#su mio suggerimento
Explore tagged Tumblr posts
deathshallbenomore · 2 years ago
Text
.
10 notes · View notes
greatmoonballoon · 10 months ago
Text
Questa è l'ennesima volta in dieci anni che tento di gestire un blog qui su tumbrl promettendo sempre che non lo chiuderò di nuovo.
Perché Tumblr? Avevo bisogno di uno spazio più sereno, un angolino tranquillo senza occhi indiscreti di gente che mi conosce. Instagram è troppo popolare, su thread c'è troppa confusione e becco gente che non osavo aggiungere nemmeno ai tempi di facebook!
Qui dentro sembra di stare in un angolino di una calda e accogliente libreria, una tazza di thè fumante e alle orecchie la propria musica preferita. Il mio rifugio ideale!
Chi sono io? Una ragazza imbranata, sempre con la testa fra le nuvole che prova a capire come si faccia a vivere su questo pianeta. Non mi hanno dato un copione quindi sto improvvisando! Se avete qualche idea suggerite pure che i consigli sono ben accetti ahah
Chiunque leggerà questo blog siete benvenuti 🤍
Piccolo suggerimento ma importante: ho aperto questo blog in maniera anonima perché è come un diario per me. Se avessi voluto mettere in mostra me stessa e la mia identità lo avrei già fatto quindi astenetevi dall'invadenza riguardo spiegazioni e domande personali su ciò che scrivo. Non sono neanche alla ricerca di situazioni sentimentali e flirt di varia natura. Grazie ☺️
Tumblr media
102 notes · View notes
salfadog · 3 days ago
Note
Domanda sul "posto" dei cani.
Leggevo quanto hai scritto sull'attivismo quando arrivo all'esempio che hai fatto: "Faccio un esempio: il cane non deve dormire sul letto perché deve stare al "suo posto" altrimenti diventa dominante e poi vi mangerà nel piatto. (fallacia logica, indovinate quale?)".
Avendo conosciuto negli ultimi anni diversi allevatori, educatori e addestratori, ho notato che non c'è una posizione univoca su quali sarebbero i posti usati dagli umani che dovrebbero o no essere condivisi con i cani.
In particolare mi è sembrato di capire che c'è una certa ostilità, da parte di chi addestra cani ed è un po' più avanti con gli anni, verso il condividere il divano o il letto adducendo come motivazione una lotta di potere o, come scritto da te con quello che mi sembra sarcasmo, "ci mangerà nel piatto".
Personalmente ritengo il non condividere certi spazi come il divano una perdita di buone occasioni per stare vicini, coccolarsi e più in generale essere un branco basato sulla voglia/bisogno di essere insieme ma mi rendo conto che il mio è un pensiero dato unicamente dall'affetto che provo per Joe (il mio cane) e Sam (il cane di mia sorella).
Mi chiedevo se veramente esista per la scienza cinofila "il posto del cane" o se è una concezione nata dal bisogno di certe persone di una gerarchia, di sentirsi padroni del cane e non compagni di vita.
Tu che ne pensi?
Ciao @biggestluca
ma che bella domanda!
@kon-igi ti saprà sicuramente dire cosa sto urlando in questo momento dopo aver letto la tua domanda, qui agevolo un suggerimento.
Tumblr media
Intanto stabiliamo che non esiste un posto adatto al cane che non sia vicino a noi e più vicino è, più il cane avrà modo di rilassarsi completamente solo grazie al contatto fisico.
Dopotutto siamo entrambi mammiferi sociali.
Se ci sono problemi come aggressività e protezione della cuccia si lavora su quei problemi e li si risolvono, dormire insieme è un'attività che comporta limitazioni e rispetto reciproci e bisogna saperlo fare.
Se lo ricordo faccio una foto di un setter che mi dorme sul petto (ma sta imparando che non è necessario) e in quel caso gli dobbiamo insegnare che non è il modo più efficace di riposare assieme.
Se vuoi approfondire puoi leggere questo ma le nuove ricerche in etologia stanno smantellando tutta la teoria del capobranco come la intendevamo (e purtroppo alcuni ancora la intendono).
Tumblr media
Purtroppo un cambiamento di paradigma scientifico, soprattutto di questa portata, che promuove gli animali da semplici macchine biologiche a esseri dotati di coscienza perché, in modo equivalente al nostro, "sentono" il mondo a livello emotivo, è un passaggio che alcuni non riescono o si rifiutano di fare per il peso delle responsabilità che dovrebbero assumersi per le loro azioni passate.
E con alcuni sto parlando anche di me e tutto quello che sto facendo da allora è per rimediare al dolore che ho inferto inutilmente.
In generale quando senti parlare di "dominanza", "capobranco" intesi in mdo autoritario piuttosto che come "base sicura" di riferimento sei di fronte a un residuato di un mondo che non sparirà mai troppo presto ma che non ha nessun fdondamento scientifico se non i testi di 50/100 anni fa e capirete che da allora la scienza di passi avanti ne ha fatti diversi.
La prossima volta che ti diranno cose del genere (il cane non può salire sul divano) chiedi come mai e ascolta con attenzione le motivazioni: è un ottimo esercizio per imparare a riconoscere le fallacie logiche.
Infine per chi non vuole che il cane salga sul divano o sul letto perché non li vuole sporcare (punto di vista assolutamente legittimo) può trovare un compromesso usando una copertina su cui fare "ancoraggio" e insegnarli a starci sopra in modo da non rischiare di imbrattare magari tutto di fango.
Se avete dubbi, chiedete pure, ho un sacco di peccati da scontare.
E ricordate sempre il decalogo di Vaira, il punto 3 se non ricordo male recita così:
Tu non sei il capobranco.
Al massimo il suo migliore amico e mentore.
Tumblr media
Qui la gif di quando @kon-igi venne a trovarmi la prima volta.
27 notes · View notes
susieporta · 4 months ago
Text
Anni fa, agli inizi della mia
carriera, un amico e collega più anziano di me mi disse
che la vita fino a una certa età serve per mettere insieme
cose, pensieri, persone.
Poi, da un certo punto in poi, si deve avere l'accortezza e la
saggezza di iniziare a mollare la presa.
Prima che sia tardi.
Lasciare andare, se hai fortuna con calma e
progressivamente, un pezzo alla volta.
Fino a presentarti all'appuntamento nudo come quando sei
venuto al mondo.
Mi disse che sperava che le sue ultime parole fossero :
"Ecco qui. Sono pronto."
Certo che non piace sentirsi ricordare un fatto che mette in
crisi business plan e marketing e social media manager.
Soprattutto su pagine come queste.
Dove si cerca giustamente di sistemare il primo di pezzo di
vita.
Ma in questa epoca di vite sgangherate e smemorate
ispirate ai reel e tik tok degli altri, vivendo sempre nella
speranza di sfuggire ad una resa dei conti che ci metterà di
fronte ad un bilancio di dare e avere probabilmente in
passivo di amore, penso che sia un suggerimento che
dovrei tenere davvero caro.
Perdo e perderò molti pezzi a cui tengo, di cui sono
innamorato e geloso.
Pezzi miei e pezzi altrui.
Pezzi di proprietà e pezzi che non sono mai stati miei.
Una Caporetto esistenziale inevitabile.
Ma anche tutto questo perdere avrà un minimo di senso, se
mi ricorderò, già da ora, che tutto, mio e non mio, è solo un
noleggio, un prestito, un affitto, un comodato d'uso al
massimo.
Da ritornare in buono stato e spalmato di amore.
Almeno in pareggio di bilancio.
Almeno per farmi ricordare bene
Anche su queste pagine.
Sebastiano Zanolli
9 notes · View notes
turuin · 6 months ago
Text
Day 17
Giorno 17 - ieri.
Totale caffè bevuti, 2. Mi auto-applaudo: con il livello dei pasti di ieri e con la macchinetta sempre a disposizione, questo è un risultato nel risultato.
Trattandosi di un pranzo di compleanno per mia figlia, eviterò di fare il solito resoconto (a ciò basti una delle frasi più belle della lingua italiana tutta, e cioè: pasta al forno). A cena, in ogni caso, abbiamo finito quello che era rimasto dal pranzo.
Ho pregato mia madre di reintegrare qualsiasi genere di verdura da oggi in poi, di già perlomeno si è messa a preparare delle zucchine per la pasta.
La torta SG era molto buona e merita un piccolo aneddoto.
Avevo ordinato questa torta già durante il viaggio di arrivo, ed il forno che l'ha preparata mi aveva dato appuntamento ieri, a mezzogiorno, per ritirarla. Naturalmente mezzogiorno era più da vedersi come una indicazione di massima, un suggerimento, che non un vero e proprio appuntamento; e per fortuna sono andato a ritirarla da solo, senza la milanese che altrimenti avrebbe iniziato a sbuffare e piantare casini. Io invece ho detto al personale che non c'era problema: hanno chiamato il pasticcere che ha dato un tempo d'attesa di mezz'ora, per cui ho deciso di andarmene a fare un giro. Ne ho approfittato per andare a visitare la tomba di mio padre e metterci qualche fiore fresco, scambiarci due parole in silenzio, immerso nella pace unica che solo un cimitero d'estate può trasmettere. Torno al forno alle 12:35 abbondanti, ancora nessuna consegna: le ragazze, molto imbarazzate, chiamano il titolare, che sta arrivando. Si scusano profusamente. Mi offrono un succo di frutta, nonostante le mie rassicurazioni (sarebbe stato un caffè ma, visto? Non ho trasgredito alla regola) e quando, infine, il titolare arriva, mi offre uno sconto sul prezzo vista l'attesa - ancora una volta, nonostante io gli avessi detto (e sinceramente) che non era necessario. E lo credo tuttora: era 14 di agosto per tutti, specialmente per loro che dovevano fare fronte a un numero eccezionale di consegne. Però ho apprezzato molto il gesto, e la cordialità dei titolari, e ho pensato che forse preferisco un mondo che arriva un pelo in ritardo sulle consegne ma che non risparmia qualche sorriso e del calore umano. Ovviamente la mia coniuge mi aveva già mandato dei messaggi nei quali esprimeva il proprio lombardo disappunto per questa gente che non rispetta gli appuntamenti dati, ma che ci volete fa'... è calabrese anche lei, sotto sotto, e sono sicuro che prima o poi abbraccerà il suo retaggio. Pranzo con i fratelli, le nipoti etc. Riflessione: la mia famiglia è perennemente settata sul livello 11 in una scala da uno a dieci, su qualunque interazione. Ormai riesco a prenderli solo a piccole dosi, estraniandomi dagli infiniti duelli in punta di spada e di fioretto che si scatenano ogni cinque minuti e per - letteralmente - qualsiasi motivo. Mi porto dietro anche questa eredità genetica che cerco di combattere giorno per giorno, conscio però che venga fuori tutta, e bella prepotente, ogni volta che decido di duellare anche io. Per fortuna, non succede troppo spesso: ho sempre l'idea del buon Miyamoto Musashi che cercava di combattere solo battaglie nelle quali fosse possibile avere un vantaggio sull'avversario (e se pensate che sia disonorevole, dovreste investigare un po' della storia della sua vita: è illuminante).
Oggi niente mare per evitare calca e caldo, forse pomeriggio al cinema, per far vedere Inside Out 2 ai nanetti.
Mi godo la brezza incessante della città del vento che passa, come ha sempre fatto, dal salotto alla cucina di casa mia.
6 notes · View notes
a-tarassia · 2 years ago
Text
Sono allergica. Nel senso che appena i fiori iniziano a fare sesso e nell’aria si riempie di polline a me si prosciuga la pelle, gli occhi, la gola, il petto, i capelli, gli organi interni, le ossa, la vita, l'anima e poi mi esce tutto dal naso. Allora ieri, su suggerimento di un mio amico che di lavoro giuda barche, mi sono fatta convincere a fare i lavaggi nasali che lì per lì, con soluzione salina e siringa non mi è sembrata una roba così assurda o tremenda, oltre che dopo il 5° lavaggio dalla narice destra mi è uscita una palla di muco credo fosse lì dai tempi della preistoria e mi son sentita fica e libera di respirare a pieni polmoni, non fosse che non funziona così, infatti la notte le vie respiratorie sembravano il deserto dei tartari, gole profondissime di arsura e rotoli di fieno. Lo dico alla dottoressa che mi ha risposto: brava stronza. Del resto il mio amico porta barche. Allora a causa di ciò io stamattina alle sei ero sveglia e pure la gatta mi ha mandato affanculo e non sapevo che cazzo fare che l’allergia ti da solo voglia di chiuderti in un armadio fino alla fine dei tempi, finchè la vita non smette e la natura non viene finalmente annientata per lasciare spazio infine alle AI di simulazione che ci liberano dal male e amen. Dunque in questa situazione mentale ho preso la decisione più disperata della mia vita: ho iniziato Infinite Jest in inglese.
E come mai proprio questo libro così spensierato voi direte? Questa è un’altra storia di pianeti che girano e persone che ritornano e merita uno spazio tutto suo, ma vi posso dire solo questo al momento: la vita non è mai banale, nemmeno quando lo sembra.
27 notes · View notes
spilladabalia · 2 years ago
Text
Tumblr media
A partire dal 2004, su suggerimento di un’amica, Lorenzo Castore inizia a frequentare Catania e in particolare il quartiere di San Berillo che è da sempre stata la zona delle prostitute, soprattutto dei travestiti, un territorio a parte nel cuore della città.
“Glitter Blues” è un racconto di vite marginali in un percorso di ricerca del proprio posto nel mondo attraverso una coraggiosa tensione alla libertà dell‘affermazione della propria identità, che spesso rivela una natura più complessa e contraddittoria di quello che è considerato “normale” dalla società borghese e dal suo giudizio retrogrado su cosa è bene o male, giusto o sbagliato.
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
Sulla Soglia.
Fotografie di Lorenzo Castore
Testo di Francesco/Franchina Grasso
Ormai ho perduto il conto degli anni passati su questa soglia, tanto che mi è difficile immaginare persino il numero degli uomini che l’hanno attraversata. Sembra ieri che il mio incerto destino e la mia bellezza di giovane donna mi hanno portato in questa casa appartata a cercare il futuro. Strana idea quella di cercare la propria vita tra le pieghe di quella degli altri, eppure è nella coesistenza con gli altri che ha preso forma e si è concretizzata l’unica vita che per me era possibile.
Così, lungo tutto questo tempo, su questo gradino consumato e nella penombra di una squallida stanzetta, ho visto maturare tra un amplesso e l’altro tutta la mia vita e sfumare tutte le mie aspirazioni.
Tra una sigaretta fumata a metà ed un caffè trangugiato in fretta, una gran parte di mondo è sfilato davanti ai miei occhi e tra le mie gambe. 
Ad ogni incontro ho dato tutto il calore che mi è stato richiesto, forse per un senso di fratellanza e di condivisione nascosti nel profondo del mio cuore. Sono stata amante, moglie, sorella e madre. 
Ho vestito i panni squallidi della prostituta dalle calze a rete lacere e gli abiti della gran signora. Ho gridato parole sguaiate e taciuto nei silenzi pieni di vergogna del sesso. 
Ho cercato amore senza mai trovarlo, nella dolorosa disillusione di scoprire di esser fatta solo per dare e non anche per ricevere. 
Quante offese mi hanno gettato addosso per tenermi a distanza dalla vita degli altri, quella cosiddetta “normale”. E quanta violenza ho subito in questo quartiere squallido e angusto, e tuttavia raro luogo di testimonianza di vera umanità.
In tutti questi anni ho visto vizi, bassi istinti, desideri segreti svelarsi per poi assopirsi, per poi risorgere ed appagarsi ancora, in un ciclo continuo che è nato con l’uomo e che solo con esso morirà.
Ma adesso, adesso che la mia bellezza volge al termine, che ogni speranza d’una vita diversa è sepolta nelle pieghe del passato, non ho che te, sconosciuto uomo, che rallenti il tuo passo davanti alla mia porta socchiusa. Con disperata speranza, mi rivolgo a te, a te uomo che hai bisogno d’un po’ di calore nelle sere piovose, a te che cerchi un abbraccio, una carezza ed una parvenza d’amore, a te che fuggi ogni effimera illusione. E’ di te che ho bisogno adesso, del tuo flebile calore, dei tuoi mezzi abbracci e del tuo amore a tempo, per curare le profonde ferite che solcano il mio cuore. Quando tu lo vorrai, allora, se è di me che avrai bisogno ancora, mi troverai qui anche domani, qui, ancora, ad aspettarti malinconica, sul gradino consumato di questa soglia.     
Glitter Blues © Lorenzo Castore 2004-2021, (p) Blow Up Press 2021. "Sulla soglia" by & © Franchina Grasso.    
9 notes · View notes
1solone · 2 years ago
Text
ELENA DI SPARTA
(Elena di Troia - Elena)
Elena fu allevata in casa di Tindaro e ancora giovinetta fu al centro di numerosi miti di seduzione: Teseo la rapì che era ancora fanciulla.
Elena infatti era ritenuta la donna più bella del mondo, e poiché i pretendenti erano numerosi, Tindaro, sotto consiglio di Ulisse, lasciò che ogni decisione fosse della ragazza, onde evitare che una sua interferenza potesse causare una guerra.
La scelta cadde su Menelao, principe di Micene, che sposandola divenne re di Sparta. Dalla loro unione nacque Ermione.
La sorella Clitennestra sposò invece Agamennone, fratello di Menelao.
I pretendenti e il «giuramento di Tindaro»
«E molte vite sono morte per me sullo Scamandro,
e io, che pure tanto ho sofferto, sono maledetta,
ritenuta da tutti traditrice di mio marito
e rea di avere acceso una guerra tremenda per la Grecia.»
Quando fu in età da marito tutti i capi Greci pretesero la sua mano. Siccome la loro rivalità rischiava di generare un conflitto, su suggerimento di Ulisse, Tindaro sacrificò un cavallo sulla cui pelle fece salire i pretendenti per farli giurare che, chiunque fosse stato il fortunato sposo, tutti avrebbero dovuto accorrere in suo aiuto nel caso qualcuno avesse tentato di rapirgli la sposa.
Quando era ormai moglie di Menelao Elena venne rapita dal principe troiano Paride e il patto di solidarietà stipulato tra i pretendenti alla sua mano spinse gli stessi, con a capo Agamennone, a dichiarare guerra a Troia.
Elena sui bastioni di Troia, nella quale Gustave Moreau raffigura una Elena inespressiva, con una faccia vuota o angosciata.
Per vendicare il rapimento di Elena da parte del principe troiano Paride (al quale Afrodite aveva promesso la più bella delle donne) Menelao e suo fratello Agamennone organizzarono una spedizione contro Troia chiedendo aiuto a tutti i partecipanti al patto di Tindaro.
Nell'Iliade Elena è un personaggio tragico, obbligata a essere la moglie di Paride dalla dea Afrodite.
Nessuna colpa le può essere rinfacciata, data la sua incolpevole bellezza, anche se le si dà la colpa della guerra che insanguina Troia e se lei stessa si rimprovera continuamente di essere la causa di tanti mali, sebbene sia consapevole che, in definitiva, quanto accaduto è dovuto al Fato.
Non è una donna felice, disprezza Paride ed è invisa a molti troiani: solo Priamo ed Ettore si mostrano gentili con lei, e in occasione della morte di quest'ultimo, Elena proverà un sincero dolore.
Alla morte di Paride Elena è costretta a sposare il fratello Deifobo.
I greci fanno irruzione nella camera da letto trovando Deifobo addormentato e ubriaco.
Le versioni a questo punto divergono: sia per quanto riguarda l'identità dell'uccisore di Deifobo (Menelao, Ulisse o entrambi) sia sul fatto se il troiano si fosse risvegliato o no.
Nel secondo libro dell'Eneide, durante l'incendio di Troia, Enea vede da lontano Elena ed è preso dall'impulso di ucciderla, ma ne viene dissuaso dalla madre Venere, che lo esorta a fuggire dalla città con i familiari.
Nell'Odissea Elena appare riconciliata con il marito e tornata a Sparta per regnarvi al suo fianco, anche se malvista dai sudditi.
Si narra anche che Oreste avesse cercato di ucciderla.
Secondo altre versioni ebbe una fine misera. Altre ancora la divinizzano insieme ai fratelli Castore e Polluce.
Venere salva Elena dalla furia di Enea, Jacques Sablet, 1779.
Un'altra versione vuole che, dopo la morte di Menelao, due figli naturali di costui cacciassero Elena e la costringessero a rifugiarsi presso Rodi, dove Polisso la fece impiccare per avere causato la morte di tanti eroi sotto le mura di Troia, fra cui suo marito Tlepolemo.
Il mito di Elena è descritto nell'Iliade e nell'Odissea, ma molti poeti successivi a Omero modificarono il personaggio e la sua mitologia. Alcune leggende la indicano figlia di Nemesi, la dea della vendetta e della giustizia. Euripide, nella tragicommedia Elena, segue quel filone mitico secondo cui Elena non fu mai rapita da Paride né visse a Troia né fu ripresa da Menelao, ma sempre visse nascosta in Egitto, costretta da Era che mise al posto suo, a Sparta, un'immagine d'aria, un simulacro vivente, per ingannare Paride e vendicarsi di non essere stata scelta al posto di Afrodite.
Così sono esistite due Elena, una in Egitto e una a Troia.
Inoltre, secondo altri miti, le anime di Elena e Achille, dopo la morte e la discesa nel Tartaro, furono assunte nell'Isola dei Beati (o Campi Elisi) per i loro meriti, e lì ebbero un figlio, Euforione.
Secondo una variante del mito, fu Elena, divenuta dea dopo la morte, a discendere negli Inferi attratta dall'ombra di Achille per giacere con lui generando il semi-dio Euforione.
I personaggi di Elena ed Euforione, seppure con molte varianti, sono ripresi da Goethe nel suo Faust.…‿ℒℴνℯ⁀❣🌹
Tumblr media
2 notes · View notes
wordsmusicandstories · 10 days ago
Text
Acrostico 🔤  
🄵 🄴 🄱 🄱 🅁 🄰 🄸 🄾 Con l’inizio del nuovo mese, su suggerimento di Eletta Senso (qui), propongo un acrostico sulla parola FEBBRAIO. Ecco il mio testo: FebbraioE’Breve maBisognaRicordarsi diApprezzare il valoreInnegabile diOgni giorno. Se volete giocare con noi, aggiungete le vostre creazioni nei commenti. Saranno pubblicate qui sotto⤵️ The first language game suggested this week is an Acrostic…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
zarfel · 22 days ago
Text
Con gennaio erano arrivate nuove nevicate e temperature che avevano avvolto il castello in una morsa gelata, imbiancando il paesaggio e creando un'atmosfera immobile e rarefatta. Nessuno quel pomeriggio aveva avuto il coraggio di uscire, eccetto il sottoscritto, e forse un'altra persona, se non aveva già deciso di darmi buca. 
Sospirai e tentennai il capo, sentendomi idiota ad avere quei pensieri. Era ridicolo essere ancora così incerti sui sentimenti di un altro, quando aveva già pienamente dimostrato quanto fosse serio e quanto fossi importante per lui. Era pur sempre stato lui a chiedermi di vederci. 
"Un appuntamento con Derfel." Ripetei tra me a bassa voce, per autoconvincermi. Non era nemmeno il primo appuntamento, ma una parte di me trovava ancora l'idea surreale, e mi sentivo immerso in un sogno da cui mi sarei potuto svegliare da un momento all'altro.
Mi sfregai le mani avvolte dai guanti, soffiando una nuvola di condensa. Derfel mi aveva chiesto di aspettarlo dietro alle serre, lontano da occhi indiscreti. Di sicuro nessuno sarebbe venuto a curiosare con quel gelo.
"Scusa per il ritardo." La sua voce mi sorprese, un brivido mi percorse la schiena e raddrizzai le spalle, prima di girarmi. Mi incantai per un secondo a guardarlo: le guance arrossate per il freddo, la sciarpa attorno al collo e a coprire la bocca e il naso. Si vedevano solo gli occhi, azzurri e scintillanti; intuii che stava sorridendo. 
"Non sei in ritardo," con un sorriso impacciato gli tirai giù la sciarpa scoprendo il naso e la bocca. Appoggiai appena le labbra sulle sue.  "Sono arrivato in anticipo, scusa per l'impazienza."
Roteò gli occhi. "Sono io che mi dovrei scusare. Non so ancora perché ti ho chiesto di vederci fuori, fa freddissimo," si lamentò, tuttavia fece cenno di seguirlo.
"Va benissimo," sussurrai lanciando un'occhiata dietro, verso le finestre illuminate di Hogwarts.
Ben presto fummo al limitare della foresta, alberi imbiancati e suolo ghiacciato che scrocchiava sotto i nostri stivali. Non era il posto più romantico che si potesse trovare, ma era tranquillo e soprattutto privato. E questo ci bastava. Ci eravamo fermati in una radura al riparo dagli alberi, al margine della Foresta Proibita. 
"Quindi, che programmi abbiamo? Continuerai a deliziarmi anche oggi con i duecento modi per utilizzare la cacca di drago?" Lo presi in giro e gli diedi una leggera spallata. 
"E io che pensavo fosse l'apice del romanticismo." Scherzó, fingendosi offeso. 
"Non saprei. Sei tu l'esperto di cose romantiche." 
La mia mano trovò la sua, dapprima con incertezza, ma la sua presa si fece subito ferma e decisa. Mi tirò verso di lui e mi accorsi che teneva qualcosa sotto il mantello. Estrasse un involucro avvolto nella stoffa, sciolse i nodi che lo legavano e mi presentó una palla di fiocchi di neve incantati: brillavano e tremolavano sospesi sui suoi palmi come piccole stelle, illuminandogli il volto. 
"Questi vengono dal laboratorio di mio padre," spiegò trattenendoli nelle mani chiuse a coppa. "Li ha usati a Natale per decorare alcune vetrine. Pensavo potessimo usarli per—"
"Un'epica battaglia a palle di neve?" Lo interruppi.
Derfel sorrise prima di alzare lo sguardo, negli occhi un luccichio di sfida. "Mi sembra un ottimo suggerimento." 
L'ora successiva passò in un turbinio di risate, corse, inseguimenti tra gli alberi e battaglie all'ultimo sangue. I fiocchi di neve incantata si mescolavano a quelli raccolti da terra, creando proiettili dall'andatura erratica e dai movimenti imprevedibili. Quando alla fine collassammo l'uno sull'altro sul manto nevoso, mi sentivo infreddolito, bagnato, senza fiato, ma anche incredibilmente felice. Strinsi Derfel in un abbraccio, buttando indietro la testa e fissando lo sguardo sul cielo del tardo pomeriggio, già crepuscolare, ma irradiato da quella particolare irridescenza emanata dalla neve.
Il ragazzo si mise sulle ginocchia e mi aiutò a tirarmi su. "Non sapevo fossi così bravo a giocare a palle di neve." Ammise, rialzandosi e scrollando pezzi di ghiaccio da una spalla, dove l'avevo colpito poco prima.  
Mi alzai anche io e inclinai la testa, guardandolo di traverso, "pensavi mi sarei fatto battere da te? Lo sai benissimo che sono competitivo."
"Non ho detto questo!" Esclamò mettendosi sulla difensiva; guardò la mia espressione offesa e rise. "È solo che hai questa aura studiosa, seria, inavvicinabile. È strano vedere il tuo lato... giocoso." 
Inarcai un sopracciglio. "Giocoso?" Sospirai e scossi la testa, "per tua informazione, Cadarn, sappi che non sono un tipo completamente noioso." 
"Davvero Bosch?" Esclamò poco impressionato, "pensavo fossi nato col libro di pozioni in mano."  
Mi abbassai per prendere una manciata di neve e mi lanciai per infilargliela dietro il collo, ma si spostò repentinamente all'indietro. "Non vale prendere di sorpresa!" Mi accusò con una risata. 
Lo afferrai per il bavero del mantello e lo attirai a me, guardandolo da sotto in su con aria seria. "Mi sottovaluti, Cadarn." Sbuffai dalle narici, "potrei sorprenderti, non sai nemmeno cos'ho in serbo."
Lo vidi sussultare, ma si riprese in fretta e mi afferrò i fianchi avvicinando i nostri corpi. "Credo di riuscire a starti dietro, lo sai?"
Per un attimo ci guardammo in silenzio, le battute lasciarono spazio a qualcosa di più intimo. Alzai una mano sul suo viso e gli spostai una ciocca di capelli dalla fronte. Sebbene indossassi i guanti, potevo immaginare la sensazione della sua pelle sotto le mie dita.
"Sto bene qui," mormorai, la voce tradiva solo un leggero tremolio. "Con te."
Derfel annuì e si fece serio, come in contemplazione di quel nostro momento di raccoglimento. "Anche io."
E poi mi baciò. Non era di certo il nostro primo bacio, ma era diverso dagli altri, aveva un ché di familiare e intimo, come se avessimo superato uno scoglio nella nostra relazione. 
Quando ci staccammo l'uno dall'altro, gli sorrisi. "Quindi, cosa si fa ora? Vogliamo una rivincita o rientriamo, prima di congelare del tutto?"
Rise sommessamente, "torniamo al castello. Consideriamo questo un pareggio, tanto la prossima volta vinco io."
Lo presi per mano, tornando sui nostri passi in direzione di Hogwarts. "Vedremo, Cadarn, ma fossi in te non ne sarei così sicuro."
Derfel mi trasse a sé e mi prese per la vita. Gli appoggiai la testa sulla spalla e chiusi gli occhi un istante. Se era un sogno, era uno di quelli da cui non mi sarei mai più voluto svegliare.
0 notes
vaerjs · 1 month ago
Note
C'è anche l'opzione di rivendere su piattaforme tipo Vinted, nel caso tu non trovassi a noleggio e decidessi per l'acquisto del nuovo. Apprezzo moltissimo il tuo sforzo per la sostenibilità 💓
Ciao! Grazie mille per il suggerimento e per aver apprezzato il mio impegno verso la sostenibilità, significa davvero tanto.
L’idea di rivendere su piattaforme come Vinted è sicuramente valida, ma devo ammettere che ho sempre avuto un po’ di difficoltà a rivendere i miei capi lì. Forse non scelgo le giuste descrizioni o magari sbaglio qualcosa nel processo. Se hai esperienza o consigli da darmi su come ottimizzare le vendite, sarei felicissima di ascoltarli!
Grazie ancora per il tuo messaggio 🫰🏻
1 note · View note
ziosam6 · 3 months ago
Text
17 – 23 settembre 2024 – AIDA OVEST sia!!!
Tumblr media Tumblr media
Spesso diciamo fare “di necessità virtù”. La necessità, in questo caso, era trovare un modo per essere autonomo il più possibile in mancanza della patente di guida momentaneamente revocata. La virtù, come conseguenza, è divenuta la bicicletta.
Ogni giorno dovevo fare circa 40 km per andare e tornare dal lavoro; ai quali se ne aggiungevano circa la metà per tutti i giri che facevo “fuori via” per trascorrere il tempo tra un impegno e l’altro.
Il pensiero agli inizi era assai preoccupante in seguito, dopo le prime tratte riuscite con successo, vedendo che la cosa era fattibile ho iniziato a prenderci gusto ed anche ad appassionarmi. Era una gioia muovermi in bicicletta ed il mio sguardo iniziava a puntare lontano ad una parola sempre ammirata ma mai sentita che potesse essere mia un giorno: cicloturismo.
Il viaggio pensato per primo e sul quale fantasticavo essere fatto a breve era quello di raggiungere i miei parenti a Torino. Prima o poi ci andrò, mi ripetevo. Nel frattempo in bici sono giunto a Bibione, Lido degli Estensi, Cesenatico, Trieste, Capodistria e tante altre piccole destinazioni giornaliere.
Quest’anno avevo deciso dovesse essere l’anno zero. Quello in cui il momento è giunto e si parte. In Piemonte vi giungono varie ciclovie, quella del Po la più conosciuta ed altre minori. Queste ultime sono tutte raggruppate in un unico itinerario denominato AIDA (Alta Italia Da Attraversare) che collega Trieste – Verona nella parte Est e Verona – Moncenisio per la parte Ovest. Nessun dubbio: AIDA Ovest sia!!!
Scelto il periodo, scelto il tragitto, ipotizzato in quante tappe farlo e come alimentarsi e dormire manca da scegliere la compagnia per il viaggio. Squadra che vince non si cambia e quindi, anche in questo viaggio, ho scelto la compagnia di sempre: la mia.
Molti hanno sempre mosso critiche a riguardo con mille paure e preoccupazioni anche plausibili. Io ho sempre sostenuto, ed anche questo viaggio n’è stato la conferma, di viaggiare da solo ma di non essere mai solo. Lungo la strada incontri sempre qualcuno a sostenerti, aiutarti o, semplicemente, salutarti.
Di seguo non voglio perdermi nella descrizione dettagliata delle tappe ma riportare solamente fatti significativi vissuti appunto lungo “La Strada”.
Prima tappa: Verona (Bussolengo) – Brescia (Travagliato)
Questa prima tappa la si può riassumere in una parola: imprevisti. Maltempo, strade chiuse e non segnalate, deviazioni di percorso, salite più impervie di quanto fossi preparato, tempi idealizzati non corrispondenti a quelli reali ma tutto affrontato con il sorriso e l’entusiasmo del primo giorno di viaggio.
Seconda tappa: Brescia (Travagliato) – Milano
Questa tappa doveva dividersi in due ma a causa della partenza ritardata di un giorno ho dovuto fare una tratta in treno per rimettermi al pari sulla tabella di marcia. Infatti. Ripartito da Travagliato percorro una decina di km fino a Romano. Prendo il treno e raggiungo quella che avrebbe dovuto essere la metà della seconda tappa ovvero Treviglio. Da qui il viaggio è proseguito lungo l’Adda prima ed il canale della Martesana poi. Tutta sede propria lontano dal traffico. Una vera gioia pedalare e respirare l’aria Manzoniana come riportava la targa sopra un bel ponte attraversato.
Terza tappa: Milano – Novara
La vera tappa cicloturistica per eccellenza. Lascio la Lombardia per giungere in Piemonte. È la più lunga di tutto il tragitto. Ho perso una borsa strada facendo avvisato da un ciclista solitario prima e raggiunto da un altro gruppo di ciclisti che hanno recuperato la mia borsa dopo. Questi ultimi inoltre percorrevano un tratto comune al mio. Quindi mi hanno aspettato e fatto compagnia per un po’ di km lasciandomi qualche utile suggerimento. Infine è stata l’unica notte trascorsa all’addiaccio su una panchina nel parco centrale della città.
Quarta tappa: Novara – Vercelli (Lamporo)
Anche questa tappa è stata divisa in due perché non riuscivo ad arrivare a Torino con una tirata di oltre 120 km. Inoltre il percorso segue un’antica via della Francigena su cui ciclisti e pellegrini procedono insieme nella stessa direzione e meta. La notte è trascorsa presso un’accoglienza pellegrina in un ostello donativo. Una realtà sconosciuta ma che ho potuto conoscere e su cui mi si è aperta una finestra su un mondo vasto e ancora abbastanza sconosciuto che ho avuto modo di approfondire.
Quinta tappa: Vercelli (Lamporo) – Torino
Infine l’ultima tappa: la più difficile. Difficoltà data dalla stanchezza di 5 giorni sui pedali. Difficoltà data dal non riuscire ad aggiungere una meta a me cara che ho potuto ammirare solamente dal basso. Difficoltà perché orami dici “sei arrivato” ed inevitabilmente tiri i remi in barca. Difficoltà completamente sparita lasciando spazio alla gioia e all’entusiasmo quando finalmente sono giunto sotto la Mole Antonelliana prima e dagli amati parenti come tappa finale del mio viaggio.
Sesta tappa: Torino (Mirafiori) – Verona (Bussolengo).
Questa non è una vera tappa ma quanto un ritorno a casa. Torino – Verona infatti non è stata fatta in altrettanti giorni ma in 3 ore di treno. Gli ultimi km che separavano la stazione di Verona da casa mia sono stati un continuo flash-back di quanto realizzato nella settimana precedente. Tanta la fatica ma la gioia ancor maggiore.
Ed in conclusione concordo con le parole di mio padre al rientro a casa: “Sapevo che te eri via de testa ma non immaginavo fino a sto punto”.
Però si sa… la fine di un viaggio altro non è che l’inizio del sogno di quello successivo!!!
1 note · View note
aurumale · 5 months ago
Text
Cosmo - film, serie tv e tutto quello che mi viene in mente
Qualche suggerimento in più questa settimana c’è, perché io e mio marito siamo tornati a pranzare da soli, visto che i nani malefici arrivano tardi da scuola e quindi approfittiamo per vedere quello che ci interessa. Oddio, non che questa settimana ci siamo tuffati nella cultura, ma comunque qualcosa su cui riflettere c’è: Film su Prime video: ‘Falla girare’ 1 e 2. Due commedie dirette da…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
trattengo-ilfiato · 6 months ago
Note
Che foto sono?
Come quelle che postavo su post+, puoi trovare dei simili cercando sul mio blog “post+” (devi scriverlo manualmente e non cliccare sul suggerimento perché se no ti da solo una parte dei contenuti)
1 note · View note
24-newspress-posts · 3 years ago
Text
CryptoGo365 Review
Tumblr media
Suggerimento: il punteggio è troppo basso, per favore stai alla larga!
È stato verificato che questo broker al momento non ha una regolamentazione valida, si prega di essere consapevoli del rischio! Le informazioni attuali mostrano che questo broker non dispone di un software di trading. Si prega di essere consapevoli!
Informazioni sulla regolamentazione Nessuna informazione normativa valida, si prega di essere consapevoli del rischio!
Investimento Vincente: Portafoglio in Crescita, Soddisfazione Totale Da quando investo qui, ho notato un miglioramento significativo nella gestione del mio portafoglio. Sono molto contenta della mia decisione.
Amico Consiglia, Investimenti Profittevoli: Piattaforma Intuitiva, Guadagni Costanti Ho iniziato a investire qui su consiglio di un amico e non sono stata delusa. La piattaforma è intuitiva e i guadagni sono stati consistenti.
Scetticismo Trionfato: Piattaforma Online Rende Profitti Facili Inizialmente ero scettico sull'investire online, ma questa piattaforma mi ha cambiato idea. La semplicità d'uso e i profitti realizzati mi rendono molto soddisfatto.
La Mia Crescita Finanziaria Avanza: Investimento Strategico e Diversificazione Facile Investire qui è stato un passo avanti nella mia crescita finanziaria. Con un'interfaccia intuitiva e un'ampia gamma di asset disponibili, posso diversificare il mio portafoglio in modo efficiente.
Scelta Astuta: Investimento Sicuro su Platform Trading di Rilievo Investire qui è stato un investimento intelligente. Con una vasta gamma di opzioni di trading e una solida reputazione nel settore, mi sento al sicuro nel fare affari su questa piattaforma.
Scelta Astuta: Investimento Sicuro su Platform Trading di Rilievo Investire qui è stato un investimento intelligente. Con una vasta gamma di opzioni di trading e una solida reputazione nel settore, mi sento al sicuro nel fare affari su questa piattaforma.
Trasparenza e Affidabilità: Investimento Sereno sulla Nuova Piattaforma investire su questa piattaforma è stato un cambiamento positivo per me. Ho apprezzato la trasparenza e l'affidabilità del servizio, che mi ha permesso di investire con fiducia e tranquillità.
Trading Facilitato: App Mobile Eccede Aspettative, Gestisci Investimenti ovunque questa piattaforma di trading ha superato le mie aspettative. Grazie alla loro app mobile user-friendly, posso monitorare e gestire i miei investimenti ovunque mi trovi, rendendo il trading più comodo.
Piattaforma di Trading: Esperienza Eccezionale e Guida Vincente negli Investimenti La mia esperienza con questa piattaforma di trading è stata fenomenale. L'interfaccia utente intuitiva e le risorse formative mi hanno aiutato a navigare con successo nel mondo degli investimenti.
Piattaforma di Trading: Esperienza Eccezionale e Guida Vincente negli Investimenti La mia esperienza con questa piattaforma di trading è stata fenomenale. L'interfaccia utente intuitiva e le risorse formative mi hanno aiutato a navigare con successo nel mondo degli investimenti.
1 note · View note
afnews7 · 7 months ago
Text
Zerocalcare: «Non si può parlare di successo finché non ce l’hanno fatta tutti» - ecco un suggerimento da Gabanelli
Su Domani, nella lunga intervista e Michele, appare questa risposta: … Io sono cresciuto con l’idea che non si può parlare di successo finché non ce l’hanno fatta tutti, ma sono il primo ad essere consapevole che per esempio io ho trovato una soluzione lavorativa e tanti amici miei no. Questa contraddizione mi fa abbastanza dannare e probabilmente è alla base di tutto il mio lavoro… Leggi…
0 notes