#telaio rosso
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Moto Guzzi V7 Sport 750 'Telaio Rosso' 1971. - source Ruote da Sogno.
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Banco Scivolo Rosso 32734
Descrizione: Banco Cassa con Scivolo a Vasca Larga, dotato di rullo gommato e piano scivolo in acciaio, incorniciato da un robusto telaio in ferro dal vivace colore rosso. dotato di piano cassa a destra e rullo automatico, insieme a un vano scanner e un imbuto scivolo a sinistra del cassiere per facilitare il checkout.
Misure: Lunghezza 290 x Larghezza 100 cm
Disponibilità: 10 Elementi Disponibili
Aggiungi un tocco di vivacità al tuo spazio cassa con il Banco Scivolo Rosso 32734. Unico elemento disponibile, pronto per ottimizzare la tua area di checkout!
#BancoCassa #ScivoloVascaLarga #EfficienzaCheckout #ArredamentoCommerciale
Articolo USATO in BUONE condizioni
Consegna in tutta la Sicilia! Possibilità di Spedizione – Chiedi Informazioni sui Costi
Visionabile presso il Centro Arredi per Negozi di Via Conte Federico, 272 a Palermo.
Contattaci per Maggiori Informazioni: chiamaci al numero whatsapp 0917460288
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Memorie di noi
Mi trovò così, seduta sul pavimento e persa in mille e mille pensieri. «Mamma getta via tutto, sono cose vecchie ed inutili!» Mi aveva ripetuto da giorni mio figlio. «Ricordi? Serve lo scaffale dello stanzino per riporvi le scorte ed i rifornimenti che sono nell’armadio fuori al terrazzo. Di questo passo, non ci libereremo mai di quel mobile per fare spazio al dondolo...». Rimandando, mio malgrado, l’operazione ormai da lungo tempo e, finalmente decisa ad accontentare le insistenti richieste, la mia mente aveva divagato, assorbita, pervasa, travolta da infiniti ricordi, remore e tentennamenti. Su un ripiano, dalla scatola dei vecchi cellulari, spuntava in pole position quello che mamma mi aveva regalato in occasione del viaggio di nozze, soprannominato scherzosamente da un’amica “cabina telefonica portatile”. Il dono aveva consentito alla mia mamma di trascorrere un po’ più tranquilla i giorni del mio soggiorno all’estero, fiduciosa di potermi contattare in qualsiasi momento lo desiderasse. Accanto, uno scatolino con un minuscolo Napoleone Bonaparte, una statuina in porcellana, discretamente rifinita, che in passato aveva fatto la sua figura sulla scrivania di mio padre. Non era un oggetto di valore ma, per il mio genitore, comunque un caro ricordo di suo padre, mio nonno. Poco più in là, un cofanetto di velluto rosso a costine con telaio in argento raccoglieva un certo quantitativo di bomboniere, reperti storici eredità di comunioni, cresime, matrimoni o altre occasioni. Ovviamente, costituivano la memoria viva di cerimonie e feste trascorse con parenti, amici o conoscenti. Di cristallo, acciaio, ceramica o di argento, cianfrusaglie in vero, erano anch’esse degne custodi di reminiscenze ed affetti. Dallo scaffale, in alto, sporgeva uno scatolo dai fiori sbiaditi con sopra una scritta: foto. La dicitura, in realtà, ragguagliava poco sul contenuto e, sicuramente, non lasciava prevedere l’immensa ricchezza che conteneva. Al suo interno, accuratamente raggruppate e rilegate con spaghi, vi erano fotografie dell’epoca passata. Nonni, bisnonni, trisavoli, zii, cugini e parenti d’oltralpe rivelavano, con i loro abiti, le acconciature, le case e le suppellettili d’epoca un mondo antico, certamente più semplice e meno pretenzioso dell’attuale. Per le strade, vuote ed attraversate solo da qualche nobile carrozza, da autovetture di bassa cilindrata o da qualche più povero mezzo di locomozione o carretto trainato da bestie stanche e malandate, la vita appariva calma e assai diversa da quella caotica e logorante delle odierne vie cittadine, investite da traffico e spesso assordanti rumori. Non mi sarebbe dispiaciuto appartenere a quei tempi lontani. A destra, sul terzo ripiano dello scaffale erano visibili alcune copie, le ultime dieci, del mio primo romanzo. La mia aspirazione a diventare una scrittrice di successo era rimasta sospesa, come una frase conclusa con puntini sospensivi. La voglia era stata forte, anche la dedizione, ma era mancata l’occasione e , forse, anche una manciata di buona fortuna, che in questi casi è di grande aiuto. In fondo, però, la speranza è l’ultima a morire, ci si ripete per consolazione. Un contenitore di metallo, un po’ arrugginito, conteneva un bel groviglio di chiavi; grandi e piccole, di ferro e di ottone, antiche e moderne. Di varia grandezza, dalla più piccola di appena un paio di centimetri, forse destinata ad aprire un lucchetto, alla più grande probabile strumento per sbloccare un vecchio cancello e, poi, quelle di normale amministrazione, che un tempo aprivano porte di casa e portoni, ben diverse dalle tipologie che oggi sono predisposte non tanto per far accedere i proprietari quanto, soprattutto, per scongiurare l’accesso ad estranei indesiderati. Su un altro ripiano, più in basso, uno scatolone era pieno di oggetti ed oggettini vari. Soprammobili? Piccole sfere, parallelepipedi, cubi, piramidi, eccetera; minuscoli solidi di onice e di alabastro, graziose cianfrusaglie lisce al tatto, parti di un gioco da tavolo che eravamo soliti fare in famiglia, la mia di origine; quando, tanti anni fa, ci riunivamo piacevolmente dedicando del tempo, molto prezioso, ad incontri di svago e di reciprocità. Molto in alto, sull’ultimo ripiano ritrovai i fatidici trenini di mio padre: locomotive d’epoca, locomotori, carrozze passeggeri, vagoni cisterna benzina, carri bestiame e così via, rigorosamente alloggiati nei loro scatolini. E poi, ancora, binari dritti e a curva, curve a gomito, scambi, ponti, gallerie, stazioni: quanti ricordi! Percorsi tortuosi e, ogni volta diversi, venivano predisposti da mio padre e mio fratello su un tavolo o sul pavimento, quando insieme si divertivano ad inventare nuovi scenari per far sfrecciare veloce il mezzo di locomozione approntato; verosimile scusa per trascorrere gioiosi momenti, ritagliati tra gli impegni, e sorridere e ridere anche come bambini. Per terra, più in là, avevo intravisto una cassetta di legno. Sempre più curiosa, vi avevo guardato dentro. Dai! La cassa conteneva seghe, seghetti, trapani, squadrette, saldatori, piccoli torni, scatoline di stagno e grandi quantità di pinze, giraviti, viti, chiodi e bulloni. Con essi il mio papà si era spesso improvvisato elettricista, falegname, fabbro, miniaturista, ecc. per hobby o per necessità, qualora qualche piccolo disagio domestico o richiesta di noi figli l’avessero richiesto. Testimonianze, legami con un passato antico o recente. Quanti oggetti, quante cose! Inutili certo, ma utili per ricordare.... Pregnanti di memorie, pulsanti di vita. Come liberarmene? Perché liberarmene? In fondo, chi può dire cosa è inutile e cosa è utile per un’altra persona? Risvegliata quasi dal torpore nel quale ero scivolata, e richiamata alla realtà dalle parole di mio figlio, mi sentii dapprima smarrita, poi confusa, imbarazzata e, infine, non giustamente costernata. «Mamma, non hai gettato via ancora niente!». Mi apostrofò, cercando probabilmente di incutere in me moti di pentimento o addirittura di vergogna. Neanche il tempo di rispondere alle invettive, e si udì la voce di mio marito che ci chiamava a rapporto. «Venite, sono arrivate le pizze!”». E poi ancora «Presto, o si raffreddano!». Approfittando dell’impellenza che l’occasione richiedeva, mi alzai dal pavimento, un po’ anchilosata perché alloggiata lì da qualche ora; guardai mio figlio, aveva il viso corrucciato e deluso. A disagio, ma non troppo, mormorai, proferii, sciorinai una piccola bugia: «Mi dispiace, ti prometto che lo farò domani». Foto concessa da Laurentia Mannelli per Cinque Colonne Magazine Read the full article
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Controlli coordinati del territorio a Casal di Principe e comuni limitrofi. Denunciate sei persone pericolose alla guida
Controlli coordinati del territorio a Casal di Principe e comuni limitrofi. Denunciate sei persone pericolose alla guida. Cinque sono stati i comuni interessati dal servizio coordinato di controllo del territorio messo in atto dai Carabinieri della Compagnia di Casal di Principe nel pomeriggio di ieri. I militari dell'Arma, attraverso l'impiego di 10 pattuglie, supportate da personale del Nucleo Operativo e Radiomobile, hanno battuto le principali arterie di comunicazione che collegano i centri di Casal di Principe, San Cipriano d'Aversa, Casapesenna, Villa Literno e Cancello ed Arnone. Nel corso delle attività, volte principalmente a prevenire e reprimere la commissione di reati contro il patrimonio e lo spaccio di sostanze stupefacenti, sono state identificate 100 persone, controllati 60 veicoli e elevate 10 contravvenzioni per violazioni al codice della strada. In particolare i militari dell'Arma hanno proceduto al deferimento, in stato di libertà di sei persone sorprese, rispettivamente, alla guida della propria autovettura in stato di ebrezza alcolica, alla guida senza patente in costanza di recidiva nel biennio, alla guida di ciclomotore privo di targa e con numero di telaio abraso, raccolta trasporto e recupero di rifiuti senza la prescritta autorizzazione, a bordo di mezzo privo di targa e con numero di telaio alterato, porto abusivo di arma da sparo scenica priva di tappo rosso.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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EICMA sarà una grande vetrina per tantissimi costruttori di moto e due ruote
A EICMA molti costruttori di moto e due ruote potranno sfoggiare le loro ultime intriganti creature. Dopo il successo della precedente edizione, durante la quale Velocifero aveva mostrato la concept Race-X, una scrambler dalle forme accattivanti e con motorizzazione elettrica, adesso tocca alla Race-X di serie, per la gioia dei tanti appassionati che avevano accolto con favore la versione prototipo. Un gioiello anche per sedicenni Non è male constatare che, ogni tanto, giungono sul mercato dei modelli di moto utilizzabili anche dagli utenti più giovani. La Race-X di Velocifero è infatti un oggetto guidabile e sfruttabile anche da chi possiede soltanto la licenza di guida A1, quindi la patente che si può conseguire una volta compiuti i sedici anni. Al di là di questa importante parentesi, il nuovo prodotto di Velocifero promette di saper divertire e coinvolgere gli appassionati in modo sincero, senza tralasciare una fruibilità di gran livello. Non a caso si possono toccare i 120 km/h di velocità massima, mentre l’autonomia è fissata a 170 chilometri. Niente male. Velocifero Race-X, punti salienti Un piatto – per essere appetitoso – deve possedere degli ingredienti gustosi, saporiti e di buona qualità. Traslando il paragone dalla cucina al mondo delle due ruote, il risultato non cambia: una moto per essere stuzzicante deve garantire delle caratteristiche stimolanti. Dunque, basta guardare la scheda tecnica della moderna moto che arriva da Oriente, per capire la sua pasta: un motore da 7 kW e 220 Nm di coppia, dal temperamento brillante; una batteria agli ioni di litio da 4,32 kWh alimentata a 72 V, che può essere ricaricata completamente in due ore e mezza collegandola a una comune prese di corrente 110-240 Volt, usando lo specifico caricabatterie, oppure a una colonnina pubblica di ricarica in corrente alternata. Non finisce qui, la Race-X infatti possiede un sofisticato telaio composto con elementi in lega leggera, una forcella upside down e un monoammortizzatore idraulico volto a dare il massimo del comfort. Questo è quello che si può definire una ciclistica di ottimo livello. Anche l’impianto frenante segue un’impostazione capace di riempire il palato dei più esigenti clienti: doppio freno a disco sulla ruota anteriore con un diametro di 275 mm e sulla posteriore di 225 mm, cerchi dal diametro di 17” all’anteriore e di 15” al posteriore. Infine, il peso complessivo è di 126 kg. Un pacchetto completo La Race-X è equipaggiata con uno schermo di 5,5 pollici di ultima generazione con tecnologia TFT, che tra le varie funzioni permette di scegliere tra 4 mappature di guida: P, Eco, Sport e Sport +. Per quanto riguarda le colorazioni, il ventaglio di proposte offre tre varianti: Giallo, Rosso e Nero. Per tutti coloro che sceglieranno di visitare EICMA 2023, la Velocifero Race-X si troverà al Padiglione 9P – Stand M66. La moto è in commercio da giugno 2023, ed è proposta a un prezzo d’assalto di 7.600 euro, incentivi esclusi. Un costo in linea coi prodotti di questa frangia, non c’è da stupirsi. Read the full article
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Le grandi auto: Ferrari GTO
Ferrari 288 Gto fu l’auto che gettò le basi per la F40, oltre ad essere una delle più chic e affascinanti mai prodotte dall’azienda di Maranello. La storia di quest’auto iniziò nel 1984 e somigliava esteticamente alla 308 GTB, grazie al contributo stilistico di Pininfarina, ma con questa aveva in comune solo il frazionamento del motore. La 288, che fu la prima Ferrari dotata di iniezione elettronica derivata dalla Formula 1 (Weber-Marelli IAW), venne presentata al salone dell’automobile di Ginevra e, della precedente 308 Gtb Speciale, detta Millechiodi, esasperava l’aspetto, qui più estremo grazie ai parafanghi allargati, allo spoiler posteriore maggiorato e alle feritoie laterali simili a quelle della 250 Gto. Se il motore V8 2855 cm³ era in posizione centrale longitudinale, il cambio a sbalzo si trovava dietro al propulsore e i cavalli erano ben 400, con 305 km/h di velocità massima. La nuova vettura era di una Ferrari molto prestante, senza dispositivi elettronici di controllo, poco gestibile ed estremamente emozionante da guidare, tutti i 270 esemplari della Ferrari Gto 288 furono prodotti nel classico colore Rosso Corsa e venduti rapidamente, come sempre su prenotazione. Ci sono due vetture, oltre i 270 che vennero prodotte, della Gto 288 che furono richiesti personalmente da Gianni Agnelli un anno dopo la fine della produzione, di cui uno era destinato a Niki Lauda e l’altro a un magnate del Medio Oriente che aveva permesso l’atterraggio dell’elicottero di Gianni Agnelli sul suo yacht a Montecarlo, chiedendo in cambio una Ferrari 288 Gto. I prototipi della 288 GTO furono quattro, tutti costruiti prima dell’avvio di produzione della vettura, ma oggi ne resta solo uno, mantenuto in condizioni originali eccellenti e sottoposto a vari interventi di manutenzione presso il reparto Ferrari Classiche. Invece i 5 esemplari di 288 Gto Evoluzione, costruiti nel 1985 per le competizioni aperte al Gruppo B, non parteciparono mai alle gare, che vennero eliminate dal 1987 a causa di vari problemi di sicurezza, ma godevano di una nuova aerodinamica della carrozzeria, alleggerita nonostante il telaio rinforzato, con un peso totale di 940 kg, mentre il motore fu potenziato a 650 cavalli con l’uso di turbocompressori di dimensioni maggiori, pistoni riprogettati e altri adeguamenti. Le 5 Gto Evoluzione poi quindi trasformate da Ferrari in vetture-laboratorio, allestite dalla Michelotto Automobili scuderia, e sarebbero diventati i muletti della successiva F40. Infatti la Ferrari 288 Gto ebbe una degna erede nella F40 del 1987, che fu dotata di un’evoluzione dello stesso propulsore di una macchina ormai diventata di culto. Read the full article
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Sopravvissuti alla super poltroncina
E che ne sanno quelli che non hanno prestato i primi scatti fotografici della loro vita in famiglia, prono in un seggiolo di plastica, rosso aragosta, della Chicco, la “poltroncina super”con telaio metallico imbottito con un sottile cuscino, rivestito con fantasia in appiccicosa pellicola plastica. Ecco qua che sgusciano fuori dagli ingialliti album secretati in scatole impolverate, quelle foto…
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Vespa Special Capirex by Epoca Motors, 8 delle 10 Vespe vendute in 20 minuti, le ultime due all'asta
Continua la bella amicizia tra Loris Capirossi, celeberrimo pilota campione del mondo, ed Epoca Motors, l'officina di Trezzo D'Adda (Milano) in cui Denys Maiorino ed il suo team ridanno nuova vita solo e soltanto a Vespe d'epoca.
Dopo la divertente intervista nel programma "Il Boss delle Vespe", disponibile sul Canale YouTube di Epoca Motors (https://bit.ly/EpocaMotorsYT), Epoca Motors e Loris Capirossi hanno infatti deciso di creare la "Vespa Special Capirex", ovvero una replica della Vespa personale di Loris, appena rimessa a punto presso l'officina di Denys Maiorino.
"La tiratura l'abbiamo limitata a soli dieci esemplari. Ben 8 sono stati venduti in appena 20 minuti dall'annuncio sui social", racconta sorridendo Denys Maiorino. "In realtà volevamo realizzarne solo tre, ma le richieste erano troppe e abbiamo deciso di realizzarne qualcuno di più".
Le ultime due Vespe, la numero 9 e la numero 10 saranno vendute al miglior offerente. Il colore è ovviamente rosso, con il numero 65 di Capirossi in bella evidenza. C'è, su ogni Vespa, la firma di Loris Capirossi, proprio sotto la targhetta.
"Con Loris è nata davvero una bella amicizia. Tra appassionati di Vespe ci capiamo e l'idea di poter realizzare pezzi unici regala emozione a tutti noi in officina e credo pure a chi può portarsi a casa una Vespa Special... ancora più speciale", spiega Denys Maiorino raccontando quella che qualcosa di più di una semplice operazione commerciale.
Ma cosa monta la vespa creata da Epoca Motors e Loris Capirossi?
Cilindro Epoca 144 r
Albero LZ
Carter Sip
Accensione Sip
Cambio Benelli
Carburatore 39
Marmitta Epoca by Dexter
Frizione e campana Frt
Carterino frizione Epoca by Frt
Telaio rinforzato
Ammortizzatori Bitubo a gas
Cuffia, copriventola, nasello, copri faro post Carbon Italy
Cerchi tubless scomponibili
Fari Led ant e pos by Led Tech
Gomme Continental
Kit freno a disco Dexter
Pompa, leve e pinza 8.1
Ammortizzatore cavalletto Vm
Sella Epoca x Capirex 65
COS'E' EPOCA MOTORS?
La nuova avventura imprenditoriale di Denys Maiorino, manager musicale da sempre attivo nella scena musicale dell'hip hop italiano con la sua Level Up e mille altri progetti, è Epoca Motors, un'officina specializzata nel ridare vita solo e soltanto a Vespe d'epoca situata a Trezzo D'Adda (Milano). Grazie al suo lavoro e a quello del suo team (oggi formato da ben 4 persone) è possibile far tornare come nuove queste icone dello stile italiano nel mondo. I ricambi che Epoca Motors utilizza sono di alta qualità e quasi tutti Made in Italy, i partner e i fornitori con cui collabora sono solo e soltanto d'eccellenza. "Per ridare nuova vita ad un telaio, ad esempio, non basta un carrozziere qualsiasi. La sabbiatura e la verniciatura va fatta in un certo modo", spiega Denys Maiorino. "Solo così la Vespa che esce dalla nostra officina torna ad essere bella come quando è uscita dalla Piaggio... o anche di più".
https://epocamotors.it
https://www.instagram.com/epocamotors
https://www.instagram.com/epocamotorsparts
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Vespa Special Capirex by Epoca Motors, 8 delle 10 Vespe vendute in 20 minuti, le ultime due all'asta
Continua la bella amicizia tra Loris Capirossi, celeberrimo pilota campione del mondo, ed Epoca Motors, l'officina di Trezzo D'Adda (Milano) in cui Denys Maiorino ed il suo team ridanno nuova vita solo e soltanto a Vespe d'epoca.
Dopo la divertente intervista nel programma "Il Boss delle Vespe", disponibile sul Canale YouTube di Epoca Motors (https://bit.ly/EpocaMotorsYT), Epoca Motors e Loris Capirossi hanno infatti deciso di creare la "Vespa Special Capirex", ovvero una replica della Vespa personale di Loris, appena rimessa a punto presso l'officina di Denys Maiorino.
"La tiratura l'abbiamo limitata a soli dieci esemplari. Ben 8 sono stati venduti in appena 20 minuti dall'annuncio sui social", racconta sorridendo Denys Maiorino. "In realtà volevamo realizzarne solo tre, ma le richieste erano troppe e abbiamo deciso di realizzarne qualcuno di più".
Le ultime due Vespe, la numero 9 e la numero 10 saranno vendute al miglior offerente. Il colore è ovviamente rosso, con il numero 65 di Capirossi in bella evidenza. C'è, su ogni Vespa, la firma di Loris Capirossi, proprio sotto la targhetta.
"Con Loris è nata davvero una bella amicizia. Tra appassionati di Vespe ci capiamo e l'idea di poter realizzare pezzi unici regala emozione a tutti noi in officina e credo pure a chi può portarsi a casa una Vespa Special... ancora più speciale", spiega Denys Maiorino raccontando quella che qualcosa di più di una semplice operazione commerciale.
Ma cosa monta la vespa creata da Epoca Motors e Loris Capirossi?
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La nuova avventura imprenditoriale di Denys Maiorino, manager musicale da sempre attivo nella scena musicale dell'hip hop italiano con la sua Level Up e mille altri progetti, è Epoca Motors, un'officina specializzata nel ridare vita solo e soltanto a Vespe d'epoca situata a Trezzo D'Adda (Milano). Grazie al suo lavoro e a quello del suo team (oggi formato da ben 4 persone) è possibile far tornare come nuove queste icone dello stile italiano nel mondo. I ricambi che Epoca Motors utilizza sono di alta qualità e quasi tutti Made in Italy, i partner e i fornitori con cui collabora sono solo e soltanto d'eccellenza. "Per ridare nuova vita ad un telaio, ad esempio, non basta un carrozziere qualsiasi. La sabbiatura e la verniciatura va fatta in un certo modo", spiega Denys Maiorino. "Solo così la Vespa che esce dalla nostra officina torna ad essere bella come quando è uscita dalla Piaggio... o anche di più".
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Bari, inaugurata la nuova area verde in via delle Murge e l'intervento di greening con una piccola area ludica a Parco Gentile
Bari, inaugurata la nuova area verde in via delle Murge e l'intervento di greening con una piccola area ludica a Parco Gentile Sono stati inaugurati questa mattina due interventi realizzati nell’ambito della più ampia azione sperimentale messa in campo dall’amministrazione comunale per il verde urbano (greening e forestazione), il contenimento dei cambiamenti climatici e il contrasto dell’effetto isola di calore - finanziata nel complesso per 8 milioni di euro dal PON Metro - che prevede interventi puntuali, diffusi sull’intero territorio comunale, accomunati dalla finalità di migliorare l’offerta di servizi nei singoli quartieri con una spiccata propensione alla sostenibilità ambientale. La prima, inaugurata alla presenza dell’assessore all’Ambiente e allo Sport Pietro Petruzzelli e del presidente del Municipio II Gianlucio Smaldone, è la nuova area verde in via delle Murge, al Quartierino, uno spazio pubblico di circa 1.300 mq realizzato in un luogo in precedenza dedicato interamente alla viabilità attraverso il rifacimento dell’area dedicata allo spartitraffico, la creazione di un giardino con la piantumazione di alberi e arbusti, un’area giochi, un tavolo da ping pong, due per scacchi e dama e una zona dedicata al fitness. La scelta delle piante è ricaduta su specie prevalentemente mediterranee, o comunque acclimatate, a ridotte esigenze idriche e manutentive: per quanto riguarda le alberature, sono stati messi a dimora alberi di tiglio, ibisco cinese e alloro; quanto agli arbusti, si è optato per abelia, agapanto blu, rosmarino prostrato e lavandula officinale, oltre a cespugli di rosse paesaggistiche senza spine. Nel complesso l’intervento, dell’importo di 300mila euro, ha inteso valorizzare i limitati spazi disponibili concentrando gli elementi caratteristici dell’incremento del verde in città: piantumazione di alberi e innesti di specie arboree autoctone per migliorare la qualità dell’aria e, di conseguenza, la qualità della vita dei residenti. “Si tratta di un “piccolo-grande” intervento sul verde urbano che il Municipio II attendeva da tempo - ha commentato Gianlucio Smaldone -. Questa nuova area verde appare particolarmente importante nell’ottica della riqualificazione urbana in atto nel Quartierino e soddisfa le esigenze manifestate da numerose famiglie e, più in generale, dai tanti residenti del quartiere Picone. Proprio nelle immediate vicinanze di questo nuovo giardino attrezzato il Municipio intende proporre l’istituzione di un nuovo posteggio isolato per truck food, in modo da invogliare i cittadini a trascorrervi il tempo libero nelle serate più miti”. A seguire, Pietro Petruzzelli, insieme al presidente del Municipio I Lorenzo Leonetti, ha inaugurato l’intervento ultimato a parco Gentile, nel quartiere Japigia, che ha visto la messa a dimora di nuovi alberi - ulivi, pini d’Aleppo, lecci e alberi di Giuda - e arbusti - rosmarino prostrato, alloro, e agapanto blu - e la realizzazione di un’area ludica per i più piccoli. Quest’ultima occupa una superficie di circa 160 metri quadri ricoperta da una pavimentazione antitrauma di spessori e colori differenti (fondo azzurro con porzioni circolari e triangolari di colore arancio, giallo e rosso). Sono stati installati una torre con teleferica e scivolo curvilineo, cui si accede anche tramite una discesa in corda doppia, due amache ondeggianti, una clessidra, una giostra a rotazione, su cui i bambini possono sdraiarsi, sedersi o stare in piedi con il supporto delle barre laterali o del telaio superiore, e un’altalena con cesto rotostampato per bambini dai 4 anni in su, fruibile contemporaneamente da sei piccoli. L’importo complessivo dell’intervento ammonta a 80mila euro. “L’apertura dell’area ludica a parco Gentile - ha sottolineato Lorenzo Leonetti - rappresenta un’ottima opportunità per Japigia e va ad arricchire una zona del quartiere da sempre priva di queste installazioni. Quest’area rappresenta il buon risultato di una politica partecipata che da sempre svolgiamo confrontandoci con le realtà del territorio: in questo caso, ad esempio, la richiesta dell’intervento è giunta direttamente dalle tante famiglie e bambini della zona. Per questo sono particolarmente contento di aver soddisfatto un loro desiderio. Continueremo a investire sui piccoli, il futuro della nostra città”. “Dopo la realizzazione dei playground portata a termine durante il primo mandato in tutti i quartieri della città - ha concluso Pietro Petruzzelli - stiamo inaugurando questi piccoli e grandi interventi diffusi che vanno a completare proprio quelle aree dedicate allo sport o ne aggiungono di nuove, verdi e attrezzate per fare attività sportiva. Abbiamo riqualificato e rifunzionalizzato tanti spazi pubblici inutilizzati o abbandonati per renderli dei luoghi dove incontrarsi e fare esercizi per mantenersi in forma. L’idea è quella di disseminare su tutto il territorio cittadino numerosi punti sport per trasformare Bari in una grande palestra a cielo aperto. Nel caso specifico dell’area in via delle Murge, abbiamo creato un giardino attrezzato per andare incontro alle legittime esigenze dei residenti di un quartiere che sta cambiando volto e che ha sempre sofferto per l’assenza di spazi verdi pubblici. La piccola area in via Gentile, invece, è uno spazio dove i bambini potranno crescere e giocare in luoghi più accoglienti, che contribuiscono anche a rafforzare la comunità”. Entrambi gli interventi sono stati completati con l’installazione di un impianto di irrigazione al servizio del verde e con la predisposizione di plinti e cavidotti necessari per l’attivazione dell’impianto di pubblica illuminazione, che sarà eseguito con successivi appalti.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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