#utilizzo tessuti jeans
Explore tagged Tumblr posts
Text
Arte jeans
Il filo blu dell'arte contemporanea
a cura di Ursula Casamonti, Francesca Centurione-Scotto Boschieri
testi critici di Ilaria Bignotti
SAGEP Editori, Genova 2023, 88 pag., 23X28cm, ISBN 97912555900177
euro 22,00
email if you want to buy [email protected]
In occasione di GenovaJeans 2023, con la mostra “ArteJeans 2023. Il filo blu dell’arte contemporanea”, giunge alla terza edizione, il progetto unico e innovativo di ArteJeans volto a presentare al pubblico le opere donate alla città di Genova da artisti italiani e internazionali, eseguite con l’utilizzo di tessuto jeans.
L’iniziativa è promossa dall’Associazione ArteJeans e seguita da un comitato critico composto da Ilaria Bignotti e Luciano Caprile, ed è stata fortemente voluta e facilitata da Ursula Casamonti e Francesca Centurione Scotto-Boschieri.
Sono 14 le nuove opere, donate da altrettanti artisti selezionati dal comitato scientifico: Akelo (Andrea Cagnetti), Marco Casentini, Sonia Costantini, Marcello De Angelis, Luca Giacobbe, Paolo Iacchetti, Franco Ionda, Rae Martini, Albano Morandi, Paolo Radi, Alfredo Rapetti Mogol, Carlo Rea, Gioacchino Pontrelli, Helidon Xhixha. Esse saranno al centro della nuova esposizione, con un allestimento curato da Ursula Casamonti con Ilaria Bignotto, dove le new entries saranno affiancate alle altre opere già presentate nelle due edizioni precedenti, per un totale di 49 lavori oggi parte delle Collezioni Civiche.
02/03/24
4 notes
·
View notes
Text
Migliore macchina da cucire : migliore offerte del 2020
Nuovo post pubblicato su https://www.wdonna.it/migliore-macchina-da-cucire/109342?utm_source=TR&utm_medium=Tumblr&utm_campaign=109342
Migliore macchina da cucire : migliore offerte del 2020
La macchina da cucire è uno degli attrezzi da lavoro più antichi in assoluto.
Infatti, quest’apparecchiatura comparì per la prima volta verso la fine del ‘700. Ovviamente all’epoca non era come la immaginiamo adesso: i meccanismi erano differenti e meno all’avanguardia.
Fatto sta che sin da subito ebbe successo, specialmente nelle aziende tessili con l’avvento della Rivoluzione Industriale. Grazie ad essa, l’idea di cucire stoffe o pelli in poco tempo divenne fattibile.
Al giorno d’oggi è super usata anche da chi svolge la professione di sarta. Tuttavia, è possibile acquistare la macchina da cucire anche se si volesse intraprendere l’hobby del taglio e cucito. Così facendo, non bisognerà spendere soldi per modificare i vestiti, ma svolgere tutto in proprio.
Macchina da cucire: quale acquistare
Dando un’occhiata sul web, abbiamo trovato tantissime macchine da cucire.
L’aspetto più sorprendente riguarda il prezzo. Infatti, credevamo che costassero tanto ma in realtà ci sono vari modelli adatti a tutte le tasche.
Ecco le migliori macchine da cucire che abbiamo selezionato per voi (riportando la descrizione Amazon), stando alle recensioni positive.
Macchina da cucire Brother
Brother è una delle macchina per cucire più gettonate sul web.
Infatti, dispone di 70 punti di cucito, ideale par lavori sartoriali, decorativi e per chi esige una finitura professionale delle sue creazioni.
Adatta per sarte provette, ma anche per chi si addentra per la prima volta nel mondo del cucito e vuole una macchina completa ed affidabile sin da subito.
Il tasto Start/Stop ti permette di usarla senza dover ricorrere al reostato avendo così ancora più praticità nel gestire il tessuto liberamente con le vostre mani. Grazie all’apposito cursore è ancor più semplice e comodo regolare la velocità di cucitura in base alle proprie necessità e abitudini.
Ma non è tutto. La Brother CX70PE è dotata di un infilatore d’ago e di un sistema semplificato per l’inserimento della spoline.
Le 7 asole automatiche ti permettono di realizzare occhielli di varie forme e dimensioni. CX70PE è inoltre dotata di un robusto crochet rotativo e un pratico braccio libero.
Inoltre, l’illuminazione a LED garantisce una luce chiara e nitida, ed inoltre non dovrai più cambiare la lampadina. Il tasto retromarcia invece, ti permette di invertire la direzione della cucitura quando necessario. I piedini in dotazione lasceranno libero sfogo alla tua fantasia.
Grazie al filarello automatico e alla possibilità di fermare l’ago a piacimento, l’inizio di ogni creazione diventerà ancora più semplice e veloce.
Infine, l’efficace sistema di trasporto a 6 ranghi ti permette una ancor più facile gestione sia dei tessuti più pesanti che di quelli più leggeri. La tensione del filo è regolabile come la lunghezza e larghezza punti, mentre il tipo di punto è facilmente selezionabile tramite gli appositi pulsanti presenti sotto lo schermino.
Scheda tecnica:
Schermo LCD
Doppia illuminazione a LED
Massima velocità di cucitura 850 punti al minuto
DVD d’istruzione
Infila ago automatico
Griffa a sei ranghi
Inserimento rapido della bobina
Braccio libero
Altre caratteristiche:
Tasto per retromarcia
Regolazione manuale della tensione del filo superiore.
70 funzioni di cucito di cui 7 tipi di asole automatiche in una sola fase
Larghezza e lunghezza dei punti di cucitura regolabili: larghezza fino a 7 mm e lunghezza fino a 5 mm
Tasto posizione ago su/giù
Cursore per regolare la velocità
Peso Netto Articolo 5kg
Peso Lordo 6,3kg
Misure 49.00 X 24.70 X 37.80 cm
Accessori:
Piedino per asole “A”
Spolina
Piedino per sopraggitto “G”
Set di aghi
Piedino per monogrammi “N”
Ago gemello
Piedino per cerniere “I”
Spazzolino di pulizia
Piedino per zig-zag “J” (sulla macchina)
Cacciavite
Piedino per punto invisibile “R”
Portarocchetto supplementare
Piedino di cucitura bottone “M”
Pedale reostato
Taglia asole
Libretto d’uso
Bustina morbida copri polvere
Macchina da cucire KPCB Tech
Se state cercando una macchina da cucire semplice ma performante, vi consigliamo la KPCB Tech.
Ecco le sue caratteristiche:
Materiale di qualità. Rispetto alle comuni macchine per cucire, il nostro è realizzato con materiali avanzati ecocompatibili, che lo rendono più resistente e di qualità. Inoltre, l’adattatore è stato certificato da UL / ETL / CE per garantire la sicurezza all’utente.
Piano di prolunga. L’ampio piano di prolunga rende la macchina più stabile e la cucitura più comoda. La fessura del polsino facilita la cucitura di maniche e pantaloni. E ulteriori dettagli sono progettati per un comodo cucito.
Funzionamento del pedale. Macchina da cucire elettrica con il pedale. Concentrati a cucire con entrambe le mani e controlla la velocità con il pedale. Supporta anche l’alimentazione della batteria per uso esterno.
Doppie filettature e controllo a due velocità. Le cuciture a doppio filo facilitano la finitura senza cucitura. Il pulsante bassa / alta velocità è equipaggiato per la selezione per essere sicuro e potente. Ideale per i principianti per realizzare oggetti artigianali, per cucire a casa (ad esempio, il pranzo al sacco, il grembiule).
Garanzia di un anno e servizio post-vendita. Adattatore CA / CC dotato di certificazione del marchio ETL, questo prodotto è di facile utilizzo.
Macchina da cucire DUTISON
Nel caso in cui foste interessati ad una macchina da cucire mini, date un’occhiata alla DUTISON.
Essa si presenta così:
Uso di viaggio e famiglia. Il design compatto, leggero e portatile rende questo strumento per punti domestici eccellente per le riparazioni in loco e soddisfa le esigenze di emergenza delle cuciture.
Facile da usare. Questa mini macchina da cucire è facile da usare, allineata con il bordo piatto, movimento automatico. Sia i principianti che i professionisti possono realizzare facilmente alcuni mestieri d’arte fai-da-te. Ci sono 2 modalità di alimentazione. Può utilizzare 4 batterie xAA o un adattatore di alimentazione DC 6V (entrambi non inclusi).
Perfetta per qualsiasi materiale. Adatto per tessuti, abbigliamento, seta, jeans, pelle, denim, lana, pantaloni con orlo, drappeggi, strappi, artigianato giocattolo ecc. Puoi usarlo anche per cucire tende appese. Nota: lo spessore di cucitura adatto non può superare 1,8 mm.
La confezione include: Macchina da cucire portatile, Manuale di istruzioni, Asta lunga, infila, 2 aghi da cucito, 9 bobine, 10 spille da balia, forbice e nastro di misurazione.
Basta premere un pulsante, la macchina per cucire elettrica ti permette di alleggerire le curve e aiutarti a risparmiare tempo. Ideale per cucire e riparare tende, borse, pantaloni, camicie, t-shirt, jeans e creare il tuo mestiere ecc.
Macchina da cucire Barbieya
Tra le migliori macchine da cucire su Amazon, c’è anche la Barbieya.
Ecco tutte le sue caratteristiche:
Strumento per cucire multifunzione. Questa macchina per cucire domestica è dotata di luce da cucito integrata a 12 punti a 2 velocità. Ideale per cucitura, orlo, asola, auto-avvolgimento o ecc filo doppio e doppia velocità aiuta ordinato, creare dritto e stretto punto. Braccio libero per cucire polsini o gambe dei pantaloni,.
Portatile e conveniente. La macchina per cucire elettronica è robusta, ma la costruzione leggera con una dimensione mini, ideale per chi ha piccole case o spazio limitato. Due modalità di alimentazione: batterie 4 * AA o AC / DC (non incluso) all’adattatore di rete (compreso). Assicurarsi sempre che l’interruttore di alimentazione sia impostato su “OFF” per motivi di sicurezza.
Facile da usare. Cuscini per pavimenti antiscivolo per garantire che la macchina rimanga sicura e sicura durante il funzionamento. Un pulsante per l’accensione e lo spegnimento, è possibile visualizzare tutti i piccoli dettagli nel tuo lavoro per la filettatura.
Retromarcia e Overlock. Questa piccola macchina portatile cucire elettrica ha le seguenti caratteristiche: equipaggiato con lampada di illuminazione, 2 velocità, taglio e cucito overlock e tanto altro ancora.
Nota speciale. Si prega di leggere attentamente le istruzioni dopo aver ricevuto la merce. La guida include un’introduzione alla macchina da cucire, come usarla e come gestire gli errori. Tenere la macchina per cucire fuori dalla portata dei bambini in modo da non ferire accidentalmente il bambino.
Funzionalità:
12 schemi di punti.
Piedino intercambiabile: è possibile utilizzare diversi piedini (non inclusi) per esigenze diverse, ad es. B. cucire con cerniera, cambiare.
Cucitura inversa: utile per rinforzare le estremità della cucitura per garantire che non vi siano estremità libere.
Con funzione asola e overlock.
Spaziatura ago regolabile: consente di regolare i punti.
Doppio filo e doppia velocità: ti aiuta a creare un punto pulito, dritto e solido.
Luce per cucire a LED: per una facile filettatura, puoi vedere tutti i piccoli dettagli del tuo lavoro Funzione Wicking: comodo per avvolgere il filo della bobina.
Tagliafilo: non c’è bisogno di forbici, risparmia tempo.
Mini cassetto nascosto: sul lato della macchina da cucire, per la pratica conservazione di accessori come fili, bobine, aghi.
Maniche facili da cucire.
Scheda tecnica
Tipo: Macchina da cucire domestica a 12 punti
Tensione di ingresso: 100 V-240 V; 50 / 60Hz
Uscita: 6V 1200mA
Alimentazione: 4 batterie AA da 1,5 V (non incluse) o alimentatore CA / CC Colore: viola + bianco
Dimensioni: 27 * 26,5 * 12 cm / 10,6 * 10,4 * 4,7 pollici
Peso: 1,9 kg / 4,2 lb
All’interno della confezione:
Macchina da cucire overlock
Alimentatore
Pedale
Ago di ricambio
Infila ago 4 x bobina
1 manuale utente
Macchina da cucire JXJH
Cercate una macchina da cucire economica? La JXJH è ciò che fa per voi!
Come indicato su Amazon, è dotata di:
Design aggiornato. Ampia tabella di estensione e funzionamento a pedale. La grande tabella di estensione stabilizza la macchina e rende la cucitura abbastanza liscia. Lo slot del polsino facilita la cucitura di maniche e pantaloni. La nostra macchina da cucire con pedale può concentrare la cucitura con entrambe le mani e controllare la velocità con il pedale. E ulteriori dettagli sono progettati per un comodo cucito.
Doppie filettature e due velocità. La nostra mini macchina da cucire a doppio filo è con filo dell’ago e filo inferiore e rende i punti più piatti, più sodi e ininterrotti. La combinazione di linea di fondo e linea di superficie con una funzione di avvolgimento automatico fornisce una cucitura di alta qualità. Inoltre puoi scegliere velocità veloci o basse quando cuci secondo le tue necessità.
Dimensioni facili da usare e maneggevoli. Questa mini macchina da cucire è facile da usare seguendo il manuale, leggera, compatta e portatile. È dotato di adattatore AC / DC e supporta anche le 4 buone batterie AA da 1,5 V (non incluse nella confezione) per l’esterno. Perfetto per uso quotidiano domestico, creazione, principianti, bambini fai da te e all’aperto.
Servizi di ritorno e scambio. Materiale ambientale aggiornato e alta qualità. Per qualsiasi informazione, contattate il venditore.
Macchina da cucire Necchi
Infine, un’altra macchina da cucire spesso acquistata è la Necchi.
Andando nello specifico, l’azienda ha creato la Necchi New Mirella. Si tratta di un modello di macchina da cucire esclusivo e in edizione limitata, dedicata al Centenario. Infatti, si ispira alle linee delle macchine anni ‘50. Il design evocativo, la semplicità di utilizzo, la compattezza e la praticità sono le caratteristiche principali che hanno ispirato i tecnici Necchi.
FACILE DA USARE. Questa nuova macchina da cucire Necchi risulta essere particolarmente intuitiva, robusta, pratica e maneggevole. Adatta per principianti ma perfetta anche agli appassionati di cucito.
SVARIATE FUNZIONI DI CUCITO. 19 funzioni di cucito per un totale di 17 Punti di cucitura disponibili, regolabili in lunghezza, compreso lo zig-zag ed asola automatica in 4 tempi. Placca in metallo millimetrata e la griffa a 6 ranghi, Asola automatica in 4 tempi, Regolazione della lunghezza del punto, avvolgimento automatico della spolina, tagliafilo laterale e sgancio rapido del piedino. Mirella può applicare bottoni, eseguire punti decorativi, realizzare progetti di quilting, appliquè e ricami.
ROBUSTA E VERSATILE. Necchi Mirella è dotata di Crochet in metallo oscillante verticale scocca interna in solida lega. Particolarmente adatta per corsi di cucito facile e creativo. La cucitrice Necchi Mirella è stata progettata per dare la massima versatilità di utilizzo (dalle riparazioni alle sostituzioni rapide di zip e cerniere). I diversi punti elastici vi permetteranno di far fronte a tutti i tipi di riparazione necessaria in casa.
SPECIALE SU TUTTI I TESSUTI. Doppia alzata del piedino e l’ampia area di lavoro con una profondità di 17 cm e la griffa a 6 ranghi. Essa assicura delle cuciture perfette su qualsiasi tessuto, sia leggero che pesante come il Jeans, la pelle, cotone, lino, jersey, seta, lycra, velluto, canvas, crepe, pizzo e molto altro.
Scheda tecnica:
17 punti cucitura equivalenti a 19 funzioni di cucito disponibili
Asola automatica in 4 tempi
Regolazione lunghezza punto
Lunghezza Punto 0 – 4mm
Larghezza Punto 0 – 5mm
Robusto Crochet in metallo oscillante verticale
Maniglia per il trasporto
Zig-Zag regolabile
Avvolgimento automatico della spolina
Doppia alzata del piedino
Tagliafilo laterale
Braccio libero e Ampia area di lavoro (17 cm)
Sgancio rapido del piedino
Placca in metallo millimetrata, Griffa a 6 ranghi e Luce led
Accessori inclusi:
Piedino standard (montato sulla macchina)
Piedino cerniera, asola e cucitura bottone
Apri asola/scucitore/spazzolina
Guida bordo /trapunta
Set di aghi (3 aghi misura 90/14)
Ferma spola (grande e piccolo)
Spoline (4x) (1x inserita nella capsula)
Cacciavite a L
Feltro anti scivolo spola
Porta spola ausiliario
Piastra esclusione trasporto
Manuale d’uso
Bustina morbida proteggi polvere
0 notes
Photo
DIPTYQUE• collezione ROSA MUNDI - in collaborazione con ANTOINETTE POISSON - Fragranza • Candele Profumate • Profumatori per ambienti - Collezione in Edizione Limitata "San Valentino" - Novità 2017 - Una splendida novità, e non ci si aspetta nulla di meno dal talento e dalla straordinaria capacità di scouting dei tre fondatori di diptyque. La nuova collezione, in edizione limitata Rosa Mundi è un instant classic da collezionare, bella da vedere e sublime da annusare, celebra la raffinata collaborazione con l'originale marchio francese Antoinette Poisson. Quella del brand A Paris chez Antoinette Poisson è la storia di tre giovani parigini diplomati in restauro alla Sorbona (Julie Stordiau, Vincent Farelly e Jean-Baptiste Martin) uniti da una comune passione, il restauro di antiche carte da parati e decori murali. L'entusiasmo profuso nel recupero di antichi manufatti cartacei si trasforma presto in una piccola impresa alla quale viene dato un nome evocativo, quello della marchesa di Pompadour, nata Jeanne-Antoinette Poisson, ed una missione precisa, riportare alla luce la bellezza della carta xilografata, detta anche domino, che ebbe fama nel XVIII secolo. Realizzata attraverso un procedimento di stampa con matrici in legno e utilizzata per rivestire libri, cofanetti, pareti, privilegiava una rappresentazione grafica e decorativa espressa in elaborati decor floreali e geometrici. Un'iniziativa che affascina i fondatori di diptyque, tanto da immaginare una collaborazione per illustrare una fragranza, la rosa Rosa Mundi, e farla sbocciare sulla carta. Per diptyque Antoinette Poisson riprende un tema floreale luminoso e romantico con protagonista la rosa accostata a motivi grafici naturalistici, di vegetazione immaginaria, stagliati su un tenue fondo verde acqua, impressi a mano su carta vergata di puro cotone nel formato 330x420 mm, rifinita con una cimosa che riporta la numerazione del modello ed il nome della Maison. Il loro utilizzo è molteplice, i fogli possono essere incorniciati e appesi come quadri, applicati come decor su una sola parete o in un intero ambiente, diptyque li trasforma in fogli profumati da riporre in cassetti o armadi e in cartoncini da appunti che mantengono a lungo la loro fragranza, un fascino d'altri tempi traslato nel contemporaneo. Il profumo da ardere, un piacere che si rinnova ad ogni uscita per diptyque. La candela Rosa Mundi è presentata nei due formati da 70 e 190 gr. I contenitori in vetro sono rivestiti da questa preziosa carta realizzata a mano con trama a fibre molto lunghe, per consentire alla luce di filtrare in trasparenza ed illuminare il motivo floreale nelle tonalità verde acqua e rosa. La Rosa Damascena e la rosa Centifolia trionfano nel cuore della composizione odorosa, circondate dalla freschezza fruttata di ribes nero, bergamotto, litchi e incise dal tocco lievemente speziato del geranio. L’Eau Dominotée si avvicina per sfumatura odorosa alla composizione emblematica della Maison Vinaigre de Toilette e si presta a molteplici utilizzi, come fragranza personale, per profumare ambienti e tessuti. Un fresco sentore di rosa dalla delicata sfumatura verde con un fondo impalpabile di patchouli che ne decreta la persistenza. Nella collezione Eau Rose debutta una novità: il profumo solido Eau Rose che entra a far parte della linea permanente della Maison. Gesto legato ad una tradizione del profumarsi antichissima, molto popolare negli anni ‘20. Per la creazione dei profumi solidi, diptyque utilizza metodi tradizionali della profumeria: i fiori vengono immersi in una sostanza grassa, rilasciando in modo naturale la loro fragranza. Un'operazione solo apparentemente semplice poiché, nel processo lungo e laborioso, i fiori freschi devono essere costantemente rinnovati. La cera profumata di Eau de Rose è contenuta in un cofanetto nero lacca, racchiude le preziose essenze di rosa centifolia e rosa damascena, accostate alla luminosità di litchi, miele, cedro, muschio. La tradizione profuma in punta di dita. Collezione Rosa Mundi: candela Rosa Mundi da 70 e 190g, Rosa Mundi ciottolo profumato 35g, Eau Dominotée multiuso 200ml, Rosa Mundi fodere cassetto - 4 fogli profumati Carta dominoté -Cartolina dominoté -Collezione Eau Rose: Eau Rose 100ml - Eau Rose roll-on 20ml - Eau Rose crema mani - Eau Rose profumo solido (novità). Disponibili nelle profumerie concessionarie esclusive, nelle Boutique diptyque e nei Bar à Parfums Olfattorio da Febbraio 2017. ©thebeautycove
2 notes
·
View notes
Text
Mercedes-Benz Prague Fashion Week. Primavera Estate 2019
Adam Kost
Adam Kost
Adam Kost
Adam Kost
Adam Kost
Artez: Martan
Artez: Lisa Konno
Artez: Maison The Faux
Artez: Schepers Bosman
Artez: Peet Dullaert
Chatty
Chatty
Chatty
Chatty
Chatty
Dominika Kozakova
Dominika Kozakova
Dominika Kozakova
Dominika Kozakova
Dominika Kozakova
Jan Cerny
Jan Cerny
Jan Cerny
Jan Cerny
Jan Cerny
La Formela
La Formela
La Formela
La Formela
La Formela
Outsiders Division
Outsiders Division
Outsiders Division
Outsiders Division
Outsiders Division
UTB-ZLIN: AiM
UTB-ZLIN: AiM
UTB-ZLIN: AiM
UTB-ZLIN: Eva Papouskova
UTB-ZLIN: Eva Papouskova
UTB-ZLIN: Eva Papouskova
Il Clam-Gallas Palace ha ospitato per la seconda volta la Mercedes-Benz Fashion Week di Praga per la stagione Primavera Estate 2019. La regalità dei suoi saloni, che rievocano una ricchezza prussiana, ha perfettamente incorniciato quello che ormai può essere definito come un possente desiderio di creatività che anima la capitale della Repubblica Ceca. Questa ultima edizione è stata caratterizzata da un clima di maggior rilassatezza, oltre che da temperature decisamente più ospitali, non riuscendo però a oscurare del tutto la mancanza, seppur sottile, di alcuni designer di spicco. Questa assenza ha d’altra parte favorito i creativi più giovani che hanno dato prova del proprio talento e, in alcuni casi, della rapida evoluzione di quest’ultimo.
Ecco i migliori secondo Vogue Talents.
Tra i primi a sfilare c’è stato il giovane Adam Kost che ha mostrato una crescita stilistica rispetto alla precedente edizione, eufemisticamente impressionante. Revision of Masculinity è il tema della sua collezione che reintepreta capi prettamente appartenenti al mondo femminile rendendoli perfetti per il guardaroba dell’uomo moderno, senza però far pensare troppo e quindi superando velocemente una noiosa estetica genderless. Con un sapiente uso di colori brillanti la maglieria diventa il fulcro per Kost con pantaloni ampi, maglioni oversize al cubo e una serie di completi con un collo allungato dalla stampa vagamente preistorica, fatto per rievocare un foulard.
Dominika Kozáková è la più dolce e timida tra le anime punk. Ma resta pur sempre punk. La sua collezione Homecoming Queens è un omaggio psichedelico a Vivienne Westwood con una rielaborazione del logo della designer britannica in chiave Kozáková. Le stampe prepotenti, l‘uso del latex e del pitone, così come i dettagli al neon si combinano a una acuta profondità della designer che si chiede cosa ci si aspetta dalle persone, soprattutto basandosi sull’impatto estetico. Il risultato è divertente ma davvero potente e rappresenta un invito a entrare nel suo mondo.
La ArtEZ University of the Arts di Arnhem in Olanda ha presentato cinque dei suoi talenti migliori con uno show collettivo che ha fatto subito dimenticare la loro giovane età. A partire da Peet Dullaert che ha proposto un plissé raffinatissimo, tale da rievocare le meraviglie di Mariano Fortuny. Martan, brand di Diek Pothoven e Luuk Kuijf ha invece giocato con i toni acidi e le ricche decorazioni per i suoi moderni tailleur, mentre Sanne Schepers e Anne Bosman di Schepers Bosman ha disegnato una collezione unisex che omaggia il bowling ma con un’attitude che mixa la vacanza allo skateboard. Lisa Konno diventa regina del nylon con overcoat e bomber dai toni saturi, accostati a contrasto a pantaloni ampi e morbidi; per concludere con Maison The Faux di Tessa de Boer e Joris Suk che hanno portato a Praga il loro fetish punk con accenti borghesi.
L’università Tomáše Bati di Zlín ci ha fatto conoscere due giovani e talentuose designer. Eva Papoušková con la sua collezione Fashion follows Function ha mostrato con vera genialità come la funzionalità possa essere assolutamente vincente. I suoi capi unisex dall’attitude sportiva hanno innovative abbottonature prodotte in Giappone, volumi ripensati per un utilizzo che non intacchi la silhouette e dettagli che rivelano una vera comprensione della vestibilità quotidiana. Michaela Hrinova con il suo AiM si ispira invece ai festival musicali estivi per una collezione divertente che, pur mantenendosi essenziale, non perde neanche una goccia della sua forte personalità.
Laformela di Antonín Soukup e Mirdzina Kohutiarová ha optato per una svolta iper-femminile e vagamente glamour per la sua nuova collezione che mantiene comunque il caratteristico concept sportivo. I tessuti luminosi si combinano così a coulisse e nylon per abiti moderni, mentre le giacche a vento sono proposte su pencil skirt, così come i blouson di pitone sono abbinati a pantaloni solo apparentemente sartoriali. Questo gioco si ripete e si alterna in tutte le proposte, pur facendo comunque sentire la mancanza del menswear che ci aveva colpito così tanto nella scorsa edizione.
Jan Cerny è un vero enfant prodige dello streetwear e lo ha nuovamente dimostrato con una sfilata presentata in un parcheggio all’aperto collegato a un garage sotterraneo usato come backstage. Egotrip è il titolo scelto da Cerny perché, come ha spiegato subito dopo lo show, questa collezione è stata realizzata per se stesso. In realtà spicca la collaborazione con l’artista slovacco Martin Lukáč che lo ha aiutato nella creazione di questi “viaggi egoistici” con decorazioni dipinte a mano che conferiscono un tocco di sofisticatezza. La collezione rivela quindi una qualità superiore rispetto al passato, grazie anche a lavorazioni come il maxi plissé delle felpe.
Outsiders Division è il brand spagnolo fondato da David Méndez Alonso, Alberto Perancho e Ales Gallifa. Il divertimento e il colore sono decisamente gli elementi chiave della collezione presentata a Praga, grazie a un’estetica pop arricchita da decori naïf. I pantaloni cropped e ampi sono proposti con un outerwear brillante fatto di trench e bomber. Perfettamente in linea con l’intero concept i bucket hat e i volumi velatamente clowneschi, ma nell’accezione più positiva del termine.
Infine Chatty di Radka Sirková e Anna Tušková torna alla carica dopo una precedente collezione un po’ fiacca. Per la prossima Primavera Estate il rapporto tra sport agonistico e moda rappresenta un perfetto fil rouge con lo scopo di cogliere lo spirito che anima questi due mondi così lontani. In passerella ricompare il denim caratteristico del brand, di cui si era sentita la mancanza, con completi moderni, overcoat e jeans dal taglio asimmetrico. La femminilità si combina perfettamente a questa ispirazione sportiva con trasparenze delicate e fantasie rigate.
L'articolo Mercedes-Benz Prague Fashion Week. Primavera Estate 2019 sembra essere il primo su Vogue.it.
Mercedes-Benz Prague Fashion Week. Primavera Estate 2019 published first on https://wholesalescarvescity.tumblr.com/
0 notes
Text
I saldi sono davvero agli sgoccioli… tuttavia, in quei fortunati angolini dei negozi (fisici e online) ancora dedicati agli articoli in sconto riuscirete facilmente a trovare un capo perfetto per tutte le stagioni!
Denim: cosa acquistare in saldo
La risposta è facile: jeans classici, jeggings, camicie o abiti chemisier. Tutto in denim, tutto passepartout, tutto di facile abbinamento e lungo utilizzo. Per non dimenticare due classici dei classici: il giubbino jeans (o il più moderno parka) e la (mini)gonna.
Se potete, non cercate capi low-cost, ma approfittando dei saldi e della grande durabilità del denim, concedetevi un capo buono, che duri, che vi valorizzi.
Ricordate che il jeggings è pur sempre un leggings – ma in denim – e quindi andrebbe indossato con bluse lunghe o t-shirt over. Ricordate che la camicia jeans è un capo must che dovrebbe essere in ogni armadio, che spesso si può portare anche aperta su una tee divertente. Ricordate che l’abito chemisier (o abito camicia) sarà il must della prossima primavera/estate.
Come scegliere i jeans da donna giusti
Inevitabilmente vi cadrà l’occhio sui nuovi arrivi: i capi nuovi profumano di nuovo, bello, ordinato… mentre l’angolo dei saldi è – appunto – solo un angolino in cui si addensano e si stipano mille capi, che vi ispirano niente altro che confusione. Se poi pensiamo agli store online: quanto tempo passerete a rovistare virtualmente nella parte del menù che recita “Saldi”?!
Per i nuovi acquisti di primavera/estate, dovete solo decidere il modello giusto… Diciamoci la verità: in fondo i jeans super-skinny valorizzano il fisico di pochissime donne! Sapete scegliere il jeans che fa per voi?
Trovate un ottimo aiuto nella Denim Guide di Liu Jo, nata proprio per trovare il jeans perfetto. Per la nuova stagione Liu Jo propone una vasta gamma di jeans da donna modelli in grado di soddisfare tutte le esigenze fisiche e di stile, come i modelli della linea “Bottom Up”, con un fit che valorizza davvero tutte. Con vita ad altezza media e la gamba slim, la silhouette risulta definita e valorizzata e i vostri nuovi jeans saranno perfetti per outfit quotidiani con top colorati, giacche in pelle, sneakers o sandali.
Se avete un fisico a pera (spalle e vita strette e fianchi larghi), prediligete jeans a gamba dritta o bootcut con colori non troppo chiari.
Se invece il vostro fisico è a mela (gambe e fianchi snelli e spalle strette, con vita larga), dovreste optare per modelli a gamba diritta, preferibilmente senza bottoni ma con zip sul fianco, con tessuti ben elasticizzati. Non fate l’errore di scegliere la vita alta, perché stringerebbero in alto mandando la ciccia più in basso (orrore!).
Se avete un corpo a triangolo (inverso: spalle larghe e fianchi e gambe molto sottili): potete riempire la zona e cercare di bilanciare la figura con tasche e applicazioni.
Se siete curvy (magari in forma, ma comunque formose), sicuramente la vostra fisicità verrà valorizzata dal modello bootcut che allungherà le gambe e snellirà la figura.
Se il vostro corpo ha una silhouette rettangolare (fianchi magri, vita poco definita, spalle larghe), beh… ogni modello va bene! Un fisico androgino rispecchia in fondo la fisicità per cui i jeans nacquero: quella maschile!
Avete scelto il vostro tipo?
Ph. credits Pinterest
#fashion #Denim: cosa acquistare in saldo e come scegliere i #jeans da donna giusti I saldi sono davvero agli sgoccioli… tuttavia, in quei fortunati angolini dei negozi (fisici e online) ancora dedicati agli articoli in sconto riuscirete facilmente a trovare un capo perfetto per tutte le stagioni!
0 notes
Text
Stone Island
Massimo Osti nacque come grafico pubblicitario ma già nei primi anni '70 si affacciò nel mondo dell'abbigliamento disegnando una linea di magliette con stampe, servendosi di metodi allora usati solo per la stampa su carta, come la quadricromia e la serigrafia.In seguito al successo di questa prima collezione di T-shirt, accettò la proposta di disegnare una collezione completa per uomo e diventare socio dell'azienda produttrice che, per volontà dello stesso Osti, venne chiamata Chester Perry, (in seguito C.P. Company) come quella in cui lavorava Bristow, il protagonista di un fumetto popolare in quegli anni pubblicato su Linus.
Con C.P. Company Osti gettò le basi della sua filosofia creativa interamente improntata sulla sperimentazione. La sua prima idea di grande impatto fu la lavorazione del cosiddetto "tinto in capo", che rivoluzionò il settore. Questo procedimento permetteva di ottenere effetti di tono su tono molto efficaci grazie alla diversa reazione ad un unico bagno di tintura da parte dei vari materiali che compongono il capo finito. Nel 1981 alle linee CP Company e CP Company Baby si affiancò il nuovo marchio Boneville.
La continua ricerca su finissaggi e materiali portò, nel 1982, alla nascita della nuova linea Stone Island, la cui prima collezione fu interamente realizzata con un innovativo tessuto bicolore reversibile, ispirato alla tela da camion ed altamente resistente, a cui un lavaggio stone-wash conferiva un aspetto usato. Il successo fu tale che la nuova collezione andò esaurita in soli 10 giorni dalla uscita nei negozi.
Nel 1983 Osti cedette le sue quote societarie alla Italiana Manifatture di San Benedetto del Tronto cui offrì una consulenza stagionale per il marchio Pooh jeans. L'anno seguente le quote della CP Company acquisite dalla Italiana Manifatture vennero cedute al Gruppo Finanziario Tessile di Torino. Massimo Osti rimase Presidente dell'azienda e con la sua équipe si dedicò interamente al prodotto e alle strategie comunicative. Nel 1985, inaugurando una tendenza che nel settore verrà poi seguita da molti, divenne editore del CP Magazine, un giornale-catalogo venduto nelle edicole in formato extra large che racchiudeva le immagini fotografiche di tutti i capi delle varie collezioni CP Company. La tiratura arrivò a superare le 50.000 copie confermando l'efficacia di quest'inusuale veicolo pubblicitario.
A partire dal 1987 l'impulso alla sperimentazione, in sinergia con importanti aziende tessili italiane, diede vita a materiali brevettati come il Rubber Flax e il Rubber Wool. Il lino e la lana assunsero un nuovo aspetto ed una nuova “mano” attraverso la spalmatura gommata, che conferiva loro una maggiore resistenza ed una nuova impermeabilità. Di quest'anno sono anche i primi esperimenti sulla smerigliatura di lane pettinate, procedimento fino ad allora mai tentato, oggi di uso comune in tutte le aziende laniere.
La Ice Jacket vide la sua nascita quello stesso anno. Avvalendosi di ricerche tecnologiche d'avanguardia Osti creò insieme all'azienda ITS questo nuovo tessuto in grado di cambiare colore al variare della temperatura. Sempre nel 1987 Massimo Osti venne invitato a Berlino come rappresentante dell'Industria dell'Abbigliamento Italiano, per le celebrazioni del 750º anniversario della fondazione della città, del 150º anniversario della nascita della confezione tessile e del 15º anno della sua carriera. In occasione di questo evento venne allestita una mostra all'interno del Palazzo del Reichstag di Berlino.
Nel 1988, con la partecipazione come sponsor alle Mille Miglia, si aprì una nuova strada comunicativa dei prodotti firmati Massimo Osti. Seguì l'adesione alla Rainforest Foundation, l'iniziativa promossa dal cantante Sting e dal capo della tribù amazzonica dei Kayapó Raoni, volta alla sensibilizzazione dell'opinione pubblica mondiale al problema della deforestazione dell'Amazzonia. Nel 1991, dopo avere inaugurato il negozio CP nello storico grattacielo Flatiron di New York, venne presentato per Stone Island un altro capo-icona, la Reflective Jacket, realizzata con un innovativo materiale nato dalla ricerca tecnologica giapponese, che ad un tessuto impermeabile associa un sottilissimo strato di microsfere di vetro, in grado di riflettere con sorprendente efficacia sorgenti luminose anche molto deboli.
Da una partnership con la ditta Allegri nacque nel 1993 il nuovo marchio Left Hand, anch'esso forte dell'uso di un materiale esclusivo, un "tessuto non tessuto", realizzato con fibre di poliestere e poliammide pressate, che come il feltro consente il "taglio vivo".
Solo l'anno seguente Osti fondò la Massimo Osti Production, azienda che intendeva offrire la sintesi delle esperienze e dei successi di 20 anni di innovazioni tecniche e formali. Nel 1995 nacque la linea ST 95 e l'anno seguente iniziò la collaborazione con Superga per la quale Osti disegnò una serie di capi immagine.
Solo due anni più tardi, nel 1998 ebbe la luce una nuova azienda per la produzione e la distribuzione del marchio OM Project, frutto di un accordo con il Gruppo Fratini. Anche questa nuova linea d'abbigliamento venne pensata per essere realizzata con nuovi tessuti: l'Eletric-j, un materiale molto resistente ottenuto dalla trama di un filo di poliestere e uno di rame; il Cool Cotton realizzato combinando cotone e Coolmax, per conferire un aspetto più naturale ad una fibra cava che assorbe e trasporta all'esterno il vapore corporeo; il Mag Defender, un canvas di poliestere e carbonio a trama molto resistente in grado di proteggere dai campi magnetici e lo Steel, una tela di nylon tramata con cotone ritorto e acciaio inox, altamente resistente a tagli e strappi, concepito come una vera e propria "armatura metropolitana".
Nel 1999 Massimo Osti strinse una collaborazione con la Dockers Europe per la progettazione di una nuova linea di pantaloni ad alto contenuto tecnico chiamata Equipment for Legs. All'interno della collezione, studiata sulla base di tessuti dal forte contenuto tecnico, spiccavano una serie di capi realizzati con il Kevlar, rielaborato per divenire più morbido e funzionale al suo utilizzo nel campo dell'abbigliamento. Tra gli ultimi lavori dello stilista ci fu la linea ICD, nata nel 2000 da una collaborazione con Levi's, che presentava una vasta gamma di giubbotti dalle performance altamente tecniche. Ad ICD si aggiunse poi la linea ICD+ frutto di un ulteriore accordo con la Philips, che inserì all'interno dei capi spalla un telefono cellulare ed un lettore musicale MP3 internamente collegati, dotati di auricolare e microfono.
L'eredità dei suoi intensi 30 anni di lavoro sopravvive oggi in un archivio tessile, il Massimo Osti Archive sito a Bologna, composto da più di 50.000 campioni di tessuti, provenienti da circa 300 fornitori tessili e laboratori di finissaggi internazionali, e da 5.000 capi di abbigliamento.
0 notes
Text
Mercedes-Benz Prague Fashion Week. Primavera Estate 2019
Adam Kost
Adam Kost
Adam Kost
Adam Kost
Adam Kost
Artez: Martan
Artez: Lisa Konno
Artez: Maison The Faux
Artez: Schepers Bosman
Artez: Peet Dullaert
Chatty
Chatty
Chatty
Chatty
Chatty
Dominika Kozakova
Dominika Kozakova
Dominika Kozakova
Dominika Kozakova
Dominika Kozakova
Jan Cerny
Jan Cerny
Jan Cerny
Jan Cerny
Jan Cerny
La Formela
La Formela
La Formela
La Formela
La Formela
Outsiders Division
Outsiders Division
Outsiders Division
Outsiders Division
Outsiders Division
UTB-ZLIN: AiM
UTB-ZLIN: AiM
UTB-ZLIN: AiM
UTB-ZLIN: Eva Papouskova
UTB-ZLIN: Eva Papouskova
UTB-ZLIN: Eva Papouskova
Il Clam-Gallas Palace ha ospitato per la seconda volta la Mercedes-Benz Fashion Week di Praga per la stagione Primavera Estate 2019. La regalità dei suoi saloni, che rievocano una ricchezza prussiana, ha perfettamente incorniciato quello che ormai può essere definito come un possente desiderio di creatività che anima la capitale della Repubblica Ceca. Questa ultima edizione è stata caratterizzata da un clima di maggior rilassatezza, oltre che da temperature decisamente più ospitali, non riuscendo però a oscurare del tutto la mancanza, seppur sottile, di alcuni designer di spicco. Questa assenza ha d’altra parte favorito i creativi più giovani che hanno dato prova del proprio talento e, in alcuni casi, della rapida evoluzione di quest’ultimo.
Ecco i migliori secondo Vogue Talents.
Tra i primi a sfilare c’è stato il giovane Adam Kost che ha mostrato una crescita stilistica rispetto alla precedente edizione, eufemisticamente impressionante. Revision of Masculinity è il tema della sua collezione che reintepreta capi prettamente appartenenti al mondo femminile rendendoli perfetti per il guardaroba dell’uomo moderno, senza però far pensare troppo e quindi superando velocemente una noiosa estetica genderless. Con un sapiente uso di colori brillanti la maglieria diventa il fulcro per Kost con pantaloni ampi, maglioni oversize al cubo e una serie di completi con un collo allungato dalla stampa vagamente preistorica, fatto per rievocare un foulard.
Dominika Kozáková è la più dolce e timida tra le anime punk. Ma resta pur sempre punk. La sua collezione Homecoming Queens è un omaggio psichedelico a Vivienne Westwood con una rielaborazione del logo della designer britannica in chiave Kozáková. Le stampe prepotenti, l‘uso del latex e del pitone, così come i dettagli al neon si combinano a una acuta profondità della designer che si chiede cosa ci si aspetta dalle persone, soprattutto basandosi sull’impatto estetico. Il risultato è divertente ma davvero potente e rappresenta un invito a entrare nel suo mondo.
La ArtEZ University of the Arts di Arnhem in Olanda ha presentato cinque dei suoi talenti migliori con uno show collettivo che ha fatto subito dimenticare la loro giovane età. A partire da Peet Dullaert che ha proposto un plissé raffinatissimo, tale da rievocare le meraviglie di Mariano Fortuny. Martan, brand di Diek Pothoven e Luuk Kuijf ha invece giocato con i toni acidi e le ricche decorazioni per i suoi moderni tailleur, mentre Sanne Schepers e Anne Bosman di Schepers Bosman ha disegnato una collezione unisex che omaggia il bowling ma con un’attitude che mixa la vacanza allo skateboard. Lisa Konno diventa regina del nylon con overcoat e bomber dai toni saturi, accostati a contrasto a pantaloni ampi e morbidi; per concludere con Maison The Faux di Tessa de Boer e Joris Suk che hanno portato a Praga il loro fetish punk con accenti borghesi.
L’università Tomáše Bati di Zlín ci ha fatto conoscere due giovani e talentuose designer. Eva Papoušková con la sua collezione Fashion follows Function ha mostrato con vera genialità come la funzionalità possa essere assolutamente vincente. I suoi capi unisex dall’attitude sportiva hanno innovative abbottonature prodotte in Giappone, volumi ripensati per un utilizzo che non intacchi la silhouette e dettagli che rivelano una vera comprensione della vestibilità quotidiana. Michaela Hrinova con il suo AiM si ispira invece ai festival musicali estivi per una collezione divertente che, pur mantenendosi essenziale, non perde neanche una goccia della sua forte personalità.
Laformela di Antonín Soukup e Mirdzina Kohutiarová ha optato per una svolta iper-femminile e vagamente glamour per la sua nuova collezione che mantiene comunque il caratteristico concept sportivo. I tessuti luminosi si combinano così a coulisse e nylon per abiti moderni, mentre le giacche a vento sono proposte su pencil skirt, così come i blouson di pitone sono abbinati a pantaloni solo apparentemente sartoriali. Questo gioco si ripete e si alterna in tutte le proposte, pur facendo comunque sentire la mancanza del menswear che ci aveva colpito così tanto nella scorsa edizione.
Jan Cerny è un vero enfant prodige dello streetwear e lo ha nuovamente dimostrato con una sfilata presentata in un parcheggio all’aperto collegato a un garage sotterraneo usato come backstage. Egotrip è il titolo scelto da Cerny perché, come ha spiegato subito dopo lo show, questa collezione è stata realizzata per se stesso. In realtà spicca la collaborazione con l’artista slovacco Martin Lukáč che lo ha aiutato nella creazione di questi “viaggi egoistici” con decorazioni dipinte a mano che conferiscono un tocco di sofisticatezza. La collezione rivela quindi una qualità superiore rispetto al passato, grazie anche a lavorazioni come il maxi plissé delle felpe.
Outsiders Division è il brand spagnolo fondato da David Méndez Alonso, Alberto Perancho e Ales Gallifa. Il divertimento e il colore sono decisamente gli elementi chiave della collezione presentata a Praga, grazie a un’estetica pop arricchita da decori naïf. I pantaloni cropped e ampi sono proposti con un outerwear brillante fatto di trench e bomber. Perfettamente in linea con l’intero concept i bucket hat e i volumi velatamente clowneschi, ma nell’accezione più positiva del termine.
Infine Chatty di Radka Sirková e Anna Tušková torna alla carica dopo una precedente collezione un po’ fiacca. Per la prossima Primavera Estate il rapporto tra sport agonistico e moda rappresenta un perfetto fil rouge con lo scopo di cogliere lo spirito che anima questi due mondi così lontani. In passerella ricompare il denim caratteristico del brand, di cui si era sentita la mancanza, con completi moderni, overcoat e jeans dal taglio asimmetrico. La femminilità si combina perfettamente a questa ispirazione sportiva con trasparenze delicate e fantasie rigate.
L'articolo Mercedes-Benz Prague Fashion Week. Primavera Estate 2019 sembra essere il primo su Vogue.it.
Mercedes-Benz Prague Fashion Week. Primavera Estate 2019 published first on https://wholesalescarvescity.tumblr.com/
0 notes
Text
Mercedes-Benz Prague Fashion Week. Primavera Estate 2019
Adam Kost
Adam Kost
Adam Kost
Adam Kost
Adam Kost
Artez: Martan
Artez: Lisa Konno
Artez: Maison The Faux
Artez: Schepers Bosman
Artez: Peet Dullaert
Chatty
Chatty
Chatty
Chatty
Chatty
Dominika Kozakova
Dominika Kozakova
Dominika Kozakova
Dominika Kozakova
Dominika Kozakova
Jan Cerny
Jan Cerny
Jan Cerny
Jan Cerny
Jan Cerny
La Formela
La Formela
La Formela
La Formela
La Formela
Outsiders Division
Outsiders Division
Outsiders Division
Outsiders Division
Outsiders Division
UTB-ZLIN: AiM
UTB-ZLIN: AiM
UTB-ZLIN: AiM
UTB-ZLIN: Eva Papouskova
UTB-ZLIN: Eva Papouskova
UTB-ZLIN: Eva Papouskova
Il Clam-Gallas Palace ha ospitato per la seconda volta la Mercedes-Benz Fashion Week di Praga per la stagione Primavera Estate 2019. La regalità dei suoi saloni, che rievocano una ricchezza prussiana, ha perfettamente incorniciato quello che ormai può essere definito come un possente desiderio di creatività che anima la capitale della Repubblica Ceca. Questa ultima edizione è stata caratterizzata da un clima di maggior rilassatezza, oltre che da temperature decisamente più ospitali, non riuscendo però a oscurare del tutto la mancanza, seppur sottile, di alcuni designer di spicco. Questa assenza ha d’altra parte favorito i creativi più giovani che hanno dato prova del proprio talento e, in alcuni casi, della rapida evoluzione di quest’ultimo.
Ecco i migliori secondo Vogue Talents.
Tra i primi a sfilare c’è stato il giovane Adam Kost che ha mostrato una crescita stilistica rispetto alla precedente edizione, eufemisticamente impressionante. Revision of Masculinity è il tema della sua collezione che reintepreta capi prettamente appartenenti al mondo femminile rendendoli perfetti per il guardaroba dell’uomo moderno, senza però far pensare troppo e quindi superando velocemente una noiosa estetica genderless. Con un sapiente uso di colori brillanti la maglieria diventa il fulcro per Kost con pantaloni ampi, maglioni oversize al cubo e una serie di completi con un collo allungato dalla stampa vagamente preistorica, fatto per rievocare un foulard.
Dominika Kozáková è la più dolce e timida tra le anime punk. Ma resta pur sempre punk. La sua collezione Homecoming Queens è un omaggio psichedelico a Vivienne Westwood con una rielaborazione del logo della designer britannica in chiave Kozáková. Le stampe prepotenti, l‘uso del latex e del pitone, così come i dettagli al neon si combinano a una acuta profondità della designer che si chiede cosa ci si aspetta dalle persone, soprattutto basandosi sull’impatto estetico. Il risultato è divertente ma davvero potente e rappresenta un invito a entrare nel suo mondo.
La ArtEZ University of the Arts di Arnhem in Olanda ha presentato cinque dei suoi talenti migliori con uno show collettivo che ha fatto subito dimenticare la loro giovane età. A partire da Peet Dullaert che ha proposto un plissé raffinatissimo, tale da rievocare le meraviglie di Mariano Fortuny. Martan, brand di Diek Pothoven e Luuk Kuijf ha invece giocato con i toni acidi e le ricche decorazioni per i suoi moderni tailleur, mentre Sanne Schepers e Anne Bosman di Schepers Bosman ha disegnato una collezione unisex che omaggia il bowling ma con un’attitude che mixa la vacanza allo skateboard. Lisa Konno diventa regina del nylon con overcoat e bomber dai toni saturi, accostati a contrasto a pantaloni ampi e morbidi; per concludere con Maison The Faux di Tessa de Boer e Joris Suk che hanno portato a Praga il loro fetish punk con accenti borghesi.
L’università Tomáše Bati di Zlín ci ha fatto conoscere due giovani e talentuose designer. Eva Papoušková con la sua collezione Fashion follows Function ha mostrato con vera genialità come la funzionalità possa essere assolutamente vincente. I suoi capi unisex dall’attitude sportiva hanno innovative abbottonature prodotte in Giappone, volumi ripensati per un utilizzo che non intacchi la silhouette e dettagli che rivelano una vera comprensione della vestibilità quotidiana. Michaela Hrinova con il suo AiM si ispira invece ai festival musicali estivi per una collezione divertente che, pur mantenendosi essenziale, non perde neanche una goccia della sua forte personalità.
Laformela di Antonín Soukup e Mirdzina Kohutiarová ha optato per una svolta iper-femminile e vagamente glamour per la sua nuova collezione che mantiene comunque il caratteristico concept sportivo. I tessuti luminosi si combinano così a coulisse e nylon per abiti moderni, mentre le giacche a vento sono proposte su pencil skirt, così come i blouson di pitone sono abbinati a pantaloni solo apparentemente sartoriali. Questo gioco si ripete e si alterna in tutte le proposte, pur facendo comunque sentire la mancanza del menswear che ci aveva colpito così tanto nella scorsa edizione.
Jan Cerny è un vero enfant prodige dello streetwear e lo ha nuovamente dimostrato con una sfilata presentata in un parcheggio all’aperto collegato a un garage sotterraneo usato come backstage. Egotrip è il titolo scelto da Cerny perché, come ha spiegato subito dopo lo show, questa collezione è stata realizzata per se stesso. In realtà spicca la collaborazione con l’artista slovacco Martin Lukáč che lo ha aiutato nella creazione di questi “viaggi egoistici” con decorazioni dipinte a mano che conferiscono un tocco di sofisticatezza. La collezione rivela quindi una qualità superiore rispetto al passato, grazie anche a lavorazioni come il maxi plissé delle felpe.
Outsiders Division è il brand spagnolo fondato da David Méndez Alonso, Alberto Perancho e Ales Gallifa. Il divertimento e il colore sono decisamente gli elementi chiave della collezione presentata a Praga, grazie a un’estetica pop arricchita da decori naïf. I pantaloni cropped e ampi sono proposti con un outerwear brillante fatto di trench e bomber. Perfettamente in linea con l’intero concept i bucket hat e i volumi velatamente clowneschi, ma nell’accezione più positiva del termine.
Infine Chatty di Radka Sirková e Anna Tušková torna alla carica dopo una precedente collezione un po’ fiacca. Per la prossima Primavera Estate il rapporto tra sport agonistico e moda rappresenta un perfetto fil rouge con lo scopo di cogliere lo spirito che anima questi due mondi così lontani. In passerella ricompare il denim caratteristico del brand, di cui si era sentita la mancanza, con completi moderni, overcoat e jeans dal taglio asimmetrico. La femminilità si combina perfettamente a questa ispirazione sportiva con trasparenze delicate e fantasie rigate.
L'articolo Mercedes-Benz Prague Fashion Week. Primavera Estate 2019 sembra essere il primo su Vogue.it.
Mercedes-Benz Prague Fashion Week. Primavera Estate 2019 published first on https://wholesalescarvescity.tumblr.com/
0 notes