#stephne myles pearson
Explore tagged Tumblr posts
Photo
. 👻 𝑆𝑡𝑒𝑝𝘩𝑒𝑛&𝑉𝑒𝑟𝑜𝑛𝑖𝑐𝑎 𝐑𝐚𝐯𝐞𝐧𝐟𝐢𝐫𝐞, 𝟏𝟗.𝟎𝟒.𝟐𝟎𝟐𝟏 #Ravenfirerpg #ravenfirelegend 👻 Era accaduto tutto così rapidamente che Stephen non era stato in grado di comprendere bene cosa stesse succedendo sul momento, ma gli ci vollero anche un po' di minuti dopo prima di capire cosa fosse accaduto davvero. Le scosse di terremoto non erano una cosa frequente a Ravenfire, nessuno si sarebbe mai potuto aspettare una cosa del genere, per questo motivo concretizzare nella propria mente l'immagine di quello che era avvenuto. Stephen si era ritrovato in biblioteca per cercare delle informazioni per un articolo che avrebbe scritto in prima persona. Era praticamente nella parte più lontana all'uscita della biblioteca, si era ritrovato sotto uno scaffale che era caduto con tutti i libri. Non era stato molto facile per lui liberarsi da quella morsa, ma una volta riuscitoci, ci volle un po' prima che si potesse mettere in piedi e comprendere la situazione generale. Una volta fatto però, notò come le finestre erano intrappolate da qualche radice, Stephen non ci mise molto a comprendere che era opera di qualche fata. Si chiese perchè avesse bloccato ogni via d'uscita. Sospirò toccandosi la testa, gli faceva male e aveva qualche taglio. C'era molta gente nella biblioteca che cercava di uscire o che aiutava qualcun altro. Si sentì poi un po' strano, una strana elettricità che sentiva scorrergli nel corpo senza però che la stesse controllando lui stesso. Notò qualche sbalzo di elettricità, doveva essere opera sua. Cercò di isolarsi in modo da non nuocere a nessuno, anche se questo significava non poter aiutare gli altri. Sospirò pensando di essersi allontanato dagli altri, quando notò una ragazza. "Ehi, stai bene?"
Veronica Artemisia L. Maffei
Trascorrere la domenica in biblioteca era un sacrificio che era disposta soprattutto in vista degli esami estivi. Presto sarebbe cominciata una nuova sessione, e l'impegno di Veronica nel portare avanti i suoi studi in giurisprudenza erano ormai risaputi, soprattutto nella sua famiglia. Il silenzio che permeava quella stanza fu rotto solamente da un boato che sembrò aprire il pavimento sotto i suoi piedi. Improvvisamente la terra cominciò a tremare. Le penne cominciarono a rotolare, i libri a cadere, e le mani andarono ad aggrapparsi a quegli scaffali che vennero giù come un castello di carte. Era un terremoto quello che stava avvenendo e solamente quando terminarono anche le scosse di assestamento, Veronica si guardò attorno in cerca di una possibile via di fuga, ma la gamba destra era finita sotto il peso di quello scaffale che le impediva di alzarsi. Sentiva il dolore continuare a bruciare come se fosse a contatto con il fuoco, le mani portate all'altezza del ginocchio massaggiavano come ad alleviare un poco il dolore ma erano le lacrime a far sì che ogni cosa fosse sfocata. Udì poi la voce un ragazzo, ma seduta a terra la giovane italiana non poteva fare alcunché.
« Sono qui... Ti prego, aiutami. »
Stephen Myles Pearson
Stephen si era ben reso conto di non avere i poter sotto il suo totale controllo, ma non poteva di certo lasciare la giovane lì per terra senza fare nulla. Anche a voler cercare qualcuno, avrebbe rischiato di incappare in più persone e fare davvero una strage. Cercò di respirare e concentrarsi per poter aiutare la ragazza. "Va bene, tu chiudi gli occhi e cercherò di tirare via lo scaffale okay?" Aveva trovato uno scaffale di metallo, poteva sollevarlo tramite i suoi poteri quel tanto che bastava per farla sgusciare via, ma doveva assicurarsi che lei non la guardasse. "Appena senti meno pressione sulla gamba ti tiri fuori, va bene?"
Veronica Artemisia L. Maffei
Era bloccata. Bloccata da un peso che era impossibile da togliere e il dolore alla gamba diventava sempre più forte. Che diavolo era successo? Tutto attorno alla milanese era diventato più sfocato, e qualcosa di bagnato sembrò accarezzarle il volto prima di comprendere che erano le sue stesse lacrime. Sentiva il bisogno di urlare e al contempo di piangere come se fosse una bambina, prima di vedere la figura del ragazzo avvicinarsi. Con lo sguardo lo implorò di aiutarla, di fare qualsiasi cosa prima di annuire con un lieve cenno del capo. « N-non sento la gamba... » Replicò con un tono incerto la Maffei mentre il trambusto si faceva sentire perfino in lontananza. Non era sola in biblioteca, a sentir le voci che provenivano dall'altra sala, non era l'unica ad essere rimasta ferita. Inspirò ed espirò prima di passarsi il dorso della mano sul volto asciugando alla bell'e meglio le lacrime dal volto. Tenne ancora gli occhi chiusi la giovane prima di gemere ancora una volta per il dolore. « E' come se tutto il corpo andasse a fuoco e tutto tornasse alla gamba, ma lì non sento nulla... Aiutami, per favore. »
Stephen Myles Pearson
"Va bene ci penso io, tu chiudi gli occhi va bene? Pensa solo a tirare quando senti meno la libreria" Cercò di tranquillizzare la ragazza, ringraziò il fatto che fosse uno scaffale in metallo così che potesse usare i poteri per liberare la giovane, altrimenti avrebbe dovuto cercare aiuto. Cercò di concentrarsi al massimo sentendo che comunque i suoi poteri erano un po' al limite, avrebbero potuto sfuggirgli da un momento all'altro. Non appena fu certo che la ragazza ebbe chiuso gli occhi riuscì a sollevare grazie al campo elettromagnetico lo scaffale e non appena la ragazza si liberò lo lasciò andare. "Andiamo verso l'uscita, ti aiuto io."
❪ 𝑭𝒊𝒏𝒆 𝑹𝒐𝒍𝒆. ❫
0 notes