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Siamo giunti al racconto della nostra seconda tappa costiera alla scoperta del Mozambico, la perla dell’Africa come molti la definiscono. Oggi voglio parlarvi di Tofo, delle sue spiagge e del nostro indimenticabile incontro con lo squalo balena. Siete comodamente seduti?
Facilmente raggiungibile da Maputo in auto (qualsiasi), circa 500km, Tofo fa parte della provincia di Inhambane. Lungo il litorale che passa da Quissico fino ad arrivare alla provincia di Sofala è una lunga lingua di sabbia fina, palme da cocco e un mare azzurrissimo. Non per nulla è su questo litorale che è stata aperta la Scuola Superiore di Hotelleria e Turismo.
Forse in Italia non è una meta molto conosciuta ma in Portogallo ad esempio è rimasta nella memoria comune grazie ad una telenovela che si chiamava «A Jóia de África».
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Durante il colonialismo questa piccola baia era frequentatissima dai coloni che vivevano a Inhambane, il capoluogo. Oggi, Tofo non ha perso la sua fama sopratutto per la vicinanza da Maputo (calcolate che lì le distanze sono diverse e per i mozambicani farsi 1000km di auto per un fine settimana è normale).
A differenza di Xai-Xai, le spiagge di Tofo sono molto ambite dai locali e dai sudafricani. Numerose sono le scuole di immersione, safari oceanici e attività varie proposte anche in periodi di bassa stagione.
Noi siamo stati fortunati perché abbiamo scelto la seconda settimana di ottobre, proprio pochi giorni dopo la riapertura delle scuole e quindi di bagnanti sulle spiagge, solitamente affollatine, li potevamo contare sulle dita.
Vale sempre la nostra strategia, quella di trovare un alloggio lontano dagli hotel e dai bar notturni anche se non troppo per approfittare degli aperitivi. Durante le mie ricerche online mi sono subito innamorata delle cabine sulla spiaggia della Liquid Dive Adventures.
Arriviamo verso ora di pranzo e dopo la registrazione e la presa di possesso del nostro alloggio da sogno, decidiamo di mangiare al ristorante interno l’Happi, un ristorante vegetariano da far invidia a molti chef stellati.
Alla Liquid il rispetto del corpo e della natura è la legge suprema e non lo si nota appena dal ricco menù vegetariano ma anche dal rispetto che hanno per la fauna e la flora marina. Fanno anche parte del PADI Green Star centre. Non sapete cosa sono?
I PADI Five Star Dive Center sono centri sub all’avanguardia che incoraggiano la responsabilità ambientale e forniscono una gamma completa di programmi educativi PADI. Questi centri promuovono attivamente i benefici della subacquea ricreativa dello snorkeling, dei viaggi subacquei e della protezione ambientale. Maggiori informazioni.
Rifocillati andiamo alla scoperta della famosa spiaggia dal mare molto più calmo di quello di Xai-Xai. Dopo pochi minuti a piedi arriviamo dove c’è la più alta concentrazione di hotel e quindi incontriamo un gruppo di bagnanti, venditori di acqua di cocco ed altra merce e numerosi bambini in acqua che giocavano e noi li seguiamo subito.
Purtroppo verso le 16:30 comincia a far frescolino e decidiamo di tornare al nostro alloggio per una doccia rapida ed un cambio d’abito in vista di un aperitivo in spiaggia prima di cena. È l’orario giusto per incontrare i pescatori che tornano a casa dopo una proficua pesca.
Per il nostro primo aperitivo non potevamo che approfittare della vista della Liquid, un tavolo direttamente sulla spiaggia per sorseggiare un vino bianco sudafricano e la mia amata mandioca fritta.
L’indomani sveglia presto per la colazione, dopo una bella nuotata nell’oceano, che diventa il nostro rituale mattutino e pomeridiano, decidiamo di andare ad Inhambane, il capoluogo della regione. Strada facendo facciamo una sosta al supermercato, al benzinaio e ad un negozio di sartoria locale dove vendono anche la mia amata capulana a prezzi accessibili. Non sono meravigliose? Ovviamente, non ho resistito e ne ho comprata una che adesso fa da copriletto in stanza.
INHAMBANE dove arrivò vasco da gama
Alloggiando a Tofo non potevano non organizzare una visita a Inhambane. Anche se è il nucleo urbano coloniale meglio conservato del Mozambico non è una città da visitare aspettandosi chiese, palazzi o luoghi d’interesse ma è una cittadina interessante per capire come queste zone lontane dalla capitale si sono evolute nel tempo. Questo per�� non toglie nulla al fascino della città se si pensa anche che fu qui che, secondo alcuni documenti storici. Vasco da Gama arrivò il 10 gennaio del 1498.
Lasciamo l’auto non distante dal molto dove partono i traghetti e le piccole barche stracolme di persone, Quello che notiamo subito sono i rosa fenicotteri che cercano cibo sul bagnasciuga.
Un acquazzone ci sorprende mentre curiosiamo sul molo e parlottiamo con i pescatori che stanno abbassando la vela della loro dhow, la barca di legno tradizionale.
I goccioloni d’acqua si fanno più intensi ed abbiamo appena il tempo di entrare al volo nel bar ristorante del molo, proprio di fronte la biglietteria, prima della tempesta. Il bar ha un bel terrazzo coperto sulla laguna e noi ci accomodiamo per goderci la pioggia. Bisogna attendere e quindi chiediamo qualche stuzzichino per farci compagnia. Direi che la vista non era niente male.
Intanto la pioggia cessa e noi possiamo continuare a curiosare senza meta tra le stradine ed i negozi della cittadina. Ad un certo punto sentiamo un gruppo di persone che cantano allegramente nella piazzetta vicino il molo
Curiosi come siamo ci avviciniamo e scopriamo essere un matrimonio. Abituati in Europa a lasciar spazio alla privacy di momenti familiari così intimi ci stupiamo quando la madrina della sposa ci invita a fotografarli e a star con loro in questo momento di gioia. Se fossimo rimasti ancora un po’ son sicura che ci avrebbero invitato alla festa, ma siam pur sempre europei, salutiamo, rinnoviamo gli auguri e ci allontaniamo discretamente.
Prima di lasciare Inhambane approfittiamo per prelevare altri contanti, esistono vari bancomat in città ed anche benzinai nel caso ne abbiate bisogno. Ritorniamo all’auto e torniamo tranquillamente a Tofo.
COSA FARE A TOFO
Oramai avete capito che non siamo tipi da perder tempo stesi in spiaggia e quindi le nostre giornate a Tofo sono sempre state pienissime. Cosa abbiamo fatto?
OCEAN SAFARI
Una delle attività imperdibili a Tofo, anche se non farete immersioni, è un Ocean Safari. Il nome mi fa sempre un po’ sorridere perché penso ai safari (fotografici ovviamente) in gip nella savana, qui invece si fanno su un gommone a tutta velocità.
Prenotiamo un safari oceanico alla Liquid Dive Adventures. Appuntamento alle 10:30: rapido cambio d’abito, breve spiegazione sulla sicurezza e il rispetto della fauna marina e poi dritti in spiaggia.
Non aspettatevi il classico giro in barca da turista apatico ma una vera e propria avventura. Dovrete esser voi ad aiutare a portare l’imbarcazione nell’acqua, vi sederete sui laterali (non ci sono le sediole) e vi reggerete con corde e fasce per i piedi così da non esser catapultati fuori in mare.
Il viaggio comincia tra spruzzi d’acqua ed onde ma siamo tranquilli visto che il nostro capitano naviga da quando aveva 12 anni ed ora i 30 li ha superati. È un mago a destreggiarsi tra le onde. Avvistiamo le nostre prime balene che riposano in superficie, c’era anche il cucciolo.
Il momento più emozionante? Vedere lo squalo balena che passa sotto la nostra imbarcazione. Si notavano perfettamente le sue macchie scure. È il momento di tuffarci e nuotare un po’ con lui senza disturbarlo e assolutamente senza toccarlo.
CURIOSARE NEL MERCATO
Tutti i giorni a Tofo esiste un piccolo mercato dove potrete trovare di tutti, dalla frutta al pesce, dalla capulana ai souvenir vari. I prezzi li ho trovati più cari di Maputo ma è stato bello trascorrere un’oretta a parlare con i venditori che sono sempre disponibili e pronti per una bella chiacchierata anche se non comprerete nulla.
Il mercato si trova a due passi dalla spiaggia e a pochi minuti a piedi da qualsiasi alloggio abbiate sulla Praia do Tofo.
Prima di lasciarvi a sognare di organizzare anche voi questo viaggio, che vi consiglio vivamente, voglio scrivervi alcune informazione utili su un possibile pernottamento sulla spiaggia di Tofo.
DOVE DORMIRE
Non è da tutti poter dormire cullati dal suono dell’oceano. Svegliarsi la mattina, aprire le tende e trovarsi l’oceano Indiano che ci da il buongiorno e nemmeno è da tutti poter far colazione praticamente in spiaggia mentre osserviamo balene e delfini giocare tra le acque. Tutto questo e di più è possibile presso la Liquid Dive Family.
Il progetto della Liquid è nato dopo un viaggio per il mondo di una coppia di finlandesi simpaticissimi che arrivano alla Praia do Tofo. Si innamorano subito del luogo dopo aver visto le balene e decidono di trasferirsi ed aprire la Liquid Dive Adventures. Era il 2014.
La Liquid, oltre ad essere un paradiso per rilassarsi è il luogo ideale per chi, come noi, non ama vegetare sulla spiaggia ma ha sempre bisogno di fare attività. La Liquid è anche 5* PADI Dive Centre e quindi ideale per gli amanti delle immersioni o per chi volesse imparare, esistono corsi per prendere il brevetto.
Non dimentichiamoci che non è possibile in tutte le spiagge del mondo poter aver la fortuna di incontrare i “Big Stuff”: le megattere, le mante, gli squali balena, gli squali martello, le tartarughe ed i delfini. Cosa volete di più?
DOVE MANGIARE A TOFO
Per chi mi legge già da un po’ sa benissimo che quando viaggio amo mangiare solo ed esclusivamente cibi e piatti locali, se la mia dieta in assenza di carne lo permette. Qui in Mozambico è il paradiso per il mio stomaco e le mie papille gustative per la quantità di verdure, frutta, frutti di mare, pesce e crostacei a prezzi economicissimi.
Detto questo, ecco la lista dei ristoranti dove abbiamo mangiato a Tofo.
HAPPI RESTAURANT presso la Liquid Dive Adventures. Ideale per chi, come me, non mangia carne e vuole fare una pausa dalle deliziose aragoste e crostacei che si possono gustare a pochi passi dalla spiaggia.
Praticamente sulla spiaggia dove servono la colazione, pranzi vegetariani appetitosi e gli aperitivi è un’idea che nasce da Kalle ed Emma. Il ristorante propone menù vegetariani utilizzando prodotti freschi locali. Maggiori informazioni. [Le foto in basso sono di proprietà del ristorante Happi].
A Tofo esistono numerosi ristoranti capanne dove si mangia benissimo e si spende pochissimo. Noi durante i nostri quattro giorni a Tofo abbiamo mangiato quasi sempre al Sombras Bar e al Branko’s. Unici ristoranti che non proponevano pizza, fushion e affini ma cucina locale.
SOMBRAS BAR credo sia dove abbiamo mangiato più spesso. Ottima l’aragosta ed il misto di mare. Il servizio è semplice, un po’ lento ma chi ha fretta in vacanza? La cuoca è sempre molto attenta anche al servizio in sala. Lo consiglio vivamente, sopratutto per le aragoste e il misto di mare. È stato simpatico anche vedere la partita di calcio Mozambico- Namibia con i locali. Purtroppo però perse (1-2) all’ultimo minuto di recupero.
BRANKO’S altro ristorante capanna che consiglio per l’offerta di cucina locale. Simpatico mangiare a tavola cucinando il cibo direttamente su una pietra rovente che arriva dalla cucina. Consiglio il curry di gamberi e le vongole giganti.
APERITIVI A TOFO
Per l’aperitivo troviamo un bar con musica in terrazza appena l’ultimo giorno, solitamente approfittavamo dell’Happi vista oceano. Entriamo al GUJUS SUNSET BAR che ci avevano consigliato per avere una vista al tramonto molto romantica sulle palme.
Scopriamo poi esser anche un ristorante indiano ma noi abbiamo approfittato del terrazzo appena per l’aperitivo anche perché a differenza dei ristoranti vicino la spiaggia qui saremmo stati divorati dalle zanzare.
Abbiamo anche provato il DATHONGA ma dopo aver chiesto tre ordinazioni ed ogni volta ci veniva detto che non ne avevano (nemmeno un bicchiere di vino qualsiasi e la birra locale, mica abbiamo chiesto uno spritz), ce ne siamo andati. Consiglio però di visitare la loro galleria d’arte africana, molto interessante.
Il mio resoconto della seconda tappa di questo viaggio sulla costa mozambicana di conclude qui. Presto vi racconterò della terza tappa, Bilene e il suo lago. Restate sintonizzati.
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Mozambico, TOFO il regno dello squalo balena Siamo giunti al racconto della nostra seconda tappa costiera alla scoperta del Mozambico, la perla dell'Africa come molti la definiscono.
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Chi sta organizzando un viaggio per visitare il Mozambico dovrà inevitabilmente passare per Maputo, la capitale. Durante le mie ricerche online, per la preparazione al viaggio, in quasi tutti gli articoli letti si diceva che “non vale la pena visitare la capitale”. Non posso che non approvare questa affermazione. Volete saperne di più? Continuate a leggere.
Come vi dicevo non concordo sui commenti negativi rivolti a questa città. Credo sia abbastanza ovvio sostenere che non è una città monumentale, non è mica una città europea, ma questo non significa che non sia interessante visitarla. Basta avere l’animo curioso ed uscire un po’ dai classici percorsi.
Forse siamo stati avvantaggiati dalla lingua ma vi assicuro che Maputo è una città da vivere più che visitare. Detto questo credo sia d’obbligo da parte mia stilare una lista di luoghi d’interesse da visitare se arriverete a Maputo non solo per un transito aereo.
COSA VISITARE
I luoghi d’interesse non sono molto distanti tra di loro. Qui di seguito potete visionare un possibile itinerario, quello che abbiamo seguito noi, per la visita della città.
Se non siete buoni camminatori potete avvalervi di taxi (questo il contatto di uno di fiducia, Signor Salvador +258 844751660) oppure di Tuk Tuk (questo il contatto del nostro autista, Ivan +258 845929283). Io però consiglio di camminare per poter ammirare e curiosare tra una meta e l’altra.
MERCATO MUNICIPALE
Non potevo non cominciare la lista dei luoghi imperdibili di Maputo se non con il mercato. Si legge sulla facciata che è stato inaugurato nel 1901 (ma questa data rappresenta in realtà l’inizio della costruzione e non di apertura) e all’epoca si chiamava Mercado Vasco da Gama de Lourenço Marques. Resta comunque il più antico della capitale.
I mercati per me sono fonti inesauribili di informazioni su un popolo. Il cibo racconta molto, basta saperlo ascoltare.
Siamo andati al mercato con un mio amico angolano che vive a Maputo da diversi anni. Abbiamo allegramente chiacchierato con le venditrici ed ovviamente fatto scorta di frutta secca per gli aperitivi e souvenir di viaggio, preferisco quelli appetitosi.
Non perdete quest’occasione di scoprire il cibo locale, i venditori saranno lieti di farvi assaggiare di tutto. I prezzi sono bassissimi ma dovete saper contrattare visto che non sono esposti.
Quando uscirete non dimenticate di assaggiare le badja, frittelle di fagioli che friggono in pentole per strada. Sono deliziosi, ne avrei mangiate a quintali ed ovviamente accompagnate dai golosissimi caju.
DOVE: Avenida 25 de Setembro.
STAZIONE FERROVIARIA
La primitiva stazione era una costruzione in legno e zinco che fu inaugurata l’8 luglio del 1895. La stazione collegava Lourenço Marques (antico nome di Maputo) e Transvaal.
L’attuale stazione invece fu costruita tra il 1904 e 1910. L’inaugurazione fu celebrata il 19 marzo del 1910 ed oggi collega lo Swaziland (linea Goba), il Sudafrica (linea Ressano Garcia) e lo Zimbabué (linea Limpopo).
A differenza di quello che si dice in giro, Gustave Eiffel non c’entra nulla con questa stazione, la magnifica cupola che la sovrasta non è di sua opera (fonte ufficiale). Esistono documenti che comprovano la sua fabbricazione in Sudafrica e non in Inghilterra a causa della Prima Guerra Mondiale. Questo però non vuol dire che non valga la pena una visita anche se rapida.
Per conoscere meglio la storia di questa stazione vi consiglio, quando sarete lì, una visita al piccolo ma ricco museo dedicato alle ferrovie. Un museo giovanissimo inaugurato appena l’11 giugno del 2015.
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Eletta la 3ª stazione di bella del mondo dal Times, è sicuramente una perla architettonica nel caos dell’edilizia della capitale mozambicana.
DOVE: Praça dos Trabalhadores.
CASA DI FERRO
Una delle strutture più insolite che troverete a Maputo, la casa di ferro è un prefabbricato commissionato al Belgio dallo studio di Gustav Eiffel che doveva essere la casa del governatore mozambicano in Sudafrica.
La prima ubicazione della casa fu Avenida 5 de Outubro (attuale Josina) nel 1892. A causa del materiale usato e delle alte temperature, come potete immaginare, non fu mai utilizzata come dimora prevista. Fu poi smantellata nel 1972 e rimontata come edificio storico nei pressi del giardino botanico.
Nel 1974 è trasformata trasforma in museo dei servizi geografici e nel 2014 è ulteriormente restaurata ed oggi è la sede della Direzione Nazionale del Patrimonio Culturale. Visitabile gratuitamente con aria condizionata, non temete.
DOVE: Avenida Samora Machel.
FIERA ARTIGIANATO, Fiori e GASTRONOMIA
La FEIMA, Feira de Artesanato, Flores e Gastronomia, è stata una delle nostre prime tappe. Arrivati alle 6:30 del mattino (con quasi 11 ore di volo senza dormire sulle spalle) dopo un check-in e una doccia rapida in hotel ci catapultiamo in strada. Per sgranchirci le gambe decidiamo di andare alla fiera a piedi dal nostro alloggio.
Lo spazio, inaugurato nel 2010, è molto gradevole, un polmone verde e colorato nella grigia e caotica Maputo. Subito una spruzzata di colori con le magnifiche capuane ed i dipinti su stoffa che ondeggiano con la brezza marina.
Dopo aver curiosato tra le varie bancarelle, così ci siam fatti anche un’idea dei prezzi che ci saranno utili per futuri acquisti, lo stomaco comincia a reclamare. Decidiamo di restare a pranzo in questo gradevole giardino e mangiamo da Mamma Mia.
Vi assicuro che non avevo letto il nome ma mi son fondata per i piatti tipicamente mozambicani che proponevano nel menù esposto. Lo sapete che mangio solo locale quando posso, tranne se si mangia solo carne che non fa parte della mia alimentazione.
DOVE: Avenida Martires da Machava.
NUCLEO DI ARTE
Il Núcleo de Arte è un’organizzazione culturale che ha lo scopo di promuovere e valorizzare le arti plastiche in Mozambico. Operativo sin dal 1921 è istallato in un’antica casa coloniale. Uno degli artisti più famosi che frequentava lo spazio era lo scultore Chissano, niente male non credete?
Oltre la galleria, che merita una visita, vi consiglio di uscire e circondare l’edificio per curiosare nel garage/giardino trasformato in uno spazio atelier comunitario per gli artisti locali.
La domenica pomeriggio organizzano solitamente concerti di musica dal vivo nel patio. Noi ovviamente non ce lo siamo fatti scappare ed era anche la nostra ultima notte mozambicana.
DOVE: Rua de Argélia, 194.
FONDAZIONE FERNANDO LEITE COUTO
L’ho scoperta per caso camminando, visto che era a due passi dalla nostra guesthouse. Siamo entrati per un aperitivo riposante dopo chilometri di marcia a piedi per la città.
Purtroppo non è molto pubblicizzata ed è per questo che non l’avevo trovata durante le mie ricerche online di preparazione al viaggio. Il bello dei viaggi comunque è anche questo, lasciarsi sorprendere dal luogo che visitiamo.
La Fundação Fernando Leite Couto fu fondata dal mio scrittore mozambicano preferito Mia Couto, ovvero António Emílio Leite Couto, familiare di Fernando Leite Couto poeta, giornalista ed editore che contribuì notevolmente alla diffusione della letteratura mozambicana.
Gostaria Que a minha vida fosse como uma casa: Janelas abertas aos sonhos Portas abertas aos outros.” FLC
Fernando Leite Couto si spense il 10 gennaio del 2013 presso Maputo, la famiglia decide di proseguire la sua opera di promozione di giovani talenti letterari e non solo ed è per questo che crea la fondazione.
Siamo stati veramente fortunati perché durante i nostri giorni a Maputo hanno inaugurato un’interessantissima mostra di maschere africane, create con rifiuti, dell’artista Mudungaze Dinguiraye. Quella sera ho anche avuto la piacevolissima sorpresa di incontrare Mia Couto.
DOVE: Avenida Kim Il Sung, 961.
MAFALALA
Premetto che di questo quartiere ve ne parlerò in maniera più approfondita con un articolo esclusivo, in quanto il progetto è troppo importante per riassumerlo in poche righe.
Mafalala è un centro di cultura e storia del Mozambico, fu in questo quartiere popolare che nacquero grandi nomi come alcuni presidenti Samora Machel e Joaquim Chissano, il calciatore Eusebio, musicisti ed altri artisti del calibro di Wazimbo e Tabasile. Per non parlare della rivoluzione per l’indipendenza nata proprio tra le quattro pareti di una casa di Mafalala.
Durante il nostro tour guidato da Ivan (in italiano), presidente dell’IVERCA l’associazione che si sta battendo per cambiare le condizioni sociali di questo quartiere, abbiamo visitato una Maputo completamente diversa. Una passeggiata fuori dalle rotte turistiche per inoltrarci, anche se per poche ore, nella realtà quotidiana dei mozambicani.
Con Ivan abbiamo scoperto molto del fermento culturale e politico del periodo pre e post indipendenza a seguito della rivoluzione dei garofani in Portogallo nel 1974.
Abbiamo visitato una scuola comunitaria nella quale l’associazione ha creato una biblioteca, corsi per imparare l’uso del computer ed ha anche istituito delle borse di studio per le bambine con la speranza di allontanarle dal mondo della prostituzione.
Per concludere il tour, dopo una breve sosta alla sede centrale dell’associazione e un sopralluogo al futuro museo dedicato a Mafalala, quasi pronto, abbiamo assistito a sorpresa ad uno spettacolo di danza tradizionale Tufo.
Presto pubblicherò il video ma intanto vi lascio un piccolo frammento video e una foto con la Mama, cuore del gruppo femminile di danza di Mafalala.
MERCATO DEL PESCE
Per mancanza di tempo non siamo riusciti a farci un salto ma non mancherà quando torneremo a Maputo in un futuro prossimo. Situato sulla panoramica Avenida da Marginal a pochi passi dal Clube Marítimo è ideale per una pausa pranzo.
Potrete comprare pesce e crostacei freschi e poi farveli cucinare nelle baracche al lato che vi grilleranno tutto per pochi euro, potrete poi stesso da loro comprare contorni e bibite per un pranzo di mare freschissimo.
DOVE: Avenida Marginal.
Foto: jorgecoelhoferreira.com
DOVE E COSA MANGIARE
Dite la verità, con una lista così ricca intanto vi è venuta una gran fame? Eccoci arrivati al momento goloso dell’articolo, dove e cosa mangiare a Maputo.
PIATTI IMPERDIBILI
Sui piatti e le prelibatezze mozambicane dedicherò un articolo esclusivo, con tanto di ricette, ma intanto voglio consigliarvi alcuni piatti che abbiamo provato proprio nella capitale e che lungo la costa non abbiamo più trovato.
La MATAPA DI CARANGUEJO una salsa di foglie di mandioca con cocco e anacardi nella quale si cucina il granchio. Primo piatto mozambicano che ho provato ed amato al primo boccone. La MUCAPATA un piatto di riso, fagioli soroco e coco, la TIMBAWENE una fagiolata di gamberi con pomodori, Non vi so dire quale sia stato il più buono, sono tutti da provare.
I RISTORANTI
MAMMA MIA Uno dei ristoranti che troverete nel cuore centrale della FEIMA la fiera dell’artigianato, fiori e gastronomia di Maputo. È un ristorante dal nome e proprietario italiano ma oltre ai piatti italiani (non posso consigliarveli perché non li ho provati) propone un menù 100% locale.
FUNDAÇÃO FERNANDO LEITE COUTO Un ristorante dai sapori mozambicani fusi con i piatti portoghesi, è ideale per una cena speciale e romantica. Noi ci siam tornati più volte per l’aperitivo. Ha una lista interessante di vini sudafricani.
NÚCLEO DE ARTE Non è un ristorante ma la domenica quando organizzano i concerti di musica dal vivo preparano un barbecue con ottimi ed economicissimi panini di carne alla brace. Io ho optato per dei rissois di camarão (panatine di gamberi) molto piccanti.
STREET FOOD Per strada troverete numerosi venditori di cibo. Vale sempre la legge dell’ “attenti allo stomaco debole”. L’igiene è sul limite. Io ho provato i Badja le polpettine di fagioli fritte fuori al mercato municipale. Ho notato molti venditori di chamuças (quei triangolini indiani farciti di carne, pesce o verdure molto speziati), rissois, uova sode e frutta secca che potranno esservi utili per dei pranzi fugaci mentre visitate la città.
DOVE DORMIRE
Sicuramente consiglio la Guesthouse Orquidea Spa & Restaurant. No, non è stato uno dei miei sponsor di viaggio ma quando trovo delle realtà locali che, pur presentandosi in forma modesta, riescono ad essere eccellenti ed offrire un servizio di ottima qualità non posso che consigliarle.
DOVE: Rua Kibiriti Diwane, 229. Se volete approfittare del 10% di sconto che offro ai miei lettori, prenotate cliccando qui.
Siamo giunti alla conclusione di questo lungo articolo. Spero che tutte le informazioni vi siano utili, sono comunque a vostra disposizione nel caso vogliate chiarimenti o ulteriori informazioni. Potrete scrivermi nei commenti in basso.
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State organizzando un viaggio in Mozambico ma non trovate molte informazioni in rete in lingua italiana? Lo so ci sono passata anch’io ed è per questo motivo che ho deciso di riassumere qui di seguito tutte le informazioni utili per la preparazione al viaggio che ho trovato online in portoghese e in inglese che ho poi tradotto per voi.
“a lua anda devagar, mas atravessa o mundo” proverbio africano.
un po’ di storia
Il Mozambico è un Paese con una ricca ed antica storia, si pensi che vi sono ritrovamenti di resti di ominidi risalenti a circa 2000 anni fa. Erano i Bantu e provenivano dal nord. Noi conosciamo questo Paese come un ex colonia portoghese sin dalla sua scoperta per opera di Vasco de Gama nel 1498 quando arrivò sulla Ilha de Moçambique.
Capendo subito l’importanza della sua localizzazione congeniale, il navigatore portoghese decise di trasformarlo in un grande ponte marittimo per i traffici portoghesi verso il continente indiano.
Senza starvi a fare la lezioncina di storia, tanto queste informazioni le potete reperire facilmente online, voglio solo citarvi un’ultima data il 1975 anno della rivoluzione in Portogallo e della liberazione del Mozambico. Una libertà che portò però alla guerra civile fino al 1992.
CURIOSItà – il nome
Sapete perché il Paese si chiama Moçambique (Mozambico)?
Il nome è legato al primo governatore del Paese, un arabo musulmano di nome “Mussa ibn Bique”, ben prima della colonizzazione portoghese. Quando Vasco da Gama arriva per la prima volta esistevano già i commerci con il mondo arabo e la maggior parte della popolazione era già stata convertita all’Islam.
Ma torniamo al nome, la prima volta che i portoghesi chiamarono questa terra utilizzarono il nome “Terras de Mussa ibn Bique” (la terra del governatore Mussa ibn Bique). Col passar del tempo il nome si semplifica per facilitarne la pronuncia e così si arriva al nome Moçambique.
MINI GUIDA MOZAMBICO
Prima di cominciare, voglio informarvi che sono a vostra disposizione in caso di dubbi. Per qualsiasi informazione potete scrivermi nei commenti in basso. Cosa troverete in questa mini guida che ho stilato per voi?
fuso orario, documenti di viaggio, cambio denaro, noleggio auto e pedaggio, un possibile itinerario, dove dormire e mangiare e moltissimo altro ancora.
alba – tramonto e fuso orario
L’orario è lo stesso che in Italia. L’alba in Mozambico però arriva prima verso le 4:30 e alle 5 è già pieno giorno. Il tramonto solitamente è verso le 16:30 – 17. Potrete comunque consultare online i vari orari nel corso dell’anno. Io ho utilizzato questo sito, cliccate qui.
Guardate il video di questa magnifica alba che ho filmato dal terrazzo della nostra casa in Xai Xai.
VolO e Documenti
Per poter visitare il Mozambico è necessario richiedere un visto di entrata che sarà apposto sul vostro passaporto. Il visto può essere singolo o multiplo (quest’ultimo, molto più caro, ma necessario se volete come noi fare un salto in Sudafrica per visitare il parco Kruger e ritornare in Mozambico). Per informazioni ufficiali sul visto cliccare qui.
In caso di necessità in loco questo è l’indirizzo dell’Ambasciata d’Italia a Maputo: Av. Kenneth Kaunda, 387. Centralino: +258 21.492227, 21.492229, 21.491605; Cell.: +258.843022270, 84.3034595; Emergenze: telefono cellulare del funzionario di turno: dall’estero +258.823039940, +258.846223067; dall’interno 82.3039940. E-mail: [email protected] Sito web: www.ambmaputo.esteri.it
Dall’Italia non ci sono voli diretti, da una prima ricerca ho notato che i voli più economici prevedono uno scalo a Lisbona. Bene, così magari ci si può vedere. Calcolate che il volo Lisbona – Maputo, quello che abbiamo preso noi, dura 10 ore e mezza all’andata e 11 ore al ritorno. Esistono due voli giornalieri quello della mattina e quello della sera (che abbiamo preferito).
aeroporto e trasporti
Arrivati all’aeroporto internazionale di Maputo sappiate che l’unico mezzo di trasporto che vi consentirà di arrivare in centro, o al vostro hotel, è il taxi (sono bicolore giallo e nero). Chiedete sempre le tariffe ufficiali, loro hanno la tabella dei prezzi emesse dal governo. Calcolate che per andare in centro vi chiederanno circa 900 meticais (circa 12€).
In città avete diversi mezzi di trasporto. Il più economico è sicuramente la Chapa (pulmini super pieni di persone che salgo e scendono senza fermata), avete degli autobus urbani ma vi assicuro che capire dove si trovano le fermate e quali sono i percorsi è quasi impossibile, non ci sono indicazioni, ed avete infine i famosi tuk tuk (ape calessino) molto economici e pratici per evitare il traffico. Se volete il contatto di un autista fidato contattate Ivan (cell.: +258 845929283)
Quando sarete a Maputo se volete il contatto di un autista fidato vi consiglio di chiamare il Signor Salvador (cell.: +258 844751660).
DENARO – CAMBIO
Quando abbiamo visitato il Mozambico (ottobre 2018) il cambio era 1€ = 70 Meticais. Potete cambiare il denaro in aeroporto senza commissioni ma appena in contanti oppure prelevare agli ATM che troverete in aeroporto agli arrivi (controllate le commissioni applicate dalla vostra banca, non sempre è conveniente).
fotografare in mozambico
Regola comune di buonsenso, prima di fotografare le persone chiedere loro il permesso. In Mozambico sono molto cortesi e simpatici quasi tutti si lasceranno immortalare in una foto. I bambini saranno loro stessi a chiedervelo.
IMPORTANTE: in Mozambico è severamente vietato fotografare palazzi governativi. Rischio multa ed interrogatorio della polizia.
sicurezza
Le mete del nostro itinerario sono sicure. Consiglio sempre di verificare la situazione del Paese sul sito della Farnesina prima di prenotare i voli. Non abbiamo mai assistito a situazioni critiche o di pericolo. Vale sempre comunque il buon senso.
A Maputo vedrete che quasi ogni portone dei palazzo ha una guardia notturna. Ci siamo sempre sentiti sicuri. A detta dei locali da evitare la strada Avenida Friedrich Engels, solitamente rubano i cellulari e poi scappano nel bosco dove la polizia non si avventura. Noi non lo sapevamo ma ci è andata bene.
prese di corrente
Preoccupati per le prese di correnti che avevo trovato online avevamo comprato un adattatore ma alla fine, ovunque, abbiamo trovato anche l’entrata per le spine europee (badate bene che come in Portogallo non c’è il terzo piolino della “terra”, quindi le spine devono avere solo due pioli). Molto spesso abbiamo trovato le prese anche con l’entrata USB.
Noleggio auto, come guidare, autovelox e pedaggio
Noi abbiamo deciso di noleggiare un auto da un’agenzia fidata che utilizziamo anche qui in Portogallo. Prima di prenotare vi consiglio di studiare bene l’itinerario del vostro viaggio.
IMPORTANTE: Se uscirete con la vostra auto dal Mozambico fatevi fare una lettera di autorizzazione di attraversamento frontiera dall’autonoleggio o potrete avere problemi con la polizia di frontiera. Noi l’abbiamo chiesta in anticipo via email e l’abbiamo trovata insieme ai documenti dell’auto quando siamo andati a ritirarla. Controllate che ci sia l’estintore e il giubbotto catarifrangente (obbligatori per il Sudafrica).
Nella tratta percorsa da noi, Maputo – Tofo, l’autostrada EN1 è ottima e percorribile con una qualsiasi auto. Non c’è bisogno di un 4×4 o un fuoristrada, Lo consiglio invece se pensate di inoltrarvi in strade non principali, o nel caso il vostro hotel ve lo consigli. Noi abbiamo preso appena un Suv 4×4 con cambio automatico e ci siamo trovati benissimo.
Ricordate che qui si guida al contrario. Ci si abitua subito alla guida a sinistra, basta superare la vostra prima rotonda (al contrario) e il gioco è fatto. Consiglio il cambio automatico perché è abbastanza curioso cambiare le marce con l’altra mano.
NOTA: consiglio di non guidare di notte, moltissime sono le persone che camminano, sopratutto bambini, in mezzo alla strada e vi assicuro che non si vedono anche perché vestono scuro e non c’è illuminazione fuori la capitale.
Alcuni problemi ve li possono dare ache animali di “grande taglia” che attraversano all’improvviso la strada. Sorriderete quando vedrete i segnali di “pericolo attraversamento ippopotami” (solitamente in Sudafrica).
Attenti alla velocità, ci sono molti posti di blocco con autovelox e sono zero tolleranti. Li individuerete da lontano perché piazzano i coni stradali al centro strada. I limiti di velocità sono sempre 120 in autostrada e in prossimità di città vedrete scalare a 100, poi 80 fino ad arrivare a 60. Anche se non segnalato vi ricordo che in prossimità di scuole il limite si abbassa a 30. Noi per controlli siamo stati fermati un paio di volte, non temete, siate gentili e finirete anche per farvi due risate con gli agenti, come abbiamo fatto noi. Simpaticissimi.
I pedaggi accettano appena i contanti, sono economicissimi e potete pagare sia con la moneta locale che con quella del Sudafrica. Così come la benzina. Sono numerose le pompe di benzina lungo la EN1 e ben indicate sul nostro stradario (della World Mapping Project) che vi consiglio vivamente se scegliete l’opzione self drive in Mozambico. Utile anche la guida in inglese (scritta da Philip Briggs per la Bradt) che abbiamo comprato anche perché fornita di ottime mappe stradali delle stradine all’interno delle cittadine visitate.
Itinerario
Credo che dopo queste prime informazioni pratiche su quello che dovete sapere prima di partire sia d’obbligo consigliarvi un itinerario in strada da fare in due settimane con tanto di salto oltre frontiera per visitare il famoso parco Kruger in Sudafrica.
MAPUTO – XAI XAI – TOFO – INHAMBANE – BILENE – MAPUTO
Noi siamo partiti da Maputo, la capitale, ci siamo poi diretti a Xai Xai, proseguito poi verso Tofo e Inhambane. Al rientro verso Maputo ci siamo fermati a Bilene. Da Maputo abbiamo attraversato la frontiera e trascorso due giorni in Sudafrica per visitare il parco Kruger con un safari privato organizzato con guida (che consiglio vivamente ma di questo ve ne parlerò in seguito con un articolo dedicato).
ATTENTI: Quando passerete la frontiera ci saranno individui “accreditati” con tanto di identificazione al collo che vi diranno che sbrigheranno loro le pratiche a PAGAMENTO (illegale). Noi purtroppo ci siamo fatti abbindolare a causa delle credenziali ufficiali (allucinante). Ci hanno fatto pagare ed abbiamo saltato la lunga fila per il timbro e il documento per uscire dal Paese (magra consolazione).
Questo processo è GRATUITO e lo dovete fare all’interno della struttura dove leggerete “dogana”. IMPORTANTE: ricordate che dopo questo processo dovete passare al lato nella porta IMMIGRAZIONE per farvi mettere sul passaporto anche il timbro di entrata per il Sudafrica. Processo inverso dovrete farlo per rientrare in Mozambico.
(Presto i miei articoli sulle tappe e il video del viaggio)
Dove dormire
Per ora vi indicherò in forma sintetica i miei consigli su alloggi e ristoranti ma a breve vi scriverò dettagliatamente tutte le informazioni relative le varie tappe effettuate durante il nostro viaggio in Mozambico.
MAPUTO
In capitale vi consiglio un’ottima guesthouse, l’Orquidea Guesthouse Spa & Restaurant economica, ben localizzata e pulitissima. Se volete prenotare vi consiglio di cliccare qui per ricevere 10% di sconto sulla prenotazione.
xai xai
Sicuramente consiglio le magnifiche ville a picco sull’oceano Indiano dello Xai Xai Eco Estate. La nostra con tanto di piscina privata in terrazza. Per accedere a questo resort è consigliabile almeno un auto 4×4, preferibilmente un fuoristrada se non siete pratici. Se volete prenotare ed approfittare del 10% di sconto cliccare qui.
tofo
A Tofo, regno dello squalo balena, vi consiglio di pernottare nelle romantiche cabine sulla spiaggia della Liquid Dive Adventure. Ora capisco perché nel nome c’è il “family” (vedere logo), pernottando da loro ci si sente parte di una grande famiglia. Non necessita di 4×4 o fuoristrada. Se volete prenotare ed approfittare del 10% di sconto cliccare qui.
bilene
Per godervi uno dei tramonti più incredibili sulle acque multicolore del lago non potete che prenotare al Serenity dove incontrerete delle ville di charme a due passi dalla spiaggia. Accessibile appena in 4×4 (meglio fuoristrada a causa dei 14km di dune di sabbia per arrivare). Se volete prenotare ed approfittare del 10% di sconto cliccare qui.
Vi ricordo che i miei lettori possono approfittare di interessanti sconti per la prenotazione di alloggi sia con Airbnb (30€ per la prima prenotazione che Booking (10% di sconto).
Dove mangiare
MAPUTO
A Maputo siamo diventati clienti fissi di Mamma Mia presso la FEIMA, la fiera dell’artigianato e gastronomia. Anche se il nome e il proprietario sono italiani, è stato l’unico ristorante dove ho trovato dei piatti tipici del Mozambico senza “fusion” vari.
Sulla loro piacevolissima terrazza vista giardino e i colori della fiera abbiamo provato: matapa com caranguejo, maculata, timbawene e il famoso pollo alla brace con piripiri (peperoncino). Non temete sto per preparavi un articolo dedicato alla culinaria mozambicana con tanto di ricette.
XAI XAI
Imperdibile almeno un pranzo al Cafe Pescador. Consiglio vivamente il loro misto di mare. Vi si presenteranno 2 aragoste, su un letto di scampi, calamari alla brace, pesce grigliato e frutti di mare per meno di 40€.
TOFO
Consiglio di mangiare nelle varie baracche. Noi abbiamo frequentato quasi esclusivamente il Mojo’s e il Sombras Bar. Per l’aperitivo consiglio invece il Gujus Sunset Bar con musica africana e (pare) il miglior tramonto di Tofo. Per i vegetariani e gli amanti della cucina salutare consiglio il ristorante Happi della Liquid Dive Adventure.
BILENE
Sicuramente consiglio di pranzare al Babalaria Beach bar per il loro ottimo “caril de caranguejo” (granchio). Non aspettatevi i soliti sorrisi e cordialità ma il cibo è veramente buono e la vista sulla spiaggia anche.
dove Acquistare souvenir
Durante il nostro viaggio ho sempre cercato mercati e affini per acquistare dei ricordini. Sinceramente a differenza di alcuni commenti scritti da altri blogger, sono riuscita a trovare i migliori prezzi solo presso la FEIMA. Bisogna contrattare molto e forse siamo stati facilitati dalla lingua ma i prezzi iniziali erano molto più bassi dei mercati di Tofo e delle altre tappe che avevo letto online.
Cosa abbiamo comprato? Noi amiamo molto portarci a casa un pezzetto di sapore del luogo. Molti “souvenir” li abbiamo comprati al mercato centrale di Maputo come i caju tostati e sbucciati davanti a noi, i canhu per fare un succo che non ho apprezzato particolarmente, e molto altro ancora.
Per le capulane ho trovato ottimi prezzi presso la boutique a Tofo, era una sarta che vendava anche capuane oltre che a lavorarle per confezionare vestiti, divani, cuscini ed altro ancora. Scopro solo dopo che a Maputo c’è un luogo conosciuto solo dai locali dove si vendono a prezzi straciatissimi, la “casa das capualanas” si trova nella strada Filipe Samuel Magaia.
Al Núcleo de Arte, che consiglio vivamente anche per una visita veloce, potrete comprare per pochi euro dei quadretti di artisti locali che potranno colorare le vostre case e farvi risognare questo magnifico Paese una volta a casa.
libri di viaggio consigliati
Se, come me, vi piace sempre esser accompagnati da un romanzo ambientato nel luogo visitato o di un autore locale vi consiglio i libri di Mia Couto, scrittore mozambicano che ho avuto la fortuna di incontrare a Maputo durante l’inaugurazione di un’esposizione d’arte.
Io in valigia ho portato “Un fiume chiamato tempo, una casa chiamata terra”. Lo consiglio vivamente.
la mia africa
Se amate l’Africa come me potrà interessarvi anche il mio viaggio verso un’altra ex colonia portoghese, forse la meno conosciuta, São Tomé e Príncipe. Per leggere basta cliccare sulla foto sottostante.
ALTRI MIEI VIAGGI NEL MONDO
Come organizzare un viaggio in Mozambico, la mia guida utile State organizzando un viaggio in Mozambico ma non trovate molte informazioni in rete in lingua italiana? Lo so ci sono passata anch'io ed è per questo motivo che ho deciso di riassumere qui di seguito tutte le…
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