#visitare lisbona
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7 cibi strani da mangiare in Portogallo
Portogallo a tavola: 7 piatti "strani" della gastronomia lusitana
Precisiamo che il termine “strani” che ho utilizzato è da riferirsi a “per noi italiani” o almeno per una parte della popolazione italica. Conclusa la precisazione, direi di passare alla mia personale selezione di pietanze strane, ma non per questo non deliziose, che ho visto sulle tavole portoghesi in questi 20 anni di vita lusofona. Senza tergiversare troppo sulla gastronomia portoghese,…
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Che città ti piacerebbe visitare?
Italiane o estere?
Italiane: Firenze, Bergamo, Torino, Siena, Assisi, Napoli, Catania.
Estere: Tokyo, Kyoto, Osaka, Sapporo, Copenhagen, Amsterdam, Lisbona, Hong-Kong, Città del Capo, Reykjavik, Helsinki, Oslo.
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Lisbona: cosa visitare in un giorno
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Top 10 Destinazioni da Visitare nel 2025
Le #top10 destinazioni da visitare nel #2025! Esplora #eventi imperdibili e culture uniche in #città come #Tokyo, #Lisbona e Città del Capo. Pianifica il tuo #viaggio ideale con la nostra #guida completa! Dove andrai nel 2025? Fammelo sapere nei commenti
Se stai pianificando il tuo prossimo viaggio e vuoi essere un passo avanti, ecco le top 10 destinazioni da visitare nel 2025. Queste mete non solo offrono esperienze uniche, ma sono anche al centro delle tendenze turistiche emergenti. Preparare un viaggio significa pensarlo con mesi di anticipo e a volte la destinazione è la cosa più difficile da scegliere. Magari puoi attingere a queste idee e…
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Lo spero, più che altro per riuscire anche ad avere del tempo per me😂
Ottimi propositi, dove ti piacerebbe andare?
Esattamente hhaha, te lo auguro. Mi piacerebbe visitare una città qualsiasi in Europa, forse Lisbona
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Alessandro Borghese va a visitare il miglior ristorante italiano a Lisbona, io invece ieri ho guardato Il fascino discreto della borghesia.
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Le migliori destinazioni per una vacanza da brivido a Halloween
Halloween è una festa che si celebra in tutto il mondo, ma alcune destinazioni sono particolarmente adatte per una vacanza da brivido. Se siete alla ricerca di un'esperienza spaventosa, ecco alcune delle migliori mete da visitare durante la notte delle streghe. 1. Salem, Massachusetts Salem è una città storica situata nel Massachusetts, famosa per i suoi processi alle streghe del 1692. Ogni anno, durante il periodo di Halloween, la città ospita una serie di eventi e attrazioni a tema horror, tra cui il Salem Haunted Happenings, un festival che dura un mese e include tour spettrali, spettacoli teatrali e mostre. 2. New Orleans, Louisiana New Orleans è una città ricca di storia e cultura, ma è anche conosciuta per il suo lato dark e misterioso. Durante Halloween, la città ospita una serie di eventi e feste a tema, tra cui il Voodoo Music Experience, un festival di musica elettronica e dark rock, e il Halloween on Bourbon Street, una festa di strada che dura tutta la notte. 3. Los Angeles, California Los Angeles è una città che offre qualcosa per tutti, anche per gli amanti del brivido. Durante Halloween, la città ospita una serie di eventi e attrazioni a tema, tra cui il Universal Studios Halloween Horror Nights, un festival di paura che si svolge all'interno del parco divertimenti Universal Studios Hollywood, e il Knott's Scary Farm, un festival di Halloween che si svolge all'interno del parco divertimenti Knott's Berry Farm. 4. New York City, New York New York City è una città che non dorme mai, nemmeno durante Halloween. La città ospita una serie di eventi e attrazioni a tema, tra cui il The Haunted Maze at the Brooklyn Navy Yard, un labirinto di paura situato nel Brooklyn Navy Yard, e il The Village Halloween Parade, una parata di Halloween che si svolge nel Greenwich Village. 5. Londra, Inghilterra Londra è una città ricca di storia e cultura, ma è anche conosciuta per il suo lato dark e gotico. Durante Halloween, la città ospita una serie di eventi e attrazioni a tema, tra cui il London Dungeon, un museo delle torture e dei delitti, e il Halloween Festival at Hampton Court Palace, un festival di Halloween che si svolge all'interno del Hampton Court Palace. Altre destinazioni da non perdere Oltre alle destinazioni sopra menzionate, ci sono molte altre città e paesi che offrono esperienze da brivido durante Halloween. Ecco alcuni suggerimenti: Europa: Edimburgo, Scozia; Praga, Repubblica Ceca; Parigi, Francia; Barcellona, Spagna; Lisbona, Portogallo Nord America: Chicago, Illinois; San Francisco, California; Toronto, Canada; Montréal, Canada; Austin, Texas Sud America: Rio de Janeiro, Brasile; Buenos Aires, Argentina; Lima, Perù; Santiago del Cile; Bogotá, Colombia Asia: Tokyo, Giappone; Seoul, Corea del Sud; Hong Kong, Cina; Bangkok, Thailandia; Singapore Consigli per una vacanza da brivido a Halloween Se state programmando una vacanza da brivido a Halloween, ecco alcuni consigli: Prenotate in anticipo: molte destinazioni sono molto popolari durante questo periodo, quindi è importante prenotare con largo anticipo. Indossate scarpe comode: camminare per le strade di una città piena di gente può essere stancante, quindi è importante indossare scarpe comode. Portate con voi una bottiglia d'acqua: stare in piedi per ore può disidratare, quindi è importante portare con voi una bottiglia d'acqua. State attenti ai vostri effetti personali: durante le feste di Halloween, è importante stare attenti ai propri effetti personali. Buona paura! Read the full article
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Il Papa a fine agosto in Mongolia, tra Cina e Russia. E’ il primo pontefice della storia a visitare il paese
Francesco si reca in Mongolia dal 31 agosto al 4 settembre, primo Pontefice della storia a visitare il paese dell’Asia centro-orientale che si estende tra la Russia, a Nord, e con la Cina, a Sud. Non è l’unico viaggio delle prossime settimane per Bergoglio, 86 anni: dal 2 al 6 agosto a Lisbona per la Giornata mondiale della gioventù, con una tappa di un giorno a Fatima: cittadina rurale…
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#aggiornamenti da Italia e Mondo#Mmondo#Mmondo tutte le notizie#mmondo tutte le notizie sempre aggiornate#mondo tutte le notizie
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Giorno n4: posti che vorrei visitare
L’Islanda; la Norvegia; i Paesi Bassi; la Danimarca; la Svezia; New York a Natale; Firenze; Roma; Barcellona; Madrid; Lisbona; Napoli.
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Ultimi giorni a MI 1) 46 grammi
Cosa si può cucinare con 46 grammi di riso basmati?
Detta così sembra non avere alcun senso, eppure 46 grammi di riso basmati sono tutto ciò che mi rimane di B, oltre alla maglietta di Lisbona che ormai sa più di T che di B.
Non ho mai pensato di utilizzarli, sapevo che c’erano e che avrei potuto metterli assieme al mio riso e cucinare tutto insieme, è andata a finire che io compravo il riso, usavo solo il mio fino a finirlo e poi ne ricompravo altro. Prendere il suo riso basmati mi sarebbe sembrato di violarlo e un po’ pensavo che ad un certo punto saremmo stati in un rapporto di amicizia e che glielo avrei potuto riportare.
Mentirei se dicessi che la me di un anno fa pensava che a quest’ora sarei stata ancora con lui, che non mi aspettavo tutto quello che è successo. Sapevo che avrei chiuso il mio primo anno a M senza di lui, che quest’anno a differenza degli ultimi due anni a Bologna non ci sarebbe stato lui ad accompagnarmi in stazione per tornare a casa per l’estate.
Lo sapevo perché si era accumulato troppo marcio tra di noi, come anche a Bologna stessa.
Non è stata colpa della città o di B se non mi sono goduta a pieno quegli anni, tutto aveva il sapore di sonnolenza, di cose sempre uguali a se stesse, di ansie, paure.
La mia camera sapeva di muffa, mi faceva uscire di testa che dentro quella stanza mi fossi lasciata con D, baciato per la prima volta M, litigato per l’ultima e tremenda volta con M e baciato per la prima volta B, mi dava fastidio che tutto fosse rimasto circoscritto dentro 4 mura.
Non avevo molta voglia di uscire e nonostante abbia conosciuto persone meravigliose, all’inizio non volevo nessuno attorno a me, in questa situazione B aveva trovato terreno fertile per farmi entrare in un mondo strano.
Era un tutto dentro la mia camera, un microcosmo dove facevamo sempre le stesse cose, stessa routine con cadenza fissa. Mi fa impazzire pensare che io abbia retto per così tanto tempo, ma neanche troppo perché, come dice anche M.R.:
“l’abitudine è più forte della felicità”
Non voleva mai uscire, non riuscivo a fargli fare qualcosa di diverso, anche un semplice pranzo fuori sembrava pesargli, non si vedeva con nessun altro se non con me “non mi va” è forse la frase che mi ha ripetuto più spesso.
Sembrava avesse aspettato solo di trovarsi una ragazza per abbandonare il mondo esterno e accasarsi.
Appena conosciuto non era così, era pieno di amici e mi piaceva il suo carattere così estroverso, ma è svanito nell’arco di poco.
Questo inizialmente bene si addiceva alla mia timidezza e paura di affrontare il mondo nella mia prima esperienza da studentessa fuori sede, ad un certo punto poi ha cominciato a starmi stretto, volevo libertà, uscire, fare cose diverse.
Non era chiaramente l’unico problema.
Sono arrivata a M a settembre piena di energie, la prima sera qui ero elettrizzata, non riuscivo a smettere di pensare a quanti posti nuovi avrei potuto visitare, volevo uscire subito.
B era sempre uguale, gli proponevo di visitare qualcosa insieme e lui no, di fare passeggiate ma niente, non voleva fare niente nemmeno qui.
L’unica cosa che gli interessava era ripristinare le stesse abitudini che avevamo a Bologna ma io non ci stavo più e così
ho imparato un sacco di cose.
Non me ne fregava assolutamente niente, potevo fare qualsiasi cosa in quei primi giorni: sono uscita e sono andata in Piazza Gae Aulenti.
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Viaggiare in camper: 7 itinerari imperdibili stile Route 66
Quando la strada chiama, bisogna rispondere. Ma non serve volare dall'altra parte del pianeta e raggiungere gli ampi spazi del Nord America per scoprire percorsi leggendari. Anche l’Europa, con la sua varietà incredibile di paesaggi, permette ai viaggiatori di macinare chilometri lungo strade panoramiche ricche di attrazioni, natura e storia. Yescapa, la piattaforma leader in Europa di camper-sharing, ha selezionato sette itinerari in stile Route 66 perfetti da affrontare in camper. Sette percorsi, dall'affascinante Andalusia al selvaggio nord della Scozia, per vivere il mito dell’on the road senza lasciare il nostro continente.
Spagna, La ruta de los pueblos blancos
Il sud della Spagna e il calore dell’Andalusia tra le province di Cadice e Malaga. La Ruta de los pueblos blancos (L’itinerario dei paesi bianchi, in italiano) prende il nome dalle candide case che compongono le cittadine che la strada attraversa: da Alacalà del Valle ad Arcos de la Frontera. Il percorso si snoda tra la valle di Ronda e i pendii del Parco Naturale della Sierra de Grazalema, un’area di origine carsica ricca di gole spettacolari e punti panoramici mozzafiato, come Puerto de Las Palomas, ma anche di abeti e di specie animali protette, come i grifoni. Non solo natura, l’itinerario è anche un vero e proprio viaggio nella storia della Spagna meridionale, tra arte rupestre preistorica, antiche strade romane e luoghi dai nomi arabeggianti che portano ancora i segni della dominazione mora.
Italia, Via Francigena
La Via Francigena, uno dei percorsi di pellegrinaggio più importanti del nostro Paese, nacque nel Medioevo per collegare la Cattedrale di Canterbury, in Gran Bretagna, a Roma e ai porti della Puglia, dove i pellegrini potevano poi imbarcarsi verso la Terra Santa. Oggi è un itinerario che si affronta principalmente a piedi, in bicicletta o a cavallo, ma nulla vieta di seguirlo a bordo di un camper e in totale comodità: un’opzione che sta prendendo sempre più piede tra i viaggiatori. Il percorso attraversa l’Europa, dalle colline toscane puntellate di cipressi e il paesaggio quasi lunare delle Crete Senesi fino a raggiungere la svizzera Losanna e - di seguito - la francese Reims. Proprio in quest’ultima si può visitare un’altra delle cattedrali più importanti d’Europa prima di sbarcare in Inghilterra.
Portogallo, Estrada National 2
La Estrada National 2 (N2) è una delle più importanti del Portogallo. Collega Chaves, a due passi dal confine settentrionale con la Galizia, alla meridionalissima Faro. È la più lunga del Paese e lo attraversa nel suo cuore, lasciando da parte per una volta le più gettonate e note Lisbona e Porto e la costa Atlantica. L’itinerario è ricchissimo: oltre 700 chilometri e una trentina di cittadine da attraversare lungo il percorso. È un viaggio fatto di dislivelli, perfettamente affrontabili a bordo di un camper, che mostra i vari volti del Portogallo: dai vigneti della Valle del Douro alle spiagge dell’Algarve, passando dalle pianure dell’Alentejo tra natura, enogastronomia e storia.
Francia, Route Napoléon
La Route Napoléon è un viaggio nella storia francese ed europea e ripercorre le orme dell’Imperatore francese durante i “cento giorni” del 1815, il periodo che segue il ritorno dall'esilio sull'isola d’Elba e precede la sua disfatta a Waterloo. L’itinerario, inaugurato nel 1932, inizia a Golfe-Juan, dove Napoleone sbarcò una volta tornato in Francia, e termina a Grenoble, dove avvenne la prima battaglia. Il percorso si snoda verso nord dalla Costa Azzurra alle Alpi e attraversa parchi naturali e luoghi mozzafiato come le Gole del Verdon, che con i loro oltre 700 metri di dislivello sono tra i canyon più profondi d’Europa, perfette per gli sport acquatici come canoa e rafting. A segnalare il percorso ai viaggiatori ci pensano le statue delle aquile, simbolo dell’Imperatore.
Germania, Romantische Strasse, Route 550
Castelli e paesini da fiaba, pendii ricoperti di verde e atmosfere tipiche del romanticismo tedesco: è la Romantische Strasse. Questa strada, che taglia la Baviera e il Baden-Württemberg, nel sud del Paese, parte da Füssen e raggiunge Würzburg. Si snoda per oltre 360 chilometri da sud a nord e mostra a chi la percorre alcune delle più tipiche bellezze tedesche, prima fra tutte il Castello di Neuschwanstein, uno dei più belli e fotografati d’Europa: un vero e proprio castello da fiaba e, non a caso, sembrerebbe essere stato il “modello” per alcuni celebri film di animazione della Disney. Lungo il percorso si attraversano cittadine con case a graticcio e tetti spioventi, come Rothenburg, e località con antichi monasteri, come Wieskirchem, ma anche paesi di origine romana, primo fra tutti Augsburg, e altri che hanno conservato la loro struttura medievale, come Landsberg am Lech. Un viaggio nel tempo e nello spazio condito da un po’ di romanticismo e nostalgia.
Irlanda, Wild Atlantic Way
La Wild Atlantic Way è la strada panoramica che segue la costa atlantica della Repubblica d’Irlanda, da Muff, nel nord del Paese, a Kinsale, nel sud. Un viaggio lungo 2500 chilometri che si concentra prevalentemente sulle bellezze naturali, da Malin Head, il punto più a nord, al Connemara National Park, passando per le Cliffs of Moher e le Slieve League, tra le scogliere mozzafiato dell’isola. Paesini e baie, strapiombi e prati verdi nei quali pascolano i greggi, la Wild Atlantic Way è un percorso da vivere con il classico spiritoon the road: tanta libertà e voglia di stupirsi per scoprire un’Irlanda selvaggia e da cartolina. Da una parte la forza delle onde dell’oceano, dall’altra il cielo che sembra non riposarsi mai.
Regno Unito, North Coast 500
La North Coast 500 è giro quasi completo delle Highland scozzesi tra montagne, laghi e spiagge: un percorso circolare di oltre 800 chilometri che inizia e finisce al Castello di Inverness. Considerata una delle strade panoramiche più belle del continente, attraversa brughiere e paesini di pescatori fino a raggiungere il punto più settentrionale della Gran Bretagna. Seguendo il percorso, perfetto per camper e caravan grazie anche alle tante piazzole e aree attrezzate, si attraversano ben sei regioni scoprendo la Scozia più autentica. Si può assaggiare dell’ottimo whisky nell'Easter Ross o cercare di avvistare i delfini nel Black Isle, andare a caccia di castelli e creature mitologiche nel Sutherland o di siti archeologici nel Caithness. C’è davvero l’imbarazzo della scelta. Fonte ed immagini: Yescapa Read the full article
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Portogallo a tavola: Bacalhau à Zé do Pipo
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dai non è un regalo impossibile, poi ricevere un biglietto per un viaggio penso sia il regalo più bello che una persona possa fare. io l'ho ricevuto per Lisbona una volta
Lisbona è tra le mie mete di città da visitare ma non una che farei adesso. Do priorità ad altro tipo, appunto, Parigi, che è sicuramente una meta che vorrei fare quest’anno, se mi riesce
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Viaggio lento >> On the road again 🌏 prima tappa frecciabianca Roma >> Genova. Per i prossimi impegni musicali ho deciso di viaggiare lentamente ed approfittare di una manciata di ore tra una tappa e l'altra per visitare un po di luoghi; osservare, respirare, assaggiare e ovviamente pensare pensare pensare ... e scrivere ❤ Oggi si prova a Genova con Pivio & Aldo De Scalzi, le loro pluripremiate colonne sonore il 12 settembre a Carloforte ( Sardegna) domani invece mi dirigo verso il Portogallo per due concerti con l'Orkestra Popolar des 7luas : Alfandenga da Fe il 6 e Castro Verde il 7. Ci arriverò passando per Nizza, Tolosa e Porto. A ritorno raggiungo Pivio & Aldo in Sardegna facendo Lisbona, Granada, Barcellona e poi nave fino a Porto Torres. Che questa specie d' interrail tardivo e blog stralunato abbia inizio 🚂🚌🚢 . . . #lifemusic #singersongwriter #worldmusic #soundtrack #travelling #voice #ukulele #portugal #spain #france #sardegna #carloforte https://www.instagram.com/p/B18Hwy-Ixqv/?igshid=1fx9fan1rcrpb
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La pasticcerica portoghese, oltre le crostate all'uovo
La pasticcerica portoghese, oltre le crostate all’uovo
AGI – Scoprire le ciambelle alla crema pasticcera, il pan di Spagna all’uovo e gli strati di biscotti imbevuti di caffè, a Lisbona e Porto, è un’esperienza del palato e del gusto più unica che rara. Mangiare pasticcini caldi appena sfornati è pertanto anche uno dei migliori motivi per visitare il Portogallo, suggerisce il Washington Post che indica anche dei dolci precisi: “Dalla decadente torta…
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Joyce Lussu, una vita per la libertà
Una donna che per tutto il Novecento cercò di vedere il mondo con occhi nuovi… Joyce Lussu nacque come Gioconda Salvadori a Firenze, l’8 maggio 1912, da Giacinta Galletti de Cadilhac figlia e nipote di garibaldini, e Guglielmo Salvadori, docente universitario e primo traduttore del filosofo Herbert Spencer, più volte minacciato dalle camicie nere, poi costretto all’esilio con la famiglia in Svizzera, nel 1924. La giovane Joyce passò l’adolescenza all’estero, in collegi e ambienti cosmopoliti, maturando un forte interesse per la cultura, l’impegno politico e la propensione alla curiosità, al dialogo, ai rapporti sociali. A Heidelberg, mentre seguiva le lezioni del filosofo Karl Jaspers, vide, con allarmata e critica vigilanza, i primi sintomi del nazismo poi visse in Francia e in Portogallo e si laureò in Lettere alla Sorbonne di Parigi e in Filologia a Lisbona. Tra il 1933 e il 1938 si recò più volte in Africa e l’interesse per la natura e per lo sfruttamento colonialistico di genti e paesi furono, da allora, fortemente legati alla sua scrittura e alla sua vita. A Ginevra Joyce conobbe Emilio Lussu, eroe della Prima Guerra Mondiale, famoso per la fuga dal confino a Lipari insieme a Carlo Rosselli, padre della poetessa Amelia Rosselli. Nel 1934 Joyce sposò un ricco possidente fascista e nell’estate dello stesso anno si trasferì con lui in Kenya dove il fratello Max ha avviato una fattoria, ma l’impresa, come il matrimonio, terminò poco dopo. La Lussu non lasciò l’Africa e visse a Tanganica fino al 1938, viaggiando in diverse parti del paese e scoprendo da vicino la realtà del colonialismo. Al ritorno dall’Africa fu attiva nel movimento Giustizia e Libertà insieme al fratello e li conobbe nuovamente Emilio, instancabile organizzatore della resistenza degli esiliati. I due non si lasciarono più, vissero in Francia dove si concentra lo sforzo antifascista italiano e si sposarono con una cerimonia civile di fronte a pochi amici. Joyce scrisse poi nel 1939 Liriche, curato da Benedetto Croce, che fu affascinato dalla sua storia. Nel 1940, quando Parigi fu occupata, la coppia fuggì a Marsiglia da dove organizzarono partenze clandestine verso gli Stati Uniti e se Emilio si occupava della logistica, Joyce falsificava documenti. I Lussu poi passarono i Pirenei e raggiunsero Lisbona dove entrarono in contatto con i gruppi di resistenza statunitensi e con la Mazzini Society. In Inghilterra Joyce frequentò un campo di addestramento, dove imparò a usare le armi e le tattiche di guerriglia, poi tornò in Italia subito dopo la caduta di Mussolini e entrò nella lotta partigiana, con il nome di Simonetta. Per la sua militanza raggiunse il grado di Capitana e fu decorata con la medaglia d’argento al valor militare. A liberazione avvenuta, Joyce visse da protagonista i primi passi della Repubblica Italiana e il percorso del Partito D’Azione, fino al suo scioglimento, per poi occuparsi di attività culturali e politiche autonome, insofferente ai vincoli. Con la famiglia andò in Sardegna per visitare il piccolo villaggio di Armungia dove il marito è nato, viaggiò poi a cavallo per ascoltare le storie dei pastori, dei contadini e soprattutto delle donne. Organizzò la partecipazione politica delle donne sarde nel 1951 e nel 1953 contribuì alla fondazione dell’Unione Donne Italiane. Dal 1958 al 1960, continuando a battersi nel segno del rinnovamento dei valori libertari dell’antifascismo, Joyce spostò il suo orizzonte di riferimento nella direzione delle lotte contro l’imperialismo. La Lussu tra il 1958 e il 1960 si impegnò nella traduzione di poeti albanesi, curdi, eschimesi, come l’angolano Agostinho Nieto, il Diario dal carcere di Ho Chi Mihn e gli afroamericani del black power. Nel 1968 si avvicinò all’ecologismo e prende parte alla lotta delle donne degli anni Settanta, senza risparmiare le critiche, si interessò alla storia locale, alla questione agraria, alle tradizioni popolari, al sapere femminile. Joyce dedicò una parte fondamentale della sua vita al rapporto con i giovani e le giovani, andando in scuole di ogni ordine e grado, per incontri che incrociavano percorsi di storia, poesia, autobiografia, progettualità sociale fino alla scomparsa, avvenuta a Roma il 4 novembre 1998. Read the full article
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