#vabbè io ci provo ma ho poche speranze
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#ragazzi barbie è caruccio e tutto quanto ma è sopravvalutato da morire#di fatto non è altro che un film-merchandise su cui c'hanno voluto appiccica na manfrina femminista#fatta di stereotipi e frasi fatte prese pari pari dal woke side of tumblr#c'è ancora domani#non è un capolavoro per carità e forse pure lui è sottovalutato PERÒ#non solo è imbastito su un momento chiave della storia delle donne italiane#ma tutta la storia è femminista#gioca con i tuoi pregiudizi ti fa credere che l'atto di ribellione di delia sia fuggire con il suo vecchio innamorato#e quindi affidare le sue speranze a un altro uomo e invece no#lei va a VOTARE#ad esercitare per la prima volta un diritto che il marito comunque avrebbe cercato di sottrarle#non solo; rivede nel fidanzato della figlia lo stesso corteggiamento sopra le righe del marito#e qui c'è tutto un discorso da aprire su come gli abusers raramente si presentano come tali dall'inizio#ma soprattutto cortellesi ci ricorda che il mondo in cui le donne non avevano diritti è appena dietro l'angolo#neanche 100 anni fa#si fa prestissimo a ritornare indietro#con buona pace del catcalling che perdonatemi ma è un first world problem
Sì, beh, se guardi solo a quello che viene palesemente mostrato Barbie è esattamente quello che dici tu mentre CAD è un film più "femminista".
Ma Barbie ha una chiave di lettura più profonda. Non guardare solo alla trama (o al rosa, visto che pare essere quello il suo problema più intollerabile). Un film è fatto di trama, sì, ma anche del suo messaggio. Guarda i personaggi, chi aiuta la protagonista, chi salva la situazione, alla fine chi vince davvero?
Alla fine di CAD puoi dire che Delia si sia salvata? Direi proprio di no, anzi, probabilmente quando torna a casa ne prende un sacco e 'na sporta. Sì, ok, il plot twist è carino, ma è femminista questo messaggio?! Il marito alla fine viene punito per il suo comportamento o persevererà come ha sempre fatto? Cos'è davvero cambiato per Delia alla fine del film?
Il solo fatto di parlare di un momento storico non rende necessariamente il film femminista anche perché ti faccio presente che al netto di quelli che tu chiami first wolrd problem non siamo tanto distanti da quel periodo storico. Gender pay gap, donne violentate e stupratori a piede libero, mogli serve e figlie trattate come proprietà... pensi davvero che le cose siano diverse oggi?
Perché C'è ancora domani non è un film femminista, a mio parere (mentre Barbie invece sì)
Ho temporeggiato per vedere C'è ancora domani perché tutte e tutti ne hanno parlato come di un film bellissimo e “femminista”. E quando sento gli uomini usare l'aggettivo femminista come una caratteristica positiva i miei sensi di femminista formicolano. E a ragione. Il film parla di una donna, Delia, sposata con un uomo, Ivano. Il film è la rappresentazione didascalica e anche pedissequa del maschilismo più becero, violento e, soprattutto, riconoscibile. Talmente riconoscibile che qualsiasi uomo può guardare a quel modello di maschilista e prenderne tranquillamente le distanze. Peccato che il modello rappresentato dal personaggio di Ivano sia solo l'1% del patriarcato, quello che abusa fisicamente, verbalmente, economicamente, sessualmente. Ma Ivano è solo la punta dell'iceberg e il film ignora totalmente tutti quei piccoli, apparentemente innocui, atteggiamenti che costituiscono la base sommersa su cui il marito violento trova la cultura che lo cresce e lo protegge. Ogni uomo che abbia visto C'è ancora domani può tranquillamente dire “io non sono come Ivano quindi non sono parte del patriarcato. Pertanto il problema non mi tocca”. Purtroppo la questione è che questo film non mette in scena tutte gli atteggiamenti con cui ogni uomo si può rendere parte del problema. Non si vede il catcalling, gli apprezzamenti invadenti e non richiesti, le battute sessiste, il paternalismo benevolo, le riviste, i film, i cartelli pubblicitari tappezzati di corpi femminili più o meno vestiti... tutto questo fa parte del patriarcato e ogni uomo (e anche qualche donna) lo porta avanti senza rendersi conto che anche questo è maschilismo, anche questo è patriarcato. Ma questo film non punta il dito contro questi atteggiamenti che appartengono ad ogni uomo (chi più chi meno), non fa quest'opera di denuncia. Il patriarcato è rappresentato come bianco o nero (letteralmente) perciò o sei come Ivano oppure sei una brava persona.
Dopo averlo visto ho capito perché tanti uomini hanno dichiarato questo film femminista. È il femminismo che piace a loro, quello che li rassicura, che gli dice che loro no, loro sono bravi ragazzi, non stanno facendo niente di male, non hanno bisogno di rivedere i loro comportamenti, le loro parole e i comportamenti e le parole degli altri uomini che frequentano.
A differenza di Barbie. Barbie presenta il patriarcato in maniera apparentemente più chiara a didascalica, ma in realtà Barbie presenta il patriarcato nelle sue sfumature più subdole, più sottili e, quindi, meno facilmente riconoscibili. In tutto il film nessun Ken alza mai le mani su una Barbie, nessun Ken offende una Barbie, nessun Ken fa catcalling o molesta sessualmente una Barbie. Quello che fanno i Ken è togliere alle Barbie ogni loro ambizione, ogni loro sogno, la loro identità. Per farne degli oggetti da possedere ed esibire e di cui disporre a loro piacimento. Un'azione terribile, innegabilmente, e la cosa che ha scatenato le ire di (quasi) ogni uomo è che quest'azione terribile non è stata operata da un burino in canotta, ma da quello che potrebbe essere definito il classico bravo ragazzo. Ken è il prototipo di giovanotto di belle speranze che, in fondo, non ha fatto niente di male, no?! Ken è il personaggio in cui ogni uomo si identifica ma quando si vede rappresentato in tutto il male che fa a Barbie ecco che, anziché cogliere l'occasione per una riflessione e una sana autocritica, il maschio medio si butta per terra a piangere e urlare che “questo non è femminismo, il femminismo è quello che mi dice che io sono bravo e bello e buono”.
In conclusione C'è ancora domani è un film contro il patriarcato? Certo che sì, ma contro una percentuale minima del patriarcato. Quella frazione che è la più evidente e la più facilmente condannabile. C'è ancora domani è un film femminista? A mio parere no. Il film non è scomodo, non fa nascere una discussione, non critica la società. La protagonista non fa niente per contrastare questo status quo e l'unica cosa che fa alla fine del film non è merito suo. È un diritto per cui lei non ha lottato e lo ha esercitato in segreto, in silenzio, per non urtare la sensibilità del patriarcato. Mentre invece vorresti dirmi che Barbie è un film femminista?! Sì, perché racconta il patriarcato come un potere strisciante, che penalizza entrambi i generi (anche se in modo molto diverso), che viene esercitato da ogni singolo uomo, anche quelli “bravi”. Non a caso Barbie ha fatto arrabbiare molti maschi medi che ancora oggi ne parlano come di un film sciocco, innocuo. Ma come si spiega che un film così insignificante faccia ancora arrabbiare tanti maschi dopo tanto tempo?
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