#vittima di camorra
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orotrasparente · 1 year ago
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la cosa che mi dispiace di quando succede una tragedia, che sia un femminicidio, un ragazzo ucciso dalla mafia/camorra, una vittima di un pirata della strada o qualsiasi altra cosa, i giornalai (non giornalisti, quello è un mestiere serio che, a parte poca gente, non esiste in italia) in tv parlano per giornate intere o settimane soltanto dell’assassino di turno al posto di dedicare decine di servizi alle vittime, parlare dei loro sogni, delle loro passioni spezzate, delle persone che erano o che sarebbero potute essere se il mondo andasse diversamente, l’altra sera ho visto un servizio rai in cui si è parlato un botto del ragazzino criminale che tempo fa fu ucciso da un poliziotto perché l’aveva rapinato di un rolex e subito dopo ho visto dedicare 1 minuto a gianbattista cutolo che invece era un bravissimo ragazzo, a me pare che in italia piaccia parlare solo del brutto sinceramente e la cosa mi rattrista molto
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anothermessagetoyou · 3 months ago
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“L’importante era colpire i neri. Bastava il colore della pelle per diventare vittima della ferocia stragista”.
Sedici anni fa la strage razzista di Castel Volturno: sei persone nere uccise dalla camorra.
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lamilanomagazine · 9 months ago
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Gaeta, Latina. Eseguite due ordinanze di custodia cautelare per il reato di intralcio alla giustizia aggravato dal metodo mafioso
Gaeta, Latina. Eseguite due ordinanze di custodia cautelare per il reato di intralcio alla giustizia aggravato dal metodo mafioso. Nella mattinata di ieri 29 marzo la Polizia di Stato di Gaeta ha eseguito un'ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere nei confronti di due persone, indagate per il reato di intralcio alla giustizia aggravato dal metodo mafioso. Le indagini, coordinate dalla D.D.A. della Procura della Repubblica di Roma, hanno avuto origine dalle risultanze di un altro procedimento, in carico alla Procura della Repubblica di Cassino, relativo ad un tentativo violenza sessuale per il quale è indagato lo zio di uno dei soggetti sottoposti a misura cautelare, pluripregiudicato appartenente ad un sodalizio operante nel territorio di Boscoreale (NA) contiguo ad ambienti di camorra. Dall'attività investigativa svolta, è emerso che il ragazzo, unitamente ad un suo conoscente, si sarebbe recato da una donna - sentita in qualità di persona informata sui fatti proprio in relazione alla tentata violenza sessuale - e, al fine di intimorirla, le avrebbe rivolto gravi minacce, acuite dalla consapevolezza della vittima in ordine allo spessore criminale della loro famiglia di appartenenza. Gli approfondimenti svolti dai poliziotti del Commissariato di Gaeta hanno consentito di delineare un quadro indiziario rilevante, che ha portato all'emissione di due misure cautelari della custodia in carcere, eseguite in provincia di Napoli con il supporto della Squadra Mobile partenopea e dei Commissariati di Giugliano e Torre Annunziata.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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delectablywaywardbeard-blog · 10 months ago
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Arma in faccia a titolare parcheggio 91enne per rubargli clienti
“Per il parcheggio devi dare i soldi a me, qui comando io” e “stasera lo faccio io il parcheggio, devo lavorare”: malgrado i suoi 91 anni è stato preso a pugni e anche minacciato con la pistola, il titolare del parcheggio privato di Pozzuoli, in provincia di Napoli, vittima di tre parcheggiatori abusivi della camorra arrestati oggi dai carabinieri e ai quali la Dda contesta i reati di estorsione…
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klimt7 · 11 months ago
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Piccola storia ignobile
Una lettura sociologica della recente vicenda sanremese.
L'Italia vittima sacrificale del potere mafio-camorrista ?
Cosa dire del povero Geolier?
Un tamarro che non doveva neppure mettere piede su palco di Sanremo, in quanto non in grado di cantare nella lingua di Dante.
Amadeus, in perfetto stile mafio-siciliano, invece, usufruendo dei poteri di Direttore Artistico, decide ugualmente di farlo esibire, facendosi beffe del Regolamento del Festival che da 74 anni è per l'appunto il "FESTIVAL DELLA CANZONE ITALIANA".
Geolier quindi da autentico "raccomandato", canta un brano totalmente incomprensibile alla maggioranza del pubblico italiano. E lo fa, perchè si sono volute violare di proposito le regole di una manifestazione che da sempre rappresenta lo specchio del costume italiano.
Non contento di esibirsi nella lingua di Pino Daniele, (Pino almeno riusciva ad essere comprensibile e anzi arrivava dritto al cuore di chi lo ascoltava), il team di Geolier, vuole strafare e insiste nel voler "rap-pare" il dialetto napoletano, rendendo di fatto l'ascolto impraticabile: insomma, un vero atto di masochismo per l'utente medio italiano.
Ma gli strateghi che guidano il suo team, si mettono in testa di voler stravincere la competizione e venerdi sera schierano le truppe cammellate, vere milizie in puro "camorra's style" e pensano :
" se abbiamo i soldi per alimentare e stravolgere il televoto da casa, possiamo anche vincere a mani basse il Festival di Sanremo!"
Di qui le migliaia di sms che arrivano agli amici, e ai parenti e ai parenti degli amici degli amici" con le ferree istruzioni per validare 5 voti per ogni scheda Sim e per ogni numero telefonico.
Il contenuto degli sms sono le istruzioni per votare col Televoto: ogni numero di telefono deve corrispondere a 5 voti per Geolier, il cantante alieno che canta in una lingua extraterrestre.
Lui deve vincere! L'ordine è dato. Guai a chi non esegue!
E così in un colpo solo, migliaia di voti pervengono in modo univoco, al cantante partenopeo, che alza il suo inno surreale alla "incomunicabilità umana".
Tema nobile, per carità! Argomento già molto frequentato dagli chansonnier francesi degli anni 50 e 60.
L'alienazione e l'incomunicabilità umana simbolizzata da un canto marziano!
Perfetto!
Operazione culturale di valore!
E così, pianificando a tavolino, la truffa e la manipolazione del voto popolare, si arriva alla serata di venerdi sera 9 febbraio, quando un cantante che veleggiava oltre il quindicesimo posto nella classifica delle precedenti serate, viene issato in vetta alla classifica generale del Festival dalle proprie milizie munite di cellulari con decine e decine di SCHEDE SIM attivate appositamente per questa operazione mediatica.
Il teatro Ariston a quel punto, fiuta la truffa in corso, si alza in piedi e protesta in modo violento contro questo scippo in corso. Protesta e urla e fischia fino ad abbandonare il teatro.
È evidente ai più, infatti, che sta succedendo un colpo di mano.
C'è qualcuno che sta forzando ogni tipo di regola, contando sul fatto che utilizzando più schede Sim, il risultato finale può essere indirizzato e guidato a piacimento.
Altro che giudizio del pubblico a casa!!
Non c'è più alcuna spontaneità nell'esprimere il gradimento popolare di chi guarda Sanremo, da casa.
L'operazione è semplice: vincerà Sanremo chi ha più soldi per manipolare il Televoto.
Chi ha più soldi per comprarsi le Schede Sim ed i voti.
Chi ha più Sim. Chi ha più soldi.
Il potere dei plutocrati insomma. Una operazione dall'alto e non dal basso. Ciò di più anti-democratico possa esistere.
Vince chi muove voti artificiali e finti.
Niente più giura popolare nel gradimento dei brani, ma una operazione scientifica, metodica e pianificata in modo militaresco da tempo e a tavolino.
Per fortuna il voto complessivo del Festival è composto non solo dal Televoto da casa (manipolabile dalle truppe camorriste), ma dalla giuria delle radio e dei giornalisti.
E cosi il colpo di mano dei poteri occulti (ma nemmeno tanto occulti) viene sventato.
L'operazione tesa a far trionfare il cantante che canta in lingua aliena, naufraga e si schianta sugli scogli.
Naturalmente con grande clamore mediatico e grida di protesta dei truffatori che si sentono truffati di un risultato dato per certo!
Niente di nuovo rispetto al solito vittimismo delle periferie partenopee e campane.
Come se il Festival di Sanremo fosse stata una partita al San Paolo di Napoli (ora stadio Maradona) e il Napoli Calcio di Aurelio De Laurentis non fosse stato in grado di battere la squadra neo-promossa di turno.
Che dire?
E' una piccola storia ignobile che tuttavia ci insegna tanto sulle Istituzioni italiane e sul rispetto delle Regole in questo nostro povero paese.
Un paese sempre in bilico e a disposizione del colpo di mano dei potentati locali, un paese permeabile ai fenomeni di corruzione e alla mentalità mafiosa diffusa .
Prendiamone atto e difendiamolo ancora una volta.
Anche in vista delle proposta di stravolgere la Costituzione Italiana uscita dalla Resistenza.
Avete presente il progetto meloniano di un solo uomo(donna) a capo di tutti?
Un popolo e un solo Capo assoluto!
Ricordiamocele bene queste malsane tentazioni cui è esposto da sempre il nostro paese. La Costituzione fu posta a baluardo proprio dai padri costituenti contro ogni possibile colpo di mano autoritario e antidemocratico.
Quelli sì, Signori miei, che sapevano vedere lontano...
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lospeakerscorner · 1 year ago
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Un ulivo per Maikol
Nella piazza antistante il Teatro Trianon VIviani la piantuazione di un ulivo in memoria di Maikol Giuseppe Russo CITTÀ METROPOLITANA DI NAPOLI – Nello spazio antistante il teatro Trianon Viviani, in piazza Vincenzo Calenda, domenica 31 dicembre alle ore 11.30 si ricorda Maikol Giuseppe Russo, vittima innocente di camorra. fondazione Trianon Viviani, Altra Napoli ef, Sanitaensamble ef,…
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corallorosso · 4 years ago
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Che bella cosa ha fatto Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif. Mesi fa ha scoperto che a Vairano Partenora (Caserta) c’era una strada dedicata al gerarca fascista Giuseppe Bottai, una delle “menti” del Manifesto della razza e colui che materialmente ha schedato e allontanato gli ebrei dalla scuola italiana. Ebbene, uno così, nel 2021 ha ancora una via a lui intitolata. Ancora per poco, perché Pif ha fatto sua la battaglia per cancellare quel nome, ha mosso mari e monti, scomodato sindaco, prefetto, istituzioni. E alla fine ce l’ha fatta: oggi il sindaco ha annunciato che non solo la via cambierà nome, ma sarà intitolata a Giancarlo Siani, il grande giornalista vittima della camorra nel 1985. Da un simbolo del fascismo a un simbolo dell’antimafia. Una grande vittoria arrivata grazie all’impegno, alla caparbietà di quest’uomo, che simbolicamente ripulisce un piccolo angolo del Sud e del nostro Paese dal fango della Storia e lo restituisce pulito ai cittadini. A nome di tanti, grazie. lorenzo Tosa
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b0ringasfuck · 4 years ago
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der-papero · 5 years ago
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Realtà o finzione?
Facendo zapping su Youtube, ho visto un video di Gomorra. Mi ha portato indietro con la memoria, a cose che ormai pensavo non ricordassi piu’.
Il mio paese natale nel casertano, quando ero ragazzo, contava meno di diecimila anime. Per quanto la camorra fosse una realta’, al netto di affari classici, il mio comune non era terreno fertile per i pesci grossi, quindi non accadeva nulla di spaventoso. Ci fu solo un agguato nel bar del paese, a quanto raccontava il passaparola dell’epoca la vittima non era nemmeno del posto, veniva da una citta’ di quelle “note” alle cronache, e scelse di prendere un caffe’ (combinazione?) proprio dalle mie parti.
La mia prima esperienza “visiva” fu alla morte di mia nonna. Al Sud il defunto viene lasciato sul letto per una intera notte, la famosa “veglia funebre”, e durante tutto il pomeriggio gli amici e le persone care possono passare per l’estremo saluto. Le porte di ingresso della casa ovviamente restano aperte, e in quella occasione, dal soggiorno, notai un uomo sull’uscio, media statura, un po’ in carne, nulla di speciale, che pero’ restava li’, immobile. Chiesi a mia madre chi fosse, e lei rispose che era il tizio delle onoranze funebri. Ero rimasto in casa tutto il giorno, non mi ricordavo di alcuna telefonata, e mia nonna era deceduta ufficialmente da poche ore. Chiesi chi l’avesse chiamato, e lei rispose “nessuno”. Un po’ perplesso, domandai perche’ non potevamo rivolgerci a chi volessimo noi e scegliere l’offerta che ritenessimo giusta, lei mi liquido’ con un “non possiamo” e mi fece cenno che non era ne’ il luogo ne’ il momento per parlare di determinate cose.
Quel giorno capii che non contava quanto potessi essere onesto o meno, facevo parte di un sistema che, volente o nolente, contribuivo a tenere su. I vestiti che avevo addosso, gli oggetti che mi circondavano, le partite a flipper, la miscela del mio motorino, i parcheggi, le ambulanze che vedevo sfrecciare per strada, i funerali di tutte le nonne, ogni cosa poteva essere parte di un (dis)equilibrio talmente assurdo da perderci la testa. Una sorta di Matrix dei poveri, dove Neo era Genny Savastano, e che quindi “stavamo meglio der cazzo”, come diceva Bombolo.
Ironia della sorte, il mio primo agguato l’ho vissuto al Nord, nella produttiva Brianza. Ero in bici e, fortuna mia, arrivai a “cose fatte”, ma c’era ancora la vittima nel suo Mercedes bianco, col il volto pieno di sangue e diversi fori di proiettile. Sul posto i carabinieri, rassegnati in volto e impegnati nelle classiche misure di rito, mi invitavano a fare il giro del quartiere, per evitare di essere di intralcio ai rilievi. Il resto me lo racconto' una ex-collega che, suo malgrado, si trovo’ ad essere la prima auto in coda alla Mercedes, vide un tizio col casco integrale, la visiera oscurata e pistola alla mano farle un cenno che non le sarebbe accaduto nulla se fosse rimasta buona buona in auto, tanto ci sarebbero voluti pochi secondi. La rividi un mese dopo, l’ospedale le fece un certificato medico per stress post-traumatico o robe di questo tipo.
Quello che mi sconvolse e’ che in quel momento non provai angoscia, sgomento o orrore. Si’, ero stato fortunato a non vedere l’omicidio, ma l’ho vissuta come una cosa che “puo’ capitare”. E mi vergognai a morte di questa cosa, perche’ sentivo che la rassegnazione faceva ormai parte del mio DNA, e che la camorra aveva fatto un’altra vittima. Ero io.
Saviano e la serie TV arrivarono subito dopo. Non c’e’ un motivo reale, ma non mi sono mai interessato ad entrambi, pur cosciente che, chi meglio e chi peggio, hanno provato a raccontare un qualcosa che faccio ancora fatica a comprendere.
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paolodechiara · 5 years ago
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Domenico Noviello, Il ‘leone’ che si oppose alla camorra
Domenico Noviello, Il ‘leone’ che si oppose alla camorra
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UN VERO TESTIMONE DI GIUSTIZIA. “Vittima di una estorsione, con encomiabile coraggio, denunciava alcuni esponenti della criminalità organizzata, consentendone l’arresto e la successiva condanna. A distanza di alcuni anni dall’evento, mentre era alla guida della propria autovettura, veniva barbaramente assassinato in un vile agguato camorristico. Chiarissimo esempio di impegno civile e rigore…
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chez-mimich · 5 years ago
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5 È IL NUMERO PERFETTO. Due gambe, due braccia, una testa, totale cinque, ognuno solo con sé stesso e per sé stesso insomma. Così sgombriamo subito il campo dalla curiosità che potrebbe suscitare il titolo. È il motto di vita di un guappo di camorra, uno dei tanti che popolano questo film che racconta di come Peppino Lo Cicero, sicario in pensione, torna operativo per vendicare la morte del figlio vittima di un assassinio commissionato da un ex compare per scalare la gerarchia dei clan. Una storia di ordinaria malavita si potrebbe pensare, raccontata con grande ironia, dove i delinquenti difendono la loro delinquenza, e la loro visione del mondo, una narrazione cinematografica alla “Pulp Fiction”. Potrebbe essere così, se non che, il regista del film non è un regista qualsiasi, anzi a dire il vero non è nemmeno un regista, ma un fumettista, ma anche qui non un fumettista qualsiasi, ma uno dei più grandi, Igort, al secolo Igor Tuveri. A questo punto potrei anche fermarmi, ma se divulgazione va fatta facciamola. Igort, attualmente direttore di “Linus”, in realtà non è solo uno dei più grandi fumettisti italiani, ma anche saggista, musicista e sceneggiatore. Un grande intellettuale, forse più apprezzato fuori d’Italia che ne suo Paese, collaboratore di grandi riviste in Italia e altrove “Alter”, “Frigidaire”, “Métal Hurlant”, “The Face”. Nessuno stupore quindi se il film è raffinato, formalmente perfetto, un piccolo capolavoro. Una Napoli notturna, piovosa, infera, lontanissima da ogni stereotipo, una fotografia e una sceneggiatura che devono molto al fumetto, come la suddivisione in cinque capitoli della storia, che ricordiamo è tratta da una “graphic novel” dello stesso Igort, edita da Coconino Press. È noto del resto che la narrazione cinematografica e quella del fumetto hanno una stretta parentela. A questo si aggiunga una intensità rara della materia cinematografica, una fotografia ricercata, una originale colonna sonora e una interpretazione appassionata e centrata di Toni Servillo, che fanno di questo film, una delle più raffinate creazioni della stagione.
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pedrop61 · 6 years ago
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Saviano smascherato da un ex giornalista di cronache di camorra:
Gentile Saviano.
Vogliamo raccontare la verità sui giornalisti che si occupano di camorra e di inchieste in generale rischiando sulla propria pelle per pochi spiccioli e nel totale anonimato rispetto ai pochi come te celebrati dai media, per capire una volta per tutte se sei stato più bravo o semplicemente più furbo.
Allora mi presento: sono Francesco Amodeo e sono un giornalista pubblicista; blogger e autore di 4 libri. Campano come te. Da qualche anno non più praticante (mio malgrado). Dopo una laurea in scienze della comunicazione e stage negli uffici stampa di Londra e Madrid per imparare entrambe le lingue. Torno nella mia Campania e dal 2002 comincio ad occuparmi di cronache di camorra prima per Dossier Magazine, poi per il famoso quotidiano campano il ROMA e il Giornale di Napoli.
Dal 2004 al 2005 con lo scoppio delle più cruente faide di camorra vengono pubblicati a mia firma oltre 200 articoli in meno di un anno. Alcuni finiti in prima pagina sia sul Roma che sul Giornale Di Napoli. Te ne elenco solo alcuni tra questi, guardando le date capirai gli intervalli di tempo tra un agguato ed un altro e quindi tra un articolo ed un altro ed i ritmi ed i rischi a cui eravamo esposti noi che facevamo questo lavoro.
• 18 Ottobre 2004 Omicidio Albino
• 29 Ottobre 2004 Omicidio Secondigliano: Scoppia la faida
• 5 Novembre 2004 Carabinieri feriti a Secondigliano
• 13 Novembre 2004 Omicidio Peluso in pizzeria
• 21 Novembre 2004 Ragazza accoltellata a Santa Lucia
• 22 Novembre 2004 Omicidio di Piazza Ottocalli
• 26 Novembre 2004 Omicidio a Secondigliano di Gelsomina Verde (in assoluto il più efferato di tutta la faida)
• 19 Dicembre 2004 Intervista esclusiva alla vittima dell’agguato
L’ultimo mio articolo apparso sulla prima pagina del Roma riguardava l’Omicidio di Nunzio Giuliano.
Sono articoli pubblicati negli stessi anni e riguardanti le stesse faide di quelli che tu hai scopiazzato e ricopiato per intero nel tuo Gomorra e per i quali hai subito la sentenza di condanna per plagio.
A me nel 2005 sono stati corrisposti per tutti gli articoli 2117,70 euro di cui netti 1,800,00 euro. (allego prova documentale). Posso immaginare che più o meno siano queste le cifre che guadagnavano anche i colleghi di cui hai copiato gli articoli per pubblicarli nel tuo libro multimilionario.
Ma andiamo avanti:
Nel raccogliere materiale per gli articoli di cronaca puoi immaginare quante botte io abbia preso, quanti cellulari mi abbiano strappato da mano, quanti registratori distrutto e quante intimidazioni subite. Così decisi che era diventato troppo rischioso e passai alla cronaca politica e qui arriviamo ad un altro settore che ti interessa.
Ho aperto un blog di inchiesta giornalistica e pubblicato video inchieste sul cartello finanziario speculativo che nel 2011 aveva rovesciato il Governo in diversi paesi europei tra cui l’Italia dimostrando i legami tra le organizzazioni del capitalismo speculativo con alcuni dei politici al Governo ed il ruolo dei nostri media. Probabilmente sono proprio le organizzazioni a cui stai facendo appello tu in queste ore esortandole a rovesciare nuovamente un Governo democraticamente eletto.
Tutte le mie ricerche sui legami tra politici, media e cartello finanziario speculativo sono state pubblicate in due libri, l’ultimo dei quali La Matrix Europea è stato definito dal compianto Ferdinando Imposimato, Presidente Onorario della Suprema Corte di Cassazione (Giudice istruttore caso Moro) il miglior libro sull'argomento e citando le sue parole: “ Il tuo libro è importante come strumento di verità e libertà ma è assediato da silenzio e omertà. Mi congratulo con te per la tua ricerca che è preziosa per tutti noi cittadini di una società in cui le ingiustizie e diseguaglianze sono enormi. Il tuo libro mi ha fatto capire molte cose, chiaro, preciso, documentato coraggioso, incisivo. Ma non è facile far capire agli altri la verità.” Il Presidente mi chiese poi pubblicamente di collaborare con lui per una ricerca sul tema ma dovetti rifiutare perché non mi sentivo tutelato.
Stai tranquillo Saviano, non sto facendo uno spot al mio libro so che per deformazione penseresti questo. A differenza dei tuoi libri, che ce li ritroviamo davanti anche in autogrill mentre prendiamo un caffè, il mio dopo una breve apparizione è sparito dai radar. Nonostante abbia un titolo ed un proprio codice ISBN se lo richiedi nelle librerie sembra che non sia mai esistito. Spero sia stato solo un errore dell’editore.
Eppure i temi trattati nel libro sono stati oggetto di alcuni video su you tube. Uno dei quali ormai punta ai 6 milioni di visualizzazioni ( si hai capito bene 5 milioni di visualizzazioni già superate con un video di 18 minuti ossia un tempo assolutamente proibitivo per you tube). E non è stato un caso. Ho superato ben 4 volte il milione di visualizzazioni anche quando ho smascherato un servizio delle Iene. Numeri enormi mai raggiunti da nessuno in Italia e forse neanche in Europa per video che trattavano questo tipo di argomenti.
Pensa che il video più visualizzato su Gomorra Channel ha raggiunto 477.000 visualizzazioni contro i miei 5 milioni. Per intenderci sommando tutti i video caricati sul canale Gomorra Channel si raggiungono meno della metà delle visualizzazioni di un mio solo video. Nonostante Gomorra sia una serie televisiva, un film a cinema e tu, Saviano, sei inseguto da tutti i giornali e ti affidano programmi in Tv.
Io non ho avuto il supporto di un solo articolo, solo censure dai media che mi sono venuti a cercare fin dentro l’ufficio solo per provare invano a minare la mia credibilità.
Ma perché secondo te ? Sei d’accordo con me che i conti non tornano ?
Te lo spiego subito: tu sei stato molto bravo ad attaccare i criminali comuni, molti dei quali già in carcere con l’ergastolo ma facendo sempre la massima attenzione a non attaccare il sistema dominante in politica (quello che la manovra) ne il ruolo dei media spesso usati come braccio armato da questi poteri forti. Sei diventato il cavallo di Troia che fa comodo ad un certo tipo di sistema per entrare nelle case degli italiani con una voce che possa fingersi amica, credibile, spostando l’attenzione sui criminali comuni senza mai toccare gli interessi del potere dominante e dei media che lo coprono.
Ecco di chi sei diventato voce.
Ecco perché ti celebrano. Ecco perché sei in tutte le Tv.
Una volta ci sono andato anche io in Tv alla trasmissione in Onda di Luca Telese su la 7 ma è stata la prima e l’ultima volta perché tirai in ballo giornalisti, media e politici che partecipavano alle riunioni di organizzazioni del cartello finanziario speculativo che hanno interessi diametralmente opposti a quelli dei popoli. Sai come intitolarono la trasmissione ? “La web guerra dei blogger antisistema”. Quando dici la verità tirando in ballo queste categorie non sei un eroe sei un ANTI.
Eppure ti assicuro che la crisi economica - che io dimostravo essere stata indotta dai membri del cartello finanziario speculativo di cui facevo nomi e cognomi - ha fatto molti più morti tra imprenditori e lavoratori suicidati di quanti ne abbia fatti, tra i criminali, la più sanguinosa delle faide di camorra. Ha fatto chiudere molte più aziende lo Stato per eseguire i diktat del capitale che i camorristi con il racket. Ma questo il pensiero unico dominante tra i media non ce lo fa sapere.
E tu sei diventato l’icona di questo pensiero unico. Tu che parli di solidarietà verso i migranti, di accoglienza tout court pur sapendo bene che la maggior parte di quelli che arrivano dall’Africa sono in realtà i nuovi schiavi deportati dal capitalismo per abbassare il costo del lavoro e annichilire i diritti sociali nei paesi dove vengono accolti. Gente disposta a tutto come li definisce il filosofo Fusaro: “merce umana nell'economia globale per le nuove pratiche dello sfruttamento neofeudale” pronta ad essere sostituita ai lavoratori europei che invece richiederebbero diritti sociali e rivendicazioni salariari.
Tu conosci questa pratica infame. Ma la copri, la appoggi. Per questo meriti programmi in Tv.
Poi ti vedo attaccare Salvini indossando la maschera del paladino dei più poveri, e mentre con una mano mantieni quella maschera con l’altra tiri acqua al mulino di quella sinistra che ha svenduto i lavoratori e i loro diritti al cartello finanziario europeo e che sempre citando Fusaro è passata “dalla lotta per i lavoratori contro il capitale alla lotta per il capitale contro i lavoratori” che ha sacrificato volontariamente sull'altare dei globalizzatori i lavoratori italiani per gli interessi di una Europa che si è dimostrata il baluardo del capitalismo speculativo contro le classi lavoratrici ed i popoli europei.
Perché queste cose non le racconti ? anzi perchè le neghi ?
Taci perché preferisci essere esaltato dai media per interessi commerciali e contribuire al loro asfissiante, martellante, fuorviante lavoro di propaganda a favore del pensiero unico di chi intende dirigere le sorti dei nostri governi.
Al di la di gomorra che ha soltanto fini commerciali, tu sei considerato un “intellettuale” amico dei popoli. E come può un intellettuale del genere, con il tuo seguito, preoccuparsi dei rimborsi trattenuti dalla Lega, senza mai menzionare i miliardi e miliardi di euro che ogni anno finiscono nelle mani di azionisti privati che si sono autonominati creatori e gestori della moneta del popolo.
Tu questi argomenti non li toccherai mai.
Io, invece, mi sono trovato la serranda del mio ufficio nel centro medico di famiglia, crivellata di colpi di pistola ma i giornali il giorno dopo parlavano di intimidazione ai fini estorsivi da parte dei nuovi clan della zona. Cosa alla quale io non ho mai creduto perché non mi è mai stato richiesto il pizzo in oltre 20 anni di attività che svolgevo nel quartiere dove vivo da 40 anni.
Ed è per questo, che in seguito ad altri episodi che hanno coinvolto me ed i miei colleghi, ho deciso 3 anni fa di chiudere il blog, smettere di scrivere e sto provando ad inventarmi un nuovo mestiere.
Ma il mio è solo un esempio di quello che accade a centinaia di ragazzi che hanno provato a fare questo mestiere senza volersi allineare al pensiero unico dominante.
Per concludere: io non sono un politico, non sono un Ministro, non sono un capopartito; non puoi trovare altri interessi nella mie parole se non la voglia di ristabilire la verità.
Te lo dico da ex giornalista. Da ex scrittore. Per farti capire che parliamo la stessa lingua. E te lo dico nel mio dialetto perché anche quello ci accomuna.
Robè vir e fa l’ommmm.
Il libro La Matrix Europea è disponibile solo sul sito www.francescoamodeo.it
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lamilanomagazine · 1 year ago
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Napoli: eseguito un decreto di sequestro di beni per un valore di circa 800.000,00 euro
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Napoli: eseguito un decreto di sequestro di beni per un valore di circa 800.000,00 euro. Gli agenti della Sezione Misure di Prevenzione Patrimoniali della Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Napoli hanno dato esecuzione al decreto di sequestro di beni finalizzato alla confisca, ai sensi della normativa di prevenzione antimafia, emesso dal Tribunale di Napoli – Sezione Misure di Prevenzione, nei confronti di Troncone Vitale, cl. '68. Trattasi di un soggetto di elevata pericolosità sociale, pluripregiudicato per reati in materia di armi e stupefacenti, tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso, rapina a mano armata e lesioni personali. Il predetto, sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza fino alla scorsa primavera, già ritenuto appartenente ad un'associazione per delinquere di stampo camorristico, denominata Nuova Camorra Flegrea, attiva nel quartiere napoletano di Fuorigrotta, zona ad alta vocazione commerciale, nella quale è in corso da anni una violenta contrapposizione tra sodalizi criminali, per assicurarsi il controllo del territorio ed i proventi derivanti, in particolare, dalle attività di traffico di stupefacenti e di estorsione in danno di imprenditori e commercianti. In tale contesto, Troncone è stato vittima, nel dicembre 2021, all'esterno dell'omonima Caffetteria, di un agguato di stampo camorristico, nel corso del quale ha riportato ferite da colpi d'arma da fuoco. In accoglimento della proposta avanzata dal Questore di Napoli, l'Autorità Giudiziaria ha emesso un decreto di sequestro dei seguenti beni, emersi dall'analisi patrimoniale e risultati nella disponibilità effettiva dell'uomo, pur se formalmente intestati ai suoi familiari, acquistati durante il periodo in cui ha espresso la propria pericolosità. Oltre ad un'unità immobiliare ad uso abitativo, sita nel quartiere di Fuorigrotta, sono stati sottoposti a sequestro rapporti finanziari ed un'impresa individuale, ubicata nel medesimo quartiere ed attiva nel settore della ristorazione, avente denominazione "Caffetteria Troncone". Il valore complessivo dei beni sottoposti a sequestro preventivo ammonta a circa 800.000,00 euro.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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delectablywaywardbeard-blog · 11 months ago
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Giovane ucciso a Torre Annunziata
Un giovane di 24 anni è stato ucciso in serata a Torre Annunziata, nel Napoletano.  I carabinieri sono intervenuti intorno alle 22 in corso Umberto I. L’uomo è stato centrato da alcuni proiettili esplosi da uno sconosciuto.  Secondo quanto si è appreso, la vittima sarebbe un pregiudicato di Castellammare di Stabia e le modalità farebbero pensare ad un agguato di camorra. A fare fuoco, esplodendo…
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rotto · 6 years ago
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Voi, intellettualiautoriartisticontemporanei, ve ne state comodamente adagiati con il vostro Mac, iPad, Smartphone, cuffiette nelle orecchie, ascoltando le vostre playlist su Spotify, un po’ indie un po’ retrorock che fa tanto cool e colti far vedere che voi, in fin dei conti, certa roba l’avete sempre ascoltata, che ne sapete più degli altri, via, ve ne state lì, si diceva dunque, dovunque voi siate, che poi non state in nessun luogo in particolare perché non abitate più in nessun posto in particolare, siete cittadini del mondo, voi, che in vacanza portate a spasso il vostro iPhone, voi che tanto ormai sapete come si vive a New York, come si vive a Manila, ma pure a Gioia del Colle, però Milano è europea e Roma è invivibile ma Rossellini e Fellini, e Napoli, c’è la camorra a Napoli, e Saviano è vittima, ma Gomorra è una serie scritta benissimo, recitata benissimo e vista in tutto il mondo e la Puglia è la California d’Italia, voi, si diceva, intellettualiautoriartisticontemporanei, ve ne state comodi e sotto coperte e copertine, nel caldo dei vostri risvolti, di copertina, producete, scrivete, romanzi comodamente bellissimi, opere comodamente stupende, comodamente immortali.
Voi, intellettualiautoriartisticontemporanei, con le foto di un libro di Wallace sul comodo comodino, perché lui sì cazzo soffriva e voi lo avete letto, lo conoscete benissimo, con la scopa del sistema ci avete pulito il parquet della vostra casa editrice e siccome lo conoscete meglio di chiunque altro, perché solo voi, quindi si è ammazzato, si è ammazzato per voi, come Gesù. Perché lui era un puro come voi, ma lui di più, ma voi lo porterete in gloria, perché voi siete intellettualiautoriartisticontemporanei pluripremiati e una frase di Wallace oggi è come una canzone di Kurt Cobain ieri. Perché loro sì cazzo hanno sofferto il sistema e voi lo sapete che il sistema ti uccide ti divora, soprattutto dal divano. Il sistema logora chi non lo ce l’ha. E così vi siete sistemati pure voi, nel vostro comodo circoletto. Voi che tutto di tutto, che siete in grado di disquisire di immigrati e di cancro, avendo letto Proust, di politica e di cultura, avendo letto Kafka, voi col biglietto Ryanair in una mano, ma easyJet è più fica, e nell’altra un Celine, insomma è Celine, perché atto e azione di Carmelo Bene è libidine, doppia libidine, come Jerry Calà, e Pasolini, perché Pier Paolo è Pier Paolo, l’unica coscienza critica che l’Italia abbia avuto e voi incoscienti lo sapete bene com’è Pasolini, ma avete letto anche Carver e Don De Lillo.
Voi che non abitate più neanche voi stessi, perché siete connessi col mondo, siete la massa critica, la nuova resistenza, la vostra resilienza, quanto vi piace scriverlo a voi intellettualiautoriartisticontemporanei, voi ve ne state comodamente, si diceva, e a volte neanche tanto, si ripete, con lagioia di un libretto sotto un raimo di pensieri profondissimi che vi fanno arrivare a conclusioni così divaricanti quali “nella vita c’è un mistero che non possiamo far finta di eludere”, cazzo!, voi disquisite di arte, di letteratura, siete delle streghe ultrapremiate, dei campielli di bravura, mannaggia a voi intellettualiautoriartisticontemporanei che non vi sfugge proprio nulla, che siete bravissimi pluripremiatissimi, pluricondannatissimi. voi siete dei grandi peccatori. siete dei peccatori, peccatori di provincia, di quartiere, di casa, editrice, miserabili, voi, e i vostri libri da quattro soldi che al minimum di un fax ci fate uno stile libero in questo mare di coralli e di scuolette e sculettate di scrittura. intellettualiautoriartisticontemporanei, voi, omosessualmente borghesi, miseri, ma sempre preparatissimi e premiatissimi, voi dovreste comodamente, invece, in primo luogo farvi a pezzi e poi darvi fuoco e allora lì capireste, forse, che in tutte questa comodità di giornalini, intervistine, tivvù, radio, incontri, chiappette, blog, web, cappelli, cappelle, baci, abbracci, ciao, ciao, ciao, ciao, baci e ancora abbracci, sei fantastico, sì, sì, di essere solo modeste estetiste o tutt’al più degli arredatori d’intenti, di interni, inermi, di saloni, del libro.
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tifatait · 3 years ago
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Omicidio a Napoli, l'incubo della faida di camorra: la vittima era vicina al clan Vigilia | www.ilmattino.it
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