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Dentro il mondo di “Mal di tempo”, intervista a Valeria Urbani
servizio di Francesco Basso
La giovane e talentuosa Valeria Urbani è una scrittrice che da tempo impazza sul web grazie alla sua arte e sensibilità. Il suo profilo instagram è @vugscrittrice e la sua missione è diffondere il suo mondo, un mondo possiamo dire fatto d'amore a tinte meravigliosamente dark e non solo. Sì perché Valentina consiglia libri, film, gruppi musicali, che la appassionano, che la colpiscono ma il suo canale non è soltanto un canale che mostra il suo mondo ma possiamo dire che sia anche un canale per certi versi, a parer mio, educativo. Educativo sì perché oggi come oggi è sempre difficile parlare di cultura e quando si scoprono libri che magari non si conoscevano, gruppi, particolari, film che ti cambiano la vita, beh, allora non si può non parlare di cultura.
Valentina, passiamo alla prima domanda, come ti è nata l'idea di scrivere il tuo libro "Mal di Tempo" e possiamo dire che il protagonista Alexis Huxley ti somiglia molto? Il concetto Tempo che ruolo ha nel libro e come si snoda la trama (senza spoiler, mi raccomando)
Ho avuto l’idea per il mio primo romanzo al liceo, nel 2015, guardando una ragazza con dei lunghi capelli dorati e un medaglione. È subito nato in me il desiderio di scrivere di Alexis e di un amore al di là del tempo. Non a caso uno dei temi che ho trattato è proprio quello di viaggi e di linee temporali, che fanno da sfondo a una vicenda onirica e introspettiva: Alexis non ricorda nulla e deve recuperare i suoi ricordi perduti legati alla sua amicizia con Onyria e al suo percorso di maturazione.
Ascolti musica quando scrivi? Se potresti parlarci del tuo processo creativo...
Non ho una routine di scrittura che seguo rigidamente, mi piace fare ciò che mi sta bene in quel momento. A volte preferisco il silenzio, altre mi piace ascoltare musica che si adatti bene a ciò che sto scrivendo. Per “Mal di tempo” ho ascoltato principalmente metal e rock, in particolare ballad progressive. Molta della musica che mi ha accompagnata nella scrittura fa parte del viaggio della protagonista e quindi della colonna sonora del romanzo, che ho raccolto in una playlist Spotify e YouTube.
Ci sono tantissimi tuoi fan che hanno apprezzato il libro e nuovi fan in arrivo. Questo è veramente motivo d'orgoglio. Purtroppo ci sono anche gli Haters che però vediamo. in modo intelligente, che gli dai spazio pubblicando anche i loro commenti. Quanto è difficile non essere come loro, nel senso rispondergli male, e quanto è difficile non sentirsi feriti.
Mi ritengo una persona sensibile e ne vado molto fiera. Non penso che la sensibilità sia un difetto da correggere, piuttosto sono le persone insensibili a doversi sensibilizzare. Rendere le persone più buone, gentili e attente alla salute mentale altrui è la mia piccola missione. È proprio per questo motivo che spesso rispondo agli haters sfruttando i loro commenti per fare informazione sul bullismo, sulla manipolazione e sulle discriminazioni. Non nego che mi faccia stare male, ma avere la possibilità di condividere questo mio dolore lo rende più accettabile.
Noi ti seguiamo e possiamo dire che si vede una forte passione da parte tua per l'arte e una grande determinazione. Sognavi di scrivere un libro e alla fine ce l'hai fatta, sognavi di pubblicarlo e alla fine ce l'hai fatta. Cosa consiglieresti a chi vuole intraprendere la tua strada ma che magari talvolta si abbatte.
Non sono ancora nella posizione giusta per dare consigli, ma credo che imparare a usare i social come si deve sia molto importante. Sono un’opportunità, forse la più efficace che abbiamo in questo periodo storico. Ci permettono di farci conoscere, ma anche di imparare tantissimo dalle altre persone. Come funziona il mondo dell’editoria, come si stanno affermando altri autori, com’è il nostro pubblico ideale, che cosa gli piace davvero e quali sono i suoi pain points sono tutte cose che si capiscono bene solo quando si inizia davvero a mettersi in gioco e a confrontarsi con il BookTok, il Bookstagram e altri booksocial.
C'é un libro in particolare e una canzone, film, che ti hanno segnata e che in un certo qual modo ti hanno coinvolto nello scrivere il tuo romanzo. (Huxley, il cognome del personaggio, credo sia un tributo al mitico Aldous?
Il mio romanzo è pieno di questi riferimenti. Ho amato “Il mondo nuovo” di Huxley, “1984” di Orwell e tanti altri libri distopici, di fantascienza e fantasy. Mi hanno influenzata molto anche “Il ritratto di Dorian Grey”, i racconti di Poe e la letteratura greca e latina in generale.
Alcuni film che ho citato nel romanzo sono “Donnie Darko”, “Memento”, “Vanilla Sky”, “Eternal Sunshine of The Spotless Mind” e “Mulholland Drive”, tutti tra i miei film preferiti.
Per quanto riguarda la musica, non ho potuto non inserire all’interno del romanzo una scena che si svolge a un concerto dei Riverside, uno dei miei gruppi preferiti. Non esisterebbe “Mal di tempo” senza di loro.
Noi ti ringraziamo tanto e, come ultimissima domanda, progetti futuri? Nuovo libro... oppure...
Per il momento ho in programma di finire di scrivere un romanzo di formazione new adult con tinte oniriche, gotiche e weird che parla di diversità, di desiderio di libertà e di sogni infranti. Spero di poter rivelare di più in futuro, ma per il momento sono tenuta alla segretezza.
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