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#vivo azzurro
daminouspurity · 1 year
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Netherlands vs. Italy | 2022-23 UEFA Nations League Third place playoff | Predictions FIFA 23
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buscandoelparaiso · 1 year
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Convocati di Nations League Ottobre 2023
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falcemartello · 3 months
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Anche oggi il cielo da azzurro di prima mattina si è ingrigito, coperto da una cappa uniforme nella quale non si riesce a distinguere una sola nuvola.
Dove vivo io, l'irraggiamento solare medio nel mese di giugno per ogni metro quadrato di terreno, è di circa 7,5 KWh/mq
E' un valore medio quindi comprensivo delle giornate nuvolose che storicamente, nel mese di giugno sempre riferendomi a dove vivo, si contano sulle dita di una mano.
Nel mese di giugno 2024 (e siamo al 29...) le giornate di cielo coperto sono state 28 su 29
Non ho i dati di maggio e di aprile ma sono del tutto simili a quelli di giugno
L'irraggiamento solare lo si può definire come la quantità di energia proveniente dal sole che investe una data superficie. La differenza di energia che giunge al suolo in una giornata di cielo coperto è meno della metà di quella che arriverebe se il cielo fosse limpido.
Se moltiplicate quei valori di irraggiamento per ogni giorno di un giugno qualsiasi e per tutti i metri quadrati dell'intera Pianura Padana (che misura circa 46.000kmq cioè 46 miliardi di metri quadrati) si ottiene una quantità di energia solare pari a circa 345 miliardi di kwh
Me essendoci stati 28 giorni di cielo coperto su 29, si può affermare che quest'anno, al solo mese di giugno, mancano all'appello 172 miliardi e 500 milioni di chilowattora.
Gli animali, le piante e gli umani che vivono in Pianura Padana sono stati privati di tutta quell'energia che la natura "usa" in tutto ciò che fa e che non sarà rimpiazzata.
Cosa questo comporti nei cicli biologici della natura ed ai ritmi circadiani degli umani non lo so ma temo che invece qualcuno questi calcoli se li deve essere fatti.
(Luoerco)
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canesenzafissadimora · 5 months
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Vivo, per fortuna, dove il cielo e il mare fanno a gara a chi è più azzurro...
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cilieginas-blog · 4 months
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E comunque scherzavo...
L'ho detto dall'inizio che...
❤️&💚
Io scelgo e sceglierò sempre la realtà .
Io scelgo la mia vita reale.
Credo nel Vero Amore e nel mio bellissimo principe azzurro.👑❤️
Credo nel mio angelo custode😇🙏
Nessuno in questa vita e neppure nelle prossime vite potrà mai farmi cambiare.
Cancellare i mie valori , il mio modo di essere , la mia essenza.
Sono fatta così...tanto tenera, tutto cuore e sincerità ma anche "forte" e "ferma" nelle mie decisioni quando occorre esserlo.
Una vera guerriera.
Non vivo sognando.... figuriamoci...sono una che dorme pure poco...
Ogni mattina mi alzo e appena apro gli occhi penso alle persone che Amo e questo mi fa sorridere e iniziare sempre con serenità le mie giornate senza rabbia, invidia o rancore per nessuno.
Consiglio a chiunque di provare a vivere seguendo la mia stessa filosofia di vita :
Cancellando le parole odio e rancore dal proprio vocabolario e inserendo invece le parole perdono e comprensione.
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Credetemi si vive meglio in pace, serenità e provando tanto...tanto "Vero Amore." Per il nostro prossimo e per la vita anche quando questo sentimento non ci viene magari contraccambiato.
💚❤️💚❤️💚
Bonjour ☕️🌹 💋
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Cilieginas.🍒
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ma-pi-ma · 2 years
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Gli animali furono imperfetti lunghi di coda plumbei di testa piano piano si misero in ordine divennero paesaggio acquistarono nèi grazia volo il gatto soltanto il gatto apparve completo e orgoglioso nacque completamente rifinito cammina solo e sa quello che vuole.
L'uomo vuole essere pesce e uccello il serpente vorrebbe avere ali il cane è un leone spaesato l'ingegnere vuol essere poeta la mosca studia per rondine il poeta cerca di imitare la mosca ma il gatto vuol solo essere gatto ed ogni gatto è gatto dai baffi alla coda dal fiuto al topo vivo dalla notte fino ai suoi occhi d'oro.
Non c'è unità come la sua non hanno la luna o il fiore una tale coesione è una sola cosa come il sole o il topazio e l'elastica linea de suo corpo salda e sottile è come la linea della prua di una nave i suoi occhi gialli hanno lasciato una sola fessura per gettarvi le monete della notte.
Oh piccolo imperatore senz'orbe conquistatore senza patria minima tigre di salotto nuziale sultano del cielo delle tegole erotiche il vento dell'amore all'aria aperta reclami quando passi e posi quattro piedi delicati sul suolo fiutando diffidando di ogni cosa terrestre perchè tutto è immondo per l 'immacolato piede del gatto oh fiera indipendente della casa arrogante vestigio della notte neghittoso ginnastico ed estraneo profondissimo gatto poliziotto segreto delle stanze insegna di un irreperibile velluto probabilmente non c'è enigma nel tuo contegno forse non sei mistero tutti sanno di te ed appartieni all'abitante meno misterioso forse tutti si credono padroni proprietari parenti di gatti compagni colleghi discepoli o amici del proprio gatto.
Io no io non sono d'accordo io non conosco il gatto so tutto la vita e il suo arcipelago il mare e la città incalcolabile la botanica il gineceo coi suoi peccati il per e il meno della matematica gli imbuti vulcanici del mondo il guscio irreale del coccodrillo la bontà ignorata del pompiere l'atavismo azzurro del sacerdote ma non riesco a decifrare un gatto sul suo distacco la ragione slitta numeri d'oro stanno nei suoi occhi.
Pablo Neruda
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poesiablog60 · 1 year
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"Ma tu come ti difendi?
Tengo due sigarette e una moneta
nella tasca interna del giubbotto
Mangio in riva al mare
sembra azzurro da qui
alla giusta distanza la vista migliora
Guardo i miei genitori
indovino quali rughe saranno le mie
vorrei sotto l’occhio sinistro la piega che ha mia madre
e che le mie mani invecchiassero come quelle di mio padre
salutarli è ogni volta accorciare il tempo insieme
Vivo sei giorni a settimana
uno lo tengo da parte
per quando saremo vecchi"
Francesco Zani
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perpassareiltempo · 1 year
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E sebbene splendesse il sole e il cielo fosse di un azzurro vivo, sembrava che non vi fosse colore nelle cose. 
George Orwell
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jazzluca · 8 months
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RUMBLE ( Core ) Movie Studio Series *Bumblebee Concept Art*
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Un altro RUMBLE di classe Core invade la linea Movie Studio Series, ma questa volta non è un Tartar a noi noto, dato che effettivamente NON compare in nessun film, dal vivo o animato che sia, ma, quasi a voler raschiare il fondo del baril… cioè, spremere quella gallina delle uova d'oro che erano le scene su Cybertron del film di Bumblebee, ecco quindi anche i personaggi creati solo a livello di concept design ma poi scartati / tralasciati da quella famosa introduzione allo spin-off dedicato a Maggiolino.
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A scanso di cromatici equivoci, il Rumble di quest'ormai sorta di sotto universo dei Tf visti o comunque anche solo pensati per quei pochi ma fondamentali minuti al cinema, è colorato di blu come nei cartoni ( laddove in realtà nei giocattoli era rosso, come sappiamo ), un blu scuro principale con tocchi di azzurro sulle spalle del ROBOT, che citano quindi la colorazione del modellino del 1984 di Frenzy e non quella viola / lilla vista in tv, e grigio scuro su testa, gambe inferiori e … martelli?
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Sì perchè un po' pigramente il nostro robottino ha al posto delle braccia gli iconici martelli pneumatici come si vedevano spuntare nei cartoni animati, invece che avere dei moduli aggiuntivi come l'omonimo SS 86, o comunque almeno accennare una sorta di minima trasformazione o perlomeno avere i pugni scolpiti all'interno! ^^'
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Certo, capisco che sia un Core class, anzi, META' Core, praticamente, ma il punto è che è venduto come uno intero, quindi anche se giocoforza imitava l'omonimo SS, almeno uno non si sente in colpa a spendere il prezzo pieno per metà giocattolo!
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Martelli pneumatici a parte che potevano passare magari come armi per il Soundwave Voyager, un po' come aveva almeno Ravage Core la punta del fucile in stile G1 per questo Memor, invece qui abbiamo due pistoline che in Rumble assumono solo la valenza di decorazione da sistemare dietro la schiena, ma unite diventa ALMENO una pistolina sempre per S.W.
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Tornando al robottino, l'aspetto comunque non è male, con tocchi di giallo e rosso decorativi, la faccia con un'inedita mascherina sulla bocca e ben snodato nella media di un Core class, "braccia" permettendo.
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La TRASFORMAZIONE non è male, nel suo … piccolo, con le braccia che si ripiegano all'indietro, le gambe che ruotano e si proiettano pure all'indietro per formare una sorta di parallelepipedo anonimo che potrebbe essere qualsiasi cosa, ma cui la funzione principale è quella di potersi inserire ovviamente nel petto di Soundwave, così come già visto con Ravage.
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La cosa più interessante di questo "coso" è però quella di inglobare le due pistoline all'interno, così almeno questi accessorini piccini non vanno persi da un alt mode all'altro.
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Poco altro da dire sulla modalità alternativa, quindi, ma resta un po' di amaro in bocca per la scarsa massa offerta da questo giocattolo, assai inferiore rispetto agli altri colleghi normali e pure degli altri "cassettebot" SS 86 o no, quando bastavano almeno un paio di accessori in più giusto per non sentirsi in colpa dopo l'acquisto, o comunque al limite da prendere quantomeno scontato.
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Ah, vai a sapere se per caso faranno mai una versione rossa e chiamata Frenzy, poi, dato che questo nome nell'universo cinematografico dal vivo dei tf è già stato opzionato per il partner di Bariccade del primo film di Bay, ma ehi, mai dire mai! ^^
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daminouspurity · 3 months
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Switzerland vs. Italy | Euro 2024 European Championship Round of 16 | Predictions EA Sports FC24
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buscandoelparaiso · 1 year
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11 minuti e si é frantumato il capitano😃
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privateclubcultura · 1 year
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Ho Detto Basta...!!! 
Di RelaxBeach© 25/05/2015
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Io, Ero Azzurro, Azzurro come un principe.
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Lei, era rossa, un rosso vivo, che mi attirava da matti!
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Eravamo circondati dai neri... impavidi e maligni forti ed arroganti. Avevamo... tristi pensieri davvero... quelli erano in tanti.
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Viola d'invidia per noi che all'oscuro delle trame altrui
allegri e felici attraversavamo il tempo spensierati inconsapevolmente spiati da sparse armate nemiche poco agguerrite ma pericolose dispiegate un pò da per tutto. 
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Verdi dalla rabbia in tanti per la nostra complicità e per la forza che ci univa
attendevano il momento giusto per colpirci!
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I Gialli...??!! Pochi e superabili temibili, li vedevi solo tu lottai contro tutti con te e per te e non mi vinse mai nessuno. Poi mi tradisti allora avvinto e impotente fui da te sconfitto e persi per mano tua ogni forza e poi per altri tutto! Raccolto
a lenire il mio dolore
a curare le mie ferite nella mia solitudine guardando il vostro gioco ormai sconfitto quasi giunto alla fine ho detto Basta...!!!
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Con voi a Risiko Non gioco Più...!!!
RelaxBeach© (Tutti i Diritti Riservati.) 30/09/2023 (25/05/2015)
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shaadeofblue · 1 year
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ehi diario, è un bel po’ che non scrivo qualcosa.. sono passati circa 6 mesi da quando sono finalmente uscita da una brutta situazione che stavo sopportando da ormai quasi 4 anni, che mi ha rovinato la salute fisica e soprattutto mentale. ci ho messo un po’ a riprendermi dai miei traumi, ma passo per passo sono diventata una persona diversa, più forte, coraggiosa, e soprattutto felice, anche grazie alle poche persone che mi sono sempre state accanto. mi dispiace di aver lasciato far del male a me stessa, tutto per colpa di una persona, mi sono odiata talmente tanto ogni giorno di quegli anni che non trovavo nessuna ragione per vivere, non riuscivo a vedere la luce in fondo al tunnel, ma ora sono qui, amo me stessa e mi rispetto, tutto ciò che per anni non riuscivo mai a fare, ed ora mi guardo allo specchio sorridendo. vivo la vita con serenità e speranza in un futuro azzurro come il cielo.
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[…]
Non mi sono più guardato in uno specchio, e non mi passa neppure per il capo di voler sapere che cosa sia avvenuto della mia faccia e di tutto il mio aspetto. […]
Nessun nome. Nessun ricordo oggi del nome di jeri; del nome d‟oggi, domani. Se il nome è la cosa; se un nome è in noi il concetto d‟ogni cosa posta fuori di noi; e senza nome non si ha il concetto, e la cosa resta in noi come cieca, non distinta e non definita; ebbene, questo che portai tra gli uomini ciascuno lo incida, epigrafe funeraria, sulla fronte di quella immagine con cui gli apparvi, e la lasci in pace non ne parli più. Non è altro che questo, epigrafe funeraria, un nome. Conviene ai morti. A chi ha concluso. Io sono vivo e non concludo. La vita non conclude. E non sa di nomi, la vita. Quest‟albero, respiro trèmulo di foglie nuove. Sono quest‟albero. Albero, nuvola; domani libro o vento: il libro che leggo, il vento che bevo. Tutto fuori, vagabondo.
L‟ospizio sorge in campagna, in un luogo amenissimo. Io esco ogni mattina, all‟alba, perché ora voglio serbare lo spirito così, fresco d‟alba, con tutte le cose come appena si scoprono, che sanno ancora del crudo della notte, prima che il sole ne secchi il respiro umido e le abbagli. Quelle nubi d‟acqua là pese plumbee ammassate sui monti lividi, che fanno parere più larga e chiara nella grana d‟ombra ancora notturna, quella verde piaga di cielo. E qua questi fili d‟erba, teneri d‟acqua anch‟essi, freschezza viva delle prode. E quell‟asinello rimasto al sereno tutta la notte, che ora guarda con occhi appannati e sbruffa in questo silenzio che gli è tanto vicino e a mano a mano pare gli s‟allontani cominciando, ma senza stupore a schiarirglisi attorno, con la luce che dilaga appena sulle campagne deserte e attonite. E queste carraje qua, tra siepi nere e muricce screpolate, che su lo strazio dei loro solchi ancora stanno e non vanno. E l‟aria è nuova. E tutto, attimo per attimo, è com‟è, che s‟avviva per apparire. Volto subito gli occhi per non vedere più nulla fermarsi nella sua apparenza e morire. Così soltanto io posso vivere, ormai. Rinascere attimo per attimo. Impedire che il pensiero si metta in me di nuovo a lavorare, e dentro mi rifaccia il vuoto delle vane costruzioni.
La città è lontana. Me ne giunge, a volte, nella calma del vespro, il suono delle campane. Ma ora quelle campane le odo non più dentro di me, ma fuori, per sé sonare, che forse ne fremono di gioja nella loro cavità ronzante, in un bel cielo azzurro pieno di sole caldo tra lo stridio delle rondini o nel vento nuvoloso, pesanti e così alte sui campanili aerei. Pensa alla morte, pregare. C‟è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane. Io non l‟ho più questo bisogno, perché muojo ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi: vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori.
Luigi Pirandell
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tulipanico · 2 years
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Ci sono foto che mi emoziono a scattare, a fermare. Ho letto che ciò che viene fissato in eterno non può essere bello, non sono d'accordo. Perchè vivo per rendere immortali: stati d'animo tracciando figure di inchiostro, pezzi di vita con le parole, istanti, colori, profumi con uno scatto. Fisso la vita perchè credo che, sulla bellezza, la memoria non debba vacillare. Anche oggi ho allungato la strada per godere dei colori pastello che assumono le nuvole dopo il tramonto, il cielo era di un azzurro chiarissimo prima di vestirsi a notte, come cartapesta posta davanti ad una lampadina. C'erano pozzanghere, non sapevo da dove osservare i colori cambiare, reale o virtuale? E allora fotografo, fisso, rubo un pezzetto di quella infinita bellezza, la metto a disposizione di chi ha occhi disposti ad accogliere, scusate se è poco.
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empedoclecielo · 1 year
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"E l'aria è nuova. E tutto, attimo per attimo, è com'è, che s'avviva per apparire. Volto subito gli occhi per non vedere più nulla fermarsi nella sua apparenza e morire. Così soltanto io posso vivere, ormai. Rinascere attimo per attimo. Impedire che il pensiero si metta in me di nuovo a lavorare, e dentro mi rifaccia il vuoto delle vane costruzioni.
La città è lontana. Me ne giunge, a volte, nella calma del vespro, il suono delle campane. Ma ora quelle campane le odo non più dentro di me, ma fuori, per sé sonare, che forse ne fremono di gioia nella loro cavità ronzante, in un bel cielo azzurro pieno di sole caldo tra lo stridio delle rondini o nel vento nuvoloso, pesanti e così alte sui campanili aerei. Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane. Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi: vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".
da "Uno nessuno centomila" Luigi Pirandello
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