#storiadamoreealberi
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luigidelia · 4 years ago
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Questa notte è un pò sacra e speciale per me. Saluto uno spettacolo che non farò più. Esco di scena da questa storia. Perchè questo 2020 non passa per nulla. O almeno così voglio per me. Lascio “Storia d'amore e alberi”. Lo lascio, lo lasciamo, a Simona Gambaro. Lo racconterà lei d'ora in poi. E domani, o meglio, oggi domenica 27, lo farà per la prima volta e online per Teatro Argentina - Teatro di Roma prima di poterlo fare finalmente dal vivo. “Storia d'amore e alberi” è un pezzo della mia vita. E non solo per le oltre 500 repliche, ma perchè ci ho messo l'anima, le mani, il corpo e tutta la mia terra dentro. Ha debuttato, nella versione arrivata tra le mie mani, in una casa sperduta nelle campagne a sud di Brindisi. Era dicembre 2009. Tutto quello che accade prima e dopo quella replica ho ancora pudore a raccontarlo. Resta con me. Ma lo spettacolo lo lascio andar via. Perchè tutto cambia. Come un vestito che ad un certo punto va troppo largo, o come due scarpette rosse molto belle ma troppo troppo strette, come direbbero Simona e Francesco. Tutto cambia, il mondo, gli spettacoli, le storie e nel frattempo noi non siamo più gli stessi. E va così. Mi arrivò tra le mani come un dono da Francesco Niccolini che l'aveva scritto e in quest’ anno così difficile per il teatro e grazie al sostegno di amici preziosi (Vania, Emilia, Renzo, …) abbiamo lavorato Simona, Francesco e io per una nuova versione, solo per Simona. Quello che accadrà è storia di Simona alla quale voglio un mondo di bene. Crescono ancora due boschi da questo spettacolo, due boschi veri generati dal progetto di forestazione che ho fatto nascere dalla messa in scena. Per me erano importanti i boschi, forse più dello spettacolo. Ma questo è troppo lungo da raccontare ora e pure per il 26 dicembre. Esci di scena Luigi. Qui in basso trovate i link dove potete ascoltare una primissima nuova versione. Solo audio, per ora. Ore 17, oggi per chi legge, domenica 27 dicembre. Buon viaggio, Simona! ps. la doppia felicità è che Simona è la prima attrice a lavorare con la mia compagnia. http://www.teatrodiroma.net/doc/7161/voce-parole-rassegna-di-narrazione
https://www.spreaker.com/user/teatrodiroma Voce parole - rassegna di teatro di narrazione a cura di Fabrizio Pallara presenta domenica 27 dicembre ore 17.00 STORIA D’AMORE E ALBERI – anteprima audio dai 6 anni di Francesco Niccolini con Simona Gambaro regia Francesco Niccolini e Luigi D'Elia scene Luigi D’Elia e Simona Gambaro musiche di Bevano Est e Antonio Catalano cura del suono Antonio Tancredi registrato da Tristan Martinelli a Greenfog Studio una produzione INTI tales con il sostegno di Catalyst-Teatro Corsini Barberino di Mugello e Giallo Mare Minimal Teatro Empoli nell'ambito del progetto “Residenze” Art. 43 Mibact-Regione Toscana
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luigidelia · 8 years ago
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Cin! Arrivato, prima tappa: notte, vino rosso e San Miniato. 4.988 km da qui alla diretta Rai del 26! Intanto queste le tappe: 16-Santa Croce sull'Arno, 18-Montegranaro, 22-Modica, 23-Viterbo, 24-Tricase, 26-Roma! Mica male! http://www.inti-tales.com/tournee/
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luigidelia · 8 years ago
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Questo viaggio, 15-26 giugno 2017. 4988 km, una sola foto per ogni tappa. 1. Teatro Verdi, Santa Croce sull’Arno (16 giugno 2017 #CammelliaBarbiana) 2. Barbiana (18 giugno 2017) 3. Montegranaro (18 giugno 2017 #StoriaDAmoreeAlberi) ...
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luigidelia · 9 years ago
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Brindisi-Italia, 4 giugno 2016. Questa è la ghianda germinata di Irene, terza elementare. L’ha ricevuta a fine spettacolo a Sant'Ilario d'Enza (RE) nella tournée di quest’ inverno. La foto è del suo papà.
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luigidelia · 9 years ago
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Brindisi-Italia, 19 marzo 2016. Rimini Spiaggia Blu Occhio Pioggia Umido Fiumi Neve Ghiaccio Impronte André Elzeard Lupo Lupi Dorine Lodi Taro Parma Luciano Eva Max Luisa Anna Damiano Anna Ferrara Paolo Copparo Calderara Furgone Francesco Francesca Roberta Collecchio Alberi Acqua Acqua Fiume Sponde Carlotta Nicolas Umido Francesco Alia Lorenzo Sushi Coltello Rasoio Brattello Capriolo Bianco Neve Salita Impronte Respiro Pile Acqua Luigi Mano Non dimenticare
17 spettacoli in 15 giorni. E’ finita la prima tournée in “solitaria” (a parte due giorni con Paolo in supporto). In cima alle foto c’è la spiaggia deserta di Rimini al tramonto dell’ultima sera. In mezzo Damiano, Anna, Alcantara, un occhio e Carlotta, il tecnico-bambino dell’ultima data. Ed e’ stato bello che l’ultima fosse Storia d’amore e alberi. (Non dimenticare)
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luigidelia · 9 years ago
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Dalla residenza teatrale di Armamaxa, Ceglie M.ca, un video realizzato con le interviste fatte dai ragazzi del laboratorio teatrale al pubblico che aveva appena visto Storia d’amore e alberi il 24 gennaio 2016.
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luigidelia · 9 years ago
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San Daniele del Friuli (UD)-Italia, 15 gennaio 2016. In viaggio. Scrivo al secondo giorno della prima parte del giro invernale. Abbiamo lasciato l’Emilia e siamo arrivati in Friuli. Da domani si torna su Andrè e Dorine. E’ una tournée sospesa. Dopo chissà. Con noi ci sono Storia d’amore e alberi e André e Dorine. Si fanno esperimenti su entrambi gli spettacoli. La ragazza al centro della foto in alto, con la bustina dei semi in mano, aveva appena messo le musiche allo spettacolo. Lucia. Oggi invece è stata la volta di Mattia. Da domani si torna a lavorare su Andrè e Dorine. Quest’ inverno è il loro viaggio. Intorno a Reggio Emilia eravamo ospiti di Linda. Agata, sua figlia, come nel libro di Giulietta, suona il violoncello e in più gioca a hockey su prato.  A colazione questa mattina abbiamo scoperto che la signora un pò distaccata che ci ha accolto ieri sera nel posto dove dormivamo lavorava nel circo. La sala delle colazioni era tappezzata di sue foto e di altri ricordi incredibili. Questa nelle foto è lei, Signora? Le ho chiesto. Ero, ha risposto. E poi basta. Non aveva proprio voglia di parlare. A vederla oggi era incredibile guardare quelle foto di lei con un fisico bellissimo in equilibrio su attrezzi e cavalli. Il giorno prima della partenza ho raccolto le ghiande con Matilde al bosco Colemi. Abbiamo sentito chiaramente la notte arrivare sui nostri visi. E andando via ci ha fa fatto strada volando da un ramo all’altro una civetta. Ci siamo detti che dobbiamo tornare a quest’ora che si vede lo spirito del bosco. E per accendere un falò di piccoli rami fabbricato da Matilde.
Le tappe sono state e saranno: Storia d'amore e alberi 14 gennaio Sant'Ilario d'Enza (RE) 15 gennaio Cadelbosco Sopra (RE) André e Dorine 17 gennaio San Daniele del Friuli (UD) 18 gennaio Castions di Strada (UD) 19 gennaio Gemona del Friuli (UD) 20 e 21 gennaio h 10:00 Tolmezzo (UD)
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luigidelia · 9 years ago
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Brindisi-Italia, 22 novembre 2015. C’è una cattiva ed una buona notizia dal Bosco in paradiso, quello del Centro di aggregazione del quartiere Paradiso di Brindisi dove è cominciato il progetto di forestazione di Storia d’amore e alberi (https://www.youtube.com/watch?v=x7lDkbvE-Ag). La cattiva è disarmante: quasi tutti degli oltre 300 alberi piantati con i ragazzi in questi anni e dedicati alle ghiande germogliate dallo spettacolo sono morti. La buona: i cinque rimasti vivi (corbezzoli, carrubi, biancospino) superano ormai in altezza i ragazzi. 
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luigidelia · 10 years ago
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In autostrada per Bellaria-Italia, 4 luglio 2015. Tre lune hanno attraversato questa notte. La prima rossa alle Dune Costiere in Puglia, sorgeva su una serata difficile e stanca, una bianca velata a Lignano Sabbiadoro dove ero io, ha accarezzato uno spettacolo dolce, intimo anche se il parco intorno sembrava senza confini, una da lupi, ad Asti, sulla Casa degli alfieri per Antonio che l’ho lasciato che andava nella notte ad ululare. In tanti saranno stati svegli fino a tardi in questa che deve essere stata una strana notte dei Miracoli.
Lo spettacolo è stato Storia d’amore e alberi nel Parco Hemingway a Lignano. Io ho divorato Hemingway per un bel pezzo della mia vita. E’ stata una replica diversa ancora, attraversata da una tenerezza nuova. Mi diceva anche Anglisani che una mia qualità è quella di far andare via gli spettatori con un po’ di tenerezza dentro. Qualcosa si muove dentro me. Lo sento e a volte riesco a percepire cosa questo possa diventare negli spettacoli. C’era Claudio che era un bambino con cui abbiamo giocato molto a proposito di un maggiolino (piccolissimo, diceva lui!) che mi ha assalito a metà spettacolo. Ho scoperto alla fine che suo nonno era di Brindisi. Magnetismi! Con Leonardo ho scoperto per la prima volta che il fatto che non ci serva nient’altro che quello che abbiamo nel cuore, come ad un albero tutto quello che c’è in una ghianda, è semplicemente e meravigliosamente una bella notizia, una grande bella notizia. Capite? QUESTA E’ UNA BELLA NOTIZIA E BASTA! Prendetevela per i vostri usi! Poi c’era Paolo, un altro bambino della festa. Ci siamo piantati occhi negli occhi, sul palco per… bhu, non saprei quanto, mi è sembrato un’infinità e il pubblico fermo, tutti fermi e pazienti per il tempo che questo incantamento necessitava. Senza nessun imbarazzo. E poi per la prima volta ho capito che il pastore piantava gli alberi per niente! Assolutamente senza motivo! Così! Come un pittore che ha bisogno di dipingere, come una stella alpina meravigliosa spuntata in un anfratto di montagna per non essere vista da nessuno! Si! Così!
Lignano ha spiagge lunghe. D’inverno deve essere una spiaggia da scrittori e pensieri. Sarà stato questo ad attirare qui Hemingway. Un’altra bambina a fine spettacolo mi ripeteva: hai detto fare sentieri! Mi fa venire in mente fare pensieri…fare sentieri, fare pensieri, fare sentieri, fare pensieri, fare sentieri, fare pensieri…continuava a ripetere. In strada verso Bellaria. Code d’estate.
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luigidelia · 10 years ago
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Gentilissimo signor Luigi D'Elia,
Buongiorno e buona estate, caro Luigi. Scusandoci per il ritardo, la ringraziamo per il materiale inviato, che abbiamo molto gradito e le inviamo la risposta dei nostri bambini.                                       Le maestre di Perticato Gentilissimo signor Luigi D'Elia, siamo i ragazzi di quarta e quinta dell'Istituto comprensivo Don Milani di Perticato di Mariano  Comense (Como) e le scriviamo per informarla che dopo aver partecipato allo spettacolo teatrale "Storia d'amore e d'alberi" abbiamo raccolto il suo invito e ci siamo impegnati a seminare le nostre ghiande. Abbiamo piantato in vaso le ghiande che ci ha dato  e altre raccolte nei nostri boschi.Giorno dopo giorno le abbiamo curate ed ora che finalmente sono cresciuti dei germogli vorremmo chiederle di piantare un albero con il nome della nostra scuola in uno dei "Boschi in paradiso".Adesso il nostro balcone è pieno di quercine cresciute nei vasi (come da foto allegate).Noi pensiamo di chiedere al Comune uno spazio adatto dove piantarle per creare un'area verde nella nostra frazione.Speriamo che in futuro ci siano altri progetti come questo e che il mondo diventi più verde e pieno d'allegria. Ringraziandola per l'attenzione, la salutiamo cordialmente. Ci farebbe piacere rimanere in contatto con lei. I ragazzi di Perticato
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luigidelia · 10 years ago
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Genova-Italia, 23 febbraio 2015. Liberi giardini di Babilonia. Di Genova abbiamo conosciuto prima i boschi che ci sono subito sopra. Ci vive la famiglia del Teatro del Piccione: Paolo, Simona, Ida e Bianca. Sono una piccola famiglia viaggiante del teatro. Incastrano scuola, tournée, soggiorni dai nonni, viaggi insieme. Hanno il nido sull’Appennino, una casa che dentro è tutta legno con gli spazi fitti che sembra sia reggano sui mille libri impilati e le conserve, una casa che piace molto ai bambini, come sarebbe piaciuta ai miei. Con Simona si parla a lungo del fare gli spettacoli ai bimbi lontani o ai tuoi delle periferie. Dice che per Bianca è arrivata la fata adolescenza e darle
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i bacetti è più difficile. Poalo corre per i boschi. Da un po’ di anni gli è presa sempre di più questa passione. Il passo è discontinuo, gli appoggi dei piedi sono uno diverso dall’altro, ma se scopri come è bello correre di notte nei boschi con la pila sulla testa, allora non lasci più. Aspetta una risposta per una corsa che fa il giro della Valle d’Aosta in sali e scendi. La mattina che ci siamo noi è andato a correre su un monte imbiancato che ci fa vedere dalla veranda. Dice che il bosco era in bianco e nero, segnato dalle impronte degli animali. Gli sembra così di santificare l’inverno che altrimenti è quasi finito e sembra che passi per niente. Hanno un vicino di casa con il quale hanno cominciato a costruire una casa di paglia e legno un po’ più su della loro. Simona dice che ora il cantiere è brutto, ma quando sarà finito – penso - da lassù sarà una meraviglia. I lupi scendono fino a casa loro. Gli passano sotto le finestre. A ottobre gli hanno ammazzato tutte le pecore. Il loro vicino me l’aveva raccontato a fine spettacolo. Scrive un lungo racconto su un libricino per i pensieri del pubblico che abbiamo inaugurato in questo viaggio. Ha scritto del suo primo colpo di fucile. Il giorno che partiamo noi, si metteranno in viaggio anche Paolo e Simona per fare spettacoli in Francia. Questa volta portano con loro una sola delle bambine e l’altra rimane dalla nonna. Lo spettacolo ospitato da loro è stato La grande foresta, al Teatro Govi di Bolzaneto. Questo nome si porta dietro il casino
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del G8, non c’è un cazzo da fare. Da ieri invece siamo al Teatro della Tosse, sempre Genova. Il pubblico è seduto su grandi tappeti colorati (bellissimo da vedere, un po’ meno per l’attenzione) e lo spettacolo è Storia d’amore e alberi. Per ora il viaggio è quello dove sto pensando ai segni che si lasciano e che mi porto dietro: abbiamo inaugurato il quaderno dei pensieri, chiedo alle insegnanti che hanno voglia di lasciarmi il loro indirizzo mail, prendo nota sul quaderno delle persone che un giorno potrebbero tornare utili per una grande causa. Per Genova segno il Teatro de Piccione, per Rimini avevo segnato Daniano di Alcantara. È appassionato e ci diciamo che ci rivedremo. Genova è un gomitolo e in mezzo c’è il Teatro della tosse, velieri, sommergibili, acquari, focacce e il nostro b&b. A scorrere i muri della città sembra che il G8 sia finito ieri. Non posso fare a meno di pensare ai servizi dove si diceva che l’errore era stato proprio fare il G8 in una Città che è un gomitolo di stradine. Vicino al teatro c’è uno spazio verde, si chiama: I liberi giardini di Babilonia. Si capisce che è uno spazio autogestito dove succedono cose nella bella stagione. Su una pietra c’è scritto: qui i desideri mettono radici. Gli ultimi bambini che si trattengono a fare domande sono di una scuola libertaria e autogestita, credo dai genitori stessi. La maestra, se è così che si dice, mi lascia la mail e non poteva che essere: bambiniliberi@etc etc. Sorrido. Sono quelli più curiosi, così tante domande che quasi entrano nel teatrino. Una bambina mi dice: giochiamo e impariamo le cose. Stamattina avevano fatto lezione per imparare a fare i cartoni animati. Gli dico che ora potrebbero fare quello dello spettacolo. Sempre la stessa bambina mi dice: ne abbiamo già un altro da fare, però!
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luigidelia · 10 years ago
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Rimini-Italia, 19 febbraio 2015. Oggi Rimini era così: un' immensa spiaggia d'inverno. Si lo so, d'estate sarà altro, ma oggi era meravigliosa. Alia dice che puoi camminare per chilometri e accanto ti scorre la numerazione dei bagni che sarebbero i lidi. I cani possono correre felici. Puntini con bastone raccolgono molluschi spiaggiati. Che Alia vivesse a Rimini l'ho scoperto stamattina. Qui c'è lei, Matteo, suo marito, e Edoardo, il loro bambino. Domani papà e figlio vengono a vedere lo spettacolo. Siamo al Teatro degli Atti con Storia d'amore e alberi, ospiti dello stesso gruppo che ci aveva ospitato al Lavatoio a Santarcangelo, quello dei teatri, della foresteria degli artisti, del danzatore che studiava i giardini in mille libri ordinati sul tavolo. Alia ha dentro un frammento di Torre Guaceto, fa parte della torre dal tempo dei campi, oggi ci incontriamo sulle storie dei migranti e gli scambi con lo Spring Hill College. Ci portano a mangiare la vera piada e io e Paolo siamo felici che almeno nella prima tappa riusciamo a rispettare il proposito fatto in viaggio di mangiare almeno una cosa tipica per ogni luogo. Il viaggio questa volta è lungo, Rimini è solo l'inizio. Stamattina il teatro era pieno di 350 bambini e ragazzi. E' stata la prima replica dopo il Cile, dopo la frullata di idee per il bando del FUS, dopo il quadro del pettirosso, dopo, dopo e dopo...Parti che vorresti essere illuminato lungo il cammino ogni volta. Ho portato un libro di Murakami che almeno ogni tanto se ne va per la tangente e fa parlare i gatti. Sento il bisogno di scoprire un'altra dimensione. I bambini di oggi, da soli e guidati da Enea al mio fianco che avevo scelto per il cantico dei semi, hanno urlato ad un certo punto con il pugno alzato: IL PASTORE VIVE! Sono rimasto di stucco. Magia!  Le tappe saranno: Storia d'amore e alberi giovedì 19 e venerdì 20 febbraio h 10:00 – Teatro degli Atti, Rimini domenica 22 febbraio h 16:00 - Teatro della Tosse, Sala Agorà, Genova lunedì 23 febbraio h 10:00 e 14:30 – Teatro della Tosse, Sala Agorà, Genova giovedì 26 febbraio h 10:00 – Teatro Rasi, Ravenna venerdì 27 febbraio h 10:30 - Auditorium della scuola secondaria di San Pietro in Campiano (RA) giovedì 5 marzo h 9:15 e h 11:00 - Teatro San Teodoro, Cantù (CO) venerdì 6 marzo h 9:15 e h 11:00 - Teatro San Teodoro, Cantù (CO) Aspettando il vento martedì 24 e mercoledì 25 febbraio h 10:00 – Teatro De Micheli, Copparo (FE) sabato 28 febbraio h 16:30 - Kulturni Center Bratuz, Gorizia domenica 1 marzo h 16:00 - San Vito al Tagliamento (PN) lunedì 2 marzo h 10:00 - Auditorium Piccini, Buttrio (UD) martedì 3 marzo h 10:00 - Auditorium Comunale Mons Pigani, Reana del Rojale (UD) mercoledì 4 marzo h 10:00 - Aula Magna Scuola Primaria, San Giorgio della Richinvelda (PN) La grande foresta sabato 21 febbraio h 20:30 – Teatro Govi di Genova Bolzaneto sabato 7 marzo h 20:30 - Teatro Don Leonello, di San Terenziano di Gualdo Cattaneo (PG)
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