#strumentale
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mozart2006 · 1 year ago
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Hélène Grimaud a Stuttgart
Foto ©PRO MUSICA/Sören L. Schirmer Era da diverso tempo che non ascoltavo in concerto Hélène Grimaud. La cinquantaquattrenne pianista Continue reading Untitled
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fard-rock-blog · 1 year ago
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Starship 9 | Hot Music II
Etichetta: Cinevox Tracce: 8 – Durata: 33:53 Genere: Strumentale, Lounge Sito: Facebook, Instagram Voto: 7/10 Il viaggio di Ernesto Cornetta e Fabio Fraschini nei meandri della musica ispirata dal cinema continua sotto l’egida illustre della Cinevox che, dopo l’EP Hot Music del 2021 (qui ripreso integralmente), pubblica il secondo album della loro creatura Starship 9. Hot Music II scandaglia…
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afantini · 1 year ago
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The Great Gig In The Sky
PINK FLOYD The Great Gig In The Sky Video animato del brano “The Great Gig In The Sky” realizzato da AFAN per il concorso indetto nel 2023 dai Pink Floyd in occasione del 50esimo anniversario dello storico album “The Dark Side of the Moon”. Diretto e montato da AFAN Alessandro Fantini Animazioni, disegni e dipinti di AFAN Alessandro Fantini.
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moondvncer · 4 months ago
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italian culture is also singing the national anthem as loud as you can like rent is due tomorrow and I think it's beautiful
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musicwithoutborders · 8 months ago
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Isabella Leonarda / Cappella Strumentale del Duomo di Novara, Op. 16, Sonata terza: I. Adagio - Presto - Adagio I Sonate a 1, 2, 3 e 4 istromenti, Op. 16, 2012
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tienimicheciperdiamo · 3 months ago
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Ok ma se a qualcuno andasse di urlare canzoni indie depresse dal tetto di un’anonima casa di Roma I’m your girl
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deathshallbenomore · 2 years ago
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giannamaria guarda che se vuoi criticare la cultura occidentale però non c’è bisogno di rinnegarla così tanto quasi al punto da fare marcia indietro pure sulla parità di genere. ché quella non fa così schifo, dai
#no in realtà il ragionamento che fa è necessariamente più complesso e condivisibile#e cioè ragiona sul modo in cui le politiche di integrazione dei paesi proposti siano in realtà discriminatorie#e basate su presupposti razzisti e neo-coloniali relativi alla superiorità della cultura occidentale#e pertanto all’imposizione a chi arriva di rinunciare alla cultura di provenienza per integrarsi del tutto#in tutto ciò figura anche una promozione dei diritti delle donne + lgbt etc che si rivela solo strumentale#poiché alle destre nazionaliste non gliene frega una mazza ma è pur sempre un ottimo espediente retorico per rafforzare la propria posizione#contro ‘l’Altro’#e fin qui sono super d’accordo con quello che dice l’autrice. ci mancherebbe#solo che in alcuni passaggi mi pare abbondare eccessivamente nelle critiche alla cultura occidentale che certo. ha INFINITI problemi al suo#interno e figuriamoci poi nei rapporti con le altre culture#anche qui sono d’accordo con lei#MA non è che allora dobbiamo buttare via tutto. le conquiste relative ai diritti sono qualcosa su cui arroccarsi con le unghie e con i denti#è disgustoso razzista e ipocrita dire che x valori ci contraddistinguono e noi li incarniamo perfettamente mentre ‘Loro’ devono acquisirli?#assolutamente sì. proprio perché v. supra la cultura occidentale ha problemi anche con questo#detto ciò è auspicabile che una cultura dei diritti - anche quelli di matrice occidentale. elaborati certo grazie a un benessere di cui#abbiamo goduto anche a discapito di altri (e di ciò bisogna esserne consapevoli)#dicevo è auspicabile che una ampia e plurale cultura dei diritti si sviluppi e coinvolga tutti. secondo tempi modi e misure adeguati ma con#l’obiettivo di beneficiare tutti? io dico di sì in fin dei conti#non per tirare fuori il dibattito relativismo vs universalismo e non per fare la democristiana ma forse la via di mezzo tra un assoluto#relativismo e un aggressivo universalismo ha senso#boh è tutto molto interessante ci devo riflettere
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crisvola · 1 month ago
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Towards Infinity Il nuovo Brano di CrisVola Finalmente online 
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newssocialite · 8 months ago
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Теодор Курентзис и La Voce Strumentale
13 апреля в Большом зале Московской государственной консерватории имени П.И. Чайковского и 14 апреля в Нижегородских Пакгаузах на Стрелке пройдет уникальный концерт «Теодор Курентзис и La Voce Strumentale». Это первый раз с 2009 года, когда Теодор Курентзис будет работать в России не со своим оркестром musicAeterna. В качестве солистов выступят артисты Нижегородского театра оперы и балета имени…
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rastronomicals · 11 months ago
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9:42 PM EST December 24, 2023:
Ennio Morricone - "La Lettera Di Lincoln (Strumentale)" From the album The Hateful Eight OMPST (December 18, 2015)
Last song scrobbled from iTunes at Last.fm
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mozart2006 · 2 years ago
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SWR Symphonieorchester 2022/23 - Turangalîla-Symphonie
Foto ©swrclassic.de Per il sesto concerto in abbonamento della stagione alla Liederhalle, la SWR Symphonieorchester ha affrontato un indiscusso capolavoro della musica del dopoguerra: la Turangalîla-Symphonie di Olivier Messian, (more…) “”
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diceriadelluntore · 2 months ago
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Storia Di Musica #343 - Alice In Chains, Jar Of Flies, 1994
Le storie musicali ottobrine avranno come protagonista un formato musicale, perchè ho scelto 4 EP come protagonisti delle quattro domeniche di questo mese. Cos'è un EP? Un Extended Play è un supporto fonografico (in vinile, CD, musicassetta, download digitale o altro) che contiene più tracce rispetto ad un singolo, ma che, similmente al mini LP, non può essere classificato come album discografico. La definizione è alquanto vaga e non esiste un limite preciso che stabilisca quando un EP non è più tale e diviene un album vero e proprio: per convenzione, si concorda che un disco con pochi brani e una durata di 25-30 minuti sia un EP ma, per esempio, le regole della Recording Academy per i Grammy stabiliscono che ogni pubblicazione con cinque o più tracce sopra i 15 minuti di durata dev'essere considerata "album", senza menzionare gli EP. Tuttavia nelle classifiche ufficiali di vendita sono sempre segnalati quando vengono commercializzati come tali, e la storia della musica popolare occidentale ci fa scoprire che è una forma di registrazione niente affatto secondaria: nasce addirittura negli anni '20 del 1900 come supporto che conteneva non una solo brano per lato, ma due o due più tre sull'altro lato. Nelle prossime storie ne racconteremo un po' la storia, anche inteso come mezzo di espressione alternativo, soprattutto in certi momenti specifici della storia musicale.
Quello di oggi, per partire, è uno degli EP più famosi della storia. Fu il primo EP a svettare tra i dischi più venduti di Billboard. Questo EP si intitola Jar of Flies e fu pubblicato dagli Alice in Chains il 25 gennaio del 1994. Gruppo formidabile, dell’ala hard rock del grunge di Seattle (anche se tentarono sempre di non apparire grunge), gli Alice in Chains (un omaggio sadomaso ad Alice nel Paese delle Meraviglie) si fondano nel 1987 quando Layne Staley incontra Jerry Cantrell. Ispirandosi più verso l’heavy metal che la psichedelia acida dei coetanei gruppi grunge, nel 1990 pubblicano il primo disco, Facelift, che li proietta alla ribalta delle cronache musicali. Subito dopo, con Sap, il primo di una coppia meravigliosa di fortunati EP, iniziano a suonare sonorità acustiche, lontano dal suono potente, distorto ed elettrico dei dischi “interi”, come Dirt del 1992, che a metà tra speed metal e Black Sabbath li fa diventare superstar. Ma come sempre nelle migliori storie rock arrivano i guai. Staley inizia una dipendenza pesantissima da alcol ed eroina, e per oltre un anno la band non si esibisce. Appena però sta meglio, in una settimana nel 1994, la band, in tenuta acustica con Mike Inez al basso e Sean Kinney alla batteria, sfoggia in 7 giorni, a detta degli stessi pieni di fumo, depressione ed alcol, questo capolavoro. Il titolo, Jar of Flies, prende spunto da un esperimento che Cantrell fece al liceo: in due vasi venivano poste due comunità di mosche, uno con molto cibo, l’altro con meno. Quella con più cibo prosperava molto più forte di quella con meno cibo, ma alla fine il sovrappopolamento finì per esaurire presto le risorse e la comunità morì, mentre l’altra continuò a vivere. Rotten Apple è una struggente ballata fatta apposta per la voce straziante di Staley, e vola per oltre 6 minuti. Nutshell, con scie sonora da pelle d’oca, è tanto favolosa quanto tetra e devastante nel testo (inizia così: Inseguiamo promesse mal stampate, affrontiamo il sentiero del tempo). I Stay Away è una traccia acida e psichedelica e che forse faceva capire i progetti futuri della band. Cantrell scrive No Excuses, che diventerà uno dei loro brani icona e canta con Staley la bellissima Don’t Follow. Whale & Wasp è strumentale, Swing Of This è una melodia diversa, quasi staccata al resto dell’album, così compatto sia musicalmente che emozionalmente. Nel 1995 la band scrive ancora un capolavoro, Alice in Chains, conosciuto come Tripod per la foto del cane a tre zampe in copertina, ancora numero 1 in classifica. Ma il tour che segue sarà di sole 7 date, per le condizioni sempre più disastrose di Staley, che comparirà per un ultimo concerto, la registrazione di un toccante MTV Unplugged del 1996, uscito anche come disco, e con una Nutshell da brividi. Morirà, isolato, depresso e distrutto, il 5 aprile del 2002, precisamente 8 anni dopo Kurt Cobain. La band si è riunita sotto l’egida di Cantrell nel 2005 e nel 2009 ha pubblicato Black Gives Way To Blue con un nuovo cantante, William DuVall, dai suoni iper heavy come i bei tempi ed è ancora in attività (Rainier Fog ultimo disco del 2018 e è da tempo annunciato un settimo album). Ascoltatene la malinconica bellezza.
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abr · 4 months ago
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Tutto ciò che si interpone tra i loro capintesta e il potere è "fashista".
E, attenzione, tutto ciò che invece agevoli è STRUMENTALE, oggetto mai soggetto - capì gay, tonne, micranti, palestofanti etc?
Spoiled brats.
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ideeperscrittori · 11 months ago
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A PROPOSITO DI CHIARA FERRAGNI
Nuova indagine su Chiara Ferragni e in me convivono sensazioni contrastanti di fronte al dibattito sui social network.
Mi torna in mente il film Barbie. È difficile non notare che il film, nel momento in cui critica con intelligenza il patriarcato e mette in luce la tossicità di una società fondata sul machismo, è pur sempre un furbissimo prodotto commerciale che monetizza persino le lotte ("Lotta contro il patriarcato comprando tutti i gadget di Barbie. Avete notato che è uscito il nuovo zainetto?").
Sotto molti aspetti è l'ennesima vittoria del capitalismo.
Però il film ha fatto arrabbiare molte persone che avevano una gigantesca coda di paglia. Queste persone si sono infuriate per motivi sbagliati: non certo per una critica anticapitalista, ma proprio perché erano rappresentanti di quella cultura machista tossica che il film giustamente ha messo alla berlina. E c'erano anche i rossobruni spaventati dall'emancipazione femminile, che disprezzavano pubblicamente il film e tiravano in ballo l'anticapitalismo in modo strumentale per criticare ciò che realmente li infastidiva: la satira contro il patriarcato.
La loro rabbia mi rendeva felice, lo ammetto. Ma mi metteva tristezza l'idea di un capitalismo capace di trasformare le lotte in operazioni commerciali.
Era questo il guazzabuglio dei miei sentimenti quando pensavo al film.
Cosa c'entra Chiara Ferragni? C'entra. Anche Chiara Ferragni si è intestata la causa dell'emancipazione delle donne e della comunità LGBTQIA+. Anche lei queste battaglie le ha monetizzate.
È icona di un capitalismo che riesce a trasformare l'attivismo ostentato in un'occasione di profitto mentre vende prodotti e gadget, mentre si prende tutta la scena e oscura la lotta dal basso.
Ma è pur vero che per anni Chiara Ferragni è stata attaccata ferocemente da machisti, redpillati, seguaci di Pillon e reazionari di ogni risma (a cominciare dal Codacons). Ed è stata attaccata per i motivi sbagliati.
Questi critici ora stanno godendo per i guai di Chiara Ferragni e non parleranno d'altro per giorni, così magari ci dimenticheremo dei deputati che giocano con le pistole a Capodanno.
Il godimento di questa gente mi rende triste, anche se non sopporto i Ferragnez e sono disgustato dalla beneficenza dall'alto che sostituisce la solidarietà e la vera lotta.
[L'Ideota]
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canterai · 15 days ago
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È una perdente, perché ricerca continuamente quell'amore, quel rapporto con il partner, amore e rapporto che non riesce a sostenere se non nei termini che sono congeniali a lui per rafforzarsi e attrezzarsi bene ad affrontare il mondo. Mentre la donna all'amore da un valore in sé, l'uomo gli dà un valore strumentale. Lo recupera poi come valore assoluto nell'arte, nella poesia, nell'opera che, come abbiamo visto, nasce e vive nel non rapporto. Allora è l'uomo che dopo averle impedito di vivere l'amore gliene offre il simbolo sotto forma di oggetto. È una specie di asso piglia tutto. Ecco. Non è che l'uomo fa cosi mente locale, è nella logica delle cose che lui vede l'amore della donna così: lo deve sorreggere. Per sorreggerlo la donna deve negare se stessa perché se affermasse anche se stessa, darebbe all'uomo un problema che lui non è in grado di fronteggiare perché ha bisogno, invece, di andare nel mondo caricato dell'amore e della forza presa con la donna. Quindi la donna già nella vita privata rimae sospesa perché quando comincia a esprimere la sua problematicità, il suo chiedersi chi è, il suo chiedersi cosa c'è dietro una certa situazione o un certo tipo di rapporto, l'uomo si sdegna, si insospettisce, la comincia a evitare. Finché a lei non è passata quella inquietudine, allora l'uomo è soddisfatto e dice "ecco, ora sei veramente serena, matura". Invece lei è semplicemente veramente adattata al ruolo. L'uomo si rafforza con la donna nel ruolo, lei deve stare dentro il ruolo, sennò l'uomo non può svolgere il suo ruolo all'esterno. Se tu mi chiedi perché la donna non ha mai protestato e non ha mai potuto indagare bene i meccanismi che reggono le espressioni maschili nella cultura, ti rispondo "perché non è mai riuscita ad avere quel tanto di fiducia in se stessa, cioè quel tanto di riconoscimento per se stessa, non per come svolge il ruolo nella vita privata, per cui non ce la fa poi a criticare". A quel punto lì non le rimane altro che aderire. Una volta che hai fatto il sacrificio di te sul piano privato, lo vuoi portare a livello sociale. E vuoi essere la madrina della nave, la compagna del presidente, l'ispiratrice dell'artista...
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t-annhauser · 3 months ago
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"brave nere italiane"
"Straordinaria la nazionale pallavolista femminile. Complimenti a Paola Enogu e Myriam Sylla: brave, nere, italiane. Esempio di integrazione vincente"
C'è cascato, Vespa, con tutte le scarpe, voleva fare lo splendido spendendo due parole su "Enogu" e Sylla esempi di integrazione, dimenticandosi non solo che essendo italiane, a rigor di logica, non devono dimostrare di integrarsi, ma sorvolando su Antropova e Fahr, le quali, a rigor di logica, forse sarebbero stati esempi più calzanti. Si fa notare che Antropova ha ottenuto la cittadinanza (e per giunta "per motivi sportivi") giusto l'anno scorso. Senonché Antropova e Fahr sono alte, bionde e bianche, sicché al compilatore automatico di Vespa è sfuggita l'associazione con la minoranza "nera" da elevare a esempio. In due righe c'è tutto il discorso fatto nel post precedente: antirazzismo di maniera, paternalistico, provinciale, strumentale, mero virtue signalling, l'usuale piaggeria. Non ce la possiamo fare.
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