le ossa
non se ne va.
E chiudo spesso gli occhi senza pensare a niente.
E metto spesso le cuffie senza ascoltare niente
E stringo spesso le mani senza afferrare niente.
Ti chiuderei a giro sulla mia pelle in questo istante
per fartela sentire quanto è forte
questa voglia di rinascere
che senza te, però, non ce la fa a partire.
Ci vorrà un bel po’ per riprendere a mangiare.
Riesce a farmi schifo
persino l’aria che respiro.
Converrai da te
che la situazione è alquanto grave.
Io ti ho avvisata
ora vedi che puoi fare.
Ho fatto crescere i capelli
così posso disfarli come un letto.
A te ne non sono mai piaciuti
dici che un uomo deve
tenerli sempre corti.
Questione di gusti.
Talvolta l’intelligenza
è tutta nel baciare
i punti giusti.
Ho dimenticato di dimenticarti.
Non te la prendere, problema mio.
Questa mattina ho fatto un sogno.
Era d’estate. Faceva caldo. Nevicava.
Dicevi: sei il mio miracolo più bello.
Io prima ti ho baciata
poi ti ho risposto: non credo nei miracoli.
E forse il mio problema è proprio quello.
Non credo nei miracoli
e forse il mio problema, è solo quello.
Andrew Faber
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all'improvviso la mia voglia di mandare tutto a fanculo e partire per Londra sale sempre di più.
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"A te che mi ascolti e non sai più cosa fare dico: Parti. Vai a sud, più a sud possibile. In un posto dove il mare abbia un colore che ti accarezzi e ti faccia bene. In un posto dove ci sia solo una locanda, un ristorante con il pesce appena pescato, un vino bianco senza etichetta che magari sa un po’ di resina. Un posto dove sedersi e guardare il tramonto. Un posto dove chiudere gli occhi al sole e lasciar parlare il corpo, e ascoltarlo. E fare l’amore con chi hai voglia di fare l’amore. Forse questo posto esiste solo dentro di noi, ed è lì che dobbiamo provare a cercarlo. E se non riusciamo a trovarlo, bisogna inventarlo. Perché a volte non serve partire, fuggire. Il vero altrove, spesso, è dove già siamo, e possiamo trovarlo solo se abbiamo la forza di affrontarlo. Muoversi da fermi, accettando la realtà. E solo così cambiarla. Muoversi da fermi, o fare le valigie per il mondo. Un passo dopo l’altro. Perché ci sono notti in cui la vita ci cambia."
Ferzan Özpetek - Rosso Istanbul
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SI PARTIVA A QUALSIASI ORA...
NIENTE STRESS, ARRABBIATURE DA VIAGGIO...INSULTI VARI...
NIENTE BOLLETTINI METEREOLOGICI DEL CALDO, AFA ECC....
NIENTE ARIA CONDIZIONATA, BICLIMA ECC...
NIENTE NAVIGATORE..CELLULARE..PALMARE..ECC..AL MASSIMO UNA SEMPLICE RADIO CON 2 FREQUENZE X SENTIRE DELLA SEMPLICE MUSICA...
LE CITTÀ ERANO VUOTE, LE VACANZE LE FACEVANO TUTTI: CHI PARTIVA CON L'AUTO CHI CON Il TRENO CHI COL TAXI....
EPPURE...SIAMO SOPRAVVISSUTI FINO AD ORA CON L'INDISPENSABILE.
C'ERA SOLO UNA SEMPLICE COSA...
LA VOGLIA DI PARTIRE X LE VACANZE CON IL SORRISO LA TRANQUILLITÀ ..
ANNI 80/90.❤️🙏
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Ora immaginate, per puro spirito accademico, se ieri sera un gruppo di (butto a caso) casapound avesse assaltato la sede di #nonunadimeno
Sono certa che tutti i giornali e le tv griderebbero stamattina al ritorno del fascismo, invocherebbero la chiusura d’ufficio del Movimento responsabile dell’attacco e via così.
Invece oggi non vola una mosca. #nonunadimeno ieri sera ha assaltato la sede di Pro Vita Famiglia e nessuno grida alla violenza, nessuno invoca la libertà di espressione o di scelta. va tutto bene così.
E allora dove sta la cosiddetta democrazia, che protegge e rispetta le opinioni diverse in un contesto civile?
Semplice: non c’è.
A partire dagli idranti del 2021, per arrivare a ciò che sta facendo Israele a Gaza, sta pericolosamente passando l’idea che “chi è nel giusto può fare ciò che vuole” senza preoccuparsi delle conseguenze, che non ci saranno perché “il sistema” lo considera giusto e dunque al di sopra del giudizio.
Ed è una deriva pericolosa signori, perché abbiamo già visto nella storia cosa succede se si concede (volontariamente o meno) tutto il potere a (((Qualcuno))) che può agire in modo sostanzialmente impunito.
Lo stanno facendo (Gaza, ieri sera, obbligo si superGP sono degli esempi), lo hanno già fatto, lo faranno.
È tempo a mio avviso di rendersi chiaramente conto di vivere in una situazione di libertà condizionata.
Esattamente come negli anni Trenta in cui se sei d’accordo col sistema tutto bene, se vai contro ti meriti violenza e costrizioni (e multe, condanne penali).
Come si combatte uno pseudo-regime simile?
Esattamente come negli anni Trenta-Quaranta: con la coscienza di essere “Contro” questa narrazione, con la voglia di aprire gli occhi anche agli altri, ma nella consapevolezza che fare questo ci pone in pericolo, perché il sistema farà di tutto per fermarci. Coalizziamoci, facciamo propaganda quasi “clandestina”, ma cerchiamo di ricordare che purtroppo la soluzione non sarà pacifica.
Il Male si vince estirpandolo alla radice, non cercando di convincerlo a “cambiare”.
Scusate il mucho texto, ma le scene di ieri sera sono state un campanello di allarme troppo lampante per continuare a tacere.
Serena Balli
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Un mese. Manca un mese esatto. Sarà il 14 dicembre e oggi 14 novembre ero in ospedale per fare la prima delle tre visite necessarie prima di partire. "Perché sei qui?" "Mastectomia" "Il destro o il sinistro?" "Entrambi" "Ah" mi ha risposto la tecnica di laboratorio con espressione dispiaciuta. Volevo quasi rassicurarla e dirle che non sto male, che non c'è motivo di avere la faccia contrita, che ho il privilegio di sceglierla questa operazione, che non è una malattia a giustificarla ma un incredibile amore per me stesso, un'insolita e nuova fiducia nei confronti di quello che provo a cui per una volta voglio dare credito. Resto in silenzio mentre mi dice come girarmi, ero entrato tranquillo e sono uscito un po' ammaccato, quel dispiacere altrui m'è rimasto addosso. Per questo forse per un sacco di tempo è stato più facile essere un altro, un'altra.
Un mese esatto e nonostante stia programmando ogni cosa mi sembra di non sapere cosa succederà. Ho preso i voli, la stanza, ho firmato i documenti, sto facendo le analisi, ho pensato anche alle serie tv da guardare durante i giorni a letto, ma resta il fatto che non so come sarà. Penso che il risveglio sarà bello ma anche traumatico, che per quanto io lo voglia sarà comunque una botta vedere una parte del corpo sparire da un momento all'altro sapendo che non tornerà più. Io e le mie tette ci siamo divertiti molto in passato, è stata una bella relazione ma - come tante altre volte - quando una relazione ti toglie più che darti, è arrivata l'ora di chiudere e vivere più leggeri. Non vedo l'ora di vedermi fra due mesi, quando la parte più difficile sarà passata. E poi non vedo l'ora di mettere la prima canotta, la prima maglia attillata, la prima camicia, la prima volta al mare, ed essere di nuovo un ragazzino che fa tante cose per la prima volta.
Quando sono stanco l'ansia spunta fuori, ma come dice il mio amico J. le decisioni si prendono quando stai bene non quando stai male. E io quando sto bene mi vedo ragazzino scatenato, un giovinastro, e come dice Truppi questo ragazzino lo seguirò fino in fondo perché è il mio amore, anche se spesso pare che non sappia stare al mondo. Invece sono grande, faccio scelte importanti. Chissà come sarà scoprirmi di nuovo.
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L'ho capito pienamente solo in queste settimane.
C'è una netta differenza tra giustificarsi e dare spiegazioni.
Quando ti giustifichi, sei già scivolato su un piano difensivo.
Sei tornato ad essere, per un momento, quel bambino che viene beccato dalla mamma con le mani nella marmellata, e con gli occhi sgranati la implora di non punirlo.
Quando l'altro ti chiede spiegazioni accusandoti di qualcosa, insinuando ecc, anche sei hai quarant'anni, cominci a tremare di paura, il cuore ti batte a mille nel petto, e lo stomaco ti si stringe in una morsa dolorosa.
Anche sei grande, sei piccolo.
La testa ti si riempie di sensi di colpa, e il terrore di perdere qualcosa, come l'amore dell'altro, ad esempio, ti fa precipitare d'improvviso nel ruolo di vittima.
Quando sei una vittima, nessuno infatti può infierire.
Ma in realtà, ti accorgerai facilmente di una cosa.
Se cominci a giustificarti perché sei uscito con gli amici, perché avevi voglia di prendere una boccata d'aria o di rimanere solo, accampando scuse come "Mi spiace tanto, non volevo ferirti", "Ti prego, ascoltami non l'ho fatto apposta...", stai dicendo all'altro che ha ragione nell'attaccarti.
E l'altro ti aggredirà ancora più forte, proprio perché tu ti giustifichi come se avessi torto.
Quando dai spiegazioni, invece, tu sei nel tuo io adulto.
Sei centrato, fermo, assertivo.
Vivi uno stato di sicurezza interna che nessuno può scalfire.
Il tuo cuore e la tua mente, sono blindati a prova di proiettile.
L'altro può andare su tutte le furie e scalpitare perché non lo hai chiamato, perché avresti dovuto portarla fuori a cena, fargli un regalo, avvertirlo che...
E invece, semplicemente, non ne avevi voglia, oppure ti sei dimenticato.
Non lo hai fatto apposta: è così e basta.
E non devi giustificarti perché hai dimenticato qualcosa, o perché non sei stato all'altezza delle aspettative dell'altro.
Stai dando spiegazioni su quello che hai fatto, o non hai fatto, a partire da quello che sentivi, volevi fare o non volevi fare.
Punto.
Nel dirlo, la tua voce è ferma, il tuo cuore batte calmo e regolare, il tuo stomaco è tranquillo e le tue spalle sono rilassate.
Il tuo sguardo, è fisso su un punto come se guardassi un panorama immenso dopo aver scalato una montagna.
L'altro può accettare o meno tutto questo.
Ma di sicuro, se rimarrai saldo dentro di te nel tuo io adulto, o riuscirai a proteggere il tuo io bambino prima che ti faccia scivolare in un turbine di emozioni incontrollabili, sarai saldo come una roccia.
Immobile come un albero.
Chi si giustifica si prostituisce, e quindi può essere comprato e usato dall'altro tanto più cadrà in uno stato di autosvalutazione, di preghiera, di dipendenza.
Chi spiega, invece, informa, chiarisce, attesta che.
Non si muove dal suo centro.
Mette confini stabili tra sé e l'altro, perché sa di potersi proteggere da solo.
Sa che può reggersi e camminare con le proprie gambe, ovunque vuole e in qualunque condizione.
Diventa il tuo punto fermo, respira, ancorati a te.
E non avrai più paura di perdere nessuno, perché avrai conquistato te stesso.
Omar Montecchiani
#quandolosentinelcorpodiventareale
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Qualcosa di completamente opposto a te
🇮🇹 ("Something completely opposite of you" Italian Version)
"Sai cosa sarebbe davvero divertente? Se ti trasformassi in qualcosa di completamente opposto a te: un twink."
Le applicazioni che permettevano di modificare l'aspetto fisico delle persone erano apparse all'improvviso, sorprendendo tutti. Diventarono immediatamente virali, moltiplicandosi e innovandosi di continuo. I media non parlavano d'altro: c'era chi sosteneva che fossero una delle più grandi scoperte dell'umanità, chi si preoccupava dei potenziali effetti collaterali delle trasformazioni, e chi prediceva scenari apocalittici. Tuttavia, la maggior parte delle persone non si preoccupava degli effetti delle app, dopotutto le trasformazioni duravano solo pochi minuti e non lasciavano segni permanenti.
Il mio ragazzo, un omone alto due metri e largo come un armadio, voleva assolutamente pubblicare anche lui un video in cui si trasformava davanti allo specchio, come quelli che intasavano la rete in quei giorni. Gli proposi di fare la trasformazione più radicale possibile e lui iniziò a registrare il video, saltellando entusiasta davanti allo specchio. La trasformazione durò solo pochi istanti, ma il risultato non mi soddisfaceva del tutto, quindi feci partire una seconda trasformazione, portando al massimo la potenza dell'app. Ora il mio ragazzo era giovane ed esile, aveva perso la sua folta barba ed era coperto da una lunga chioma castana.
"Ora spegni il cellulare e vieni qui da me, questo nuovo aspetto mi fa venire voglia di farti cose che non ti ho mai fatto prima," dissi sorridendo malizioso, ora che ero più grosso di lui. "Dobbiamo sbrigarci prima che finisca l'effetto della trasformazione."
#gay body swap#gay tf#gay transformation#gaytamorfosi#male tf#male transformation#male body swap#age regression#age swap#shrinking#gay male body swap#gay body switch
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Ho voglia di fare le valige e partire. Ho voglia di stravolgere tutto. Partire non farmi più trovare.
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