#turista fai da te
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ceh ho visto il tiktok di un cristiano (o anche no che cazzo ne so in cosa crede o non crede) in cui praticament, riassumendo, dice che ha conosciuto la sua fidanzata perché lavorava come commesso a palermo e lei (milanese) era lì in vacanza, si guardano e scatta sta scintilla ma lui non riesce manco a presentarsi perché lei deve scappare a prendere l’aereo, perde la speranza perché giustamente tu a palermo comm sfaccimm fai ad acchiappare una turista milanese di cui non sai nulla, MA e c’è un MA, questa lo vede nei per te su tiktok e lo contatta dicendogli “ciao sono la ragazza di un mese fa ti ricordi di me?”, iniziano a parlare, si danno appuntamento a napoli e si innamorano perdutamente
ceh mo cu tutt o ben però c cazz mi viene da dire ma comm è possibile una cosa del genere, voglio capire il destino, il fato, qualsiasi cosa però veramente c cazz, solo io evidentemente ho il destino sfaticato perché ne possibil
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Gastronomia è andata via.
Ho lavorato parecchio nella ristorazione in Italia soprattutto anche se oramai si parla di almeno 18 anni fa, in Italia, mentre all'estero purtroppo mi trovo ancora purtroppo, ma questo lo sapete. Lo so che è un lavoro come un altro, ma negli anni ho notato diverse cose, dal cambio di direzione nella scelta del personale, un gestore a Venezia mi ha detto "io gli studenti non li assumo, non per male, ma voglio dare un buon servizio e voglio professionisti, non ragazzi che lo fanno per racimolare soldi", ma come sappiamo non tutti la pensano come lui, infatti in quel periodo la faticavo a trovare lavoro e notai che chi cercava personale aveva abbassato la papa ma di parecchio e ad un colloquio un tizio mi chiese cosa studiassi, io non studio lavoro, ahhh pensavo fossi uno studente. Poi per fortuna trovai Mauro e il suo internet point che mi salvò, perché pagare poco per fare lo stesso lavoro, ti fai il culo in stagione a Venezia, è da schiavisti. Adesso qua le cose sono diverse ma è più lungo di quel che potrebbe sembrare e quindi salto e torno all'argomento del post. Negli anni si sono verificati episodi sconvenienti per alcuni gestori, quelli denunciati, e per la ristorazione che è un caposaldo del nostro settore turistico, forse il più importante tutti devono mangiare, levando i gestori schiavisti, ma penso che chi faccia pagare 2€ per tagliare il toast e metterlo su un piattino sia anche schiavista, ci sono questi aspetti assurdi che fanno di alcuni gestori degli avidi incredibili, già pagare meno del dovuto un dipendente lo è. Ma questa è l'ultima di una linea negativa di eventi che sicuramente è più lunga e meno conosciuta, come per esempio il trucco del gondoliere che ti fa pagare per un'ora di giro ma in realtà non fa gran giro intortando il cliente con discorsi, spesso anche inventati, dei personaggi di Venezia conosciuti in tutto il mondo, muovendosi lentamente, giustamente te che sei sulla barchetta ascolti e ti fai trasportare dal racconto e non ti accorgi che avete fatto 50 metri ed è finita l'ora che hai pagato profumatamente, va bè volevo dirlo. Chissà quante castronerie si inventano alcuni gestori per guadagnare qualche euro in più, chissà quante persone truffate, perché è di questo che si parla, poi ci si lamenta che in Italia il turista scarseggia, se l'avete spellato come un pollo è logico che dice agli amici di non venire che ti fregano. Ci sono poi molti altri gestori che sono onesti, diciamolo, non tutti sono avidi e attaccati al denaro.
Cambiamo discorso va. Oggi ho notato che le notizie erano più sottili e meno a vista, quelle che dovrebbero essere importanti erano come dei trafiletti mentre le minchiate erano ben esposte, annamo bene, per informarsi cosa bisogna fare? Beh sicuramente pagando uno di quei giornali indipendenti liberi da partiti, ma amavo il giornale in carta e lo compravo spesso ma pagare adesso quando i giornali stranieri hanno molte notizie gratis, bah. Va bè facciamo finta che.
Ho notato anche che FB sta stringendo il cappio sempre più sulle parole che si possono usare, un'amica che non ha mai scritto niente di ingiurioso verso nessuno è stata bloccata per una settimana per una parola, che non ha scritto per evitare ulteriori ritorsioni, è capitato anche a me, una volta che l'algoritmo ti flagga sei preso di mira e anche una minima cazzata scatta il blocco. Sono indeciso se cancellarmi definitivamente o aspettare un pò per via della musica e anche per il fatto che oramai ho solo persone che conosco veramente e non gente che vedi nei gruppi e dici simpatico/a facciamo amicizia, che di solito si rivelano delle perdite di tempo, anche se non tutte, devo dire che nonostante questo social sia stato bistrattato in passato per via del porno, una volta era veramente un pornaio adesso qualche donna nuda qualche foto ma niente di più, e devo dire che mi sta piacendo sempre più a discapito dei colossoni, che poi saranno almeno 10 anni che sono qua, forse di più. Vedrò cosa fare in questo social dilemma che ho, vediamo intanto cosa succede quando annuncio il ritorno musicale poi decido, per esempio la petizione su Assange non l'ha cagata nessuno, oppure il sistema oscura determinati contenuti che potrebbe anche essere, d'altronde la piattaforma è di Mark non la nostra.
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Genialata del Pianty: Turista fai da te? No Alpitour? Ahiahiahi
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Ho fatto il cambio di stagione e ho ritirato fuori tutti i miei vestiti lunghi. Ho voglia d'estate. D'estate e di Roma.
Ho quasi voglia di una di quelle serate con Isabella, dopo una visita guidata, alle undici, col fresco e qualche turista, e uno o due soci di qualunque età che si fermano con noi e ci guardano fare le cretine, e magari pensano a quando erano giovani o se sono giovani come noi a chi delle due si farebbe per prima o a come sarebbe farlo tutti e tre insieme.
Ma magari pure i vecchi.
E poi il gelato da Giolitti, spogliarsi a Castel Sant'Angelo davanti a tutti, passare ogni weekend con gente diversa, i miei vestiti lunghi, gli sguardi per strada, io che cammino per Roma sentendomi la Loren.
Solo quest'ultima cosa è rimasta.
Ora vivo a Bracciano e lo odio, non riesco a uscire di casa se non perché obbligata o perché mi obbligo, mi sento continuamente brutta e grassa e grossa e sgraziata e noiosa, odio la gente che c'è qui, le apparenze di cui vivono che mi fanno venire gli attacchi d'ansia e sentire sciatta e scialba e inadeguata.
E dire che qui mi vogliono bene, mi sostengono, mi supportano, mi hanno sempre trattato con grande ospitalità e gentilezza.
Li ho evitati tutti sempre SEMPRE, e quando li ho frequentati ho solo avuto conferma di quello che pensavo: finti, vuoti, vanno in giro con l'Internazionale sotto il braccio per poggiarlo sul tavolo dalla parte della copertina a colazione in piazza.
La piazza, il castello, il lago.
Ecco la varietà di scelta di cose da fare qui.
E il bosco, l'orribile bosco pieno di ragni dove ancora tutti mi consigliano di andare, come se un pesce fuor d'acqua si fosse mai trovato bene in un bosco.
A Roma è diverso.
A Roma sono sola, ma è una sensazione bella. È la mia vita, condivisa con qualcun altro, per un momento, ma mia. Mia mia mia.
La cosa che mi manca di più qui è la mia vita.
Continuano a dire tutti che è colpa mia, che non voglio adattarmi.
È vero, non voglio, non ci riesco.
Non voglio diventare come nessuno di voi. Non voglio avere rapporti finti, non voglio stare con un uomo che davanti agli altri si finge innamoratissimo e poi quando litighiamo se ne va con gli amici e mi lascia a casa disperata.
Simone l'ha fatto una volta. Io ho scritto a Cameron, perché sapevo che gli avrebbe dato fastidio. Se dobbiamo rovinare una cosa, lo dobbiamo fare bene, e insieme.
E intanto l'ego di Cameron chissà quanto si sarà gonfiato, cretino americano che non capisce che non ho niente da dirgli.
Simone è diverso da tutti quelli che vivono qui. È diverso anche dai suoi, che sono proprio come quelli che vivono qui.
I suoi sono separati da anni, ma ora vivono di nuovo insieme e si chiamano "marito" e "moglie". Lei non lo sopporta, non fa che parlare male di lui e ha il nervoso perché lui la tratta da serva. Però i suoi soldi le fanno comodo.
Ti prego, non diventiamo mai così, amore mio.
Ho il terrore che tu ci stia diventando.
Ho il terrore che diventeremmo delle persone orribili.
Sei puro e buono e hai in te tutte le meraviglie del mondo e lo so che quello che stai facendo lo stai facendo soprattutto per me.
Ma io mi sono innamorata di te come di nessuno perché sei umile, fai un lavoro umile, avevi sogni umili e a me piaceva tutta questa genuinità.
Lo so che non si campa d'amore, ma i soldi rovinano tutto, io lo so.
Rovinerebbero me.
Perché io sono stata povera, e non ho imparato niente.
Mamma pensa di avermi dato la lezione più importante della vita, che la libertà non vale i soldi di un uomo, ma io ho imparato solo il contrario. Che forse stringerei i denti pur di non ritrovarmi di nuovo come quando si sono separati i miei.
Perché perché perché ho questi pensieri.
Perché non sono più libera, perché non sono più io, perché qui non ho la mia vita e quella che mi viene offerta non la voglio.
Attacchi d'ansia continui.
Come te lo spiego che se vedi che inizio a spogliarmi anche se si gela e non riesco a stare seduta a tavola con tutti è perché mi sento volare via dal mio corpo e vorrei solo scappare ma sembrerei pazza?
Vorrei tornare a quelle estati a Campo de Fiori, con Isabella, qualche ragazzo conosciuto per caso, i miei vestiti lunghi e l'aria di Roma.
Ci ho ripensato l'altro giorno, ascoltando quella canzone "La vita è bella e se sta bene a Roma..."
A Roma, non a Bracciano.
E comunque queste cose non ci sono più.
Io e Isabella non siamo più amiche, io non parlo più con gente che non conosco, e molti di quei vestiti probabilmente non avrei nemmeno più il coraggio di metterli.
Non ho nemmeno più i capelli lunghi, e inizio a sentirmi vecchia.
Mi sento così spenta.
O forse ho solo una voglia matta di una scopata. Ma fatta bene.
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Turista fai da te? No Alpitourrrrrrrr Ahia iahaiajaoahiahsiwaaiiiiiiiiiiiii #sorrideresempre❤️ #unesco #lrm #thehomeofbuonvivere #ciareja Metti un pomeriggio a zonzo.... (presso Cortemilia) https://www.instagram.com/p/CQ1YbiyDH_1Pd5ykNLMZg8X2TZuN2UHwTUNa6E0/?utm_medium=tumblr
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Roma
Quando penso a chi mi manca di più penso a te, ci credi? Perché in effetti per me sei la persona più saggia e bella del mondo, perché sei Roma.
Mi manchi come se fossi una persona, perché ci sei sempre per me e mi pare quasi di parlarti dato che sono cresciuta con te e dentro di te.
Mi manca uscire e sapere di poterti vedere, mi mancano quei giorni di sole in cui decido di scendere a Colosseo senza motivo, solo per poter alzare lo sguardo sul tuo cuore e pensare che non ne ho mai visto uno battere così, e solo allora sento il mio battere all’unisono e sento di essere il tuo sangue. Penso di essere come un globulo rosso che scorre insieme a tutti gli altri abitanti, scorriamo nelle tue vie, nelle tue vene, portiamo ossigeno al tuo cuore rosso e respiriamo con te. Mi manca portarti ossigeno e riceverne altrettanto, scorrere per le tue vene con gli altri e guardare le tue vie, che non mi basta una vita per vederle tutte.
Fermarmi davanti al Colosseo quando sono triste e farmi accogliere da lui come un amico e confidente, guardarlo dritto nei suoi finestroni come fossero orbite e trovare conforto in quegli occhi. Nessuna parola mi dice, ma mi conosce bene e lo sa cosa significa quando lo guardo con quell’espressione, non glielo devo dire. Lui ne ha viste tante di facce, un numero che nessun uomo ha mai pronunciato, un numero che è più infinito dell’universo. Ha visto la gente morire e susseguirsi nei secoli, e ora è li che guarda anche me, questo mi fa sentire parte della sua storia, mi piace crederlo.
Poi mi manca camminare su quei terribili sampietrini che adoro, magari prendermi anche una storta e maledirli come sempre. Guardare i Fori e fermarmi perché sono sempre tua turista anche se sei casa, perché sei cosi grande che non ti scoprirò mai tutta. Mi fermo sempre a guardare bene anche le cose che conosco perfettamente, non sono mai scontate per me, perché ogni volta penso a quanto sei bella e non ci sarà giorno in cui guardaró il tuo profilo senza darti il giusto sguardo, lo sguardo che ti meriti, non te ne dedicherò mai uno distratto. Mi manca stare sul 30 e alzare gli occhi sull’Altare della Patria, lo faccio sempre quando ci passo davanti come fosse un gesto naturale dato che sto passando accanto a qualcosa che non posso perdermi, anche se la conosco bene.
Mi manca camminare senza sapere nemmeno dove sto andando, camminare solo per viverti un pó, accompagnata da qualche suonatore bizzarro che è seduto sul marciapiede. Suonano per te, suonano con te; mi dispiace pensare che le vie ora siano silenziose, senza le tue canzoni, senza qualcuno che grida “Ao”, senza il rumore, senza i clacson, senza i turisti.
Mi mancano i tuoi rumori, ma anche i profumi, i colori; quel tuo bel cielo serale che alzo lo sguardo e ringrazio di poterlo vedere uno spettacolo cosi. Mi manca farmi Via del Corso fino a Piazza del Popolo, sedermi sotto l’obelisco e guardare le vite che scorrono, per poi decidere di guardare te dall’alto a terrazza del Pincio e dedicarti un sorriso a mezza luna.
Mi manca camminare lungo il tuo fiume, attraversare i ponti e fermarmici, guardare quell’acqua, la tua linfa; mangiare qualcosa al volo seduta sulle scalinate a Piazza Venezia, con la testa leggera e lo sguardo lontano che riesce a vedere il cuppolone che si ingiallisce nella sera estiva fino a che il sole non muore su di te macchiandoti rossa del suo sangue, ma pronto a tornare il giorno dopo perché ti vuole illuminare ancora.
Poi Trastevere, che nonostante sia bella anche senza di me, mi manca e solo a pensarci mi si stringe lo stomaco; le serate barcollanti e colorate con gli amici in quelle vie strette e vive, mi manca sedermi su quelle gradinate mentre mi sento bene e penso che non mi serva altro, mi sento la tua ciumachella. Fare tardi senza accorgersi che ti sei fatta scura, salire su un notturno solitario illuminato a neon e attraversare la notte mentre dai finestrini vedo la gente sui tuoi terrazzi che fuma.
Sai che mi manca? Scendere a Cavour e girare per i negozi vintage, provarmi degli occhiali gialli e vedere il mondo cosi per un po’ mentre mi faccio un giro per Rione Monti. Mi manca vedere Fontana di Trevi, maledire i turisti che non me la fanno guardare bene; ma lo sai che ci ho buttato un soldo solo una volta nella vita? Quando ci torno lo rifaccio, promesso. Prometto anche che rientro nel tuo Pantheon e guardo nel suo occhio ciclopico anche se l’ho fissato tante volte pensando alla pioggia che lo attraversa. Prometto che torneró a vedere Piazza San Pietro e che andró a cercare tutti i tuoi angoli più segreti.
Mi manca Campo de’ Fiori e guardare la statua di Giordano Bruno quasi con riverenza. Mi manca andare a Villa Pamphili ma sopratutto a Villa Borghese, stesa sul prato e di tanto in tanto allontanare chi cerca di vendermi una rosa. Mi manca guidare nelle tue strade che mi fanno sobbalzare sul sedile, con qualche melodia dalla radio mentre ai finestrini scorri tu come la pellicola di un film ma sei più bella di un set cinematografico.
Mi mancano gli spritz a due euro del Chiringuito il mercoledì sera, che forse sarà lo spritz più annacquato di sempre ma è il più buono, bermelo in compagnia su quelle panchine sgangherate mentre il brecciolino mi scoppia sotto le suole e c’è quel vociare tutto attorno. Passare una serata cosi, arrivare a parco Schuster d’estate e poi guardare la Basilica illuminata nella notte. Magari arrivare più avanti a Ostiense dove ci ho passato infiniti momenti e poi guardare il Gazometro che sembra la carcassa - ormai scheletro - di un animale gigante che veglia sulla città. Mi manca stare sulla metro e guardare fuori guando passo a Garbatella ma soprattutto a Piramide, che il sole entra nel vagone e guardo le pietre poggiate sull’erba di fuori e mi viene sempre voglia di scendere e magari farmi un giro al Cimitero Acattolico. Mi mancano gli autobus, vedere Roma da quei finestrini sporchi mentre traballo sui sedili.
E se Roma è la mia casa, l’Eur è la mia camera, e quella mi manca molto perché ci sono tutte le mie cose più care che ho imparato a conoscere negli anni da sempre. Sai più di tutti cosa? Il mio laghetto, che se contassi le ore che ci ho passato nella vita e i chilometri che ci ho percorso non basterebbero cento mani. Ci andavo anche solo per passeggiarci e respirarlo, per farmi tirare su perché lui mi conosce meglio di tutti. Andavo su quelle altalene con mio nonno e se le guardo mi ci vedo ancora, mi ci vedo ancora a fare i giochi. Ora lo percorro innumerevoli volte e mi manca stendermi su quel prato e guardare quel cielo, attraversare il ponticello, che ho visto rovinarsi sotto i miei piedi negli anni. Il laghetto ha visto il mio primo amore nascere e fiorire in lui, come i suoi ciliegi che quest’anno non verranno ammirati da nessuno e resteranno muti fino a quando non appassiranno. Mi manca riflettermi in quell’acqua che anche se è sporca mi sembra limpidissima perchè mi ci specchio e ci vedo tutta la mia storia riflessa.
Mi mancano viale Beethoven, Piazza Sturzo e le sue scalette e quel Mc in cui ho passato momenti infiniti e notti infinite. Mi manca passare davanti al liceo con i miei amici e guardarlo come si guarda un genitore, che non l’ho odiato nè amato, lo guardo con il rispetto dovuto perché in fondo gli voglio bene. Fare le scalinate fino a Spep, berci la birra lì e poi andare al Colosseo Quadrato, passare la serata anche solo a guardarlo, fino a che non lo si vede spegnersi e allora sai che ore sono, come se a scandire il tempo non servisse più un orologio ma bastasse Roma. Mi manca il nostro posto vicino agli archivi, seduti in una macchina con la musica che ti fa da colonna sonora.
Mi manca prendere la metro a Laurentina ed entrare come fosse un varco per la scoperta, uscirne ore dopo stanca ma guardare il cielo ed essere serena, che anche mettermi ad aspettare l’autobus non mi pesa. Mi mancano anche questi tuoi difetti, mi manca lamentarmi di loro, sbraitare contro l’atac e sbuffare davanti alle scale mobili guaste. Che chi ama apprezza anche i difetti e io ti amo come sei, perche se fossi perfetta non mi piaceresti allo stesso modo, perchè mi piaci caciarona e rumorosa. Mi manca parlare con i vecchietti rompipalle alla fermata dell’autobus, andare a mangiare dal greco, andare dal bangla a comprare i filtri che ho finito o qualche limoncello di seconda marca a basso costo, mi mancano le tue luci di notte e i tuoi sottopassaggi.
E ti dico grazie perché mi fai provare tutto questo, come quando sono nel Giardino degli Aranci su quella panchina al sole e la musica suona, che sei tu che mi fai capire quanto sia bella la vita e che non voglio sprecare nemmeno un momento perchè voglio viverla questa Roma. Che ho visto decine di città e posti bellissimi ma ogni volta che rimetto piede sul tuo suolo e ti guardo so che non vorrei stare da nessun’altra parte, perchè nulla è più bello che tornare da te.
E forse sei l’unica costante della mia vita, l’unica certezza, l’unica che non passerà mai. Tu che sei eterna, io sono solo un tuo battito di ciglia ma mi basta.
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“Quand’è che mi porti con te? Voglio vedere quello che vedi...” gli aveva chiesto appena dopo le nozze, nonostante il mal di mare che le torceva le reni lo avrebbe seguito su tutte le rotte, tutte le volte e quando lui tornava dai viaggi di notte, avvicinando lo scafo e parlando al Libeccio, lei lo avvistava dalla finestra interrogando la coltre da cui si vedeva l’arrivo e l’attracco del peschereccio. Nonostante i trent’anni che parevano un’era lei lo attendeva ancora alla sera, svaniva l’intera candela, non sai mai quando torna chi lavora nel mare quando ti abitui all’assenza rieccolo lì che compare. Lei rimaneva in attesa del suo sorriso frugale come se l’acqua ed il sale lo trattenessero in zone lontane e ogni volta chiedeva: “e questa volta che fai?” forse era una domanda scema, una cantilena che diceva: Resti o vai? Che fai? Che fai? Resti? Quando taci a cosa pensi? O vai? Il nostro amore è di silenzi.. resti? Cara mia ma dove guardi? O vai? I marinai tornano tardi.. Decorava la tavola bianca con qualche fiore del posto, al centro un vaso d’acqua e dentro un ramo di bosso, apparecchiava sempre per due con il mare di sfondo, con l’occhio allenato a cogliere tutti i movimenti nel porto; poi finalmente eccolo apparire, la punta di un monte, appoggiato coi gomiti alla balaustra del ponte, la luna riversava sull’acqua piatta una luce rifratta che scendeva calma carica di polvere d’ovatta. Sicché lui le raccontava ciò che aveva visto fra le onde: la costa di rocce che si stende fra Genova e Tolone o il manto bianco alle falde delle Azzorre, le baracche di zinco imbiancate di calce nel meridione Le zagare esplodono ovunque ad Aprile! Ma tu non farti ingannare le parole sanno come tradire, questo è un mestiere pessimo, qualche scorcio colpisce, per il resto è solo fatica e una solitudine che annichilisce. “Prendo in prestito i tuoi occhi allora...” disse lei scortese, il velo del vento lambiva le vie del paese, e si portava via le sue speranze di stare insieme e poi le riportava le speranza di poterlo rivedere fra un mese. Resti o vai? Che fai? Che fai? Poco tempo e partiva, lo vedeva sparire all’aurora e lei seduta sulla poltrona lo immaginava intagliare la bruma verso porti e moli, a trenta nodi, nuovi Soli oppure lottare contro muri furiosi di schiuma…. e sarebbe tornato, sarebbe tornato e sarebbe riuscito a stupirla ancora come l’ultima volta che tornato a tarda ora le aveva portato in regalo un vestito da sposa di Cefalonia. “Sempre via suo marito eh? Beato lui che viaggia…” dicevano le donne salutandole sulla terrazza e lei che annuiva pulendo il parapetto di ferro su cui il vento lasciava sempre un leggero vello di sabbia. Si era abituato il paese di pochi focolari, a vederla in attesa , qualche turista chiedeva ai locali: “Cosa fa quella vecchia alla sera con gli occhi sul porto?” rispondevano: “Aspetta che il marito torni dal mare...dal mare… sono dieci anni che è morto…” Resti o vai? Che fai? Che fai? Resti? Quando taci a cosa pensi? O vai? Il nostro amore è di silenzi... resti? Cara mia ma dove guardi? O vai? I marinai tornano tardi..
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Chi ha mai sentito parlare di Playa del Carmen nella sua vita? Una tra le più belle località balneari del Messico che merita di essere visitata e vissuta almeno una volta nella vita. Situata sulla Riviera Maya, è famosissima per le sue meravigliose spiagge piene di palme ed arricchite da splendide barriere coralline che, al tramonto, raggiunte dal sole infuocato, tingono cielo ed oceano di rosso regalando scenari indimenticabili. Le 5 Top Beach di Playa del Carmen Playa del Carmen vanta 4 tra le più belle spiagge nel mondo ognuna con caratteristiche che le rendono uniche ed ognuna dedicata a qualsiasi tipo di turista: dal festaiolo e modaiolo al turista che predilige la natura e la tranquillità, al turista con famiglia e bambini. Ecco quali sono. Paradise Beach Situata su un’isola di fronte a Playa del Carmen è sicuramente una location da non perdere. Paradise Beach è uno dei lidi più belli della zona ed offre al turista modaiolo tutto ciò che può soddisfare le sue aspettative: negozi, ristoranti, locali, movida, discoteche, Hotel di Lusso. È facilmente raggiungibile con piccole imbarcazioni che partono più volte al giorno da Playa del Carmen. Xpu-Ha Beach Nonostante il nome ricordi una località asiatica, Xpu-Ha Beach è genuinamente messicana. È una delle spiagge più affascinanti della Riviera Maya con la sua sabbia finissima ed un mare trasparente anche a grandi profondità. Camaleontica nel suo offrire il meglio al turista, si pone sia come spiaggia super attrezzata che spiaggia selvaggia e naturale, un vero angolo di paradiso dove il turista può usufruire del meglio dell’Horeco immergendosi in una natura incontaminata. A pochissimi chilometri da Playa del Carmen è facilmente raggiungibile in una manciata di minuti, per pochi soldi, con un taxi o con lo scooter. Playa Puerto Morelos È una spiaggia paradisiaca sulla quale si affaccia un piccolo villaggio di pescatori. Il mare è splendido con uno scenario tipicamente caraibico, una barriera coralline a 500 metri dalla costa, ideale per praticare immersioni e snorkeling. A Puerto Morelos si arriva in circa 20 minuti di taxi o scooter ad un costo veramente irrisorio. Playa de Xcacel Spiaggia incontaminata che si estende all’infinito. Assolutamente distante dal turismo di massa ed indicata esclusivamente a coloro che cercano natura, silenzio, pace, sole e mare. Alcuni piccoli chioschi presenti lungo la spiaggia offrono cocktail dissetanti e veloci pranzi a base di tortillas, frijoles e pesce freschissimo. Anch’essa raggiungibile con taxi o con scooter in circa 30 minuti da Playa del Carmen. Playacar Tra le spiagge più glamour ed attive del Messico c’è Playacar: con il suo mare turchese, la sua sabbia bianca e finissima, i fondali pieni di pesci, le caverne e grotte sottomarine offre un paradiso ineguagliabile agli amanti delle immersioni. Il lungomare di Playacar regala una vita notturna intensa e per tutti i gusti: hotel, bar, ristoranti, locali e discoteche famose in tutto il mondo propongono al turista amante della vita notturna una vacanza indimenticabile. È una spiaggia cittadina quindi la sua scoperta può essere fatta facilmente a piedi. Cosa vedere a Playa del Carmen Non importa se siete viaggiatori fai-da-te, se avete deciso di trascorrere una settimana in un hotel o in un resort oppure se siete quei turisti super mega organizzati: Playa del Carmen, in Messico, offre escursioni ed attività di ogni genere e per ogni tipo di turista. Playa del Carmen infatti vanta numerose attività fattibili in loco tanto quanto una serie di tour organizzati che, se volete essere piacevolmente trascinati da una guida, sono assolutamente da non perdere. Scopriamoli insieme. Chichèn Itzà, cenote Hubiku e Valladolid Chichèn Itzà è una delle 7 Meraviglie del Mondo, patrimonio mondiale UNESCO. È un tour di 12 ore dove, addentrandosi nella fitta giungla dello Yucatan, si raggiunge il cenote Hubiku, famosa piscina di acqua dolce all’interno di una caverna calcarea colma di luce. Dopo aver gustato un tipico pranzo messicano si riparte per Chichèn Itzà, ricco e meraviglioso sito archeologico con scavi e templi magistralmente conservati. Infine si raggiunge Valladolid, città di fama mondiale con i suoi muri color pastello ricca di negozi e ristorantini. Isla Contoy e Isla Mujeres Tra le isole più belle al mondo. Il centro di Isla Mujeres è ricco di patrimonio culturale ed importanza storica mentre l’Isola di Contoy è un paradiso di pace e tranquillità oltre ad essere il secondo sistema di barriera corallina più grande del mondo. Rovine di Tulum, le sue grotte e le sue tartarughe Scopri la più importante città Maya sul Mar dei Caraibi, protetta da una grande scogliera da dove si può ammirare una vista spettacolare. A Tulum vengono organizzati dei tour archeologici guidati che vi faranno scoprire i segreti custoditi da questa antica città Maya. Il tour si chiude, dopo un bagno nelle acque cristalline del cenote Hilarios, con una passeggiata sulla spiaggia dove vivono le meravigliose tartarughe marine. Sian Ka’han e Muyil Emozionante tour di mezza giornata nel cuore dell’antica civiltà Maya; qui si potrà ammirare lo splendore della riserva della biosfera di Sian Ka’an, la fauna selvatica della giungla e passeggiare tra le antiche rovine di Muyil. Queste rovine sembrano uscite da un vecchio film e passeggiando tra esse si scopre piano piano la sua incredibile storia. È proprio a Muyil che anni fa sono stati trovati reperti risalenti al 350 a.C. ! Le sue facciate, situate nella parte inferiore della valle del fiume, sono così ben conservate che sarà impossibile non riconoscerne le rappresentazioni tra le quali spicca la famosa rappresentazione del dio della pioggia. Punta Laguna e Coba Nella riserva di Punta Laguna gli alberi sono popolati di scimmie che vivono in perfetto equilibrio con uccelli di ogni tipo; il vostro tour sarà accompagnato dalle voci di questi mammiferi e dal canto di centinaia di uccelli che suonerà come una melodia. Non meno affascinante il sito archeologico di Coba, uno dei più importanti della regione: circondata da due bellissime lagune ed una serie di strade elevate di pietra e gesso che portano dal sito centrale a vari siti più piccoli Coba rappresenta la vera civiltà Maya precolombiana. Non dimenticate di visitare anche le grandi piramidi del tempio, alcune delle quali raggiungono i 42 metri di altezza. Diving a Playa del Carmen Playa del Carmen con le sue barriere coralline, le tartarughe marine, pesci colorati e squali è un sito eccellente sia per lo snorkelling che per il diving. Oltre ai Cenote (grotte con acqua piene di luce) vi sono tantissimi posti in questa zona del Messico dove andare a fare diving: alcuni si possono scoprire da soli ed altri consigliati dalle tante agenzie e guide turistiche locali. I siti più popolari sono Pared Verde e Tortugas che si trovano vicino a Playa del Carmen; Gorgonia vicino ad Akumal, Palancar Reef e Santa Rosa Wall che si trovano invece al largo di Cozumel. Per il vostro entusiasmo ci sono tantissime scuole di diving a Playa del Carmen e nei suoi dintorni quindi è possibile anche ottenere la certificazione Open Water Diver! Ma non dimentichiamo di visitare anche Rio Segreto al quale potete accedere solo con un tour guidato che vi porterà a scoprire le sue caverne buie, le stalattiti e stalagmiti, vere e proprie opere d’arte scultorea della natura. Shopping a Playa del Carmen Trascorrere una giornata sulle spiagge di Playa del Carmen è un’esperienza unica per qualsiasi tipo di turista. Esimersi dallo shopping è un delitto. Ecco la tappa fondamentale: la 5° Avenida! Per orientarvi dovete sapere che la numerazione delle strade di Playa del Carmen è particolarissima: le strade parallele alla spiaggia e al mare sono chiamate Avenidas e vanno di 5 in 5. Abbiamo quindi 5° Avenida, 10° Avenida, 15° Avenida e così via. Le strade perpendicolari al mare invece si chiamano Calles e aumentano di 2 in 2: abbiamo quindi calle 2. calle 4, calle 6, calle 8, calle 10 etc etc. Questo facilita enormemente il turista e lo aiuta ad orientarsi nella ricerca di quel ristorante piuttosto che quel negozio. La 5° Avenida è la lunga via pedonale che attraversa Playa del Carmen, inizia vicino al molo dal quale partono i traghetti per Cozumel e termina vicino al Parque Fundadores estendendosi per circa 3 chilometri. Lungo la 5° Avenida si trovano la maggior parte dei bar, negozi, centri commerciali, ristoranti, locali per aperitivi, finger-food, street-food e brunch. Qualsiasi cosa voi stiate cercando lo trovate sulla 5° Avenida! Dove mangiare a Playa del Carmen Playa del Carmen è ricca di ristoranti più o meno tipici ma tra tutti ne vengono suggeriti tre in particolare, tipici messicani, che oltre al vantaggio di essere una cucina deliziosa è anche economica, ed una birreria dove si possono gustare le migliori birre dell’america latina e non. Ecco alcuni indirizzi imperdibili. I veri tacos si trovano a El Fogon: è un ritrovo per locals, ambiente semplicissimo, amichevole, con sedie in plastica e la TV che trasmette musica messicana a tutto volume. Con un paio di questi tacos ed una cerveza hecha en Mexico sarete in paradiso. El Tapas & Company offre tacos splendidi e birra sempre fresca in un ambiente tipicamente messicano e molto cheap. Se invece cercate l’esclusivo, il particolare, lo scenografico e misterioso andate all’Alux, ristorante costruito all’interno di una grotta sotterranea. Il significato del suo nome, facilmente intuibile, ci porta nel mondo magico e misterioso degli Alux, gli spiriti buoni e maliziosi che proteggono il Messico, in particolar modo i luoghi sacri….e cosa c’è di più misterioso e sacro di una grotta? Club de la Cerveza: il nome dice tutto! Ottima birra artigianale prevalentemente messicana ma qualche eccellenza straniera, se si vuole, la si può chiedere ed ottenere. Ma non solo ristoranti: sulla 5° Avenida incontri numerosi caffè come Starbucks e la catena Ah Cacao se siete ciocco-dipendenti oppure Choux Choux Cafè che offre eccellenti colazioni, insalate, croissants ed un infinità di prelibatezze dolci e salate tipiche del finger-food. La movida notturna di Playa del Carmen Playa del Carmen è ricca di locali after-dinner e non c’è che l’imbarazzo della scelta: Playa non ha nulla da invidiare alla mitica Cancun. Per tutta la durata dell’anno si svolgono festival di musica, feste nei locali,feste sulla spiaggia e altre feste in tutti i locali della zona anche se non situati nella 5° Avenida ma sempre e comunque presi d’assalto dai giovani provenienti da tutto il mondo. La strada famosa per i locali notturni di Playa è Calle 12 dove potrete trovare il famosissimo Coco Bongo che ogni sera offre spettacoli e show fino alle prime luci dell’alba. Il Coco Bongo è diviso in una parte di palcoscenico per spettacoli dal vivo ed una parte night club: sul palcoscenico si esibiscono acrobati volanti, imitatori, mimi, cantanti, gruppi musicali, tra cui i famosissimi Mariachi ed anche personaggi di film famosi e stelle del rock. Mexcal a fiumi per farvi risvegliare il giorno dopo senza ricordare nulla! Ogni biglietto di accesso al Coco Bongo prevede infatti l’open bar aperto tutta notte senza limiti! Tra gli altri club e discoteche famose di Playa meritano menzione Palazzo, La Vaquita, Coco Maya, Mandala ed Abolengo dove ci si può divertire senza eccessi. Per una notte più tranquilla ma sempre di buon impatto alcolico, musica e risate, si può entrare in un pub o in un bar dove bere con tranquillità una buona birra artigianale con gli amici. Tra i più famosi ci sono lo Zenzi, Mc Carthy’s Irish Pub, Club de la Cerveza, La Bodeguita del Medio, Almirante Pech e La Perla Mixan dove l’ambiente caloroso Messicano vi accoglierà in tutta la sua allegria. Cosa non fare a Playa del Carmen A Playa del Carmen si può fare tutto: mangiare, bere, prendere il sole, ballare, fare shopping, ma è assolutamente vietato comprare coralli e conchiglie protette. Potete farlo ma sappiate che sicuramente vi verranno sequestrati in aeroporto, nel migliore dei casi, vi prenderete una grossa multa o dovrete pagare una mazzetta, nel peggiore dei casi. Proibitissimo è anche cercare di far uscire dallo stato le bottigliette colme di sabbia delle playas. Tasto dolentissimo è la cultura che i messicani hanno nei riguardi degli animali. In particolare Cancun e Playa del Carmen sono località in cui gli animali sono sfruttati e ahimè non c’è alcuna legge che lo vieti. Vi capiterà quindi di incontrare nella 5° Avenida tigrotti e scimmiette tenuti da un non ben identificato “ammaestratore” messicano che vi offrirà di fare fotografie con questi animali: non fatele! Non incrementate questo abuso e vile sfruttamento del mondo animale. Le vostre foto sui social con il tigrotto o la scimmietta che vive nelle foreste del Messico scatenerebbero, giustamente, le ire del popolo animalista. Non alimentate questo business, i luoghi sono meravigliosi di loro e non serve una foto con l’animale di turno per il vostro album fotografico su Facebook! https://ift.tt/33yX6IV Cosa fare e cosa vedere a Playa del Carmen Chi ha mai sentito parlare di Playa del Carmen nella sua vita? Una tra le più belle località balneari del Messico che merita di essere visitata e vissuta almeno una volta nella vita. Situata sulla Riviera Maya, è famosissima per le sue meravigliose spiagge piene di palme ed arricchite da splendide barriere coralline che, al tramonto, raggiunte dal sole infuocato, tingono cielo ed oceano di rosso regalando scenari indimenticabili. Le 5 Top Beach di Playa del Carmen Playa del Carmen vanta 4 tra le più belle spiagge nel mondo ognuna con caratteristiche che le rendono uniche ed ognuna dedicata a qualsiasi tipo di turista: dal festaiolo e modaiolo al turista che predilige la natura e la tranquillità, al turista con famiglia e bambini. Ecco quali sono. Paradise Beach Situata su un’isola di fronte a Playa del Carmen è sicuramente una location da non perdere. Paradise Beach è uno dei lidi più belli della zona ed offre al turista modaiolo tutto ciò che può soddisfare le sue aspettative: negozi, ristoranti, locali, movida, discoteche, Hotel di Lusso. È facilmente raggiungibile con piccole imbarcazioni che partono più volte al giorno da Playa del Carmen. Xpu-Ha Beach Nonostante il nome ricordi una località asiatica, Xpu-Ha Beach è genuinamente messicana. È una delle spiagge più affascinanti della Riviera Maya con la sua sabbia finissima ed un mare trasparente anche a grandi profondità. Camaleontica nel suo offrire il meglio al turista, si pone sia come spiaggia super attrezzata che spiaggia selvaggia e naturale, un vero angolo di paradiso dove il turista può usufruire del meglio dell’Horeco immergendosi in una natura incontaminata. A pochissimi chilometri da Playa del Carmen è facilmente raggiungibile in una manciata di minuti, per pochi soldi, con un taxi o con lo scooter. Playa Puerto Morelos È una spiaggia paradisiaca sulla quale si affaccia un piccolo villaggio di pescatori. Il mare è splendido con uno scenario tipicamente caraibico, una barriera coralline a 500 metri dalla costa, ideale per praticare immersioni e snorkeling. A Puerto Morelos si arriva in circa 20 minuti di taxi o scooter ad un costo veramente irrisorio. Playa de Xcacel Spiaggia incontaminata che si estende all’infinito. Assolutamente distante dal turismo di massa ed indicata esclusivamente a coloro che cercano natura, silenzio, pace, sole e mare. Alcuni piccoli chioschi presenti lungo la spiaggia offrono cocktail dissetanti e veloci pranzi a base di tortillas, frijoles e pesce freschissimo. Anch’essa raggiungibile con taxi o con scooter in circa 30 minuti da Playa del Carmen. Playacar Tra le spiagge più glamour ed attive del Messico c’è Playacar: con il suo mare turchese, la sua sabbia bianca e finissima, i fondali pieni di pesci, le caverne e grotte sottomarine offre un paradiso ineguagliabile agli amanti delle immersioni. Il lungomare di Playacar regala una vita notturna intensa e per tutti i gusti: hotel, bar, ristoranti, locali e discoteche famose in tutto il mondo propongono al turista amante della vita notturna una vacanza indimenticabile. È una spiaggia cittadina quindi la sua scoperta può essere fatta facilmente a piedi. Cosa vedere a Playa del Carmen Non importa se siete viaggiatori fai-da-te, se avete deciso di trascorrere una settimana in un hotel o in un resort oppure se siete quei turisti super mega organizzati: Playa del Carmen, in Messico, offre escursioni ed attività di ogni genere e per ogni tipo di turista. Playa del Carmen infatti vanta numerose attività fattibili in loco tanto quanto una serie di tour organizzati che, se volete essere piacevolmente trascinati da una guida, sono assolutamente da non perdere. Scopriamoli insieme. Chichèn Itzà, cenote Hubiku e Valladolid Chichèn Itzà è una delle 7 Meraviglie del Mondo, patrimonio mondiale UNESCO. È un tour di 12 ore dove, addentrandosi nella fitta giungla dello Yucatan, si raggiunge il cenote Hubiku, famosa piscina di acqua dolce all’interno di una caverna calcarea colma di luce. Dopo aver gustato un tipico pranzo messicano si riparte per Chichèn Itzà, ricco e meraviglioso sito archeologico con scavi e templi magistralmente conservati. Infine si raggiunge Valladolid, città di fama mondiale con i suoi muri color pastello ricca di negozi e ristorantini. Isla Contoy e Isla Mujeres Tra le isole più belle al mondo. Il centro di Isla Mujeres è ricco di patrimonio culturale ed importanza storica mentre l’Isola di Contoy è un paradiso di pace e tranquillità oltre ad essere il secondo sistema di barriera corallina più grande del mondo. Rovine di Tulum, le sue grotte e le sue tartarughe Scopri la più importante città Maya sul Mar dei Caraibi, protetta da una grande scogliera da dove si può ammirare una vista spettacolare. A Tulum vengono organizzati dei tour archeologici guidati che vi faranno scoprire i segreti custoditi da questa antica città Maya. Il tour si chiude, dopo un bagno nelle acque cristalline del cenote Hilarios, con una passeggiata sulla spiaggia dove vivono le meravigliose tartarughe marine. Sian Ka’han e Muyil Emozionante tour di mezza giornata nel cuore dell’antica civiltà Maya; qui si potrà ammirare lo splendore della riserva della biosfera di Sian Ka’an, la fauna selvatica della giungla e passeggiare tra le antiche rovine di Muyil. Queste rovine sembrano uscite da un vecchio film e passeggiando tra esse si scopre piano piano la sua incredibile storia. È proprio a Muyil che anni fa sono stati trovati reperti risalenti al 350 a.C. ! Le sue facciate, situate nella parte inferiore della valle del fiume, sono così ben conservate che sarà impossibile non riconoscerne le rappresentazioni tra le quali spicca la famosa rappresentazione del dio della pioggia. Punta Laguna e Coba Nella riserva di Punta Laguna gli alberi sono popolati di scimmie che vivono in perfetto equilibrio con uccelli di ogni tipo; il vostro tour sarà accompagnato dalle voci di questi mammiferi e dal canto di centinaia di uccelli che suonerà come una melodia. Non meno affascinante il sito archeologico di Coba, uno dei più importanti della regione: circondata da due bellissime lagune ed una serie di strade elevate di pietra e gesso che portano dal sito centrale a vari siti più piccoli Coba rappresenta la vera civiltà Maya precolombiana. Non dimenticate di visitare anche le grandi piramidi del tempio, alcune delle quali raggiungono i 42 metri di altezza. Diving a Playa del Carmen Playa del Carmen con le sue barriere coralline, le tartarughe marine, pesci colorati e squali è un sito eccellente sia per lo snorkelling che per il diving. Oltre ai Cenote (grotte con acqua piene di luce) vi sono tantissimi posti in questa zona del Messico dove andare a fare diving: alcuni si possono scoprire da soli ed altri consigliati dalle tante agenzie e guide turistiche locali. I siti più popolari sono Pared Verde e Tortugas che si trovano vicino a Playa del Carmen; Gorgonia vicino ad Akumal, Palancar Reef e Santa Rosa Wall che si trovano invece al largo di Cozumel. Per il vostro entusiasmo ci sono tantissime scuole di diving a Playa del Carmen e nei suoi dintorni quindi è possibile anche ottenere la certificazione Open Water Diver! Ma non dimentichiamo di visitare anche Rio Segreto al quale potete accedere solo con un tour guidato che vi porterà a scoprire le sue caverne buie, le stalattiti e stalagmiti, vere e proprie opere d’arte scultorea della natura. Shopping a Playa del Carmen Trascorrere una giornata sulle spiagge di Playa del Carmen è un’esperienza unica per qualsiasi tipo di turista. Esimersi dallo shopping è un delitto. Ecco la tappa fondamentale: la 5° Avenida! Per orientarvi dovete sapere che la numerazione delle strade di Playa del Carmen è particolarissima: le strade parallele alla spiaggia e al mare sono chiamate Avenidas e vanno di 5 in 5. Abbiamo quindi 5° Avenida, 10° Avenida, 15° Avenida e così via. Le strade perpendicolari al mare invece si chiamano Calles e aumentano di 2 in 2: abbiamo quindi calle 2. calle 4, calle 6, calle 8, calle 10 etc etc. Questo facilita enormemente il turista e lo aiuta ad orientarsi nella ricerca di quel ristorante piuttosto che quel negozio. La 5° Avenida è la lunga via pedonale che attraversa Playa del Carmen, inizia vicino al molo dal quale partono i traghetti per Cozumel e termina vicino al Parque Fundadores estendendosi per circa 3 chilometri. Lungo la 5° Avenida si trovano la maggior parte dei bar, negozi, centri commerciali, ristoranti, locali per aperitivi, finger-food, street-food e brunch. Qualsiasi cosa voi stiate cercando lo trovate sulla 5° Avenida! Dove mangiare a Playa del Carmen Playa del Carmen è ricca di ristoranti più o meno tipici ma tra tutti ne vengono suggeriti tre in particolare, tipici messicani, che oltre al vantaggio di essere una cucina deliziosa è anche economica, ed una birreria dove si possono gustare le migliori birre dell’america latina e non. Ecco alcuni indirizzi imperdibili. I veri tacos si trovano a El Fogon: è un ritrovo per locals, ambiente semplicissimo, amichevole, con sedie in plastica e la TV che trasmette musica messicana a tutto volume. Con un paio di questi tacos ed una cerveza hecha en Mexico sarete in paradiso. El Tapas & Company offre tacos splendidi e birra sempre fresca in un ambiente tipicamente messicano e molto cheap. Se invece cercate l’esclusivo, il particolare, lo scenografico e misterioso andate all’Alux, ristorante costruito all’interno di una grotta sotterranea. Il significato del suo nome, facilmente intuibile, ci porta nel mondo magico e misterioso degli Alux, gli spiriti buoni e maliziosi che proteggono il Messico, in particolar modo i luoghi sacri….e cosa c’è di più misterioso e sacro di una grotta? Club de la Cerveza: il nome dice tutto! Ottima birra artigianale prevalentemente messicana ma qualche eccellenza straniera, se si vuole, la si può chiedere ed ottenere. Ma non solo ristoranti: sulla 5° Avenida incontri numerosi caffè come Starbucks e la catena Ah Cacao se siete ciocco-dipendenti oppure Choux Choux Cafè che offre eccellenti colazioni, insalate, croissants ed un infinità di prelibatezze dolci e salate tipiche del finger-food. La movida notturna di Playa del Carmen Playa del Carmen è ricca di locali after-dinner e non c’è che l’imbarazzo della scelta: Playa non ha nulla da invidiare alla mitica Cancun. Per tutta la durata dell’anno si svolgono festival di musica, feste nei locali,feste sulla spiaggia e altre feste in tutti i locali della zona anche se non situati nella 5° Avenida ma sempre e comunque presi d’assalto dai giovani provenienti da tutto il mondo. La strada famosa per i locali notturni di Playa è Calle 12 dove potrete trovare il famosissimo Coco Bongo che ogni sera offre spettacoli e show fino alle prime luci dell’alba. Il Coco Bongo è diviso in una parte di palcoscenico per spettacoli dal vivo ed una parte night club: sul palcoscenico si esibiscono acrobati volanti, imitatori, mimi, cantanti, gruppi musicali, tra cui i famosissimi Mariachi ed anche personaggi di film famosi e stelle del rock. Mexcal a fiumi per farvi risvegliare il giorno dopo senza ricordare nulla! Ogni biglietto di accesso al Coco Bongo prevede infatti l’open bar aperto tutta notte senza limiti! Tra gli altri club e discoteche famose di Playa meritano menzione Palazzo, La Vaquita, Coco Maya, Mandala ed Abolengo dove ci si può divertire senza eccessi. Per una notte più tranquilla ma sempre di buon impatto alcolico, musica e risate, si può entrare in un pub o in un bar dove bere con tranquillità una buona birra artigianale con gli amici. Tra i più famosi ci sono lo Zenzi, Mc Carthy’s Irish Pub, Club de la Cerveza, La Bodeguita del Medio, Almirante Pech e La Perla Mixan dove l’ambiente caloroso Messicano vi accoglierà in tutta la sua allegria. Cosa non fare a Playa del Carmen A Playa del Carmen si può fare tutto: mangiare, bere, prendere il sole, ballare, fare shopping, ma è assolutamente vietato comprare coralli e conchiglie protette. Potete farlo ma sappiate che sicuramente vi verranno sequestrati in aeroporto, nel migliore dei casi, vi prenderete una grossa multa o dovrete pagare una mazzetta, nel peggiore dei casi. Proibitissimo è anche cercare di far uscire dallo stato le bottigliette colme di sabbia delle playas. Tasto dolentissimo è la cultura che i messicani hanno nei riguardi degli animali. In particolare Cancun e Playa del Carmen sono località in cui gli animali sono sfruttati e ahimè non c’è alcuna legge che lo vieti. Vi capiterà quindi di incontrare nella 5° Avenida tigrotti e scimmiette tenuti da un non ben identificato “ammaestratore” messicano che vi offrirà di fare fotografie con questi animali: non fatele! Non incrementate questo abuso e vile sfruttamento del mondo animale. Le vostre foto sui social con il tigrotto o la scimmietta che vive nelle foreste del Messico scatenerebbero, giustamente, le ire del popolo animalista. Non alimentate questo business, i luoghi sono meravigliosi di loro e non serve una foto con l’animale di turno per il vostro album fotografico su Facebook! Playa del Carmen è una località del Messico ricca di spiagge mozzafiato, con una movimentata vita notturna e locali in cui mangiare le bontà locali.
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come posso descrivere cosa sei per me?
c’è gente che ti critica, che dice che sei spaventosa di notte, oppure chi dice “troppi turisti”. Io non mi sento una turista perché ci sono cresciuta piano piano, poco alla volta, weekend e settimane con te, ma effettivamente lo sono, ma oggi, dopo 20 anni, rimani ancora e per sempre, il mio posto nel mondo.
sei speciale per me, colei che mi capisce anche quando non mi capisco da sola, sei qualcosa di indescrivibile, di magico. Mi siedo lì, sul ponte vecchio, e si ripara tutto, senza troppi fronzoli o foto, solo lì, rivolta a guardare le persone che passano, con la musica nelle orecchie e tu immensa di fronte a me. Non cambiare mai, fallo per me, perché semmai un giorno io dovessi sentirmi sbagliata ancora una volta, tornerò sempre da te, perché tu mi fai sentire esageratamente bella e irraggiungibile da tutto.
già mi manchi, bimba mia.🌻
(foto mia e testo mio)
#florence#tumblr#artists on tumblr#città#letteratura#arte#firenze#ponte vecchio#santa maria del fiore#uffizi#foto mie#testo mio#immensa#ultimi ribelli#ultimiromantici
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The one with the photograph at the Niagara Falls
Di certo Ermal non aveva previsto che quella giornata prendesse quella piega. Era iniziata come una tranquilla giornata in cui poteva, per una volta tanto, fare il turista. Niente di speciale. O almeno, questo era quello che aveva creduto fino a poco prima. Era stato alle cascate del Niagara, aveva fatto un sacco di foto e poi aveva chiesto a Pier di scattargli una foto con le cascate come sfondo. Perché in fondo, anche se quando qualcuno gli diceva che era bello lui negava, c'erano dei momenti in cui gli piaceva postare sue foto e leggere i commenti dei suoi fan. Anzi, sarebe stato più giusto dire che spesso lo faceva con il solo scopo di farsi qualche risata mentre leggeva certi commenti al limite dell'osceno. E poi, un attimo dopo aver postato la foto su Twitter, Ermal aveva deciso di inviarla anche a Fabrizio. E quello era stato l'attimo in cui le cose erano degenerate portandolo a quel preciso momento, in cui se ne stava seduto in macchina, con lo sguardo fisso sulla risposta di Fabrizio e la felpa appoggiata ai pantaloni, posata in quel punto in modo da sembrare una casualità e allo stesso tempo da riuscire a coprire l'erezione che aveva iniziato a formarsi all'interno dei suoi boxer. Ermal chiuse gli occhi per un attimo e sospirò bloccando lo schermo del telefono. Doveva smettere di pensare a quella risposta, almeno fino al suo arrivo in albergo. Quasi convinto di aver immaginato quel messaggio - e in parte speranzoso che fosse davvero così - sbloccò nuovamente il telefono, ritrovando la schermata che aveva fissato fino a un attimo prima. No, nessuna immaginazione. Davanti ai suoi occhi c'era chiaramente un messaggio da parte di Fabrizio che diceva: "Ti sei tirato i capelli indietro come quando mi fai un pompino." E nei suoi pantaloni continuava a esserci un'erezione. Anzi, la situazione sembrava sempre più dura.
Il percorso fino all'albergo risultò molto più lungo di quello fatto all'andata. O almeno questa era l'impressione che aveva avuto Ermal, che in quel momento non vedeva l'ora di rientrare in camera e di chiamare Fabrizio. Gli aveva mandato quella foto senza doppi fini, semplicemente con l'intento di renderlo partecipe di ciò che stava facendo, e Fabrizio invece aveva colto al volo l'occasione per provocarlo. Ermal capiva anche il perché. Fabrizio non era stato molto entusiasta della sua partenza per il Canada proprio in un momento in cui lui aveva pochi impegni e avrebbero potuto passare del tempo insieme. Quello non era altro che il suo modo di vendicarsi, e ci stava riuscendo benissimo. Ed Ermal non poteva biasimarlo, se non fosse che di solito era lui quello che provocava, quello che di fronte a una foto innocente faceva un commento spinto. Era sempre stato lui, non Fabrizio, e questa inversione improvvisa dei ruoli lo faceva innervosire. Allo stesso tempo però si sentiva intrigato e incuriosito, forse proprio perché non era abituato a quel lato del suo compagno. Entrò in camera sbattendo la porta dietro di sé e poi afferrò il cellulare per cercare il numero di Fabrizio tra le ultime chiamate, mentre con la mano libera si sbottonava i jeans e li abbassava giusto il necessario per tirare un sospiro di sollievo. E fu in quel momento - con il cellulare in mano e l'erezione ancora costretta nei boxer - che si rese conto che in quella situazione una telefonata non sarebbe stata sufficientemente. Fabrizio gli mancava troppo ed era stanco di masturbarsi affidandosi solo alla sua fantasia, come era successo praticamente ogni giorno dall'ultima volta in cui si erano visti. Aveva bisogno di vederlo. Senza pensarci troppo avviò la videochiamata, mentre scalciava via i pantaloni e si accasciava sul letto tenendo il cellulare davanti a sé. Quando Fabrizio rispose e sullo schermo del cellulare apparve l'immagine del compagno a petto nudo, Ermal quasi rischiò di strozzarsi con la sua stessa saliva. Per quanto possibile, cercò di mantenere un briciolo di dignità e, dopo essersi schiarito la voce, disse: "Se proprio dobbiamo essere onesti, non sono io che mi tiro indietro i capelli mentre ti faccio un pompino. Fai tutto tu!" Fabrizio si lasciò scappare una risata strizzando leggermente gli occhi. "Ah, così proprio? Manco un ciao?" "Ciao. Comunque ho ragione, fai tutto tu. E che ci fai senza maglietta? Fa così caldo a Roma?" "Ho appena fatto la doccia" rispose Fabrizio, spostando leggermente il telefono per far notare a Ermal che non indossava altro che un asciugamano legato alla vita. Ermal si ritrovò per l'ennesima volta a deglutire a vuoto di fronte a ciò che stava vedendo. Fabrizio era sempre un bel vedere. Anche a chilometri di distanza e attraverso lo schermo di un cellulare. "Non hai risposto al mio messaggio" gli fece notare Fabrizio un attimo dopo. "Ero insieme agli altri, ovviamente non potevo rispondere alle tue provocazioni." "Puoi farlo ora. È per quello che mi hai chiamato, no?" Ermal arrossì sentendosi scoperto. Possibile che le sue intenzioni fossero così chiare? "Sei uno stronzo. Io non avevo nessuna intenzione di provocarti con quella foto" disse Ermal, quasi cercando di incolpare Fabrizio, di fargli capire che se stavano per fare una videochiamata erotica era solo colpa sua. "Lo so che non volevi provocarmi. Io sì, però" rispose Fabrizio sollevando l'asciugamano davanti allo schermo del telefono e poi gettandolo sul pavimento, facendo capire a Ermal che in quel momento non c'era più nulla a coprirlo. Ermal non rispose, sperando silenziosamente che Fabrizio abbassasse il telefono quel tanto che bastava a vedere le porzioni di pelle che aveva appena scoperto. "Ora tocca a te" sussurrò Fabrizio con lo sguardo fisso sullo schermo del telefono, in cui vedeva chiaramente Ermal mordersi le labbra, quasi indeciso su cosa fare. Senza farselo ripetere, il più piccolo appoggiò il cellulare sul materasso e si sfilò la maglietta bianca, abbandonandola in un angolo del letto. Quando riprese in mano il telefono, Fabrizio lo guardò confuso e disse: "Ti sei tolto solo la maglietta?" "Un indumento a testa. Non è colpa mia se togliendoti l'asciugamano sei già rimasto senza nulla addosso" replicò Ermal stringendosi nelle spalle con noncuranza. "E poi lo stronzo sono io..." disse Fabrizio sdraiandosi sul letto. "Quindi ora io che faccio?" "Toccati." Fabrizio sorrise malizioso. Gli piaceva quando Ermal andava dritto al punto. Continuando a tenere lo sguardo fisso su di lui, lasciò che la sua mano scivolasse lentamente sul suo petto e poi sempre più giù, scomparendo dall'inquadratura. "Bizio, voglio vederti mentre lo fai" lo ammonì Ermal. Fabrizio sollevò il telefono, facendo in modo che lo schermo riprendesse un'immagine abbastanza ampia da contenere tutto ciò che Ermal desiderava vedere. Vedendo la mano tatuata di Fabrizio stretta attorno alla sua erezione, Ermal non poté evitare di iniziare a toccarsi distrattamente da sopra i boxer. "Voglio sapere cos'hai pensato quando hai visto la mia foto" disse Ermal curioso, con il respiro già leggermente affannato. "Lo sai, quando ti vedo con i capelli raccolti penso solo a una cosa." "Cosa?" chiese Ermal fingendo di non sapere di cosa stesse parlando. Voleva sentirglielo dire. Leggere quelle parole in un messaggio gli aveva provocato un brivido lungo la spina dorsale - oltre che un problema non trascurabile nelle mutande - e poteva solo immaginare l'effetto che avrebbe avuto sentire quelle parole pronunciate direttamente da Fabrizio. "Ho immaginato la tua bocca attorno al mio cazzo" rispose Fabrizio senza mezzi termini. "Ogni volta che lo faccio, mi sposti i capelli indietro in quel modo." "Perché voglio vederti bene mentre lo fai." "Non è solo per quello. L'ultima volta mi sembrava che ci avessi preso gusto a tirarmi indietro i capelli mentre mi scopavi la bocca" disse Ermal abbassandosi i boxer e toccandosi finalmente senza la stoffa di mezzo. "Cazzo, Ermal..." sospirò Fabrizio, reclinando la testa e chiudendo gli occhi per un attimo. "Dopo però io ho scopato te. Due volte" aggiunse Ermal. "Vorrei che mi scopassi anche adesso" disse Fabrizio, alzandosi per un attimo solo per sistemare il telefono su una sedia di fronte al letto. Aveva voglia di fare l'amore con Ermal e sapeva di non poterlo fare, ma poteva almeno illudersi per un attimo che Ermal fosse lì con lui. Si sdraiò di nuovo sul letto, allargando oscenamente le gambe e - finalmente con entrambe le mani libere - riprese a masturbarsi, mentre con l'altra mano iniziava a stimolare la sua apertura. Non si era nemmeno preoccupato di prendere il lubrificante. In quelle condizioni, l'unica cosa che non aveva era la pazienza. Voleva tutto e subito. Non aveva intenzione di perdere tempo, anche a costo di sentire quel leggero - e ormai familiare - fastidio. "Vorrei essere lì con te" mormorò Ermal, mentre la sua mano si muoveva sempre più velocemente su di sé. Fabrizio lo guardò per qualche istante, mentre si penetrava lentamente con un dito e poi ne aggiungeva un altro, immaginando che fossero le dita di Ermal a toccarlo così. Un urletto poco virile scappò dalla sua bocca appena sfiorò la prostata ed Ermal gemette di rimando, ripensando a quante volte era stato proprio lui a farlo urlare in quel modo. Fabrizio continuò a masturbarsi sempre più velocemente, penetrandosi con le dita e facendo scorrere l'altra mano sull'erezione ormai sempre più dura e gonfia. Teneva lo sguardo fisso sul cellulare di fronte a sé, sulle dita di Ermal avvolte attorno alla sua erezione, e continuava a immaginare a quando finalmente lo avrebbe rivisto e avrebbe fatto davvero l'amore con lui, senza essere divisi dallo schermo di un telefono. Ermal gettò la testa all'indietro, affondandola nel cuscino, sentendosi ormai sempre più vicino all'orgasmo alla sola idea di quando finalmente sarebbe stato di nuovo tra le cosce del compagno a farlo gemere in quel modo. "Non trattenerti" mormorò Fabrizio, notando che Ermal sembrava voler rimandare l'orgasmo a tutti i costi. Ermal puntò di nuovo lo sguardo sullo schermo appena in tempo per vedere Fabrizio chiudere gli occhi e venire nella sua mano con un gemito. Un paio di secondi più tardi, anche Ermal si svuotò nella sua mano e abbandonò il cellulare sul materasso esausto. Rimase per qualche attimo con gli occhi chiusi, il respiro corto e la mano sporca del suo stesso rilascio ancora su di sé. Solo quando sentì la voce di Fabrizio riaprì gli occhi e afferrò il cellulare che aveva lasciato accanto a lui, sul letto. "Stai bene?" chiese Fabrizio con un sorriso stanco sulle labbra. Ermal annuì, poi afferrò un paio di fazzoletti dalla scatola sul comodino e cercò di darsi una pulita velocemente. "Sto bene, sono solo stanco. E sudato" disse qualche attimo dopo. "Rimettiti la maglietta, che lo sai che se poi ti becchi qualcosa mi preoccupo" disse Fabrizio, lasciando che la sua ipocondria e il suo costante senso di preoccupazione verso Ermal parlassero per lui. "Guarda che sei tu il vecchio tra noi due. Io non mi ammalo per così poco" rispose Ermal. Un attimo dopo, però, lasciò di nuovo il telefono sul materasso e si infilò la maglietta. Fabrizio non replicò ma sorrise vittorioso quando notò che Ermal aveva seguito il suo consiglio. "Ermal" lo richiamò Fabrizio qualche attimo dopo. "Dimmi." "Battutacce a parte, sei bellissimo nella foto che mi hai mandato." Ermal sorrise. I commenti sui social, per quanto divertenti, non erano niente paragonati a quello. Nulla sarebbe mai stato paragonabile a Fabrizio che gli diceva una cosa del genere.
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PHOTOSET: (1) http://girlfromtube.tumblr.com/post/183261101263 (2) http://girlfromtube.tumblr.com/post/183261122713 Jaqueline: Questo è un centro di recupero, signora Després, chiaro? I giovani qui migliorano, sì. Finché non peggiorano. Non ci pensa al piccolo Kevin Julien, che porterà per sempre i segni di quell'incendio? Diane Després: "Il piccolo Kevin Julien, il piccolo Kevin Julien..." vogliamo farlo santo? Gli facciamo una statua? Oh, Cristo! Sei sfigato Kevin, la prossima volta non mettere la testa nel microonde. Jaqueline: La cosa peggiore da fare con un ragazzo malato, è ritenere lui o noi invincibili. Amarlo non vuol dire poterlo salvare. L'amore non c'entra niente in questo, purtroppo. Diane Després: Gli scettici dovranno ricredersi. Jaqueline: Allora, buona fortuna. Diane Després: Assurdo che tu abbia dato fuoco alla mensa. Quello è veramente assurdo. Steve O'Connor Després: Ho il fuoco nel culo, dovevo farlo uscire! Diane Després: Approfittane, fai uscire anche la testa così impari a pensare! Diane Després: La macchina ora è un rottame! Steve O'Connor Després: Ci vendiamo i pezzi su internet! Steve O'Connor Després: Oh, dammene una! Io fumo, lo sai! Diane Després: Bravo, è ora di smettere. Smetto anch'io. Al mio compleanno. Diane Després: Non mi piace, ripetere cento volte le stesse cose. Steve O'Connor Després: Non mi posso neanche fare una sega in pace! Diane Després: Dammi i boxer che te li lavo. Steve O'Connor Després: Porca troia! Diane Després: Guarda quanti cazzo di fazzolettini! Se conservi tutto lo sperma che produci, magari mettiamo su un business! Ok? Steve O'Connor Després: Mi tieni anche l'uccello mentre piscio??? Diane Després: Almeno prendi meglio la mira!!! -Purtroppo questo catalogo è di Settembre. Diane Després: Davvero? Perché, i libri di scuola cambiano prezzo con le stagioni?! -Oh, ma certo che cambiano! Diane Després: Non fare il razzista!!! Steve O'Connor Després: Non sono razzista, quello è un negro!!! Steve O'Connor Després: Imparerò a controllarmi e avrò cura di te. Ti proteggo io. Diane Després: La tua priorità dev'essere per la scuola, chiaro?! Avevo la tua età quando ho mollato e guardami, sono una fallita! Niente diploma, niente istruzione, niente! Steve O'Connor Després: Ma che dici, quale fallita! Steve O'Connor Després: Il futuro non è duro! Diane Després: E il passato ha stufato. Steve O'Connor Després: Tu mi piaci. Non mi fai male. Ma quando fa male, fa bene! Steve O'Connor Després: Fare questa roba, mi rompe veramente le palle! Diane Després: Benvenuto nella mia vita, tesoro! Paul: Ciao! Giornata fortunata?! Diane Després: No, per niente, ma esistono anche quelle storte. A volte. Così va la vita. Paul: E comunque, tu sei molto, ma molto, molto bella. Diane Després: Tu sei pazzo! Ma hai visto come sto?! Vestita come non si sa che cosa, accovacciata in mezzo alla strada... Paul: No no, non ci provare. Ecco lo vedi, è questo. E' questo che è sexy. Che tu non te ne rendi conto. Diane Després: Meglio pensare in grande che in piccolo, almeno io credo. Kyla: Sono stupita, sei così bella! Sei bella, dai! Diane Després: Tu sei molto gentile, ma... Bella o non bella, io dico che la vita è come il poker. Se non parti con una bella coppia, perdi! Diane Després: Non possiamo starcene con le mani in mano!!! Che vuoi fare, aspettare la manna dal cielo??? Paul: Questi hamburger piatti piatti, a chi interessano? A parte ai turisti che non hanno mai visto hamburger fatti tipo crepes! Infatti, sono rimasto sorpreso. Quando me l'hai proposto sono rimasto sorpreso. Steve O'Connor Després: Eh certo, a chi possono piacere? Dei begli hamburger così, fatti in casa con una salsa piccante e il formaggio fresco. Invece di quella merda di formaggio arancione che mettono nei panini di quei ciccioni degli Americani! Evidentemente era proprio un turista, mio padre. Diane Després: Ma certo che gli piace il karaoke, ne va matto. Te l'ho detto al telefono, che canta! Steve O'Connor Després: Non canto Cristo, ballo! Diane Després: Puoi fare tutt'e due le cose insieme, non sei scemo. Diane Després: Steve all'inizio è timido, ma quando si apre un po' gli altri se li mangia! Ah si, il mio Steve è così. Ha grande carisma! Paul: Steve ascolta tua madre e parliamo da adulti. Steve O'Connor Després: Tu un adulto, con 27 birre nel sangue? Paul: Tu sei nella merda con la giustizia, noi cerchiamo una soluzione! Steve O'Connor Després: In quello schifo di karaoke??? Apri gli occhi Diane, questo ti vuole solo scopare! Paul: Modera il linguaggio, non parlare in questo modo a chi è più grande di te! Steve O'Connor Després: Più grande il cazzo. Paul: Vaffanculo. Tenetevi i vostri problemi da disadattati. Steve O'Connor Després: Non ci puo' aiutare nessuno, sono tutti uguali, siamo solo io e te mamma! Il resto è gente di merda! Diane Després: Fermo fermo fermo. Io non ho nessun problema, non ti è chiaro? L'unico problema sei tu. Sei tu, Steve. Per colpa tua non ho più un lavoro, non ho più un dollaro, non ho più una vita! Le medicine, la cauzione, il centro di recupero e ora pure la causa! La posso avere per una volta, una cazzo di pausa nella mia vita???!!! Eh no!!! Eh no, c'è Steve signore e signori!!! Steve O'Connor Després: Forse un bel giorno, non mi amerai più. No, è vero, puo' succedere. E' vero. Ma io invece ci sarò sempre per te. Per me, sei la mia priorità. Steve O'Connor Després: Ci amiamo ancora io e te, vero? Diane Després: Ma certo. E' la cosa che ci riesce meglio. Diane Després: Non esiste, che una madre smetta di amare suo figlio. Hai capito? Steve O'Connor Després: Si, come no. Diane Després: La sola cosa che succederà è che io ti amerò sempre di più e tu mi amerai sempre meno. Ma questa è la natura, è così, è così che va. E' l'ordine naturale delle cose, Steve. Vedrai che un giorno lo capirai. Diane Després: Hai ancora un mondo da imparare. Diane Després: Tutti i giorni sui giornali non trovo che, un mondo che muore! Steve O'Connor Després: Quando penso che certe volte ti ho fatto del male... Dopo, quando, quando mi riprendo, quando mi calmo, dopo io sto male perché penso che meriti molto più di un ritardato come me. Perciò l'importante è che pensi a te Diane e che ti ami. Dì a Kyla che le mando un saluto, ok? Ciao. Diane Després: Tu mi scriverai!? Kyla: Certo. Diane Després: Perché se non mi scrivi ti vengo a trovare! Vengo anche se tu non vuoi! Kyla: Io non voglio che pensi che non siano stati importanti questi ultimi mesi passati con te. Diane Després: Ma anche per me! Anche per me sono stati importanti. Molto. Ci siamo divertiti! Ci siamo divertite, cazzo se è vero! Si, è stata importante la tua presenza nella mia vita. Tu sei più da torta o da crostata? Kyla: Io non posso abbandonare la mia famiglia. Diane Després: ... Kyla: Non volevo dire questo. Diane Després: Sai Kyla, ognuno ha il suo modo di vivere. Tu affronti la tua vita e io devo affrontare la mia. Se l'ho messo lì dentro è perché io ho speranza. Lo capisci che ho ancora speranza? Nel mondo ormai non c'è tanta speranza, ma io amo pensare che siamo in molti, siamo in molti a sperare. A sperare. Ed è meglio così perché siamo noi quelli che possono cambiare il mondo. Un mondo di speranza abitato da gente che non spera più, non è una gran cosa, non si va lontano. Ho fatto quello che ho fatto, perché così ci sarà una speranza. Ok? Quindi io vinco. Su tutta la linea, si. Io ne esco vincente, come tutti. Va bene. Torta o crostata? Che preferisci?
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Per ridere un po':
Fra medici: - Ho in cura una paziente molto giovane che sta perdendo la memoria... Che cosa mi consigli di fare?
- Di farti pagare in anticipo!
di: Robyromano01
- Mamma, mi puoi dare cinque euro per un poveraccio che grida come un disperato all'angolo della strada?
- Ma certo Pierino! E che cosa grida? - Gelatiiii, caramelleeee...
di: Frmc*!
- Dottore, dottore! Ho solo 59 secondi di vita, mi aiuti!
- Certo! Un minuto e sono da lei!
di: Giuseppe
La mamma al figlio -Vai male a scuola, pensi solo al calcio -Non è vero! -Si invece, ti meriti una punizione -Di prima o di seconda?
di: Francy_05
Mamma lumaca prepara sua figlia per andare a scuola e le dice: - Mi raccomando, fai la bava!
di: Silvietta03
Perché quando il cielo è nuvoloso si deve contare solo fino a sette? Perché altrimenti piove a dir... otto!
di:Reby Superstar
Una mamma incinta e suo figlio sono al ristorante. A un tratto si avvicina una signora e chiede alla mamma:
- Aspetta il secondo?
E lei: - No! Aspetto il dessert!
di: LucyCuore
Due ladri davanti alla vetrina di una lussuosa gioielleria.
- Secondo te quanto costa quell'anello di diamanti?
- Mah... secondo me tre anni di galera!
di: Mishelle
All'ospedale. - Ciao, Giacomo, ti ho portato un regalo.
- Grazie, che cos'è di bello?
- Una telecamera.
- E io che me ne faccio di una telecamera in queste condizioni?
- Ti servirà per riprenderti!
di: F!!
Un turista si ferma in una fattoria per acquistare alcune uova, e chiede al fattore:
- Scusi, ma sono di giornata?
E il fattore: - Certo, di notte le mie galline dormono!
di: Bioluminoso
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Il primo volume della guida" Thailandia fai da te" può essere tuo a 4,99 Euro presso lo shop ( appena nato ) di facebook https://web.facebook.com/MirkoBennardowanderluster/shop oppure puoi riceverrlo GRATUITAMENTE semplicemente mettendo un like a due mie post e taggando due persone per ognuno, dopo basta scrivermi in privato dove vuoi che ti invii la guida pdf . . . In questo primo volume della Guida alla Thailandia fai da te, troverete informazioni di carattere generale sulla geografia, usi e costumi. Trovete le informazioni sulla Arrival card e come ottenere il rimborso delle tasse quando lascerete il paese . . . Lo so sei li che ti sei appena iscritto a tutti i gruppi Facebook sulla Thailandia perché hai deciso che sarà la destinazione del tuo prossimo viaggio . Sei un viaggiatore esperto, un wanderluster. Quello che non si definisce mai un turista ma un traveller, un viaggiatore . Non hai alcuna intenzione di partire con un viaggio organizzato da un’agenzia . Stai mettendo in pratica tutta l’esperienza accumulata nei viaggi passati per poter tirare fuori un itinerario che corrisponda il più possibile alle tue necessità . Hai aperto il file excel della tua vacanza dello scorso agosto alle Maldive e lo hai gia rinominato “Operazione Thailandia “ . Hai comprato la guida Lonely Planet, forse sei un collezionista di Lonely Planet o forse qualcuno ti ha suggerito che seguendola potrai organizzare una vacanza perfetta . Hai chiamato la tua amica che c’è stata 3 anni fa, lei ha fatto una settimana tra Bangkok, Chiang Mai, Chiang Rai, Il triangolo d’oro, il bagno con gli Elefanti e Koh Samui ha speso pochissimo perché è molto brava ad organizzare, non come suo marito che ha bisogno di fare tutto in agenzia . Aspetti che nei vari gruppi Facebook ti rispondano alle domande : Quando è il periodo migliore per andare in Thailandia ? Ad Agosto piove ? Quanto costa vivere in Thailandia ? I soldi conviene cambiarli in Italia oppure prelevare direttamente sul posto ? E la mia carta è accettata ? E internet ? Come faccio a chiamare poi in Italia ? Ecco arrivano le prime risposte… Vai ad Aprile, no a Dicembre, no ad Agosto….ma ad Agosto piove. Io ci sono stato e c’era il sole . (presso Thailand) https://www.instagram.com/p/CaWjonjhPQk/?utm_medium=tumblr
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25 novembre.
Esco da lavoro e ti trovo li, sorridente e bellissimo, ad aspettarmi.
È il 25 novembre e per mia mamma sto andando a dormire da una amica mentre in realtà sto scappando verso la mia piccola fuga d’amore. Due zainetti, un po’ di cibo e ci siamo. Salgo sulla opel astra H con un po’ di timore: e se ci succede qualcosa? Mia madre lo scoprirebbe e succederebbe un finimondo.
Azioniamo il navigatore e...via! Partiamo verso il nostro nido d’amore disperso tra delle montagne che a me non son mai piaciute.
Offuscati dall’adrenalina del proibito ci coccoliamo con un atmosfera di felicità e spensieratezza.
Fino a che non arrivano le strade di montagna, quelle stradine che a me hanno sempre fatto paura. E allora sto zitta, respiro piano e guardo fuori dal finestrino il paesaggio ormai oscurato dal buio. E tu capisci, cerchi di sdrammatizzare e ogni tanto mi appoggi quella mano così familiare sulla gamba. Un solo piccolo contatto che mi fa immediatamente calmare. Mi fido di lui, mi fido ciecamente e allora cerco di rilassarmi.
Finalmente arriviamo, io entro a fare il check-in e tu parcheggi l’auto.
“Ci vediamo dentro amore”
Poche piccole parole che rendono questa bimba così immensamente felice.
Entro prima io e il classico istinto da donna mi spinge a curiosare ogni angolo. È un piccolo chalet ma molto confortevole. Sistemo le poche robe che abbiamo e poi sento bussare alla porta.
“Benvenuto a casa signore” e tu ridi, ridi e mi si spezza il fiato. Ridi e io rido con te, ridi e io sono felice.
Ti illustro la casa con fare smorfioso e tu mi segui come il più attento turista segue la sua guida. Poi ad un certo punto mi blocchi, mi abbracci e mi butti sul letto. Sei tu, sopra di me come miliardi di altre volte.
È la nostra fuga dal mondo, la nostra fuga dal male e da tutte le litigate che hanno reso il nostro rapporto così fragile.
Siamo io e te, nessun altro.
Ti bacio e tu ricambi, come fosse un bisogno quasi animalesco non riusciamo ad aspettare neanche un attimo di più. Siamo arrivati da mezz’ora e già siamo sul letto mezzi nudi.
E sono calma, tu sei calmo e ci godiamo quest’aria di tranquillità e romanticismo. E piano piano, scandito dal ritmo di mille baci mi fai tua. Un rituale che succede praticamente sempre ma che non mi stanca mai. Sono tua, lo sarò per sempre e tu sai il perché. Sono tua e sono al sicuro in quello chalet assieme all’uomo della mia vita.
“Amore facciamo schifo!”
“Dici?”
“Si decisamente, ma sei bellissimo quindi non potevo aspettare un minuto di più. Ma....ora ceniamo che muoio di fame”
Decido di cucinare io, sai che ho sempre voluto cucinarti qualcosa e allora lasci fare. Chiami un tuo amico e mentre cucino ci mettiamo a parlare con lui e la sua morosa. Poi li salutiamo e torniamo a noi, decidi di spostare la televisione in modo da vederla dal letto mentre io apparecchio.
“Amore puoi andare a farti la doccia mentre io apparecchio che devo farti una sorpresa?”
E così te ne vai, e io tutta eccitata inizio a correre ovunque cercando ciò che mi serve.
Due calici, candele e spengo la luce.
La pasta ovviamente faceva schifo ma hai mangiato tutto scherzandoci sopra. Mangiamo il dolce e decidiamo di tornare a letto a vedere la tv.
Tu lavi i piatti e io distesa mi godo la visuale di quel uomo nudo così bello che sta lavando i piatti al posto mio.
E rifacciamo l’amore, per altre due volte, fino a che stremati non cadiamo l’uno accanto all’altra a farci le coccole.
Continui a farmi le coccole fino a che non mi addormento, come fai sempre quando dormiamo assieme. E finalmente mi addormento, tra le braccia dell’uomo che è tutto per me, circondati da un paesaggio che piano piano si sta riempiendo di neve pronto ad accogliere due stupidi ragazzi che il giorno dopo inizieranno a tirarsi le palle di neve spensierati e felici.
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Turista fai da te.... . . 📍 #travel #travelling #toptags #vacation #visiting #traveler #instatravel #instago #wanderlust #trip #holiday #photooftheday #lifeofadventure #doyoutravel #tourism #tourist #instapassport #instatraveling #mytravelgram #travelgram #travelingram #igtravel #instalife #ig_worldphoto #lovelife #traveling #travelblog #instago
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