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Una tappa di questa estate italiana è stata Piuro, un paesino in provincia di Sondrio a due passi dal confine svizzero. Siamo in mezzo alle Alpi ed ecco una villa rinascimentale, con affreschi, intarsi, quadri e poi ancora un giardino fiorito, un frutteto, una peschiera e una chiesetta. È tutto quello che rimane dei possedimenti della famiglia Vertemate Franchi, spazzati via dalla frana del 1618. 📍Palazzo Vertemate Franchi a Piuro (Sondrio) ➡️Tutta la storia sul blog ROCAILLE.IT (link in bio👆🏻) . . . #palazzovertematefranchi #estateitaliana #vacanzeitaliane #vertematefranchi #rinascimentoitaliano #lombardia #volgolombardia #igerslombardia #villeitaliane #villelombarde #piuro #provinciadisondrio #igerslombardia #italythebeautiful #italytheplaceto🐝 #rocailleblog (presso Palazzo Vertemate Franchi) https://www.instagram.com/p/CEt1T_OIXdN/?igshid=w99tta54b1jh
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Civiltà della Villa
Tre album di fotoincisioni, appartenenti al lascito Bertarelli, per la maggior parte confluito nelle raccolte del Castello Sforzesco, costituiscono la preziosa testimonianza, raccolta da un ignoto collezionista, della fase estrema di quella che da alcuni storiografi è stata definita “civiltà della villa”.
Per secoli la configurazione unitaria dello spazio aveva fatto parte dei segni distintivi di ogni dominio, di cui l’arte costituiva il linguaggio, e non un ornamento sovraimposto. Anche in Lombardia, in un’ambiente pur non particolarmente scenografico, molte ville erano diventate la quinta entro la quale ogni aspetto della vita quotidiana veniva messo in scena come parte di un grande teatro emblematico dell'universo (K. Kuvakino, L'architetto sapiente: giardino, teatro, città come schemi mnemonici tra il 16. e il 17. Secolo, Firenze, Olschki, 2011).
Qualche intuibile vestigio di questo antico splendore è ancora rimasto dove il territorio non ha conosciuto un’urbanizzazione selvaggia, come nel caso di chi percorrendo la vecchia strada per Varese vede nella sua veste settecentesca il Castellazzo degli Arconati, che già l’architetto Francesco Maria Richini (1584-1658) aveva definito reggia, e della quale l’editore Bidelli non tralasciò di sottolineare le delizie nella dedica a Galeazzo Arconati del 1631 in occasione della stampa della Storia dei Longobardi.
L’opera di Marc’Antonio Dal Re (1697-1766), Ville di delizia, o siano Palagi camparecci nello Stato di Milano, divise in sei tomi, con espressevi le piante, e diverse vedute delle medesime. Incise e stampate in rame da Marc-Antonio DalRè bolognese, In Milano, Alla Piazza de' Mercanti nel Portico superiore delle Scuole Palatine, 1743, anch’essa nelle collezioni della Biblioteca Sormani, è speculare ai tre album: la prima a indicare l’apogeo, i secondi la fine di una civiltà, databile (le fotografie non riportano indicazioni cronologiche) agli anni attorno alla Grande Guerra, dal momento che fu solo il trattato di Versailles (1918) a sancire la fine, oltre che dei grandi imperi, del ruolo delle monarchie europee coadiuvate da un’aristocrazia di corte che per secoli si era dedicata alla cosa pubblica, e a sostituire definitivamente il trattato politico di Vienna con una creazione dei giuristi e degli economisti.
Villa Gallarati Scotti a Oreno nella litografia di Marc’Antonio Dal Re e nelle fotografie del legato Bertarelli.
In particolare per quanto riguarda il capoluogo, l’istituzione del sistema dei Navigli aveva conferito alla città quell’impronta particolare e unitaria che in qualche modo sopperiva a una caratterizzazione altrove raggiunta da elementi geografici eminenti: colli, fiumi, ecc., istituendo anche una relazione omogenea, dal punto di vista storico, topografico e architettonico, col sistema extraurbano delle ville che, dal XV al XVIII secolo, lungo le due direttrici del Naviglio Grande e della Martesana erano sorte non solo singolarmente, ma per nuclei, come nel caso di Corbetta, di Cassinetta di Lugagnano, di Robecco a occidente; di Pioltello, di Cernusco, di Brugherio, di Carugate a oriente, onde coniugare la vita sociale dei proprietari con la sorveglianza nei mesi del raccolto dei fondi agricoli annessi.
A differenza tuttavia di riviere ben altrimenti note, come quella del Brenta, non esiste una tradizione lombarda di pittura di paesaggio. Non a caso per associare un artista noto a una villa del nostro territorio (Villa Cagnola alla Gazzada presso Varese) bisogna riferirsi al veneto Bernardo Bellotto (1721-1780). E’ stato ipotizzato che lo scarso interesse per il vedutismo sia da attribuire alla discrezione dell’aspetto, soprattutto esterno (caratteristica comune con i palazzi cittadini) della maggior parte delle ville, fatta eccezione per alcune di quelle maggiori, e alla loro effettiva “subordinazione” all’ambiente circostante, che non necessitava l’apporto di celebri architetti. La cura era piuttosto rivolta all’architettura del paesaggio che, per l’intera zona compresa tra Adda e Ticino, aveva fatto della Lombardia occidentale uno dei paesaggi umani più ragguardevoli d’Italia, così come oggi è uno dei più “trasformati”.
L’assenza di nomi di famosi artisti è certamente tra le cause della differente fortuna delle ville venete rispetto a quelle lombarde, al punto che solo un articolo dell’architetto Ferdinando Reggiori, negli anni Sessanta del secolo scorso, ha avuto il merito di riproporle all’attenzione, quando tuttavia il cataclisma paesaggistico era ormai già avviato.
Per vedere ulteriori immagini tratte dagli album (S ART 17) del Legato Bertarelli, connettersi alla galleria su facebook.
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Da una terrazza di Brobdingnag a una cucina di Lilliput: ma nulla fa perdere d’animo il nostro Gulliver, che arranca tra i fornelli nel tentativo di preparare una cena per clienti davvero esigenti! E basta buttare un occhio al menù per capirlo (vini compresi e soprattutto), oltre che alla location, davvero spettacolare, che hanno affittato per festeggiare l’anniversario di matrimonio. Avrei tanto voluto fotografare i piatti, ma si sa… il vostro Gulliver non è bravo a muoversi con il mestolo nella destra e la fotocamera nella sinistra. Appena ho tempo, giuro, rifarò a casa qualche ricetta (magari le più facili) e le condividerò con tutti (ricetta compresa, of course). In ogni caso, a Villa Le Rose di Moltrasio ho davvero lasciato occhi e cuore! @myhomeincomoitaly @villelagodicomo From a terrace in Brobdingnag to a kitchen in Lilliput: but nothing makes our Gulliver lose heart, as he trudges through the stoves in an attempt to prepare a dinner for really demanding customers ... And just take a look at the menu to understand it (including wines and above all), as well as the truly spectacular location they rented to celebrate their wedding anniversary. In any case, at Villa Le Rose in Moltrasio I really left my eyes and heart! #villelombarde #villelombardia #lagodicomo #comolake #personalchef #personalcheflife #varese #personalchefvarese #cantello #vareseplacetobe #moltrasio #villecomo #comolakeitaly #cucinodite #chefadomicilio #chefadomiciliovarese #chefadomiciliocomo #cuocoadomicilio #cuocoadomiciliovarese #eventplanner #partyplanner #instacomo #party #eventi #eventicomo #privatecheflakeofcomo #whywelovecomo (presso Moltrasio) https://www.instagram.com/p/CE60WjSlC3O/?igshid=18esn6q0ahtmd
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Ieri, Villa Il Nonaro, a Varese. Uno dei parchi privati più grandi che abbia mai visto in vita mia. Ma perché fotografi le ville, invece dei piatti che fai, mi dici sempre... Hai ragione. Purtroppo, dai clienti cucino e basta. E se mi metto a scattar foto... il cibo si raffredda! E Piera, si sa, si vergogna a fotografare in casa d'altri! Comunque, ieri ero qui, in questa villa del Seicento, insospettata nel cuore urbano di Varese. E domani? che menù mi chiederai? Che idee partorirà la tua fantasia e mi chiederai di metterti in tavola? Nel frattempo, se vuoi almeno il menù di ciò che ieri i miei ospiti mi hanno chiesto, gira la pagina... #ilnonaro #villanonaro #villelombarde #villelombardia #food #personalchef #personalcheflife #varese #scuolacucinavarese #personalchefvarese #cantello #delish #vareseplacetobe #eating #foodpics #eat #dreams #cucinodite #cheadomicilio #cheadomiciliovarese #cuocoadomicilio #cuocoadomiciliovarese #eventplanner #partyplanner #celebrate #festeggiare #party #eventi #cateringvarese #eventivarese (presso Cucino di te) https://www.instagram.com/p/CEgVDpTFegU/?igshid=11px85uc1l6t9
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