#tempo fuori luogo
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#tempo fuor di sesto#tempo fuori luogo#libri#narrativa#books#recensioni#recensioni libri#recensione tempo fuor di sesto#isola#blog#fantascienza#science fiction#philip k. dick
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A tutta la gente che dice che quella di Charles e Carlos sia solo una “pr relationship” vorrei dire che anche io non considero le mie colleghe “amiche” nel vero senso della parola, però questo non toglie il fatto che abbiamo un bellissimo rapporto e che ridiamo e ci divertiamo tanto in ufficio (e se dovessi mai cambiare lavoro sono loro l’unico motivo per cui mi dispiacerebbe farlo e l’unica cosa che mi mancherebbe)
ma a prescindere l'idea che degli atleti professionisti, dei piloti di formula 1, dei piloti della /Ferrari/ (celebre per essere molto poco interessata/capace di prendersi cura della propria immagine sui social) siano sottoposti all'irreprensibile guida dei loro uffici stampa per svendersi come quadretto di famiglia felice manco fossero i protagonisti di una telenovela che fingono di stare insieme per farsi intervistare da canale 5........ cioè sarebbe una storia così straordinaria che vorrei con tutto il cuore che fosse vera. 10000% GIURATEMI che john elkann e benedetto vigna spendono la metà del budget cap solo per assumere i migliori consulenti di immagine al mondo per far credere a tutti (chi, poi) che i loro piloti vadano d'accordo e che forse addirittura si stiano simpatici quando in realtà sono costantemente a un problema tecnico di troppo dallo strapparsi i capelli a vicenda (e non come vorremmo noi 😔). lo vediamo tutti che la f1 tende ad essere un po' troppo spettacolarizzata a volte ma sono abbastanza sicura che a maranello abbiano altro a cui pensare
(silvia frangipane se mi stai leggendo pubblica le carte dell'ordinanza restrittiva che charles ha richiesto contro ogni cittadino spagnolo al mondo <3)
#no sì a parte la mia simpatia sono d'accordissimo Anon#lo sappiamo che non sono amiki del kuore però non è che eH aLLorA si oDiAno#vanno ''d'amore e d'accordo'' (-cit corriere) si rispettano (si parlano dopo ogni sessione) e passano pure tempo insieme fuori dal lavoro#è un po' come quei colleghi con cui chiacchieri e ti diverti sul luogo di lavoro e magari ci scappa pure un pranzo assieme a volte#magari non grandi amici per la vita ma sicuramente si stanno simpatici e vanno d'accordo#che 1) letteralmente quello che hanno sempre detto e 2) non chiedo niente di più tbh#(magari un bacetto non mi farebbe schifo perché palesemente quel povero charles aspetta solo una scusa ormai <3)#asks
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Un giorno ci incontreremo per caso e tu sorriderai e anche io, e non ci sentiremo sbagliati e fragili e inadeguati e fuori tempo e fuori luogo. E saremo finalmente pronti.
Fabrizio Caramagna
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L'amante spesso non è solo una cosa di sesso. A volte comincia così...e poi diventa anche uno stare accanto all'altro in tutti i sensi.E allora può capitare che una volta ti vedi lo stesso e non fai l'amore o sesso che sia ma ci si ascolta.
Esistono amanti e amanti.Amanti che sono diversi da una escort o da un gigolò o da una botta e via. Un amante...beh...chiedete alle camere d'albergo, ai vicoli fuori mano, ai portieri di notte, ai treni o ai taxi presi per raggiungere un luogo dimenticato da Dio. Chiedete ai letti sfatti, alle Donne addette alle pulizie che trovano i preservativi usati.Chiedete a chi nei corridoi ha sentito ridere. A chi ha visto le lacrime degli addii o degli arrivederci.
Chiedete ai cigolii delle molle del letto o a quel ristorantino dove si è fatta la follia di andare una volta a cena o a pranzo fuori per gioco.Chiedete agli ascensori in cui qualcuno si è specchiato per controllare se tutto fosse in ordine per l'appuntamento.Chiedete ai muri di alcune case che hanno visto uomini e Donne piangere e sentirsi in colpa.
Chiedete ai "Dio mio che sto facendo?" per poi capire che si aveva solo bisogno di sentirsi vivi e di sognare e di vibrare.
Chiedete alle valigie fatte e disfatte.Alle scrivanie degli uffici.Agli orologi che in quegli incontri avevano il tempo contato. Chiedete... Chiedete degli amanti che era solo sesso e piacere e di quelli che poi si è provata quella scintilla in più.
Chiedete quanto amore serve ed è esistito o esiste in quella scintilla. Oppure quanto piacere ed eroticità negli incontri di soli corpi.Chiedete cosa sia un'amante a chi lo è stato in un modo o nell'altro. Chiedete a chi forse non stirava camicie e non poteva preparare la cena ma era più presente di un marito o una moglie.Chiedete ai telefoni e alle chiamate di nascosto.Chiedete alla pazienza.Chiedete ai sorrisi stampati sul volto e alla semplicità di momenti rubati alla realtà...
Cosa è un'amante? Ecco è qualcuno che seppur costretto al silenzio spesso oltre al sesso prova a costruire
un paio di ali all'altro per farlo volare...ancora... ♠️🔥
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Il meglio di te
Mi piace parlarti. Apprezzo la tua apertura mentale, la varietà degli argomenti di cui posso discutere con te in maniera anche molto dettagliata, informata. La tua voce è sempre profonda, decisa. Hai un tono dal suono ipnotico, caldo e basso.
Mi affascini ogni volta che muovi le labbra per parlarmi. Potrei osservarti per ore, mentre parli. Ascoltare le tue frasi intelligenti è un gradito bonus. I tuoi occhi poi mi penetrano l'anima e la portano a galla per fartela esaminare.
Non potrei nasconderti nulla neppure se volessi. Amo il tuo profumo personale e semplicemente ammiro il tuo stile peculiarissimo nel vestire: a volte sei di un'estrema femminilità, altre invece interpreti perfettamente una biker-rocker degli anni sessanta. Poi, ogni tanto dai tuoi cassetti esce fuori un insospettabile e sorprendente jolly!
Ti piace il jazz, cosa che per una ragazza è piuttosto inusuale. Adoro il ciuffetto di schiuma che ti resta sulle labbra quando bevi la tua birra alla spina. E il modo in cui te lo lecchi via, poi… Oh, Signore! Sai trasformarti da pantera a gattina nell'arco di tempo necessario ad assaporare una mia genuina carezza. Mi stimoli, mi affascini, mi spiazzi. Ti amo ogni giorno di più.
Sei al centro esatto del mio cuore. Che batte solo per te. Quando sei silente, cerco di intercettare i tuoi pensieri. Vorrei rubarteli e baciarli tutti: uno per uno. Per farti capire che se hai bisogno, io per te comunque sia ci sono. Poi te li restituirei, stai tranquilla!
Prima di andartene, mi lasci sempre con un bacio lanciato, un sorriso e infine una persistente, innocente ma totalizzante scia del tuo profumo. Mi avvolgi anche quando non ci sei. Mi pensi. Ti penso. Percepisco una cortina invisibile di gelosia attorno a te che mi lusinga e mi fa sentire ancora più amato. Perché io sono tuo per la vita.
Poi c'è la tua parte più segreta, quella… peccaminosa. Quella che puoi permetterti di lasciar libera soltanto quando sei con me e nessun altro attorno: è un segreto dolcissimo, condiviso tra noi. È quella piccola parte del tuo corpo che si apre soltanto a me, che mi accoglie. Ansiosa di soddisfare entrambi.
Costituisce lo scrigno del tuo pudore e di fatto è il mio luogo privato dell'anima. È il meglio di te. È quello che mi ha stregato e da cui non riesco più a staccare la mente; neppure per un istante. La curi e la nutri a mio esclusivo beneficio. Quando me la mostri, vuoi tassativamente che anche io sia nudo assieme a te. Altrimenti ti vergogni da morire. Sei di stampo antico e io questa cosa l'adoro.
Perciò la rispetto e te la bacio delicatamente, come fosse sacra. Lo faccio spesso, non appena posso. Tu arrossisci, quando insieme lo facciamo succedere. Perché è un bellissimo miracolo d'amore che nasce solo da due anime insieme, unite dentro. Ti piace da morire. E per me è un onore e un dovere, fartelo. Perché tu, donna, rappresenti il mio massimo desiderio e la mia ragione di vita.
Rda
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*sfogo di cui probabilmente non frega un cazzo a nessuno *
Dopo anni che non facevo serata in un locale, questa sera mi sono lasciata trasportare da nuove conoscenze e di conseguenza sono stata invitata in questo bar con musica e pista. In tutta la serata mi sono guardata attorno e vedevo solamente un mucchio di ragazze fotocopie. Tutte le ragazze avevano una giacca di pelle, tutte avevano i capelli perfettamente piastrati (e incredibile come la maggioranza di loro fossero bionde), l’eyeliner nero, borsa con la catenella e tutte rigorosamente con stivali alti, neri. E non ditemi che è MODA. Io mi sono sentita a disagio e fuori luogo; una ragazza cicciottella con i capelli rossi, vestito a maglione lungo con le perle, stivaletti e calzini bianchi. E poi ho guardato i ragazzi, quelli con cui ho incrociato gli sguardi, subito dopo spostavano gli occhi sulle ragazze in mia compagnia e le scrutavano illuminati, d’altronde chi non resterebbe paralizzato davanti ad occhi azzurri come acqua cristallina? Per tanto tempo ho provato ad essere una persona che non ero ma non ha funzionato e la dura realtà è che io sono così, sono destinata ad essere così per il resto della mia vita e ho realizzato che non c’entro niente con queste persone, anche nei modi di fare e di atteggiarsi. Mi sento sempre fuori luogo perché mi sento inadeguata al contesto che ho attorno ogni giorno e non importa quanti sforzi faccia, alla fine mi sentirò sempre sul bordo probabilmente perché per prima, mi ci metto sempre io ma non riesco a fare altrimenti.
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Sapevi che l'accumulo di oggetti in casa e il disordine sono legati a diversi tipi di paure?
Come la paura del cambiamento, la paura di essere dimenticati o di dimenticare, la paura della mancanza, e simboleggiano anche confusione, mancanza di concentrazione, caos, instabilità e possono significare incertezza riguardo ai tuoi obiettivi, alla tua identità o a ciò che desideri dalla vita. Inoltre, il luogo in cui si accumulano disordine e oggetti in casa riflette quale area della tua vita è problematica. Per esempio, si dice che l'armadio o la cabina armadio riflettano come ti senti emotivamente e che, una volta organizzati, i tuoi conflitti interni si calmeranno. Oppure, una coperta sbiadita potrebbe significare che la tua vita sentimentale ha perso il suo splendore.
Hai mai conservato per lungo tempo oggetti rotti o danneggiati pensando di ripararli un giorno? Questi simboleggiano promesse e sogni infranti, e se si tratta di elettrodomestici, mobili elettronici o stoviglie e li conservi, ad esempio, in cucina o in bagno, potrebbero indicare problemi di salute o ricchezza.
Se il disordine è nella tua stanza, potrebbe significare che tendi a lasciare le cose incompiute e che hai difficoltà a trovare un partner o a mantenere un lavoro stabile. Le camere dei bambini sono solitamente disordinate perché non hanno ancora attraversato il processo di capire cosa vogliono dalla vita, ma studi dimostrano che i bambini che tengono le loro stanze ordinate tendono ad andare meglio a scuola.
❍ Tipi di accumulo • Accumulazione recente: Questo tipo di accumulo indica che stai cercando di fare troppe cose contemporaneamente, non ti concentri su ciò che dovresti fare e hai perso la direzione. • Accumulazione vecchia: Riguarda oggetti che non hai usato da molto tempo e che sono impilati in soffitta, in garage, negli armadi... Vecchi documenti di lavoro e file sul computer che non usi più, riviste di oltre 6 mesi fa o vestiti che non hai indossato da più di un anno. Questo riflette il fatto che vivi nel passato, lasciando che le tue vecchie idee ed emozioni prendano il sopravvento sul presente, impedendo l'ingresso di nuove opportunità e persone nella tua vita.
❍ 10 cose che puoi fare oggi per controllare il disordine: • Liberati prima degli oggetti più grandi: la cyclette che non usi più o il grande orso di peluche che hai da quando eri a scuola. • Restituisci le cose che ti hanno prestato, come CD, libri, vestiti, attrezzi. • Raccogli ciò che è per terra e mettilo in un cesto o una borsa fino a quando non potrai riporlo nel posto giusto. • Metti riviste, cataloghi e giornali in una borsa o un cesto. • Togli dall'armadio 10 capi che non hai usato nell'ultimo anno e donali. • Pulisci le finestre, è un modo figurativo e letterale per far entrare luce nella tua vita. • Svuota i cestini della spazzatura di bagni, cucina, ufficio; rappresentano ciò di cui non abbiamo più bisogno o che non vogliamo nella nostra vita. • Tira fuori dai cassetti del tuo armadio i calzini spaiati, puoi usarli per pulire i mobili. • Libera la scrivania, archivia i documenti che non usi più, rivedi e organizza la posta ricevuta. • Getta via penne e pennarelli che non funzionano più.
❍ Il significato del disordine nella nostra casa Gli esseri umani inviano messaggi e segnali attraverso la disposizione dei loro oggetti personali, anche nei cassetti. L'accumulo di oggetti è un modo per emettere segnali; troppi oggetti emettono il segnale di saturazione, idee, progetti e piani totalmente confusi, molto poco strutturati e definiti. Il disordine altera il tao o il percorso per raggiungere i nostri obiettivi. Blocca le vie d'accesso alle opportunità e ci fa perdere tempo, che potrebbe essere prezioso per strutturare in modo ordinato e disciplinato il nostro piano di vita. A seconda del luogo in cui si accumula il disordine, si emette un messaggio specifico: • Disordine o oggetti accumulati all'ingresso di casa indicano paura di relazionarsi con altre persone. • Disordine o oggetti accumulati nell'armadio indicano mancanza di controllo nell'analisi e nella gestione delle emozioni. • Disordine o oggetti accumulati in cucina simboleggiano risentimento o fragilità sentimentale. • Disordine sulla scrivania o nell'area di lavoro riflette frustrazione, paura e bisogno di controllare le situazioni. • Disordine dietro le porte indica paura di non essere accettati dagli altri, la sensazione di sentirsi costantemente osservati. • Disordine sotto i mobili significa dare troppa importanza alle apparenze. • Disordine o oggetti accumulati in garage riflettono paura e mancanza di capacità di aggiornarsi. • Disordine e oggetti accumulati in tutta la casa simboleggiano rabbia, pigrizia e apatia verso tutti gli aspetti della vita. • Disordine o oggetti accumulati nei corridoi indicano conflitti nella comunicazione, paura di dire e manifestare ciò che si desidera nella vita. • Disordine o oggetti accumulati in camera riflettono la paura del rifiuto sociale. • Disordine in sala da pranzo indica paura di non fare passi fermi e solidi, con un senso di dominanza da parte della famiglia.
Louise L. Hay dice sul disordine:
Fai spazio al nuovo, sì, fai spazio al nuovo. Svuota il frigorifero, butta via tutti quei resti avvolti nella stagnola. Pulisci gli armadi, liberati di tutto ciò che non hai usato negli ultimi sei mesi. E se non l'hai usato per un anno, è sicuramente troppo nella tua casa, quindi vendilo, scambialo, regalalo o brucialo.
Gli armadi affollati e disordinati riflettono una mente in disordine. Mentre pulisci gli armadi, ripeti a te stesso che stai pulendo i tuoi armadi mentali. L'Universo ama i gesti simbolici...
Autore sconosciuto
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Sapevi che l'accumulo di oggetti in casa e il disordine sono legati a diversi tipi di paure?
Come la paura del cambiamento, la paura di essere dimenticati o di dimenticare, la paura della mancanza, e simboleggiano anche confusione, mancanza di concentrazione, caos, instabilità e possono significare incertezza riguardo ai tuoi obiettivi, alla tua identità o a ciò che desideri dalla vita. Inoltre, il luogo in cui si accumulano disordine e oggetti in casa riflette quale area della tua vita è problematica. Per esempio, si dice che l'armadio o la cabina armadio riflettano come ti senti emotivamente e che, una volta organizzati, i tuoi conflitti interni si calmeranno. Oppure, una coperta sbiadita potrebbe significare che la tua vita sentimentale ha perso il suo splendore.
Hai mai conservato per lungo tempo oggetti rotti o danneggiati pensando di ripararli un giorno? Questi simboleggiano promesse e sogni infranti, e se si tratta di elettrodomestici, mobili elettronici o stoviglie e li conservi, ad esempio, in cucina o in bagno, potrebbero indicare problemi di salute o ricchezza.
Se il disordine è nella tua stanza, potrebbe significare che tendi a lasciare le cose incompiute e che hai difficoltà a trovare un partner o a mantenere un lavoro stabile. Le camere dei bambini sono solitamente disordinate perché non hanno ancora attraversato il processo di capire cosa vogliono dalla vita, ma studi dimostrano che i bambini che tengono le loro stanze ordinate tendono ad andare meglio a scuola.
❍ Tipi di accumulo • Accumulazione recente: Questo tipo di accumulo indica che stai cercando di fare troppe cose contemporaneamente, non ti concentri su ciò che dovresti fare e hai perso la direzione. • Accumulazione vecchia: Riguarda oggetti che non hai usato da molto tempo e che sono impilati in soffitta, in garage, negli armadi... Vecchi documenti di lavoro e file sul computer che non usi più, riviste di oltre 6 mesi fa o vestiti che non hai indossato da più di un anno. Questo riflette il fatto che vivi nel passato, lasciando che le tue vecchie idee ed emozioni prendano il sopravvento sul presente, impedendo l'ingresso di nuove opportunità e persone nella tua vita.
❍ 10 cose che puoi fare oggi per controllare il disordine: • Liberati prima degli oggetti più grandi: la cyclette che non usi più o il grande orso di peluche che hai da quando eri a scuola. • Restituisci le cose che ti hanno prestato, come CD, libri, vestiti, attrezzi. • Raccogli ciò che è per terra e mettilo in un cesto o una borsa fino a quando non potrai riporlo nel posto giusto. • Metti riviste, cataloghi e giornali in una borsa o un cesto. • Togli dall'armadio 10 capi che non hai usato nell'ultimo anno e donali. • Pulisci le finestre, è un modo figurativo e letterale per far entrare luce nella tua vita. • Svuota i cestini della spazzatura di bagni, cucina, ufficio; rappresentano ciò di cui non abbiamo più bisogno o che non vogliamo nella nostra vita. • Tira fuori dai cassetti del tuo armadio i calzini spaiati, puoi usarli per pulire i mobili. • Libera la scrivania, archivia i documenti che non usi più, rivedi e organizza la posta ricevuta. • Getta via penne e pennarelli che non funzionano più.
❍ Il significato del disordine nella nostra casa Gli esseri umani inviano messaggi e segnali attraverso la disposizione dei loro oggetti personali, anche nei cassetti. L'accumulo di oggetti è un modo per emettere segnali; troppi oggetti emettono il segnale di saturazione, idee, progetti e piani totalmente confusi, molto poco strutturati e definiti. Il disordine altera il tao o il percorso per raggiungere i nostri obiettivi. Blocca le vie d'accesso alle opportunità e ci fa perdere tempo, che potrebbe essere prezioso per strutturare in modo ordinato e disciplinato il nostro piano di vita. A seconda del luogo in cui si accumula il disordine, si emette un messaggio specifico: • Disordine o oggetti accumulati all'ingresso di casa indicano paura di relazionarsi con altre persone. • Disordine o oggetti accumulati nell'armadio indicano mancanza di controllo nell'analisi e nella gestione delle emozioni. • Disordine o oggetti accumulati in cucina simboleggiano risentimento o fragilità sentimentale. • Disordine sulla scrivania o nell'area di lavoro riflette frustrazione, paura e bisogno di controllare le situazioni. • Disordine dietro le porte indica paura di non essere accettati dagli altri, la sensazione di sentirsi costantemente osservati. • Disordine sotto i mobili significa dare troppa importanza alle apparenze. • Disordine o oggetti accumulati in garage riflettono paura e mancanza di capacità di aggiornarsi. • Disordine e oggetti accumulati in tutta la casa simboleggiano rabbia, pigrizia e apatia verso tutti gli aspetti della vita. • Disordine o oggetti accumulati nei corridoi indicano conflitti nella comunicazione, paura di dire e manifestare ciò che si desidera nella vita. • Disordine o oggetti accumulati in camera riflettono la paura del rifiuto sociale. • Disordine in sala da pranzo indica paura di non fare passi fermi e solidi, con un senso di dominanza da parte della famiglia.
Louise L. Hay dice sul disordine:
Fai spazio al nuovo, sì, fai spazio al nuovo. Svuota il frigorifero, butta via tutti quei resti avvolti nella stagnola. Pulisci gli armadi, liberati di tutto ciò che non hai usato negli ultimi sei mesi. E se non l'hai usato per un anno, è sicuramente troppo nella tua casa, quindi vendilo, scambialo, regalalo o brucialo.
Gli armadi affollati e disordinati riflettono una mente in disordine. Mentre pulisci gli armadi, ripeti a te stesso che stai pulendo i tuoi armadi mentali. L'Universo ama i gesti simbolici...
Autore sconosciuto
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Una forza e una generosità straordinarie sono il dono di ogni madre, e sono la base di quell’amore incondizionato che solo una madre sa offrire e che tutti dovremmo avere la possibilità di assaporare. Un vecchio proverbio napoletano recita: «Chi tene ‘a mamma, nun chiagne» (chi ha la mamma, non piange), ed è vero. Le madri sono scudo pronto a difenderci da ogni dolore, a volte persino esagerando.
La verità è che l’amore può tutto, che un sorriso, uno sguardo sincero, una carezza sono sorsi di eternità, che nel dolore la fiducia nel domani può soltanto diventare più grande.
Una terribile battaglia da combattere “un lungo addio”.. “un addio rubato..un addio mancato.. un addio finto”.
Perché tra di noi, mamma, non può esserci addio.
La mia persona più amata si dissolve lentamente in piccoli pezzi, ed è impossibile andare a ripescare quale sia stata l’ultima conversazione. Struggente ed emozionante, «il segreto della vita».
Tutto ruota intorno ai ricordi e alla memoria, al loro disperdersi e riemergere continuo e imprevedibile, trasportando tutti in una sorta di infinito presente. Una storia di cui non conosco né l’inizio né la fine, ma di cui ho vissuto e vivo intensamente ogni giorno con dolore, paura, rabbia, fatica, solitudine, curiosità, ostinazione. Facile perdersi in questo guazzabuglio di emozioni. Non so dire con precisione quando quel processo abbia avuto inizio. Sono stata incapace di cogliere i primi segnali quotidiani. E mi sono trovata direttamente a decidere quanti scatoloni avrebbero occupato i ricordi della mia infanzia e della mia adolescenza, riempiendoli ad una velocità molto superiore a quella delle mie emozioni, che mi soffocavano la gola. “Questo è il momento più difficile”, mi racconto ma intanto sto tatuando il mio cuore. In maniera indelebile.
Figlia unica di un genitore non autosufficiente, come la definisce la USL.
Il muro che ho dovuto attraversare per trovare il mio binario è fatto di rifiuto, disoriento.
Dovevo combattere con i fantasmi del mio passato, guardare negli occhi una persone che non mi riconosceva piu e specchiarmi nelle sue paure. Una micidiale danza di emozioni contrastanti: l’eterno presente senza ieri e senza domani il passato remoto improvvisamente prende vita catapultandoti in una dimensione surreale e spiazzante. Mi trito il cuore cercando di cogliere un’espressione diversa sul volto, un lampo negli occhi, un gesto, ma lei �� in un'altra dimensione e questo fa male. Come tenere tutto dentro.
Ecco come vedo, assisto e vivo questo lento perdersi. Un lento svanire. Spegnersi poco a poco, spettatore di questa surreale esibizione della vita. Dove il regista è il tempo e la trama è composta dalla memoria, dai ricordi, che a tratti riemergono da quel luogo fuori dallo spazio e dal tempo. Sono sempre lì. Sono sempre loro. Solo nascosti in qualche angolino. Basta aspettare il momento giusto... ed eccoli.
Un viaggio nei legami affettivi più forti, nelle nostre paure e nei nostri bisogni di amare, alla ricerca della felicità anche nelle situazioni apparentemente più avverse.
A 52 anni proprio non me lo aspettavo. Di figli ne avevo già uno, ormai grande, proiettato verso un futuro luminoso insieme alla famiglia che si era creato.
Ed io, invece, ecco che mi ritrovo, inaspettatamente, a dover fare i conti con la dolorosa esperienza di diventare “madre di mia madre", nel suo lento declino fisico e mentale.
Eppure il suo sguardo, di tanto in tanto, torna per un fugace momento (tanto fugace che, a volte mi chiedo se sia veramente successo) a fissarsi su di me, limpido e cosciente. Come se davvero fosse tornata a vederMi...tornata ad essere mia madre. Quella che si preoccupava per me. E si prendeva cura di me, sempre con un sorriso sulle labbra. Non so bene come spiegarmi. C’è da non trovare le parole quando hai a che fare con una persona che se ne sta andando lontano, sempre più, suo malgrado. C’è da augurarselo di non trovarle, mettere in fila i pensieri richiederebbe di voler vedere quello che si ha davanti e io non voglio.
“Mamma, sono io, sono Francesca”. Te lo ricordo, te lo ripeto, non perderlo il mio nome. Non lasciarmi andare. Nei tuoi pensieri troncati, assillanti, confusi non sei persa, perché non si può affogare in una pozzanghera, e non sei rinchiusa finché fai di tutto per stare a galla. Attaccati a me, aggrappati all'amo, salda più che puoi, con le mani e con lo sguardo, che ti tiro verso di me, non smettere di respirare.
Quanto fa male trasformarsi. “Sono io, mamma, sono Francesca”. “Lo so,” mi rispondi. Sei arrabbiata. In te c’è ancora forza...non molli, non cedi, ti ribelli. Mi prenderesti a schiaffi. Ti vedo, seduta sul divano. Ti stringi, ti rimpicciolisci, scompari, eppure io ti trovo sempre. So dove cercarti. So dove trovarmi. Anche se potremmo essere il gioco dei contrari io e te. Tu, che sei tanto diversa da me eppure ti assomiglio. Ho paura..e nello stesso tempo ho Il bisogno di non far vedere agli altri che sto male.
Ho tanti sensi di colpa: sono una mamma, come te. Quanta malinconia c’è, quanto mi ricordo di te..ricordi che si diluiscono. All’inizio mi concentro sul come fare per catturarti e quando ti ho catturata penso a come trattenerti; quando sto per perderti cerco di invogliarti a restare con un nuovo stratagemma; quando ti ho persa iniziano i propositi per fare meglio la volta dopo. Ricomincio, riprovo, non mollo mai. I tentativi si susseguono senza sosta. Non c’è fine, non c’è pausa. Ci pensi anche quando non lo fai. Ci deve essere da qualche parte una linea di confine che, se oltrepassata, è un cambio perenne di stato. E ci pensi mentre fai la spesa o sei in fila dal dottore, mentre parli al telefono con un’amica e perfino mentre ti fai la doccia. Quando sei sotto il getto dell’acqua tiepida piangi per il fallimento: non importa quanto poco ti consoli l’esserci per accudirla. L’acqua si miscela alle lacrime nel gorgo dello scarico e dovrebbe andare giù, lasciarti, non tornare, giusto? No, non va giù. La lacrima stagna, imputridisce. Si deposita. È l’acqua delle pozzanghere. Non conosce colore, non conosce fine. Non riflette tutto il cielo, non è nemmeno una finestra. Non bisogna scoraggiarsi.. ma mi mancano le forze o forse il coraggio. A volte ricordo i tempi piu felici che sono anche i più taglienti.“Eccomi! Ciao, come stai oggi? Hai visto che è arrivata l'estate???....
Guardami,
"sono Francesca, mamma
Mamma❤”.
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Forse mi dimenticherai.
Lo scorrere del tempo ti aiuterà,
altri sguardi, altri sorrisi
desteranno un sussulto nel tuo cuore.
Un altro sole ti scalderà.
Altre piogge, altre lacrime bagneranno il tuo volto.
Altre brezze si confonderanno
con i tuoi sospiri
ed io non sarò più per te che un nome, un’ombra.
O forse un giorno,
quando cercando te stessa
avrai ancora affondato le mani nella vita,
quando sarai finalmente convinta
che chi sei è dentro di te,
non fuori, non nei corpi più belli,
non nei paesaggi profumi sapori più splendidi,
ma dentro di te,
forse allora mi ricorderai
e saprai che ciò che vedesti specchiato nei miei occhi fu quel luogo recondito.
Ciò che svelammo un attimo insieme
fu noi stessi.
E fu il sussulto più dolce, più vero.
Allan Riger-Brown
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Quanti cimiteri si vedono dal treno, quanti capannoni, quanti depositi, quanti garage e parchi condominiali
Mi sento sempre al confine e fuori luogo e fuori tempo, sono forse queste le nostre necropoli, i nostri templi, lasceremo questo al mondo?
Ah ogni tanto ci sono una casetta con la piscina, gli alberi alti, i girasoli e i frutteti e mi sento nel posto giusto
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Vorrei scrivere un elogio sulla stranezza. Vorrei trovarlo scritto sui muri delle città, una scritta romantica e ribelle un pò sbavata e tutta storta fatta di nascosto come la maggior parte delle cose belle.
Cerchiamo di nascondere le nostre stranezze chiudendole nelle segrete buie e fredde dove si affollano parti che cercano spazio e venti per far sentire le loro voci. Tutto ciò che è esiliato bussa forte per tornare a casa e la vita ci insegna che le rivoluzioni belle se ne infischiano dei controlli, seguono correnti opposte rivendicando diritti per troppo tempo negati.
Non è mai la stranezza ad essere patologica, ma il grado di sofferenza e limite che porta con sé.
Allora chiediti se quella stranezza è davvero un problema per te, per la tua vita ed il tuo funzionamento nel mondo, ppure ciò che ti opprime è piuttosto lo sguardo, severo e giudicante, tuo o degli altri.
Allora, forse, Essere strani è un atto di resistenza, forse c'è della tenace bellezza nell’essere fuori misura, nell’inciampare, nel non sapere dove mettere i piedi, nel fuori luogo, nel particolare che ci rende umani.
Possiamo abbracciare le nostre stranezze , possiamo abitarle teneramente, possiamo amarle e scoprirle amabili.
La mia terapia ha preso il volo quando tutto ha iniziato a tornare a casa.
Ci sono tutti, tutti quanti,
non in fila e nemmeno
in cerchio,
ma mescolati come farina e acqua
nel gesto caldo che fa il pane: io è un abbraccio
Chandra Livia Candiani
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Deborah Turbeville Le Passé imparfait 1978-1997
Steidl, Gottingen 2009, 192 pages, Texte en français, 30,2x25cm, ISBN 978-3-86521-964-0
euro 90,00
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Past Imperfect raccoglie le immagini rivoluzionarie di Deborah Turbeville create tra il 1974 e il 1997. Molte delle sue immagini, spesso iconiche, sono state riciclate dall'improbabile mezzo della fotografia di moda. Una quindicina di vignette catturano la sua sensibilità unica e la sua estetica elegante. Si tratta di una visione non ortodossa, allo stesso tempo ossessionante e memorabile. I personaggi (per lo più donne) interagiscono con i loro strani e sfuggenti ambienti come anacronismi; fuori luogo, fuori sincrono con il loro tempo e contesto. Mutazioni in un laboratorio di manichini, statue in una scuola d'arte di Parigi, automi in una fabbrica abbandonata. Rivelano pensieri interiori, emozioni e un senso di disagio. C'è un senso di sogno frammentato, di dislocazione, di allucinazione, di un tempo senza confini - continuo - di un passato imperfetto.
Deborah Turbeville (1932-2013), a fashion photographer representing postwar America, has created a collection of works "Le Passé Imparfait" (English version "Past Imperfect 1978 --1997"). Since the 70's, Helmut Newton, Guy Bourdin and others have transformed fashion photography with innovative works that portray the strength and beauty of women in avant-garde, while Turbeville and Sarah Moon. From a female perspective, Moon has become a contributor to the sublimation of fashion photography into art, capturing the delicacy and cuteness of women, which is mysterious and fantastic. In Japan, he also works on the images and visuals of Comme des Garcons in the 1980s, and fans who love this fantastic atmosphere are incessant. Although he died of lung cancer in 2013, this book is a collection of works that summarizes the trajectory of 20th century Turbeville published by Steidl before his life, and also includes a collage of Diana Vreeland. ..
19/09/24
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(episodi biblici: Giuda si unisce carnalmente con Tamar, sua nuora)
Genesi 38, 6; da una storia vera. Giuda, figlio di Giacobbe, figlio di Isacco, figlio di Abramo, dà in sposa la bella Tamar a suo figlio Er, ma Er si rende odioso agli occhi del Signore e il Signore lo fa morire. A questo punto, per la legge del levirato (tutto attaccato), Giuda consegna Tamar al secondogenito Onan, affinché egli abbia un figlio legittimo con lei, che verrà considerato a tutti gli effetti figlio di Er, in sua assenza.
Allora Giuda disse a Onan: "Va' con la moglie di tuo fratello, compi verso di lei il dovere di cognato e assicura così una posterità a tuo fratello".
Ma Onan, sapendo che la prole non sarebbe stata considerata come sua, disperde per terra il seme alla fine di ogni rapporto.
Ma Onan sapeva che la prole non sarebbe stata considerata come sua; ogni volta che si univa alla moglie del fratello, disperdeva il seme per terra, per non dare un discendente al fratello.
Ciò che egli fa è male per il Signore e il Signore lo fa morire (sentenza immediata di morte per non aver proceduto a inseminare la cognata). Giuda a questo punto si fa due conti: avanti così e non mi resteranno più figli, meglio far ritornare Tamar dal padre, a Tinma, giusto per precauzione. Passa il tempo e, dopo un grave lutto in famiglia, Giuda si reca a Timna per far tosare le pecore. Tamar viene avvertita: "Guarda che sta arrivando tuo suocero". A questo punto Tamar, visto che il figlio superstite di Giuda, seppur cresciuto e nel pieno delle sue capacità riproduttive, non le era stato concesso per inseminarla e garantirle così il giusto diritto di darle una prole, s'inventa uno stratagemma:
Allora Tamar si tolse gli abiti vedovili, si coprì con il velo e se lo avvolse intorno, poi si pose a sedere all'ingresso di Enàim, che è sulla strada per Timna.
Giuda vede la graziosa ragazza e la scambia per una prostituta:
Quando Giuda la vide, la prese per una prostituta, perché essa si era coperta la faccia. Egli si diresse su quella strada verso di lei e disse: "Lascia che io venga con te!". Non sapeva infatti che era sua nuora. "Lascia che io venga con te!". Tamar risponde: "va bene, ma in cambio che cosa mi dai?". "Un capretto," dice Giuda. "Va bene," dice Tamar, "ma lasciami almeno una caparra". "Va bene," dice Giuda, "cosa vuoi?". "Il tuo sigillo, il tuo cordone e il bastone che hai in mano" dice Tamar. Detto fatto: Giuda le consegna carta d'identità e codice fiscale e si unisce carnalmente alla nuora completamente ignaro della sua identità. Quando Giuda va per consegnarle il capretto, della bella prostituta si sono perse le trecce, per cui domanda in giro: "Avete per caso visto una prostituta?". "Quale prostituta?" Gli rispondono indignati gli abitanti del luogo, "Qui da noi non ci sono prostitute!". Giuda torna quindi a casa un po' perplesso, e senza documenti. Passano tre mesi e qualcuno viene a dire a Giuda che sua nuora si è prostituita ed è rimasta incinta. Indignato, Giuda tuona: "Sia tratta fuori dalla città e bruciata!". Allora Tamar, mentre viene condotta al rogo, dice:
"Io sono incinta dell'uomo a cui appartengono questi oggetti". E aggiunse: "Per favore, verifica di chi siano questo sigillo, questi cordoni e questo bastone".
Giuda li vede ed esclama: porco Giuda! Ma è giusto così, giusto così: non le ho dato il mio ultimo figlio e lei si è servita di me.
Tamar diede alla luce due gemelli: Zerach e Peres, antenati di Gesù, discendente di truffaldina - ma giusta, secondo legge - copula.
[L'incontro di Tamar e Giuda, Tintoretto]
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“Rispetto alle epoche che ci hanno preceduto, nell'età della tecnica l'amore ha cambiato radicalmente forma. Da un lato è diventato l'unico spazio in cui l'individuo può esprimere davvero se stesso, al di fuori dei ruoli che è costretto ad assumere in una società tecnicamente organizzata, dall' altro lato questo spazio, essendo l'unico in cui l'io può dispiegare se stesso e giocarsi la sua libertà fuori da qualsiasi regola e ordinamento precostituito, è diventato il luogo della radicalizzazione dell'individualismo, dove uomini e donne cercano nel tu il proprio io, e nella relazione non tanto il rapporto con l'altro, quanto la possibilità di realizzare il proprio sé profondo, che non trova più espressione in una società tecnicamente organizzata, che declina l'identità di ciascuno di noi nella sua idoneità e funzionalità al sistema di appartenenza. Per effetto di questa strana combinazione, nella nostra epoca l'amore diventa indispensabile per la propria realizzazione come mai lo era stato prima, e al tempo stesso impossibile perché, nella relazione d'amore, ciò che si cerca non è l'altro, ma, attraverso l'altro, la realizzazione di sé”.
Umberto Galimberti - Le cose dell’amore
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Sapevi che l'accumulo di oggetti in casa e il disordine sono legati a diversi tipi di paure?
Come la paura del cambiamento, la paura di essere dimenticati o di dimenticare, la paura della mancanza, e simboleggiano anche confusione, mancanza di concentrazione, caos, instabilità e possono significare incertezza riguardo ai tuoi obiettivi, alla tua identità o a ciò che desideri dalla vita. Inoltre, il luogo in cui si accumulano disordine e oggetti in casa riflette quale area della tua vita è problematica. Per esempio, si dice che l'armadio o la cabina armadio riflettano come ti senti emotivamente e che, una volta organizzati, i tuoi conflitti interni si calmeranno. Oppure, una coperta sbiadita potrebbe significare che la tua vita sentimentale ha perso il suo splendore.
Hai mai conservato per lungo tempo oggetti rotti o danneggiati pensando di ripararli un giorno? Questi simboleggiano promesse e sogni infranti, e se si tratta di elettrodomestici, mobili elettronici o stoviglie e li conservi, ad esempio, in cucina o in bagno, potrebbero indicare problemi di salute o ricchezza.
Se il disordine è nella tua stanza, potrebbe significare che tendi a lasciare le cose incompiute e che hai difficoltà a trovare un partner o a mantenere un lavoro stabile. Le camere dei bambini sono solitamente disordinate perché non hanno ancora attraversato il processo di capire cosa vogliono dalla vita, ma studi dimostrano che i bambini che tengono le loro stanze ordinate tendono ad andare meglio a scuola.
❍ Tipi di accumulo • Accumulazione recente: Questo tipo di accumulo indica che stai cercando di fare troppe cose contemporaneamente, non ti concentri su ciò che dovresti fare e hai perso la direzione. • Accumulazione vecchia: Riguarda oggetti che non hai usato da molto tempo e che sono impilati in soffitta, in garage, negli armadi... Vecchi documenti di lavoro e file sul computer che non usi più, riviste di oltre 6 mesi fa o vestiti che non hai indossato da più di un anno. Questo riflette il fatto che vivi nel passato, lasciando che le tue vecchie idee ed emozioni prendano il sopravvento sul presente, impedendo l'ingresso di nuove opportunità e persone nella tua vita.
❍ 10 cose che puoi fare oggi per controllare il disordine: • Liberati prima degli oggetti più grandi: la cyclette che non usi più o il grande orso di peluche che hai da quando eri a scuola. • Restituisci le cose che ti hanno prestato, come CD, libri, vestiti, attrezzi. • Raccogli ciò che è per terra e mettilo in un cesto o una borsa fino a quando non potrai riporlo nel posto giusto. • Metti riviste, cataloghi e giornali in una borsa o un cesto. • Togli dall'armadio 10 capi che non hai usato nell'ultimo anno e donali. • Pulisci le finestre, è un modo figurativo e letterale per far entrare luce nella tua vita. • Svuota i cestini della spazzatura di bagni, cucina, ufficio; rappresentano ciò di cui non abbiamo più bisogno o che non vogliamo nella nostra vita. • Tira fuori dai cassetti del tuo armadio i calzini spaiati, puoi usarli per pulire i mobili. • Libera la scrivania, archivia i documenti che non usi più, rivedi e organizza la posta ricevuta. • Getta via penne e pennarelli che non funzionano più.
❍ Il significato del disordine nella nostra casa Gli esseri umani inviano messaggi e segnali attraverso la disposizione dei loro oggetti personali, anche nei cassetti. L'accumulo di oggetti è un modo per emettere segnali; troppi oggetti emettono il segnale di saturazione, idee, progetti e piani totalmente confusi, molto poco strutturati e definiti. Il disordine altera il tao o il percorso per raggiungere i nostri obiettivi. Blocca le vie d'accesso alle opportunità e ci fa perdere tempo, che potrebbe essere prezioso per strutturare in modo ordinato e disciplinato il nostro piano di vita. A seconda del luogo in cui si accumula il disordine, si emette un messaggio specifico: • Disordine o oggetti accumulati all'ingresso di casa indicano paura di relazionarsi con altre persone. • Disordine o oggetti accumulati nell'armadio indicano mancanza di controllo nell'analisi e nella gestione delle emozioni. • Disordine o oggetti accumulati in cucina simboleggiano risentimento o fragilità sentimentale. • Disordine sulla scrivania o nell'area di lavoro riflette frustrazione, paura e bisogno di controllare le situazioni. • Disordine dietro le porte indica paura di non essere accettati dagli altri, la sensazione di sentirsi costantemente osservati. • Disordine sotto i mobili significa dare troppa importanza alle apparenze. • Disordine o oggetti accumulati in garage riflettono paura e mancanza di capacità di aggiornarsi. • Disordine e oggetti accumulati in tutta la casa simboleggiano rabbia, pigrizia e apatia verso tutti gli aspetti della vita. • Disordine o oggetti accumulati nei corridoi indicano conflitti nella comunicazione, paura di dire e manifestare ciò che si desidera nella vita. • Disordine o oggetti accumulati in camera riflettono la paura del rifiuto sociale. • Disordine in sala da pranzo indica paura di non fare passi fermi e solidi, con un senso di dominanza da parte della famiglia.
Louise L. Hay dice sul disordine:
Fai spazio al nuovo, sì, fai spazio al nuovo. Svuota il frigorifero, butta via tutti quei resti avvolti nella stagnola. Pulisci gli armadi, liberati di tutto ciò che non hai usato negli ultimi sei mesi. E se non l'hai usato per un anno, è sicuramente troppo nella tua casa, quindi vendilo, scambialo, regalalo o brucialo.
Gli armadi affollati e disordinati riflettono una mente in disordine. Mentre pulisci gli armadi, ripeti a te stesso che stai pulendo i tuoi armadi mentali. L'Universo ama i gesti simbolici...
Autore sconosciuto
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