#sputando
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In crisi con il marito, ha il Covid: per vendetta cerca di contagiare il suocero sputando sulla maniglia della porta di casa
La moglie, di Finale Emilia, rischia il processo per stalking. Tutte le vessazioni sono partite quando la coppia è entrata in crisi Una moglie di Finale Emilia rischia di finire a processo per stalking dopo pedinamenti e perfino tentativi di contagio andati avanti per anni, dopo la fine di un matrimonio durato 25. A parlare del caso è Daniele Montanari su La Gazzetta di Modena. I due si sono…
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"presentiamo la nuova canzone insieme?"
"eh no"
💀
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QUALCUNO GIFFI AMADEUS E MORANDI CHE BALLANO PLZ
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Sputando la lingua
Sputando la lingua di Iannozzi Giuseppe Foto di Merch HÜSEY su Unsplash Forti delle loro convinzioni, in coro gridavano Alleluia stonati E fuggivo io lontano, sputando la lingua addosso a un disgraziato; e prima di dargli le spalle gli gettavo, con distrazione, una moneta o due, convinto quasi fosse la croce sua più grande della mia
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Viviamo in un’epoca di grande ipocrisia. La follia umana sta raggiungendo un livello veramente esagerato. Attivisti verdi che sporcano di vernice le opere d’arte e gli edifici di importanza storica e culturale; adolescenti che invece di studiare a scuola, e capire che l’energia elettrica non nasce dal nulla, gridano sputando saliva di rabbia che dobbiamo salvare il nostro pianeta passando all’ energia alternativa. I centri storici sono pieni di spacciatori, che vendono l’erba. Ma non possiamo legalizzarla! No! Viviamo in un paese cattolico, dicono. Abbiamo il Vaticano…Ogni ragazza sogna di vendere il suo corpo o le sue immagini nude, invece di studiare e diventare un’insegnante o un dottore. Ma riaprire le case chiuse!- guai! Cosa dirà la chiesa?! Siamo tutti pieni di rabbia e invece di trovare soluzioni, trasciniamo questo mondo verso una terribile ed inevitabile fine.
Non sono né un profeta né un scienziato, ma anche con la mia scarsa preparazione posso e devo ricordare a tutti che esiste da tanti anni un modo per produrre l’energia, sostituire la plastica e ridurre al minimo l’inquinamento. Tutto quello che dobbiamo fare è togliere l’etichetta del demonio dalla cannabis! Immagino che qui mi accuseranno della propaganda della droga, ma non abbiate fretta con il vostro giudizio. Vi rinfresco la memoria, raccontando un po’ di fatti riguardo al nemico del popolo: la Cannabis.
Da 1 ettaro di canapa si ricava tanta carta quanto da 4 ettari di bosco. 1 ettaro di canapa emette tanto ossigeno quanto 25 ettari di bosco. I tessuti di canapa superano persino il lino nelle loro proprietà. La canapa è una pianta ideale per realizzare corde, funi, tessuti , borse e cappelli. Ciò che è anche molto importante: tutti i prodotti in plastica possono essere realizzati con la canapa, la ‘plastica’ di canapa è ecologica e completamente biodegradabile. Questo è solo un piccolo elenco delle qualità uniche della canapa: un'altra cosa- la canapa cresce in soli quattro mesi e un albero in 20-50 anni. Può essere coltivata in qualsiasi parte del mondo con poca acqua, inoltre è in grado di difendersi dagli insetti parassiti, non ha bisogno di pesticidi. È davvero un paradosso? Perché stiamo ancora abbattendo le foreste? Stiamo usando la plastica dannosa per sconvolgere l'equilibrio del pianeta? Sì, perché la società dei consumi giova solo ai problemi, non alle loro soluzioni.
E della Hemp Body Car creata da Henry Ford in 1937 vogliamo parlare?!… Ma finché ci sono l’interessi di compagnie petrolifere non vedremo mai queste macchine sulle nostre strade. Il Dio denaro sta comandando questo mondo e costringe ognuno di noi a fare le scelte che porteranno sempre più verso la distruzione. Dobbiamo pensarci e tutto può cambiare!
Adesso, dopo questa introduzione, che ho cercato di fare più breve possibile, voglio condividere con voi la mia esperienza personale. Perché non c’è niente più convincente e dimostrativo, come la prova tecnica.
Ho una grande passione per i mercatini delle pulci. Una volta, facendo la mia ricerca dei tesori ad un mercatino mi sono imbattuto in rullo del tessuto. Non sapevo cosa era, ma l’aspetto estetico e le caratteristiche tattili di questa stoffa mi hanno fatto battere il cuore! Per fortuna avevo davanti a me un venditore, che sapeva tutto su questo grande rullo tessile. Si trattava di canapa lavorata a mano negli anni ’50. E si è accesa subito la lampadina della mia creatività! Da anni volevo farmi fare un abito chiaro, non solo bello , ma soprattutto comodo e leggero. Un abito che fa fresco d’estate e che mi dà il sollievo in questo clima padano. Inizialmente ero concentrato sul procurarmi un pezzo di lino, il classico intramontabile per ogni gentiluomo. Ma dopo avere visto la Grande Bellezza dell’ antico manufatto in canapa non avevo più i dubbi. Comprato il rullo pesante di canapa dal felice venditore, ad un prezzo veramente simbolico di 20 € mi sono recato direttamente dal mio sarto, il signor Franco Parmelli, un sarto che ha più di 80 anni, la maggior parte di quali trascorsi nell’ accumulare un’impagabile esperienza nel campo di creazione di abiti su misura. La bellezza della stoffa che ho portato ha commosso il vecchio Maestro e abbiamo iniziato subito la realizzazione di questo progetto che io ho chiamato “ Legalize it!” Si tratta di un un completo fatto di pantaloni, pantaloncini corti, gilet e giacca a due bottoni, naturalmente di canapa. É un po’ bizzarro, lo so, ma proprio questi elementi di guardaroba possono essere giocati durante l’estate con il massimo piacere e conforto, senza rinunciare all’eleganza. Un taglio semplice e classico, i bottoni in madre perla e poco altro. Ed ecco a voi il risultato finale. Un abito così comodo e bello non l’ho mai avuto in vita mia! E’ diventata la mia seconda pelle. Sicuramente dà un po’ nell’occhio, in mezzo alla massa di infradito, pinocchietti e t-shirts… Ma preoccuparmi di cosa ne pensano gli altri di me non è stato mai per me un problema. Mi sentirò un combattente della piccola armata di uomini eleganti e a testa alta continuerò di vestirmi e non coprirmi… e a contribuire a salvare il pianeta!
Photos by https://www.instagram.com/giovannigarritano_ph?igsh=MTE2anU5d3BsZ2owdA==
#dandy shoe care#alexander nurulaeff#art#style#bespoke#shoemaker#menswear#design#shoes#canapa#bespoke suits#элегантныезаписки
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Se guardi bene c'è sempre il sole in certi occhi...anche se l'anima è smarrita...Lei è una studentessa, questa foto Iconica occuperà un posto nella storia a venire dell'Iran degli Ayatollah, catturando l'orrenda frustrazione di vita che le Donne iraniane vivono quotidianamente nei confronti del regime... lì, proprio lì , vorrei spedire tutte le isteriche e gli isterici proislam,propal, gay, Lesbo, lgbtq, femministe e tutti i minchioni che si indiganano in Europa sputando su Crocifissi e Famiglia....li che andassero li a sbraitare la volgarità che qui in Occidente possono sbandierare come.nuova cultura. Maledette idiote non avete neanche un mignolo del coraggio da leone di questa povera ragazza...chisse, magari, la special force Israeliane se ne occuperanno...
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Video-diretta da Lampedusa, panoramica sui migranti: Omaccioni di 80kg, buoni in salute e alcuni anzi la maggior parte con taglio di capelli e accessori alla moda. Sono uomini dai 20 ai 30 anni in condizioni fisiche perfette.
Bambini pervenuti 0
Donne pervenute 0
La buffonata della guerra e carestia continua!
Suvvia venite a noi, la valle delle lacrime accoglierà tutti, il blocco navale era solo una fregnaccia.
8.000 clandestini in 24 ore. L'Italia derisa, umiliata, presa d'assalto da popolazioni straniere pronte a farne il proprio pisciatoio, sputando sulla nostra storia, cultura, dignità.😏
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ma quanto fanno schifo le persone che sputano a terra
boh cioè almeno fallo mantenendo un contegno, non sputando davanti a tutti come se stessi attuando un comportamento di coraggio e virilità mai vista
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Ogni giorno un bollettino di guerra: stupri, furti, sgozzamenti, sbarchi sbarchi sbarchi !!!!
A questo punto a me degli ALTRI paesi e degli ALTRI popoli e dei LORO problemi, NON ME NE FREGA UN CAZZO!!! Si facciano la loro storia, combattano le loro battaglie senza fuggire da vigliacchi, compiano le loro rivoluzioni e si conquistino i loro diritti come abbiamo fatto noi senza mai chiedere niente a loro nè a nessun altro, ma pagandoli con il sangue e la dedizione dei nostri padri, su cui certi TRADITORI figli degeneri di oggi stanno ignominiosamente sputando, e il cui sacrificio stanno laidamente vanificando!
Questi popoli che non hanno mai creato un cazzo, inventato un cazzo, prodotto un cazzo, nè in termini di evoluzione materiale nè in termini di progresso civile, cui abbiamo sempre dato e fatto tutto noi, e che hanno sempre vissuto da parassiti alle nostre spalle, ora pretendono addirittura di venire direttamente ad insediarsi in casa nostra!!! Essere nutriti, coccolati, e mantenuti da noi, usufruendo di ogni assistenza creata dal nostro popolo per i SUOI figli e non certo per degli estranei, sostituendosi ai nostri lavoratori e privandoli di un lavoro dignitosamente considerato e retribuito, e alla fine sostituendosi anche fisicamente al nostro stesso popolo!!! Adesso mi hanno proprio rotto i coglioni!!! Io penso agli italiani, che sono il MIO popolo, che sono io, come farebbe qualsiasi normale buono e sano padre con la PROPRIA famiglia. Gli invasori non saranno mai italiani, i traditori non lo saranno mai più! Semplice e chiaro.
E stop.
Marco Zorzi
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L'Imperatore
"Accorgersi di ciò che accade dentro".
E' un tempo impattante quello che ci attraversa.
Ci chiede fermezza e disciplina emozionale.
La vulnerabilità, l'atto consolatorio, l'aspettativa di salvezza e di miracolo, possono minare il campo della concentrazione e del radicamento.
Non si tratta di irrigidirsi o di negare l'aspetto sinuoso del femminile, ma di accogliere la Spada del Maschile.
Siamo chiamata ad Esserci. A manifestare presenza e rigore.
Perché questi sono Tempi in cui è necessario "dare struttura" al movimento interiore, supportare la psiche, offrire luoghi di salute e benessere al Corpo, evitare di perdersi nelle complesse vie della arrendevolezza.
L'indulgenza verso se stessi è necessaria, ma non deve sfociare nell'antica "corruzione".
Disciplinarsi non significa perdere spontaneità o libertà, tutt'altro.
Si è più liberi dentro alla "scelta di forza", che nella disperazione e assuefazione della debolezza.
Arriveranno tempi in cui le nostre stanche membra potranno trovare un rallentamento pressorio, ma non oggi. E nemmeno domani.
L'Autunno Caldo è nel vivo della sua manifestazione.
Ci ricorda che siamo qui per lasciare cadere le antiche armature e imparare a stare in una Dimensione nuova dell'Essere.
Non ha importanza in quale luogo ci troviamo, in che condizione affettiva e relazionale ci stiamo muovendo, con quale bagaglio traumatico animico o generazionale ci stiamo confrontando.
Tutto è affrontabile.
Ogni strumentazione è idonea a supportare una unica e irripetibile persona: te stesso.
C'è chi aveva dentro tanto da smaltire. E chi meno.
Ma comunque il Collettivo in questo momento è carico come una molla e sta sputando dolore e stanchezza da tutti i pori.
Pertanto siamo tutti chiamati a supportare anche il "movimento comunitario e globale dell'umanità"
Non crediate che "chi non comprende" o "non porta a Coscienza" non stia attraversando l'Inferno al pari degli altri, sia calmo e pacifico. Tutt'altro. Sta vivendo una guerra interiore molto potente, di cui fatica a delineare i tratti principali.
Siamo tutti coinvolti.
E, seppur su livelli e piani di consapevolezza differenti, non possiamo pensare che l'Evoluzione sia selettiva. Semplicemente è graduata in base a tanti fattori e si differenzia per "struttura d'origine" e "destino iniziatico".
I cambiamenti che si affacciano su questo piano di Coscienza all'oggi sono "apparentemente secretati" alla maggioranza delle creature terrestri.
Ma "chi sa", può concedersi un "bonus consapevolezza" aggiuntivo e magari offrire a se stesso una zona di osservazione diversa, più pacata, rispetto alla follia che sta attraversando materialmente la massa ignara e spaventata, delusa e arrabbiata nel profondo.
Nulla accadrà che non sia già accaduto.
E ciò che è accaduto non è certo corrispondente a ciò che l'angoscia e la paura collettiva stanno trasmutando in puro terrore e perdita di controllo delle funzioni mentali.
Più la paura dilaga e maggiore è la possibilità che "l'asservimento" si soffermi e soggiorni molto più lungamente nel Dna del nostro stato evolutivo.
Respiriamo e osserviamo con il Cuore ciò che accade. Senza giudizio, senza allarmismo, senza voler controllare ciò che comunque deve accadere.
Sediamoci e ascoltiamo la nostra voce interiore.
Lasciamoci cullare dalla vibrazione del Cristallino.
E lasciamo che la Mente e le Emozioni si plachino.
E' tutto dentro.
Il fuori è solo una cartina tornasole.
Prendiamone piena Coscienza.
La vera Guerra risiede nel nostro Campo Vibratorio. Non fuori.
Accorgetevi delle cose belle che stanno accadendo. Siete troppo distratti dalla "tragedia" per vederle. Ma ci sono dei virgulti che sono bellissimi, di una tenerezza spaventosa.
Accorgetevi. Non lasciate andare un giorno senza riempirvi il Cuore di gesti ed esperienze di Amore e Bellezza.
Se "siete radicati" e non "fuggite altrove", vi sarà palese ch stanno accadendo degli enormi miracoli nella vostra Vita, di portata inimmaginabile.
Forza, allora! Oggi si resta con il Cuore e con le Emozioni vicino alle "cose belle" che ci circondano. E ce ne sono. Davvero tante. Ma proprio tante tante!
Buon viaggio nella rifrazione del Prisma! E' straordinario il gioco di colori e luci che crea intorno, è commovente.
Mirtilla Esmeralda
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È richiesta una dose maggiore di amore quando si mette fine ad una relazione.
C’è bisogno di delicatezza.
C’è bisogno di riconoscere ciò che è stato e che ha unito e aggiungere una buona dose di gratitudine.
Quando si chiude una relazione bisognerebbe rispettare il dolore dell’altro e benedire insieme quanto scambiato e condiviso.
Se vuoi chiudere davvero qualcosa, quella cosa va benedetta. Ne va compreso il senso. Va riconosciuto cosa di buono ti ha portato.
Se scappi, se ti chiudi nel silenzio, se non onori quanto hai vissuto sappi che non stai chiudendo.
Perché non si chiude qualcosa evitandolo o rinnegandolo. Non si chiude sputando sentenze o vomitando addosso rabbia e rancore.
Si chiude per davvero quando accogli, integri, elabori.
Quando riconosci che quella cosa ti è servita, ti ha condotto oltre, ti ha trasformato e fatto crescere.
Ci vuole tanto amore a lasciare andare.
Dovrebbero insegnarcelo.
Dovrebbero insegnarci a lasciare le persone e non a conquistarle.
Dovrebbero insegnarci a metterci amore.
Dovrebbero insegnarci a chiudere i cicli come si deve.
Dovrebbero insegnarci che l’amore non è solo qualcosa che si scambia ma qualcosa che metti in tutto ciò che fai perché riconosci che AMORE è tutto ciò che sei.
Monica Grando
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forse è vero sto sputando nel piatto in cui ho mangiato, ma ciò di cui mi nutrivo era marcio e avvelenato
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Ci sono giorni in cui vorrei sparire senza lasciare traccia, mi alzo le mattine sputando nello specchio che riflette la mia faccia. Mi vesto al buio inciampando nei bicchieri vuoti della mia stanza, affrontando un'altra giornata di cui ne ho già più che abbastanza. Non appena apro gli occhi aspetto solo di richiuderli, per rintanarmi nei miei sogni coi miei demoni ad illudermi. Altri giorni invece voglio solo veder la luce, che sulla mia anima mille punti ricuce. A volte vorrei solo sentirmi vivo dentro al tuo petto respirando all'unisono nel nostro amore imperfetto. Per quanto so che ormai sei andata via, non smetto di rincorrere quei bei giorni di follia.
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Come si diventa miserabili?
Te lo spiego:
Il miserabile usa sotterfugi per sminuire gli altri.
Il miserabile prova invidia, critica, giudica, spettegola,cerca di usare gli amici per ottenere benefici. Il miserabile non conosce la gratitudine, non sa dire grazie con il cuore. Il miserabile tradisce, non conosce la lealtà, puoi confidarti , amarlo rispettarlo....aiutarlo...ribalterà sempre la situazione, sputando nel piatto che ha mangiato. Il miserabile apporta disonore nelle persone che lo aiutano...il miserabile è un accattone...finge nei rapporti umani. Il miserabile ama sparlare delle persone creando danni enormi e sa come nascondere la sua faccia di corna....., o di finto santo. Il miserabile vive nella miseria della sua anima, fingendo di essere generoso, buono...il migliore. Il miserabile mangia nel tuo stesso piatto e ti tradisce, entrando nella tua fiducia...il miserabile negativo, nega ogni bene, oppure fa finta di apprezzare...è solo miserabile. Il miserabile ,la miserabile...sono solo lacche' che cercano di entrare in un gruppo o una società che non gli appartiene, fingendosi brave persone...possono raggiungere anche dei titoli , laurea diploma...insomma possono anche intraprendere una professione...ma nella pochezza della loro anima sono miserabili copie che cercano di essere ciò che non sono...imitando conoscenze che non sono loro...sfruttando e degradando .....accumulando cattiverie...li vedi i miserabili...li riconosci...sono capaci di infilarsi in tutti i contesti per cercare di essere...
Approfittano di tutto....sono miserabili.
Sono riconoscibili perché sono miserabili parassiti di una società fatta di lacche' ipocriti ... dipinti da buonismo...MISERABILI
dal web
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Io ho ripreso a respirare il giorno in cui te ne sei andata mandarti a fanculo è stata la mia scelta più azzeccata ti stringevo in un abbraccio, tu intanto stringevi il cappio… Per me era dipendenza, mica semplice abitudine ti ho usata per colmare il mio senso di solitudine perché quando ti svegli e non hai mai nessuno attorno sei disposto ad accettare anche la compagnia di un mostro. Il fatto che tu mi abbia tradito senza scrupoli mi ha fatto aprire gli occhi e placato le inquietudini. Ti ho portato a casa, tu la bambola di un horror ma del male che hai dentro me ne sono accorto dopo. La mia vita è cambiata da quando ti sei mostrata per quello che sei realmente e la tua maschera è caduta io meriterei una statua per la pazienza che ho avuto per te ho persino pianto, quanto sono stato stupido forse è vero, sto sputando nel piatto in cui ho mangiato ma ciò di cui mi nutrivo era marcio e avvelenato. Sono stato di merda, non lo nego, ha fatto male. Non avrei mai pensato di doverti ringraziare ma non si impara a correre se prima non si cade, è per te che ora so fare distinzione tra le donne e le puttane.
#silent bob#grazie#addio#citazioni#musica#rap#rapper#testi canzoni#musica rap#pezzi di vita#tristezza#riflessioni#pensieri#solitudine#tu e io#Spotify
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Il riuso del cibo
Stando appollaiato sulla finestra avevo visto più volte andare e venire lo sguattero, un ragazzettaccio che da quel che capii era stato preso da poco perché sentivo il cuoco che gli diceva continuamente: – Fa’ così, fa’ cosà, piglia qui, piglia là – e gli insegnava tutto quel che aveva a fare e dove stavano gli utensili e come dovevano essere adoperati... – Tutti i piatti sudici di ieri, – gli domandò ad un certo punto il cuoco – dove li hai messi? – Lassù su quell’asse come mi diceste voi. – Benone! Ora rigovernali nella solita caldaia dove hai rigovernato ieri e ier l’altro, ché l’acqua calda dev’essere al punto giusto... E poi risciacquali come le altre volte nell’acqua pulita. Lo sguattero portò tutti i piatti sudici nel cortiletto e a due a due li fece scivolare dentro il caldaione dell’acqua calda. Poi si mise a tirarli su, a uno per volta, sciaguattandoli e strisciandovi sopra l’indice della destra steso, per levarvi bene l’unto... Quand’ebbe tirato su l’ultimo piatto, lo sguattero esclamò immergendo la mano nella caldaia: – Che brodo! Si taglia col coltello!... – Benone! – disse il cuoco comparendo sull’uscio della cucina. – Gli è come deve essere per la minestra d’oggi. Lo sguattero sgranò tanto d’occhi, proprio come feci io lassù sul mio osservatorio. – Come! La minestra d’oggi? – Sicuro! – spiegò il cuoco, accostandosi al caldaione. – Questo è il brodo per la minestra di magro alla casalinga del venerdì che piace tanto a tutte queste carogne di ragazzi. Capirai! Qui ci son tutti i sapori... – Sfido io! Ci ho rigovernato i piatti di due giorni di seguito... – E prima che tu venissi tu c’erano stati rigovernati i piatti d’altri due giorni... Insomma, per tu’ regola, in questa caldaia si comincia a rigovernar la domenica e si dura fino al giovedì, sempre nella medesima acqua; e capirai bene che quando si arriva al venerdì l’acqua non è più acqua, ma è un brodo da leccarsi i baffi... – Vo’ direte bene, – disse lo sguattero sputando – ma io i baffi non me li voglio leccare un accidente... – Grullaccio! – ribatté il cuoco. – Ti par’egli che noi si mangi di questa roba? Il personale di cucina mangia la minestra speciale che si fa per il Direttore e per la Direttrice... – Ah! – fece lo sguattero, tirando un gran respiro di sollievo. – Ora, via: portiamo la caldaia sul fuoco, che c’è già il pane bell’e affettato e il soffritto è pronto. E tu impara il mestiere, e mosca! Il personale di cucina, questo te l’ho già spiegato, non deve mai far parola con nessuno al mondo di quel che si fa intorno ai fornelli. Hai capito? E, uno da una parte uno dall’altra, afferrarono la caldaia e l’alzarono di peso; ma allo sguattero nel chinarsi cadde nella caldaia il berrettaccio tutt’unto che aveva in testa, ed egli fermatosi dette in una grande risata e ritiratolo su strizzandovelo dentro esclamò: – Gua’! Ora gli è anche più saporito di prima!
Il grassetto nel testo è mio.
Per @ross-nekochan che ha sollevato il problema del riciclo alimentare...
Vamba (L. Bertelli), Il giornalino di Gian Burrasca [1911]. Scaricabile da LiberLiber.
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