#varia trevelyan
Explore tagged Tumblr posts
Text
Link Tree || Ko-Fi || Main Tumblr
With Veilguard on the way, I had a sudden bug up my butt to share my Dragon Age OCs thus far hahaha help in a lineup. Still working on some outfits and such (and b/c armor is hella hard to create and draw for me), but I got impatient and wanted to show it off as a semi WIP 😅 Names under the cut!
From left to right: - Aster Hawke - Kaivalya Adaar - Eilin Brosca - Fiadhnait Mahariel - Imogen Amell - Lucia "Lux" Hawke - Leolin Trevelyan - Mythril Mahariel - Odin Aeducan - Selph Surana - Peyton Tabris - Tejasa Adaar - Silas Cousland - Wren Lavellan - Rhiannon Cousland - Varia Cadash
#shiftycatstudios#dragon age#dragon age oc#original characters#ocs#grey warden#warden commander#dragon age warden#dragon age hawke#dragon age origins#hawke da2#dragon age 2#dragon age inquisition#warden cousland#warden tabris#warden mahariel#warden brosca#warden amell#warden surana#warden aeducan#inquisitor adaar#inquisitor cadash#inquisitor trevelyan#inquisitor lavellan#illustration#sketch#wip
7 notes
·
View notes
Note
2, 11, 13, 27 for varia?
02. What is one of your character’s biggest insecurities? Are they able to hide it easily or can others easily exploit this weakness?
Varia is probably insecure about how little she knows about social interaction due to her upbringing. She usually just steamrolls over it, and even if someone did try to play on it she’d never let them know they’d “won”
11. What is something that would make your character fly into a rage?
Questioning her ideas makes her extremely angry
13. What are your character’s sleeping habits? Heavy or light sleeper? Blanket stealer? One that always rolls onto the floor? Pushes their lover onto the floor? Sleep talker or walker?
Varia sprawls out across the whole bed, is an extremely heavy sleeper, and seems to get heavier while she sleeps. she’s a pain to share a bed with
27. If your character was going to get arrested, what would be the most likely reason for it?
Possession and other illegal magic bullshit
2 notes
·
View notes
Text
i was tagged by @ava-du-mortain (ty bby!) to make my OCs in this picrew. and it even has pink hair for rae so how could i refuse?
top left: emilia cousland, hero of ferelden
top right: aurelia hawke, champion of kirkwall
middle left: ellinor trevelyan, inquisitor
middle right: rae jung, captain of the unreliable
bottom left: isla, revan
bottom right: luce varia, dragonborn
tagging @cullenvhenan @mournholdmushroom @brownalistair @jewishtabris @bluekaddis @reverienne @galpalaven @rosewoodcasket
#picrew#i added isla and luce because i never do stuff for them#emilia#aurelia#ellinor#rae#isla#lucella
19 notes
·
View notes
Text
autisticsansa said: i just decided ostwick is only “good” from an outsider chantry view and made varia’s lifeterrible anyways
autisticsansa said: (i mean, there’s also the possession thing)
yeah like even if it’s the best circle, it’s still a terrible abusive prison because it’s a Circle, bioware just tries so hard to write mage Trevelyan as never having fucking suffered at all and being perfectly okay in Ostwick and the worst they can feel is “well I never personally got abused but it was still hard to trust templars”. But yeah life for at least most Ostwick mages is still going to be terrible because they’re in a circle.
#autisticsansa#replies post#dragon age#mage rights#institutionalisation cw#institutionalised abuse cw#institutionalised ableism cw#abuse cw
8 notes
·
View notes
Text
“Il poeta è la cattiva coscienza della sua epoca”: il discorso al Nobel di Saint-John Perse è un capolavoro etico, che ribadisce la necessità della poesia (e della scienza) in un tempo oscuro
10 dicembre 1960. I soloni stoccafisso di Stoccolma coll’ausilio delle loro bilance demotiche e avvalendosi del giudizio di gente giudiziosa (T.S. Eliot) conferiscono il Nobel a Saint-John Perse.
Scelta spasmodica giacché tra i papabili si leggono oggi, aperte le casse preziose delle giurie, i nomi di altri meritevoli mai premiati (Henry de Montherlant, Robert Frost, Robert Graves) e di altri eversivi, che rendono quindi onore all’apertura mentale della giuria (von Doderer, una sorta di Musil blasfemo e che manda odore d’incendio in paradiso; la nobile Blixen; il dio pugnalato Pound). E poi, pari e patta coi rossi si leggono pure i nomi tombali Silone Aragon Moravia, hanno anche loro il contentino della nomination – ma non è fama postuma, quella appartiene a Stendhal.
E delizia delle delizie – profezia per la nomination del futuro Nobel – Jun’ichiro Tanizaki. (Un suggerimento per Stoccolma, il Macauley Trevelyan che espongono sul sito storico non si scrive così ma Macaulay ed era nipote del miracoloso scrittore whig. Se lo notano gli inglesi, questo strafalcione, vi denunciano per vilipendio linguistico, altro che le seghe mentali dei vostri abusatori nella giuria contemporanea).
Fine della morale. Inizio della favola. Giacché il testo (breve) di Saint-John Perse non si trova nelle raccolte recenti a taglio antologico di Bompiani, lo rimettiamo in giro qui, only for you.
Naturalmente l’originale non vale le traduzioni in inglese o nello pseudo-italiano di qui sotto. Comunque, per una visione articolata di che vuol dire tradurre quel grande Saint-Perse, leggete qui.
Resta da ricordare che la micidiale bibliografia poetica di Saint-John Perse, che conta alcuni testi decisivi, Anabase, Exil, Amers, trattati e tradotti con devozione da gente come Thomas S. Eliot, Giuseppe Ungaretti, Walter Benjamin, Rainer Maria Rilke, ma purtroppo snobbati dal mercato editoriale odierno, comincia proprio 110 anni fa, nel 1909, con il pittoresco e allucinato Images à Crusoé.
Bonne chance,
Andrea Bianchi
***
Stoccolma, 10 dicembre 1960
Ho accettato per fede nella poesia l’onore che le è stato dato qui e che sono ansioso di far risorgere. Senza di voi la poesia non sarebbe tenuta in alta stima, giacché pare esserci una dissociazione crescente tra attività poetica e società, ché questa è schiava della materia. Il poeta accetta questa separazione, anche se non l’ha chiesta lui. Certo esiste tanto per lui che per lo scienziato, non fosse che quest’ultimo considera le ricadute pratiche della scienza. Ma è il pensiero disinteressato di scienziati e poeti che è onorato, qui. E qui almeno una volta non guardateli come fratelli ostili: stanno esplorando lo stesso abisso, varia solo il loro modo di investigazione. Quando si guardi il dramma della scienza moderna che scopre i suoi limiti razionali nella matematica pura; la fisica, con due dottrine che si scontrano, la teoria generale della relatività e quella dei quanti fatta d’incertezza e indeterminazione, che limiterebbe per sempre persino l’esattezza delle misurazioni fisiche; quando avete sentito dei maggiori innovatori nella scienza del secolo, l’iniziatore della moderna cosmologia che riduce la più vasta sintesi intellettuale ai termini di un’equazione, ebbene quando costui invoca l’intuizione a soccorso della ragione e proclama che “l’immaginazione è il vero terreno dove germoglia la scienza” e poi va avanti a reclamare per lo scienziato una visione artistica: non si è giustificati a considerare il mezzo poetico tanto legittimo quanto quello logico?
In verità, ogni creazione della mente è prima di tutto ‘poetica’ nel senso proprio della parola; e finché esiste un’equivalenza tra i modi della sensibilità e l’intelletto, è la stessa funzione che si esercita al principio nelle imprese del poeta e dello scienziato. Il pensiero discorsivo o l’ellissi poetica – quale dei due viaggi si spinge fino alle più remote regioni e ne ritorna? E da quella prima notte in cui due uomini nati ciechi presero le loro strade, uno equipaggiato coi mezzi scientifici, l’altro soccorso dalla visione delle immagini, chi dei due torna prima e più potentemente acceso da una breve intermittenza luminosa? La risposta non conta. Il mistero è comune, comunque. E la grande avventura della mente poetica non è in alcun modo secondaria rispetto agli avanzamenti, drammatici, della scienza moderna. Gli astronomi sono stati scossi dalla teoria dell’universo in espansione, ma non ve n’è di meno, di espansione, nella morale infinita dentro l’uomo, dentro il suo universo. Finché sono respinte le frontiere della scienza, sopra questo loro arco ben esteso uno sentirà i passi del poeta teso all’inseguimento. Ché se la poesia non è, mi dicono, ‘realtà assoluta’, vi si avvicina però di molto avendo una tensione forte verso la realtà e una percezione profonda di questa, perché la poesia si situa al limite estremo di una cooperazione dove il reale sembra assumere forma dentro di lei. Con analogia e simbolismo, con remote illuminazioni dell’immaginazione che deve mediare, nell’interludio di queste corrispondenze in mille catene di reazioni e curiose associazioni e alla fine con la grazia del linguaggio entro cui lo stesso ritmo vitale è tradotto, il poeta si investe di una surrealtà che non può essere quella scientifica. Conoscete uomo più teso ai contrasti? Che si impegni di più? Ché anche i filosofi stanno abbandonando il reame metafisico – ed è compito del poeta ricongiungerci a questa terra; perciò è proprio lui che si rivela come il celebre “figlio della dea meraviglia”, anche se chi pronunciava queste parole avrebbe avuto i suoi dubbi al riguardo. Ma più che un modo di percezione, la poesia è soprattutto un modo di vivere una vita piena. Il poeta abitava con gli uomini delle caverne. Abiterà tra gli uomini che hanno visto l’atomica perché appartiene all’uomo come parte del tutto. Anche le religioni sono nate dal bisogno di poesia, che è cosa invisibile e tramite questa grazia il divino esplode per sempre dalla pietra focaia in mano umana. Quando svaniscono le mitologie il divino cerca rifugio e forse un proseguimento dentro la poesia. Nel mondo antico chi scoprì il pane fece posto a chi portava le fiaccole – così ora nel dominio dell’ordine sociale e negli immediati bisogni umani l’immaginazione poetica sta ancora a gettar luce sulle fioche passioni delle genti in cerca di uno schiarimento. Guardate l’uomo che passa orgoglioso sotto il carico di tutti i suoi impegni eterni; mentre si muove in questo carnaio umano dove un cosiddetto nuovo umanesimo si apre davanti a lui, carico di vera universalità e interezza per tutti. Fedele al suo compito che è l’esplorazione del mistero umano, la poesia moderna si impegna a cercare una piena integrazione dell’uomo nelle sue parti. Nulla di profetico in stile Pizia. Nulla di pura estetica. Né arte di imbalsamatore né di decoratore. Non fa allevamento di perle, non studia rassomiglianze di emblemi e non si lascia soddisfare da suoni festivi di musica. La poesia si allea con la bellezza, unione suprema, ma non la usa mai come scopo finale o come unico nutrimento. Rifiutando di lasciare divorziare arte e vita, amore da percezione, hai l’azione, la passione, il potere e sempre un’innovazione che estende i confini. Amore è fuoco di cuore e ha per regola l’insurrezione, il suo posto è ovunque, sta in un anticipo. Non vuole né negare né tenere distaccati, non attende benefici dai vantaggi del suo tempo. Legato al suo destino e libero da ogni ideologia, si riconosce uguale alla vita – ed è la sua giustificazione. E con un abbraccio, come una sola grande strofa, afferra passato e futuro nel presente, lo spazio dell’uomo e quello che sta sopra di lui ed è universale. Se vi è oscurità non è per sua natura (deve illuminare!) ma per la notte che esplora, la “notte dell’anima” e per il mistero dove si staglia l’esistenza umana. L’oscurità è bandita dalla sua espressione, che non è meno esatta di quella scientifica.
Perciò con aderenza totale alla realtà il poeta mantiene per noi una relazione col permanente e unitario che esiste. Lezione di ottimismo. Per lui l’intero mondo delle cose è governato da una sola legge di armonia. Nulla può accadere di naturale che ecceda la misura dell’uomo. Le peggiori catastrofi della storia non sono che ritmi stagionali in un più vasto ciclo di ripetizioni e rinnovamenti. E le Furie che attraversano la storia con le torce levate in alto illuminano solo un frammento del lungo processo storico. Civiltà giunte a maturazione non muoiono nella fitta di un autunno: semplicemente, cambiano. L’inerzia non è la sola minaccia. Il poeta è colui che rompe a mezzo le nostre abitudini. E così si trova congiunto alla storia, a dispetto di se stesso. Nessuna parte del dramma dei suoi tempi gli è estranea. Possa darci un assaggio netto della vita in questa grande epoca! Perché tale essa è mentre ci chiama di nuovo per metterci alla prova. E alla fine a chi dovremmo conferire l’onore di appartenere alla nostra epoca?
“Non aver paura”, dice la Storia levandosi un giorno la sua maschera di violenza e con una mano compie il gesto conciliatorio della divinità asiatica all’acme della danza distruttiva. “Né dubbi né paura, ché il dubbio è sterile, la paura servile. Ascolta invece il battito ritmico che la mia mano impone per un cambio immenso sul grande tema umano nel processo creativo e costante. Che la vita rinunci a sé stessa – falso. Nulla di vivente viene dal nulla né ad esso aspira. Né alcunché sempre mantiene forma o misura sotto l’incessante flusso vitale. La tragedia non è la metamorfosi di per sé. Il vero dramma dell’epoca sta nel divario che si spacca tra uomo temporale ed eterno. Se l’uomo si avvia da un lato soltanto non rimarrà all’oscuro dell’altro sentiero? E la sua maturazione forzata dentro una comunità ma senza aver nulla in comune con questa, non sarà altro che falsità?”.
Sta al vero poeta portare testimonianza tra noi della doppia vocazione dell’uomo. E questo sta per tenere a mente uno specchio più pronto a cogliere le possibilità ‘spirituali’. Ed evocare in questo nostro secolo una condizione umana più meritevole dell’uomo originale. Infine, portare l’animo collettivo a più stretto contatto con tutte le energie del mondo. Davanti a quella nucleare, il lampo del poeta, questa mano sull’argilla, basterà allo scopo? Sì, se ci ricordiamo dell’argilla. E perciò basta al poeta essere la cattiva coscienza della sua epoca.
Saint-John Perse
L'articolo “Il poeta è la cattiva coscienza della sua epoca”: il discorso al Nobel di Saint-John Perse è un capolavoro etico, che ribadisce la necessità della poesia (e della scienza) in un tempo oscuro proviene da Pangea.
from pangea.news https://ift.tt/2EKdFXx
0 notes
Text
Trabajando en los Kiwis
Hay mucho mito alrededor del Kiwi. Primero y principal no es una fruta autóctona del país, como muchos otros productos que se encuentran en Nueva Zelanda. Su procedencia es de China y allá se la conoce como mihoutao, cuya traducción sería algo así como "la fruta del mono" porque justamente los primates la adoran más que nosotros. Como si fuese poco, Nueva Zelanda tampoco es la mayor productora mundial de esta fruta ya que es superada por su país original e Italia. Bueno, pero si no es originaria del país y tampoco es la mayor productora... ¿cómo es que está tan identificada con Nueva Zelanda? La historia mezcla un poco de suerte y bastante de mercadotecnia. Se dice que en 1904 se llevaron a Reino Unido, Estados Unidos y al pequeño país de Oceanía algunas semillas de la famosa fruta china para probar si crecía por aquellos pagos. A pesar de contar con una estructura muy superior, en los dos primeros no hubo éxito sin embargo un granjero en Nueva Zelanda logró tener buenos resultados. Entonces se empezó a pensar en su comercialización. Recién 50 años más tarde unos importadores estadounidenses le dijeron a los neocelandeses Turners & Growers (Nota de color: trabajé para ellos en Christchurch) que debían cambiarle el nombre a las Chinese gooseberries (baya de ganso) porque su nombre no era muy popular. Entonces alguien alzó la mano y preguntó por qué no se la rebautizaba con el nombre del ave no volador, peludo y marrón que vive por estos lados. Obviamente no tuvo objeciones y el nombre de kiwifruit tuvo tal popularidad que con el correr de los años los neocelandeses empezaron a ser llamados Kiwis. Hablando comercialmente, hoy por hoy el Kiwi es el "commodity" más importante del país, con una facturación de aproximadamente USD 1.050 millones por año. Nada mal para una fruta que comenzó con un golpe de suerte. Otros datos: La planta de Kiwi no se auto-poliniza, por eso es que para que aparezca la fruta en las huertas encontramos una variedad hembra y otra macho intercaladas. Hay muchas variedades de Kiwis pero los más comunes son: green kiwifruit, kiwiberry (del tamaño de una uva grande) y mi preferido el golden kiwifruit (patentado por Zespri como SunGold ) Zespri es la unica empresa privada encargada de la exportación del kiwi a todo el mundo (excepto a Australia) y entre otras cosas se encarga de inventar nuevas variedades de la fruta, como la mencionada anteriormente. Trabajar en los Kiwis Cuándo La temporada alta empieza generalmente en la segunda semana de Marzo, todo dependiendo del clima, y transcurre hasta mediados de Junio. El año 2016 fue un caso especial porque comenzó a mitad de marzo pero gracias a la intensa lluvia se retrasó todo y el momento fuerte de la temporada fue a partir de finales de Mayo (por lo menos donde yo trabajé). Si tomamos en cuenta que las aplicaciones (personales) comienzan a fines de enero, es un largo camino hasta que se trabaja fuerte. Por eso recomiendo aplicar a las empaquetadoras lo más temprano posible y luego mudarse a otro pueblo con mayor trabajo (por ejemplo Gisborne) hasta que comience la temporada en la packhouse. Dónde Las localidades principales donde se concentran las huertas de Kiwis son las siguientes:
Katikati
Te Puke
Tauranga
Opotiki
Aunque también hay en otros lugares como Gisborne, Te Puna, etc. Sólo es cuestión de averiguar en las páginas de trabajo. Qué tipos de trabajo Se puede realizar variados tipos de trabajo. Primero está el trabajo de campo, como es el thining, pruning (poda) y picking (recolección). Por experiencia puedo decir que no es mi fruta favorita, en primer lugar porque mi altura (1.81m) era casi la misma que la de las plantas (o mejor dicho, donde se enredan las plantas, el "T-bar") y eso trae aparejado bastante incomodidad tanto en la recolección como en en las otras tareas. En segundo lugar, el balde para la recolección es de 25 Kg aproximadamente y eso es mucho peso para la espalda. En tercer lugar, el "pelito" de los kiwis nos genera cierta alergia a algunos seres humanos por lo que tenemos que usar lentes constantemente. Por otro lado tenemos el laburo en las empaquetadoras o comúnmente llamadas packhouse y las tareas principales son las siguientes: Packer: empaqueta la fruta Stacker: apila las cajas en los pallets Labeler / EAN: encargado del sistema de las etiquetas. Documentation analyst: corrobora que el etiquetado sea correcto. Quality control: elige frutas al azar y las analiza para control. Grader: discrimina las frutas buenas de las malas. Cool storage & warehousing: acomodador en depósito y en la cámara de refrigeración. Están también los encargados de armar las cajas pero ellos siempre son terciarizados a traves de contractors. Se dice que son los que más ahorran en la temporada porque se suele pagar por producción aunque también dependen del clima. En mi caso empecé como Stacker, apilando las cajas en los pallets y al poco tiempo me cambiaron al sistema de etiquetado (EAN analyst). Sinceramente, no sé por qué me cambiaron. Deduje que fue por haber informado en mi aplicación que yo sabía sobre computación y que había estudiado inglés. Obviamente no objeté el cambio porque pasé del trabajo 100% físico a uno más mental y además la paga fue ligeramente superior (casi unos 2 dólares más por hora). En cuanto a la cantidad de horas, todo depende de la empresa que nos contrate y el puesto en el que estemos, por lo general en temporada alta se trabaja entre 9 y 10 horas por día en un promedio de 5 o 6 días a la semana. Empresas donde aplicar En el 90% del trabajo de campo, se trabaja a través de un contractor y el contacto se hace a través del boca a boca en el lugar donde estemos. Si nos pagan por produccion o por hora, eso depende de la fruta principalmente. Por ejemplo, cuando estuve en Mount Maunganui conseguí trabajo a través del manager del hostel que tenía una lista entera de contractors. Luego de eso, para empezar a trabajar solo resta mandar SMS e insistir continuamente. De las packhouse puedo mencionar las más conocidas: Trevelyans (Te Puke) DMS (Katikati y Te Puke) EastPack (Te Puke) Seeka (Te Puke) Apata (Taurgana, Katikati y Te Puke) Huka pak (Mount Maunganui) Personalmente puedo hablar de Trevelyans que es donde trabajé en 2016. Es una de las mejores si lo que priorizamos no es el ahorro. Es decir, el ambiente y las condiciones de trabajo son de lo mejor que hay en Te Puke. Ofrecen alojamiento In site, lo que significa unos dólares más al no tener que viajar todos los días a la packhouse aunque no recomiendo tanto esta opción por el sencillo hecho de que es aburrido. Unos amigos con los que compartí un mes en Trevelyans se cambiaron a Eastpack cuando veían que la temporada no arrancaba con todo y fue una gran decisión: Trabajaron 11 días de corrido (y 1 día de franco) por varias semanas y ahorraron más que en cualquier otro trabajo de Nueva Zelanda. Eso sí, la exigencia física fue muy alta. Espero que esta información les haya resultado útil y si hay alguna duda, pueden dejar sus comentarios que los voy a ir respondiendo uno por uno. p.p1 {margin: 0.0px 0.0px 0.0px 121.7px; text-indent: -121.7px; font: 17.2px 'PT Serif'; color: #202020; -webkit-text-stroke: #202020; background-color: #ffffff} span.s1 {font-kerning: none} via Blogger http://ift.tt/2n1cE6r
0 notes
Text
sent by charamei thru skype
'If you had to narrow it down to 2 things that you MUST keep in mind while working with your OC, what would those things be?' for revas and marigari, 'What (if anything) do you relate to within their character/story?' for varia and damien?
For Revas: first, that she;s no actually confrontational. she’s bitter, but she has a very poor emotional range/is bad at emotional expression so she keeps things bottled up and doesn;t express them a lot. Second, she has a blanket mistrust/dislike of humans that she rarely, if ever, lets down
Marigari: first, she doesn’t get sarcasm mostly because she has no basis by which to tell when people are being sarcastic. She doesn;t know enough about the world to tell that. Second, she places most of her worth as a person in her ability to know things and seem intelligent, which is why she seems arrogant about her intelligence sometimes
For Damien: I relate to being gay and angry.
For Varia: while varia has hpd instead of bpd, she’s very much an idealized self insert, who gets to be unabashadly mentally ill and still gets to be loved and to win
#askbox meme#emma plays dragon age#dragon age ocs#marigari surana#revas lavellan#damien hawke#varia trevelyan
4 notes
·
View notes
Photo
started a new varia run, gave her goth eyeliner and a complexion that really looks like something that crawled out from under a log (and a hair mod that makes minor pixie cut modifications)
#histrionic goblin nightmare girl#varia trevelyan#trevelyan#inquisitor#emma plays dragon age#dragon age ocs
3 notes
·
View notes
Note
2! Give me an animal AU. And 13.
2.If they were an animal, which would they be?
taking a lot of these from the daemon au ive thought abt a fair bit
anaan adaar: ibex or similar antelope
Rynnah Lavellan: red-tailed hawk
garon cadash: a monitor lizard
dorea cadash: wild boar
Varia Trevelyan: thick billed raven
Kost Adaar: nightingale
Revas Lavellan: Secretary bird
13. Can they cook?
Anaan: yes
Rynnah: yes, the dalish are communal enough abt their work that even the first is usually expected to help with the cooking/other chores
Garon: no, his parents had pretensions to if not nobility at least social status and part of that was hiring a ton of servants with lyrium money
Dorea: yes, simply bc her family wasn’t as high up in the carta, so she kind of had to bc a lot of the time she was the only one there for her little siblings
Varia: varia can probably manage to make campfire toast
Kost adaar: yes
Revas: can kinda cook for similar reasons to rynnah, but isn’t good at it (also completely lacked any useful life-skills until her mid teens)
#anaan adaar#rynnah lavellan#garon cadash#dorea cadash#varia trevelyan#kost adaar#revas lavellan#dragon age ocs#necromin#replies#asks#askbox meme
3 notes
·
View notes
Note
any of your inquisitors about their LI?
what if i tried to do all of them (or most of them bc poor garon is still stuck in the fucking hinterlands SORRY DUDE)
Anaan Adaar: weirdly enough, Sera was probably a source of stability for Anaan. Anaan was raised by three tal-vashoth, in a vashoth and tal-vashoth community. She doesn;t get humans, and she gets human authoirty and a religion only insamuch as it seems like a bad idea, so sera going “what if we just fucked with people” makes the most sense of anything she’s heard. The get along extremely well, because Anaan always tries to understand and listen to sera, even if she doesn’t get it. similarly, Anaan has never been greeted with such enthusiasm by anyone who’s not vashothari. she;s used to being an outsider among others, and now she has someone to be an outsider with.
Rynnah: Rynnah never expected to love Josephine as much as she did.like she initially respected josephine bc josephine was polite and genuinely respectful to her, and made it so she didn;t have to deal with poltitics but she finds herslef going by Josie’s office more and more and asking less and less relavent questions, and then she stops and goes. oh no. like Rynnah doesn;t like the inquisition, but she has a tendency to take on a lot of things all the same, and Josie’s smilar issues are obvious so their relationship really helps to serve as a time for them to decompress together. They like to steal off to Rynnah’s chambers to read for recreation
Varia: Scout Harding offers an element of balance and grounding that Varia desperately needs, even if she wouldnt admit it. Like, Harding ikes her attempts to flirt, and believes in the herald thing but she doesn;t offer endless adulation, and what Varia genuinely needs on an interpersonal level is just respect and support and care. And so she wagers on varia going deeper into the deep roads than anyone’s ever been before and coming back, and compliments her on killing dragons, and varia drags lace to halamshiral and brags endlessly abt her to everyone. she meets the harding parents and starts bragging abt lace to them bc she loves lace so obviously lace is perfect. I HAVE A LOT OF FEELINGS ABOUT THIS ROMANCE FOR SOMETHING I ALMOST ENTIRELY MADE UP
Drea: Dorea and Sera have the exact same type of ridiculous anti-authority wild streak and it’s amazing for them but slightly terrifying for everyone around them. dorea encourages sera to exit the tavern by jumping out her window. Sera starts drinking contests between The Bull and Dorea. And again, Dorea actually listens to sera and understands her, which is a consistent thing in my sera romances and is very important to me.
Kost: The thing about Kost is that her self-esteem and self-perception has been very distorted by, yknow, everything. Kost is kind, she is gentle, she is caring, but she doesn;t really know these things, she thinks she wants to be but isn’t because of what she is and what she’s been done to her. So Josephine is all those things and intelligent and graceful and beautiful and feminine besides, so Kost looks up to her immediately. and then she realizes that Josie is looking up to her, that Josie thinks SHE’S good, and she just sort of. melts. Josie’s relationship and support is a big contributor to Kost’s self-actualization and development of confidence. they’re both very soft together.
#schizospecadrien#asks#replies#anaan adaar#rynnah lavellan#varia trevelyan#dorea cadash#kost adaar#dragon age ocs#askbox meme
3 notes
·
View notes
Note
4, 6, 15, 19 for varia and rynnah?
What season reflects their personality best?
given the general aesthetic of varia, this might seem like a weird answer, but summer, esp scorching hot but extremely clear summer days.
Rynnah is more late summer/early fall
6. What’s their alignment? (chaotic good, neutral evil, etc.)
honestly varia is confusing bc she is genuinely good but she’s primarily self-motivated so i guess neutral good, if only bc she picked and chooses which laws she cares abt based on personal benefit
rynnah is probably considered chaotic good or chaotic neutral by most humans but she’d be considered lawful good by dalish standards and that’s how she thinks of herself
15. Are they very fashion-conscious or more practical?
varia is fashion conscious, even if her sense of fashion doesnt dovetasil with any mainstream sense of fashion. she likes getting to indulge in pretty much anything she thinks she’s been denied
Rynnah is much more practical: she looks for wearability, comfort, and easy repairability in her clothes, out of necessity
19. Do they have any scars? What are they from?
rynnah has just generic small scars from hard living, esp on her hands and feet, as well as a faint, straight, scar across her forehead where she was hit by a templar as a child
Varia is heavily scarred. she has scars esp on her face, hands, and knees where her skin broke and healed poorly due to childhood malnutrition, and flogging scars on her back from the circle, as well as a obviously broken nose where she was punched by a templar.
2 notes
·
View notes
Text
Inquisitor voices
Anaan: has the starkhaven/tantervale (scottish) accent, deep, she talks quite fast and doesnt have great volume regulation
Rynnah: has the welsh dalish accent, has a similar pitch/tone to the female american elf voice
Garon Cadash: has the english male dwarf voice
Dorea Cadash: has the female american dwarf voice
Varia Trevelyan: has the english female human vocie, her words frequently come off as over-enunciated
Kost Adaar: has the scottish accent like Anaan, her voice is soft and quiet
Revas: has a similar accent to fenris, her voice is deep and raspy due to smoke inhalation
#well inquisitor voices and revas#anaan adaar#rynnah lavellan#garon cadash#dorea cadash#varia trevelyan#kost adaar#revas lavellan#dragon age ocs
1 note
·
View note
Text
that witches quote and a quote from a different discworld novel about someone being “pleasent, but as naturally self-centred as a gyroscope” are two of my big varia characterization things
1 note
·
View note
Text
Varia fact: she wears feathers to weawh which for a mage in 9:40 dragon sends a Very Particular message
3 notes
·
View notes
Note
varia
Full Name: Varia Trevelyan, embedded in an every-shifting blob of honorifics and titlesGender and Sexuality: cis woman, ace lesbianPronouns: she/hersEthnicity/Species: human, there are different social contexts and all but i guess she;s whiteBirthplace and Birthdate: Ostwick, 9:21 dragon, sometime in late winter probablyGuilty Pleasures: orlesian theatrePhobias: she’ll never admit to it, because to do so would acknowledge they could reach up to her level, but she;s afraid of templarsWhat They Would Be Famous For: basic inquisitor stuff, worming her way into any important position she can
What They Would Get Arrested For: i mean it’s not really a possibility that she could be brought up on actual charges but she could threoretically be arrested for possession shitOC You Ship Them With: i like contrasting her with Kost, I’m not 100% sure it’s a ship, but it’s goodOC Most Likely To Murder Them: none. lots of them dont/wouldnt like her much thoFavorite Movie/Book Genre: overwrought gory draumaLeast Favorite Movie/Book Cliche: “the 'mad’ person was dangerous and bad the whole time
Talents and/or Powers: necromancer, mage, possession increases her magical acuityWhy Someone Might Love Them: determined, self-assured,protective and devoted, generally friendlyWhy Someone Might Hate Them: selfish, self-centered and obsessed, not good at taking opposing opinions, not great emotional intelligenceHow They Change: gets better at acknowledging that other people exist, mostly because she gets into a position where she doesn;t have to assert her own existence against them all the timeWhy You Love Them:weird hpd goblin, anachronistic schene kid
2 notes
·
View notes
Photo
changed Varia’s haristyle on a whim and i love it
look at this weird lesbian gremlin
3 notes
·
View notes