#un bel voto
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gotaholeinmysoull · 1 year ago
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sono felice sì , ma non soddisfatta perché ho dato pochi esami e con voti bassi
ho accettato tutto per il semplice fatto che era il primo anno, ma da quest'anno rigo dritto studio (più o meno) giorno per giorno e mi faccio il culo per passare gli esami almeno con 25
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nordic-italian-german · 11 months ago
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Non l'assistente della professoressa che fa un commento poco carino sulla mia R moscia, definendo anche l'esposizione dell'esame 'poco professionale' per via di quest'ultima
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greatmoonballoon · 3 months ago
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A prescindere dalla relazione sentimentale, io ho anche perso un amico. Ci supportavamo a vicenda, ci incoraggiavamo perché avevamo più o meno percorsi paralleli: università, attività artistiche, obbiettivi simili.
Abbiamo percorso un tratto di vita insieme e al momento non ho ancora trovato nessuno con cui io abbia stretto un legame così speciale.
Oggi mi sento sola. Quando prendo un bel voto ad un esame o mi capita una bella occasione io non posso più raccontarglielo. Io non sono più lì per lui ad incoraggiarlo o semplicemente ascoltarlo quando mi racconta quali sono i suoi programmi della giornata.
Non ho perso solo un ragazzo ma anche un migliore amico.
Ecco perché per me è davvero difficile superare la fine di una storia. Mi lego tanto a qualcuno soprattutto quando si crea un rapporto così profondo.
Mi sento così sola adesso.
Ecco, sto di nuovo piangendo.
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davidewblog · 2 months ago
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L'università a volte da soddisfazioni enormi, magari dopo lunghi periodi di stress.
Una delle studentesse con cui vivo, Violetta, ha passato un esame parziale, la prima parte di uno degli esami più difficili del suo corso di laurea, ed è felice da non potersi trattenere.
Ci ha messo moltissimo tempo a prepararlo, ed era molto insicura, anche se io le dicevo che si sentiva insicura proprio perché era preparata, che quelli erano i dubbi che vengono proprio a chi ha studiato.
E infatti lo ha passato con un bel voto, e ora per la seconda parte dell'esame, tra un mese, andrà molto più fiduciosa, ma neanche ci sta pensando, è troppo contenta per questo risultato.
Quando lei è felice, raggiunge anche la massima bellezza di aspetto. Non che non lo sia sempre, ma in questi casi lo è ancora di più. La pelle perfettamente liscia e vellutata, i capelli leggeri, gli occhi limpidi e sereni, perfino la forma del seno sembra cambiare ed essere ancora più proporzionata, ma quella magari lo è sempre ed è solo una mia impressione che lo sia di più. La voce serena, la voglia di parlare di cose leggere.
Sono tutte cose con cui trasmette anche a me il suo benessere, e anche se io non ho dato ora nessun esame, mi sento come se avessi superato il quel parziale.
È incredibile, davvero, devo ringraziare l'Università che può produrre nelle persone queste sensazioni.
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kyda · 2 months ago
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passerò il pomeriggio a cercare di capire come scrivere un thesis statement che devo submit entro domani a mezzanotte ma non è obbligatorio farlo solo che io voglio veramente impegnarmi e prendere un bel voto e imparare a scrivere degli essay e questa materia e questo prof mi piacciono un sacco e finora lui mi ha dato dei feedback molto chiari su tutti e tre gli assignment che ho mandato e voglio essere brava, anzi bravissima, e soprattutto voglio tornare a palermo e non dover andare a nessuna lezione e voglio potermi dire CE L'HO FATTA HO IMPARATO A SCRIVERE DEGLI ESSAY DECENTI quindi adesso vado a leggere cose su come sono descritte le donne ne il castello di otranto anche se vorrei tanto scrivere alla mia prof di letteratura inglese di casa e chiederle aiuto in ginocchio perché mi sento una bimba abbandonata a se stessa e vorrei anche solo un aiuto per trovare fonti decenti ma non lo farò: sono grande e matura e in irlanda e devo fare tutto da sola (😭)
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blogitalianissimo · 11 months ago
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Onestamente non ho seguito il festival (tranne che per i meme e i vostri post). Però se il televoto mi arriva a un 60% ( e finisce secondo) e invece vince chi ha fatto solo il 16%, un bel vaffanculo è il minimo. Voto del pubblico proprio worthless per la Rai
Renditi conto che con questa roba qua si gridò allo scandalo
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Adesso 60% vs 16%, un gap ancora più enorme, penso il più grande furto con scasso della storia della Rai
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missviolet1847 · 4 months ago
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Bambini in guerra che a scuola non tornano | il manifesto
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Una bambina legge nella scuola dell’Unrwa usata come rifugio dai palestinesi - foto Ansa
Il primo giorno. Il primo giorno in classe è il primo giorno del mondo nuovo, il nostro pensiero va a Gaza: buco nero dell’umanità, inizio e fine di ogni principio etico e morale sull’esistere
Pubblicato 21 ore fa
Edizione del 12 settembre 2024
Valeria Parrella
Il primo giorno di scuola è importantissimo, è la notizia, perché la scuola salva la vita, come il servizio sanitario nazionale, né più né meno. E certo tra le istituzioni su cui si incardinano le democrazie ci sono entrambi.
E certo un pronto soccorso ti salva la vita sull’urgenza e la scuola pubblica te la salva sulla lunga percorrenza: sul resto dell’esistenza. E certo per noi sono i pilastri, il fondamento, il motivo per cui siamo sicuri che pagare le tasse non è solo un dovere ma anche un diritto, e questa cosa riesce ancora a essere vera, nonostante da anni i governi che si avvicendano non diano importanza né all’uno né all’altra, smantellandoli nel senso e nelle risorse.
Ma, come meritoriamente Cartabellotta ha lanciato l’appello Salviamo il Servizio sanitario nazionale, così ugualmente dobbiamo fare con la scuola pubblica, salvarla dalla fatiscenza delle strutture, dalla privazione delle risorse, dall’ingaggio truffaldino dei docenti, dalle graduatorie umilianti, dall’emigrazione colpevole, dal reclutamento sine ratione dei docenti di sostegno.
Dobbiamo salvare la nostra scuola dall’indebolimento dell’idea stessa di Scuola, costretta a viversi come un’azienda, con i presidi che si devono chiamare dirigenti. Come se fosse una cosa privata, in cui va meglio chi produce, e di cui però non si sanno valutare i meriti.
E nessuna prova invalsi ha mai provato nulla.
E nessuna corsa alle iscrizioni ha mai provato nulla.
E nessuna graduatoria di «quanti cento alla maturità» ha mai provato nulla.
Da sud a nord la prova di una buona scuola è che ci sono ragazzi che vengono dalle situazioni famigliari più disparate, dalle condizioni economiche e psicofisiche più diverse, e si ritrovano negli stessi banchi, ad ascoltare le stesse parole, a studiare dagli stessi testi, a confrontarsi con le stesse paure, a criticare o amare gli stessi professori.
Entrano insieme ed escono insieme e riescono a dividere tutto. È questa la buona scuola.
Un posto dove sappiamo che i nostri figli sono al sicuro, dove si sentono liberi, dove possono fare domande, ricevere risposte, e anche sconfessarci.
Lì si crea il cittadino, in quel momento lì.
E noi questa cosa la sappiamo, la sappiamo da sempre perché è stato lo strumento con cui si sono emancipate le nostre madri, la sappiamo perché, assieme al voto, è il vero lascito di cui parla Cortellesi nel suo bel film. La sappiamo perché c’è un’ondata di populismo che parte da Trump e arriva a palazzo Chigi in cui si dice il contrario, ci si permettono ignoranze, e grammaticali, e istituzionali, e di contenuti. Si avallano le stesse come se questo garantisse una maggiore aderenza alla realtà. Quando l’unica cosa che garantisce è maggior servaggio. Chi è ignorante può essere condotto, chi studia è libero.
Noi lo sappiamo da sempre, è per questo che mentre ci arrivano nelle chat foto di primi giorni di scuola, di ragazzine con i trolley rosa e giovani genitori alle prese con l’inserimento, il nostro pensiero va a quelle ragazzine a cui è negata l’istruzione, a chi un primo giorno di scuola non ce l’ha perché dei governi oscurantisti vogliono le donne come schiave, e sanno che la prima catena nasce dall’analfabetismo.
Mentre ci arrivano le foto delle nostre bambine che incerte sui passetti vanno a conoscere il mondo il nostro pensiero va a quelle bambine costrette in casa, nei campi, come nei racconti di Carlo Levi: non era molto tempo fa, che una bambina o un asino per portar la gerla erano la stessa cosa, picchiate uguale, asservite uguale, ammogliate senza scelta.
E ma appunto, noi lo guardiamo appena girandoci di 50 anni dietro, ma qui e ora, proprio nello stesso smartphone sul quale ci arrivano le speranze e le emozioni e i saluti delle mamme dei liceali, lì dove ci diciamo «buon primo giorno!» in quello stesso smartphone ci arrivano le immagini senza volto delle stesse bambine, nate qualche meridiano più in là.
Proprio perché sappiamo che il primo giorno di scuola è il primo giorno del mondo nuovo, il nostro pensiero va a Gaza, buco nero dell’umanità, inizio e fine di ogni principio etico e morale sull’esistere. Abominio sotto gli occhi di tutti, luogo perduto- vicino, lontano- dove si scavano a mani nude corpi di altri bambini che la scuola l’avrebbero amata come l’amiamo noi.
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abr · 4 months ago
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Referendumdum
Referendum in Italì si tengono dal 1974 (divorzio). Il quorum (voto del 50%+1 degli aventi diritto, altrimenti non vale) fu sempre raggiunto fino al 1987 : 5 chiamate, 14 temi votati.
La prima crepa nel 1990: i referendum contro la caccia e l'uso di fitofarmaci floppano. Tra il 1991 e il 1993, onda Mani Pulite, il popolo torna a credere nel potere delle urne; 3 consultazioni a quorum raggiunto, 21 temi votati. Dal 1997 in poi cala il sipario: quorum falliti 8 volte, l'ultima nel 2022; fu centrato per un soffio solo una volta, nel 2011 (acqua pubblica e nucleare II).
Bel track record di successo ... fingendo di dimenticare che anche in caso di quorum raggiunto, i risultati dei referendum "scomodi" si possono tranquillamente ignorare: quello sulla responsabilità civile dei giudici (cioè anche per loro chi sbaglia almeno paghi), nel lontano 1987, fu un plebiscito: 65% degli aventi diritto, 80% dei quali a favore. Eppure siamo ancora en attendant.
Non vorrei mai passare per un Fassino - me tocco - ma verrebbe razionalmente da dire: vadino pure avanti coi loro esergizi demogradigi sulle autonomie da negare a chi se le sia guadagnate e per la cittadinanza veloce agli amichi.
Faccino pure, quanto a noi sappiamo che ai referendumdum i segnali più forti si lanciano andando al mare.
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laferocia · 1 year ago
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Mike Patton at JazzIn Festival Milano, 2010: Mike talks about trees, his wife, and says lots of "WOW".
youtube
Alright, here we go! Santa is coming, and Lilia from Italy wants to make a gift for her international Mike fan friends.
Let me give you a bit of context: the event is called JazzMi Festival. The individuals you see at the beginning of the video are Letizia Moratti, who was the mayor of Milan at that time; Red Ronnie (the guy with red hair and round glasses), a famous italian DJ in the 70s and 80s and for years the host of a TV show where he featured excellent artists who could perform live, the "Roxy Bar"; Nick The Nightfly (the guy with white hair), a Scotsman who has been in Italy for years, at that time he was the artistic director of the event and also a DJ.
Letizia Moratti shakes hands with Nick and they exchange greetings.
Red Ronnie: sei il direttore del festival! // You are the festival director!
Nick: Sì! Benvenuto Red, benvenuto Red! Adesso andiamo a trovare anche Mike, magari lo salutiamo. Vediamo se... facciamo un viaggio da queste parti. // Yes! Welcome Red, welcome Red! Now let's go and find Mike, perhaps we can say hello to him too. Let's see if... we take a tour around these parts.
Letizia Moratti: sono molto felice di essere riuscita a venire // I am pleased to have succeeded in coming.
They have a brief exchange about a previous event in Milan. Nick mentions that it was a beautiful evening and compliments the mayor not only for the event but also for the speech, which he describes as touching and non-institutional. She thanks him and replies that she is not good at speaking in an institutional manner. Nick remarks that he has the same issue with Italian, sometimes saying things he shouldn't (Moratti, however, praises his Italian, which is indeed excellent, featuring a slight and charming Anglophone accent).
At 1:10, finally they met Mike.
Mike: Ciao, salve, tutto bene? Sono Mike. Questo è Daniele // Hi, hello, how are you? I'm Mike. This is Daniele.
Daniele: Piacere // Nice to meet you.
Moratti speaks to Mike in English and he responds in Italian "Parlo abbastanza bene, non perfetto" (= I speak Italian quite well, though not perfectly").
Moratti: grazie per essere qua // Thanks for being here.
Mike: oh, grazie per... it's great to be here.
A note of appreciation for Letizia Moratti: she is one of the few Italian politicians who speaks a decent English.
2:02, Mike: è un bel lavoro! // It's quite a job!
Red Ronnie: ha lavorato tanto! // She worked a lot!
Moratti: Sì, ho fatto tante volte il giro del mondo per riuscire, votano 157 paesi, bisogna avere il voto della maggioranza, eravamo in competizione con la Turchia, non è stato facile. Comunque adesso l'abbiamo, io vado a Shanghai per fare la handover cerimony. // Yes, I've traveled the world many times to succeed. There are 157 countries voting, and you need the majority vote. We were in competition with Turkey, and it wasn't easy. Anyway, we have it now. I'm going to Shanghai for the handover ceremony.
Mike shakes hand with Nick and with a guy that is a city councillor, Giovanni Terzi. Moratti explains to Mike that the municipal councillor organized the festival.
Nick: Mike io ti devo portare i saluti di Norah Jones // Mike, I've got greetings for you from Norah Jones.
Mike: ah! Stavo parlando con lei anche ieri sera che stava a Venezia. // Oh! I was talking to her just last night, she was in Venice.
Nick: Perché ha suonato l'altra sera, lei ha guardato e mi fa "oh my friend Mike Patton," // Because she performed the other night, she looked at *(a poster or something about the event, I guess)* and said "oh my friend Mike Patton".
3:26, Red Ronnie: fai tutto Mondo Cane? // Are you playing the whole 'Mondo Cane' project?
Mike: sì sì sì! 22 canzoni // Yes, 22 songs.
3:43, Mike: un'orchestra piccolina, 12 violini, però funziona! // A small orchestra, 12 violins, but it works!
*A brief interlude of idle chatter, LOL*
3:46, Red Ronnie: la cosa incredibile, come hai visto nel disco ha messo, sì, "Il cielo in una stanza", che son dei classici... Letizia Moratti: è una delle mie canzoni preferite! Mike: ah allora è la prima canzone! È un pochino diversa ma è riconoscibile insomma; Letizia Moratti: posso avere un autografo? Mike: certo! Dovrei chiederlo io a lei! (Mike is is using the formal "lei" instead of "tu" as a form of courtesy and respect for Moratti's role and age) //
ENG: Red Ronnie: The incredible thing, as you saw on the record, is that he included, yes, "Il cielo in una stanza," which are classics... Letizia Moratti: It's one of my favorite songs! Mike: Ah, it's the first song then! It's a little different but still recognizable, in short. Letizia Moratti: Can I have an autograph? Mike: Of course! I should be the one asking you for it!
4:09, Mike pointing to the CD: "ahi ahi ahi, hai ascoltato?" Letizia Moratti: no! Red Ronnie: no no ma lei ascolta, diciamo che lei ha scelto di venire... Letizia Moratti: io ho scelto di venire al tuo concerto! Eh sì! Ho guardato tutto il programma e poi... Mike: ah sì? E quello di Norah Jones non l'hai visto?
ENG: Mike *pointing to the CD*: "Ouch ouch ouch, have you listened?" Letizia Moratti: No! Red Ronnie: No no, but she listens, let's say she chose to come... Letizia Moratti: I chose to come to your concert! Oh yes! I watched the entire program and then... Mike: Oh yeah? And you didn't see Norah Jones' concert? (Mike laughs, you can understand the rest of the conversation because they speak in English.)
4:40, Red Ronnie: è interessante perché questo è un progetto internazionale ma è molto italiano e questo pur con una ricerca... Letizia Moratti: è questo che mi è piaciuto! Mike: sì è bello! Red Ronnie: perché ad esempio "Urlo negro" dei Blackmen che è un disco (che da) piccolino ascoltavo... Mike: conosci? Hai sentito? Red: io ho il disco! Mike: quarantacinque (45) giri? Red: il juke box, il 45! Mike: mamma mia, questo è raro! Red: e quando lo mettevo nel juke box... e vedere tu *(it should be "vedere te", LOL)* che fai "Mondo cane"... Letizia Moratti: ma Red ha una collezione che è una meraviglia! Mike: eh si vede che è un intenditore! Moratti: sì, sì, ha pezzi abbastanza unici, ha piatti di John Lennon con le ghiande della pace... adesso abbiamo in programma di fare il giardino di John Lennon per l'8 ottobre... Red: beh ormai... Moratti: tanto è stato già detto! Eh sì, per i 30 anni... L'idea è quella di avere un albero da ogni Paese del mondo, tutti i Paesi che verranno qui per l'Expo, dove ognuno pianti un albero... Red: bel gesto! Potresti portarne uno dall'America, dalla tua zona... Mike: sì, c'ho magari qualche seme, non so... Moratti: bello! Mike: Io sono di quelle parti, California del nord, Redwood. Nick: San Francisco, Redwood. Mike: sì sì però io sono proprio... vengo da anche di più, capito? Più a nord. Moratti: il primo ce lo hanno regalato dal Congo. Mike: Wow! E com'è? Moratti: è un eucalipto. È uno degli alberi loro tipici, sì. Mike: una sequoia a Milano? Moratti: una sequoia sarebbe bellissimo! Mike: però (it should be "il clima") la clima mi sa che... Moratti: esatto, bisognerà cercare degli alberi che non muoiano... Mike: sì deve essere bagnatissimo, capito? Deve avere tanta tanta pioggia e non troppo sole, perciò... magari cresce un po' così ma... Moratti: un po' mini! Mike: sì sì un bonsai-sequoia! Moratti: ti lascio, vorrai stare un attimo... Mike: no! Dai, abbiamo fatto già... *voice: vogliamo fare una foto?* //
ENG: Red Ronnie: It's interesting because this is an international project, but it's very Italian, and this is despite thorough research... Letizia Moratti: That's what I liked about it! Mike: Yes, it's beautiful! Red Ronnie: For example, "Urlo negro" by the Blackmen, which is a record I used to listen to when I was little... Mike: Do you know it? Have you heard it? Red: I have the record! Mike: 45 RPM? Red: The jukebox, the 45! Mike: Oh my, that's rare! Red: And when I put it on the jukebox... and see you doing "Mondo cane"... Letizia Moratti: But Red has a collection that is wonderful! Mike: You can tell he's a connoisseur! Moratti: Yes, yes, he has quite unique pieces, turntable platters from John Lennon with the acorns of peace... now we're planning to create the John Lennon garden for October 8th... Red: Well, by now... Moratti: It's already been said! Yes, for the 30th anniversary... The idea is to have a tree from every country in the world, all the countries that will come here for the Expo (in 2015, Milan hosted the Expo), where each one plants a tree... Red: Nice gesture! Could you bring one from America, from your area... Mike: Yes, I might have some seeds, I don't know... Moratti: Nice! Mike: I'm from those parts, Northern California, Redwood. Nick: San Francisco, Redwood. Mike: Yes, yes, but I'm even further north. Moratti: The first one they gave us was from Congo. Mike: Wow! How is it? Moratti: It's a eucalyptus. It's one of their typical trees, yes. Mike: A sequoia in Milan? Moratti: A sequoia would be beautiful! Mike: But the climate, I think... Moratti: Exactly, we'll need to look for trees that won't die... Mike: Yes, it has to be very wet, you know? It needs a lot of rain and not too much sun, so... maybe it grows a bit like this but... Moratti: A mini one! Mike: Yes, yes, a bonsai-sequoia! Moratti: I'll leave you, you might want to stay a moment... Mike: No! Come on, we're already done... *Voice: Do you want to take a photo?*
7:00, Moratti: ma in casa parli italiano con tua moglie o... Mike: tutto! tre parole in italiano, una in inglese. Red: ma poi è una bolognese! Moratti: infatti! Lo so! Mike: lo senti? Un po'? Red: le "s" un pochino. Mike: un po' esce. Red: ma hai vissuto a Bologna? Mike: sì, 6 anni, più o meno. Red: ah, in che anni? Mike: sarebbe primi anni 90. Red: allora quando facevo il Roxy Bar. Mike: ah, infatti! Ho riconosciuto 'sta faccia! Guardavo, sì sì guardavo! Una volta, con un altro gruppo, non ricordo quale che ne avevo un paio, mi han detto eravamo chiesto (eravamo chiesto: it is not correct in italian but we can understand that he was saying "ci avevano chiesto") di andare lì però non potevamo fare. Red: tu hai collaborato con i Melvins, i Melvins han suonato dal vivo. Mike: sì sì sì mi ricordo! Red: il gruppo più rumoroso che abbia mai avuto! Mike: eh già! Red: hanno fatto... guarda... non puoi capire! Perché lui (Mike) ti sembra un bravo ragazzo... *a female voice, prolly his wife: ok, basta grazie, andiamo!* Red: lui fa degli esperimenti con la voce molto interessanti, con delle scatole, esperimenti. Un po' quello che faceva anche Demetrio Stratos, solo che faceva solo vocalizzi. Mike: sì ma per me Demetrio Stratos per me è proprio un idolo, è un grande, sono un grande fan, e c'ho molto rispetto per lui, ma veramente! Red: buon concerto Mike! Mike: grazie! È stato un piacere. *The other guy: quando sentirai urlare saremo noi!" //
ENG: Moratti: But do you speak Italian at home with your wife or... Mike: Everything! Three words in Italian, one in English. Red: But then she's from Bologna! Moratti: Indeed! I know! Mike: Can you hear it (he meant the typical Bologna accent)? A bit? Red: The "s", a little bit. Mike: It comes out a bit. Red: But did you live in Bologna? Mike: Yes, for 6 years, more or less. Red: Ah, in which years? Mike: It would be the early '90s. Red: So when I was doing the Roxy Bar (Roxy Bar was a music show created and hosted by Red Ronnie, broadcast in Italy from 1992 to 2001). Mike: Ah, indeed! I recognized that face! I watched it, yes, I watched it! Once, with another band, I don't remember which one because I had a couple, they had asked us to go there, but we couldn't make it. Red: You collaborated with the Melvins, and the Melvins played live. Mike: Yes, yes, I remember! Red: The loudest band I've ever had there! Mike: Oh, indeed! Red: They made... look... you can't understand! *Talking to Moratti* Because he (Mike) seems like a nice guy... *a female voice, probably his wife: okay, enough, thank you, let's go!* Red: He experiments with the voice in very interesting ways, with boxes, experiments. A bit like what Demetrio Stratos used to do, only he did vocalizations. Mike: Yes, but for me, Demetrio Stratos is truly an idol, he's great, I'm a big fan, and I have a lot of respect for him, really! Red: Good concert, Mike! Mike: Thank you! It's been a pleasure. *The other guy: When you hear shouting, it'll be us!"
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veronica-nardi · 12 days ago
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DRAMA QUIZ 2024
Innanzitutto... si vede che non bazzico più molto su Tumblr, sì?! 😂 Il mio ultimo post risale al Drama Quiz dell'anno scorso LOL.
Detto questo, posso cominciare. Drama visti quest'anno:
Coreani: Crash landing on you, Little Women, Memories of the Alhambra (rewatch), A shop for killers, Gangster High School, The judge from hell
Cinesi: Lost Tomb 2, Derailment, Scarlet heart, Faithful
Thailandesi: Dirty laundry, Lucky star, Be my favorite, In family we trust, Master of the house
Taiwanesi: Danger Zone 2, Grocery store
Giapponesi: House of Ninjas, Shogun, La testimonianza di N, Paripi komei
Plus: Someday or one day The Movie
1) Il drama più bello che hai visto quest'anno
Memories of the Alhambra
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Lo so, non è un drama fresco di visione ma è un rewatch, ma il quiz è il mio quindi faccio come voglio fatemi causa
Ho riguardato questa serie per tre motivi: il primo è perché avevo semplicemente voglia di riguardarla visto che mi era piaciuta un sacco (nel lontano 2020!), il secondo era per calarmi ancora di più nel mood andaluso in vista del viaggio spagnolo con @dilebe06, e il terzo era per poterla farla vincere come serie dell'anno nel quiz finale.
Ho sempre detto che il 2020 è stato l'anno dei grandi drama per me: ne ho visti tanti e un sacco belli. Sceglierne uno non fu facile. Alla fine premiai Live, un drama di vita sui poliziotti in Corea, e una parte di me non è pentita di averlo premiato, perché ancora lo ricordo come un drama bellissimo che mi ha regalato forti emozioni e tante lacrime.
Tuttavia un'altra parte di me ha sempre pensato: sì però anche Memories tanta roba. Quindi mi sono detta che se in un anno non avessi visto drama degni di nota, avrei fatto il rewatch di Memories per dargli quello che merita: una bella vittoria.
Memories of the Alhambra è davvero un bel drama: intrattiene da dio, ha una trama e location uniche e affascinanti, è ricco di suspense e colpi di scena; ha l'azione, il romanticismo e il mistero. Il tutto accompagnato da un'accattivante colonna sonora. Una volta entrati nel vivo è impossibile non divorare un episodio dietro l'altro.
Amo profondamente questa storia, e so benissimo che non sia perfetta, ma la tengo nel cuore come una delle più belle che abbia mai visto.
Ah, tra l'altro, adesso posso dirlo: SONO STATA ALL'ALHAMBRA E HO CAMMINATO DOVE HA CAMMINATO HYUN BIN (anche se dubito che lui abbia camminato così tanto @dilebe06)
2) Una serie che secondo te merita più conoscenza
Faithful
Sono stata un po' indecisa se premiarlo come drama dell'anno, ma ho deciso che stavolta Memories merita tutta la vittoria.
Tuttavia Faithful è un OTTIMO cdrama.
Non ne ho mai sentito parlare e non ha neanche un voto così tanto alto su mydramalist, e adesso so perché. Questo non è un drama per il grande pubblico: non c'è la storia d'amore, non ci sono cliché, non c'è azione (nel senso che non è un drama d'azione inteso con inseguimenti, scontri, combattimenti ecc..)
Faithful racconta una storia pesante che può anche essere difficile da guardare per certe persone. Racconta temi importanti e sempre attuali, e lo fa con forza e delicatezza insieme, e spinge chi lo guarda a pensare, a riflettere.
Questi sono i drama migliori per me.
3) Il finale peggiore
Ci ho pensato, ho riguardato la lista dei drama visti, ma dei finali che mi ricordo (alcuni sono non pervenuti), non ce n'è nessuno che proprio non mi sia piaciuto.
4) Il protagonista maschile preferito
Memories of the Alhambra
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Non posso farci niente, devo di nuovo usare questo rewatch perché davvero non ho protagonisti maschili che mi abbiano conquistata, e il lead di Memories francamente parlando questa vittoria la merita tutta.
Un personaggio umano, non è un eroe, non fa sempre la cosa giusta, conosciamo i suoi punti di forza e i suoi punti deboli, e nonostante non sia un personaggio immacolato ovviamente si fa il tifo per lui e si spera ardentemente che se la cavi.
Mi piace come cerchi di risolvere il bug del gioco non perché vuole salvare il mondo, perché è la cosa giusta o perché è un eroe, ma perché DEVE farlo, per sopravvivere, per tornare alla vita reale.
È un personaggio che puoi criticare ma con cui puoi anche empatizzare, e i personaggi così sono i migliori.
5) Il personaggio più odiato
In family we trust
Non si tratta di uno solo, ma di vari personaggi, vari membri di questa famiglia in cui tutti sanno ma nessuno parla.
SPOILER: lo zio Mate scopre che la moglie del fratello gli ha avvelenato la prima moglie incinta, cosa che la portò alla depressione e al suicidio; scopre che anche il fratello lo sapeva, e alla fine viene fuori che un po' tutti gli adulti della famiglia lo sapevano. Oltre il danno, la beffa. Zio Mate perculato da tutti per anni. Infami. FINE SPOILER
6) La protagonista femminile preferita
The judge from hell
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Conosco Park Shin-hye da anni, da quando ho cominciato a guardare drama nel 2019, anno in cui ho guardato You are beautiful.
Beh, che dire, è cresciuta bene la ragazza. In tutti i sensi.
A me personalmente è sempre piaciuta tanto come attrice, e ho sempre avuto l'impressione che facesse dei ruoli un po' sprecati per le sue capacità, che potesse osare di più.
Ecco, in The judge from hell ha osato parecchio ed è stata una gioia per gli occhi. Finalmente un personaggio diverso dal solito, lei da sola regge tutto il drama.
Ammetto che interpreti un personaggio sopra le righe e over power che oscura facilmente il protagonista maschile, tuttavia la goduria e soddisfazione che ti fa provare in certe scene te la fanno amare per forza.
E poi ho letteralmente adorato tutti i suoi outfit e acconciature, diversi ad ogni singola scena. Avranno passato più tempo a vestirla e pettinarla che a recitare XD
7) Il peggior villain
A me dispiace un sacco non rispondere alle domande, ma ho anche pensato che è inutile sforzarmi a tutti i costi di trovare in questo caso il peggior villain, solo perché voglio per forza rispondere alla domanda.
Se non c'è nessuno che mi viene in mente, amen.
8) Una bromance/sisterhood che ti è piaciuta parecchio
Faithful
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Le due protagoniste di Faithful si portano a casa la sisterhood dell'anno.
Un legame messo alla prova, un'amicizia sincera distrutta, una relazione umana in cui c'è interesse e affetto, e in cui anche si sbaglia, ci si tira indietro, non si è sempre presenti.
È così che funzionano le amicizie nella vita reale, quindi ho trovato le due ragazze molto credibili e in cui potersi riconoscere.
9) La storia d'amore che ti ha fatto battere il cuore
Faithful
È bellissimo, perché non si tratta di un drama romantico, e questa storia d'amore non è nemmeno centrale, poteva anche non esserci se vogliamo, ma il fatto che ci sia e che io mi sia innamorata di loro in così poco tempo, mi fa pensare a quanto questa relazione sia stata scritta e recitata bene.
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Davvero, questi due hanno una cosa come tre o quattro scene insieme in tutto il drama (25 episodi), eppure la loro intesa, gli sguardi, la grande fiducia, il rispetto, l'amore mai detto ma che senti ben presente, mi hanno letteralmente conquistata.
Sogno un film solo su di loro.
Ah, e alla faccia di tutti quei drama che sventolano storie d'amore incredibili ma che fanno comunque cacare dopo episodi ed episodi e con la love story protagonista della storia.
10) Il drama che ti ha fatto pensare di aver buttato del tempo prezioso
Dirty laundry e Be my favorite
Non mi vengono in mente titoli che mi facciano dire "ma tu guarda che cavolo di trashata che ho visto" (tipo Kinnporche), quindi cito questi due drama rispondendo in modo un po' diverso: sono drama di cui non ricordo nulla. Né la trama, né i personaggi, né il finale, ma proprio nemmeno una singola scena. Il nulla cosmico.
E no, non voglio andare a rivedermi delle scene per rimembrarli: non mi sono rimasti impressi, punto. Il che mi fa dire che allora potevo anche evitare di guardarli, quindi è un po' come se io avessi perso il mio tempo, no?
11) Una serie che meriterebbe un sequel
Posso dire che non aspetto nessun sequel dei drama che ho visto?
Non denunciatemi please.
12) Drama droppati? Perché?
Fiorisci con me, Lost Tomb, The three gentlebros
Il primo perché non mi aveva presa, il secondo perché non avevo testa di vederlo, il terzo perché semplicemente demenziale.
Anni fa odiavo droppare, non lo facevo mai, ma la trovo una cosa controproducente non droppare: perché guardare qualcosa che non mi prende o che addirittura non mi piace? È una perdita di tempo e un controsenso.
Voglio cercare di iniziare drama che mi ispirano davvero: questo per me è un passatempo e uno svago, come tale deve essere piacevole, godibile e interessante.
13) L'ambientazione più bella
The judge from hell
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A me è piaciuto veramente tanto e ho trovato davvero fighissimo il modo in cui la lead punisce i vari cattivi: "benvenuto nel mio mondo."
Prima di spedirli nell'inferno vero e proprio, fa vivere loro un vero incubo facendogli passare lo stesso dolore e paura che loro hanno inferto alle loro vittime.
Queste scene erano curate nei dettagli, ogni cattivo aveva una punizione specifica, ed erano così soddisfacenti da guardare, perché la lead faceva quello che tutti noi avremmo voluto fare a questi stronzi.
Lezione della vita: non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te.
14) L'attore e l'attrice che ti sono piaciuti parecchio
Come ho detto, Park Shin-hye mi ha finalmente soddisfatta con il suo ruolo bello strong in The judge from hell, merita tutti i complimenti del mondo.
E siccome sull'attore maschile ho da passare perché non mi viene in mente un cane, ho deciso di nominare un'altra attrice che mi è piaciuta molto: Janice Wu che interpreta Meng Wan in Faithful. Ho davvero apprezzato come abbia messo in scena il suo personaggio, e ho proprio visto la differenza tra il passato, quando è una ragazza più ingenua e riservata, e il presente, dove è diventata una donna matura, sicura di sé e coraggiosa.
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15) Il peggior bacio
Sono in difficoltà: io quest'anno non ho visto baci.
Qualcosa sì, ma nulla degno di nota. Per esempio in The judge from hell loro si baciano, ma non è un bacio così bello però nemmeno fa schifo, è un bacio normale.
Mi scoccia fare scena muta ma davvero non mi viene in mente nessuna risposta.
16) L'attore e l'attrice la cui recitazione proprio non ti è piaciuta
Raga, faccio schifo, ma non mi viene in mente nessuno, davvero non lo so.
Devo aver guardato i drama in modo distratto quest'anno.
17) Un must see che devi ancora vedere
The heirs
The heirs cavolo! Sono anni che penso di vedere questo drama e non mi decido mai. Chissà se il 2025 sarà l'anno buono.
Ah, per inciso, voglio vedere questo drama solo per la presenza di Park Shin-hye, ovvio.
18) Un drama dove hai tifato per il Second Lead
La risposta è molto semplice: io non tifo per i second lead. C'è chi addirittura soffre della Sindrome del second lead, io non so neanche cosa sia.
L'unico caso in cui potrei tifare per il second, sarebbe in cui il lead fosse un personaggio tossico per nulla romantico, e quindi non potendo sostenere lui, potrei forse tifare per il second. Forse eh.
19) Un personaggio che vorresti resuscitare
Sono ormai lontani i tempi delle morti che mi fanno piangere tutte le mie lacrime e mi spezzano il cuore, alla The Untamed style.
Quelli sì che erano bei tempi.
20) Il miglior bacio
Memories of the Alhambra
Come ho detto, non ho visto baci eclatanti quest'anno, quindi premio questo bellissimo e romantico bacio che grida al cliché, ma che mi è sempre piaciuto un sacco.
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Adoro il dettaglio del bastone che lui lascia cadere per poter stringere lei, e la ost che accompagna la scena è stupenda.
21) La storia d'amore peggiore
Derailment
Per un semplice e chiaro motivo: perché lui le metteva le mani addosso.
E non dico che la riempiva di pugni, non era quel genere di violenza, ma comunque le metteva le mani addosso e i cdrama devono smetterla e devono imparare che questo non è romantico e non è amore.
Non c'è giustificazione che tenga.
22) Il miglior villain
Nessuno mi ha conquistata, ma a me sono piaciuti i cattivi di The judge from hell e Faithful, personaggi strutturati abbastanza bene e tutto sommato con una logica e un senso, il che non è sempre scontato trovare.
23) Un drama con un finale dannatamente soddisfacente
Memories of the Alhambra
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So che a molte persone questo finale non è piaciuto perché si presuppone quello che succede ma non si vede.
Io sono una persona strana e adoro ciò che posso immaginare con la mente.
So bene come va a finire perché il drama lo fa capire chiaramente, quindi non ho bisogno di vederlo per apprezzarlo.
Non so, forse è anche il modo in cui è stato girato e montato il tutto, ma a me questo finale è sempre piaciuto da impazzire.
24) Un bellissimo team
Faithful
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Vari personaggi spinti da motivi differenti uniscono le forze per vendicare un nemico comune.
Mi sono piaciuti molto, ogni personaggio è diverso e ha la sua storia. Affrontano il pericolo, discutono, non sempre si trovano sulla stessa lunghezza d'onda, ma il desiderio di ottenere giustizia è ciò che li fa andare avanti, anche se questo significa sacrificarsi.
Faithful è davvero una piccola perla di drama.
Challenge
Or dunque, la sfida per quest'anno era di vedersi un drama/film co-prodotto o con attori (principali) di due o più paesi.
Che dire, Dio benedica Shogun!
Meno male che ho visto questo, altrimenti avrei fallito la challenge. E no, non mi sarei salvata nemmeno con Memories of the Alhambra, perché anche se ambientato parzialmente in Spagna, la produzione è tutta coreana e non ci sono spagnoli tra i personaggi principali.
Per quanto riguarda la mistery box a tema drama per il prossimo anno, io scelgo il numero 17, giorno del mio compleanno.
Chissà se avrò fortuna.
Grazie ancora a @dilebe06 per questo quiz annuale. So bene che questo mio quiz ha fatto abbastanza pena, ne ho scritti di migliori; cercherò nel 2025 di vedere drama più motivanti per me, e di rispondere in modo più coinvolgente alle domande del prossimo anno.
Buone feste a tutti 😘
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papesatan · 1 year ago
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La storia dei regali sta lentamente degenerando. In risposta alla penna della morte multicolore di qualche post fa, un altro bambino, l’altro giorno, ha ritenuto legittimo e doveroso portarmi in dono un’altra penna, simile alla prima, ma col tappo di zucca. 
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Accettandola con fulgido ardore (mio grande sbaglio), non sapevo ancora d’aver dato allora inizio alla disfida dei regali. Così improvvidamente, ho iniziato a prediligere la penna zucca per registrare nomi e compiti sull'agenda e, notandolo, il primo bambino s’è rabbuiato, scuotendo il capo. Quando ho inteso ciò che stava per accadere era ormai troppo tardi. Il giorno dopo infatti, il piccolo Daniele s’è presentato con un gigantesco evidenziatore, esclamando: “Perché questa storia dei regali devo vincerla io!”
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La cosa ha cominciato ad assumere contorni più inquietanti, quando, il giorno dopo, non pago, Daniele m’ha fissato birbone, dicendo: “Mmh… sto già pensando al prossimo regalo da farti… uhm, per Natale vorrei regalarti degli scarpini. Quanto calzi?”
Ha trascorso l’intero pomeriggio a sparare numeri, tormentando me e i compagni con domande ossessive sui miei piedi: “44?”, “42?”, finché gli ho detto, un po’ seccato: “Guarda, Daniè, per l’ultima volta. Non voglio niente. Non regalarmi più niente. Se vuoi farmi un regalo, studia. Stai attento in classe e portami un bel voto. Poi sarò io a farti un regalo, non devi farlo tu a me, capito?”
��Sì, ma a me piace fare i regali”.
“OK. Ma non azzardarti a comprarmi nulla. Mi basta l’intenzione”. Spero abbia capito. Ma so già che presto tornerà alla carica con qualcosa di, che so, completamente inutile. Che poi "scarpini", Daniè, col 47 che porto, manco su misura li trovi.  
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canesenzafissadimora · 1 year ago
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Non mi preoccupa un errore grammaticale se il pensiero è intelligente; un congiuntivo si può sempre correggere, un idiota no.
Qualche giorno fa avevo scritto un post su Socrate e un signore mi ha dato dell’ignorante perché per errore avevo scritto «gli» invece di «vi». Tempo addietro una mia lettrice è stata insultata pesantemente perché a detta di un altro signore non sapeva «scrivere». Lasciatemele dire: odio i saccenti, gli arroganti, quelli che non fanno che mettersi in mostra, quello che si sentono migliori degli altri solo per il fatto di possedere una laurea.
Vedete, con il tempo ho notato una cosa. Le persone che magari hanno letto migliaia di libri, ma non hanno un diploma sono sempre umili. E lo stesso vale per i grandi. Ti parlano con semplicità, non si vantano mai di ciò che sanno. Sono quelli convinti di sapere già tutto che sono presuntuosi. E pericolosi, perché la cultura non è essere un’enciclopedia vivente di fatti, nomi e date.
Ogni giorno provo a far entrare nella testa dei ragazzi questa cosa qui: che la «cultura» è qualcosa di più di un bel voto o di dimostrare di essere il più bravo del tuo compagno che sta all’ultimo banco, di tuo cugino, di tuo fratello o di chicchessia. Ma fare dell’apprendimento una sorta di «gara», significa non aver capito nulla della cultura. Non abbiamo bisogno di altra gente incapace di scendere anche soltanto per un minuto dal loro piedistallo; invece abbiamo bisogno di persone che sappiano mettersi in discussione, che sappiano ragionare e guardare alla sostanza, senza farsi impressionare dai titoli o dai discorsi altisonanti.
Perché, fateci caso, in televisione, nelle arene politiche e perfino al lavoro c’è gente che sa parlare benissimo, che usa parole ricercate, altisonanti e un eloquio forbito, ma poi quando vai a tirare le somme, ti rendi conto che non hanno detto nulla. E a coloro che sono convinti di sapere tutto e di essere migliori degli altri, voglio rispondere così: «ci sono persone che sanno tutto e purtroppo è tutto quello che sanno».
Guendalina Middei
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spettriedemoni · 11 months ago
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Osservazioni sparse su Sanremo 2024
Ha vinto Angelina Mango, ci speravo ma non me l’aspettavo. Ero seriamente convinto che avrebbe vinto Geolier, vista la fan base.
Su Geolier dico subito che non lo conoscevo, tuttavia non capisco le polemiche sul fatto che canti in napoletano. Seriamente, nessuno ricorda che Davide Van De Sfroos ha cantato pure lui in dialetto?
Quanto alla sua musica, può non piacere e ci sta ma quello che davvero mi ha dato fastidio è stato vederlo fischiato nella serata cover e non solo. Posso capire che ti sta antipatico il sistema del televoto, che per esempio la cover di Ghali meritava forse di più ma fischiare l’artista perché non sei d’accordo col sistema mi pare un gesto molto antipatico e irrispettoso per l’artista. Di peggio ci sono le battute sullo stereotipo napoletano.
Ghali mi è piaciuto se non altro perché almeno rispetto a Dargen D’Amico è stato un bel po’ più coraggioso. E poi ha fatto un bel dito medio ai legaioli e a Salvini nella serata cover. Penso avrebbe meritato molto di più.
Ha vinto una storytelling come si dice oggi, Annalisa per dire non è stata da meno ma non aveva la stessa storytelling appassionante. Al massimo le hanno chiesto se era incinta e non era granché, diciamocelo. Viceversa Angelina aveva l’eredità del padre prematuramente scomparso, praticamente era Adonis Creed che sale sul ring con il peso del padre Apollo sulle spalle. Dire però che ha vinto solo per questo è ingeneroso e sminuisce la sua bravura e la sua tecnica. Forse non sarà la canzone che vincerà l’Eurovision ma meritava comunque la vittoria, a mio modesto parere.
Un’ultima cosa: mi hanno fatto schifo i fischi a Geolier e la merda che gli hanno buttato addosso ma come in tanti hanno perculato Ultimo a suo tempo per non aver vinto nonostante il voto popolare plebiscitario, oggi non lamentatevi se è successo lo stesso al vostro beniamino. Certo dare della raccomandata (o peggio) ad Angelina vi qualifica per quello che siete. Poi fate voi.
Sanremo resta uno splendido spettacolo in un brutto spettacolo, polarizzato come tutto il “Bel Paese” e in fondo dimostra che ne è lo specchio fedele.
Adesso sì va all’Eurovision e ci si rivede l’anno prossimo.
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andrea-non-sa-tornare · 1 year ago
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ORIONE
Orione, secondo la mitologia greca, era un gigante cacciatore, nato da Poseidone ed Euriale figlia del re di Creta, Minosse. Quando fu sull’isola di Chio si innamorò perdutamente di Merope e volle corteggiarla, ma la cosa infastidì il padre di lei, re Enopio, che lo fece accecare ed allontanare dall’isola. Orione trovò rifugio nell’isola di Lemno e qui incontrò Efesto che ebbe pietà di lui e, affidandolo alla guida di Cedalione, lo fece accompagnare verso est, luogo in cui sorgeva il sole e dove incontrò Eos, l’Aurora, grazie alla quale riacquistò la vista. Secondo un’altra versione fu lo stesso Efesto che fabbricò degli occhi nuovi per il gigante. Lui ne fu talmente felice che ricominciò a cacciare senza mai fermarsi, fin quando arrivò alla dimora di Eos, della quale si innamorò e sposò.
Si narra che Orione avesse degli stupendi occhi chiari che gli permettevano di andar a caccia persino di notte, in compagnia del suo fedele cane Sirio e spesso si univa a loro la Dea Artemide che s’invaghì di lui e nonostante il suo voto di castità, non esitò a fargli esplicite offerte che lui declinò, perché non voleva tradire la moglie Eos, alla quale era grato di avergli restituito la vista.
All’inizio Artemide ammirò la fedeltà di Orione ma in seguito, quando seppe che si era invaghito delle sette Pleiadi, figlie di Atlante e Pleione, e che le molestava pure, andò su tutte le furie e allora escogitò un piano per punirlo. Gli inviò uno scorpione nella sua tenda e quando questi vi ritornò col suo fedele animale, il mostro nascosto nell’ombra, attese che i due, stanchissimi dalla pesante battuta di caccia, si addormentassero e punse per primo Sirio che, svegliatosi, tentò di difendere il proprio padrone e infine punse Orione e lo uccise.
Un’altra versione della storia dice che è invece Apollo, geloso delle attenzioni che la sorella dedica al bel cacciatore, a mandare lo scorpione che uccide Orione e che Zeus, adirato, scaglia una delle sue saette che fulmina lo scorpione, poi li pone entrambi in cielo come costellazioni. Orione risplende nell’emisfero Boreale mentre affronta la carica del toro, seguito dalla costellazione del cane maggiore, con la stella Sirio che brilla più delle altre e la costellazione dello Scorpione, invece, sorge quando quella di Orione tramonta, in maniera che i due non debbano più incrociare i propri destini.
La mitologia romana ci racconta, invece, un’altra versione sulle vicende di Orione. Secondo i racconti di Ovidio, Igino, Servio, Tzetzes e Lattanzio, Orione sarebbe nato dall’urina di tre Dei: Giove, Mercurio e Nettuno e che, per tale motivo, gli venne attribuito il nome di Tripater.
Narrano gli autori che un giorno i tre Dei si aggiravano nelle campagne della Beozia. Assetati ed affamati si fermarono nell’umile capanna del contadino Ireo, il quale offrì loro la sua gentile ospitalità, senza sapere chi fossero quei tre sconosciuti. Gli Dei decisero di mantenere l’anonimato, per vedere come si sarebbe comportato, con loro, quel contadino. Il pover uomo non esitò a donar loro tutto ciò che aveva e colpiti da tale gesto, essi decisero di rivelar le loro vere identità.
D’innanzi a simile rivelazione, Ireo sbiancò ma una volta ripresosi, uscì fuori dalla capanna e immolò a quei Dei, uno dei suoi tori più belli. Giove, ammirato da quel comportamento, disse a Ireo di chiedere qualsiasi desiderio che lui lo avrebbe esaudito, così l’uomo chiese che gli venisse concesso di aver un figlio, ma senza doversi risposare, perché aveva promesso alla moglie, morta da poco, che non si sarebbe mai più risposato. Giove gli disse di portare la pelle del toro immolato e vi orinò sopra e stessa cosa fecero anche Nettuno e Mercurio, poi suggerì di seppellirla nell’orto e attendere nove mesi prima di riprenderla. Ireo ubbidì e dopo nove mesi dissotterrò la pelle e vi trovò avvolto un bambino che allevò e che chiamò Urion, ( appunto da Urina), che in seguito cambiò in Orion.
Si narra che, in brevissimo tempo, Orione divenne un gigante di straordinaria bellezza. La stessa Dea Diana andava spesso a caccia assieme a lui, poi se ne innamorò perdutamente e sembra questa sia stata la causa di tutti i guai dell’uomo.
Infatti sulla morte di Orione ci giungono diverse versioni, quasi tutte legate alla Dea Diana. Ovidio ci racconta che sia stata la stessa Diana, folle di gelosia, ad uccidere Orione, a colpi di freccia, sull’isola di Ortigia, invece Igino ci narra che Orione perì per mano della dea Diana, dopo aver tentato di violentarla.
Secondo un’altra leggenda, Diana attendeva Orione, per una battuta di caccia, una mattina presto. Le si fece incontro il fratello Apollo che, geloso di quell’amore che distraeva la sorella dai suoi impegni, escogitò un sistema per sbarazzarsi del problema. Sfidò la sorella a colpire con arco e frecce, una figura in movimento, in lontananza, lei lo fece e felice ed esultante per aver centrato il bersaglio, attese che la sua preda raggiungesse la riva, ma quando ciò avvenne e si rese conto di aver colpito Orione alle tempie e di averlo ucciso, la sua gioia si tramutò in dolore e pianse tutte le sue lacrime. Giove, impietosito, tramutò Orione e il cane Sirio in costellazioni, in maniera che Diana, sollevando lo sguardo sulla volta celeste, potesse osservarlo per l’eternità.
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persefonebooks · 6 months ago
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Trama: Hannah è la protagonista femminile, ha una cotta per il giocatore di football, Justin Khol. Però lui non sa nemmeno che lei esiste, ma non ci soffermiamo su questo, perchè non è lui il nostro protagonista principale, ma è Garrett, giocatore di Hockey. Si perchè alla Briar ci sono ben due squadre. Lui è un ragazzo ricco, figlio di uno dei giocatori più famosi della storia, ma odia suo padre. Mentre lei non proviene da una famiglia benestante ma la vogliono molto bene. Hannah la lasciato la sua città perchè è successa una cosa molto grave, è stata stuprata, ecco il motivo per il quale si è trasferita da sola in massacchussets. Garrett è bravo in quasi tutte le materie, ma c'è una sola materia in cui ha bisogno di recuperare o non può giocare la partita più importante di hockey, ed essendo il capitano e la pressione del padre che ha addosso lui non può tirarsi indietro. Quando scopre che Hannah è brava in quella materia cerca in ogni modo di farsi aiutare, all'inizio con scarsi risultati, perchè i giocatori non vengono ben visti, hanno la nominata di stare con tutte le donne e poi scaricarle, ma Garrett non è così, lui non fa ubriacare le donne per portarsele a letto, lui va solo con le donne che sono consensienti. Un giorno a una festa lui capisce che Hannah ha una cotta per Justin il giocatore di football, quindi si avvicina a lei e dice di fare un patto, lei aiuta lui a studiare e in cambio lui si finge il suo ragazzo, in modo da darle la popolarità e finalmente Justin sicuramente la noterà. All'inizio lei non accetta, ma quando vede che comunque ogni volta che lei è vicina a Garrett tutti la notano e anche Justin. Quindi inizia a dargli ripetizioni, ma quando iniziano a frequentarsi anche come amici Hannah avrà una strada da scegliere. Perchè c'è un capitolo in cui Justin la invita a cena, ma c'è anche un bacio tra lei e Garrett e qualcosa in più, perchè dopo lo stupro Hannah non riesce più a stare con nessun ragazzo, quindi Garrett si offre ad aiutarla anche in questa situazione. Il punto è che Hannha non dice niente del proprio appuntamento con Justin a Garrett, ma lo viene a sapere grazie a un suo amico di squadra. Dico solo che Garrett si arrabbierà moltissimo. Quindi si presenta da lei chiedendo se effettivamente è la verità. Cosa succederà dunque quando sarà il momento di uscire con Justin? Lei sceglierà di andarci ugualmente o sceglierà Garrett? Sta a voi scoprirlo leggendo il libro.
Voto: 5 stelle.
Mi è piaciuto moltissimo come libro, si lascia leggere e non stanca. Ho adorato Garrett ma anche Dean uno dei suoi migliori amici e come voto gli do un bel 4.5 anche per Hannah è lo stesso voto, la sua evoluzione con l'aiuto di Garrett e qualcosa di meraviglioso solo che non mi è piaciuto il fatto che non ha detto nulla del suo appuntamento con Justin. Quindi vi consiglio questo libro se non ancora l'avete letto.
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persa-tra-i-miei-pensieri · 2 years ago
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Top 10 del giorno della mia laurea:
- vedere il meraviglioso bouquet con i 3 girasoli che avevo chiesto 🌻oltre alle roselline (non mi aspettavo pesasse così tanto ahah) e ovviamente la corona d'alloro con quei luuunghi nastri rossi, roselline e bacche 🌹
- sentire un maniera offuscata, per la troppa emozione interiore, la presidente della commissione che diceva 108 come voto di laurea e la proclamazione a Dottoressa in Servizi Giuridici per l'Impresa! 👩🏻‍🎓
- vedere lo sguardo orgoglioso e felice del mio relatore nei miei confronti ed essermi fatta firmare la tesi come ricordo oltre ad avergli lasciato una bomboniera con una certa utilità (non posso dire di più per non rovinare la sorpresa a qualche amico-lettore) ✍🏻
- lo scoppio dei tubi di coriandoli all'uscita dall'università, gli applausi e i complimenti anche da persone sconosciute (che carini) e da vecchi colleghi di università e delle superiori. Oltre alle foto di rito davanti e e dietro alla famosa colonna all'esterno dell'uni (anche quella con la gamba alzata a mo'di salto tanto trendy sui social) 👏
- brevi festeggiamenti in famiglia sulla panchina con qualche dolcetto e un bicchiere di spumante come pranzo🍾
- foto con lo sfondo dei calanchi (tema della mia tesi) 📸
- la chat con una delle collaboratrici della Riserva e il Direttore della stessa (vogliono pubblicare la mia tesi sul sito della Riserva e fare un post su di me con tanto di foto!) 🤩
- sorpresa al bowling con un angolino dedicato tutto a me sulla pista in cui ho giocato: palloncini tematici, foto e fascia con la scritta dottoressa 🎈
- sorpresona del regalo di gruppo del bowling: un buono per comprare una nuova boccia! 🎳
- taaaaanti abbracci e complimenti da parte di tutti 🥰 ed esprimere un bel desiderio spegnendo la candelina 🍰 e il botto del tappo dello spumante che fuori all'università ha colpito lo zio e al bowling il proprietario che mi ha mandata a quel paese in maniera scherzosa mentre tutti facevamo il coro "è lui il prossimo!"
A contornare tutta la giornata le risate con le mie amiche in chat e la notizia di un miglioramento di salute di una di loro 💓
Così tanta felicità in un giorno in cui sotto i riflettori c'ero soltanto io 😆
Tanto da dimenticare quanto male mi facevano i piedi e la stanchezza della salita ai calanchi ahahah
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