#via santa sofia
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nicolacostanzo · 2 years ago
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2centsofwhatilike · 1 month ago
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"Una delle tante chiavi di lettura di Parthenope è che Parthenope non esista. Cioè, tutta la storia, tutta la vicenda ruota intorno a questa figura che non è altro che una sorta di sogno collettivo. E perché non esiste? Perché non esiste una ragazza così giovane che parla solo con le frasi dei film e dei romanzi, che è così bella e allo stesso tempo così clamorosamente intelligente ma ancora allo stesso tempo così ingenua. Parthenope esiste neglì occhi di chi la guarda, anzi, di chi la desidera e basta. E allora diventa l'amore impossibile di Sandrino. E diventa il sogno erotico del fratello. E diventa l'oggetto da esporre alla famiglia del camorrista. E diventa il desiderio irraggiungibile del miliardario. Diventa la santa di Napoli, diventa lo scudetto dei tifosi. Parthenope è una grande illusione collettiva. Ognuno ci vede quello che vuole, quello che desidera. Quello che spera di essere. Quando si parla di Napoli si parla di un dolce amaro perenne, come la sua bellezza e i suoi occhi tristi. Il suo profumo e la puzza di quella sigaretta sempre sulla sua bocca. E Parthenope accoglie i mostri fatti acqua salata, dove lei è nata. E forse pure lei è il mostro, bello o brutto, di questa grande fiaba che ha raccontato Sorrentino." @giuseppedorsi6332
"A me è piaciuto molto. Sicuramente è un film paraculo per mirare a dei premi, ma ho capito il messaggio, mi è arrivato quello che voleva trasmettere. Questo è un film su napoli e su come la vede lui. Partenope è napoli, i napoletani la amano alla follia, ma lei non si concede a loro, se la tira, si sente più in alto, è crudele con chi la ama davvero, mentre si concede alla mafia e alla superstizione del clero, che infatti sono gli unici che non la amano davvero e dopo averla avuta " tranquilla ti chiamo io". Il napoletano che è costretto a emigrare perché è un amore non corrisposto che finché uno è bambino va bene ma poi da grande vuole quagliare , lei gli ricorda che pure se va a milano e gli andrà bene, quando avrà un momento di debolezza, penserà che tornare da lei sia la soluzione, ma sarà troppo tardi ed è perfettamente il sentimento di chi ha lasciato Napoli, la mia ragazza è napoletana e il sentimento è quello, vai via da un luogo che ami, ma non sei ricambiato nella stessa maniera. Il dissing a sofia loren che dissa i napoletani è lo specchio di questo sentimento di amore odio con questa città . Si sono discorsi fatti più per il pubblico che tra i personaggi, ma a me piace la poetica decadentista di Sorrentino che dipinge una la dea napoli che nasce in una ricca casa e che poi va verso il declino tanto è bella che gli frega? Ma non basta la bellezza, serve la cultura per mantenere bella una società." @valerioivrelao6724
“Io non so niente, ma mi piace tutto” Parthenope 
“Un napoletano non va mai a Capri in vacanza: o è troppo povero o è troppo pigro” Pranzo con il miliardario 
“Il mistero è desiderio ed il funerale è il sesso” Discorso della Diva 
“Alla fine della vita resterà solo l’ironia” Cardinale
“Che cosa ti piace di una donna? La schiena. Tutto il resto è pornografia” Cardinale
“Dio non ama il mare” Cardinale
“Sei bella ed indimenticabile”
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lamolinastreetart · 4 months ago
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'Distraction II' by Greek Gera (@gera1__) for Progetto Ylberi in Santa Sofia d'Epiro, Italy (2024) #gera #gera1 #streetart #lamolinastreetart | photo via artist mysl.nl/xgzKT
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reinato · 8 months ago
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21 fatos sobre a Turquia 🇹🇷
1. A Turquia é o único país do mundo que se estende por dois continentes, com uma parte de seu território localizada na Europa e outra na Ásia.
2. Istambul, anteriormente conhecida como Bizâncio e Constantinopla, é a única cidade do mundo localizada em dois continentes, tornando-a um caldeirão de culturas e influências.
3. A Basílica de Santa Sofia, localizada em Istambul, é um Patrimônio Mundial da UNESCO e foi originalmente construída como uma catedral cristã no século VI, posteriormente convertida em mesquita e agora serve como museu.
4. A Capadócia, conhecida por suas paisagens surreais, chaminés de fadas e cidades subterrâneas, é um destino popular para passeios de balão, caminhadas e exploração de antigas moradias em cavernas.
5. A Turquia é lar da antiga cidade de Troia, famosa pela lendária Guerra de Troia e pelo mítico Cavalo de Troia.
6. Pamukkale, que significa "castelo de algodão" em turco, é uma maravilha natural conhecida por seus terraços de piscinas de travertino cheias de águas termais ricas em minerais, acreditadas ter propriedades curativas.
7. A Mesquita Azul (Mesquita Sultanahmet) em Istambul é famosa por seus impressionantes azulejos azuis e seis minaretes, e é uma das mesquitas mais importantes da Turquia.
8. A culinária turca é uma fusão de sabores do Oriente Médio, Mediterrâneo, Ásia Central e Bálcãs, com pratos como kebabs, baklava, mezes (aperitivos) e Turkish delight encantando os paladares.
9. Éfeso, uma antiga cidade grega localizada perto da cidade moderna de Selçuk, é uma das cidades antigas melhor preservadas da região do Mediterrâneo e é lar do Templo de Ártemis, uma das Sete Maravilhas do Mundo Antigo.
10. O Estreito de Bósforo, que separa os lados europeu e asiático de Istambul, é uma das vias navegáveis mais movimentadas do mundo e é famoso por seus passeios de barco cênicos e mansões históricas à beira-mar.
11. A Turquia é lar de Göbekli Tepe, o complexo de templos mais antigo conhecido do mundo, datando de mais de 11.000 anos atrás e precedendo Stonehenge por milhares de anos.
12. O Palácio de Topkapi em Istambul foi a residência principal dos sultões otomanos por mais de 400 anos e agora é um museu que abriga uma vasta coleção de artefatos, incluindo o Diamante do Fazedor de Colheres e o Punhal de Topkapi.
13. Os Dervixes Rodopiantes, seguidores do poeta sufi Rumi, realizam a cerimônia tradicional do sema, um ritual de dança hipnotizante que simboliza a ascensão espiritual e a união com o divino.
14. O Monte Nemrut, localizado no sudeste da Turquia, é lar de um Patrimônio Mundial da UNESCO com estátuas colossais e lápides erigidas pelo Rei Antíoco I de Comagena no século I a.C.
15. O café turco, preparado fervendo grãos de café moídos finamente com açúcar em uma panela especial chamada cezve, é conhecido por seu sabor rico e textura espessa e aveludada, e é tradicionalmente servido com um copo de água e Turkish delight.
16. A antiga cidade de Hierápolis, localizada perto de Pamukkale, é famosa por suas ruínas romanas bem preservadas, incluindo um teatro, necrópole e a Piscina de Cleópatra, uma fonte termal acreditada ter sido usada pela própria Cleópatra.
17. O Grande Bazar em Istambul é um dos maiores e mais antigos mercados cobertos do mundo, com mais de 4.000 lojas vendendo de tudo, desde joias e tecidos até especiarias e lembranças.
18. A Turquia é lar das paisagens de conto de fadas da Trilha Lícia, uma trilha de longa distância que serpenteia ao longo da costa do Mediterrâneo, passando por ruínas antigas, praias de areia e vilarejos pitorescos.
19. A antiga cidade de Afrodisias, dedicada à deusa Afrodite, é famosa por suas esculturas de mármore bem preservadas, incluindo a mundialmente famosa Afrodite de Afrodisias.
20. Os banhos turcos, conhecidos como hammams, são uma parte integrante da cultura turca e oferecem aos visitantes a chance de relaxar e rejuvenescer com banhos de vapor, massagens e rituais de esfoliação tradicionais.
21. A rica história, paisagens diversas e cultura vibrante da Turquia oferecem aos viajantes uma riqueza de experiências, desde explorar ruínas antigas e locais de Patrimônio Mundial da UNESCO até se deliciar com a culinária deliciosa e aproveitar a beleza de suas maravilhas naturais.
-Texto e pesquisa por Fagner Oliveira
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lamilanomagazine · 9 months ago
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Livorno: cerimonia per il 33° anniversario della tragedia della Moby Prince
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Livorno: cerimonia per il 33° anniversario della tragedia della Moby Prince "In questi cinque anni ho dovuto ascoltare insieme a voi pronunciamenti di giudici di varie procure che anziché chiarire il quadro lo hanno complicato all'inverosimile e seguire i lavori di due commissioni parlamentari, piuttosto inconcludente la prima, indubbiamente proficua la seconda. Ora è partito il lavoro della terza commissione parlamentare, i cui componenti hanno immediatamente mostrato una grande voglia di dare un contributo concreto alla ricerca della verità. Gli auguriamo buon lavoro e invitiamo a concentrare la loro attenzione partendo dai dati significativi raccolti e delineate dai loro predecessori. In questo modo non ripartiremo ancora da zero e nessuno potrà ricacciarci nel baratro dell'incertezza, delle verità che non arriva mai e della giustizia che ci sfugge dalle mani anno dopo anno". Nel segno del dolore che non passa, ma anche della speranza per il lavoro della nuova commissione parlamentare appena insediata, l'intervento del sindaco Luca Salvetti, durante la cerimonia che a 33 anni dalla terribile notte del 10 aprile 1991, ha visto riuniti nella Sala Consiliare di Palazzo Comunale di Livorno ancora una volta i familiari delle vittime della più grande tragedia della marineria civile italiana, quella del Moby Prince, le associazioni che lottano per la verità e per la giustizia, i sindaci delle città che hanno avuto vittime, autorità. E' il momento centrale di una giornata piena di eventi per non dimenticare, partita con la deposizione di una corona presso il Monumento in ricordo delle Vittime, proseguita con una messa in Cattedrale. Dopo l'iniziativa in Comune il corteo per le vie del centro con il momento culminate del lancio delle rose in mare all'andana degli anelli, dove si trova la lapide con i nomi, delle vittime del Moby Prince. Tornando alla cerimonie in Comune, tra gli interventi in Sala Consiliare, introdotti dal presidente del Consiglio Comunale Pietro Caruso, proprio quello dell'onorevole Pietro Pittalis, presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulle cause del disastro della nave Moby Prince e rappresentante ufficiale del Presidente della Camera dei Deputati, che ha promesso il massimo impegno. Intervenuti quindi Antonio Mazzeo Presidente del Consiglio Regione Toscana, Nicola Rosetti presidente dell'associazione 140 Moby Prince che ha ricordato con grande affetto Loris Rispoli, oggi per via di una grave malattia lontano dalla battaglia attiva ma per decenni sempre in prima linea, poi il vicepresidente Sergio Romboni. Quindi hanno parlato Daniele Atanasio Sisca sindaco di Santa Sofia D'Epiro, Zoello Forni presidente Nazionale ANMIL, Stefano di Bartolomeo presidente territoriale Anmil. Quindi è stato proiettato un video messaggio del Ministro Ministro della Protezione Civile e delle Politiche del Mare delegato dal Presidente del Consiglio dei Ministri Nello Musumeci, sono stati letti una lettera del Presidente del Senato e un messaggio del Senatore Manfredi Potenti. Per chi è interessato a rivedere la cerimonia qui il link al video. Qui l'intervento del sindaco Luca Salvetti: "Per 28 anni della mia vita ho pensato al 10 aprile e alla tragedia del Moby prince solo ed esclusivamente in una maniera. Una chiamata improvvisa al telefono, una corsa al porto, un microfono in mano e la necessità di raccontare da giovane cronista una storia che segnerà definitivamente la mia vita professionale. Mi muovo basandomi sull'istinto. La mia cronaca in presa diretta fa un certo effetto, è un misto di frasi slegate, alcune senza senso, frutto dell'incertezza generale su cosa realmente fosse accaduto e dell'incertezza personale. Nel cuore della notte ci è consentito di salire su un rimorchiatore per uscire in mare a fare alcune riprese, il tragitto è breve: dopo poco cominciamo a scorgere il fuoco intorno all'Agip Abruzzo, la petroliera sta bruciando, il greggio fuoriuscito brucia, sembra di entrare in un girone infernale. Fiamme alte, equipaggio salvo, rischi ambientali, queste sono le notazioni sul taccuino. Il comandante del rimorchiatore ci dice: "Se volete vedere il traghetto dobbiamo andare a sud". Percorriamo qualche miglio, è buio, dall'oscurità quasi all'improvviso sbuca la sagoma del Moby Prince, lo scafo è completamente annerito, gli oblò sono dei puntini arancioni, all'interno sta bruciando tutto. Gli ultimi cinque anni invece li ho vissuti da Sindaco di Livorno a rappresentare una comunità che è arrabbiata e delusa. Cinque anni dove sono successe un infinità di cose. La pandemia prima di tutto che ci ha costretti a non potersi abbracciare e a non poter condividere emozioni e sensazioni nella maniera più naturale. Quel 10 aprile lo ricordo per quella camminata in solitario dal comune al porto con al fianco Loris Rispoli e con rose in mano che distribuiamo a quelle poche persone che possono stare in strada. Poi la malattia di Loris rispoli che cambia totalmente il modo con cui tutti riescono ad approcciarsi all'anniversario della strage del Moby. Loris è il simbolo di un percorso straordinario di lotta ed impegno in questa vicenda maledetta, Loris ci manca come ci manca la sua tempra da combattente. Ci manca anche Angelo Chessa che abbiamo perso l'11 giugno del 2022 Insieme al fratello Luchino ha combattuto per anni in Parlamento e nelle aule dei tribunali per fare luce sulla tragedia che costò la vita al padre comandante del Moby Tra le molte cose che sono accadute in questi anni c'è anche la scelta di consegnare la Livornina d'oro, massima onorificenza cittadina, all'associazione 140, un modo per dire ad alta voce e con passaggi estremamente significativi che tutti noi non abbiamo intenzione di dimenticare né ora né mai la consegno a Nicola Rossetti un'altra persona straordinaria che ho imparato a conoscere in tutte le sue sfaccettature e nel suo spessore umano. Abbiamo poi fatto il massimo per costruire giornate ed eventi per ricordare e per spingere con forza chi di dovere a lavorare per delineare i contorni della verità e far ripartire il cammino verso la giustizia. Docufilm, presentazione di libri, interviste e tanto altro per tenere alta l'attenzione anche al di fuori della giornata del 10 aprile. In questi cinque anni ho dovuto poi ascoltare insieme a voi pronunciamenti di giudici di varie procure che anziché chiarire il quadro lo hanno complicato all'inverosimile e seguire i lavori di due commissioni parlamentari, piuttosto inconcludente la prima, indubbiamente proficua la seconda. Ora è partito il lavoro della terza commissione i cui componenti hanno immediatamente mostrato una grande voglia di dare un contributo concreto alla ricerca della verità. Gli auguriamo buon lavoro e invitiamo a concentrare la loro attenzione partendo dai dati significativi raccolti e delineate dai loro predecessori. In questo modo non ripartiremo ancora da zero e nessuno potrà ricacciarci nel baratro dell'incertezza, delle verità che non arriva mai e della giustizia che ci sfugge dalle mani anno dopo anno".    ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Alla fine la colpa non é mai dell'Uomo ma della Natura...
Quando invece é proprio colpa dell'Uomo...
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lanavetro · 3 years ago
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Bastano a questo gli incontri. L’imbarazzo, gli orecchini, la confidenza e i nostri futuri che si incrociano nei fondi del caffè confessati dai Turchi. Santa Sofia spezza il fiato e mi ricorda quanto è male guardare la vita che se ne vola via (o’no Zia Rosà? Hai aspettato giusto che me ne andassi), Istanbul disorienta e si mescola nell’incredibile paradosso della coesistenza tra cristiani e musulmani che sembrano però campare piuttosto bene. Odori e misteri di una terra che è in mezzo a due continenti. Finalmente un posto decente dove darsi un addio. Quindi adesso, prima che il momento termini.
“Tedio domenicale, quanta droga consuma.”
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livetogether--diealone · 3 years ago
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I was reading this Il Post article about how to help/donate from more italian based initiatives the people in Ukraine, so I thought I’ll share it here for my fellows italians, also if you live in more big cities they are collecting goods to send there (in the article there are more international initiatives too)
Iniziative italiane
Le sezioni italiane di UNHCR (l’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di persone rifugiate e richiedenti asilo) e di UNICEF (il fondo delle Nazioni Unite che si occupa di diritti dell’infanzia e dell’adolescenza) insieme alla Croce Rossa Italiana hanno avviato una raccolta fondi straordinaria per portare acqua potabile, cure sanitarie, rifugi, coperte, articoli per l’igiene, sostegno psicologico e altri aiuti di prima necessità in Ucraina. La campagna dura fino al 6 marzo: si può partecipare mandando un SMS al 45525 (2 euro) o chiamando da rete fissa (5 o 10 euro): qui ci sono tutte le informazioni.
L’associazione non profit italiana Soleterre, che si occupa di bambini e bambine malati di cancro, ha avviato una raccolta fondi per per garantire medicinali agli ospedali ucraini e cercare di portare negli ospedali italiani i casi più gravi. Si può donare qui.
Progetto Arca, che si occupa tra le altre cose di accogliere migranti in Italia, ha già fatto partire 5 furgoni diretti al confine tra Ucraina e Romania per portare cibo e aiuti ai cittadini ucraini in fuga dalla guerra e ha fatto sapere che si occuperà di gestire la prima accoglienza dei rifugiati ucraini in Italia. Chi vuole può fare una donazione qui.
Alcuni volontari dell’associazione non profit Avsi, che dal 1972 si occupa di cooperazione internazionale, sono già partiti per organizzare punti di accoglienza per rifugiati vicino al confine ucraino. Si può sostenere il loro lavoro donando qui.
Raccolta di beni di prima necessità in Italia In varie città d’Italia si stanno organizzando raccolte di beni come farmaci, attrezzature mediche, coperte e cibi in scatola o a lunga conservazione da mandare in Ucraina. Il Consolato Generale d’Ucraina a Milano ha pubblicato su Facebook un elenco di referenti di varie città del nord Italia che si possono contattare telefonicamente per avere informazioni sui punti di raccolta e il tipo di cose di cui c’è più bisogno. Il consolato stesso (in via Ludovico di Breme 11, Milano) ha creato un apposito spazio per la raccolta di aiuti.
Sempre a Milano, l’associazione solidale di cittadini Milano Sospesa ha pubblicato un elenco di punti di raccolta per chi vuole donare beni entro venerdì. L’associazione Sermig sta raccogliendo beni alimentari (pasta, riso, polenta, salsa di pomodoro, legumi in scatola, zucchero, merendine, marmellate, tonno, carne in scatola) e coperte a Torino, Genova, Bergamo e città più piccole. A Roma tre punti di raccolta già attivi sono la sede dell’associazione Salvamamme, la parrocchia di via Gallia 162 e la chiesa ucraina di Santa Sofia (via Boccea 478). A Cosenza l’associazione Onco Med ha organizzato una raccolta di beni che partiranno per l’Ucraina il 6 marzo.
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unplaces · 3 years ago
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Off Via Santa Sofia, Sanza (Campania).
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ifreakingloveroyals · 2 years ago
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Through the Years → Felipe VI of Spain (1,107/∞)
18 May 2011 | Princess Letizia, Prince Felipe and Queen Sofia of Spain attend the funeral service for Fernando Moreno de Borbon at Santa Teres de Jesus Church in Colmenar, Spain. Fernando died on a motorbike accident on May 12, 2011. Fernando's mother, Teresa de Borbon and Borbon is the cousin of King Juan Carlos of Spain. (Photo by Europa Press/Europa Press via Getty Images)
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francescosatanassi · 3 years ago
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UNA IN TIPOGRAFIA E UNA IN SOLAIO
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Il 9 novembre si festeggia la Liberazione di Forlì. Come ogni anno mi piace raccontare qualcosa legato a quel periodo. In città erano numerose la tipografie clandestine che stampavano volantini e giornali antifascisti: c’era la tipografia Raffaelli nei locali del palazzo vescovile, la Varoli in corso Diaz, la Valbonesi in via Torelli, la Croppi in via Hercolani, oltre alla tipografia del Partito Comunista divisa tra Borgo Sisa e Carpinello. Tra queste c’era anche la Tipografia del Littorio, che aveva sede direttamente nei locali della Federazione Fascista forlivese e ufficialmente lavorava alla stampa di partito pubblicando il giornale “Il Popolo di Romagna”, ma clandestinamente stampava anche per il Comitato di Liberazione Nazionale. Ciò fu possibile grazie a un incontro segreto tra gli operai e alcuni antifascisti, ritenendo che il posto più sicuro per la stampa antifascista fosse paradossalmente proprio il luogo dove si stampava per i fascisti. Così si cominciò a lavorare anche di notte, con due brigatisti neri di guardia che, ignari di tutto, si complimentavano con gli operai quando sentivano le macchine in funzione oltre l’orario di lavoro. Quando la tipografia fu occupata dai tedeschi, un austriaco scelse di aiutare gli operai dividendo la settimana a metà: tre giorni si stampava per i tedeschi, tre giorni per la Resistenza. L’operaio Casadei, che lì lavorava, raccontò: “Negli ultimi tempi preparammo anche la beffa: i tedeschi e i fascisti si rifornivano di carta a Santa Sofia e gli autocarri arrivavano a cadenza regolare in corso Diaz, davanti alla porta della tipografia. A noi toccava il compito di scaricare. Eravamo così veloci che nessuno mise mai il naso nell’andamento delle operazioni e nessuno si accorse che ogni volta le risme venivano divise: una in tipografia e una in solaio, la cui esistenza era sconosciuta ai più, una in tipografia e una in solaio... Fu così che stampammo per un anno intero sotto il naso dei nazifascisti.”
(foto: 9 novembre ’44, ingresso dei mezzi Alleati in Piazzale della Vittoria imboccando la rotonda a sinistra, con guida all’inglese)
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lamolinastreetart · 4 months ago
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Art by Italian Giulio Rosk (@giuliorosk) for Gulia Urbana in Santa Sofia d'Epiro, Italy (2024) #giuliorosk #streetart #lamolinastreetart | photo via artist mysl.nl/FStxj
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lamilanomagazine · 1 year ago
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Benevento: Chiesa di Santa Sofia, si dà il via al progetto per la valorizzazione del sito Unesco.
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Benevento: Chiesa di Santa Sofia, si dà il via al progetto per la valorizzazione del sito Unesco. La Giunta comunale, presieduta dal sindaco Clemente Mastella, ha approvato la mattina del 12 giugno lo studio di fattibilità tecnico-economica per la valorizzazione del sito Unesco Chiesa di Santa Sofia. Per quest'opera il Comune è beneficiario di risorse derivanti dalla legge regionale 18 del 2022. "I lavori - spiega l'assessore alle Opere pubbliche Mario Pasquariello - consentiranno di arricchire con ulteriori elementi di pregio questo eccezionale bene storico-monumentale della città. In particolare è previsto un intervento di illuminazione di piazza Santa Sofia e Vico Noce. Saranno usati elementi di ultima generazione con apparecchi ad incasso dotati di ottiche wall washer per distribuire uniformemente la luce sulla facciata, quattro dispositivi ad immersione per illuminare l'obelisco, la sostituzione del corpo illuminante all'ingresso del Museo del Sannio e ancora il relamping per l'illuminazione di vico Noce, con moduli Led. Inoltre - conclude l'assessore Pasquariello - ci saranno due totem digitali con software per informazioni turistiche". L'importo complessivo dei lavori ammonta a 100mila euro. Ufficio Informazione Istituzionale del Comune di Benevento Via Annunziata (Palazzo Mosti) - 82100 Benevento Tel. 0824 772266 e 0824 772269 - www.comune.benevento.it -  www.facebook.com/ComunediBenevento... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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sofiacarsonsource · 4 years ago
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SANTA MONICA, CALIFORNIA - NOVEMBER 15: 2020 E! PEOPLE'S CHOICE AWARDS -- In this image released on November 15, Sofia Carson attends the 2020 E! People's Choice Awards held at the Barker Hangar in Santa Monica, California and on broadcast on Sunday, November 15, 2020. (Photo by Todd Williamson/E! Entertainment/NBCU Photo Bank via Getty Images)
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matkomakto · 5 years ago
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How was it to be a volunteer in Italy?
In this post I want to describe my experience as an AIESEC volunteer in Bologna (I posted a lot during this period on my Instagram). My project was related to SDG4, or in other words Quality Education. The name of my NGO is EduChange. What I did in practice was teaching English and giving presentations about Poland and Polish culture to Italian children at the age of 9-10 (and once 14, but that’s a different story). I will put a line now, so that if you’re not interested you won’t have to scroll like crazy.
ARRIVAL
I don’t want to describe the whole procedure of applying, it’s very easy and nothing really happens. Before you leave you have two meetings - one in your local AIESEC and the other via Internet with the one you’re going to. My journey starts on January, 17th. In the morning I entered a bus to Kraków, from where I departed at 4pm to Venice, and then to Bologna. Venice welcomed me with rain (I got a little cold because of that, but Gripex saved my life once again) and so did Bologna. The whole journey took 26 hours (yes, I went by bus and you can’t judge me). Somewhere on my way my first host-mum, Mary, messaged me wishing me a good journey and asking if I was safe (and in this sentence you have everything about this woman - always kind and caring <3). A few hours later, my other host-mum, Chiara, who was supposed to take me from the station messaged me too. At the station I was welcomed by Chiara and Matilde, one of my new sisters (in general, now I have 3 sisters and 1 brother). In the car I met Davide, dad, and Carlotta, my other sister (or daughter, as some people would say). After a short conversation, I realised we were in the house of Mary, where I was about to spend next 3 weeks of my life. I was tired af, but it’s understandable, I think. I messaged my buddy, Marie Claire (oh, haven’t told you about her — a buddy is a person from bolognese AIESEC, who takes care of you, a kind of nanny I’d say) and my manager, Sofia. And then I had dinner and went to sleep. I was sleeping from 14.00 till 11.00 on Sunday. I had no idea what would happen next.
FERRARA
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I woke up when nobody was at home. It was a bit creepy tbh. On the table I found a note “We’ll be home at 12, eat anything you want” (I didn’t, my stomach was still acting as if I were in the bus). When the whole family, it means — Mary, Andrea, Athina and Achille, came back, they told me “We’re going to Ferrara”. I thought “What is Ferrara?”. It’s a beautiful town near Bologna, where we spent an amazing afternoon. I didn’t know anything about this town, and even if Mary and Andrea tried their best as guides, I spent a whole evening using Google Maps to identify objects I had seen. Among them were the Cathedral, Palazzo Muncipale, Castello Estense, Palazzo dei Diamanti and Via delle Volte. I ate a delicious cake, which name I don’t remember, filled with Nutella. Achille kept complaining “Maddalena’s cake is the best!” (they all  ok, almost all called me Maddalena, which is Italian version of Magdalena). In the evening we played all three in the living room and I was texted by Serena, an English teacher from one schools I was going to teach in, also one of my best bolognese friends. With her message I became both excited and anxious about the next day.
FIRST DAY(S)
All the anxiety disappeared when I entered the first school. The children were so lovely and cheerful that I fell in love with them (in a good meaning ofc) instantly. On the first lesson I was just sitting and doing nothing. Then, Serena came, and I was helping her to answer children’s questions during a final test. Believe me, there were hundreds of them. I came home tired, but happy. And finally I became hungry and ate everything I was offered (I always have a problem with eating far from home). The next day meant another school. It was less pleasant as a building, as Mary described it - it looked more like a hospital. Nevertheless, both the teachers and the students again were pure love. In the canteen I sat with 5 boys, who were supposed to make an interview with me. I felt as if I had been watching Familiada live. Then, one of the teachers came to our table hugging one boy saying “Ask him as often as you can. He’s my son”. Lovely, isn’t it? XD In the next class two girls came to me, giving me a drawing (I have it still in my diary). When I asked in Italian if it was for me, I heard a loud, full of shock “LEI CAPISCEEEEEEEEE”. One of the funniest things during these first days is that nobody knew I spoke Italian, and seeing their faces as they discovered it was a very entertaining activity. Wednesday was my day out, I’ll describe it later. On Thursday and on Friday I went to the third school. I ended up in Athina’s class and believe me, it’s really hard to be in one class with your sibling. Fun fact, both English teachers in that school are Rosannas, which confused me a bit these days.
DISCOVERING BOLOGNA
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Finally, on my free Wednesday I got an opportunity to go to the centre. I remember my heartbeat when the bus no.13 entered the centre, it was fulfilling of a dream I made as a 13-year-old girl. I walked through Via d’Azeglio and found myself in Piazza Maggiore. Do you remember that scene from Home Alone, where Kevin realises he’s home alone and walks along screaming as crazy? It was me at the moment (but I screamed internally, don’t be scared). I entered Basilica (which I loved and I came back there several times, even twice on the same day). When I went out, I met Marie Claire. She was my guide that day, we had a great time as she showed me Bologna and its 6 secrets (google it). Later I was supposed to go on an AIESEC meeting (there were 2 meetings and Global Village). I continued my trip around city centre from Saturday till Monday, even if the weather wasn’t as great as on Wednesday. Also, on Saturday we spent a few hours “occupando Italia in un Irish pub” with other volunteers. On that day I discovered KIKO Milano, which is now my #1 makeup brand, I’m addicted to it, sorry if I’m a disappointment.
WEEK #2
I was about to write “Nothing interesting really happened”. But damn, I survived a power shortcut in one of the schools, I ate a true Italian pizza and gelato for the first time, I prepared 120 minutes of lesson in 5 minutes because the teacher was absent, I got engaged into “International Mother Tongue Day” organised by one of my schools, I bought a pair of beautiful shoes, I started to enjoy my new social life (volunteers, ily’all and miss y’all <3) and I managed to organise my first trip completely on my own. If that’s nothing then I don’t know what it is. Oh yes, my famous trips, or as I heard from some people “you have too much money”. Let’s remember the first one.
ROME
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No matter how hard I try to overcome it, the very first thing I remember about Rome is the pain in my feet. If you’re ever in Rome, please children, don’t go there in brand-new shoes and try not to walk 21,5 km in a single day. As a true Polish, I will start with complaining. I waited 1,5h for a bus and it didn’t have a machine to buy tickets, as they have in Bologna (Bologna-Rome 1:0). On Saturday, despite not the best weather, I made a beautiful trip from Basilica Papale di Santa Maria Maggiore, through Colloseum, Forum Romanum, Altare della Patria, Palazzo Colonna, Fontanna di Trevi, Piazza Navona, Castel Sant’Angelo to the Vatican City and its museum (I have an illegal photo from Sistine Chapel, but shh). My friends volunteers, who also were in Rome, wanted me to go with them to Trastevere, but believe me, I was dying. The next day I did the check out before 8am and I enjoyed empty Rome on Sunday morning, it was amazing. I visited Trinità dei Monti. It was almost empty, @turbinis​ told me I was very lucky, so I will make you see how my luck looks like:
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INDEED.IT.WAS.EMPTY.AND.ONE.HOUR.LATER.I.CAME.BACK.THERE.AND.IT.WAS.FULL.OF.PEOPLE.
WEEK #3
In one class there was a Polish boy. Whenever I saw him, he was yelling “CZEEEŚĆ” and whenever I told something about Poland all the children looked at him in the way “Do you confirm what she’s saying?” This week also brought me two great memories with my bro, Achille. He was sick and out of school and this week he was supposed to be back. He was a bit depressed and thought he would have to study all night. Oh, I forgot about the deep existential question he asked me two weeks before: “Have you ever loved someone on this Earth?”. Deep, you must admit. Another time, he was watching cartoons. When his cartoon ended, they started a cartoon for younger kids. He got offended, switched off the tv and took off the battery from the remote control, because “he won’t watch things for babies”. I remember that one day I became extremely hungry and the next day I went to Café Zamboni (coming back from Pinacoteca, which was amazing btw) and ate so much, that I could barely walk XD. I started realising that I want to go to Erasmus here. It was also a week of Sanremo, I remember with laugh how Athina tried to show her dad the performance of Achille Lauro and poor babbo was running away from her and her phone (I was team Gabbani, although now, when I’m writing this, I hear a loud “FAAAAAI RUMOOORE QUIIIII”). On Friday I got compliments from Rosanna and Rosanna for being a good teacher. They really liked how I had substituted Rosanna#1 the week before. Having my wings grown, I started my next trip, using Frecciarossa for the first time.
NAPLES
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Although you may not believe it, it was the first time I had seen the sea. Moreover, I saw it for the first time in the same place as did Elena Greco in “L’amica geniale”, but I realised it a few weeks later. Getting out of the hostel, I went down Via Toledo, Galleria Umberto I, Castel Nuovo to Piazza del Plebiscito. I swear, I will fight anyone who says that Naples is dirty/ugly/both. Also, everyone was telling me about thieves, but somehow I didn’t get stolen. After I finished a gelato on Piazza, I went to the sea. It was one of the most beautiful feelings I’ve ever experienced. I thought “Screw all the sightseeing, you will do it tomorrow. Enjoy the sea today”, and so I did. I followed Lungomare all the time, passing along Castel dell’Ovo to the Mappatella beach. As it was the first time I saw the sea, the beach was also a whole new experience. Kids, never ever go to the beach in winter shoes, did you know? Because I didn’t. Probably I would watch a sunset there, but I got a bit scared with all those theft-stories and I was in the hostel before it got dark (I watched the sunset on Piazza del Plebiscito though). On Sunday I went from Santa Maria del Carmine, via Via San Biagio dei Librai and Via dei Tribunali to the Cathedral, Piazza Nazionale and train station. I arrived in Bologna at 11pm tired, but happy.
WEEK #4
In the middle of my stay, I moved to my second host family. At the beginning it was a bit weird (just like every time you change your life 180°). Everything changed the next evening, when I stayed home alone with my sisters and their nanny. We had a great time playing games and joking. Although I’m still ashamed that I lose in Mario, which was the game of MY childhood :C. That week another AIESEC meeting took place. Even two meetings, because on February, 14th there was a Global Village. It was a great event, even if I couldn’t enjoy it till the end, because the next day I had to wake up early. For the train. Btw, it was a Valentine’s Day, wasn’t it? I received some sweet cards from my students and it made my heart melt. After school we met with Marie Claire, who showed me something that now I miss a lot - tigelle.
FLORENCE
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I woke up with a strong “oh shit” feeling. But as I realised I’m going to Florence, I got up and got ready in 20 minutes. Everyone was still sleeping, though I woke up Chiara when I tried to open the door. It was a cursed day for trains, I think. The train to Florence had too few wagons (I was assigned #9, but there were only 7, though they let me in) and the train from Florence was 40min delayed (I got into precisely on time I should get off in Bologna). I spent a wonderful day, mostly contemplating Il Duomo. Seriously, I took 42 photos of it, which makes almost a half of all photos taken in Florence. I can’t resist to put here at least one:
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When I arrived to Ponte Vecchio, I saw a beautiful exhibition of jewelry. Really, it was so beautiful, that I couldn’t stop watching it. I even took a photo of it. As I started to continue my trip I said to myself “Magdalena, you will regret it till the end of your life!” So I came back and bought one bracelet. For 130€. Do I regret it? No. Would I regret if I hadn’t bought it? Yes. I will even show it to you.
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One of the most important highlights is the visit to Capelle Medicee - if you ever go to Florence, go there, it costs only 2€ if you’re below 25 (or 26 idk). I enjoyed an amazing view from Giardini Boboli, saw another Neptun Fountain (like, Italians, aren’t you done with them yet???) and took a rest in front of Santa Croce. As a nice finish, I watched the sunset by the Cathedral.
WEEK #5
That Sunday (yes, now I start with Sunday, why not) Chiara woke me up early in the morning and we went to Matilde’s training (she plays rugby and btw Athina plays tennis and Carlotta does skating, I’m really proud of them). After the match (Matilde’s team won ofc) we went to Chiara’s parents. Oh my, I had never thought that people who had never seen me before would treat me as if I were their granddaughter, because that’s what I felt. I don’t remember if I ever had such a dinner, in such an atmosphere. I miss nonna’s tortellini, no one will ever prepare me better ones. In the evening, we played Dixit (a bit of Katowice flashback), the best game ever and don’t even try to say something different. Monday and Tuesday were the days of saying goodbye, since next week these days were supposed to be free. On Wednesday I spent a nice afternoon/evening with Heloísa, my Brasilian friend. We both didn’t know then that we will miss going out so much. On Thursday and on Friday I was a bit sick, I don’t know whether it was just a cold, a beginning of flu or covid-19, which everyone believes me to have had. Nevermind, on Saturday I was completely well.
SAN LUCA
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San Luca is a sanctuary located on a hill near Bologna. You can go there on foot, through 666 “portici”. So did I with my host-mom Chiara and Carlotta. It was a beautiful, sunny day. I remember Carlotta running fast up the stairs and being tired when we went down. My sister has a big, pure heart. She gave her chocolate to a homeless man. Also, on that day she became my daughter. At least for the woman in the souvenir shop. (If you ask about Matilde, she was on a soccer game with her dad)
WEEK #6 HOW IT ALL COLLAPSED
Here, I should describe my last week in Italy. But I won’t.
It all started on Sunday morning. I had bought train tickets to Venice and Rimini a few days before. Chiara said “Do you know, there are more and more cases of coronavirus in Venice, in the evening there will be an official communicate. Consider not going there tomorrow”. All I said was “Okay.”. But really, I had no fear of this virus, I even thought I would take advantage of it, because panic means it will be less crowded, no? In the afternoon I went to the centre. In Piazza Maggiore, Via dell’Indipendenza and near the Two Towers people were celebrating the end of the carnival. As I don’t like crowded spaces, I went for a walk near Via San Vitale and Strada Maggiore. As the sun started to set, I decided to go back home. I received a message from AIESEC members that all schools in Emilia Romagna are closed. “A whole free week, cool” I thought. But as the new messages appeared I realised, that there would be no Venice tomorrow. They wrote “Please, don’t travel”. But then it was not my problem. I wanted to get into a bus, but somehow all the bus stops were empty. I had to go back on foot. Have I mentioned that I lived about 5 km from the centre? So, it was a long walk. As I walked, I tried to think what I would do for a whole week as probably the girls will go to grandparents’ and Chiara and Davide have their works. With Chiara we made a decision, I have to go back to Poland. We contacted a few members, about an hour later I had new bus tickets on my phone. We went to a supermarket, it was as if a war was coming. 5 minutes before closing the shop was full of people. And empty on shelves a few minutes later. At 10pm we drove to grandparents to leave the girls there. It was one of the hardest farewells in my life. You can ask why, they are not even your family. Maybe because I remember Carlotta’s words, when they both occupied the whole sofa and I asked “Oh, there’s no longer place for me, is there?” she answered “There will always be a place for you here”. Maybe because I remember Matilde’s head on my shoulder when we were on the way. Maybe because I remember how grandma treated me as her real granddaughter giving me some food and her confitures to Poland. Maybe because all these people showed me more familiar love and affection in these 5 weeks than I received from my real family. Maybe because they still text me asking how I’m doing. Maybe.
I stayed awake till 3am, making my suitcase and handbags. On Monday I went to school, which was closed, to make a closing meeting and to say goodbye to my first host-family. I went for a last coffee and pizza to my favourite restaurant nearby and came back home. I watched tv all the afternoon and had a farewell-pizza as a supper (2 pizzas in a day, very healthy, Magdalena). On Tuesday at 6am I was in a bus heading to Prague and then to Kraków. Instead of watching the sea in Rimini, I was watching some fields somewhere between Kraków and my town.
To make a happy end, it was the time of my life, I’d write something better here but it’s almost 1:30am when I write this, so sorry :C
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corallorosso · 4 years ago
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Durante il sogno, la donna brasiliana sarebbe quindi venuta a conoscenza del fatto che “Gesù scaccerà questo virus dal mondo. In una giornata molto calda, Dio manderà una forte pioggia, in tutto il mondo pioverà nello stesso momento entro un’ora, e quando questo accadrà sarà scacciato via questo virus dalla faccia della terra. Gli scienziati non sapranno spiegare come mai avrà piovuto in tutto il mondo nello stesso momento Santa Sofia D'Epiro Net ........... Ah beh, allora siamo a posto!
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