#sussulto
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«Esistere è questo, pensai, un sussulto di gioia, una fitta di dolore, un piacere intenso, vene che pulsano sotto la pelle, non c’è nient’altro di vero da raccontare».
— Elena Ferrante
#esistere#modo di pensare#pensare#sussulto#gioia#dolore#frasi dolore#piacere#intenso#vene#pulsare#pelle#verità#raccontare#frasi tumblr#frasi#frasi e citazioni#elena ferrante
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Ci avete tolto la magia di una foto, la poesia di una lettera, la calligrafia, l'odore di un libro, il ritaglio di un giornale, il "ci vediamo alle otto in piazza", il negozietto di alimentari sotto casa, le infinite chiacchierate in una cabina, i baci su una panchina, la paura che rispondesse il padre al telefono fisso, il diario segreto, il pallone nel cortile, l'attesa del rewind, la dedica alla radio, l'impaccio nel ballare un lento, i giochi di società, la comunicazione.
Quando la tecnologia avrà seppellito anche l'ultimo sussulto relazionale, avrete completato l'opera inarrestabile di desertificazione emotiva, perché allora, e solo allora, ci avrete reso animali urbani, sempre più vicini, eppur così lontani.
-Michelangelo da Pisa
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Questo Paese, invece che Italia dovrebbe chiamarsi "Antonio", come quel personaggio del programma di Serena Dandini: "Avanzi". Uno che si era risvegliato dopo 20anni convinto che il mondo politico era quello di allora. Direi di si, siamo un Paese che di 20anni in 20anni proviamo ad avere un sussulto per poi ricadere in letargo. Manifestazioni, contestazioni verso i politici prepotenti, corrotti, indignazione contro una casta malefica e maleodorante e poi.. Pluffff..tutto torna come prima. La casta torna alle sue pratiche abitudinarie e a nessuno frega niente. Soldi, potere, nepotismo, malaffare, superbia, ladrocinio.. e a nessuno frega niente. Una Ministra che froda lo Stato? Boh.. Un Sottosegretario che trafuga opere d'arte e le vende all'estero? Mah..Un Presidente di Regione che favorisce amici di amici in cambio di lauti finanziamenti o un altro che usa l'auto blu per rifornirsi di cocaina? Tutto scivola come olio sull'acqua. Un Paese con stomaco come le mucche, pronto a ruminare tutto quello che potenti-prepotenti gli mettono nella mangiatoia e con la lingua come gli ippopotami, pronto a leccare la merda che quei potenti producono.Ecco, cosi ho risposto anche a chi mi chiede perche' ho sempre le cuffiette all'orecchio con la musica a "palla".. @ilpianistasultetto
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Ci avete tolto la magia di una foto, la poesia di una lettera, la calligrafia, l'odore di un libro, il ritaglio di un giornale, il "ci vediamo alle otto in piazza", il negozietto di alimentari sotto casa, le infinite chiacchierate in una cabina, i baci su una panchina, la paura che rispondesse il padre al telefono fisso, il diario segreto, il pallone nel cortile, l'attesa del rewind, la dedica alla radio, l'impaccio nel ballare un lento, i giochi di società, la comunicazione.
Quando la tecnologia avrà seppellito anche l'ultimo sussulto relazionale, avrete completato l'opera inarrestabile di desertificazione emotiva, perché allora, e solo allora, ci avrete reso animali urbani, sempre più vicini, eppur così lontani.
-Michelangelo da Pisa
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Quando conoscerai il suono di ogni anello della sua colonna vertebrale.Quando conoscerai l'accordo di ogni brivido
della sua pelle.Quando ogni suo sussulto comporrà lo spartito composto dalle tue note.Solo allora potrai dire di aver sfiorato davvero la sua più profonda intimità.
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Ci avete tolto la magia di una foto, la poesia di una lettera, la calligrafia, l'odore di un libro, il ritaglio di un giornale, il "ci vediamo alle otto in piazza", il negozietto di alimentari sotto casa, le infinite chiacchierate in una cabina, i baci su una panchina, la paura che rispondesse il padre al telefono fisso, il diario segreto, il pallone nel cortile, l'attesa del rewind, la dedica alla radio, l'impaccio nel ballare un lento, i giochi di società, la comunicazione.
Quando la tecnologia avrà seppellito anche l'ultimo sussulto relazionale, avrete completato l'opera inarrestabile di desertificazione emotiva, perché allora, e solo allora, ci avrete reso animali urbani, sempre più vicini, eppur così lontani.
Michelangelo Da Pisa
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Forse mi dimenticherai.
Lo scorrere del tempo ti aiuterà,
altri sguardi, altri sorrisi
desteranno un sussulto nel tuo cuore.
Un altro sole ti scalderà.
Altre piogge, altre lacrime bagneranno il tuo volto.
Altre brezze si confonderanno
con i tuoi sospiri
ed io non sarò più per te che un nome, un’ombra.
O forse un giorno,
quando cercando te stessa
avrai ancora affondato le mani nella vita,
quando sarai finalmente convinta
che chi sei è dentro di te,
non fuori, non nei corpi più belli,
non nei paesaggi profumi sapori più splendidi,
ma dentro di te,
forse allora mi ricorderai
e saprai che ciò che vedesti specchiato nei miei occhi fu quel luogo recondito.
Ciò che svelammo un attimo insieme
fu noi stessi.
E fu il sussulto più dolce, più vero.
Allan Riger-Brown
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E sarà difficile, credimi.
Perché quando provi i nodi in gola una volta, lo stomaco chiuso in quel sussulto di eccitazione, i pensieri che stringono più delle mani, gemiti soffocati che paiono urla, tutto il resto ti parrà incolore, blando, scipito, insapore.
Altre mani ti appariranno flaccide e fredde, il suono di altre parole diverrà quello tenue di una cantilena infantile, le altrui fantasie per nulla scandalose ed eccitanti.
E sempre ti rivedrai su quell’unico letto disfatto, le mani fra le cosce tremanti e lui: dappertutto.
- Evasioni dell'Anima -
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......La mia pelle è colma
di farfalle...
di ali in sussulto..
Svolano sui prati e si godono il miele
Il sole esiste per loro
quello rovente
immenso
più antico dei tempi..
K. Boyle
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C’è un giardino chiaro, fra mura basse,
di erba secca e di luce, che cuoce adagio
la sua terra. È una luce che sa di mare.
Tu respiri quell’erba. Tocchi i capelli
e ne scuoti il ricordo.
Ho veduto cadere
molti frutti, dolci, su un’erba che so,
con un tonfo. Così trasalisci tu pure
al sussulto del sangue. Tu muovi il capo
come intorno accadesse un prodigio d’aria
e il prodigio sei tu. C’è un sapore uguale
nei tuoi occhi e nel caldo ricordo.
Ascolti.
Le parole che ascolti ti toccano appena.
Hai nel viso calmo un pensiero chiaro
che ti finge alle spalle la luce del mare.
Hai nel viso un silenzio che preme il cuore
con un tonfo, e ne stilla una pena antica
come il succo dei frutti caduti allora.
Cesare Pavese
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Dovrei smetterla di rifugiarmi nei social per combattere la mia depressione, dico davvero. Inganno la mia mente riempiendomi il cervello di stupidi video che sono una vera e propria serotonina artificiale, scappo dai miei problemi e da quei pensieri costanti. E poi, tra stupidaggini, mi appare “how to kill yourself in fourteen days”: inizialmente sussulto, non ero su tumblr, nascondevo quel mio desiderio. Decido di leggere, leggo giorno per giorno, ho un nodo allo stomaco enorme quando leggo dei tagli sui polsi. “È la cosa da fare, ma non risolverà niente, non lo ha mai risolto”. Ho cicatrici su tutto il corpo, segni di un sollievo temporaneo che non è mai durato più di 10 minuti. Ho le lacrime agli occhi mentre continuo a leggere, è esattamente quello che ho passato in quel periodo infernale, penso ancora a suicidarmi. Ci penso sempre, ogni giorno, mi sento un fallimento, continuo ad andare avanti per inerzia ma non ho nessun interesse nella vita. Potrei morire adesso, non mi importerebbe. Continuo a leggere, con la consapevolezza che ignorare i miei pensieri non mi farà guarire, che non è normale fingere di stare bene e pensare che un giorno mi suiciderò. Non è oggi, non lo sto pianificando, ma morirò a causa della mia mente malata. “Alla fine ti farai male, l’odio verso te stesso è la tua malattia più incurabile”. Sono devastato, travolto da emozioni che avevo imparato a reprimere. Sono solo, non ho nessuno a cui dirlo: nessun amico a cui dire che sono triste o dirgli quello che penso, nessun famigliare che realmente si interessi a me. Sono solo, sono sempre stato solo. Sto sopravvivendo e lo so bene, nonostante cerchi di non darlo a vedere.
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Ci avete tolto la magia di una foto, la poesia di una lettera, la calligrafia, l'odore di un libro, il ritaglio di un giornale, il "ci vediamo alle otto in piazza", il negozietto di alimentari sotto casa, le infinite chiacchierate in una cabina, i baci su una panchina, la paura che rispondesse il padre al telefono fisso, il diario segreto, il pallone nel cortile, l'attesa del rewind, la dedica alla radio, l'impaccio nel ballare un lento, i giochi di società, la comunicazione.
Quando la tecnologia avrà seppellito anche l'ultimo sussulto relazionale, avrete completato l'opera inarrestabile di desertificazione emotiva, perché allora, e solo allora, ci avrete reso animali urbani, sempre più vicini, eppur così lontani.
-Michelangelo da Pisa
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🇮🇹:*sussulto* O△O🕯️tiprego spero che zooble e princess loolilali vengono solleticate in questa nuova puntata >//< 🕯️
🇺🇸:*gasp* O△O🕯️pls i hope zooble and princess loolilalu get tickled on this new ep >//<🕯️
#cute gore#かわいい#no kink interaction#sfw interaction only#solletico#:3#tw blo0d#annuncment#🕯️lee!zooble will be canon🕯️#🕯️lee!princess loolilalu will be canon🕯️#lee!zooble#lee!princessloolilalu#tadc tickles#gooseworx#glitch productions#PLS#minor supporter interaction only#🕯️zooble will get tickled in the ep 2 🕯️#🕯️i hope princess loolilalu get tickled🕯️#new episode#🙏#omg#tadc ragatha#pomni#jax#tadc gangle#tadc kinger#tw g0r3#jojifuku#yamikawaii
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Si cresce così tra un giorno di pioggia ed uno di sole, tra un colpo all’anima e un sussulto del cuore.
Valeria Molinaro
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Ci avete tolto la magia di una foto, la poesia di una lettera, la calligrafia, l'odore di un libro, il ritaglio di un giornale, il "ci vediamo alle otto in piazza", il negozietto di alimentari sotto casa, le infinite chiacchierate in una cabina, i baci su una panchina, la paura che rispondesse il padre al telefono fisso, il diario segreto, il pallone nel cortile, l'attesa del rewind, la dedica alla radio, l'impaccio nel ballare un lento, i giochi di società, la comunicazione.
Quando la tecnologia avrà seppellito anche l'ultimo sussulto relazionale, avrete completato l'opera inarrestabile di desertificazione emotiva, perché allora, e solo allora, ci avrete reso animali urbani, sempre più vicini, eppur così lontani.
-Michelangelo da Pisa
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C'è un giardino chiaro, fra mura basse, di erba secca e di luce, che cuoce adagio la sua terra. È una luce che sa di mare. Tu respiri quell'erba. Tocchi i capelli
e ne scuoti il ricordo.
Ho veduto cadere
molti frutti, dolci, su un'erba che so, con un tonfo. Così trasalisci tu pure al sussulto del sangue. Tu muovi il capo
come intorno accadesse un prodigio d'aria e il prodigio sei tu. C'è un sapore uguale
nei tuoi occhi e nel caldo ricordo.
Ascolti. La parole che ascolti ti toccano appena. Hai nel viso calmo un pensiero chiaro che ti finge alle spalle la luce del mare.
Hai nel viso un silenzio che preme il cuore con un tonfo,
e ne stilla una pena antica
come il succo dei frutti caduti allora.
Cesare Pavese
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