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Selvatica - 11. Ti aiuto io
Corinna mise in tasca i soldi che le aveva dato Vittorio per la serata e finalmente uscì dal locale. Aveva le gambe e i piedi distrutti, pesanti. Per il resto della serata era stata felice e la fatica si era fatta sentire meno, per poi ricaderle addosso tutta insieme quando aveva preso le sue cose e si era seduta insieme agli altri camerieri ad aspettare Vittorio. Le si chiudevano gli occhi. Erano le tre passate e in giro non c'era anima viva. Infilò il cappello di lana nero per coprirsi dal freddo pungente e si incamminò. Non era molto lontano da casa sua e non le aveva mai fatto paura tornare a casa da sola in piena notte, però quella notte si sentiva inqueta quando lasciò gli altri ragazzi e attraversò la strada.
Guardò indietro più volte prima di dire a se stessa che probabilmente era solo colpa della tensione eccessiva che aveva accumulato in quei giorni. La strada era completamente deserta. Si voltò di nuovo prima di prendere la traversa che l'avrebbe portata dritta a casa. C'era qualcuno.
Un ragazzo, forse, col cappuccio e la testa bassa. Corinna accelerò il passo. Mancava davvero pochissimo al portone di casa. Tirò fuori le chiavi dalla tasca. Il tipo era dietro di lei, lo sentiva avvicinarsi. Non voleva voltarsi di nuovo, non voleva attirare la sua attenzione. Infilò la chiave nella serratura e aprì il portone ma il tizio le bloccò il braccio.
Corinna cacciò un urlo prima che quello le tappasse la bocca.
«Non voglio farti niente, voglio solo parlare. Non urlare, per favore.»
Corinna lo riconobbe, era lo scagnozzo di Antonio. Con lo sguardo gli fece capire che non avrebbe urlato. Lui tolse la mano e lei lo spintonò, o almeno era quello che voleva fare. Il ragazzo non si mosse di un millimetro. Le stava addosso impedendole di andare in casa.
«Che cosa vuoi? Mi stavi pedinando, porca miseria?» Che altro voleva Antonio?
«Era l'unico modo per poterti parlare senza che nessuno ci veda.»
«Senti, lasciami in pace. Sono stanca e domani ho un esame.» Abbandonò qualsiasi tipo di atteggiamento di difesa. Era esausta, non le importava più di nulla, voleva solo essere lasciata in pace.
«Corinna, ero serio quando ti ho detto che voglio aiutarti.»
Alla luce del lampione il tatuaggio sul volto spiccava come un monito. Lui era come Antonio, non voleva aiutarla, voleva qualcosa da lei. «Perché?» Anche le mani erano ricoperte di tatuaggi, numeri, parole, le vide scomparire nelle tasche del giubbotto.
«Tu non sei come le altre...»
Corinna sbuffò e cercò di scansarlo per poter rientrare. Lui le afferrò il polso. «Fammi finire di parlare, cazzo. Non sei come le altre ragazze che gestisce Antonio. So per quale motivo sei finita lì e voglio darti una mano a uscirne.»
Lei sollevò le sopracciglia, con aria di sfida. «Chi ti dice che non sono come le altre?»
«Credimi, le conosco fin troppo bene.»
«Quindi ti faccio pena?»
«Non è questo.» Sembrò a disagio, spostò lo sguardo altrove, poi a terra. «So tutto di te, mi sono informato.»
E questo doveva farla sentire meglio? Era inquietante! «Dimmi che cosa vuoi e facciamola finita.»
Lui la ignorò. «So di tua mamma e non mi è piaciuto il modo in cui ti ha ricattato Antonio. Sai, io sono spregevole, faccio cose brutte continuamente, anche alle ragazze se necessario, ma certe cose per me non si toccano.» Tornò a guardarla. «Dimmi quanto ti ha chiesto Antonio, te li do io.»
Corinna rimase un attimo a fissare quegli occhi marroni, duri e schietti. Stava dicendo sul serio. «E in cambio cosa vuoi?»
«Niente.»
Lei si passò le mani in faccia. Non aveva senso, nessuno se ne andava in giro a regalare soldi. Soprattutto non un tipo come lui. Poteva anche avergli fatto pena ma di sicuro voleva qualcosa da lei. «Non ci vengo a letto con te.»
Lo sentì ridacchiare e alzò di nuovo lo sguardo su di lui. «Non sei il mio tipo, puoi stare tranquilla. Quanto ti ha chiesto?»
«Ventimila» disse lei. Non capiva. Chi diavolo era quel ragazzo? Perché voleva aiutarla senza niente in cambio? «Ma non li voglio da te. Non voglio più essere in debito con nessuno.»
«E quindi che vuoi fare, andare con lui a Dubai?» la canzonò con un sorrisetto sulle labbra.
Lei esitò. Sembrava davvero l'unica soluzione possibile. Ma aveva promesso a se stessa che non sarebbe mai arrivata a quel punto. Mai.
«Bene. Mi farò vivo io.» Si allontanò di poco per permetterle di aprire il portone. «Mi chiamo Carmine, comunque.» Infilò le mani in tasca e andò via.
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Dietro le quinte del tatuaggio: processi creativi e tecniche
Dietro le quinte del tatuaggio: processi creativi e tecniche Per molti, un tatuaggio è più di un semplice disegno sulla pelle: è un'opera d'arte, un messaggio personale inciso nell'essenza stessa del loro essere. Ma cosa si cela dietro la creazione di queste opere permanenti? Esploriamo i processi e le tecniche che rendono ogni tatuaggio unico nel suo genere. Il Tatuaggio come Forma d'Arte Il tatuaggio non è mai stato così popolare come in questi anni, con maestri tatuatori che elevano questa pratica antica a nuove vette di espressione artistica. Ogni artista porta nel suo studio un bagaglio di tecniche affinate e stili personali, trasformando ogni singolo tatuaggio in un pezzo unico e irripetibile. Ma quale è il processo dietro alla creazione di un design perfetto che rispecchia la visione del cliente e l'abilità del tatuatore? Nel nostro viaggio dietro le quinte, toccheremo i punti chiave che definiscono l'arte del tatuaggio moderno: dalla consulenza iniziale con il cliente, alle fasi di bozzettazione e revisione del design, fino alle tecniche di inchiostro e alle cure post-tatuaggio per assicurare che ogni dettaglio risplenda sulla pelle per gli anni a venire. Scopriremo le innovazioni tecnologiche che stanno cambiando il volto dell'industria e come gli artisti si adattano per mantenere vivi i più alti standard di qualità e sicurezza. La Consultazione: Il Primo Passo verso l'Arte Permanente Il viaggio di ogni tatuaggio inizia con un dialogo: una consultazione tra l'artista e il cliente che getta le fondamenta per l'opera futura. In questa fase, si discutono idee, significati e posizionamenti, costruendo una fiducia reciproca fondamentale per il processo creativo. Ma come si svolge esattamente una buona consultazione? Gli artisti di punta come quelli tattoo milano pongono al cliente domande mirate, disegnando fuori i suoi desideri e le sue aspettative. Ascoltano e suggeriscono, equilibrando la visione personale con quello che è fattibile sulla tela della pelle. Un buon tatuatore sa che ogni dettaglio conta: dalla storia personale del cliente, alle sue preferenze stilistiche, fino alle dimensioni del tatuaggio stesso. Bozzetti e Revisioni: La Nascita di un Capolavoro Dopo la consultazione, l'artista si dedica alla creazione di bozzetti preliminari. Questo processo può richiedere ore o giorni, a seconda della complessità del disegno. La magia si svela mentre il tatuatore trasforma le idee discusse in immagini concrete, pronte per essere perfezionate. Ma il bozzetto non è mai definitivo al primo tentativo; spesso segue un iter di revisioni che coinvolgono attivamente il cliente. Chiaro esempio è l'adattamento di un disegno intricato per aderire alle curve del corpo, un gioco di adattamento tra immaginazione e realtà fisica. È qui che l'artista mette in gioco la sua esperienza, garantendo che il design sia non solo esteticamente piacevole, ma anche praticabile come tatuaggio duraturo. Ma come si assicura che il tatuaggio mantenga la sua bellezza nel tempo? Non è forse una sfida che ogni artista deve affrontare, considerando le variabili della pelle umana? La risposta sta nell'esperienza e nella conoscenza delle tecniche di inchiostro, ma anche nell'importanza delle cure post-tatuaggio, argomenti che esploreremo nei prossimi capitoli di questo affascinante viaggio dietro le quinte del tatuaggio. Il Viaggio Artistico del Tatuaggio Nel profondo mondo del tatuaggio, abbiamo scoperto che ogni linea, ombra e colore nasce da un sofisticato processo creativo. I maestri tatuatori, come quelli che possiamo trovare nel rinomato studio di tattoo Milano Ligeraink, hanno elevato questa antica pratica a un livello di espressione artistica senza precedenti. La consultazione iniziale tra artista e cliente è il fondamento su cui nasce l'opera, un dialogo vitale che fornisce la base per un risultato che esprime la personalità e le passioni di chi lo indosserà per sempre. Ogni capolavoro sulla pelle inizia con un bozzetto, che attraverso un processo iterativo di revisioni si trasforma in una composizione finale pronta a essere impressa. La collaborazione stretta tra il tatuatore e il cliente è cruciale per assicurare che il design non solo sia in linea con le aspettative, ma che sia ottimizzato per la forma e il movimento del corpo. Nonostante le sfide che comporta lavorare con una tela vivente e in perpetuo cambiamento come la pelle umana, gli artisti del tatuaggio si affidano a tecniche di inchiostro avanzate e cura post-tatuaggio per garantire che ogni opera mantenga la sua bellezza nel tempo. La scelta di uno studio professionale assicura che, oltre alla creatività, vengano rispettati gli standard più elevati di qualità e sicurezza. Riflessioni Finali Attraverso questo viaggio dietro le quinte, abbiamo avuto l'opportunità di apprezzare il tatuaggio non come una semplice modificazione corporea, ma come una vera e propria forma d'arte. Ogni tatuaggio racconta una storia, ogni linea rappresenta un sentimento, e ogni colore riflette un'anima. Se anche tu sei alla ricerca di un modo per esprimere il tuo sé più autentico sulla tela della tua pelle, non esitare a rivolgerti a professionisti, dove la tua visione può diventare un'arte permanente. Ricorda: un tatuaggio è più di un disegno, è un viaggio che rimarrà con te per una vita.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Availables / Disponibili
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Il tordo e il potenziale danno della viola di genziana
Famoso per il suo colore viola molto scuro e per la capacità di usarlo come macchia, il violetto di genziana è stato utilizzato per anni dai genitori nel tentativo di alleviare il mughetto nella bocca dei neonati. Anche gli adulti con mughetto orale hanno usato questo colorante nel tentativo di alleviare la sofferenza associata a un’infezione da lievito orale. Studi recenti in Australia, tuttavia, hanno collegato la violetta di genziana con il cancro della bocca.
In origine, la violetta di genziana veniva usata come colorante per colorare i batteri durante gli esperimenti scientifici. Ha permesso agli scienziati di esaminare più a fondo la funzione e l’anatomia dei microrganismi.
Man mano che le proprietà antifungine di questo colorante sono diventate note, è stato usato per trattare le infezioni fungine tra cui il mughetto orale. Inizialmente, la preoccupazione per la viola di genziana era la sua proprietà macchiante: può rovinare i vestiti, tingere le labbra e persino lasciare un tatuaggio sulle ferite aperte.
Oggi, il colorante non è stato solo associato al cancro, ma si dice che abbia anche tracce di mercurio. Quindi, nel tentativo di alleviare un’infezione fungina, viene applicato alla bocca un agente cancerogeno cucito con mercurio.
È difficile dire quanto possa influire l’uso della viola di genziana man mano che il bambino si sviluppa e si sposta nell’età adulta. Tracce di mercurio si trovano anche in alcuni alimenti. Tuttavia, la sola idea di mettere qualcosa come la violetta di genziana nella bocca di un bambino mi fa ribollire lo stomaco.
Fortunatamente, ci sono creme antimicotiche in produzione che stanno lentamente sostituendo l’uso della violetta di genziana. Molti sostengono che queste creme funzionano molto meglio e sono molto più facili da applicare rispetto alla viola di genziana, poiché le creme non hanno alcun tipo di effetto macchiante.
I rimedi naturali possono essere perseguiti anche sotto la cura del proprio medico. Eccone alcuni a cui chiedere quando si va dallo studio del medico.
Aceto di mele. L’aceto di mele, fermentato naturalmente e non filtrato, ha la capacità di creare condizioni di vita ideali per batteri sani nel corpo e nella bocca, che è esattamente ciò che è necessario per fornire l’equilibrio necessario per respingere un’infezione da lievito.
Tè alla lavanda. La lavanda ha proprietà antimicrobiche e antimicotiche. Ancora meglio, funge da antinfiammatorio naturale che fornisce sollievo alla pelle. Tradizionalmente è stato usato come profumo per il suo profumo fragrante e floreale. Come tè, ha un sapore terroso che alcuni trovano piuttosto delizioso.
Aloe. Famosa per la sua capacità di alleviare le scottature solari e altre eruzioni cutanee, l’aloe ha anche proprietà antifungine che respingono il mughetto orale. L’aloe alimentare può essere trovata in forma liquida o gel. Per gli adulti, un collutorio può essere creato combinando aloe e aceto di sidro di mele o tè alla lavanda e usato per sciacquare la bocca. Per i bambini, la soluzione può essere applicata alla bocca con un panno.
Come con qualsiasi tipo di infezione, la prevenzione è sempre la chiave per tenere lontano il disagio. Sterilizzare frequentemente gli oggetti messi in bocca alla persona afflitta. Per gli adulti questo include spazzolini da denti e bottiglie d’acqua.
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Parola chiave: FOTTERSENE. Lo so che non ho le gambe da tatuaggio, e allora?
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Oggi sono in vena di test😂 (mi annoio)
TEST n. 1 (specificare il numero del TEST) preso da Tumblr.
1. C’è un ragazzo o una ragazza nella tua vita? Ehm no
2. Pensa all’ultima persona che ti ferito. La perdoneresti? Per niente
3. Hai mai fatto l’amore? Yep
4. Cosa vorresti in questo momento? Che qualcuno studiasse al posto mio
5. Hai paura di innamorarti? Dopo l’ultima decisione terribilmente
6. Ti piace il mare? Lo adoro, soprattutto i pontili sul mare!
7. Hai mai dormito con qualcuno? Si
8. Che immagine hai come sfondo del telefono? Il mio gattino che dorme🥰
9. Hai qualche rimorso? Aver forzato delle situazioni da più piccola
10. Ti piace il tuo telefono? Lo adoro
11. Onestamente, le cose stanno andando come avevi previsto? Te lo potrò dire a breve 😂😂
12. Chi è stata l’ultima persona che hai aggiunto nella rubrica? Boh
13. Preferiresti avere un Carlino o un Rottweiler? Carlino
14. Fa più male il dolore fisico o quello causato dalle emozioni? Dolore delle emozioni, ti pervade e non ti lascia più.
15. Preferiresti visitare un museo d’arte o uno zoo? Museo
16. Sei stanco/a? Da morire😂
17. Da quanto tempo conosci la prima persona nella tua rubrica? 3 anni, era la mia vicina di casa al primo anno
18. Com’è il rapporto con i tuoi genitori? Li adoro però spesso non capiscono
19. Hai mai pensato di tornare insieme ad un/a tuo/a ex? Eh si ma non recentemente
20. Quando è stata l’ultima volta che hai parlato con un/a tuo/a ex? L’anno scorso
21. Racconta un tuo ricordo felice. Mi vengono in mente i concerti.. soprattutto l’ultimo di Ligabue a Roma, tutto di nascosto ed improvvisato!
22. Vorresti baciare di nuovo l’ultima persona che hai baciato? Decisamente no
23. Quanti braccialetti indossi ora? 2
24. C’è una citazione che ti ispira? “Corruptissima re publica plurimae leges. —> Moltissime sono le leggi quando lo Stato è corrotto (Tacito)
25. Che progetti hai per il futuro? Laurea e poi lavoro
26. Hai qualche tatuaggio? Non ancora
27. Qual è il tuo colore preferito? Rosso
28. Quando sarà la prossima volta che bacerai qualcuno? Chi lo sa
29. A chi mandi messaggi? Alle persone a cui voglio bene principalmente
30. Pensa all’ultima persona che hai baciato, ti manca? No
31. Hai mai avuto quella sensazione quando sai che sta per succedere qualcosa di brutto e avevi ragione? SEMPRE. Mi faccio paura da sola ahaha
32. Hai una persona del sesso opposto con cui confidarti? Gianmichele, un grande amico! Il più sincero fino ad ora. (Conosciuto personalmente)
33. Pensi che qualcuno sia innamorato di te? Qualche pazzo lo farebbe?
34. Qualcuno ti ha mai detto che hai dei bellissimi occhi? No ahahah
35. Cosa faresti se l’ultima persona che hai baciato, stesse baciando un’altra persona davanti i tuoi occhi? Inizierei a ridere
36. Eri single quest’anno a San Valentino? L’anno scorso mi ha lasciata quel giorno😂😂😂
37. Sei amico/a dell’ultima persona che hai baciato? NO CRISTODDIO
38. I tuoi amici ti chiamano per confidarsi con te? Le mie amiche si
39. Qualcuno ti ha deluso/fatto del male nell’ultima settimana? Ah si, psicologicamente
40. Hai mai pianto per un messaggio? Se sì, cosa c’era scritto? “Mi piace la mia ex”. Un mix tra pianto, ti ammazzo e vienimelo a dire in faccia se hai il coraggio.
41. Come ti sei fatto/a male l’ultima volta? Ieri con la ceretta 😒
42. Dove abiti? Abruzzo
43. Quando è stata l’ultima volta che hai desiderato di andare via? Oggi, voglio un panino dall’antico vinaio ahaha
44. Chi è stata l’ultima persona che hai chiamato? La mia amica Laura
45. Hai un paio di scarpe preferito? Le creepers, comprate 4 volte ormai ahah
46. Indossi i cappelli in inverno? Sono riccia
47. Ti piace andare in discoteca? Mi fa cagare
48. Dai una mano in casa? Ci sono solo io
49. Hai uno specchio nella tua stanza? Si
50. Elenca i tuoi 3 siti preferiti: non mi vengono in mente ora
51. Ti piace fare shopping? Adoro.
52. Il tuo gusto di gelato preferito? Crema e cioccolato fondente con panna
53. E’ difficile dire addio per te? Sono parecchio melodrammatica
54. Ti sei mai ubriacata/o? Non seriamente, io capisco ma faccio finta di non capire 😉
55. Come sono i tuoi capelli? Ricci
56. Cosa fai di solito la mattina appena ti alzi? Bestemmio
57. Pensi che una relazione possa durare in eterno? Da eterna sognatrice si
58. Pensa al 2007, eri felice? Spensierata e felice perché c’era con me una persona importante che è venuta poi a mancare ☀️
59. Il tuo libro preferito? 1984
60. Quando è stata l’ultima volta che qualcuno ti ha abbracciato forte? Non mi piacciono gli abbracci
61. Desideri essere da qualche altra parte in questo momento? NEL LETTO
62. Ricevi molti messaggi? Su whatsapp dalle mie amiche si🥴
63. Dove sarai fra 5 ore? A studiare spero
64. Cosa facevi alle 8 di stamattina? dormivo
65. Ricordi chi ti piaceva/amavi un’anno fa? Il mio ex
66. C’è una persona nella tua vita che riesce sempre a farti sorridere? Alessia
67. Hai baciato o abbracciato qualcuno oggi? No
68. Qual è il tuo ultimo pensiero la notte? “Domani riuscirò a svegliarmi?”
69. Hai mai fatto tutto il possibile e poi non è bastato? Sempre
70. Quante finestre tieni aperte sul tuo computer? Troppe 😆
71. Ti masturbi? 🤷🏻♀️
72. Qual è la tua suoneria? Good riddance- green day
73. Quanti anni hai? 22, quasi 23
74. Hai un’animale domestico? Si un 🐱
75. Parli ancora con la prima persona di cui eri innamorata/o? Solo per gli auguri e gli eventi della vita
76. Hai tenuto per mano qualcuno negli ultimi 3 giorni? Il mio gatto?🤷🏻♀️
77. Sei ancora amico/a delle persone che consideravi amici due anni fa? Ho cambiato radicalmente molte cose
78. Racconta un tuo ricordo di quando eri piccola — quando mia nonna mi metteva accanto a lei seduta sul tavolo mentre faceva la crema ❤️
79. Conosci qualche persona famosa? No🤷🏻♀️
80. Ti sei mai addormentato/a nelle braccia di qualcuno? Magari🥰
81. Quante persone hai conosciuto negli ultimi tre mesi? Troppe ma poche buone, in amicizia
82. Qualcuno ti ha mai visto in intimo? Yes
83. Parlerai con la persona che ti piace stanotte? Adoro le chiacchierate di notte!
84. Sei ubriaco/a e stai urlando cose orribili ad una persona. Chi è questa persona? Il mio ex😂😂
85. Se il tuo/a ragazzo/a si drogasse, cosa faresti? Cercherei di aiutarlo per far capire che sta sbagliando
86. Il tuo film preferito? Coco🥰
87. Chi è stata l’ultima persona che ti ha chiamato? La nonna!
88. Se qualcuno ti desse 1.000 euro per bruciare una farfalla viva, lo faresti? No, poverina
89. Hai qualche rimpianto? Come ho già risposto, si!
90. Ti sei mai fidato/a troppo di qualcuno? SEMPRE!
91. Dormi con la finestra aperta? No, fa un cazzo di freddo
92. Vai d’accordo con le ragazze? Si ma non con chi penso sia falsa e manipolatrice
93. Hai un segreto? Chi non ne ha
94. Hai mai fatto sesso? Yep
95. Sei chiuso a chiave in una stanza con l’ultima persona che hai baciato. E’ un problema? Cosa potrebbe succedere? La prenderei a schiaffi
96. Hai mai baciato qualcuno con un piercing? No
97. Condividi la tua stanza o dormi da sola/o? Con il gatto ahaha
98. Sei felice? Discretamente
99. Credi nell’amore a prima vista? Yes
100. Mantieni le tue promesse? Sempre!
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TEST n. 1 (specificare il numero del test)
1. C’è un ragazzo o una ragazza nella tua vita?
2. Pensa all’ultima persona che ti ferito. La perdoneresti?
3. Hai mai fatto l’amore?
4. Cosa vorresti in questo momento?
5. Hai paura di innamorarti?
6. Ti piace il mare?
7. Hai mai dormito con qualcuno?
8. Che immagine hai come sfondo del telefono?
9. Hai qualche rimorso?
10. Ti piace il tuo telefono?
11. Onestamente, le cose stanno andando come avevi previsto?
12. Chi è stata l’ultima persona che hai aggiunto nella rubrica?
13. Preferiresti avere un Carlino o un Rottweiler?
14. Fa più male il dolore fisico o quello causato dalle emozioni?
15. Preferiresti visitare un museo d’arte o uno zoo?
16. Sei stanco/a?
17. Da quanto tempo conosci la prima persona nella tua rubrica?
18. Com’è il rapporto con i tuoi genitori?
19. Hai mai pensato di tornare insieme ad un/a tuo/a ex?
20. Quando è stata l’ultima volta che hai parlato con un/a tuo/a ex?
21. Racconta un tuo ricordo felice.
22. Vorresti baciare di nuovo l’ultima persona che hai baciato?
23. Quanti braccialetti indossi ora?
24. C’è una citazione che ti ispira?
25. Che progetti hai per il futuro?
26. Hai qualche tatuaggio?
27. Qual è il tuo colore preferito?
28. Quando sarà la prossima volta che bacerai qualcuno?
29. A chi mandi messaggi?
30. Pensa all’ultima persona che hai baciato, ti manca?
31. Hai mai avuto quella sensazione quando sai che sta per succedere qualcosa di brutto e avevi ragione?
32. Hai una persona del sesso opposto con cui confidarti?
33. Pensi che qualcuno sia innamorato di te?
34. Qualcuno ti ha mai detto che hai dei bellissimi occhi?
35. Cosa faresti se l’ultima persona che hai baciato, stesse baciando un’altra persona davanti i tuoi occhi?
36. Eri single quest’anno a San Valentino?
37. Sei amico/a dell’ultima persona che hai baciato?
38. I tuoi amici ti chiamano per confidarsi con te?
39. Qualcuno ti ha deluso/fatto del male nell’ultima settimana?
40. Hai mai pianto per un messaggio? Se sì, cosa c’era scritto?
41. Come ti sei fatto/a male l’ultima volta?
42. Dove abiti?
43. Quando è stata l’ultima volta che hai desiderato di andare via?
44. Chi è stata l’ultima persona che hai chiamato?
45. Hai un paio di scarpe preferito?
46. Indossi i capelli in inverno?
47. Ti piace andare in discoteca?
48. Dai una mano in casa?
49. Hai uno specchio nella tua stanza?
50. Elenca i tuoi 3 siti preferiti
51. Ti piace fare shopping?
52. Il tuo gusto di gelato preferito?
53. E’ difficile dire addio per te?
54. Ti sei mai ubriacata/o?
55. Come sono i tuoi capelli?
56. Cosa fai di solito la mattina appena ti alzi?
57. Pensi che una relazione possa durare in eterno?
58. Pensa al 2007, eri felice?
59. Il tuo libro preferito?
60. Quando è stata l’ultima volta che qualcuno ti ha abbracciato forte?
61. Desideri essere da qualche altra parte in questo momento?
62. Ricevi molti messaggi?
63. Dove sarai fra 5 ore?
64. Cosa facevi alle 8 di stamattina?
65. Ricordi chi ti piaceva/amavi un’anno fa?
66. C’è una persona nella tua vita che riesce sempre a farti sorridere?
67. Hai baciato o abbracciato qualcuno oggi?
68. Qual è il tuo ultimo pensiero la notte?
69. Hai mai fatto tutto il possibile e poi non è bastato?
70. Quante finestre tieni aperte sul tuo computer?
71. Ti masturbi?
72. Qual è la tua suoneria?
73. Quanti anni hai?
74. Hai un’animale domestico?
75. Parli ancora con la prima persona di cui eri innamorata/o?
76. Hai tenuto per mano qualcuno negli ultimi 3 giorni?
77. Sei ancora amico/a delle persone che consideravi amici due anni fa?
78. Racconta un tuo ricordo di quando eri piccolo/a
79. Conosci qualche persona famosa?
80. Ti sei mai addormentato/a nelle braccia di qualcuno?
81. Quante persone hai conosciuto negli ultimi tre mesi?
82. Qualcuno ti ha mai visto in intimo?
83. Parlerai con la persona che ti piace stanotte?
84. Sei ubriaco/a e stai urlando cose orribili ad una persona. Chi è questa persona?
85. Se il tuo/a ragazzo/a si drogasse, cosa faresti?
86. Il tuo film preferito?
87. Chi è stata l’ultima persona che ti ha chiamato?
88. Se qualcuno ti desse 1.000 euro per bruciare una farfalla viva, lo faresti?
89. Hai qualche rimpianto?
90. Ti sei mai fidato/a troppo di qualcuno?
91. Dormi con la finestra aperta?
92. Vai d’accordo con le ragazze?
93. Hai un segreto?
94. Hai mai fatto sesso?
95. Sei chiuso a chiave in una stanza con l’ultima persona che hai baciato. E’ un problema? Cosa potrebbe succedere?
96. Hai mai baciato qualcuno con un piercing?
97. Condividi la tua stanza o dormi da sola/o?
98. Sei felice?
99. Credi nell’amore a prima vista?
100. Mantieni le tue promesse?
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#AskMeEverything
Mandatemi un numerino in askbox, con o senza anonimo, o in privato.
1. C’è un ragazzo o una ragazza nella tua vita?
2. Pensa all’ultima persona che ti ha ferito. La perdoneresti?
3. Hai mai fatto l’amore?
4. Cosa vorresti in questo momento?
5. Hai paura di innamorarti?
6. Ti piace il mare?
7. Hai mai dormito con qualcuno?
8. Che immagine hai come sfondo del telefono?
9. Hai qualche rimorso?
10. Ti piace la tua vita?
11. Le cose stanno andando come avevi previsto?
12. Chi è stata l’ultima persona che hai aggiunto nella rubrica?
13. Preferiresti avere un Carlino o un Rottweiler?
14. Fa più male il dolore fisico o quello causato dalle emozioni?
15. Preferiresti visitare un museo d’arte o uno zoo?
16. Sei stanco/a?
17. Da quanto tempo conosci la prima persona nella tua rubrica?
18. Com’è il rapporto con i tuoi genitori?
19. Hai mai pensato di tornare insieme ad un/a tuo/a ex?
20. Quando è stata l’ultima volta che hai parlato con un/a tuo/a ex?
21. Racconta un tuo ricordo felice.
22. Vorresti baciare di nuovo l’ultima persona che hai baciato?
23. Quanti braccialetti indossi ora?
24. C’è una citazione che ti ispira?
25. Che progetti hai per il futuro?
26. Hai qualche tatuaggio?
27. Qual è il tuo colore preferito?
28. Elenca i tuoi 3 blog preferiti.
29. A chi mandi messaggi?
30. Pensa all’ultima persona con cui hai litigato, ti manca?
31. Hai mai avuto quella sensazione quando sai che sta per succedere qualcosa di brutto e avevi ragione?
32. Hai una persona del sesso opposto con cui confidarti?
33. Pensi che qualcuno sia innamorato di te?
34. Qualcuno ti ha mai detto che hai dei bellissimi occhi?
35. Hai amicizie a distanza?
36. Eri single quest’anno a San Valentino?
37. Sei amico/a dell’ultima persona che hai baciato?
38. I tuoi amici ti chiamano per confidarsi con te?
39. Qualcuno ti ha deluso/fatto del male nell’ultima settimana?
40. Hai mai pianto per un messaggio? Se sì, cosa c’era scritto?
41. Come ti sei fatto/a male l’ultima volta?
42. Dove abiti?
43. Quando è stata l’ultima volta che hai desiderato di andare via?
44. Chi è stata l’ultima persona che hai chiamato?
45. Da quanto tempo conosci l’ultima persona della tua rubrica?
46. Elenca i tuoi 3 libri preferiti
47. Ti piace andare in discoteca?
48. Dai una mano in casa?
49. Hai uno specchio nella tua stanza?
50. Elenca i tuoi 3 siti preferiti
51. Ti piace fare shopping?
52. Il tuo gusto di gelato preferito?
53. E’ difficile dire addio per te?
54. Ti sei mai ubriacata/o?
55. Come sono i tuoi capelli?
56. Cosa fai di solito la mattina appena ti alzi?
57. Pensi che una relazione possa durare in eterno?
58. Pensa al 2007, eri felice?
59. Il tuo film preferito?
60. Quando è stata l’ultima volta che qualcuno ti ha abbracciato forte?
61. Desideri essere da qualche altra parte in questo momento?
62. Ricevi molti messaggi?
63. Dove sarai fra 5 anni?
64. Cosa hai fatto questa estate?
65. Ricordi chi ti piaceva/amavi un’anno fa?
66. C’è una persona nella tua vita che riesce sempre a farti sorridere?
67. Hai baciato o abbracciato qualcuno oggi?
68. Qual è il tuo ultimo pensiero la notte?
69. Hai mai fatto tutto il possibile e poi non è bastato?
70. Quante finestre tieni aperte sul tuo computer?
71. Una frase che ti rappresenta?
72. Elenca le tue 3 canzoni preferite.
73. Quanti anni hai?
74. Hai un’animale domestico?
75. Parli ancora con la prima persona di cui eri innamorata/o?
76. Hai tenuto per mano qualcuno negli ultimi 3 giorni?
77. Sei ancora amico/a delle persone che consideravi amici due anni fa?
78. Racconta un tuo ricordo di quando eri piccolo/a
79. Conosci qualche persona famosa?
80. Ti sei mai addormentato/a nelle braccia di qualcuno?
81. Quante persone hai conosciuto negli ultimi tre mesi?
82. Qualcuno ti ha mai visto in intimo?
83. Parlerai con la persona che ti piace stanotte?
84. Sei ubriaco/a e stai urlando cose orribili ad una persona. Chi è questa persona?
85. Se il tuo/a ragazzo/a si drogasse, cosa faresti?
86. La canzone che condividi con qualcuno di caro?
87. Chi è stata l’ultima persona che ti ha chiamato?
88. Hai mai incontrati un amico a distanza?
89. Hai qualche rimpianto?
90. Ti sei mai fidato/a troppo di qualcuno?
91. Dormi con la finestra aperta?
92. Vai d’accordo con le ragazze?
93. Hai un segreto?
94. Hai mai pensato al suicidio?
95. Sei chiuso a chiave in una stanza con l’ultima persona con cui hai litigato. E’ un problema? Cosa potrebbe succedere?
96. Hai mai baciato qualcuno con un piercing?
97. Condividi la tua stanza o dormi da sola/o?
98. Sei felice?
99. Credi nell’amore a prima vista?
100. Mantieni le tue promesse?
- TheGirlOfMilkshake
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More Than a Trickster - Atto XIII
Autore: maximeshepard (BeatrixVakarian)
Genere: Mature
Pairing: Loki/Thor
Sommario: questo è il mio personale Ragnarok. Si parte e si finirà alla stessa maniera, alcune scene saranno uguali, altre modificate, altre inedite. Parto subito col precisare che qui troverete un Loki che non ha nulla a che fare con il “rogue/mage” in cui è stato trasformato in Ragnarok, e un Thor che si rifà a ciò che abbiamo visto fino a TDW.
Loki e Thor sono stati da sempre su due vie diverse, ma quando il Ragnarok incomberà inesorabile su Asgard, le cose cambieranno. Molte cose cambieranno.
@lasimo74allmyworld @piccolaromana @miharu87 @mylittlesunshineblog @meblokison
Capitoli precedenti: Atto I - Atto II - Atto III - Atto IV - Atto V - Atto VI - Atto VII - Atto VIII - Atto IX - Atto X - Atto XI - Atto XII
- Atto XIII -
N.d.a: Vi chiedo perdono se non ho risposto ai commenti passati, ma arrivo da una doppia estrazione del dente del giudizio e il dentista mi scatena attacchi di panico a gogo. Scusatemi, ma quando si parla di dentista, il mio cervello va proprio in palla. Ero convintissima di aver fatto.
Quindi ne approfitto qui: grazie, GRAZIE per le stupende parole. Non ho davvero più parole per dirvelo, sono tremendamente felice che questa storia vi stia piacendo. ^^ Tutto ciò mi lusinga all’inverosimile, ve ne sono grata! <3 Ed ora... Si torna all’azione!
Alzò un sopracciglio, esibendo il più rassicurante dei sorrisi, mentre la donna lo osservava attraverso le folte ciglia, indecisa sul da farsi. La voglia di agguantarle il braccio e mostrarle il proprio tatuaggio era molta, come quello di riversarle addosso il giusto disprezzo, almeno per ripagarle in parte la cortesia nel suo modo di porsi, ma non era quello il piano.
Tuttavia, nel momento in cui la donna cedette alla sua richiesta, l’allarme della struttura cominciò a squillare: subito, la Valchiria scostò Loki con una spallata e prese ad armeggiare con il monitor accanto al tavolo medicale, visualizzando le celle e Thor che metteva fuori gioco le guardie a mani nude.
“Merda-“
Strinse i denti in una smorfia di sconforto, voltandosi rapidamente verso l’uscita ma trovandosi Loki innanzi, ad occluderle il passaggio.
“Abbiamo un accordo?!!” ripeté, gli occhi sgranati e il tono di voce alto per superare il frastuono. Si scambiarono gli sguardi – non voleva cedere.
“O lo narcotizzate di nuovo immediatamente, oppure nel giro di dieci minuti ti assicuro che distruggerà questa struttura a suon di pugni” aggiunse Loki, spingendola indietro e mostrandole le mani ammanettate.
A corto di tempo e sopprimendo la sua volontà, Hildi sfilò dalla tasca una chiave e si apprestò a sbloccare il fine marchingegno che serrava le manette. Loki sorrise.
“Andiamo” rispose asciutta, ma quando il Principe di Asgard non cedette il passo, sollevò il viso con aria scocciata e quello che vide furono i suoi occhi brillare di una luce sinistra e illuminarsi flebilmente di un verde acceso.
Ogni tratto rassicurante sul suo viso era scomparso.
“Credevo che tutte le Valchirie avessero trovato una fine raccapricciante”.
Quelle parole lasciarono la donna di stucco e si trovò presa letteralmente in contropiede, quando la mano di Loki andò a stringerle la fronte e tutta la realtà attorno a sé cominciò a sprofondare vorticosamente in un abisso di ricordi sepolti.
La connessione mentale permise a Loki di vedere in prima persona il passato del comandante e sì, ci aveva preso in pieno.
Brunhilde… Lei era riuscita a sopravvivere alla purga di Hela, in quel passato lontano. L’unica rimasta di quel blasonato esercito alla difesa di Asgard, trucidato della Dea della Morte, prima che Odino la bandisse e la imprigionasse.
Nel vedere quelle immagini truculente, in tutta onestà si concesse di provare pena. E mentre gli occhi della donna erano riversi e il contatto con la mano ancora presente, congiurò una daga nella sua mano sinistra.
Con uno strattone sciolse la presa, spostandosi a lato: Brunhilde finì a carponi, atta a recuperare dall’estrema confusione in cui era sprofondata.
“Io sono il Principe di Asgard… Credevi davvero che vendessi la testa di mio fratello ad una traditrice?” sibilò Loki al suo orecchio. La donna sgranò gli occhi, portando lo sguardo di lato ad incrociare il suo.
“Traditrice? Io- Tu, tu sei un dannato mostro-“ replicò in affanno, cercando una posizione eretta, ma Loki fu più rapido e con il manico della daga assestò un colpo ben mirato alla base della sua nuca, facendole perdere i sensi.
Si alzò lentamente – gli occhi sulla figura immobile della Valchiria, un’espressione ferita dipinta sul volto. Non importava quanto la sua armatura fosse spessa: quelle parole riuscivano sempre a ferirlo nel profondo.
“Ed ora il mostro è libero…” sussurrò, prima di dirigersi oltre la porta dell’infermeria e piantare la lama della daga direttamente nel sistema di controllo automatico, provocandone il cortocircuito.
Thor aveva appena girato l’angolo del corridoio che portava alle celle e stava per caricare una delle due guardie che si era trovato di fronte, quando Loki rivelò le sue vere sembianze e la colpì alle spalle, rivelando la sua identità, deflettendo il pugno diretto del fratello e menandogli una gomitata nelle costole.
“Per le Norne, devi sempre fare di testa tua?!” commentò sottovoce, ma stizzito, mentre Thor si massaggiava il costato e rideva tra sé.
“Ci stavi mettendo troppo” fu la sua risposta, accolta da un’alzata di occhi al cielo. Dietro al figlio di Odino si sviluppava una lunga fila di corpi privi di sensi e un gran silenzio.
“Ero occupato con quella donna” replicò scocciato, ponendo poi il palmo della mano sul torace del fratello e sviluppando un’illusione atta ad attirare il meno possibile l’attenzione.
“Tu hai capito chi è, vero?”
Thor, con le sembianze di una delle guardie sconfitte poco prima, fece strada.
“Non ne sono completamente sicuro, ma credo sia un Asgardiano” commentò con voce greve, con gran sorpresa di Loki che annuì, superandolo e sporgendosi oltre l’angolo seguente del corridoio.
“Non un semplice Asgardiano. E’ una Valchiria” e lo disse con una tale leggerezza che Thor si voltò a fissarlo come se avesse le antenne.
“Ti stai prendendo gioco di me?”
“Dovrei?”
Thor da sempre aveva il massimo rispetto per le Valchirie. Le stimava, le ammirava, c’era stata una fase della loro infanzia ove aveva fatto ammattire l’Allmother, con la pretesa di diventare uno di loro. Prima o poi. Il tutto sotto lo sguardo comprensivo di Frigga, che non sapeva più che cosa inventarsi per convincerlo che non avrebbe potuto, essendo un uomo.
Aveva arrestato il passo, piuttosto scosso.
“Ho visto il tatuaggio sul braccio e ho sondato la sua memoria. E’ una Valchiria, Thor. Ora il tutto acquista un senso: il fatto che ci abbia messi a tappeto, il fatto che mi odi e che non lo nasconda” si lasciò sfuggire una bassa e breve risata, per poi fare cenno di proseguire. Portò gli occhi sul fratello, immobile.
“Oh, suvvia, non fare quella faccia sconvolta… Ne parliamo dopo, andiamocene via di qui”.
Riuscirono a raggiungere il piano principale – quello dell’infermeria – abbastanza facilmente ed ora non restava che cercare l’uscita. Tutte le forze erano state mobilitate, c’era un via vai generale e cercarono di mischiarsi tra la folla che si dirigeva, armata, verso il pianterreno.
Tra tutta quella gente, Loki non riconobbe subito Rekis. Non finché uno dei soldati non giunse tutto trafelato ad avvisare che il loro comandante era stato ferito e che anche l’altro prigioniero – Loki appunto – era fuggito.
Fu un attimo. Thor urtò l’aliena, nel tentativo di passare e lei si voltò a guardarlo. Drizzò le antenne per qualche istante e Loki subito capì che il loro travestimento sarebbe caduto in pezzi da un momento all’altro.
“Aspetta un attimo” chiese lei, con quel fare gentile, ponendosi innanzi a Thor e alzando la mano destra. Nel frattempo, dalla tromba delle scale, si avvertì la voce di Brunhilde in lontananza.
Dannazione – pensò, congiurando una delle sue lame e puntandola alla schiena di Rekis, approfittando della confusione generale e dell’attenzione dei soldati volta al loro comandante e alla guardia che la precedeva.
“Fossi in te non lo farei” sibilò, dietro di lei “Lo so che hai avvertito qualcosa, ma non farlo” aggiunse, premendo la punta della lama all’altezza del suo rene sinistro. La mano di Loki era stretta attorno al suo polso destro e Rekis tremò.
“Che stai facendo?” sussurrò Thor, ma Loki riprese parola “Bloccale l’altro polso, subito” aggiunse e Thor ubbidì, senza fare altre domande.
“Non costringermi a farlo, Rekis. Non voglio farti del male, ma dobbiamo uscire di qui”. Il medico si voltò quanto la morsa di Loki permettesse per poter incrociare il suo sguardo.
“Loki… Lasciami andare dal comandante” sussurrò flebilmente l’aliena, tremando visibilmente “O si accorgeranno di voi”.
“No, comincia a camminare” ordinò Loki, spingendola in avanti. Thor aveva ripreso la sua marcia, buttando occhiate qua e là, viaggiando accanto al fratello per poter bloccare il polso del medico.
“Portaci all’uscita e poi ti lasceremo andare”.
“Hildi si accorgerà della mia assenza, mi starà cercando” cercò di dimenarsi, ma la presa di entrambi era pari all’acciaio, se non peggio. Loki la pungolò col pugnale in segno di avvertimento.
Voltarono l’angolo e fu Thor a doversi occupare della coppia di soldati che si parò innanzi, mentre Loki aveva preso le braccia di Rekis e le aveva assicurate dietro la sua schiena. E la scena si ripeté diverse volte finché non fu chiaro che la scia di persone svenute non avesse attirato l’attenzione.
“L’uscita è oltre quelle scale. Vi troverete dietro la grande sala di quello che una volta era il palazzo reale di questa città” spiegò Rekis, mentre i rumori di passi concitati dietro di loro cominciavano a farsi sempre più vicini.
“Voi due vi conoscete?” domandò poi Thor, ponendo una mano sulle spalle dell’aliena.
“Sono il medico della struttura. Mi sono occupata di tuo fratello quando vi hanno catturato. Io-“ rispose, mordendosi il labbro inferiore, mentre Loki faceva cadere l’illusione e controllava nervosamente il fondo del corridoio alle loro spalle.
“Non giudicate le azioni del comandante” mise le mani avanti, tentando di spiegarsi, ma Loki mosse il capo in segno di diniego.
“Qualsiasi sia la sua motivazione, al momento non è importante. O meglio, lo è, ma non abbiamo tempo per occuparcene” aggiunse, sotto lo sguardo duro di Thor che ancora non aveva digerito la notizia dell’identità della donna.
“Grazie per averci aiutati”.
Rekis stava per prendere parola quando la sagoma di Brunhilde apparve al fondo del corridoio, seguita da diversi soldati e la sua espressione non prometteva bene. Thor si mosse d’istinto verso di loro, ma Loki lo fermò con la mano.
“Non c’è tempo. Scusa Rekis” sibilò, per poi stringere il braccio dell’aliena, strattonandola e buttandola a terra. I due si scambiarono un ultimo sguardo, un cenno del capo e poi, rapidi, risalirono la rampa di scale fino a trovarsi alla sala del trono.
Corsero il più velocemente possibile. Loki aveva un’idea di dove fossero, basandosi su ciò che avevano visto dall’altura e giudicando dalle dimensioni del palazzo, esso era parte della città che si incastonava nella roccia.
“Dobbiamo tornare nella foresta e trovare Banner” suggerì Thor, sfilando lungo il colonnato ormai decadente e superando le ampie porte. Loki, dietro di lui, scoccò un’occhiata infastidita al gruppo di inseguitori – una ventina di soldati.
“Non sarà semplice” replicò, richiamando il suo seidr e raggiungendo il fratello: superarono l’ingresso del palazzo, scendendo poi le immense gradinate bianche che conducevano nel piazzale sotto di loro, ma gradino dopo gradino diverse guardie avevano cominciato a radunarsi al suo interno, atte a chiuderli a tenaglia.
Loki immediatamente generò diversi suoi cloni, fermandosi all’ombra di una delle colonne di pietra.
“Tienimeli occupati il più possibile”.
“Cosa vuoi fare?” domandò Thor, caricando il fucile laser. Quel posto cominciava ad essere piuttosto affollato.
“Dammi un minuto, proverò a teletrasportarci” rispose, dando ordine ai cloni di muoversi. I suoi occhi brillano di un verde intenso e si mosse dietro la colonna.
Il Figlio di Odino sogghignò.
“E un minuto sia”.
Loki ci mise un po’ più di un minuto ed era la quarta volta che Thor si girava impaziente verso di lui, tra un nemico atterrato e uno schivato. Alla quinta occhiata e alla voce del fratello che incitava a muoversi, Brunhilde apparve in cima alle scalinate e fu allora che Loki si mosse, correndo in orizzontale per tutta la lunghezza degli scalini.
Con gli occhi fissi sulla connessione rilevata di quel luogo sconosciuto, congiurò Gungnir dalla sua pocket dimension e la lanciò a Thor – il quale lo maledisse mentalmente per non averci pensato prima – per riuscire a superare la calca di soldati attorno a lui e fece segno di seguirlo.
Sentiva i passi della Valchiria non lontano da lui, ma non poteva permettersi di perdere la concentrazione: imboccare un portale inedito correndo ed eludendo i nemici che gli si paravano davanti, era già di per sé molto distraente.
Dovette però arrestare la sua corsa ad un certo punto, raccogliendo il suo seidr per aprire il portale. Brunhilde, in quel frangente, gli fu addosso: la lama della spada andò a scalfirgli il braccio destro, ma Thor si frappose tra i due opponendo la lancia e la donna venne sbilanciata all’indietro.
Fu in quel momento che Loki strinse le dita attorno al polso del fratello, tirandolo verso di sé e penetrando nel portale appena aperto. Quando Brunhilde riportò gli occhi sui due, tutto ciò che vide fu lo sguardo duro di Thor svanire in un’altra dimensione.
Imprecò sonoramente, mentre Rekis la raggiungeva per sincerarsi delle sue condizioni. Al tocco del medico, si ritrasse con uno scatto di rabbia.
“Non mi farò sfuggire la somma che ci garantisce di lasciare questo posto!” ringhiò tra i denti, radunando gli uomini rimasti.
“Armatevi a dovere e ripiegate verso la foresta! Troviamo la Bestia e troveremo anche loro”.
Loki non sapeva ove quel portale comunicasse. Idealmente i luoghi erano pochi: o la valle, o il massiccio montuoso oppure la foresta. La Bolla non era così estesa e le regioni erano quelle.
Ciò che non si aspettò fu trovarsi a malapena il terreno sotto ai piedi.
Quel portale si aprì esattamente in cima alla cascata, nella foresta, sulle rocce all’apice del precipizio. Scivolarono malamente sul terreno bagnato e Thor finì in acqua, travolto quindi dalle rapide.
Loki cercò di rialzarsi muovendosi il più rapidamente possibile, mentre il fratello veniva sbalzato su ogni roccia come una pallina impazzita, non riuscendo a trovare appiglio e venendo risucchiato dai vortici del fiume.
“Thor!” urlò, allungando una mano, sull’orlo del nulla. La chiuse di istinto – gli occhi sulla sagoma di Thor che precipitava nei flutti - trovando la stoffa del mantello ormai rovinata. Il contraccolpo lo sbilanciò in avanti e impegnò tutta la forza in suo possesso per non cadere con lui.
Thor d’istinto alzò il braccio, riuscendo ad afferrare il polso di Loki con uno scatto di reni: i loro sguardi sgranati si erano incrociati, il respiro di entrambi era tremendamente corto e sia il terrore che lo sconcerto erano dipinti sui loro volti.
Quella situazione evocò alla mentre di entrambi un doloroso ricordo e rimasero appesi l’uno all’altro per diversi secondi, in un silenzio scosso, fino a che Loki strinse i denti in un lamento: le rocce sotto di lui stavano premendo dolorosamente sul suo costato e il suo ventre e la presa di Thor erano tremendamente scivolosi.
“Pesi quanto un dannato blocco di roccia!” sbottò, cercando di sollevarlo con una mano e trovare un appiglio con l’altra – sentiva il suo corpo scivolare verso di lui, centimetro dopo centimetro.
“Non credere di essere una piuma, tu! Ti ho scarrozzato per mezza landa innevata e non è stato piacevole!” scandì per bene le ultime parole Thor, facendo leva sulle rocce e riuscendo quindi a risalire.
Rotolarono di lato, trovando presa su alcune radici di alberi e zolle di terra ed erba, issandosi sul terreno sicuro e riprendendo fiato per diversi minuti, fino a che Thor non si alzò a sedere e si sporse nel campo visivo di Loki – le gocce d’acqua che scivolarono dai suoi capelli fradici e andarono ad infrangersi sulla fronte e sul viso dell’altro.
“Funziona sempre così?” domandò ironicamente, gesticolando nell’aria con la mano.
“Più o meno. Di solito è meno spettacolare”.
“Fallo un’altra volta e giuro che vomiterò pure l’anima”.
#thor#loki#fanfiction#thor ragnarok#canon divergence#my personal ragnarok#loki is not just a trickster#he's more than that#thorki#valkirye#odinson brothers
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Continua l'impegno volto al contrasto dei reati predatori: ancora 7 le persone arrestate
Continua l'impegno volto al contrasto dei reati predatori: ancora 7 le persone arrestate. Roma. Continuano i controlli da parte della Polizia di Stato atti al contrasto dei reati di tipo predatorio, arrestate nelle ultime ore 7 persone gravemente indiziate dei reati di furto aggravato, indebito utilizzo di carte di credito e rapina. Gli agenti del Commissariato Porta Maggiore sono intervenuti presso la fermata Metro A, in Piazza dei Cinquecento, in quanto personale della vigilanza ATAC aveva fermato l'autore di un furto, identificato poi per un romeno di 37 anni: l'uomo, poco prima, aveva rubato i portafogli dalle borse di 2 turiste spagnole che, accortesi subito di quanto accaduto, avevano chiesto aiuto riuscendo a farlo bloccare. Sempre a Piazza dei Cinquecento, stavolta nei pressi della fermata del tram, gli investigatori del commissariato Esquilino hanno sorpreso un uomo ed una donna, entrambi cittadini romeni, mentre rubavano il telefono cellulare ad un ragazzo: il 40enne ha poggiato la giacca accanto alla borsa della vittima predestinata, mentre la 33enne, fingendo di prendere l'indumento, ha infilato la mano nella borsa del giovane sfilandone il cellulare. Vista la scena i poliziotti sono immediatamente intervenuti arrestando i 2 per furto aggravato in concorso. Gli investigatori del IX Distretto Esposizione sono intervenuti presso una Tabaccheria in zona Eur perchè era stato segnalato un uomo, con un evidente tatuaggio sulla mano sinistra, che in più di una circostanza aveva provato ad acquistare delle sigarette con carte di credito intestate a diverse persone. Quando i poliziotti sono arrivati, il 46enne si era già allontanato e così, messisi sulle sue tracce, lo hanno rintracciato mentre usciva da un bar poco distante e lo hanno fermato per un controllo: addosso aveva diversi pacchetti di sigarette, con relativi scontrini fiscali, pagati con una delle carte, rinvenute nella tasca del giaccone, di cui era stato denunciato il furto. Inoltre, all'interno del suo borsello, gli investigatori hanno trovato delle chiavi di un'autovettura, risultata rubata in seguito ad ulteriori accertamenti, all'interno della quale c'erano numerosi altri borselli e portafogli contenenti carte di credito e documenti vari, rubati a pazienti e medici in diversi ospedali della capitale e dintorni, restituiti poi ai legittimi proprietari. Arrestato, l'uomo dovrà rispondere di furto e indebito utilizzo di carte di credito. I poliziotti del Reparto Prevenzione Crimine Toscana hanno arrestato un 38enne, presunto autore di rapina all'interno di un supermercato ad Ostia. L'uomo ha cercato di rubare il contenuto di una cassa ma la commessa gli ha bloccato con forza i polsi facendogli lasciare l'incasso: riuscito a liberarsi dalla presa, è fuggito via inseguito dai dipendenti che hanno chiesto aiuto agli agenti. In zona gianicolense i poliziotti della Sezione Volanti e del XII Distretto Monteverde hanno arrestato un 38enne turco che, introducendosi all'interno di una palestra dopo aver forzato una porta, ha dapprima minacciato due dipendenti facendosi consegnare un telefono e due tablet e, successivamente, ha aggredito il direttore riuscendo ad impossessarsi del suo telefono: bloccato, dovrà rispondere del reato di rapina. Alle prima luci di ieri, una pattuglia dell'VIII Distretto Tor Carbone ha sorpreso un 27enne di origini albanesi all'interno di un SUV parcheggiato su via Ignazio Guidi. L'uomo, alla vista della polizia, ha tentato, vanamente, di fuggire a piedi. I poliziotti hanno poi scoperto che il 27enne avrebbe aperto l'auto usando un apparecchio elettronico e poi lo avrebbe inserito nel sistema della macchina verosimilmente per bypassare la centralina originale, permettendo così l'accensione della stessa con una chiave "vergine" che l'albanese aveva con sè. L'uomo è stato arrestato perché gravemente indiziato di tentato furto aggravato, mentre l'auto è stata riaffidata al proprietario. La Procura ha chiesto ed ottenuto, per ogni arresto, la convalida dell'operato della polizia giudiziaria dal Giudice per le Indagini Preliminari. Ad ogni modo tutti gli indagati sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell'attuale fase del procedimento ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Stanotte ho sentito una carezza sul viso, delicata e leggera come le foglie che vengono spazzate vie dal vento. Ho sentito una carezza taciturna che ha urlato più di mille parole. Stanotte oltre ad averti sognato, io ti ho anche sentito. Perché la tua carezza è arrivata fino al cuore e allora io ti scrivo. Ti scrivo ogni giorno e non perché attendo una tua risposta, ti scrivo e basta. Metto su carta il mio amore per te, urlando al mondo quanto tu sia unico. Ti scrivo anche oggi che è un giorno più speciale e più degno di essere vissuto. Sono tante le cose che penso e poche quelle che ti sto scrivendo. Vorrei confessarti alcune cose. Vorrei poter essere sempre con te,anche se non sei qua. Quello che più desidero è che tu mi abbia sempre addosso come un anello, un dettaglio, un soffio di vento o un capello fuori posto. Anche se non è possibile e va contro la logica. Vorrei essere una nuvola bianca in un cielo infinito perseguirti ovunque e amarti ogni istante. Vorrei vivere nel tuo respiro, nei tuoi battiti di ciglia. Vorrei poter proteggere la tua risata, sempre. Ti amo perché ti vedo riflesso in tutto quello che c’è di bello. Vorrei arrivare fino al cielo e con i raggi del sole tuo amico, scriverti ti amo. Vorrei che il vento soffiasse ogni giorno tra i tuoi capelli, per poter sentire anche da lontano il tuo profumo. Il tuo profumo che sa di vitalità e delicatezza. Vorrei fare con te quello che la primavera fa con i ciliegi. Hoseok, io ti sto amando anche tra queste fredde cose. Per quanto il mio cuore possa essere addormentato e spento, tu trovi sempre un modo per farlo risvegliare per fino della pioggia sono invidiosa: che può sfiorarti la pelle quando vuole, che può cullare il tuo sonno di notte e può tenerti compagnia quando nella tua purezza giochi con le goccioline che si rincorrono sui vetri della finestra. Vorrei poter far combaciare i nostri nei e mischiare il calore della tua pelle con la mia, costantemente fredda per via della tua lontananza. Vorrei poter afferrare le tue mani e infilarle nelle tasche delle mie felpe sempre troppo grandi. Poi ancora, vorrei poter guardare il tramonto con te e rendermi conto che perfino il sole che cala non è nulla se paragonato a te. Penso spesso a quanto tutto sarebbe più facile se solo tu fossi qui con me; non sempre la fantasia è sufficiente per colmare questo vuoto che porta il tuo nome. Non mi resta che immaginare: immagino il tuo corpo caldo che riscalda il mio, immagino che possano piacerti i libri in cui mi perdo o immagino che tu possa mangiare con molto appetito la pizza che prepara il mio pizzaiolo preferito. La fantasia non basta, l’ho detto, ma infondo va bene così. Va bene perché possiamo stare insieme anche se non stiamo insieme perché non importa se non mi vedi, io sono con te con tutto ciò che ho tranne che col corpo, io sono con te ogni attimo, ogni secondo e giuro che non mi sposto. Nemmeno lo so quello che sei per me, quello che mi togli, quello che mi dai. Talmente è tanto che semplicemente non lo so vedere per intero come l'universo. Mi stai facendo crescere e mi piace l’idea di star condividendo la mia adolescenza con te. Mi hai insegnato ad apprezzare le mie cicatrici ed i miei errori che messi insieme formano le stelle più luminose nella costellazione che è la mia vita. Mi hai donato felicità e gioia in momenti in cui il buio prendeva il sopravvento. Mi hai aiutato ad amare me stessa perché se riflessa nei tuoi occhi sono bella anche io. Hai fatto e continui a fare tanto per me ma tu a te stesso, ci pensi mai?Te lo dicono che sei bello? Te lo dicono mai che non devi preoccuparti di rendere sempre felici gli altri e che dovresti pensare prima a te stesso? Te lo dicono che sei unico e che senza di te o sarei morta? Per caso ti ho mai detto che sei il mio miracolo? Ancora non capisco com’è possibile che i nostri destini si sono incrociati, io non ti merito. Non ti merito oggi, non ti merito domani, io non merito di avere una persona così buona e preziosa al mio fianco. Eppure egoisticamente ti tengo stretto a me perché non posso fare a meno del tuo calore, del tuo profumo e del tuo essere semplicemente te. Sei unico ed il fatto che tu nemmeno te ne accorgi, mi fa stare male. Mi piaci, mi piaci senza trucco o appena sveglio. mi piace quando strizzi gli occhi e arricci in modo dolce il tuo naso. Mi piacciono le tue ciglia lunghe che hanno il privilegio di sfiorarti le guance e mi piacciono le tue mani. Le tue mani calde e lisce che io tanto amo; vorrei incatenare le mie dita con le tue e non lasciarti mai più andare. Mi piacciono le tue labbra a forma di cuore, il particolare più bello che dio potesse donarti e poi ancora le tue orecchiette, la forma dei tuoi occhi, il tuo essere così elegante. Il tuo sorriso sincero, così puro e magico che mi fa perdere mille battiti. Mi piace tutto di te ciò che è visibile ad occhio nudo e i piccoli dettagli e particolari che ti caratterizzano che con il tempo ho imparato a scoprire. Il tuo sorriso è un tatuaggio stampato con cura sul mio cuore. Le tue foto vivono silenziose nel mio telefono e la tua preziosa risata è custodita nel mio piccolo cuore, abbastanza spazioso solo per te. Mi viene automatico pensarti, sei sempre nei miei pensieri: di notte quando non riesco a dormire, di giorno quando qualcosa di imprevedibile e bello mi accade o quando le lacrime mi squarciano le guance e solo il tuo respiro può calmarmi, solo la tua voce può cullarmi e solo la tua esistenza può colmarmi. Certe volte mi viene da pensare a quanto tu sia bello e delicato e penso che sarebbe proprio bello osservarti, anche senza dirti nulla. Mentre sorridi o solo respiri. In sostanza sei il regalo mio più grande. Sei un angelo che nonna mi ha mandato perché lei sapeva che avevo bisogno di Jung Hoseok nella mia vita. In sostanza, io ti amo con tutto il mio piccolo e marcio cuore. Ti amo oggi, in questa giornata speciale. Ti amavo ieri, dove il silenzio era l’unica chiave e ti amerò domani, perché ho bisogno di te per continuare a vivere. Ti auguro di trovare l’amore vero ma sopratutto ti auguro di amare te stesso come ti amo io. Amati Hoseok, amati smisuratamente. Guardati allo specchio e complimentati da solo, ti meriti solo la felicità e una vita degna di essere vissuta. Ti auguro la pioggia solo per farti godere la bellezza dell’arcobaleno appena essa cessa. Ti auguro di ridere come se non avessi mai pianto. Ti auguro tanto successo e serenità. Sopratutto ti auguro un buon compleanno, passalo con gli altri sei pulcini e fatevi le coccole a vicenda. Divertiti oggi, ubriacatevi e sopratutto amatevi. Sei in buone mani Hoseok. Non ho mai confessato tutto ciò che provo per te, sono gelosa dei sentimenti che provo per la tua persona. Queste lettere sconnesse vanno alla mia più grande fonte d’ispirazione, al mio re: ti auguro di essere felice e di amarti. Auguri e buon compleanno al pulcino più buono e prezioso di tutti. Ti amo Hoseok, te l’ho mai detto? Sii felice. Ti va di camminare ancora con me? Ti amo, per davvero. Tua per sempre.
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Una storia senza titolo
Terza parte
“Devi sapere che mio padre da giovane voleva fare il pilota di aerei, ma era proprio ossessionato. Quando era piccolo aveva spinto mio nonno a comprargli un intero set di aerei giocattolo, da quello militare a quello civile, trovato in un mercatino dell'usato durante un'estate in riviera. All'epoca mio papà non poteva avere molti giochi, riceveva un regalo solo per il compleanno, in autunno, quindi sapeva benissimo che insistendo avrebbe rischiato un no secco e una sberla”
Liz lo ascoltava parlare senza interromperlo e mentre lui raccontava osservava i dettagli del suo abbigliamento. Il maglioncino era leggermente sgualcito vicino alla spalla destra, come se un filo fosse stato tirato e poi risistemato con l'ago. Portava le maniche arrotolate, fino a coprire solo tre quarti delle braccia e Liz riuscì ad intravedere un tatuaggio sul braccio sinistro.
“però qualcosa lo convinse ad insistere e ancora oggi quel set è nella nostra cantina. Papà non ha mai voluto buttarlo, addirittura ha provato a convincere me a giocarci anni fa, ma non sono mai stato particolarmente preso da quei giochi. Ho sempre preferito i videogames, forse sarà colpa della tecnologia. Fatto sta che per anni lui ha costantemente desiderato fare il pilota e dopo il diploma andò da mio nonno e gli comunicò di volersi iscrivere all'accademia”
“Che bello!” disse Liz “quindi ha sempre amato il suo lavoro, non come mio padre che maledice il giorno in cui ha mollato tutto per avere uno stipendio”
“Aspetta, non ho mai detto che sia entrato in accademia”
“Ah ha fallito?”
“No. I corsi erano molto costosi, quindi decise di cercare lavoro e pagare tutto di tasca sua, perdendo piuttosto un anno, ma racimolando abbastanza per entrare e non dover più avere pensieri. È sempre stato un uomo molto determinato e io lo ammiro molto per questo. Addirittura quando ha conosciuto mia mamma dice di averla corteggiata per mesi prima di avere un sì per un'uscita insieme”
“ma scusa, se dici che è così determinato allora in accademia ci è andato o no?”
“No, c'è stato un piccolo imprevisto”
“ovvero?” chiese Liz, che era completamente coinvolta nella storia.
“Ce l'hai davanti” rispose lui ridendo. “Mia mamma è rimasta incinta e papà ha dovuto continuare il suo lavoro per pagare il matrimonio: non era concepibile per i parenti di mamma che lei avesse un figlio fuori dal sacro vincolo” espresse queste ultime parole con una voce altisonante, ma con scherno.
Liz si chiedeva come mai questo ragazzo stesse condividendo con lei i dettagli della sua vita, ma non le dispiaceva.
“Ha continuato per anni a sognare l'accademia, finché ha riposto per sempre il suo sogno. Adesso gli mancano pochi anni alla pensione e fino a quel momento continuerà a lavorare in fabbrica come sempre. Un po’ mi dispiace, mi sento di essere la causa delle sue rinunce, ma dall'altro lato sono contento che abbia sempre preferito mettere la famiglia davanti a tutto. Sono fiero di lui” poi tirò su la manica sinistra “Guarda” disse mostrando il tatuaggio.
Liz riconobbe subito una chiave di basso.
“È una chiave di fa” spiegò lui “Suono il basso in una band, un progetto underground tra amici, nulla di serio. Però mi sono tatuato questa chiave anche perché F.A. sono le iniziali di mio padre”
“Sì conosco quel simbolo. Un mio amico che suona in conservatorio voleva invece tatuarsi la chiave di violino, ma ormai è un simbolo troppo comune e lui non voleva sembrare una persona banale, quindi ha rinunciato”
“Effettivamente non è così originale, però se gli piace non vedo perché debba rinunciare
"Comunque non mi è chiaro come la tua storia possa avere senso con il mio computer nella valigia” disse Liz, portando nuovamente il discorso al suo problema “cioè bella storia eh, ma che cosa c'entra?”
“Niente, in realtà. Però se vuoi ho una storia su una mia valigia che hanno perso a Barcellona”
“Ah fantastico, giusto per non mettermi ansia”
“Esattamente” disse lui, facendo schioccare le dita e indicandola con l'indice. “Sei pronta?”
“Ho via di scampo?” chiese ironicamente lei.
“Hai un finestrino lì, se vuoi approfittarne”
“Lo userò come opzione se questa storia sarà nuovamente inutile” disse lei con sarcasmo.
“Allora puoi tranquillamente lasciarlo chiuso, perché stavolta ha tutto senso”
“Vedremo” disse Liz. Poi lo guardò negli occhi e per la prima volta gli sorrise.
(fine terza parte)
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Chiedetemi qualche domanda
1. C’è un ragazzo o una ragazza nella tua vita?
2. Pensa all’ultima persona che ti ferito. La perdoneresti?
3. Hai mai fatto l’amore?
4. Cosa vorresti in questo momento?
5. Hai paura di innamorarti?
6. Ti piace il mare?
7. Hai mai dormito con qualcuno?
8. Che immagine hai come sfondo del telefono?
9. Hai qualche rimorso?
10. Ti piace il tuo telefono?
11. Onestamente, le cose stanno andando come avevi previsto?
12. Chi è stata l’ultima persona che hai aggiunto nella rubrica?
13. Preferiresti avere un Carlino o un Rottweiler?
14. Fa più male il dolore fisico o quello causato dalle emozioni?
15. Preferiresti visitare un museo d’arte o uno zoo?
16. Sei stanco/a?
17. Da quanto tempo conosci la prima persona nella tua rubrica?
18. Com’è il rapporto con i tuoi genitori?
19. Hai mai pensato di tornare insieme ad un/a tuo/a ex?
20. Quando è stata l’ultima volta che hai parlato con un/a tuo/a ex?
21. Racconta un tuo ricordo felice.
22. Vorresti baciare di nuovo l’ultima persona che hai baciato?
23. Quanti braccialetti indossi ora?
24. C’è una citazione che ti ispira?
25. Che progetti hai per il futuro?
26. Hai qualche tatuaggio?
27. Qual è il tuo colore preferito?
28. Quando sarà la prossima volta che bacerai qualcuno?
29. A chi mandi messaggi?
30. Pensa all’ultima persona che hai baciato, ti manca?
31. Hai mai avuto quella sensazione quando sai che sta per succedere qualcosa di brutto e avevi ragione?
32. Hai una persona del sesso opposto con cui confidarti?
33. Pensi che qualcuno sia innamorato di te?
34. Qualcuno ti ha mai detto che hai dei bellissimi occhi?
35. Cosa faresti se l’ultima persona che hai baciato, stesse baciando un’altra persona davanti i tuoi occhi?
36. Eri single quest’anno a San Valentino?
37. Sei amico/a dell’ultima persona che hai baciato?
38. I tuoi amici ti chiamano per confidarsi con te?
39. Qualcuno ti ha deluso/fatto del male nell’ultima settimana?
40. Hai mai pianto per un messaggio? Se sì, cosa c’era scritto?
41. Come ti sei fatto/a male l’ultima volta?
42. Dove abiti?
43. Quando è stata l’ultima volta che hai desiderato di andare via?
44. Chi è stata l’ultima persona che hai chiamato?
45. Hai un paio di scarpe preferito?
46. Indossi i capelli in inverno?
47. Ti piace andare in discoteca?
48. Dai una mano in casa?
49. Hai uno specchio nella tua stanza?
50. Elenca i tuoi 3 siti preferiti
51. Ti piace fare shopping?
52. Il tuo gusto di gelato preferito?
53. E’ difficile dire addio per te?
54. Ti sei mai ubriacata/o?
55. Come sono i tuoi capelli?
56. Cosa fai di solito la mattina appena ti alzi?
57. Pensi che una relazione possa durare in eterno?
58. Pensa al 2007, eri felice?
59. Il tuo libro preferito?
60. Quando è stata l’ultima volta che qualcuno ti ha abbracciato forte?
61. Desideri essere da qualche altra parte in questo momento?
62. Ricevi molti messaggi?
63. Dove sarai fra 5 ore?
64. Cosa facevi alle 8 di stamattina?
65. Ricordi chi ti piaceva/amavi un’anno fa?
66. C’è una persona nella tua vita che riesce sempre a farti sorridere?
67. Hai baciato o abbracciato qualcuno oggi?
68. Qual è il tuo ultimo pensiero la notte?
69. Hai mai fatto tutto il possibile e poi non è bastato?
70. Quante finestre tieni aperte sul tuo computer?
71. Ti masturbi?
72. Qual è la tua suoneria?
73. Quanti anni hai?
74. Hai un’animale domestico?
75. Parli ancora con la prima persona di cui eri innamorata/o?
76. Hai tenuto per mano qualcuno negli ultimi 3 giorni?
77. Sei ancora amico/a delle persone che consideravi amici due anni fa?
78. Racconta un tuo ricordo di quando eri piccolo/a
79. Conosci qualche persona famosa?
80. Ti sei mai addormentato/a nelle braccia di qualcuno?
81. Quante persone hai conosciuto negli ultimi tre mesi?
82. Qualcuno ti ha mai visto in intimo?
83. Parlerai con la persona che ti piace stanotte?
84. Sei ubriaco/a e stai urlando cose orribili ad una persona. Chi è questa persona?
85. Se il tuo/a ragazzo/a si drogasse, cosa faresti?
86. Il tuo film preferito?
87. Chi è stata l’ultima persona che ti ha chiamato?
88. Se qualcuno ti desse 1.000 euro per bruciare una farfalla viva, lo faresti?
89. Hai qualche rimpianto?
90. Ti sei mai fidato/a troppo di qualcuno?
91. Dormi con la finestra aperta?
92. Vai d’accordo con le ragazze?
93. Hai un segreto?
94. Hai mai fatto sesso?
95. Sei chiuso a chiave in una stanza con l’ultima persona che hai baciato. E’ un problema? Cosa potrebbe succedere?
96. Hai mai baciato qualcuno con un piercing?
97. Condividi la tua stanza o dormi da sola/o?
98. Sei felice?
99. Credi nell’amore a prima vista?
100. Mantieni le tue promesse?
—bluebambiicy
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ESATTAMENTE NEL 2014 SCRIVEVO QUESTO.
Ciao,
io non so tu chi sia e il perché tu stia guardando la mia foto ma spero che tu ti fermi un attimo a leggere tutto questo. Premetto che se sto per scrivere la mia storia non è per vantarmente, non ne vado fiera ma provo ad aiutare chi ne ha bisogno tramite quello che ho passato io. Quindi ricomincio.
Ciao, sono Noemi ma chiamami Amy. Sono qui per mettermi a nudo davanti al popolo di Tumblr e sono qui per dare forza a chi crede di non averne.
Non vado fiera del mio 2014 ma sono qui a parlarvene. Pochi sanno dell’esistenza del mio Tumblr e magari ora lo saprà messo mondo chi sono ma non m’importa. Mi sentivo di fare questo post e l’ho fatto.
Vivo in una situazione familiare poco bella; mio padre c’è sempre ma non mi sono mai aperta con lui al completo, mia madre ha sempre lavorato in bar diversi e non è mai stata partecipe nella mia vita. Mia madre non è mai stata un punto fermo nella mia vita, anzi. Mi ha fatto crescere con il modello di “donna perfetta” ispirandosi a una Barbie e io, beh io… io non ero una Barbie. L’anno scorso, precisamente il 25 luglio 2013, sono diventata autolesionista. Dopo l’apertura del bar di mia madre ho cominciato a sentirmi sola, lontana da tutti e priva di importanza. Sentivo di non essere Abbastanza per merita l’attenzione dei miei genitori; sentivo che quello non era il mio posto, nessuno e niente era il mio posto. Cominciai con un solo taglio poco profondo sull’avambraccio, per poi continuare con quattro, cinque, sei… nessuno ha mai scostato le maniche della mia felpa o della mia maglietta. Nessuno ha mai visto il mio malessere a fondo. Tutti si basavano sul fatto che non ero fidanzata e che per questo stavo male; mamma continuava a basare il tutto al mio peso. Ma non era affatto colpa del mio peso, anzi lo era in parte.
Cominciai, poco dopo, a non mangiare. Ogni giorno mi svegliavo e dicevo “Prima o poi questo finirà”, mi trascinavo giù dal letto, mi vestivo e uscivo per andare a scuola. Ridevo, si. Non sorridevo mai davvero. Ogni giorno era un giorno per morire, un giorno per annegare nelle proprie lacrime, un giorno per far finta che stesse andando tutto bene. Ogni giorno poteva essere l’ultimo. Arrivai al punto di non riuscir più ad alzarmi dal mio letto, a dormire continuamente senza mangiare nulla. Speravo che quella fosse stata la mia fine, non sapevo ciò che mi aspettava dopo.
Mio padre mi costrinse ad alzarmi e a mangiare ma ogni cosa che ingerivo era destinato al WC. Il mio corpo non accettava più il cibo tanto da non permettermi di mangiare nulla senza vomitare tutto dopo. Senza rendermene conto ero diventata bulimica. Intanto perdevo peso ma non riuscivo a guardarmi allo specchio senza pensare “Piccola Balenottera cresce” oppure ” Resterai sola” ; “L’unico ballo che potresti fare è la salsa perché hai il fisico della costa del maiale” .
Mi odiavo profondamente e ogni giorno il mio odio cresceva. Anche se non ero sola, mi sembrava di esserlo. Qualsiasi cosa provassero a fare gli altri per avvicinarmi, io riuscivo sempre ad allontanarmi.
Cosa più importante, non cantavo più. Io, legata a “Glee” come se non ci fosse un domani, non cantavo più. Lì cominciai a chiedere scusa ad ognuno dei protagonisti di “Glee” e soprattutto a Cory Monteith. Ogni sera, dopo la sua morte, ho acceso una candela in sua memoria. Lui è morto di Overdose ma ricordo bene ciò che diceva a tutti e cioè che ognuno di noi era perfetto così com’era.
A settembre cominciai il liceo. Non volevo farlo ma lo scelse mia madre per me. Lì conobbi le mie amiche, quelle che ho ora nella foto del portafogli, quelle che mi hanno salvata.
Da ottobre in poi casa mia fu un inferno. I miei genitori cominciarono a litigare.
A Marzo 2014 mia madre è andata via di casa lasciandomi con mio padre, non sapendo dove fosse per mesi e soprattutto mi lasciò da sola. Ma sola davvero stavolta. Questo era un incubo davvero.
Continuavo a non mangiare, scendevo di peso, mi sentivo meglio, continuavo ad avere dei tagli sul polso sinistro.
Un giorno andai a scuola ed Elvira mi spostò le maniche della felpa lasciando i miei tagli in bella vista. La riabbassai subito e tutte e tre mi guardarono. “Non farlo mai più” mi disse Elvira. “Non pensavo fosse così grave” aggiunse Anna. Rossella preferì il silenzio.
Dovetti spiegar loro ogni cosa, sin dall’inizio, lottando con le lacrime. Mai come prima d’ora mi ero sentita così amata e… importante.
Loro mi aiutarono ad accettarmi, loro mi aiutarono a ricominciare a mangiare e loro non mi hanno mai abbandonata.
“Tu sei speciale, diversa, con un sorriso stupendo, con una forza che anche se non credi di avere io ti invidio anche se a volte una mazzata in testa non te la toglierebbe nessuno”.
“Se stai facendo una cazzata giuro ti prendo a pugni"
"Tu mi hai aiutato a crescere”.
Elvira, Anna e Rossella mi hanno dato la forza di alzarmi.
Dopo qualche mese, a dicembre, conobbi un ragazzo che mi faceva sentire bene con me stessa e con gli altri. Sembrava tutto perfetto solo che il mondo si diverte a distruggere le cose perfette. Il 22 gennaio ci lasciammo e io caddi, ancora.
Appoggiarsi a una persona “Precaria” non è sempre la cosa giusta da fare. Io lo avevo fatto ed ora stavo peggio di prima. Non ricomincia a tagliarmi ma ricominciai a non mangiare. Non solo perché lui non c’era più e volevo che tornasse ma anche perché vedevo mio padre star male, senza rendermi conto che così aggravavo solo la situazione.
Cominciai a fumare di nascosto. Prima come sfogo, poi per esigenza. Per quei cinque minuti eri fuori dal mondo e sembrava che i tuoi problemi sparissero. Ma non sparivano affatto, anzi, si moltiplicavano.
Le mie amiche poi capirono che fumavo e per loro smisi.
Ad Aprile mi rassegnai che quel ragazzo potesse ancora tornare da me e cominciai a star meglio.
OGGI, DOPO UN ANNO E MEZZO NON SONO PIU’ AUTOLESIONISTA, MI ACCETTO COSI’ COME SONO SENZA FARE NESSUNISSIMA DIETA E SOPRATTUTTO IO E MIO PADRE STIAMO BENE.
OGGI, DOPO UN ANNO E MEZZO, HO DECISO DI RICORDARE LA FIGURA DI CORY MONTEITH CON UN TATUAGGIO CHE FARO’ A DICEMBRE DIETRO AL COLLO RAFFIGURANTE LA CHIAVE DI VIOLINO CON LE BACCHETTE DELLA BATTERIA E LE SUE INIZIALI PER A FORZA CHE MI HA DATO ANCHE DOPO LA SUA MORTE;
OGGI, DOPO UN ANNO E MEZZO, NON SONO SOLA.
TU CHE STAI LEGGENDO, NON SEI SOLA E NON HAI BISOGNO DI NESSUNO CHE TI URLI CHE SEI IMPORTANTE PER SENTIRTI TALE. NON DIPENDERE DA PERSONE CHE NON SE LO MERITANO E TANTO MENO STARE MALE PER PERSONE CHE NON HANNO ACCETTATO LA TUA PRESENZA. ACCETTATI COSI’ COME SEI PERCHE’ SEI MALEDETTAMENTE MERAVIGLIOSA/O,CARO MIO ANGELO CADUTO. TU SEI FORTE, TU DEVI ESSERE FORTE.
LASCIO QUI IL MIO NUMERO DI CELLULARE, PER QUALSIASI COSA IO CI SONO.
3248162720
VOI NON SIETE SOLI.
Siamo finalmente nel 2018.
E volevo aggiornarvi.
Finalmente la mia vita procede a vele spiegate.
Ho un fidanzato, con cui convivo a Parigi.
Mio padre ha una fidanzata.
Ho aiutato così tante persone con la mia storia che adesso sembra impossibile anche contarle. Ma, prima di tutti, ho aiutato me stessa.
Ho perso più di 20chili, per scelta e non per sbaglio.
Faccio sport, alzo pesi. Lavoro addirittura sempre col sorriso.
La vita è bella, basta riuscire a condividerla con qualcuno.
La mia missione nel salvare qualcuno in più, continua ancora.
Non mi fermo mai. Il numero è sempre lo stesso. La persona ormai è un po’ diversa.
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La parola chiave del 2019
Ancora pochi minuti a casa per poi partire per la montagna e l’1 mattina correre direttamente in aeroporto. La prossima volta che tornerò a casa sarà un nuovo anno, avrò un nuovo lavoro e, se Dio e qualche altra divinità vorranno, anche un ragazzo (chiedo troppo a questo 2019?). Intanto Lola (il mio cane) ha pensato bene di lasciarmi il suo ricordino facendo pipì sui miei calzoni preferiti che dovrò a malincuore abbandonare qui.
Voglio che la parola chiave per questo nuovo anno sia FIDUCIA. Dico sul serio, intendo lavorare su di me, sul mio potenziale e credere nelle mie capacità. Pochi mesi dopo il mio arrivo a Berlino ho fatto un tatuaggio sulla schiena che, in greco antico significa “conosci te stesso”. Ed è il mio obiettivo per questo nuovo anno: imparare a conoscere meglio i miei limiti e le mie potenzialità. Voglio apprezzare di più i miei lati positivi, migliorare quelli negativi e amarmi di più per quello che sono, invece di odiarmi per ciò che non sono ma vorrei essere.
Il mio obiettivo è davvero ambizioso, forse il più difficile di tutti, perché non c’è giudice peggiore di sé stessi. Ma quando gli altri parlano delle mie potenzialità dovrei credere di più alle loro parole e vedere la stessa immagine di me che vedono loro.
Abbiate pazienza, la maggior parte delle volte mi lamenterò, ma cercherò di non perdere la speranza. Ora devo veramente scappare che non posso perdere l’ultimo treno di questo 2018....
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