#taccuinodiunasognatrice
Explore tagged Tumblr posts
Text
The Final Problem
Una cosa è certa di questa puntata: è un episodio che scatena COSE. Sia nell’animo di una persona che nel cuore di un fandom.
Credo l’unico modo per analizzare la puntata risolvendo anche vari problemi chiamati impropriamente “plot holes” sia, come è successo con il mio post riguardante The Lying Detective , andare in ordine cronologico. E’ un’analisi che rovina la struttura della puntata, me ne rendo conto, ma davvero penso che sia l’unico metodo per risolvere vari dubbi. Senza ulteriori indugi e se siamo tutti d’accordo, partiamo da
Il primissimo caso e il Problema Finale di Sherlock Holmes
I fratelli Holmes sono tre, Mycroft, Sherlock e Eurus. Il primogenito e la terzogenita dei signori Holmes sono dei geni, l’uno è superato dall’altra, che sviluppa una grave forma di psicosi, mentre il figlio di mezzo è il più sensibile. Eurus ama tantissimo Sherlock, gli insegna a suonare il violino, vuole giocare con lui. Il “problema” è Victor Trevor, migliore amico di Sherlock. I due tati giocano ai pirati, e Eurus vuole partecipare, ma è sola solissima.
Sorge il primo problema: molti credono che l’omicidio di Victor da parte di Eurus sia esagerato. Mettendolo su un altro piano, e non sto minimamente tentando di giustificare le azioni di Eurus, è come se una bambina, gelosa del proprio fratello, gli avesse tolto il suo giocattolo preferito per far sì che il fratello giocasse con lei. Da piccoli succede, è naturale. Nella mente di Eurus, la logica è: se levo di torno Victor, Sherlock gioca con me. Ancora meglio, se nascondo Victor, do a Sherlock un indovinello che è la chiave per trovare Victor, e l’indovinello risolto dice che Sherlock deve giocare con me, mio fratello viene da me, giochiamo, io gli dico dov’è Victor e patti chiari e amicizia lunga, tutti felici e contenti. Peccato che al primo round non vada esattamente così. Victor muore, Sherlock lo cerca disperatamente e inutilmente, Eurus poco dopo scatena un incendio e viene rinchiusa a Sherrinford senza più poter rivedere la sua famiglia, Sherlock rimane traumatizzato, si chiude in se stesso e riscrive i ricordi eliminando Eurus e trasformando Victor in un cane (un po’ come Henry Knight in The Hounds of Baskerville), mentre Mycroft inizia ad essere terrorizzato da Eurus, nonostante sappia cosa può fare di buono per la collettività (questa parte la spiegherò più avanti), e tenta di proteggere Sherlock da quel giorno in poi, assicurandosi che lui non si ricordi veramente dell’evento scioccante e doloroso.
Io credo che prima di questi eventi che hanno segnato la famiglia Holmes, in fin dei conti Mycroft, Sherlock e Eurus avessero vissuto, almeno la prima parte della loro vita, abbastanza felicemente. Dico questo perché quando Mycroft vede i video girati in passato, è felice (Sherlock piccino che abbraccia Mycroft teenager un po’ grassottello, fatemi piangere per favore), finché non vede “I am back” e non inizia tutto il tremendo esperimento che Sherlock e John hanno condotto su di lui per finalmente ottenere una spiegazione.
I problemi sono iniziati a Musgrave Hall (tra l’altro mi piace come hanno adattato il racconto) ed è giusto che siano risolti lì.
(L’unica vera mancanza è: dove sono i genitori di Victor Trevor?)
L’esperimento sociale su Mycroft
I Mofftiss che scrivono un falso film in bianco e nero e i due personaggi alternano discorsi su arresti e mica arresti a discorsi sull’amore. E Mycroft (gli scrittori) sorride (sorridono) e ripete (conoscono) le battute a memoria (il Canone come il palmo delle loro mani). VA BENE. Ma poi quel proiettore che ai tempi di The Six Thatchers/Alibi theory determinava la verità o meno dei fatti presentati. A me viene da pensare al classico “non è una detective story, è una storia su un detective”. Va beh.
Quindi Mycroft è sempre girato armato. Mh. E quella scena è tanto alla Kingsman, SCUSATEMI.
Espedienti horror, espedienti horror ovunque.
La battuta “Why don’t you come out and show yourself?” mi ricorda tanto lo scambio in The Great Game
YOUNG MAN: Why does anyone do anything? Because I’m bored. We were made for each other, Sherlock.
SHERLOCK (softly): Then talk to me in your own voice.
(x)
Lo scambio
MYCROFT: Who are you? VOICE (now sounding more adult, but still sing-song): You know who! (He shakes his head.) MYCROFT: Impossible. VOICE (more child-like and sounding petulant): Nothing’s impossible. (The lights start to flicker on and off.) CHILD’s VOICE: You of all people know that.
(x)
mi ricorda tanto queste battute di The Abominable Bride (e il richiamo ai fantasmi - nel caso della prima battuta- ritorna quasi subito)
(Lady Carmichael walks back to the junction and turns right, and sees her husband standing there with his back to her. Facing him, just in front of a dead end, the Bride stands with her veil covering her face and her hands folded in front of her. Lady Carmichael walks slowly forward to stand just behind her husband. He is staring at the Bride in horror, his face deathly pale.)
LADY CARMICHAEL: Who are you? I demand you speak! Who are you?
HOLMES: I saw you die. (He narrows his eyes.) Why aren’t you dead? MORIARTY (stepping closer): Because it’s not the fall that kills you, Sherlock. (In a whisper) Of all people, you should know that. It’s not the fall. It’s never the fall.
(x)
(EDIT DEL 17/02/2017, ma me ne ero già accorta prima) Ho beccato la colonna sonora di TAB e “The Maze” aka canzone in cui ci sono i Carmichael che “affrontano” Emilia Ricoletti ritorna nella scena in questa puntata in cui Mycroft affronta la persona che pensa sia Eurus. Questi parallels.
Sherlock col cappello, Sherlock che rende “camp” la parola “bro”, Sherlock che spiega i risultati dell’esperimento, Sherlock che dice che John gli ha suggerito di fare l’esperimento per sapere la verità, quindi John sa com’è fatto Mycroft. Aiuto.
221B Baker Street il covo di quelli senza speranza. Ah.
Il caso della famiglia Holmes e l’esplosione del 221B
Il teschio non si illumina
Mrs Hudson BADASS
John pronto a prendere appunti
Sherlock che afferma praticamente che John fa parte della famiglia e John sorride
QUESTA COSA IN STILE COPPIETTA, IO NON-
JOHN: Middle child. Explains a lot. (Sherlock throws him a look. John raises his eyebrows at him and then turns his attention back to his notebook.)
Il passato e il presente che si mescolano, adoro
(EDIT DEL 17/02/2017, avevo detto che c’era un richiamo ma mi ero dimenticata di aggiungerlo)
SHERLOCK: You turned my sister into a ghost story.
Sherlock da piccolo che gioca ai pirati è un amore di tato che va protetto
QUESTO SCAMBIO CHE RICORDA TLD
SHERLOCK (firmly): This is a lie. (John looks towards Mycroft, who hesitates only for a moment.) MYCROFT: Yes. It is also a kindness.
QUESTO
QUESTO
JOHN: Oscar Wilde. MYCROFT: What? JOHN: He said, “The truth is rarely pure, and never simple.” It’s from ‘The Importance of Being Earnest.’ We did it in school. (Sherlock quirks a lopsided grin.) MYCROFT (nodding very slightly): So did we. Now I recall. I was Lady Bracknell. (John smiles a little.) SHERLOCK: Yeah. You were great. MYCROFT: You really think so? SHERLOCK: Yes, I really do. MYCROFT: Well, that’s good to know. I’ve always wondered.
Sherrinford: parte 1
Sherlock non sa di aver riscritto i suoi ricordi
Eurus in qualche modo risponde alla domanda di Sherlock “come hai fatto ad uscire da Sherrinford?” continuando a dirgli di guardarla meglio, se la guardasse capirebbe che il vetro che dovrebbe esserci non c’è
Probabilmente Sherlock ha urlato per una notte intera contro Eurus per sapere dove poteva trovare Redbeard/Victor
John ASCOLTA LA TRACCIA INVECE DI PARLARE DI EURUS Watson, sono così orgogliosa di lui in questa scena
Moriarty che fa riferimenti pop
Eurus praticamente dirige Sherrinford. Se dirige Sherrinford, può entrarne e uscirne quando gli pare. Ecco risolto il “plot hole”.
I WANT TO BREAK FREE
La genialità di questa scena sta nel passare da John che sviene all’arrivo dell’elicottero con di sottofondo “I want to break free” dei Queen, senza inserire subito la scritta “Christmas’ Day, Five years ago”. Geniale. Fa sperare nel ritorno di Moriarty, e invece. Moriarty fantastico come sempre, e come Sherlock, anche lui scrive fanfictions. Va bene.
Parlando di cose serie serie: cinque anni prima è più o meno quando Moriarty inizia a mostrare interesse dei confronti di Sherlock, e credo che Moriarty si sia recato a Sherrinford prima di venire rinchiuso per settimane nella prigione da cui poi esce alla fine di The Hounds Of Baskerville, è un’intuizione che non riesco a spiegare, però mi viene da pensare questo. Maledette timeline. Ora, non so se credere che Eurus e Moriarty in quei cinque minuti non supervisionati abbiano parlato tanto tanto del passato di Sherlock, o se abbiano solo organizzato la vendetta postuma di Moriarty. Non sento che Mycroft abbia raccontato tutto a Moriarty nei famosi interrogatori, ma forse non lo sapremo mai. Mycroft non afferma e non nega in The Reichenbach Fall, lascia intendere. E delle parole di Sherlock mi fido fino ad un certo punto se sono rivolte a Anderson. Sappiamo solo che Moriarty è ossessionato e sa troppe cose su Sherlock (ah, i tempi in cui le cose erano certe. Ah). A ogni modo, sento che il “procurare problemi dopo la morte” sia molto in stile Moriarty, quindi approvo.
Un problema che è sorto su Eurus e Moriarty e che ho fatto presente anche su Twitter. Ci sono alcuni che si sono lamentati del fatto che molti trovano “figo” il personaggio di Eurus, quando lei ne ha combinate di ogni. Io penso a Moriarty che è il villain considerato per eccellenza, ne combina di ogni se ci si pensa, eppure intrattiene, è bello da vedere in azione, ha stile, piace, passa per “figo”. Non capisco perché non possa essere la stessa cosa per Eurus, che è un personaggio potenzialmente affascinante, soprattutto considerando che le villain femminili di solito non hanno così tanta rilevanza all’interno della storia di cui fanno parte. Eurus è un genio, eppure la sua parte più umana soffre perché è da sola, e col suo cervello fa tutto quel casino per riavere suo fratello indietro. Qua si sta facendo confusione tra l’apprezzare un personaggio e il giustificare le sue azioni. Quasi tutti amano Moriarty, ma non credo giustificherebbero le sue azioni (esempio a caso: quando Rebekah ha letto la M Theory, è rimasta disgustata dal personaggio di Moriarty; che lo apprezzi lo ignoro ma ricordo che è rimasta schifata). Perché non può succedere anche qui, perché non possiamo apprezzare Eurus e allo stesso tempo non giustificarla? Capisco che sono due personaggi presentati in modo diverso, però. Insomma, entrambi possono piacere come non piacere, ma sono ingiustificabili.
La bambina sull’aereo come metafora di Eurus
Tutte le scene della bambina le raggruppo in un paragrafo solo o altrimenti faccio notte.
Come Sherlock dice, Eurus si trova su un aereo, da sola, con tutti addormentati (scenario che ricorda A Scandal in Belgravia), che sa tutto a parte come si fa atterrare un aereo. Eurus chiede disperatamente aiuto e trova un idiota sulla terra disposto ad aiutarla.
Nella verità dei fatti, abbiamo Eurus che è un genio, ma è sola. “I had no one”. Per quanto sia intelligente, ha bisogno di qualcuno che la aiuti ad avere una vita più “ordinaria”.
Abbiamo due reazioni differenti: c’è Mycroft che non vuole perdere tempo dietro questa faccenda, mentre c’è Sherlock, e John a ruota, che vuole capire dove si trova la bambina, perché vuole seriamente aiutarla (non parliamo del tono gentile che ha per tutto il tempo perché FITTA AL CUORE).
Mycroft propone di guidare la bambina attraverso il telefono affinché l’aereo si allontani dalla città e precipiti nell’oceano. La bambina morirà, ma la collettività sarà salva. L’unico modo per convincere la bambina è di darle speranza. Sapendo che la bambina è Eurus, mi viene da pensare al fatto che Mycroft, alla fine, ha fatto proprio questo: ha fatto quel che poteva per aiutare Eurus, ma non l’ha aiutata davvero, però ha sfruttato il suo potenziale per aiutare il Governo Britannico, dando in cambio dei regali di Natale a Eurus. Sherlock, al contrario di Mycroft, vuole fare atterrare l’aereo in città tentando di non ammazzare nessuno. Nella realtà dei fatti, vuole diciamo “inserire” Eurus nel contesto emotivo/nella società.
(Risolvo subito un problema: quando Sherlock si ritrova a Musgrave Hall, parla con Eurus/la bambina e John tramite un auricolare che lei gli avrà messo mentre lui era sotto narcotici.) Sherlock è turbato quando vede la ciotola appartenuta a Redbeard (Eurus ancora non vuole squarciare il velo del trauma, quindi va incontro al ricordo riscritto di Sherlock), eppure tenta di ritornare lucido per aiutare la bambina, e anche John. Gli indovinelli “dove si trova la bambina”, “dove si trova Victor” e “dove si trova John” si risolvono dando la precedenza all’indovinello “dove si trova Victor” che come dice Sherlock, salverà la bambina (e anche John, dato che si trova dove si trovava Victor). La soluzione è giocare con Eurus, andare nella sua stanza e recuperarla da quel dannato aereo. *mind explodes*
Eurus che gioca con un aereo nei flashbacks. Grazie tante.
Risolvo un altro problema: quando la bambina parla, Eurus non c’è, quindi può benissimo modificare la sua voce e sembrare la bambina che parla al telefono con Sherlock.
Sherrinford parte 2
(John che in A Study in Pink uccide un colpevole per salvare l’innocente Sherlock, e lo conosce da un giorno, ma non riesce ad uccidere un’innocente per salvare un’innocente. Mh.)
Molly. This is gonna be hard.
Innanzitutto, le deduzioni che Sherlock fa sulla bara. E qua riporto tutta la scena.
SHERLOCK: Well, allowing for the entirely pointless courtesy of headroom, I’d say this coffin is intended for someone of about five foot four. Makes it more likely to be a woman. JOHN: Not a child? SHERLOCK: A child’s coffin would be more expensive. This is in the lower price range, although still best available in that bracket. JOHN (softly): A lonely night on Google(!) SHERLOCK: This is a practical and informed choice. Balance of probability suggests that this is for an unmarried woman distant from her close relatives. That much is suggested by the economy of choice. Acquainted with the process of death but unsentimental about the necessity of disposal. Also, the lining of the coffin … MYCROFT: Yes, very good, Sherlock, or we could just look at the name on the lid. Only it isn’t a name. (Sherlock turns away. The brass plate comes into focus and it reads I LOVE YOU JOHN: So, it’s for somebody who loves somebody. MYCROFT: It’s for somebody who loves Sherlock. This is all about you. Everything here. So who loves you? I’m assuming it’s not a long list. JOHN: Irene Adler. SHERLOCK: Don’t be ridiculous. Look at the coffin. Unmarried, practical about death, alone. JOHN: Molly. SHERLOCK: Molly Hooper.
(x)
I DANNATI MIRRORS! Io non so voi, ma le parti che ho messo in grassetto possono valere sia per John che per Molly. John è vedovo, è lontano da sua sorella Harry, non ha paura della morte, ha sempre il problemino dei soldi e sarebbe praticamente solo se non fosse per Rosie e per Sherlock. Inoltre è ormai consolidato il fatto che Molly sia un mirror per John, ma comunque.
E’ una scena che ha dato tantissimi problemi. Se n’è discusso e discusso, per motivi più o meno nobili. Prima di buttarci sull’ “I love you”, concentriamoci su ciò che succede prima che Molly lo dica. Sherlock è deluso che Molly non gli risponda subito, perché sa che lei lo ama, e quindi è più incline a rispondergli, per così dire. Un punto già qui per Molly: se ne frega della telefonata, continua a fare quello che sta facendo, perché non tutto ruota attorno a Sherlock. Quando Molly finalmente risponde, chiede se sia urgente, perché sta avendo una giornataccia. Un altro punto: è disposta ad aiutare Sherlock, ma solo se è urgente, perché altrimenti s’attacca, lei ha una vita che non dipende da Sherlock. Un altro punto quando dice di non essere un esperimento. Un altro punto ancora quando dice “You bastard”, perché soffre per tutta la situazione che Sherlock sta creando per salvarla. E solo alla fine dice “I love you”. Fosse stata la Molly Hooper della prima puntata, fosse stata un personaggio stereotipato, sono convinta che avrebbe detto subito “I love you”. Molly però è cresciuta nel corso della serie tv: si è guadagnata la fiducia e il rispetto, nonché l’amicizia, di Sherlock, ha avuto altre relazioni/ha tentato di andare avanti, è competente nel suo lavoro. Fosse stata un personaggio stereotipato, sarebbe rimasta lì inerme ad aspettare di essere ricambiata, e invece ha provato ad andare avanti, e spero che nel frame in cui la vediamo entrare a Baker Street felice, sia davvero andata avanti, ma non nel modo in cui dice Moffat (ho trovato il suo commento davvero irrispettoso). Il problema di questa scena è che il focus è tutto sull’”I love you”, mentre tutta la forza di Molly e l’affetto non romantico che Sherlock prova per lei, oltre alla consapevolezza che agendo in un determinato modo la fa soffrire, passa in secondo piano, o perché c’è lo zampino dei/delle Sherlolly shippers, o perché sin dal trailer ci siamo chiesti che caspita di scena fosse, e consideriamo quella parte lì, e non il tutto. Credo che Molly meritasse più spazio sia all’interno di questa stagione che in questa puntata in particolare, sarebbe stato bello vederla andare avanti e non solo immaginarla.
La scena funziona a livello narrativo: mostra Sherlock che sa di star facendo del male ad una sua amica per salvarla e ne è distrutto, al punto tale da distruggere la bara. Lo Sherlock della prima stagione si sarebbe fatto meno scrupoli in un contesto del genere. L’importante è che le scene così cariche a livello emotivo e che rischiano di ridurre un personaggio a tutto tondo alla classica sfortunata in amore non diventino un vizio. O che un personaggio che ha compiuto un percorso per cambiare non si ritrovi spesso costretto a dire “ti amo” ad una persona per cui sì, prova affetto, ma non di tipo romantico.
Mycroft o John? Gente, avevamo azzeccato. Non lo faccio per farvi soffrire, ma Mycroft, dal “We’re not actually going to discuss this, are we?” comincia a rendersi odioso per rendere più facile a Sherlock il compito di ucciderlo, perché sa che discuterne non avrebbe senso: Sherlock ha bisogno di John, lo sanno anche i muri. L’aveva previsto anche Moriarty. E Sherlock capisce subito cosa sta facendo Mycroft e si ritrova ancora più in difficoltà ad ucciderlo. La cosa che più mi ha spezzato il cuore, a parte quel “goodbye brother mine” CHE LASCIATEMI STARE, NON TOCCATEMI, è Mycroft che tenta di divertire Sherlock prima di farsi sparare, e Sherlock che è in agonia ma sorride un po’ perché INSOMMA QUEI DUE SI VOGLIONO TROPPO BENE, IO NON CE LA FACCIO. Mycroft rivela che è colpa sua se Moriarty e Eurus si sono parlati per cinque minuti non supervisionati, e Sherlock che si rifiuta di sparare al sangue del suo sangue e preferisce optare per il suicidio, come tra l’altro aveva fatto in TRF, quando si butta per salvare John, la signora Hudson e Lestrade. Vorrei far notare una cosa: quando Sherlock inizia a dire che sono bastati cinque minuti per formare la situazione in cui si trovano, John lo guarda come se volesse capire cosa pensa, idem per Mycroft. Quando Sherlock si punta la pistola sotto il mento, John e Mycroft rimangono paralizzati ma allo stesso tempo le loro espressioni facciali rivelano il panico: credo, spero che avessero capito il piano di Sherlock, che probabilmente aveva compreso che Eurus non avrebbe mai permesso che il gioco con lui terminasse. Se non è così, allora non si spiega perché non si siano mossi. “Menomale” che Eurus va nel panico e lancia dardi narcotizzanti, e abbiamo una bellissima scena alla Hannibal quando Sherlock cade. Adoro.
Musgrave Hall/quello che non ho detto nel paragrafo dedicato alla bambina sull’aereo
Eurus parla di Redbeard/Victor, quando ancora Sherlock non ricorda tutto, in una maniera tale che mi ricorda Moriarty quando in TGG paragona gli amici agli animaletti dicendo
JIM (calmly, to Sherlock): Isn’t he sweet? I can see why you like having him around. But then people do get so sentimental about their pets.
(x)
Non mi ricordo le parole esatte di Eurus, però questa somiglianza tra i due villains l’ho trovata.
(EDIT DEL 22/01/2017)
Eurus dice questa battuta, e rimane interessante questo paragone tra animaletti e amici condiviso sia da lei che da Moriarty
EURUS: I’m letting the water in now. You don’t want me to drown another one of your pets, do you? At long last, Sherlock Holmes, it’s time to solve the Musgrave ritual.
(x)
Bellissimo il montaggio in cui Sherlock realizza che Redbeard non era un cane, bensì il suo migliore amico. Già quando aveva detto “Non ho trovato niente. Nessuno” doveva partirci l’allarme.
Quando Eurus dice “You were upset, so you told yourself a better story” (me la sono segnata, non me la ricordo a memoria), ho avuto flash di THoB
SHERLOCK: You couldn’t cope. You were just a child, so you rationalised it into something very different.
(x)
Molti hanno trovato strano che Sherlock, dopo tutti i casini che Eurus gli ha combinato, abbia perdonato Eurus (noi ridiamo e scherziamo, ma quel primissimo caso ha probabilmente spinto Sherlock ad interessarsi al caso di Carl Powers, a diventare un consulting detective, ad allontanarsi da tutti finché non ha trovato, trentenne, una persona simile a Victor Trevor, John, e si spiegano tutti i maledetti riferimenti all’acqua). Credo che il perdono sia qualcosa che vada oltre la razionalità, oltre la giustizia, oltre la distinzione fra bene e male (e infatti John dice che il contesto emotivo che Sherlock ha dato a Eurus non è né un bene né un male, it is what it is). Il punto di questa stagione non è mostrare uno Sherlock che reagisce, anche se sarebbe carino vederlo reagire ogni tanto, bensì mostrare il lato incredibilmente umano di quest’uomo che perdona una sorella che gli ha segnato la vita, senza che lui lo sapesse. Poi forse dimenticate che se non fosse andato da Eurus, John avrebbe fatto la stessa fine di Victor. Eh.
Sherlock chiede a Lestrade di prendersi cura di Mycroft. Un po’ come Mycroft che ha chiesto a John di prendersi cura di John. Quitto. (Mystrade shippers, impazzite, vi voglio bene)
QUESTO (che prova per l’ennesima volta il character development di Sherlock che tra l’altro si ricorda il nome di Lestrade, e la fiducia smisurata di Lestrade nei confronti di Sherlock)
John che chiede a Sherlock se sta bene. Sherlock che chiede a John se sta bene. E’ un commento della puntata in generale ma lo butto qui perché “you okay?” è iconico.
I signori Holmes scoprono tutto, Sherlock ricostruisce il rapporto tra Eurus e il resto della famiglia
Ho trovato un parallelo tra la signora Holmes che non vuole sapere come Mycroft abbia fatto tutto quello che ha fatto, ma come abbia potuto farlo, e John che in The Empty Hearse non vuole sapere come Sherlock abbia fatto a sopravvivere, bensì come abbia potuto non dire a John di essere vivo, come abbia potuto lasciarlo soffrire per due anni sulla sua morte.
Mycroft me lo incolpano troppo in questa puntata, menomale che c’è Sherlock che dice che Mycroft ha fatto il meglio che poteva.
La signora Holmes che con quel “sei sempre stato tu l’adulto” manda a quel paese tutti quelli che dicono che Sherlock è un bambino, viva Sherlock che trova l’equilibrio tra ragione e sentimento.
Mycroft che dice che non ci sono parole per raggiungere Eurus, e Sherlock che prova a comunicare con lei tramite la musica. Io piango. Non riesco a credere che Sherlock sia arrivato dove sia arrivato. Ma poi la musica suonata da Sherlock e Eurus che sfocia in “The game is on”. Voglio piangere.
Sherlock e John ricostruiscono Baker Street
Mi è piaciuto vedere Sherlock e John ricostruire Baker Street da capo e ristabilire l’equilibrio andato a farsi friggere. MA POI LA PARENTLOCK CONFIRMED, SHERLOCK CHE INTERAGISCE CON UNA BAMBINA E JOHN TUTTO FELICE. Gente, per me conferma i Johnlock. E a proposito di questo, il discorso di Mary *scrocchia le dita*. La prima parte del discorso ha fatto temere e sperare, ma lasciando perdere questo… “Who you really are it doesn’t matter”. Se non ci si pensa, sembra una frase anche carina, soprattutto se associata al “It’s all about the legend, the stories, the adventures” . Il problema sorge quando ci si ricorda che Gatiss, mi pare, ha detto varie volte che Sherlock non è una detective story, bensì una storia su un detective. Se poi ci si ricorda che Moffat e Gatiss, scrivendo l’adattamento moderno dei racconti di Sir Arthur Conan Doyle, avevano detto di avere l’intenzione di portare l’attenzione non tanto sui casi, bensì sul rapporto tra Sherlock e John… diciamo che questa affermazione stona con ciò che dice Mary. Al di là del fatto che Mary che si improvvisa narratrice potrebbe non piacere, non ha senso dire che ciò che loro sono non importa, viva l’atmosfera epica che circonda i personaggi di Sherlock Holmes e Dottor Watson, quando nella puntata precedente John ha parlato di ciò che voleva essere e via dicendo. O che i Mofftiss, scrivendo questo, vogliono dirci che alla fine questo adattamento è solo una piccola pennellata nel quadro “Holmes e Watson” esposto dal 1887″; che anche se questa serie tv finisce, la storia continua, potremo sempre riguardare le puntate, i film, rileggere i racconti; che ci sarà sempre quest’aura di leggenda attorno ai due personaggi nonostante si possa provare a mostrare non tanto l’eroe, quanto l’uomo che c’è sia in Sherlock che in John, oppure non lo so.
“There is a last refuge for the desperate, the unloved, the persecuted. There’s a final court of appeal for everyone. When life gets too strange, too impossibile, too frightening, there is always one last hope. When all else fails, there are two men sitting, arguing in a scruffy flat, like they’ve always been there and they always will. The best and wisest men I have ever known, my Baker Street boys, Sherlock Holmes and Dr Watson”
Questa parte, oltre a piacermi di più rispetto alla prima, mi ricorda tantissimo 221b di Vincent Starrett ; non so se debba ricordare questa poesia, però se l’intento era quello, good job Mofftiss.
Teoricamente il post potrebbe finire qui, potrei scrivere che la puntata in fin dei conti è una buona puntata, anche se ho ancora qualche domanda. Potrei scrivere che è un buon finale di stagione e che potrebbe essere anche il finale di serie tv, semmai i Mofftiss non riuscissero più a scrivere altri episodi senza mandare a farsi friggere la storia. Perché non lo faccio? Irene Adler. Com’è possibile che un personaggio che non compare davvero da ASiB, che è comparsa nel mind palace per un secondo in The Sign Of Three, che fa ‘na mezza comparsa in TLD e che è tirata in mezzo da John anche in questa puntata perché John è convinto proprio che Sherlock e Irene si amino, dia così tanti problemi? Non lo so. Premessa: shippate quel che volete, ma non provate a confrontare i Johnlock con la Adlock. Don’t. You. Dare. Sulla melodia che Sherlock suona a Eurus, bisogna ammettere che ASiB è quasi tutta dal punto di vista di John, che pensa davvero che Sherlock abbia un debole per Irene (e io ribatto fermamente che c’è solo rispetto, a prescindere dalle mie preferenze); bisogna ammettere che in quella puntata, se ci si pensa, si vedono bene le dinamiche tra Sherlock e John e Sherlock potrebbe aver scritto quella melodia non pensando ad Irene ma a qualcos’altro; bisogna ammettere che è anche il primo brano che vediamo composto da Sherlock. Per quanto riguarda quel messaggio mandato da Sherlock, che a me sembrava ovvio fosse stato mandato a Lestrade, è lo stesso messaggio che Lestrade riceve, quindi non vedo perché tirare fuori Irene tanto per. La gente definisce la Johnlock “una mera fantasia impossibile”, ma è la prima che fa certi ragionamenti che 1)non stanno né in cielo né in terra, 2)mostrano come i Mofftiss possano intrappolare il pubblico e 3)non hanno riscontri nel Canone. Va beh. (Non fatemi commentare il video di Sherlock Reacts che veramente, dov’è la parità tra le ship?)
Tirando le somme: un degno finale di stagione, a livello di recitazione, regia, sceneggiatura, colonna sonora e via dicendo. Per quanto alcune stranezze possano colpire, se si guarda questa puntata con un occhio equilibrato, non si riscontrano troppi problemi. E’ una puntata che dà una soluzione al problema iniziale e finale di Sherlock, e può segnare sia la fine che un nuovo inizio per i nostri ragazzi di Baker Street.
Suggerisco un thread su Twitter sui parallels tra ASiP e TFP.
Non so quando ritornerò con un’opinione globale sulla s4, e a questo punto anche su come la dinamiche sono cambiate ora che sappiamo cosa è successo nel passato di Sherlock e Mycroft. Fino ad eventuali scleri, grazie per avermi letto fino a qui, grazie per aver letto i post precedenti e grazie per essere rimasti fino a questo punto.
#sherlock#sherlock s4 spoilers#sherlock s4#the final problem#tfp#taccuinodiunasognatrice#Michela parla di Sherlock
5 notes
·
View notes
Text
The Six Thatchers: La teoria dell’alibi
Dato che il fandom sta viaggiando ad una velocità pazzesca con le teorie e non tutti riescono a stare dietro a tutte le meta, ho pensato di raccogliere qui sia la teoria dell’alibi originale che le conclusioni a cui si è arrivati, e anche alcune teorie che supportano questa teoria. (E poi mi piace proprio tanto questa teoria, quindi ne dovevo scrivere.)
Concordiamo tutti che The Six Thatchers è strana, e la domanda è sorta spontanea: ma gli eventi che abbiamo visto sono successi davvero?
Premesse
Nella stessa puntata noi abbiamo l’MI6 che ha modificato il video che provava che Sherlock ha ucciso a Magnussen in modo tale da scagionare Sherlock, e riguardo al racconto a cui His Last Vow si ispira, i Mofftiss hanno detto che secondo loro, gli eventi raccontati ne L’avventura di Charles Augustus Milverton non sono andati come Watson li ha descritti: nel racconto Watson e Holmes assistono all’omicidio di Milverton per mano di una donna di cui però non si parla. E se Watson e Holmes conoscessero quella donna (come hanno poi cambiato i Mofftiss)? E se fosse stato in realtà Holmes ad uccidere Milverton e Watson, per proteggerlo e coprirgli le spalle, avesse inserito una donna a caso e reso così Holmes innocente? I Mofftiss credono che i due amici siano capaci di coprirsi le spalle su questo soggetto.
Mentre stavamo sclerando sulla puntata, è uscita una foto, e a questo punto linko direttamente l’inizio della discussione riguardo l’alibi: The game is on/over
Teoria principale
Il pensiero semplice e nudo quindi è: Sherlock sta raccontando gli eventi di TST in modo tale da creare un alibi per John che in realtà ha ucciso Mary, proprio come l’MI6 ha modificato il video per creare l’alibi per Sherlock.
(x)
E’ già stato fatto prima?
Non è la prima volta che questo succede all’interno della serie: oltre al video modificato, in questa puntata abbiamo quest’informazione:
MYCROFT: Appointment in Samarra. SHERLOCK: I’m sorry? MYCROFT: The merchant who can’t outrun Death. You always hated that story as a child. Less keen on predestination back then. (Sherlock narrows his eyes.) SHERLOCK: I’m not sure I like it now. (He picks up his coat from the chair in front of the desk and starts to put it on.) MYCROFT: You wrote your own version, as I remember. Appointment in Sumatra. The merchant goes to a different city and is perfectly fine.
(x)
in A Study in Pink Sherlock afferma di esser riuscito a far arrestare Angelo con un crimine minore rispetto a quello di cui la polizia lo aveva accusato ( parallelo tra ASiP e TST ) , e spostandosi sul Canone, spesso si è pensato a John Watson come ad un narratore inaffidabile, in quanto non dice sempre come sono andati davvero fatti, e ammette lui stesso di omettere dei dettagli ai lettori. E si parla di modificare gli eventi o scegliere cosa raccontare o meno anche quando Watson ci introduce il caso dell’abominevole sposa.
WATSON : Over the many years it has been my privilege to record the exploits of my remarkable friend, Mr Sherlock Holmes, it has sometimes been difficult to choose which of his many cases to set before my readers. Some are still too sensitive to recount … whilst others are too recent in the minds of the public. But in all our many adventures together, no case pushed my friend to such mental and physical extremes as that of The Abominable Bride.
(x)
HOLMES: Have you written up your account of the case? WATSON: Yes. HOLMES: Hmm. Modified to put it down as one of my rare failures, of course? WATSON: Of course.
(x)
Quindi non dovrebbe suonarci nuova la narrazione inaffidabile, eventi modificati, realtà modificate. In questa specifica puntata, possiamo credere che Sherlock stia raccontando gli eventi ad Ella, un po’ come The Reichenbach Fall, ma li stia modificando per, appunto, creare un alibi per John: John non è mai presente nelle scene in cui tutto va a farsi a benedire, per esempio arriva all’acquario solo dopo che Mary è stata colpita.
Se fosse vera, cosa cambia? Cosa ne consegue?
Se fosse davvero così, si spiegherebbero un’infinità di cose che vediamo nella puntata, come per esempio la velocità a cui procede la puntata o alcuni comportamenti non proprio IC dei personaggi oppure la scena della morte di Mary, che è hollywoodiana al cento per cento (Sherlock non può proprio resistere al tocco di drammatictà). Questo non significa però che gli eventi raccontati nella puntata siano falsi: si tratta del resoconto di Sherlock dal suo punto di vista, quindi alcuni dettagli sono stati cambiati, altri mantenuti. Mary è morta in quell’acquario, tutta la storia di A.G.R.A potrebbe essere vera, cambia solo che in realtà è stato John ad uccidere Mary. E l’allontanamento può avvenire per due motivi: per mantenere l’alibi, John e Sherlock non devono farsi vedere perché John teoricamente dovrebbe essere arrabbiato con Sherlock per la morte di Mary, e perché se ha dovuto uccidere sua moglie perché Mary stava minacciando Sherlock (???), perché Sherlock si è messo nei guai senza aspettarlo (???), beh… non è proprio una cosa che fai tutti i giorni, ammazzare tua moglie per salvare il tuo migliore amico.
Su questo soggetto consiglio due meta a proposito di come Vivian e John siano molto simili e la meta che confronta le varie ferite da proiettile che vediamo nella serie tv.
E i testimoni? C’erano Lestrade, Mycroft e altri agenti di polizia lì presenti, com’è possibile che la verità non sia uscita fuori da quella stanza?
(x)
(x)
E nel blog c’è un caso in cui i testimoni hanno mentito a proposito dell’assassino: x
Teorie nate in seguito all’Alibi theory
TST is so godamn blue: a meta che si può riassumere con: dove c’è il blu, gli eventi sono andati in modo diverso da come ci vengono mostrati.
Più il teschio del quadro si illumina, più gli eventi sono modificati: Projection , l’idea di @quietlyprim (e il reblog che mostra che non è esattamente una novità)
Rewatch the aquarium scene (alla fine della quale otteniamo i bramati Tre Garrideb)
Conclusioni
Se le cose fossero andate davvero così, si spiegherebbe perché il titolo The Lying Detective, sia Sherlock che Lestrade infatti in questo scenario hanno mentito e nella puntata si potrebbe rivedere come sono andate le cose davvero in TST. La storia proseguirebbe, al contrario dell’EMP Theory che quasi richiede che la storia ricominci dall’ospedale di HLV, il che causerebbe la perdita di divertimento (e inoltre il ricominciare la storia dicendo che era tutto un sogno è un espediente utilizzato quando il prodotto sta fallendo, e BBC Sherlock non sta precipitando).
Spero di esser riuscita a farvi amare questa teoria che mi ha conquistata appena l’ho letta ieri sera, se avete considerazioni da fare, scrivete pure, e spero di aver chiarito le idee a chi era confuso da questa teoria.
#sherlock s4#sherlock s4 spoilers#tst#alibi theory#bbc sherlock meta#sherlock theories#sherlock meta ita#the six thatchers#t6t#taccuinodiunasognatrice#Michela parla di Sherlock
47 notes
·
View notes
Text
The Lying Detective
Realizzo di essere un po’ in ritardo ad esprimere la mia “opinione” a riguardo, ma finché non esce The final problem, se non consideriamo ciò che ha combinato la Russia, mi sento in diritto di dire la mia con tanto di spoiler, sì. La puntata è scritta bene, recitata bene, girata bene, e potrebbe essere una delle migliori puntate di questa serie tv.
Potrebbe non essere scritto benissimo, ma il mio stato d’animo non è su quella lunghezza d’onda.
Per “analizzare” la puntata non andrò in ordine di come i fatti sono stati esposti, bensì in ordine cronologico, quindi partirò da
La prima riunione di Culverton Smith
Prima di cominciare, confesso che mi aspettavo un villain più… più. Sapevo che non sarebbe stato così terribile, perché di solito i villain “influenti” compaiono nella terza puntata, mentre i villain della prima o della seconda, per quanto particolari, sono meno intensi. L’interpretazione di Toby Jones è stata impeccabile, il personaggio è più o meno terrificante, il suo uccidere negli ospedali l’ho trovato intelligente, ma non mi è rimasto così impresso come pensavo. Comunque.
Nei miei appunti ho segnalato tutto il discorso che Smith tiene prima di iniziare una delle sue riunioni in cui confessa cosa vuole fare:
SMITH What’s the very worst thing you can do to your very best friends? IVAN: Something on your mind? SMITH: Yes, Ivan. Oh, yes. IVAN: Whatever you tell us stays in this room. I think I speak for everyone. FAITH: Well? What is the worst thing you could do? SMITH: Tell them your darkest secret. Because if you tell them and they decide they’d rather not know, you can’t take it back. You can’t unsay it. Once you’ve opened your heart, you can’t close it again. I’m kidding! Of course you can.
x
Il mio pensiero, soprattutto quando sono comparse le infermiere per iniettare la TD-12, un farmaco che interferisce con la memoria e possibilmente modifica i ricordi, è andato a parare al passato di Sherlock, di cui credo sapremo di più nella puntata di domani. E se fosse un modo indiretto per confermare che Sherlock ha alcuni ricordi non affidabili al cento per cento/che Mycroft ha fatto qualcosa e Sherlock lo sapeva ma poi l’ha dimenticato? Mettiamo caso che Smith sia il mirror di Mycroft e Faith sia il mirror di Sherlock: è una semplice intuizione, però non mi sorprenderei se in TFP si scoprisse che Mycroft ha in qualche modo interferito con i ricordi di Sherlock, soprattutto se sono ricordi riguardanti Eurus, che avrà fatto sicuramente qualcosa di tremendo. La seconda intuizione che ho avuto guardando questa scena è collegata all’alibi theory, per il semplice fatto che ancora una volta si parla di ricordi modificati, versioni alternative e così via. Non ho guardato la puntata sperando di vedere confermata l’alibi theory, però mi sono segnata questa piccola osservazione, che ha continuato a flashare nella mia testa quando è avvenuto questo scambio:
SMITH: If you think about it, civilisation has always depended on a measure of elective ignorance.
[…]
FAITH: Ignorance is bliss.
SMITH: Well, what’s wrong with bliss?!
Non credo sia una coincidenza che si parli così tanto di ricordi modificati, versioni alterate, c’è da pensare che usciranno fuori verità che avevamo visto sotto un’altra luce in TFP (deduzione piuttosto facile, ma ben supportata).
Ora, noi sappiamo che la prima riunione è avvenuta tre anni prima che Eurus, travestita da Faith, andasse da Sherlock. Mi pare che sia passata la stessa quantità di tempo dagli eventi della Caduta, ovvero da quando Moriarty è morto. E’ piuttosto interessante l’idea che Smith e Eurus (travestita o meno) siano entrati in contatto grazie a Moriarty, che ha sicuramente a che fare con Eurus, e possibilmente conosceva Smith. Credo che Moriarty e Eurus si conoscano per il “Miss me?” che Sherlock trova sul foglio che Smith toglie a Faith e dà a Eurus e che poi finisce tra le mani di Sherlock. Spero che ne sapremo di più domani.
Eurus travestita da Faith va da Sherlock
Commento veloce veloce: Sherlock drogato, che non riesce a stare dietro al proprio cervello, che passa la nottata con una sconosciuta perché ha dedotto che vuole suicidarsi e vuole evitare che questo accada è un colpo al cuore. Moffat, pagami l’analisi.
Ho visto troppi paralleli con le altre puntate a partire da ASiP. Dalla goccia d’acqua che fa capire che stava piovendo ma “Faith” non si è coperta ai continui flashback di John che cammina per strada col bastone, su cui tra l’altro Sherlock si concentra… i richiami sono tanti. E la teoria di John che pensava al suicidio nel pilot è ancora più da considerare, dato che Sherlock deduce che “Faith” vuole uccidersi. E non fatemi parlare della pistola gettata nel Tamigi, perché John ha fatto la stessa cosa nell’unaired pilot, e Sherlock la butta vicino all’acquario di Londra, dove Mary è morta. Alibi theory again.
Un altro particolare che mi è saltato all’occhio è Sherlock che dice
SHERLOCK: You’re suicidal. You’re allowed chips, trust me. It’s about the only perk.
E in TEH Sherlock mangia le patatine. Aiuto. Può non significare nulla, però ecco… mh.
Sempre parlando di suicidio, l’intero discorso che Sherlock fa sul ponte è qualcosa di… sta praticamente dicendo che la sua vita appartiene a John. Il suo finto suicidio non solo ha fatto del male a Sherlock, ma anche a John, e Sherlock lo sa perfettamente. Le persone care a Sherlock sono sottointese in questo discorso, ma la puntata è sostanzialmente concentrata sul rapporto tra Sherlock e John, quindi passatemi queste omissioni.
Quando “Faith” ha detto “Elvis” mentre parlavano dei nomi che sono quasi sempre due, la mia mente mi ha riportata a THoB, quando Sherlock va nel suo palazzo mentale e sentiamo per un attimo la canzone “Hound Dog” di Elvis. Mi viene da pensare che Eurus e Sherlock ascoltassero insieme Elvis, oppure che a Sherlock piacesse particolarmente il cantante e Eurus in quel momento se n’è ricordata. Può essere di tutto, sinceramente, però Elvis fa parte del passato di Sherlock, poco ma sicuro. E Eurus viene dal suo passato.
“Faith” è un’allucinazione? Wiggins e la Hudson dicono cose che effettivamente fanno credere che “Faith” non ci sia veramente, e se non erro, lei non compare nelle telecamere che seguono Sherlock. A questo proposito, “Big brother is watching you”. Sherlock che dice “Big brother” da tre puntate e “Faith” se ne esce con questa affermazione. Eurus sa che Mycroft tiene sotto controllo suo fratello? Può essere. E anche questo scambio
FAITH: You’re not what I expected. You’re … SHERLOCK: What … what am I? FAITH: Nicer. SHERLOCK: Than who? FAITH: Anyone.
Mi fa pensare che Eurus conosca più Mycroft che Sherlock e si aspettasse che Sherlock fosse un po’ più freddo.
Un altro scambio che mi ha fatto pensare “SHERLOCK SA COSA FANNO LE PERSONE QUANDO I LORO AMATI STANNO MALE” è stato certamente
FAITH: How do you know he didn’t notice? SHERLOCK: Oh, well, because he would have done something about it. FAITH: Would he? SHERLOCK: Wouldn’t he? Isn’t that what you people do?
Ora che ci penso, John interviene quando sa che Sherlock rischia di morire. A QUELLO PASSIAMO DOPO, MICHELA. Questo post non ha senso, ma che ci possiamo fare.
Riguardo all’Anyone che ci perseguita: non è un caso se si riferisce sia all’uccidere chiunque che all’accettare l’aiuto di chiunque eccetto quello di Sherlock, vero?
Altre piccole osservazioni: Wiggins che conferma il drink code, Mycroft che parla di Sherrinford come se fosse un luogo, Sherlock che subito si trova bene con “Faith”, un frame della pistola che credo sia quella che vediamo all’inizio e alla fine, anche se penso si tratti di quella in cui si vede una giacca di pelle nera e che quindi non corrisponde al frame finale. Pistole che confondono, yay. Ho apprezzato tutta la sequenza trippy di Sherlock che realizza che Smith è un serial killer e quando ha recitato un pezzo di Henry V (finalmente abbiamo capito il perché del libro nella foto).
Tre settimane dopo
Delle cose che mi hanno un po’ urtata sono state John che a quanto pare non sapeva che Sherlock avesse Twitter e nemmeno che Sherlock fosse venuto a cercarlo. Mi hanno urtata parecchio perché nella scorsa puntata vediamo Sherlock che twitta e che va a cercare John, e Molly che gli dà un biglietto da parte sua. QUESTE INCONGRUENZE.
La Hudson è adorabile e badass: dice chiaro e tondo che John ha solo Sherlock e lei, e se Sherlock muore, rimarrà solo perché anche lei non si farà più vedere. E dice pure che solo John conta. Io non- e per non parlare del fatto che la Mary mentale che rappresenta una parte di John prima piange durante la sessione (Amanda, cosa fai ai miei feels) e poi incoraggia John a saperne di più. I mean.
Sherlock seduto in quel certo modo mi ha ricordato Wilde che dichiara di non poter più risalire il baratro, che esorta John a fidarsi di lui, che afferma di non aver sprecato la sua vita se si mette contro Smith perché, come poi scopriremo, John lo salverà e quindi Sherlock riuscirà a salvare John. Io non-
(Osservazioni random prima di arrivare ad una scena HELP)
Mary (John) che dice che John è in disaccordo con sé stesso e che Sherlock è il loro mostro.
Sherlock che sa che il suo piano non piacerebbe a John ma lo coinvolge lo stesso, perché deve salvarlo, io non-
L’inganno in piena vista mi ha ricordato tanto HLV.
Sherlock che entra nel telefono di Smith, che dice “It’s password protected” mi ha ricordato TBB. Belli questi paralleli tra Smith e John.
Mi è particolarmente piaciuta la scena in cui Sherlock parla ai bambini, utilizza frasi come “main feature of interest”, “remarkable aspect”, che ricordano tanto TSoT, menziona anche i titoli, mentre John sorride appena fuori e tantissimo dentro. Per non parlare del cappello. “Omicidio allo zoo” mi ha fatto pensare all’alibi theory.
“No one is untouchable”. Adoro.
Mary (John) che dice: The game is on. Did you miss me?
Sherlock che arrotonda per l’effetto drammatico. E CI DICE DELL’EFFETTO DRAMMATICO DA TRE PUNTATE.
ARRIVIAMO ALL’OBITORIO. Ho apprezzato tanto Smith che ha praticamente confessato ma allo stesso tempo vuole confondere sia noi che Sherlock e John. Smith è un serial killer o Sherlock è drogato? mi ha fatto pensare all’alibi theory, e in questo caso entrambe le affermazioni sono vere. (Ho queste intuizioni ma non ho avuto il tempo di svilupparle.)
Il momento in cui Sherlock realizza che non ha mai incontrato Faith è assurdo. Ciò che più mi ha urtata però è Lestrade che a quanto pare sa di Magnussen. Non pensavo lo sapesse. Quante cose sa il caro Greg?
John che picchia Sherlock ha urtato tipo tutti, me ne rendo conto, e sono arrivata alla conclusione che l’abbia fatto più che altro per farlo tornare in sé, e nonostante sia parso OOC, ricordiamoci che Mary è morta da poco, lui sa che non è colpa di Sherlock ma non sa su chi altro scaricarsi… non è giusto ma è comprensibile.
Un’altra cosa che mi ha urtato e che doveva farci scattare l’allarme “JOHN NON SALVERA’ SHERLOCK COME HA FATTO IN PASSATO” è quando Smith dice che Sherlock forse andrà nella sua stanza preferita, che è l’obitorio, John sa che lo è e non interviene. What the heck.
Nella scena a Baker Street vediamo l’intelligenza di John e della Hudson, e finalmente qualcuno dice che non si tratta di ragione, ma di sentimento. GRAZIE MARTHA.
Il caso riguardante John è in sospeso. E finalmente sappiamo tutta la verità. Sherlock deve mettersi in pericolo per farsi salvare da John, in modo tale da salvarlo. Sherlock è l’unico capace di salvare John, e deve andare letteralmente all’inferno per riuscirci. CAN YOU FEEL THE PAIN AND THE LOVE? (Sorvoliamo su Mary che dice “the man we both love”. Ancora paragoniamo l’amore di una moglie all’amore di un amico? E’ sospetto.)
“I don’t want to die”. Cito testualmente dai miei appunti “Se Sherlock morisse, John non sarebbe salvo perché non salverebbe Sherlock e Sherlock non lo salverebbe, non lo proteggerebbe” . Non sono drammatica, è così, accettiamolo.
Una parte che mi ha fatto pensare tantissimo all’alibi theory è quando Smith dice che i morti nella vita reale non sembrano come i morti nei film. Ricorda HLV. Tanto.
Sorvolo sul “dopo il 3 si smette di contare” e arrivo a John che appena capisce cosa deve fare, corre da Sherlock, spacca tutto, è scazzato, e dopo aver guardato negli occhi Sherlock, capisce che c’era un quarto registratore nel bastone. Nel racconto originale John testimoniava, e mi è piaciuto che abbiano adattato questa parte in questo modo. Il bastone è comparso solo nella prima puntata, eppure gli hanno ridato un valore.
“It is what it is”
Smith non smette di confessare, e John appena si dice di rimanere, di parlare, di risolvere un caso con Sherlock, di fargli mettere il cappello, inizia a dire di tutto di più. (Non ho messo Smith e John accanto a caso, è che credo siano ogni tanto mirrors.)
Ho troppe cose da dire su questa sequenza di scene. Non credo che John voglia davvero che Sherlock si metta con Irene, perché nella scena successiva non sembra felice quando Sherlock gli dice che ogni tanto risponde alla Donna, ma anche perché dice “fall for a sociopath” e non si sono mai riferiti alla Adler con questi termini, credo. Non penso che i Mofftiss faranno apparire la Adler in TFP, e vorrei ricordare che ASiB è stato un espediente per far capire che John e Sherlock sono più di semplici amici (ma devono ancora capirlo). Se Moffat ha inserito questo momento, è perché vuole scatenare questa reazione in John, che se non ricordo male poi confessa di aver tradito Mary, ammette che non è colpa di Sherlock se lei è morta (Sherlock che dice che la sua vita non aveva valore prima di quel momento, io non-), ammette che voleva di più e che Sherlock non può permettersi di perdere questa occasione. Irene e Mary non centrano, Sherlock non si farebbe problemi a dire che si sente con Irene, John ha sposato Mary, quindi di chi si sta parlando in questa scena? (La risposta è: SI PARLA DI LORO). Quando infine Mary invita a John a “darsi da fare”… l’ho visto come una sorta di accettazione: John sa che non è l’uomo che Mary e Sherlock pensavano fosse, lo è diventato per via del video, e ora ha iniziato ad accettare il fatto che non è perfetto. E questo discorso è ripreso subito dopo, quando non si parla tanto dell’umanità di Sherlock (che comunque rassicura John dicendo che i messaggi sono solo messaggi, abbiamo bisogno di qualcuno con cui parlare, ma ciò non toglie l’amore che proviamo per qualcuno), quanto dell’umanità di John. Si è discusso tanto di Sherlock che sembra più umano, ma non ci si rende mai conto di quanto John ne abbia passate, di quanto ne abbia sopportate, e di quanto sia umano, con le sue virtù e i suoi difetti. E’ pazzesco questo passaggio: Sherlock è ora un uomo grande e buono, e John sta imparando ad accettare il suo non essere perfetto. CHIAMATELO CHARACTER DEVELOPMENT.
(John che dice che un rapporto romantico completerebbe Sherlock, IT’S NOT SUBTLE, SHERLOCK CHE ABBRACCIA JOHN -non sono l’unica che ha pensato agli Hannigram, dai, Sherlock che si mette il cappello per far ridere John, JOHN CHE STA MIGLIORANDO)
Elizabeth, Faith, la terapista e Eurus
Lo dico? Lo dico. Non è stato imprevedibilissimo. Sapevamo che Elizabeth e Faith erano interpretate dalla stessa attrice, ed io stessa avevo notato una certa somiglianza tra Elizabeth, Faith e la terapista. Mi aspettavo fossero la stessa persona, ma non pensavo che fosse Eurus aka il vento dell’est aka the other one, the third Holmes. Questo scambio tra fratello/sorella l’avevano già fatto in ASiP per Harry Watson, quindi non è nuovissimo, però è uno shock.
Ho notato due cose che mi hanno ricordato di Moriarty, oltre al “Miss me?”:
L’imitazione che Eurus fa di se stessa travestita da Faith mi sa tanto di Moriarty
Quando dice che alla terapista non piacerebbe che il tappeto si sporcasse di sangue, ho avuto un flash di TAB quando Sherlock dice a Moriarty che se preme il grilletto, sporca la parete
Per quanto riguarda il vento dell’est, mi viene da credere che Eurus sia stata cacciata via da piccola dopo aver ammazzato Redbeard e tentato di uccidere Sherlock, che Sherlock non si ricordi di tutto tutto, e che Mycroft abbia tenuto in qualche modo vivo il ricordo di Eurus tramite la storia del vento dell’est. Tante speculazioni, alcune probabili, altre di meno, ma sicuramente Eurus è fuori di testa. Non posso commentare davvero la frase nel teaser di TFP in cui Mycroft afferma che l’uomo che Sherlock è diventato, ogni scelta che ha fatto, ogni percorso che ha intrapreso è il suo ricordo di Eurus, però non vedo veramente l’ora di scoprire che cosa ha combinato la terza Holmes, se è collegata a Moriarty, e soprattutto SE QUALCUNO ESCE VIVE DALLA QUARTA STAGIONE.
Commento sull’ultimo frame: John non muore, lo sappiamo. Vedremo domani cosa è successo davvero.
Spero che questo post abbia avuto un qualche senso, spero che alcune mie osservazioni/intuizioni vi abbiano chiarito la puntata oppure avervi fatto pensare ad altri scenari. Non lo so. Grazie se siete rimasti fino a qui.
#sherlock#sherlock s4#sherlock s4 spoilers#tld#the lying detective#taccuinodiunasognatrice#Michela parla di Sherlock
3 notes
·
View notes
Text
The Six Thatchers
A differenza di quello che ho detto ieri, mi sento costretta a non fare la sezione senza spoiler perché per quello ci sono le recensioni della stampa e scriverei parole prive di senso. E’ una puntata girata bene, scritta bene, recitata bene. Forse non la migliore della serie tv (succede tutto molto in fretta) ma è un inizio che fa capire la direzione che la storia sta prendendo. E ora diamo il via agli spoiler.
(Non so quanto sarà scritto bene quello che segue ma fate finta di nulla, devo ancora riprendermi dalla puntata e per quanto il lavoro distragga dal dolore, sono ancora ehm.)
Ho rivisto una seconda volta la puntata prima di scrivere questo post e un rewatch aiuta assolutamente, quindi vi consiglio vivamente di rivederla anche più volte.
Mary
L’inizio sembra promettere che la puntata sarà su Moriarty: Sherlock dice più e più volte che i casi che gli si presentano DEVONO essere collegati a Moriarty, anche se poi si scopre che il caso dei busti della Thatcher rotti sono, in realtà, collegati a Mary e al suo passato. Bravi noi che avevamo predetto che in uno dei busti ci sarebbe stata una chiavetta USB “AGRA”. Mary ha mentito ancora: non sono le sue iniziali, bensì le iniziali del gruppo di freelances di cui faceva parte. Scopriamo quindi una parte del passato di Mary, un periodo della sua vita che nonostante abbia tentato di lasciarsi alle spalle, è tornato per ucciderla. Il modo in cui però la puntata scorre e si concentra su Mary punta ad ingannare il pubblico e a far pensare che Mary in realtà sia una brava persona, quando nella stessa puntata compie azioni che sono in totale contrapposizione a questo finto processo di redenzione. La stessa azione del prendersi in pieno petto la pallottola destinata a Sherlock in realtà è un modo per dividere Sherlock e John, missione che Moriarty voleva portare a termine, se ci basiamo sulla M-Theory. John arriva solo quando Mary è stata colpita, non sa che in realtà il proiettile era destinato a Sherlock, quindi dal suo punto di vista, Sherlock non ha mantenuto la promessa di proteggere tutti e tre, promessa che Sherlock ripete più e più volte e che ha sempre provato a mantenere. John quindi si allontana da Sherlock, non risponde alle sue chiamate, fa dire a Molly da parte sua che vorrebbe l’aiuto di tutti ma non quello di Sherlock, mentre Sherlock parte dall’essere felice di essere vivo e finisce per provare l’analisi dalla stessa terapista di John per capire cosa deve fare per John. E’ facile dedurre che il non poter fare niente per “salvare John Watson” distruggerà Sherlock.
Cosa possiamo trarne? Mary è davvero un agente di Moriarty, dato che lo scopo di quest’ultimo è separare Sherlock e John, oppure agisce per conto suo? E’ davvero morta? Nella puntata la vediamo fingere la morte due volte, perché non dovrebbe averlo fatto anche questa volta? Perché non dovrebbe andare com’è andata per Emelia Ricoletti? In fondo tutto quel sangue è abbastanza sospettoso, soprattutto se ci ricordiamo che la Molly del Palazzo Mentale di Sherlock aveva detto che “non è come nei film”. E la morte di Mary è molto da film. Amanda Abbington è stata vista sul setlock almeno fino a TFP, quindi possiamo aspettarci un possibile ritorno di Mary, che seguirebbe così lo stesso schema di Moriarty, oppure flashback.
Sherlock
Sherlock si sta rivelando umano: avevamo visto pullulare la sua umanità nella terza stagione, e in questa stagione possiamo aspettarci di vederlo ancora più umano. E’ sempre stato così, ora lo sta accettando, ed è un cambiamento che non lascia indifferenti né noi né Mycroft. Ha ancora qualche picco di arroganza, ma è più paziente, più delicato, più… umano, è l’unico modo per descriverlo. E’ un cambiamento che tiene conto di ciò che succede nel Canone: chiede alla signora Hudson (nel Canone lo chiedeva a John) di ricordargli di Norbury quando sarà troppo arrogante, pieno di sé. E’ determinato a mantenere la promessa, definisce Mary una sua amica, non si aspetta alcune sue mosse, chiede la sua opinione, MA (c’è un MA) coinvolge John questa volta, così come in HLV quando dovevano smascherare la signora Watson. Non tiene fuori John, al contrario di Mary. A ogni modo, Sherlock è un tato in questa prima puntata della quarta stagione, tato in una maniera che si può piangere e basta.
Una cosa che TJLC ha osservato è che Sherlock lavora per distrarsi dal dolore, che altrimenti sarebbe sepolto dalla droga, e qua ne abbiamo decisamente la conferma, esce dalla bocca dello stesso Sherlock. Chissà perché lavora così tanto…?
John
John ha deluso, confuso e sorpreso tantissimi. Quel “cheating” si riferiva a lui alla fine. Quella scena è forse l’unica in cui vediamo il punto di vista di John, mentre per il resto lo vediamo aiutare Sherlock, reagire in modo ehm alla collaborazione tra Sherlock e Mary, soffrire per Mary, anche se non abbiamo il suo tema durante la scena (al contrario di TRF, quando John va a vedere se Sherlock è davvero morto), non abbiamo un discorso o un funerale (al contrario di TRF). Abbiamo lui che non risponde alle chiamate di Sherlock e lo allontana tramite Molly. La puntata poteva concentrarsi sul lutto di John e invece si concentra sul rapporto tra Sherlock e John.
E’ facile prendersela con John, ma vorrei ricordarvi che anche se ha mandato dei messaggi a “E”, che probabilmente è Faith Smith/la signora in rosso, dato che sono interpretate dalla stessa attrice, alla fine voleva chiudere quel rapporto perché non era libero. Ha la bussola morale un po’ scombussolata, ma ritrova la retta via in quella situazione. Per quanto riguarda la situazione con Sherlock, mi verrebbe da urlargli “MA NON E’ COLPA SUA”, però abbiamo due puntate per vedere i due fare pace, quindi attendiamo.
“E”/Signora in rosso/Faith Smith
Si è avvicinata in modo strano a John, il loro rapporto non è mai reso esplicito, anche se è… decisamente strana. Non credo l’abbiano introdotta a caso per far apparire John un uomo senza morale; sono più propensa a credere che si sia avvicinata a John per avvicinarsi a Sherlock e da qui gli eventi che vedremo in TLD.
E la Johnlock?
Non datemi dell’insensibile, perché ho analizzato anche altri punti prima di arrivare qui. Alcuni credono che la Johnlock a questo punto non possa canonizzarsi, altri invece stanno dicendo che smetteranno di vedere BBC Sherlock perché la serie tv si sta concentrando sulla relazione tra i due amici. La mia opinione? Questo allontanare Sherlock e John dovrebbe avere due obiettivi: far desiderare al pubblico anche non shippatore della Johnlock una riunificazione e arrivare ad una dichiarazione da parte dei personaggi dei propri sentimenti dopo tanto travaglio. La traiettoria è quella, il fiume porta a quello, è questa la destinazione di questo viaggio iniziato ufficialmente nel 2010 e che arriverà dove gli altri non sono arrivati. Dobbiamo solo aspettare e vedere. Soffriremo ma ne saremo felici.
Metafore
Io direi che in questa puntata troviamo i mirrors, water=emotions e telephone=heart , ma andrò a concentrarmi più sulle ultime due metafore. La presenza dell’acqua in questa puntata è assurda, ci sono spesso i riflessi dell’acqua sulla faccia di Sherlock o i rumori dell’acqua di sottofondo, per non parlare dell’acquario di Londra e la piscina. Sherlock che rischia di soffocare per colpa dell’acqua. Sherlock che rischia di soffocare per colpa dei sentimenti repressi. Ah-ehm.
Per non parlare di Sherlock che è perennemente al telefono e all’inizio vediamo Mycroft che glielo tira via dalle mani, come per dire “allontanati dal cuore, non ti porta da nessuna parte”. O Mary che chiama 59 volte John mentre lui sta con Sherlock. Io non voglio commentare.
Conclusioni
I trailer ingannano. I Mofftiss ingannano. Se vogliamo però, possiamo vedere il disegno che c’è dietro a tutto questo. Credo che vedremo chiariti i piani di Moriarty in TFP, e lo stesso vale per Sherrinford, nominato da Mycroft. Se Mary comparirà, lo farà in TFP. La scelta delle colonne sonore sono interessanti, hanno ripreso “The Lie in Leinster Gardens” più volte, hanno messo canzoni dove era più ovvio non metterle e non hanno messo canzoni dove era più ovvio metterle. Se questa puntata ci sembra sbagliata, è perché l’hanno fatto apposta. Siate forti, possiamo farcela, non è finita qui.
Per teorie e via dicendo, ho rebloggato varie meta che potrebbero risultarvi utili.
#sherlock s4#sherlock s4 spoilers#sherlock meta ita#the six thatchers#tst#t6t#taccuinodiunasognatrice#Michela parla di Sherlock
11 notes
·
View notes