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Ecco la potenza del clan dei CASALESI. Cena da 320 euro “a cranio” tra Nicola Schiavone monaciello, l’uomo più potente del Pd in materia di lavori pubblici e ferroviari e il dirigente dei dirigente, il direttore dei direttori di Rete Ferroviaria Italiana
Nella prima parte dell’articolo che colleghiamo allo stralcio dell’ordinanza che poi pubblichiamo integralmente in calce allo stesso, ci soffermiamo su un pranzo di compleanno a cui Pierfrancesco Bellotti, quello che pietiva al cospetto di Schiavone un incontro con il notabile politico Salvatore Margiotta, per diventare direttore del Compartimento ferroviario di Bari. Il clou riguarda però un altro pranzo, molto più ristretto, molto più importante che dimostra chiaramente quanto contasse Nicola Schiavone monaciello dentro ad Rfi e anche dentro alle strutture politiche più importanti del nostro paese. Ricordatevi che magari quel giorno, dopo aver pagato con American express il super conto, monaciello ha preso la sua auto e da Roma si è trasferito a Casal di Principe a consegnare soldi per il mantenimento della famiglia di Francesco Schiavone Sandokan, così come è risultato dalle dichiarazioni della moglie di Sandokan, Giuseppina Nappa e del figlio Nicola Schiavone junior
CASAL DI PRINCIPE (G.G.) Quanto può costare, n pranzo luculliano per 10 o più persone in una delle sale importanti dell’Hotel Adrovandi di Roma? Non certo 100 euro a testa ma a nostro avviso, quale migliaia di euro. L’Aldrovandi, per chi si fosse perso le puntate precedenti di questo nostro lungo focus, è il sontuoso albergo che NicolaSchiavone Monaciello aveva trasformato nel suo quartier generale dove riceveva la maggior parte dei suo ed interlocutori “di danari” con cui stabiliva trame e stipulare accord.
Il pranzo in questione è quello che si tenne per la festa dei 40 anni dello scalpitante medio-dirigente, di voraci ambizioni, di Rete Ferroviaria Italiana Pierfrancesco Bellotti.
Subito dopo il blitz dei carabinieri, dopo le perquisizioni dei carabinieri del 3 aprile 2019, Bellotti, forse non sapendo quanto materiale gli inquirenti avessero raccolto su di lui – soprattutto intercettazioni ambientali- chiede ed ottiene di verbalizzare spontanee dichiarazioni in cui afferma che a pagare il pranzo di compleanno al quale avrebbe partecipato una decina di suoi congiunti, fu lui stesso tra il 29 e il 30 dicembre 2018.
Pagamento in contanti. E già questo risulta molto strano. Un dirigente di un’azienda di stato, quando fa una spesa significativa, dovrebbe tenere a che tutto sia chiaro, evidente e tracciato. Bellotti che al pari di molti suoi colleghi, era in tutta evidenza un dirigente sui generis, dice, al contrario, di aver pagato mille euro, cioè 100 euro a testa, che lo paghi da Mimì alla Ferrovia o alla Zì Teresa, e di aver acquisito ricevuta dall’hotel attraverso una mail. Dice ancora, il Bellotti, che l’Aldrovandi lo scelse perchè ne aveva apprezzato la qualità nelle volte in cui lì si era incontrato con Nicola Schiavone su invito di quest’ultimo.
Ovviamente, questa testimonianza, questa ricostruzione non ci convince affatto. Prima di tutto perchè il pranzo si è tenuto il 9 dicembre, dunque il pagamento in contanti ci sarebbe stato 20 giorni dopo. Risulta strano che un dirigente di un’azienda di stato, che comunque un 4mila/5mila euro al mese, per la sua mansione, li intasca, oltre alla tredicesima e alla quattordicesima, debba spettare 20 giorni per pagare, per di più in contanti, mille euro.
Avrebbero chiosato i famosi Trettrè di cui qualche settimana si è pianta la scomparsa di uno dei componenti, “A mmè m’ par ‘na strunzat“.
Chi aveva un conto aperto all’Aldrovandi era, in tutta evidenza, Nicola Schiavone. Ora, può anche darsi che la cifra in contanti sia stata versata da Bellotti. Ma siccome quel tipo di albergo non è che si emoziona più di tanto se ha come ospite un dirigente di Rfi e neppure di prima fascia, essendo abituato a ben altri vip, un ritardo di 20 giorni nel pagamento di un conto tutto sommato non salatissimo, a meno che non abbia ordinato solamente bruschette e acqua minerale, potrebbe essere giustificabile solo in quanto perorata, garantita dallo Schiavone, il quale, all’Aldrovandi, portava, come si suol dire, denari “con la pala” e dunque, accipicchia, se il monaciello non era un cliente di prima classe.
Ciò, ammesso e non concesso che quel conto l’abbia pagato realmente Bellotti. La scelta del contante (non a caso la cifra dichiarata ammonta a mille euro, dunque nel rispetto del limite di circolazione di moneta liquida per le transazioni), ha reso difficile, se non impossibile il lavoro di tracciamento degli inquirenti, il lavoro dei carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando provinciale di Caserta che stavolta non si sono imbattuti nel “solito” pagamento con la carta di credito intestata a quella gran testa di legno di Luca Caporaso ma utilizzata sempre e in ogni circostanza da Nicola Schiavone con prelievi effettuati dal conto corrente della TEC srl, con sede a Napoli nel borghese Viale Gramsci, una delle aziende della combriccola.
Questa, evidentemente, era considerata dall’istituto di credito a cui si rapportava, tanto solida, da poter tranquillamente accedere al circuito dei circuiti delle carte, la mitica American Express, con cui puoi fare realmente di tutto e che ti consente di pagare quando il tuo conto è in rosso di 5mila o 10mila euro anche di cifre ancora più ingenti.
LA CENA DELLE CENE: CASALESI, POLITICA E BOIARDI DI STATO – Questa carta ricompare, invece, per uan super cena, svoltasi al ristorante Il San Lorenzo, lussuosissimo locale, ubicato dietro a Campo de’ fiori e in quella zona del Pantheon nella quale Nicola Schiavone monaciello si muoveva da padrone, visto e considerato che lì convocava, seppur in ristoranti di rango leggermente inferiore, ad esempio La Rosetta, altri dirigenti Rfi tipo Paolo Grassi, sulla quale abbiamo dedicato lo scorso 18 agosto uno dei capitoli più esilaranti di questo focus un regalo di piccoli ma elegantissimi due gemelli da camicia (CLIKKA E LEGGI), acquistati da monaciello el celeberrimo negozio di Cartier in via Condotti e regalatigli dallo stesso Schiavone proprio durante una cena a La Rosetta. Locale che prende il suo nome proprio dalla strada in cui si trova.
Ma questa a cui faremo cenno è la cena delle cene. Sicuramente quella più importante, a più alto peso specifico, da noi raccontata tra le tante che costituiscono ossatura della narrazione di questa ordinanza. Attorno ad un tavolo del San Lorenzo, oltre a Nicola Schiavone, sono seduti, infatti, Salvatore Margiotta, il senatore del Pd salvatosi in extremis da una condanna per corruzione (CLIKKA E LEGGI), sancita dalla corte d’appello e riscattata con un’assoluzione dalla corte di Cassazione, e diventato il fulcro, il dominus del Pd, nel settore dei lavori pubblici, soprattutto nel settore dei grandi lavori ferroviari.
Un uomo tanto potente, da ricoprire, contemporaneamente, la carica di vicepresidente della commissione infrastrutture, lavori pubblici, trasporti, del Senato, unica carica che non ha lasciato in occasione della sentenza di condanna di cui sopra per la quale Margiotta si autosospese dal partito, si dimise da vicepresidente della commissione interparlamentare di vigilanza sulla Rai ed entrò nel gruppo misto, prima di litigare al suo interno chiedendo asilo a quelli di Area Popolare cioè al partito fondato dall’allora ministro Angelino Alfano, scissionista da Forza Italia. Una carica che Margiotta ha fatto coesistere a lungo con una altra di minore visibilità, ma probabile importanza ancora maggiore: quella di presidente, della potente associazione armamentisti che raccoglie tutti i produttori di attrezzature, strutture, a partire dai binari – roba costtosissima -, che riempivano le casse elle aziende di questi imprenditori in occasione degli appalti realizzati da Rfi.
Del potere di Salvatore Margiotta si ebbe poi una ulteriore prova quando, nel 2019, in occasione della nascita del governo giallorosso, guidato da Giuseppe Conte, lui assunse la carica di sottosegretario presso il ministero delle infrastrutture e dei trasporti, riteniamo con una delega specifica relativa alle ferrovie, in nome e per conto di un Pd guidato al tempo da Zingaretti e quindi a nome di un Pd antitetico rispetto alla precedente gestione di Matteo Renzi, a cui Margiotta doveva molto per gli incarichi parlamentari nelle commissioni per lui fondamentali, e per le candidature ottenute.
Insomma a quel tavolo del ristorante Il San Lorenzo, c’era un numero 1, in grado di muovere tantissimo sia in Parlamento, sia in un governo di cui non faceva ancora parte ma che non poteva non tener conto di quella fase, era il 26 settembre 2018, in cui la cena di svolse.
Il terzo commensale era Umberto Lebruto. Fino ad ora hanno sfilato dentro ai nostri articoli, decine di nomi di dirigenti di Rfi. Nessuno di questi, però, aveva il potere di Lebruto, direttore d produzione presso la sede centrale di Rfi a Roma. Dalla struttura asciutta di questa definizione si capisce che non c’è molto da spiegare dato che Lebruto era il direttore centrale di produzione sotto al quale si muovevano tutte le direzioni territoriali di Rfi. Insomma, il direttore di tutti i direttori.
Ora, il fatto che Nicola Schiavone monaciello, una persona creata imprenditorialmente da Francesco Schiavone Sandokan, da questi sostenuta prima e dopo il suo arresto, uno che, mentre incontrava il gotha della politica italiana e dei manager di stato, si preparava, magari subito dopo quella cena o magari il giorno dopo a recarsi a Casal di Principe per portare soldi in contanti a sostegno del tenore di vita della famiglia di Francesco Schiavone, soldi in contanti che erano serviti quando era a piede libero e continuavano a servire da arrestato ancora non pentito per il pagamento degli avvocati, all’altro Nicola Schiavone cioè il figlio di Sandokan, che lui, il monaciello, peraltro come abbiamo più volte sottolineato negli articoli a commento di questa ordinanza, aveva battezzato.
Al di là di quelli che sono le motivazioni tecnico giuridiche che hanno indotto il tribunale del Riesame a ritenere non sussistente la contestazione dell’articolo 416 bis, il buonsenso, l’esperienza, la conoscenza dei luoghi, dei contesti, i racconti convergenti, sovrapponibili dei collaboratori di giustizia, a partire dallo stesso Nicola Schiavone junior, fino ad arrivare a quelli, volontariamente concessi da sua madre Giuseppina Nappa, ci consentono di dire con serenità e assumendocene interamente le responsabilità, che a quel tavolo del ristorante Il San Lorenzo, fossero sedute 3 aziende o tre enormi potentati: il clan dei casalesi, Rete Ferroviaria Italiana rappresentata ai suoi massimi livelli e il politico più potente nel settore dei trasporti, dei lavori pubblici riguardanti le reti ferroviarie, tanto potente che pur non essendo un imprenditore, era stato scelto da imprenditori veri come presidente di un’associazione datoriale, quella degli armamentisti, un potere forte, una lobby che, fino a prova contraria si occupava solamente di strutture ferroviarie, dunque di binari, di carrozze, di cavi senza coltivare anomale relazioni esterne, magari riguardanti solo qualche sua componente interna con mondi che in Italia hanno contato e contano ancora e che all’Italia hanno arrecato solo guai.
Per la cronaca, un pranzo di tre persone, costò a monaciello la cifra di 960 euro, dunque, per dirla alla romanesca maniera, 320 euro “a cranio” che gli altri due commensali cioè il senatore Margiotta e il super manager Umberto Lebruto si guardarono bene da pagare “alla romana”, e corrisposti con la citata American Express della TEC srl. Sicuramente un super conto, tutto sommato congruo rispetto a chi c’era attorno a quel tavolo, cioè il clan dei casalesi, un uomo che di lì a pochi mesi sarebbe diventato, da sottosegretario di stato, un uomo del governo del paese e, infine, il terzo/quarto dirigente per ordine di importanza di una gigantesca azienda di stato, dell’ormai famigeratissima Rfi.
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Yunhee und Eunsook sind Schwestern, die einer Organisation angehören, die Aufteagsmorde erledigt. Angestellt sind nur weibliche Waisen, die aus schlechten Verhältnissen kommen. Yunhee und Eunsook mussten mit ansehen, wie ihre Eltern vor ihren Augen brutal ermordet wurden und sind dann durch viele, schlechte Hände gegangen, bis die Organisation sie auf der Straße aufgriff. Ihr neuestes Ziel ist Jeon Jeongguk, Sohn der in Seoul führenden Mafia. Dafür sind die beiden und zwei weitere, Lisa und Jennie, auf ihn angesetzt worden. Allerdings geht in dieser Nacht einiges schief…
Chapter One
Die Musik war zu laut.
Das dachte Yunhee immer, aber heute Nacht war es besonders schlimm. Vielleicht war sie empfindlicher, weil es eine Weile her war, dass eunsook und sie in Soul waren. In letzter Zeit hatten sie viele Aufträge in New York gehabt, dem Rest von Amerika und eine Weile Europa. Dort war Yunhee am liebsten, denn die Städte waren divers und ihr wurde nicht so schnell langweilig. Eunsook hingegen mochte Kanada der Landschaft wegen und Russland, da es ihr unheimlich war…
Das Lied ging flüssig in den nächsten, basslastigen Song über und yunhee trat mit ihren beachtlichen Hacken die letzten Stufen der gläsernen Wendeltreppe in die VIP Lounge.
Durch die verglaste Front des Towers, in dem der wohl teuerste und bekannteste Club der Stadt oder gar des gesamten Landes sich befand, sah man den aschfahlen, sternlosen Himmel oben und das bunte Flackern tausender Lichter und Autos viel zu weit unten. Neben ihr erschauderte jemand. Yunhee schnaubte belustigt, eunsook gab ein quengelndes Geräusch von sich.
“Warum muss es immer ganz oben sein? In Zukunft nehme ich nur noch Keller Jobs an…", knurrte ihre Schwester und reichte Yunhee einen Drink. Wortlos leerte Yunhee in zwei großen Schlucken das halbe Glas, nun war es an eunsook, belustigt zu schnauben.
"Und?"
"Ich hab die Vermutung, es ist entweder der Bartender oder der gut aussehende, der da hinten auf dem Podest in der Mitte der ganzen Schnitten und gefährlich aussehenden Tatöwierten sitzt."
"Ich hab mir irgendwie eine eindeutige Antwort erhofft", seufzte Yunhee und wandte sich vom Fenster ab, rührte mit dem goldstrohhalm in dem Cocktail und schob Eiswürfel von links nach rechts, warf sich das lange, schwarze Haar über die Schulter.
Eunsook zuckte mit einem leichten Lächeln die Schultern, auf die kinnlanges, dunkelbraunes Haar fiel und nahm einen ausgiebigen Schluck ihres Drinks.
"Tja, manchmal ist das Leben halt spannend! Ich gehe zum Podest", sagte sie, so wie Yunhee sich erhofft hatte.
"Bin bei der Bar", erwiderte Yunhee und steuerte auf den glatte Holztresen zu mit den schicken Schemeln davor.
Der Bartender war ein junger Kerl mit halblangen, dunklen Locken, vielen tattoos und Piercings und als er sich wieder erhob, linsten riesigen Augen auf Yunhee herunter.
Wäre sie im Stande zu fühlen, wie Menschen fühlten, dann wäre ihr Herz vielleicht für einen Moment stehen geblieben und hätte dann wie wild weiter geklopft. Es war ein hübsches Gesicht, ein junges, das gerade vom Alter geschliffen wurde. Er grinste sie flüchtig an und ein Grübchen bohrte sich in eine Wange.
Wirklich süß.
"Du hast noch?", nuschelte er und nickte auf ihr halb leeres Glas.
Sie nickte und sah desinteressiert zur Seite, überschlug die Beine - sofern das in dem kurzen, schwarzen Kleid möglich war - und checkte ihr Handy.
Changkyun, der Typ aus der IT, hatte es personalisiert. Ihr eigentliches Handy lag natürlich in ihrem Hotelzimmer und hatte kein süßes Kaninchen als Hintergrundbild. Also wirklich…
"Nicht so deins?", nuschelte die sanfte Stimme und Yunhees Augen huschten wieder zu dem Jungen Gesicht. Etwas an dem kleinen grinsen und der Art und Weise, wie er beiläufig den Tresen wischte, sie aber mit großen Augen intensiv und amüsiert musterte, gefiel ihr nicht.
"Meine Freundin liebt es, mein'n Hintergrund zu ändern… Ich hätte ihr mein Handy nich' geben sollen, als ich auf'm Klo war", lallte die gespielt und raufte sich das Haar, warf ihr Handy auf den Theresen und wühlte in ihrer clutch in dem Versuch, abwesend und angeheitert zu wirken.
"Klar… Deine Freundin… dein Handy… auf dem Klo…", murmelte der bartender und die sanfte Stimme ließ ihr Gänsehaut den Rücken herunter krabbeln.
Hier stimmte etwas nicht.
Ihr Herz setzte einen Schlag aus und schlug dann mäßig interessiert etwas schneller.
Yunhee luscherte hinter dem Schleier von schwarzem Haar zu ihm herüber, er nahm gerade aufmerksam lächelnd die Bestellung einer anderen Dame entgegen - Yunhee erkannte ihre Stimme, es war Lisa. Auch sie war in ihrem Auftrag hier und auch sie bedachte der junge Kerl mit diesem gewissen Blick.
Riesige Unschuldsaugen. Das gefiel ihr ganz und gar nicht…
Yunhee starrte auf den Handy Screen, das weiße Kaninchen leuchtete auf dem dunklen Tresen.
Dann wandte sie den Kopf um eunsook auszumachen. Sie saß inzwischen mitten unter den Frauen und Männern, fast auf dem Schoß des Schönlings in der Mitte mit von ihm abgewandtem Gesicht, und flüsterte einer hübschen, ausländischen Blondine etwas ins Ohr. Diese kicherte mit roten Wangen, eunsook strich ihr das Haar aus dem Nacken und schien ihren Spaß zu haben. Sie war schon immer schlecht darin gewesen, ihre Absichten zu verstecken, wenn sie zu aufgeregt wurde, wenn sie Lust bekam - auf das ein oder andere.
Yunhee taxierte den Schönling neben ihrer Schwester, beobachtete sein zu lautes Lachen, sein selbstsicheres Auftreten, wie er eunsook gerade den Arm um die Schulter legte und sie zu sich zog. Sanft und langsam, er schien etwas zu murmeln mit abgewandtem Gesicht. Eunsook's Lächeln vertiefte sich und nahm eine diabolische Note an.
Aber das des Schönlings auch. Etwas stimmte nicht.
Etwas stimmte ganz und gar nicht…
Der junge Barkeeper schob sich wieder in ihr Blickfeld. Die riesigen, schwarzen Augen wirkten stumpf und kalt im Gegensatz zu dem geheuchelt verlegenen Lächeln. Wie Knöpfe, die Augen eines Teddybärs.
"Deine Freundin ist schon ziemlich lange allein unterwegs, oder? Jemand so Hübsches sollte nicht so lange ohne seine Begleitung herum sitzen, findest du nicht? Möchtest du noch was trinken?"
Eindeutig zu viele Fragen.
Yunhee schob die Unterlippe vor und legte den Kopf auf dem glatten Holztresen ab, machte ein quengeliges Geräusch.
"Ich weeeeiß, sie ist schon viel zu lange da hinten… und niemand hier, um mit mir shots zu trinken, dabei war ich so lange nicht in Seoul und würde so gern Soju trinken. Hast du Soju, Kleiner?", fragte sie seufzend und stützte den gespielt schweren Kopf in die Hände, drückte ihre Wangen zusammen und blinzelte ihn träge an.
Er hob die Brauen und fuhr sich durch's lockige Haar, griff unter den Tresen und holte zwei Shot Gläser hervor. Und eine Flasche klassischem Soju. Er wollte die Flasche gerade öffnen, da langte Yunhee herüber und riss sie ihm mit geübtem Griff flink aus der Hand. Einige Sekunden hielt sie sie einfach zwischen ihnen, am Flaschenhals leicht erhoben, in der Luft. Und seine Hand schwebte wenige Zentimeter daneben, die sehnigen Finger streckten sich leicht.
Sie taxierten sich für eine Sekunde oder zwei, die kalte Frau mit dem Puppengesicht und der junge Kerl mit den toten Teddybär Augen. Dann legte er mit einem sanften Lächeln den Kopf schief und hob abwehrend die Hände. Und Yunhee renkte ihm nicht mit einem gezielten Hieb den Unterkiefer aus, sondern stellte die Flasche geräuschvoll ab.
"Ich mag nur peach flavoured", sagte sie schnippisch und warf sich die langen, sanften Locken erneut über die Schulter. Das Lächeln des jungen Kerls vertiefte sich und er ging ein paar Meter, griff wieder unter den Tresen und ein Kühlschrank öffnete sich, dann eine Flasche.
Yunhee roch Pfirsich und lächelte übertrieben zufrieden.
Vielleicht klopfte ihr Herz nun wirklich etwas schneller, im positiven Sinne.
"Peach flavoured, warst du in Amerika?", fragte er, sie nickte gespielt stolz.
"Hab dort studiert!"
"Verstehe. Wie heißt du?"
"Park Jisuk", schoss es aus ihr heraus und sie legte lächelnd den Kopf schief und sah ihn abwartend an, "und du?"
Da war das merkwürdige Grinsen wieder.
"Junghyun", sagte er und Yunhee sah das Grübchen, das ihn verriet, "Zum Wohl, Park Jisuk-ssi!"
Yunhee war sich nun sicher, ganz sicher.
Da war er, sie hatte ihn. Hase im Käfig, mit einer Schleife drum herum. Lächelnd beobachtete sie, wie er seinen Shot leerte, der breite Hals sich streckte, er das Gesicht kurz verzog bevor die dunklen Augen wieder auf ihr lagen.
"Cheers, Jeon Jeongguk", kicherte sie und leerte ihren Shot.
Mehrere Dinge passierten gleichzeitig: die schwarzen, toten Augen weiteten sich und Lichtreflexe tanzten in ihnen, ließen sie das erste mal lebendig wirken. Jeon Jeongguk's Lächeln vertiefte sich, dann flog ein schweres Whiskey Glas von links auf seine Schläfe zu.
Lisa hatte gut gezielt, doch er schien damit gerechnet zu haben.
Erstaunlich wendig beugte er sich mit dem Oberkörper weit nach hinten, Glas splitterte, Alkohol floss und das Geräusch eines Zipper-Feuerzeugs war zuhören.
Yunhee glitt von ihrem Hocker und presste sich an die äußere Wand des Tresens als eine riesige, heiße Wolke aus Feuer darüber hinweg schwappte. Wie ein Drache, der heiß und tödlich ausatmete. Die Hitze ließ ihr Nackenhaar stehen. Feuermelder schrillten, Wasser sprenkelte von der weit entfernten Decke. Verzweifelte Schreie und Gebrülle Rufe waren zu hören, ein Körper fiel neben Yunhee zu Boden. Lisas lebloses Puppengesicht war halb verbrannt, aus einem Schnitt durch ihre Kehle floss das Blut. Yunhee zischte und griff in den Saum ihres Kleides, fühlte kaltes, scharfes Metall.
Schwere Boots landeten neben Yunhee.
Jeongguk sah noch besser aus im Schein des roten, sich ausbreitenden Feuers, das sich von den Holz Elementen der Bar über teure Fensterbehänge durch den Club nach unten fraß. Sein manisches Grinsen ließ ihr Herz kurz aussetzen. Dann erwiderte erwiderte es und stieß sich von dem Holz in ihrem Rücken ab, langte nach vorn - doch er machte einen Ausfallschritt und rollte sich rittlings ab, winkte ein letztes Mal verspielt und griff dann nach dem stählernen Seil eines Kronleuchters, glitt durch Flammen und Rauch aus ihrem Blickfeld und verschwand.
"Fuck", zischte sie und lehnte sich an die Absperrung des oberen Bereiches, doch sie konnte ihn im Gewirr der Körper, die nun nicht mehr zur Musik tanzten sondern verzweifelt versuchten, zum Ausgang zu gelangen, nicht mehr ausmachen.
"Fuck!"
Yunhee wirbelte herum und versuchte in dem dichter werdenden Rauch ihre Schwester auszumachen. Da war sie, wie in einem Gemälde, umzingelt von Körpern. Der Schönling hatte sie am Haar gepackt und streckte ihren Hals, hob gerade die freie Hand, in der eine große Glasscherbe blitzte.
"Nein!", rief Yunhee, doch Eunsook war vorbereitet.
Rasch griff sie nach dem Arm der jungen Frau, der sie eben noch liebliche Versprechungen ins Ohr geflüstert hatte, und hielt diesen vor ihren Hals just in dem Moment, in dem der Mann die Scherbe durch die Luft surren ließ.
Blut spritzte, die Frau schrie und packte ihren aufgeschlitzten Arm, stand taumelnd auf und Eunsook stieß sie dem Kerl in die Arme. Dieser machte einen großen Schritt rückwärts und stolperte über die sofalehne, ein anderer fing ihn auf und zerrte ihn auf eine schwere Tür im hinteren Bereich zu. Der Schönling zeterte mit knallrotem Kopf vor sich hin und warf die blutige Scherbe nach Eunsook, die nicht mal ausweichen musste, um nicht getroffen zu werden.
"Ratte", keifte Eunsook und spuckte verächtlich in seine Richtung aus. Yunhee packte ihre Schwester am Handgelenk, als sie bei ihr war, und riss sie mit sich.
"Warte, wie haben ihn fast-", keuchte Eunsook mit zusammen gebissenen Zähnen.
Sie hatte wieder diesen Ausdruck im Gesicht.
"Das war er nicht", knurrte Yunhee und Eunsook riss sich los, sah enttäuscht zu ihrer Schwester herunter. "Eh? Schade, den hätte ich gern umgebracht! Er war hübsch…"
"Der Barkeeper war's. Er wusste, dass wir auf ihn angesetzt waren, die haben uns ganz schön verarscht", knurrte Yunhee und riss einer am Boden liegenden Frau, die schreiend ihr verdrehtes Bein beklagte, die Jacke aus der Hand und warf sie ihrer Schwester zu. Eunsook drückte Yunhee einen leicht blutigen, breiten Schal in die Hand, sodass die beiden in etwas Atmen konnten, das nicht Rauch und Feuer war.
Durch eine Tür gelangten sie auf die Feuertreppe, die in schwindelerregender Höhe lag und nach einigen Schreckenlauten von Eunsook kamen sie in die Garderobe und von dort gelangten sie in eine Gasse, in der es nach Urin und faulen Eiern stank.
Keuchend warf Eunsook die Jacke weg und sah an dem Gebäude hoch, Flammen tanzten hinter den riesigen Fenstern.
"War Lisa nicht bei dir?"
"Jeongguk hat sie aufgeschlitzt…"
"Und du bist ganz sicher, dass er es war?", halte Eunsook nach und blickte auf den zerbrochenen Screen ihres Handys.
Yunhee erstarrte - ein weißes Kaninchen. So wie auf ihrem Screen. Was zur…
"Ich bin nicht nur sicher, dass der Barkeeper Jeon Jeongguk war. Ich bin mir ziemlich sicher, dass er wusste, dass wir kommen. Und wenn wir Pech haben, dann haben wir einen Verräter in den eigenen Reihen…", murmelte die ältere und hielt ihren erleuchteten Screen neben Eunsooks.
Sie stutzte und starrte auf die Hasen, fluchte dann ausgiebig und warf ihr Handy mit voller Kraft über Yunhee‘s Schulter. Als Yunhee den Aufprall hörte wandte sie sich überrascht um: Jennie lag reglos am Boden, eine blutige, aufgeplatzte Wunde auf der Stirn.
"Was zur…", stöhnte Yunhee und massierte sich die Schläfen.
"Ab jetzt ist jeder korrupt! Außer Teddy, hoffe ich. Das wäre wirklich schade…", seufzte Eunsook und stieg über Jennie’s leblosen Körper hinweg, Yunhee folgte ihr missmutig.
"Genauso schade, dass der Abend so schnell enden musste. Diese Blondine war sehr ansehnlich und dieser Nicht-Jeongguk auch-"
"-das erwähntest du bereits, Sookie. Pass mit deinen Schuhen auf!"
"Ne~ wohin gehen wir nun, Unnie?"
Yunhee trat auf die Straße und beobachtete das Treiben vor dem Club, scannte die unbekannten Gesichter, zog sich den Schal etwas fester um die Schultern und zog Eunsook hinter sich her.
"Erstmal suchen wir ein stilles Örtchen. Und ich brauche ein paar Sneakers und Hosen, der Look isset nicht mehr…"
"Relatierbar. Let’s go!", rief Eunsook und stolperte hinterher.
+
38 Stunden später hatte Yunhee eine Antwort auf Eunsook‘s Frage, wohin es gehen würde:
"Wir werden Zug fahren, Schwester", sagte sie als sie wieder in ihr Hotel Zimmer kam und warf eine schwere Sporttasche auf das Bett neben die lange, große Gestalt ihrer Schwester.
Diese sah überrascht von ihrem Hochglanzmagazin auf.
"Zug? Was, wohin denn?", rief sie strahlend und wedelte aufgeregt mit den Beinen.
"Einmal quer durch Russland. Das wird dir gefallen“, lächelte Yunhee und öffnete die Tasche. Waffen blitzten hervor und Munition.
"Wer ist denn sonst noch so im Zug?", hakte Eunsook scharfsinnig nach und betrachtete zufrieden ein neues Visier.
"Ein gewisser… wie heißt er noch gleich? Jeon… Jeongguk?", sagte Yunhee und kratzte sich gespielt nachdenklich am Kopf.
Eunsook stutzte, dann brach sie in bellendes Gelächter aus.
"Ich wusste, du würdest es persönlich nehmen", grinste sie diabolisch und ohne eine Spur der Skepsis.
Dann schürzte sie die Lippen und fragte ganz nebenbei: "Das ist kein Auftrag, oder?"
Nun war es an Yunhee, bösartig zu lächeln. Sie betrachtete das neue hintergrundbild ihres privaten Handys: ein weißes Kaninchen.
"Nein, Sookie, das ist kein Auftrag. Das ist persönlich."
"Ich lieb's, wenn du so theatralisch bist", grinste Eunsook und stand auf, streckte sich.
"Wann gehts los?"
"In zwei Stunden. Fang am besten schon jetzt an zu packen…"
Eunsook klatschte aufgeregt in die Hände und rannte wie ein aufgescheuchtes Huhn herum, sammelte Klamotten und anderes vom Boden auf.
"Haben wir noch Zeit für einen Abstecher zur Hotelbar?"
"Du wirst keinem deiner Betthäschen auf Wiedersehen sagen, Schwester!"
"Mhpf. Na gut!"
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Das Nachtleben 🌆
Tetsu war einige Jahre älter als Moritz. Bevor Tetsu ihn kennen lernte, genoss er sehr sein Single-Dasein. Er machte sich einen Namen und wurde ein hoch angesehener Abteilungsleiter. Er stand auf allen VIP-Listen und hatte auch nur Interesse an luxuriösen Clubs und Lounges.
Als Tetsu Moritz kennen lernte, wollte er auch ihn mit in diese Welt nehmen. Moritz liebte Partys und konnte immer gut feiern. Doch die letzten Jahre schränkte er sich für Yannik ein und ging nie auf Feten, in Clubs oder feiern. Meisten war er nur Zuhause und vermied sogar Kontakt zu anderen.
Moritz tauchte in eine neue Welt ein. Voll mit für ihn unbekannten Dingen. Er lernte viele neue Leute kennen, hielt sich plötzlich in völlig neuen Kreisen auf. Er war eigentlich immer ein bodenständiger Typ und plötzlich schwirrte er in dieser Welt mit völlig abgehobenen Leuten. Sie redeten über ihre neue Jachten, ihre Reisen, ihre neuen Autos und Moritz wusste überhaupt nicht was er sagen sollte.
Tetsu sagte einmal zu ihm, er habe keine Freunde. Doch es gab viele Leute die Tetsu schon einige Jahre kannten. Moritz hörte von ihnen, dass sie überrascht seien, dass Tetsu eine Beziehung einging. Denn Tetsu war nicht nur für seine Karriere bekannt, sondern auch dafür, dass er immer nur eine schnelle Nummer suchte. Moritz wurde verunsichert, als er das hörte, da anscheinend gefühlt jeder schon mal von Tetsu abgeschleppt wurde. Doch was bedeutete das schon. Er war immerhin der Eine, für den Tetsu sich am Ende entschieden hat.
Mit Tetsu an Moritz Seite fühlte er sich endlich wie jemand. Er wurde beachtet und bestaunt. Man lies ihm immer den Vortritt und alle waren nett zu ihm. Vielleicht auch aus Respekt vor Tetsu. Es wirkte so als könnte Tetsu sich alles erlauben.
Sie blieben ganze Nächte in den verschiedenen Clubs. Selbst wenn alle Gäste gegangen waren, sah Moritz wie Tetsu den Angestellten zunickte und auch diese gegangen sind. So dass Tetsu und Moritz alleine waren. Sie fühlten sich so frei, als sie die Stadt von oben betrachten konnten.
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Modus Dj: la bellezza del Salento mostrata con un set sulla spiaggia di Monaco Mirante
Residente da tempo a Milano, Modus Dj (qui ritratto con il suo cane Leo Modus) è originario di Manduria, che dista pochi minuti di auto da una spiaggia splendida e ancora non così conosciuto. Un dj set progressive house come quello che Modus Dj ha voluto riprendere in video potrebbe essere anche un modo per far venire voglia di visitarlo, oltre che sognare ad occhi e orecchie aperte, soprattutto in un periodo difficile come quello che stiamo vivendo...
Perché il 17 marzo alle 13 sul suo canale YouTube, Modus Dj, artista pugliese noto da tempo la sua house piena di melodia, pubblica un video d'eccezione che ha girato sulla bellissima spiaggia di Monaco Mirante, una piccola oasi di natura e relax situata tra Campomarino e San Pietro in Bevagna (Taranto). E' una zona davvero unica, una delle più affascinanti del Mar Ionio.
Il link per godersi tutto il dj set intitolato semplicemente "Modus Dj ft Mar Ionio" è questo: https://www.youtube.com/watch?v=hp9iGm1xi-0
"Da quando mi sono trasferito a Milano in pianta stabile, è diventata ormai una tradizione tornare a trovare i miei genitori nel mese di febbraio", racconta Modus Dj riguardo a questo nuovo dj set. "Quest'anno, nonostante la pandemia, ho voluto realizzare il video di un dj set di fronte al mio mare, al tramonto. Tutto è stato perfetto, dalla luce al passaggio di stormi di uccelli. L'idea ci è venuta durante festività natalizie, a me e al mio staff ultra decennale formato da cameraman, videomaker e grafici".
Modus Dj è tra l'altro in forte ascesa nello scenario internazionale. I suoi dischi infatti li pubblica una label di livello assoluto come la svizzera Purple Music e i suoi dj set nei più esclusivi spazi milanesi si susseguono da tempo.
Nell'estate 2020 proprio su Purple Music è uscita la sua "Come On and Go With Me". Interpretata dalla voce magica di Andrea Love, è stata remixata anche da Jamie Lewis, il boss di Purple Music. "Sono fiero e orgoglioso di questa canzone, che nasce da un lungo lavoro con musicisti di livello assoluto come Frank Speciale".
Affascinato dalla musica fin da bambino, Modus Dj ha iniziato ad avvicinarsi prima a una tastiera, con cui riproduceva le melodie delle canzoni. Poi, a soli 9 anni, ha iniziato ad essere affascinato dai vinili e dai cd per diventare dj. Sono arrivati così i primi party e le prime esperienze nelle radio locali pugliesi. Dopo sono arrivate diverse esperienze in giro per l'Italia e pure all'estero, ad esempio alla Winter Music Conference di Miami.
Come dj, in tempi normali, Modus Dj è protagonista in molti degli 'hot spot' milanesi (Principe di Savoia, Diana Majestic, Duomo 21, etc), con la sua house, sempre melodica e contaminata dal funky. Soprattutto durante i party esclusivi legati alla diverse Fashion Week, quando milano si riempie di professionisti e vip di tutto il mondo, il sound caldo di Modus fa la differenza. Infatti da sempre predilige tracce in cui gli strumenti sono suonati da veri musicisti.
Non appena la pandemia sarà un ricordo, tutto questo tornerà e nel frattempo Modus Dj si prepara producendo nuove canzoni.
FOTO E MEDIA INFO MODUS DJ http://lorenzotiezzi.it/modus-dj/
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“Sve što ne podnosim ima svoje ime.
Ne podnosim starce... Njihovu zavisnost.
Njihove šumove. Brojne i ponavljajuće. Njihove razdražujuće anegdote.
Okosnice njihovih priča. Njihovo nipodaštavanje budućih naraštaja.
Međutim, ne podnosim ni naredna pokolenja.
Ne podnosim starce kad se bune i očekuju slobodno sedište u autobusu.
Ne podnosim ni mlade. Njihovu nadmenost. Njihovo hvalisanje snagom i mladošću.
Nadmenost junačke nepobedivosti, jer ne ustupaju mesto starcima u autobusu.
Ne podnosim razbojnike. Njihovo iznenadno cerekanje. Bez savesti i uzaludno.
Njihovo omalovažavanje bližnjeg, a različitog. Još nepodnošljiviji su dobri mladi, odgovorni i velikodušni. Utonuli u dobročinstvo i molitvu. Previše učenosti i previše smrti. U njihovim srcima i njihovim glavama.
Ne podnosim mušičavu decu koja se sama preporučuju i njihove opsesivne roditelje koji sve redom obaveštavaju isključivo o svojoj deci. Ne podnosim decu koja se deru i plaču. A ona tiha me uznemiravaju, dakle ne podnosim ih. Ne podnosim zaposlene i nezaposlene, slatkorečivu hvalisavost i beskrupuloznost zbog njihove božanske nesreće.
Koja božanska nije..
Ali, kako podneti sve te posvećene borbi, osveti, lakim izborima, i sa znojem što se širi ispod pazuha? Nemogućno ih je podneti.
Ne podnosim menadžere. A čak nema ni potrebe objašnjavati zašto. Ne podnosim malograđane, zatvorene u ljusku svog govnjivog sveta. Strah im usmerava život. Strah od svega što ne ulazi u tu ljušturu. Dakle, i snobove, i bez poznavanja značenja te reči.
Ne podnosim verenike, jer zakrčuju. Ne podnosim verenice, jer se mešaju.
Ne podnosim one širokih vidika, tolerantne i beskrupulozne. Uvek ispravne. Uvek savršene. Uvek besprekorne.
Sve je dozvoljeno, sem ubistva.
Kritikuješ ih, i oni ti zahvaljuju na kritici. Prezireš ih, i oni ti dobrodušno zahvaljuju. Sve u svemu, posramljuju te.
Jer bojkotuju pakost.
Dakle, nepodnošljivi su.
Pitaju te: „Kako si?“ i zaista žele da znaju kako si. Šok. Međutim, ispod nezainteresovanog interesovanja, s neke strane, dolazi nabadanje noževima.
Ali, ne podnosim ni one koji te nikada ne dovode u nelagodnost. Uvek poslušni i puni obećanja. Verne ulizice.
Ne podnosim igrače bilijara, nadimke, neodlučne, nepušače, smog i čist vazduh, trgovinske predstavnike, picu na parče, isplativost, kornete sa sladoledom od čokolade, logorske vatre, menjačnice, tapete s cvetnim šarama, fer trgovinu, nered, ambijentaliste, građansku svest... bezalkoholna pića, neočekivano zvono na interfonu, duge telefonske razgovore, one koji tvrde da je jedna čaša valjanog vina dobra za zdravlje, one koji se pretvaraju da su ti zaboravili ime, one koji, kako bi se odbranili, kažu da su profesionalci, školske drugove koji te posle trideset godina zovu po prezimenu, starce koji ne propuštaju priliku da te podsete kako su oni bili deo Pokreta otpora... plahovite koji kažu zanimljivo, moderne koji kažu pizdarija i iz toga izvedene reči, slatkorečive koji kažu lepotičice, dušice, famozno, ekumeniste koji sve nazivaju „ljubavi“, pojedine lepojke što govore obožavam te, srećkoviće koji sviraju po sluhu, lažne disidente koji kada ti govoriš ne slušaju, nadmoćne što prosuđuju, pešake, zaslađivače, modne kreatore, režisere, auto-radio, baletane, političare, skijaške cipele, pubertetlije, podsekretare, rime, vremešne rok pevače u pripijenim farmerkama, nadmene i ozbiljne pisce, rođake, cveće, plavokose ljude, klanjanje, police, intelektualce, ulične umetnike, meduze, čarobnjake, VIP-ovce, silovatelje, pedofile, sve cirkusante, kulturne poslenike, zabave, kravate, lažno kikotanje, provincijalce, hidroglisere. Za stepen više ne podnosim lekare, pacijente, reklame, konstruktore... bazene s previše hlora, alge, lopove, anoreksične žene, sveštenike i ministrante, supozitorije, etno muziku, lažne revolucionare... bubuljice, tuševe sa zavesama, prohteve, žuljeve, ukrasne predmete, mladeže, kozmetiku, Parižane, rolke, proslave, sastanke, kuće s pogledom, anglicizme, neologizme, decu bogataša, predsednike opština, sve članove opštinske skupštine, kobasičare, zlatare, alarme, lančiće od žutog zlata, političke vođe, sledbenike, osobe previše niske ili previše visoke, sahrane, dlake, mobilne telefone, birokratiju, instalacije, automobile svih kubikaža, priveske za ključeve, šefove, rasiste i tolerantne, ultrapas, bakar, olovo, kuvare na televiziji, masu sveta, kreme za sunčanje, lobije, žargone, fleke, rógove izobilja, mlade starce i starce mladiće, snobove, radikalni šik, estetsku hirurgiju, obilaznice na auto-putevima, biljke, mokasine, sektaše, televizijske voditelje, plemiće, gajtane koji se uvrću, asistentkinje TV voditelja, igrače golfa, naučnu fantastiku, veterinare, manekenke, tupave, potpuno bele plaže, improvizovane religije i njihove sledbenike, drugorazredne keramičke pločice, tvrdoglavce, profesionalne kritičare, parove, on mlad, ona zrelih godina i obrnuto, zrele, lampe za potamnjivanje kože, požare, osobe s preporukom, vojna lica, razuzdane igrače tenisa, ljubitelje i navijače, mirise kupljene u trafici, venčanja, viceve, prvo pričešće, masone, misu, one koji zvižde, one koji iznenada počnu da pevaju, podrigivanje, heroinomane, Lajans klub, kokainomane, Rotari klub, seks turizam, turizam, one koji preziru turizam i kažu da su putnici, oni koji govore iz iskustva, one koji nemaju iskustva ali svejedno žele da govore... učiteljice, bolesno opsednute sastančenjem, bolničare u klompama, stvarno, zašto li nose klompe?
Ne podnosim stidljive, logoreične, lažno tajanstvene, nespretnjakoviće, izlapele, ćudljive, prenemagala, heroje, ćutljivce, srčane, zamišljene, uobražene, nevaspitane, savesne, nepredvidive, uviđavne, pažljive, krotke, stručnjake, strastvenike, bahate, večno iznenađene, nepristrasne, nesuvisle, zatvorene, štosere, cinične, plašljive, zdepaste, svađalice, ohole, flegmatične, hvalisavce, dragocene, moćne, tragične, bezvoljne, nesigurne, sumnjivce, razočarane, začuđene, pobednike, škrtice, rezignirane, zapuštene, sladunjave, tužne, što se vazdan žale, hirovite, razmažene, bučne, masne, osorne i sve ostale što se s određenom lakoćom uklapaju u društvo.
Ne podnosim nostalgiju, normalnost, zlobu, hiperaktivnost, bulimiju, ljubaznost, setu, žalost, inteligenciju i glupost, uobraženost, mirenje sa sudbinom, stid, drskost, simpatičnost, dvostruku igru, nebrigu, zloupotrebu moći, nepodesnost, sportsko držanje, dobrotu duše, religioznost, hvalisanje, ljubopitljivost i ravnodušnost, glumatanje drame, stvarnost, krivicu, minimalizam, trezvenost i prekomernost, opšta mesta, lažnost, odgovornost, lakomislenost, uzbuđenje, mudrost, odlučnost, samosažaljenje, neodgovornost, ispravnost, suvoparnost, vedrinu, lakomislenost, pompeznost, neophodnost, ljudsku bedu, saosećanje, sumornost, predvidljivost, nesavesnost, zavodljivost, užurbanost, mračnjaštvo, nemarnost, sporost, osrednjost, brzinu, neizbežnost, amaterizam, profesionalizam, opisivanje, automobilizam, autonomiju, zavisnost, eleganciju i sreću.
Ne podnosim ništa i nikoga.
Ni sebe samog. Naročito ne sebe samog. Samo jednu stvar podnosim.
Nijanse.”
Svi su u pravu - Paolo Sorentino
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♥️♣️ Live Roulette♦️♠️
Tavolo: Live VIP Auto Roulette
Login: 16:15
Bet 1 MLC Rosso 5.5 / 10.5 / 26 | -6€
Bet 2 MLC Rosso 5.5 / 15.5 / 41.5 | +17.50€
Bet 3 MLC 1-18 5.5 | +4.5€
Bet 4 COL 1Col 2 | +4€
Bet 5 MLC 1-18 5.5 | +4.5€
Bet 6 COL 2Col 2 / 2 / 3 / 4 / 6 | +1€
Bet 7 MLC Nero 5.5 / 15.5 | +9€
Logout: 16:51 | Profitto: +34.5€
Con questa ottima sessione ci riprendiamo dal passivo di ieri e torniamo in verde sul totale mese (tutti i conteggi li trovate sulla pagina dedicata al live casinò sul sito). Cominciamo anche a individuare i tavoli migliori: per la nostra tipologia di giocate la Lightning forse conviene lasciarla perdere (il pagamento 1:30 sul numero pieno è eccessivamente penalizzante al netto del booster Lightning).
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Bad Syntax - Best Drum and Bass Podcast 338 – Bad Syntax & Theatrix
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Artist: Bad Syntax Show: Bad Syntax – Best Drum and Bass Podcast 338 – Bad Syntax & Theatrix Quality: 320 Kbps 48000 Khz Genre: Drum & Bass Source: RSS
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Bad Syntax – Best Drum and Bass Podcast 338 – Bad Syntax & Theatrix Tracklist
Well, its been a long ride, but we are moving on… The last episode from our current location is now LIVE! Come rock out with Bad Syntax & Theatrix as we feature some of the finest beats direct from the beat farm. If you havent yet checked it out, Theatrix just dropped a new EP on his label Divination! Lets get it going, the weekend has begun!
Bad Syntax Tracklist
Sequential – Absolute Motion [Abducted LTD]
Agressor Bunx – Eternal Frost [Eatbrain]
Gydra – Frostbolt [Neuropunk]
The Audio Killers – Hatred and Despair [Raving Panda]
Zigi Sc – Bad Boy [Close2Death]
Cyntax – Show Time [Kill Tomorrow]
FractalOne – True Violence [Abducted LTD]
Gydra – Alpha [Neuropunk]
Dropset – Mind Arson [Kill Tomorrow]
Sovryn – Punishment [Korsakov]
Tobax & Profuze – Time Wasting [Neuropunk]
Burr Oak – Barbarian [Eatbrain]
MV – Illegal Rave [Abducted LTD]
Gydra – Muzzle [Neuropunk]
Network – Yuri (CPTL PNSHMNT RMX) [Close2Death]
Bad District – Aggressive Jaws [Shell Shock]
Traced – Paradox [VTO]
Xsonsence – Cyborg [Boomslang]
Avoider – Sonar [Abducted LTD]
2Whales feat. Maztra – Show U [High Resistance]
Cliques ft Mariana Ray – Are You There? [Cliques Collective]
Gydra – Chump [Neuropunk]
Sovryn – Sensation [Korsakov]
Xsonsence – Origins [Boomslang]
Knoxz – Evolve [Abducted LTD]
SLWDWN – Without You [Surveillance]
Kleu – Searching [Device]
Modu – Lost in Sector 6 [C4C]
Knoxz – Inferno [Close2Death]
Bad District – Lazertag [Shell Shock]
Aktive vs Toronto is Broken – Acid Organic VIP [Yana]
Cyntax – Overlord VIP [Kill Tomorrow]
Transforma & Methis – Polaris [Code Smell]
Katharsys – Dirty Like a French Man (The Clamps RMX) [Othercide]
Bad District – Hunter [Shell Shock]
Nemean – Circle of Shadows [Abducted LTD]
“Bad Tunes” of the Week
Chaser – Blastpit [Eatbrain]
High Maintenance & Al/So – Party Every Day (Joe Ford RMX) [Korsakov]
VovKing – Carburetor [Mainframe]
Knoxz – Inferno [Close2Death]
Theatrix Tracklist
Theatrix – Technomancy [Divination]
L33 – Mafia (VIP) [Eatbrain]
B-Complex – Beautiful Lies (L-Side Remix) [Hospital]
Chase & Status – Hardstep [Fabric]
Toronto Is Broken x Deuce & Charge – Always In Motion (SyRan Remix) [YANA]
Motes ft Division – Katakomben (Phentix Remix) [Ekou]
Sorvyn & AL/SO – Torment [Korsakov]
Theatrix x JTec – Dataslave [Divination]
Transforma x Dropset – Warpath [Korsakov]
Wilkinson – Take You Higher (Montell2099 Remix) [Sleepless]
MNDSCP – Mask [Eatbrain]
Nuaura – Wherever You Go [Viper]
MNDR – Open (Theatrix Remix) [FreeDL]
Camo & Krooked x Mefjus – Kallisto [Hospital]
Dossa & Locuzzed – Tommy [Viper]
Theatrix x Gracie Van Brunt – You & I [Divination]
Xaomi x Kaiza – Majestic [Hanzom]
Burr Oak – Roots of Evil [Eatbrain]
Giganti – Imagine [Viper]
Halflight – Bodysnatcher [Viper]
Dreadnaught – Bird’s Mouth [Amusement]
Nuaura – One More Time [Viper]
Theatrix – Dusk [YANA]
Kings Of The Rollers x Chimpo – Shella (Halogenix Remix) [Hospital]
Murdock & Roni Size – Double Dutch (AC13 Remix) [Viper]
The podcast Bad Syntax – Best Drums & Bass Podcast is embedded on this page from an open RSS feed. All files, descriptions, artwork and other metadata from the RSS-feed is the property of the podcast owner and not affiliated with or endorsed by EDMliveset.com.
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Cyntax – Show Time [Kill Tomorrow]
FractalOne – True Violence [Abducted LTD]
Gydra – Alpha [Neuropunk]
Dropset – Mind Arson [Kill Tomorrow]
Sovryn – Punishment [Korsakov]
Tobax & Profuze – Time Wasting [Neuropunk]
Burr Oak – Barbarian [Eatbrain]
MV – Illegal Rave [Abducted LTD]
Gydra – Muzzle [Neuropunk]
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Theatrix – Technomancy [Divination]
L33 – Mafia (VIP) [Eatbrain]
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Theatrix x JTec – Dataslave [Divination]
Transforma x Dropset – Warpath [Korsakov]
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Nuaura – Wherever You Go [Viper]
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Camo & Krooked x Mefjus – Kallisto [Hospital]
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Xaomi x Kaiza – Majestic [Hanzom]
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Giganti – Imagine [Viper]
Halflight – Bodysnatcher [Viper]
Dreadnaught – Bird’s Mouth [Amusement]
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Theatrix – Dusk [YANA]
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Modus Dj ft Mar Ionio: un video dj set che mostra bellezza e fascino del Salento
Modus Dj, artista pugliese noto da tempo la sua house piena di melodia, il 17 marzo pubblica alle 13 sul suo canale YouTube un coinvolgente video che ha girato sulla bellissima spiaggia di Monaco Mirante, una piccola oasi di natura e relax situata tra Campomarino e San Pietro in Bevagna (Taranto). E' una zona davvero unica, una delle più affascinanti del Mar Jonio.
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Residente da tempo a Milano, Modus Dj (qui ritratto in una foto di Salvatore Caraglia) è originario di Manduria, che dista pochi minuti di auto da questo luogo splendido e ancora non così conosciuto. Un dj set progressive house come quello di Modus potrebbe essere anche un modo per far venire voglia di visitarlo, oltre che sognare ad occhi e orecchie aperte, soprattutto in un periodo difficile come quello che stiamo vivendo.
Ecco perché un artista pugliese come Modus, tra l'altro in notevole ascesa nella scena house internazionale, l'ha scelto. I dischi di Modus Dj infatti li pubblica una label di livello assoluto come la svizzera Purple Music e i suoi dj set nei più esclusivi spazi milanesi si susseguono da tempo.
"Da quando mi sono trasferito a Milano in pianta stabile, è diventata ormai una tradizione tornare a trovare i miei genitori nel mese di febbraio", racconta Modus Dj riguardo a questo nuovo dj set. "Quest'anno, nonostante la pandemia, ho voluto realizzare il video di un dj set di fronte al mio mare, al tramonto. Tutto è stato perfetto, dalla luce al passaggio di stormi di uccelli. L'idea ci è venuta durante festività natalizie, a me e al mio staff ultra decennale formato da cameraman, videomaker e grafici".
Nell'estate 2020 proprio su Purple Music è uscita la sua "Come On and Go With Me". Interpretata dalla voce magica di Andrea Love, è stata remixata anche da Jamie Lewis, il boss di Purple Music. "Sono fiero e orgoglioso di questa canzone, che nasce da un lungo lavoro con musicisti di livello assoluto come Frank Speciale".
Affascinato dalla musica fin da bambino, Modus Dj ha iniziato ad avvicinarsi prima a una tastiera, con cui riproduceva le melodie delle canzoni. Poi, a soli 9 anni, ha iniziato ad essere affascinato dai vinili e dai cd per diventare dj. Sono arrivati così i primi party e le prime esperienze nelle radio locali pugliesi. Dopo sono arrivate diverse esperienze in giro per l'Italia e pure all'estero, ad esempio alla Winter Music Conference di Miami.
Come dj, in tempi normali, Modus Dj è protagonista in molti degli 'hot spot' milanesi (Principe di Savoia, Diana Majestic, Duomo 21, etc), con la sua house, sempre melodica e contaminata dal funky. Soprattutto durante i party esclusivi legati alla diverse Fashion Week, quando milano si riempie di professionisti e vip di tutto il mondo, il sound caldo di Modus fa la differenza. Infatti da sempre predilige tracce in cui gli strumenti sono suonati da veri musicisti.
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On the Net Casino Entertainment at Its Greatest
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Ieri sera mentre tornavo a casa erano circa le 19:40 su per giù Mi fermano "regolare controllo" e son li che mi guardano La mia faccia in foto dice tutto.. prima di chiedermi i documenti mi fanno scendere dal auto (strano) E mi sento domandare Ma lei è franco? Franco Boxer!? Quasi con tono esclamativo invece che di domanda ma va bene (manco fossi un vip) Ah lei è uscito su google per la merda del ex scuora della Moric? Ma si infatti dopo tutto si sa la merda vale oro al giorno d'oggi porca miseria ma si può essere riconosciuti così? #sicurezza #francoboxer (presso Locarno, Switzerland) https://www.instagram.com/p/CJyZsUNpQ3s/?igshid=qqqvcxrofpvt
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