Tumgik
#spedire adesso
abatelunare · 2 months
Text
Di buste e di tentativi
Esco perché mi serve una busta da lettera in formato A4. La settimana prossima devo spedire un po' di fogli a un ente per via delle pratiche burocratiche nelle quali sono fortemente impegolato. Vado nel negozio solito. Un cartello mi informa che oggi pomeriggio e domani pomeriggio è chiuso. Ma io quella busta la voglio adesso. Così, poi, non ci penso più nemmen per sbaglio o per errore. Vado in un altro negozio. A parte che non le ha, sembra di stare in una ghiacciaia. Non ho con me il giubbetto che di solito mi porto dietro per evitare eventuali polmoniti derivanti da impianti di condizionamento sparati a diecimila (altro che mille). Per cui mi fermo proprio il minimo indispensabile. Avrei una mezza idea di andare a cercare quella fottuta busta in centro. Ma il cielo è scomparso dietro quello che sembra un bel fronte temporalesco. Di prendere dell'acqua proprio non mi va. Per cui ricorro al mio terzo tentativo. E faccio centro: ha la busta che cercavo. Ma rimango lì il meno possibile. Non è una ghiacciaia come il negozio precedente. Però non fa caldo nemmeno lì. Torno a casa e penso che non è possibile. Una cosa semplice come comprare una busta da lettere diventa un poema epico. Anzi, satirico.
12 notes · View notes
gcorvetti · 6 months
Text
Ultimi preparativi.
Oggi dopo aver accompagnato l'amica di mia nipote e lei stessa a casa, in due punti opposti della città e ho impiegato quasi un'ora solo di auto, sono andato a comperare le ultime cose da portarmi, un libro, visto che quello che ho preso un mese fa è quasi finito (mi manca l'ultimo capitolo, una cinquantina di pagine), adesso posso svelare che libro è "Società liquida" di Zygmunt Bauman, un mattone forse ma che contiene tanti bei concetti che sono reali su come stiamo vivendo il presente, anche se il libro è del 99 (la prima edizione), ho preso un libro, dicevo, che in realtà ho letto molti anni fa, lo possiedo in pdf ma volevo il cartaceo "Il mondo nuovo" di Huxley, cambio completamente genere. Un regalo al fidanzato di mia figlia e un paio di cose al supermercato che mi mangio tra oggi e domani. Poi in programma c'era da preparare lo scatolo che mi devono spedire, quindi mi sono messo a dividere le cose, questo lo porto, questo lo spedisco, questo lo porto, questo lo spedisco, questo lo porto, questo lo spedisco, questo lo porto, questo lo spedisco, questo lo porto, questo lo spedisco, questo lo porto, questo lo spedisco, questo lo porto, questo lo spedisco, questo lo porto, questo lo spedisco, ecc ecc. Alla fine ho praticamente fatto anche la valigia, tanta è la voglia che ho di partire, quasi completa, manca il pc, su cui sto scrivendo e alcune piccole cose, più i vestiti che ho in dosso adesso (adoro le rime), li metto a portata di mano di chi rovista nelle valigie, chissà magari gli passa la voglia odorando vestiti sporchi. Poi guardavo il pacco e pensavo, chissà quando mia sorella mi spedirà sto coso? Ma cazzo, ho tutta la giornata per spedirlo, alle 10 vado dagli zii e poi spedisco sto coso, fatta, così levo a mia sorella la fatica di mandarmelo, anche perché lei è sempre incasinata e veramente chissà quando le rivedevo ste cose.
Fatto questo mi sono sparato un risotto zucchine, peperoni, cipolla e gorgonzola con lo zafferano naturalmente, na delizia. Adesso finisco qua e mi metto un pò a suonare e poi mi lancio a letto per l'ultima giornata catanese. Ho visto sto EP e ho pensato perché no, non è male, un pò troppo regolare forse ma molto interessante.
youtube
5 notes · View notes
paolonovecento · 9 months
Text
A volte mi ritrovo a pensare
a pensarti
a quanto tempestiva si stata la tua scelta e a quanto irremovibile sia stata.
E mi ritrovo a pensare in che stato sarei, adesso, come ad agosto,
solo
a combattere contro demoni(miei)
e contro tutti gli ospedali incrociati e visitati:
e faccio fatica ad immaginarti in quel ruolo che era nostro, tuo. La mia streghetta aveva visto, intuito..?
alla fine il sostegno arriva dalla persona che ho più ferito, deluso, tradito.
che mi ha placato , aiutato
spinto verso ragionamenti di fisica o di metafisica senza cadere nel tranello della religione.
Io, che mi definisco uomo di scienza , mi trovo adesso a combattere verso "ritimagici" che sono l'appiglio, il desiderio di un miracolo che incredibilmente vengono da chi è destinato come me al dolore della perdita.
Tumblr media
Ma non è altro che una speranza, un cercare risposte che sono scritte nel corso di una vita vissuta con dignità fino a 4 giorni fa.
Oramai, forse( che non sono sicuro manco di questo..), non rimane che un anima in un corpo che non c'è più e che magari deve sistemare qualche questione, non so.. Per poi lasciare questa parte dell'esistenza e via, chissà dove si andrà, finirà.
e mi ritrovo a pensare a quanto certi legami non finiscono con un pezzo di carta di un tribunale e che, al bisogno, nel bisogno, nonostante abbia fatto di tutto e di più per allontanarmi, allontanarla alla fine.. 30 min al telefono l'altro ieri, 45 min ieri un ora e mezzo oggi in ospedale che, nonostante sia freddo e poco addolorato della situazione, del momento.. Stare li, parlarci, riuscire a trovare un sorriso e una riflessione. Liberi da pregiudizi e preconcetti, e un abbraccio che ci promettiamo di fare in modo che non sia di circostanza e di fare in modo di non incontrarci solo in situazioni particolari.
L'ultimo dell'anno è stato intenso
una sfida contro e con me stesso
perduto in una camminata che era una sfida contro me stesso a non fermarmi, ad andare avanti ,a darmi un obiettivo e mantenerlo
Tumblr media Tumblr media
un viaggio da solo alla ricerca del mio io e alla fine arrivare, pazienza se ero disarmato, impreparato e senza abbigliamento ne attrezzatura. Alla fine arrivo su e pazienza se inizia a diluviare e perdo tutto il bello della mia terra..
Tumblr media Tumblr media
Pazienza se smette a metà strada per il ritorno.. Mi regala un pezzo di panorama e una promessa
Tumblr media Tumblr media
Quella di tornare l'anno prossimo
magari più allenato e attrezzato
Ma ci rivediamo il 31 , e a sto giro però
almeno
Un po' di sereno, sia in cielo che in me.
PS. Logicamente ha una destinataria questa lettera che non ho avuto il coraggio di scrivere e spedire
perché le lettere sono testimonianza
sono ricerca, tempo dedicato
e mai
MAI parole al vento.
Ecco, forse siamo ancora lì.
Forse
Tumblr media
Il regalo più bello di questo Natale
Tumblr media
2 notes · View notes
mulashilldi · 2 years
Text
Tumblr media
CARTOLINE DAL FONDO
Cartoline dal fondo del barile, dal fondo del capitolo
E una stella cometa che vuol tornare indietro.
Prima bevi la bottiglia e poi ti disegni i baffi con il tappo bruciato
E ti senti grande, poi strizzi gli occhi per leggere la prossima etichetta del vino
E ti senti vecchio.
Il tavolo è sempre più lungo della mano di carte
Là dietro lo specchio c'è l'orizzonte
Ma fermandomi a guardare il riflesso mi sono perso il tramonto
Troppe volte.
Adesso i riflessi se li tenga lo specchio
E i tramonti si prendano cura del mio sguardo
Quando non giocheranno più a carte il tavolo sarà ancora lì.
Quando avranno finito la cena il tavolo sarà ancora lì.
Ho dato al gatto carne di manzo e carne di vitello
Ma in natura, non me lo vedo aggredire il bestiame per mangiare.
Le mie idee sono pesci che a volte sprofondano e a volte emergono
E quando riesco a pescarle finiscono sempre per diventare una frittura.
La notte corre oppure rallenta, ma di certo non mi aspetta
Io mi muovo su mezzi molto più veloci di lei
Ma guardo spesso l'orologio o il cielo per sapere quando arriva.
Non allontanerò i dubbi con la mazza da golf
E non riempirò la speranza con l'imbuto,
Questo è quello che mi sono detto, sapendo che però può sempre accadere.
Quando avranno finito di tagliare le cipolle e di pelare le patate
Il tavolo sarà ancora lì.
Quando avranno finito di bere il caffè
e di ricordare cose che non sono mai accadute come le stanno ricordando,
Il tavolo sarà ancora lì.
L'aliscafo di giorno sfreccia e spalma via le onde con un sorriso schiumoso
Ma con il buio è uno strano essere dagli occhi accesi che brontola e gorgoglia
Cercando il suo ormeggio.
Il ragazzo di giorno si muove elegante
Portando in giro abiti freschi e uno sguardo da arciere
Ma nel bagno di notte controlla messaggi seduto sul cesso con gli occhi arrossati
E una mano che scorre sul ventre e sul peso ancora da digerire.
La brace mi guarda arancione e tremante e chiama un altro pezzo di legno
Da usare come pista per fare ballare le fiamme
Le palpebre chiuse perdono i confini del divano nel buio e anche loro
Accendono fuochi non visti dai pensieri gendarmi
Vicino ai quali si scalda il cuore fuggiasco.
L'orgoglio in certi orari dispersi diventa brodaglia lasciata nel piatto a gelare,
La rabbia si arrotola sempre più stretta a se stessa e pian piano si strozza da sola.
Quando finiranno di scrivere le lettere da spedire al destino canguro
O all'amore mai visto e sbocciato a distanza, il tavolo sarà ancora lì.
Quando l'uomo ubriaco sdraiato sopra la tovaglia si ricorderà di avere un letto
Se ne andrà
E il tavolo si renderà conto ancora una volta che tutte le sue gambe non lo porteranno via di lì.
18 notes · View notes
tecnowiz · 5 months
Text
Come inserire messaggi nascosti nelle foto
Tumblr media
Di sicuro hai sentito ancora parlare di immagini o scritte subliminali che con questo termine si intende mandare una informazione che il cervello accumula a livello inconscio sufficienti per influenzare e condizionare il comportamento, ecco con questa guida invece facciamo il contrario nascondiamo i messaggi e li criptiamo dentro in una immagine, questa tecnica viene chiamata steganografia, diciamo che facciamo il gioco all'agente segreto, quindi se sei curioso e vuoi sapere come inserire messaggi nascosti nelle foto prenditi un lampo di tempo e continua a leggere la guida.
Come inserire messaggi nascosti nelle foto : Vuoi fare l'agente segreto e inserire messaggi nascosti nelle foto ? Eccoti la guida per realizzare foto con file invisibili al suo interno
Allora ti sei messo comodo possiamo iniziare ? Per poter cifrare e nascondere dei messaggi di testo o dei file dentro alle foto ci appoggeremo ad un software gratuito particolare che si chiama Steg disponibile per sistemi Windows che una volta installato nel computer ti permette di stenografare le foto, ma senza perdere altro tempo vediamo il suo funzionamento. Sistema Windows Se usi un computer con sistema Windows come prima operazione apri il browser collegati al sito principale di Softpedia quindi clicca sul pulsante Download now poi nella piccola finestra che appare premi il pulsante Softpedia Secure Download (US) per iniziare a scaricare il file compresso .zip sul computer. Al termine del download devi scompattare il file in una cartella, se non lo sai fare ti invito a leggere come scompattare un file zip, quindi al termine entra nella cartella e clicca due volte con il tasto sinistro del mouse sul file Steg.exe per avviare il programma, alla prima finestra scorri verso il basso e clicca appena si attiva il pulsante Yes e poi Ok per aprire definitivamente Steg.
Tumblr media
Come usare Steg Da adesso il procedimento è identico per qualsiasi sistema operativo che stai usando e quindi inserire messaggi nascosti nelle foto è uguale per tutti, da programma aperto fai clic sulla scritta in alto File e nel menu a tendina che scende clicca la voce Open JPEG image dalla finestra che si apre seleziona l'immagine che vuoi nascondere del testo al suo interno tramite il percorso  e clicca sul pulsante Apri per caricarla su Steg.
Tumblr media
A questo punto testiamo il programma, tramite un editor di testo tipo Microsoft Word, Open Office, Libre Office oppure anche il semplice Blocco note di windows scrivi e  prepara il messaggio segreto da inserire nella foto ed al termine salvalo nel computer. Adesso sempre dal programma Steg clicca sulla scritta collocata i alto Hide e nel menu a tendina che si apre seleziona la voce Hyde Data, dalla finestra tramite il percorso vai a selezionare il file che contiene il messaggio da nascondere che hai appena scritto e clicca sul pulsante Apri. Ti dovrebbe uscire una finestra con un messaggio del tipo Data Successfully Hide, vuol dire che tutto è andato a buon fine e che il messaggio è stato nascosto con successo nella foto, clicca sul pulsante Ok per chiudere la finestrina.
Tumblr media
Ora per completare l'opera ed inserire messaggi nascosti nelle foto in modo definitivo devi andare a salvare il lavoro appena fatto, per effettuare questa operazione sempre cliccando sulla scritta Hide seleziona nel menu a tendina la voce Save, quindi nella finestra che si apre dai un nome alla foto criptata e clicca sul pulsante Salva ed il gioco è fatto, Semplice vero ? Ora puoi benissimo spedire la tua foto contenente il file nascosto e farla transitare in rete senza che nessuno se ne accorga di nulla e che cosa contenga, oppure la puoi anche condividere sui social network e la persona che conosce quella foto sà benissimo che contiene un messaggio al suo interno quindi la può salvare sul computer, diabolico vero... saper come inserire messaggi nascosti nelle foto. Come far riapparire il messaggio nascosto nella foto Per fare riapparire il file dalla foto con il messaggio nascosto al suo interno il procedimento è molto semplice, logicamente chi la riceve deve essere in possesso anche lui di Steg sul computer, bene detto devi prima caricare la foto nel programma, una volta caricata clicca sulla scritta collocata in alto Extract e nel menu che scende seleziona Extract Data, ora nella finestra che si apre seleziona il percorso e clicca sul pulsante Choose per salvare e fare magicamente apparire il file con il testo segreto. Allora hai visto che inserire messaggi nascosti nelle foto è molto semplice ed allo stesso tempo direi molto diabolico, bene e con questo Wiz ti saluta ma non prima di farti presente che puoi trovarmi anche sui social network semplicemente cliccando le icone appropriate che trovi nella pagina pricipale del blog, inoltre mi farebbe molto piacere se condividi questa guida attraverso i pulsanti social che trovi alla fine. Note finali E siamo arrivati ​​alle note finali di questa guida come inserire messaggi nascosti nelle foto. Ma prima di salutare volevo informarti che trovi anche sui social network per entrare clicca sulle icone appropriate che trovi nella Home  di questo blog, inoltre se la guida ti è piaciuta condividila pure attraverso i pulsanti social di  Facebook ,  Twitter ,  Pinterest  e  Tumblr , per di gran lunga conoscere il blog anche ai tuoi amici, ecco con questo è tutto Wiz ti saluta. Read the full article
1 note · View note
Text
poco tempo
Sono le 9:29 di Martedì 23 Agosto 2023.
Ho davvero poco tempo perché fra 1:30h devo essere a lavoro.
Il Mac mi sta facendo sbroccare con il fatto che cadde l'acqua tempo fa.
Ieri è successa una cosa troppo strana, staccato da lavoro sono voluta andare a Monti.
Insomma vabbè, ho preso una bici ed ho iniziato a girare, sempre per il discorso casa comunque.
Tornando mi sono fermata su via Nazionale, saranno state le 8:30 di sera avevo staccato già da un’ora, ero stanca cazzo, ero proprio stanca e nonostante ciò non volevo andare a casa.
Difatti vabbè presa la bici sono andata al solito Carrefour a piazzale degli Eroi che oramai è il mio safe place per qualche oscuro motivo.
Fatto sta che ero scoglionata, non ci volevo tornare a casa difatti sono tornata tardi e comunque sono andata all’una di notte e mi sono alzata mezz’ora fa, perché tanto lo sai che a te servono 8h di sonno.
Stamattina non so facendo skincare né Gongyo, mi sento già alla canna del gas e non ho mangiato nulla di nutriente per colazione.
La giornata non bene.
Dovrei ricominciare a prendere il Gabapentin, i gatti e specialmente Z. miagola come una pazza che vuole mangiare di più ed è insopportabile dalla mattina.
Sono le 9:44 adesso, comunque mi rode il culo.
Devo spedire un pacchettino oggi e devo anche leggere un po’, lo prometto a me stessa.
Ok in 9 minuti ho fatto skincare, sono proud di me stessa, davvero.
Però dovrei ricominciare con gli psicofarmaci eh sì.
0 notes
giancarlonicoli · 1 year
Text
7 ago 2023 18:45
DAGONOTA – PECCATO CHE JOHANN JOACHIM WINCKELMANN NON ABBIA AVUTO ANCH’EGLI UN PADRE BOIARDO DI STATO COME CHIARA GAMBERALE, CHE POTESSE SPEDIRE UNA LETTERA IN LATINO AL RE DELLE DUE SICILIE PER CHIEDERGLI DI CONSENTIRE AL FIGLIO DI IMBARCARSI SU UN VELIERO PER L’AMATA GRECIA – ADESSO ATTENDIAMO FREMENTI DA CHIARA UN “REISE NACH GRIECHENLAND” SU “SETTE” – CERTO, COME RACCONTO DELL’ESTATE IL VIAGGIO DELLA FIGLIA DI PAPÀ DOVRÀ SFIDARE L’INSUPERABILE “VIAGGIO A FOGGIA” DI ALAIN ELKAN… -
DAGONOTA
Peccato che Johann Joachim Winckelmann non abbia avuto anch’egli un padre boiardo di Stato come Chiara Gamberale, almeno un padre alto funzionario di corte che potesse spedire una lettera in latino al re delle Due Sicilie o a un barone inglese per chiedergli di consentire al figlio di imbarcarsi su un veliero per l’amata Grecia.
Rien à faire, malheureusement, faceva di mestiere il ciabattino a Stendal e non aveva neanche potuto far studiare il figlio che, grazie ai preti e al suo talento divenne l’erudito più colto dei suoi tempi e il fondatore della storia dell’arte antica e il cantore del primato della cultura greca a partire dai “Gedanken über die Nachahmung der griechischen Werke”.
Ma nessun problema: a distanza di due secoli e mezzo ci potrà pensare la “scrittrice e giornalista” dalla carta d’identità strappata, Chiara Gamberale, a colmare la lacuna sulla conoscenza dell’antichità dovuta al mancato viaggio dello studioso tedesco.
Potendo godere di un papà ex boiardo che chiama per chiedere lumi sul mancato decollo della figlia causa ritardo del volo (una novità mai sentita), Chiara senza la figlia (ndr dopo averci smammolato nei precedenti libri sulla maternità) ha raggiunto l’amata Grecia e adesso attendiamo frementi un “Reise nach Griechenland” su “Sette”, il supplemento del “Corriere della Sera” diretto dalla femminista in borsetta Prada Barbara Stefanelli.
Certo, come racconto dell’estate il viaggio della figlia di papà dovrà sfidare niente po' po' di meno che l’insuperabile “Viaggio a Foggia” di Alain Elkan, pubblicato sul giornale del figlio. Insomma, siamo ai massimi sistemi dell’itinerario familistico, una periegesi tra cognomi e portafogli, un viaggio in treno o in aereo come allegoria del viaggio interiore o, meglio, anteriore, cioè ringraziando il papà boiardo o il papà rabbino. Solo il figlio del ciabattino non è riuscito a salpare… e poi non dite che i tempi sono cambiati.
0 notes
Text
The Wonder Years - The Hum Goes On Forever, traduzione testi
Tumblr media
Non voglio morire, o forse sì
Perché è tutto davvero tetro
Mi hai trovato che piangevo nell’altra stanza
(da: Doors I Painted Shut)
1. The Wonder Years – Doors I Painted Shut, traduzione
Porte che ho sigillato verniciandole
   Non voglio morire
O almeno, non senza di te
Qui da solo col caldo di agosto all’ombra del pomeriggio
Non voglio morire
Ma sono pietrificato all’idea di alzarmi
C’è uno spiffero che viene da sotto una porta che avrei giurato di aver sigillato verniciandola
Fisso il sole, anche se sono sicuro che sto dormendo
E quello si espande e viene a inghiottirci
Sento già il calore basso e costante
Non cerco di scappare
Sto qui ad aspettare sul dondolo in veranda
E con questa luce arancione e questa calma inquietante, il continente slitta nel mare
Non voglio rimanere sotto le nuvole basse di un caldo afoso
Canto stonato sottovoce; non trovo mai l’intonazione
Non voglio morire, o forse sì
Perché è tutto davvero tetro
Mi hai trovato che piangevo nell’altra stanza
   È da anni che non ero così giù di morale
Non mi piaccio
Suono il piano con un polso rotto
Non mi piaccio
E resto qui in attesa al davanzale della finestra
Non mi piaccio
Devi sapere che ti amo ancora
Sono io che non mi piaccio
       2. The Wonder Years – Wyatt’s Song (Your Name), traduzione
La canzone di Wyatt (Il tuo nome)
   Ho registrato i tuoi battiti: sono 133
È un tempo che ho nel sangue ora
Lo canticchio quando mi sento solo
Ho registrato i tuoi battiti
Sono rimasto a guardarti le ginocchia
Ho pensato a quale sarà quello malconcio quando avrai trent’anni
   Poi ti ho portato a casa in macchina ascoltando God Only Knows
Che poi l’unica cosa che so io è che…
   Il tuo nome, il tuo nome, il tuo nome, il tuo nome è l’unico che mi piace
Sono in dormiveglia, assorto nel modo in cui respiri di notte
Sono giù di corda e ho paura, ma sono dalla tua parte
Il tuo nome, il tuo nome, il tuo nome, il tuo nome è l’unico che mi piace
   Ho trovato dei vetri in giardino
Li ho tirati via con le dita
Non voglio che ti tagli i piedi quando imparerai a correre
   Ma hai imparato a dire “luna”
Per cui abbiamo fatto ciao con la mano dalla tua cameretta
La chiamavi come se potesse venire da te
   Il tuo nome, il tuo nome, il tuo nome, il tuo nome è l’unico che mi piace
Sono in dormiveglia, assorto nel modo in cui respiri di notte
Sono giù di corda e ho paura, ma sono dalla tua parte
Il tuo nome, il tuo nome, il tuo nome, il tuo nome è l’unico che mi piace
   Ti ho guardato seduto in silenzio che osservavi la tua porta, in tutta la tua piccola solitudine
Sono entrato senza fare rumore e ho dormito per terra
E la luce verde del rivelatore di fumo si accende e si spegne
Come una navicella aliena, come un’alba lontana
   Non ho mai avuto così tanta paura di sbagliare in qualcosa
E sono contento che tu non sai quanto è brutto
Adesso vado, comincio a scavare, pianto i semi, tengo lontani gli uccelli
Ti faccio crescere un posto più sicuro di questo
   Il tuo nome, il tuo nome, il tuo nome, il tuo nome è l’unico che mi piace
Sono in dormiveglia, assorto nel modo in cui respiri di notte
Sono giù di corda e ho paura, ma sono dalla tua parte
Il tuo nome, il tuo nome, il tuo nome, il tuo nome è l’unico che mi piace
       3. The Wonder Years – Oldest Daughter, traduzione
Figlia più grande
   Entri trasportata dal vento e usi un computer della biblioteca per vedere come vanno le cose
“Non può dormire alla scrivania, signora: fa spaventare i bambini”
E l’autunno sta diventando freddo
Cerchi di catturare l’aria salata con una busta per poterla spedire a casa
Ti metti a sedere davanti alla baia da sola, con il sole sulla pelle
   Un’altra giornata in fumo
Un altro sbirro che sa come ti chiami
‘Sti figli della merda hanno sempre la stessa voce
   Madelyn, mi sa che non ti rivedrò più
Madelyn, ti voglio bene, ma sappiamo entrambi come va a finire
Madelyn, si sta alzando la marea
   Tiri fuori una sigaretta, immagini che l’aria nei polmoni sia benzina
Accendila quella stronza
Certa gente si becca tutta la fortuna, ma certi devono vivere
Non riesco a trovare un indirizzo
Sembra che nessuno sappia dove vivi
Ti ho preso un regalo di compleanno
E te lo voglio mandare con delle foto dei miei bambini
   Un’altra giornata in fumo
Un altro anno che sembra uguale agli altri
   Madelyn, mi sa che non ti rivedrò più
Madelyn, ti voglio bene, ma sappiamo entrambi come va a finire
Madelyn, si sta alzando la marea
Ti sei persa nel grigio con le gambe rotte che cerchi di nuotare
   Madelyn, guardi le nuvole che si scaricano, allagano il terreno
Madelyn, cerchi di dormire in mezzo al vapore che sale dalla strada
   Madelyn, mi sa che non ti rivedrò più
Madelyn, ti voglio bene, ma sappiamo entrambi come va a finire
Madelyn, si sta alzando la marea
Ti sei persa nel grigio con le gambe rotte che cerchi di nuotare
       4. The Wonder Years – Cardinals II, traduzione
Cardinali II
   La conosco la sensazione al mattino
Quando il sole illumina la polvere sospesa in orbita mentre ti svegli
E per un attimo ti senti leggerissimo, poi arriva il panico
Prima una pioggerella, poi uno scroscio, poi un’inondazione senza fine
Ci mettiamo a correre – fratelli nel crepuscolo estivo –
Abbastanza lontano da non farci più raggiungere da nessuno
   La conosco la sensazione quando comincia a calare la luce
E i piatti nel lavandino assomigliano a una catena montuosa
Provi a trovare la volontà di alzarti, ma non ne hai la forza
Hai tirato una testata al vetro freddo della finestra
Hai paura di cosa succederà quando alla fine si romperà
E non resteranno che vetri in frantumi e un grigio costante
   Pieno di lividi e di tagli con la carta
Ho fatto mille gru di carta come portafortuna
Ma non posso proteggerti
La mia occasione l’ho avuta e ho fatto una cazzata
   Ho guardato per anni tutto quel nastro adesivo sulla porta
Tenuta insieme come un paziente in traumatologia
Ancora oggi non so cosa cazzo l’avessero tenuta a fare
Questa casa è stregata, non ci posso più vivere
Col tempo ho capito che tu stavi dall’altra parte
E non riesco a immaginare come dev’essere stato
   Pieno di lividi e di tagli con la carta
Ho fatto mille gru di carta come portafortuna
Ma non posso proteggerti
La mia occasione l’ho avuta e ho fatto una cazzata
   Ho fatto di nuovo quell’incubo
Ci sei tu che hai cinque anni e sei indifesa, intrappolata sotto le macerie
Allunghi una mano, ma io sono debole, non riesco a salvarti
Pur con tutte le volte che mi si ripete nella testa, non la riesco a sollevare
   Pieno di lividi e di tagli con la carta
Ho fatto mille gru di carta come portafortuna
Ma non posso proteggerti
La mia occasione l’ho avuta e ho fatto una cazzata totale, ho fatto una cazzata totale
       5. The Wonder Years – The Paris of Nowhere, traduzione
La Parigi in mezzo al nulla
   Creiamo dei reliquiari per San Nick Foles alle finestre, nei salotti di casa
Ascolto Dancing with a Ghost nella luce soffusa del pomeriggio
Sono da solo nella casa dove è morta tua sorella
   Creiamo dei reliquiari per San Nick Foles nelle chiese, nei vicoli
Ho guardato il fiume che straripava dallo Schuylkill sotto una pioggia torrenziale
Sono da solo nella casa dove è morta tua sorella
Nell’isolato in cui hai vissuto per una vita intera
   E prendo lo stesso treno che prendevo a diciannove anni
E abbiamo ballato sulle panchine di una Market East vuota
   Buttatemi nel Delaware, e lasciatemi lì dentro sul fondo
Il polmone nero della East Coast
La Parigi in mezzo al nulla
Nel Delaware, e lasciatemi lì dentro sul fondo
Disperato, gentile e spietato
La Parigi in mezzo al nulla
   Piantiamo dei giardini nelle buche quando non viene nessuno a sistemarle
Io ti vorrò bene quando non te ne vorrà nessun altro
Tutto denti avvelenati e suscettibile
Sei un bambino che si dondola su un semaforo
Sei una festa di quartiere accanto a una discarica che va a fuoco
   Buttatemi nel Delaware, e lasciatemi lì dentro sul fondo
Il polmone nero della East Coast
La Parigi in mezzo al nulla
Nel Delaware, e lasciatemi lì dentro sul fondo
Disperato, gentile e spietato
La Parigi in mezzo al nulla
   Mezzo metro di neve per terra, e ne viene giù ancora
Io ti tiro fuori con la pala, ti tiro fuori con la pala
Ti sentirai sola senza avere intorno Colleen e Cheryl
Io ti tiro fuori con la pala, ti tiro fuori con la pala
Ho ancora i fiori che abbiamo trovato attaccati alla porta di casa
Io ti tiro fuori con la pala, ti tiro fuori con la pala
Tu stavi sempre attenta
   Buttatemi nel Delaware, e lasciatemi lì dentro sul fondo
Il polmone nero della East Coast
La Parigi in mezzo al nulla
Nel Delaware, e lasciatemi lì dentro sul fondo
Disperato, gentile e spietato
La Parigi in mezzo al nulla
       6. The Wonder Years – Summer Clothes, traduzione
Abiti estivi
   Io e Justin siamo coi finestrini abbassati
L’aria condizionata è rotta, fa più caldo che all’inferno
Ma mi odio un po’ di meno quando mi arriva l’aria salata sulla pelle
Ci siamo seduti sulle panchine quando i negozi avevano chiuso
Ho visto la luce della ruota panoramica attraverso il fumo della tua Marlboro
E ho strimpellato in qualche modo Steadier Footing, Steadier Footing
   Ah, quanto mi piace il bagliore che irradi con i tuoi abiti estivi
Percorrendo la strada che esce dalla città, scrollandoti il freddo di dosso
   Ci siamo incontrati con gente che non conoscevamo verso le due di notte
La spiaggia è deserta, ci siamo solo noi e loro
E le pile dello stereo che non riescono a reggere neanche per una dannata canzone
Abbiamo nuotato talmente al largo che probabilmente dovevamo morire
Troppo giovani e troppo sciocchi e troppo stanchi della vita
Ma quando mi afferri le caviglie, nemmeno in due riusciamo a toccare il fondo
Nemmeno in due riusciamo a toccare il fondo
   Ah, quanto mi piace il bagliore che irradi con i tuoi abiti estivi
Percorrendo la strada che esce dalla città, scrollandoti il freddo di dosso
Ah, quanto mi piace il bagliore che irradi con i tuoi abiti estivi
Percorrendo la strada che esce dalla città, scrollandoti il freddo di dosso
   Galleggiamo sulla schiena e guardiamo le stelle
O almeno quelle che si vedono con l’inquinamento luminoso
Poi facciamo tutti finta che se strizziamo un sacco gli occhi riusciamo a distinguere la sagoma della stazione spaziale
E qualche astronauta solitario ci possa sorridere
   Ah, quanto mi piace il bagliore che irradi con i tuoi abiti estivi
Percorrendo la strada che esce dalla città, scrollandoti il freddo di dosso
Ah, quanto mi piace il bagliore che irradi con i tuoi abiti estivi
Percorrendo la strada che esce dalla città, scrollandoti il freddo di dosso
       7. The Wonder Years – Lost It in the Lights, traduzione
L’ho perso sotto le luci
   È estate da poco, e Tony Bourdain è morto
Sono sdraiato in doccia che guardo in alto la lampadina fulminata
C’è qualcosa che grida da dentro il mio sfiatatoio di notte
Fa tremare la casa, cerca di venir fuori
Vuole raccontarmi un’altra bugia
   E se, e se, e se, e se, e se è finita la magia?
E mi sa che tocca essere contento che almeno c’è stata
Da 50th e Cedar a Richmond appena dopo Front
Mi sa che tocca essere contento che almeno c’è stata
   E la città mi sputa fuori tossendo, come una scheggia nel polso che viene buttata fuori dalla pelle
E la città mi sputa fuori tossendo
   Quando avevo diciassette anni, ho scritto una canzone dove dicevo che bevevo kerosene per scatenarmi un incendio nella pancia
E sputerò fuori le braci per decenni a venire
Avevo diciassette anni con il fuoco nella pancia
   E se, e se, e se, e se, e se è finita la magia?
E mi sa che tocca essere contento che ero ancora in lotta
Era proprio lì che mi aspettava, io l’ho perso sotto le luci
Mi sa che tocca essere contento che ero ancora in lotta
   E la città mi sputa fuori tossendo, come una scheggia nel polso
   Quando avevo diciassette anni, ho scritto una canzone dove dicevo che bevevo kerosene per scatenarmi un incendio nella pancia
E sputerò fuori le braci per decenni a venire
Avevo diciassette anni con il fuoco nella pancia
   E la città mi sputa fuori tossendo, come una scheggia nel polso che viene buttata fuori dalla pelle
Viene buttata fuori dalla pelle
   Quando avevo diciassette anni, ho scritto una canzone dove dicevo che bevevo kerosene per scatenarmi un incendio nella pancia
E sputerò fuori le braci per decenni a venire
Avevo diciassette anni con il fuoco nella pancia
Avevo diciassette anni con il fuoco nella pancia
       8. The Wonder Years – Songs About Death, traduzione
Canzoni sulla morte
   Scrivo canzoni sulla morte da così tanto tempo che vorrei solo diventare insensibile
E pensare ai cortei funebri solo come roba che incasina il traffico
Ancora una telefonata al buio che mi toglie l’aria dai polmoni malandati
Scrivo canzoni sulla morte da troppo tempo
Devo smettere
   Corpi sgomberati, crollati con grazia
E non finisce mai di salire il conto
Troppo suscettibile a qualsiasi cosa
Eh, lo so che mi rendo difficile da amare
Queste piccole commemorazioni che tengo ogni sera davanti a tutti
Gli canto canzoni sulla morte e loro cantano in coro
Questa cosa deve smettere
       9. The Wonder Years – Low Tide, traduzione
Bassa marea
   Rimango a fissare il muro, perché le uniche notizie sono notizie brutte
Attendo di precipitare -sono il nuvolone di pioggia nel tuo salotto
E continuo a fare liste di robe da dire allo psicologo: i motivi per cui vorrei non esistere
   Colo a picco in fretta, trascino tutti quanti a fondo con me
Finalmente solo, da qualche parte nel South Jersey
Il fiato mi appanna gli occhiali
Il fumo aleggia pesante nel vento
Mi sto informando sui buchi neri, spero che uno mi risucchi
   Mi faccio crescere i capelli, tanto chi cazzo se ne frega
Mi faccio crescere i capelli, tanto chi cazzo se ne frega
La situazione sembra disperata, e mi sento spacciato
Mi faccio crescere i capelli, tanto chi cazzo se ne frega
   Rimango a fissare la polvere che si è accumulata sulle piantine finte
Ci ho rinunciato, le cose vere non ce la faccio a tenerle in vita
Guardo il colorito blu della mia ombra che colora la parete opposta
A notte fonda, in piedi a guardare il baseball coreano
E c’è bassa marea nella baia della serotonina
E per la prima volta non sono sicuro che sarà tutto okay, okay, okay, okay, okay
   Mi faccio crescere i capelli, tanto chi cazzo se ne frega
Mi faccio crescere i capelli, tanto chi cazzo se ne frega
La situazione sembra disperata, e mi sento spacciato
Mi faccio crescere i capelli, tanto chi cazzo se ne frega
   Esplodo durante il rientro
I detriti tutti sparsi in mare
È tutto grigio da sempre -resterà per sempre così
Non sono mai stato più sicuro di una cosa
La vedo chiaramente nei sogni
So che sarò io, sarò io quello che rovinerà tutto quanto
   Esplodo durante il rientro
I detriti tutti sparsi in mare
È tutto grigio da sempre -resterà per sempre così
Non sono mai stato più sicuro di una cosa
La vedo chiaramente nei sogni
So che sarò io, sarò io quello che rovinerà tutto quanto
       10. The Wonder Years – Laura & the Beehive, traduzione
Laura e l’alveare
   Me lo ricordo a malapena, avevo due o tre anni all’epoca
Innaffiando le tue piantine di pomodoro, ero rimasto indietro
Ho calpestato un alveare, tu ti sei gettata col corpo sopra di me
   Ho chiamato giusto per parlare del tempo o di quello che vuoi tu
E ho chiamato giusto per sentire la tua voce
Scusami, ti tengo solo cinque minuti
Perché lo so che chiedi in giro e ti preoccupi quando senti le canzoni
Per cui ho chiamato giusto per farti sapere che io sto benone, al di là di tutto
   Sono sull’erba infossata che una volta era la parte più bassa
Guardo una conchiglia che tieni in giardino
Dicevi che potevo sentire l’oceano, e io ci credevo davvero
   Ho chiamato giusto per parlare del tempo o di quello che vuoi tu
E ho chiamato giusto per sentire la tua voce
Scusami, ti tengo solo cinque minuti
Perché lo so che chiedi in giro e ti preoccupi quando senti le canzoni
Per cui ho chiamato giusto per farti sapere che io sto benone, al di là di tutto
   E scrivo delle canzoni per dire a tutti quanti che gli voglio bene finché ci sono ancora per cantarle insieme
E tu sei la Stella Polare da quando ero piccolo – la fonte di luce
E io la seguirò finché non si sarà spento il bagliore
   Me lo ricordo a malapena, avevo due o tre anni all’epoca
Innaffiando le tue piantine di pomodoro
Potresti avermi salvato la vita quando ho calpestato un alveare
       11. The Wonder Years – Old Friends Like Lost Teeth, traduzione
Vecchi amici come denti persi
   Mi sono svegliato e ho preso fiato
Il sole era tramontato su Berlino
Ti abbiamo perso la scorsa settimana, ma tu sei entrato di nuovo nella stanza
   E non ti sei mai tolto il passamontagna
Quando ti ho chiesto di farlo ti sei girato
E sei ricomparso con dei tatuaggi nuovi
Il timbro della voce era cambiato
   Lo so che è un brutto sogno
Però io, io ti voglio costruire, ti voglio ricostruire sulla base dei ricordi
Qualcosa che possa rimanere, che possa rimanere qui quando tu te ne andrai
Perché so che tutte le persone dei miei sogni in realtà sono io
Mi dicono tutte quante quello che so già
Sono preda del grigio, che vado alla deriva da solo
   C’è una quiete nell’aria nel crepuscolo di fine settembre
E le foglie d’acero si schiantano a terra tutte insieme
E colorano l’asfalto di rosso acceso
Sono catatonico, mi allontano
Con in testa una canzone sulla morte
E non riesco a non canticchiarla
   Sembra un brutto sogno
Però io, io ti voglio costruire, ti voglio ricostruire sulla base dei ricordi
Qualcosa che possa rimanere, che possa rimanere qui quando tu te ne andrai
Perché so che tutte le persone dei miei sogni in realtà sono io
Mi dicono tutte quante quello che so già
Sono preda del grigio, che vado alla deriva da solo
   Vecchi amici come denti persi
Mi ritrovo sempre nello spazio dove prima c’eri tu
Vecchi amici come denti persi
Nello spazio dove prima c’eri tu
Vecchi amici come
   Io ti voglio costruire, ti voglio ricostruire sulla base dei ricordi
Qualcosa che possa rimanere, che possa rimanere qui quando tu te ne andrai
Perché so che tutte le persone dei miei sogni in realtà sono io
Mi dicono tutte quante quello che so già
Sono preda del grigio, che vado alla deriva da solo
Già, so che tutte le persone dei miei sogni in realtà sono io
Mi dicono tutte quante quello che so già
Sono preda del grigio, che vado alla deriva da solo
       12. The Wonder Years – You’re the Reason I Don’t Want the World to End, traduzione
Siete il motivo per cui non voglio che il mondo finisca
   È già giugno
La luce ti colora di rosa quando irrompe tra i ciliegi
Urli alla luna
Stiamo sulla tua altalena
È proprio questo il posto che mi spetta
   Il grigio si fa da parte per la prima volta nella vita
Per cui mi sa che ho azzeccato il dosaggio
   Il diavolo che hai nel sangue
Il dolore sordo e disancorato
Lo stesso che ha tormentato me
Ma i bulloni si potrebbero arrugginire
E il circuito si potrebbe spezzare se ti amo con tutto me stesso
   Perché recupero la speranza nella tasca del mio cappotto invernale insieme ai tuoi guanti
Che mi ricordano che non sono solo
   La sento fino nelle ossa la paura di non trovare il modo di tenere te e tuo fratello al sicuro
Un incendio si mangia la costa e il livello dei mari si alza
Siamo praticamente sull’orlo del baratro
   Le notizie diventano sempre peggio
Le alluvioni o la siccità?
C’è una sparatoria di massa tutte le settimane ormai
E viene da pensare che hai addosso una maledizione, che ti stiamo deludendo
Per cui ti tiro fuori con pala
   Perché recupero la speranza nella tasca del mio cappotto invernale insieme ai tuoi guanti
Che mi ricordano che non sono solo
E tu hai il coraggio, per cui ce l’ho anch’io, o quantomeno ci provo
Mi ci metto d’impegno, pianto un giardino, cerco di restare a galla
   Non voglio morire, perché devo proteggervi
Siete il motivo per cui non posso ancora andarmene da qua
Il motivo per cui non voglio che il mondo finisca
Non voglio morire
Voglio illuminarvi durante i vostri mesi più bui
E voglio inghiottire il sole prima che lui possa inghiottire noi
   Perché recupero la speranza nella tasca del mio cappotto invernale insieme ai tuoi guanti
Che mi ricordano che non sono solo
E tu hai il coraggio, per cui ce l’ho anch’io, o quantomeno ci provo
Mi ci metto d’impegno, pianto un giardino, cerco di restare a galla
   Chiamo casa
Sento voi che ridete nel crepuscolo e i motivi per abbandonare tutti i miei vecchi fantasmi
Perché voi avete il coraggio, per cui ce l’ho anch’io, o quantomeno ci provo
Mi ci metto d’impegno, pianto un giardino, cerco di restare a galla
0 notes
mermaidemilystuff · 2 years
Text
Eccomi qui, il 23 agosto, a girare sotto il sole la mia città deserta alla ricerca di un posto per stampare un foglio A4 b/n. Un'etichetta di vinted, per la precisione. Quando chiesi a mio zio se quando capitava potevo mandargli il file e farmele stampare da lui, che abita esattamente sul mio stesso piano, mi fece ben capire che no, era una cosa che gli pesava. Un foglio al mese, anche meno, che poteva lasciarmi sotto la porta, nemmeno la fatica di avere un contatto sociale. Ogni volta che ho un pacco da spedire esco con il pacco, scotch e USB. Stampo e finisco il pacco sul muretto in cui sono ora. Adesso invece, che il posto dove stampo è chiuso, su questo muretto cerco su google dove dovrò andare per un sostituto. Mi chiedo, sempre più spesso, cosa io abbia fatto nelle vite passate per non ricevere nemmeno una briciola di aiuto nemmeno per le più superficiali cavolate, così da aggiungere stupidi e inutili livelli di difficoltà per le cose più semplici.
33 notes · View notes
Text
⚠️ Un po’ uno sfogo, un po’ un coming out 🏳️‍⚧️⚠️ possibile TW ⚠️
Riassunto: “sai perché quel giorno mi avevi detto di non avermi mai visto così felice? Perché quel giorno per la prima volta riconoscevo in me la persona a cui la nonna si stava riferendo.”
Non mi sono mai fatto domande sulla mia identità di genere perché era già troppo complicato così. Ci ho messo una vita solo per capire e iniziare ad accettare la mia identità sessuale quindi figuriamoci. Sono nato donna, ho sempre voluto credere che questo andasse bene. Ricordo nettamente una conversazione in macchina con mio papà dove gli dicevo che se già era stato difficile fare coming out come bi, chissà come avrebbe dovuto esserlo come trans e continuavo dicendo “non ci pensare, sono una donna, sono nata così e mi sento così.” Sono quelle cose che mentre le dici pensi “ma che cazzo stai dicendo?” però te le ripeti come un mantra. Sono sempre stato trattato come una femmina. Ho sempre cercato di imitare mio fratello utilizzando le sue felpe, cercando di coprire le mie forme in particolare il seno che ho sempre odiato, ma ho sempre attribuito queste mie scelte al fatto che mi vedessi brutto e che non mi piacesse il mio corpo ma nel senso che mi vedevo grasso. Il che è tutto vero per carità ma non ho mai voluto approfondire, capire se c’era qualcosa in più. Perché lo sapevo ma, faceva troppa paura e dopotutto sono sempre stato trattato come una femmina quindi era facile fare finta di niente (sono piuttosto bravo in questo.) Nessuno si è mai rivolto a me, in una conversazione (vorrei sottolineare questo punto perché per me quando sei in fila per il bagno e ti dicono “guarda che il tuo è quello in parte” non lo è) usando il maschile. Tutto ciò fino a poche settimane fa, quando sono andato a trovare mia nonna e lei mi ha scambiato per un ragazzo e ha iniziato a parlare con me e con le persone intorno come se lo fossi. Tipo “come sta il mio ragazzo?” “Sei proprio bello” “è da un po’ che non ti vedo ma sei cresciuto” “è uno studente all’università sai? Ed è proprio bravo!” ecc. Dopo essere andati via mia mamma mi ha detto una cosa come “non ti ho mai vista così, eri proprio felice di vedere di nuovo la nonna, anche se non ha ben capito chi eri, eh?” Ecco, mia nonna è riuscita ad aprire un cassetto dell’armadio che facevo finta non esistesse, che avevo sigillato. Sentire le parole di mia mamma, tornare alla realtà del “non ti ho mai VISTA” è stato spiazzante. Sarò sempre grato alla nonna per avermi costretto ad aprire ed esplorare quel cazzo di cassetto. Lei l’ha fatto senza accorgersi, inconsapevolmente ma, se non fosse successo così, non so se sarei mai riuscito ad aprirlo. Fa comunque tutto schifo perché ho troppa paura per dirlo ai miei genitori o a a chiunque infatti è la prima volta che ne “parlo”. Fa schifo continuare a sentirsi chiamare con i pronomi femminili dai tuoi genitori e dover rispondere con quelli quando ti riferisci a te stesso con loro. Fa schifo quando esci, fai di tutto per non sembrare una donna ma poi parli, la tua voce ti tradisce e ti senti dire “prego, signora, venga avanti”. Fa schifo aver paura di comprare un binder perché se arrivasse a casa e lo vedessero? Mentre dove vivo adesso non so se posso farmi spedire le cose. Fa schifo avere dei mental breakdown per tutto questo, insieme ai problemi con il cibo che a volte ammetto di avere e altre volte no quindi mi sembra di far finta. Fa comunque tutto schifo. La differenza è che quando la parte più ottimista di me prende il comando, io mi sento bene. Devo evitare di guardarmi allo specchio e ascoltare la mia voce ma quando ci riesco sto bene. Devo evitare di pensare che forse non avrò mai il coraggio fare coming out con la mia famiglia ma quando ci riesco sto bene. Devo evitare di pensare a tutto ciò che bisogna passare prima di poter essere effettivamente riconosciuto come uomo ma quando ci riesco sto bene. Ok, ironia a parte, è vero che almeno un po’, almeno a volte, mi sento bene. Anche solo il fatto di riferirmi a me stesso come “me stesso” mi fa spuntare un genuino sorriso e mi tornano in mente le parole di mamma e vorrei tanto risponderle un giorno dicendole: “sai perché quel giorno mi avevi detto di non avermi mai visto così felice? Perché quel giorno per la prima volta riconoscevo in me la persona a cui la nonna si stava riferendo.”
Grazie per aver ascoltato la mia voce. 💗
Tu che stai leggendo, sappi che ti voglio bene, ti auguro tante cose belle e non sei solx ❤️
31 notes · View notes
der-papero · 3 years
Text
Andiamo a rubare con Papero - Side lesson - NAT: storia di un improbabile successo - part II
Vi è piaciuta la storia della Internet Inc., vero?
Tumblr media
Tanto lo so che se dite NO è solo per cazzimma, quindi lo prendo per un SI'.
Bene. Da quella storia abbiamo capito il perché sia nato NAT (Network Address Translation), ovvero l'esaurimento degli indirizzi IP disponibili, dovuto al fatto che il numero di dispositivi connessi ha superato, da tempo ormai, l'intervallo degli indirizzi ammessi.
Una soluzione definitiva avrebbe richiesto un cambiamento strutturale delle reti, e ovviamente nessun pazzo avrebbe mai fatto passare l'idea di "rifare" Internet, i costi e i disagi sarebbero stati proibitivi. La proposta c'è, venne fatta un paio di anni dopo NAT, si chiama IPv6, ma ormai sono decenni che il processo di migrazione va avanti, e ne richiederà altrettanti. Quindi si andrà di NAT ancora per un po', e questa è una gran rottura di cazzo per noi piratozzi che vogliamo entrare nelle reti altrui. Ma vediamo il perché, e come funziona NAT.
Tumblr media
Torniamo all'esempio delle poste.
Il sistema postale è davvero un sistema end-to-end, ovvero voi scrivete una lettera alla persona amata, la infilate in una busta, mittente, indirizzo, francobollo, e via. Come vedemmo alcune lezioni fa, la lettera passerà di mano in mano, di ufficio in ufficio, da un furgone ad un treno ad un aereo, insomma cambierà scatolone, sacco, mezzo di trasporto, ma la lettera in sé con tutta la sua busta, ovvero quella che avete usato voi per scrivere mittente e destinatario, non cambierà mai: al più verranno aggiunte informazioni, ma nessuno si permetterà mai di (a) aprire la vostra busta (b) cambiare gli indirizzi (a meno che non stiate spedendo della cocaina tagliata male).
Il perché sia possibile tutto questo è abbastanza facile da intuire: il vostro indirizzo di casa e quello del destinatario SONO UNIVOCI. Sono unici al mondo, e in teoria ognuno su questo pianeta, ammesso che voglia essere rintracciabile e abbia un luogo ben identificabile, ha un suo proprio indirizzo.
Ecco, Internet nacque con lo stesso principio, ovvero un pacchetto che parte da A e arriva a B passa solo di mano in mano, come vedemmo sempre nella lezione su come viaggia un pacchetto nel pianeta (ricordate il pacchetto blu?), ma A e B non cambiano mai.
Purtroppo per Internet però, rispetto al sistema postale, è avvenuto un guaio brutto, ovvero si son finiti gli indirizzi possibili. Quindi NAT è stata la classica pezza a colori, un imbroglio che ha reso possibile tenere su tutto l'ambaradan senza dover buttare tutto alle ortiche e ricominciare da zero, evitando così il crollo dell'economia mondiale (sì, insomma, più o meno). Tutto questo è avvenuto violando le regole che Internet si era data, ma non c’erano altre strade immediate, che non fosse quella di dover rifare tutto daccapo (ecco perché Tony bestemmiava, Al vomitava e Frankie gongolava).
Per spiegarlo bene, facciamo un esempio, sempre utilizzando le poste.
Torniamo a Rispettabilandia, dove abita Lapo. Lapo continua a comprare la cocaina da Joe, ma nel frattempo si è trasferito in un condominio con altri 100 condomini. Le Poste di Rispettabilandia, poiché a corto di indirizzi da dare ad ogni singola persona, impongono ad ogni condominio di dotarsi di un portiere che gestisca la posta, e questa persona sarà l'unica ad avere un indirizzo postale. Come smazzare la posta all'interno del singolo condominio poi saranno cazzi privati tra il portiere e i condomini.
La soluzione che viene ideata è presto fatta, è tipo il gioco delle tre carte.
Tumblr media
Lapo scrive la classica richiesta di cocaina a Joe, usando come suo indirizzo mittente quello dell'appartamento dove vive (piano 3o, scala D, appartamento 23), e come indirizzo di Joe quello suo di residenza. Consegna quindi la busta al portiere.
Il portiere strappa la busta di Lapo, prende la lettera, la infila in una nuova busta, dove è il portiere che scrive a Joe. La lettera che viaggerà in giro per il mondo avrà come mittente l'indirizzo del portiere, e Joe restituirà la cocaina a costui, visto che, dal punto di vista di Joe, chi ha scritto la lettera è stato il portiere, non Lapo. Una volta arrivata la risposta, il portiere, che ha una memoria di ferro e ricorda che è stato Lapo a chiedere quella polverina del demonio, strappa la busta usata da Joe, prende la cocaina, la infila in un'altra busta, come mittente scrive l'indirizzo di Joe e come destinatario l'indirizzo dell'appartamento di Lapo e la consegna a quest'ultimo.
Lapo non si è mai accorto che il portiere ha aperto la busta e ha scritto un'altra lettera: lui ha scritto un messaggio verso Joe e, da quello che si legge sulla busta che ha ricevuto dal portiere, Joe gli ha risposto direttamente al suo appartamento.
Lo stesso farà il portiere con tutti gli altri 100 condomini. Ecco come, da 100 utenti, chi usa alla fine il sistema postale è uno solo, ovvero il portiere. Tutti possono scrivere le lettere, pur avendo un solo indirizzo postale disponibile.
Questo approccio sembra risolvere il problema, e in effetti lo fa, ma pone 3 nuovi problemi:
- non è più vero che tutti gli utenti possono usare le poste: solo il portiere può, in realtà, e questo va contro il principio della raggiungibilità di tutti gli utenti da parte del sistema postale
- il portiere deve taroccare il messaggio del singolo utente, per poterlo spedire: la busta che verrà consegnata alle poste non sarà più quella originale, ma un'altra
- se al portiere viene un infarto durante il viavai della corrispondenza, verranno perse tutte le risposte e i messaggi successivi, poiché solo nella sua testa era memorizzata la mappa di chi aveva scritto a chi, col risultato che quando i destinatari risponderanno, nessuno tra i condomini potrà ricevere le risposte, perché non si sa quella busta del portiere appena ricevuta a chi corrispondeva in origine. In pratica, si dovrà ripetere la comunicazione da zero con un nuovo portiere.
Guardiamo la stessa cosa come avviene su Internet.
Supponiamo di avere questa rete:
Tumblr media
Abbiamo 3 dispositivi, un PC, un cellulare e una Smart TV, ognuno col suo indirizzo privato, esattamente come nel caso del condominio. Il router, ovvero il portiere del nostro condominio, ha un suo indirizzo privato (192.168.0.1) compatibile con quello degli altri dispositivi (= condomini), più uno pubblico (74.25.138.15), che gli è stato fornito dal suo provider Internet (= sistema postale).
Vediamo come, con un solo indirizzo pubblico, 74.25.138.15, tutti riescono a parlare con Google. Ipotizziamo che, a farlo, sia il PC:
Tumblr media
Avremo 4 pacchetti, A, B, C, D. Il primo pacchetto, A, viene inviato dal PC verso Google, quindi come mittente avrà il suo indirizzo, come destinatario Google. La porta di partenza sarà una porta a caso, quella di arrivo sappiamo che sarà la 80. A questo punto, il router fa la stessa cosa che faceva il portiere con Lapo: prende il messaggio A, ne preleva il contenuto, butta il pacchetto e ne fa un altro, B, mettendoci il suo indirizzo pubblico e un’altra porta di partenza. In più si segna, su una tabella, che alla porta di A corrisponde un’altra porta di B:
Tumblr media
Ecco il tarocco, il pezzotto, come si direbbe in napoletano: il router “imbroglia”, altera il mittente verso Google e si segna in un pezzo della sua memoria chi era il vero mittente, usando le porte sorgenti come “chiave” per poter risalire al vero mittente quando riceverà la risposta.
A questo punto il messaggio arriva a Google, e questo risponderà all’indirizzo pubblico del router, ovvero il nostro portiere. Una volta ricevuta la risposta, il router guarderà nella tabella, sa che se riceve una risposta sulla porta 3474 allora è il pacchetto che aveva inviato il PC dalla 1725 e “ritarocca” il messaggio:
Tumblr media
Una volta inviato il messaggio di risposta al PC, il router cancella la riga dalla tabella, poiché il lavoro è stato fatto.
Se guardate il primo e ultimo pacchetto, A e D, ovvero quello che il PC ha inviato e quello che ha ricevuto, è come se la comunicazione fosse avvenuta tra il PC e Google, della presenza del router il PC non se ne è nemmeno accorto:
Tumblr media
Lo stesso procedimento avviene per il cellulare, la Smart TV, e qualsiasi altro dispositivo. Nel caso della nostra rete, con un solo indirizzo pubblico permettiamo a 3 dispositivi di navigare. Ecco come la Internet Inc. è riuscita a fregare tutti, vendendo la lana per la seta.
Perché ci va a quel posto a noi hacker professionisti? Bene, facciamo un altro esempio.
Supponiamo che Google si penta di averci risposto in modo così cafone e decida di inviarci un pacchetto di scuse, dopo un po’ di tempo:
Tumblr media
Google scrive al nostro router, ovvero il nostro portiere, ma stavolta di sua iniziativa, senza che nessun dispositivo interno abbia mai iniziato alcuna connessione. Lo capite guardando dalla tabella NAT cosa succede adesso: il router non sa cosa fare. Non è mai partito alcun messaggio dall’interno verso l’esterno, e il router, non avendo alcuna traccia nella propria memoria, non sa a chi debba essere recapitato questo messaggio, se al PC, al cellulare o alla Smart TV. L’unica cosa che può fare è rifiutare il pacchetto di scuse.
Ecco perché adesso diventa un problema per una persona esterna (ovvero noi) che fa port scan: se non esiste una configurazione che indichi al router verso quale dispositivo all’interno della rete sono diretti i messaggi che arrivano dall’esterno, questi verranno semplicemente ignorati, quindi tutti i dispositivi saranno irraggiungibili dall’esterno.
Tumblr media
Badate che questa presunta sicurezza (e lo vedremo nella prossima parte perché presunta) è stata solo una botta di culo. Inoltre l’obiettivo teorico di IPv6 sarà quello di ripristinare il funzionamento ordinario di Internet, dove ogni dispositivo sarà connesso, non ci sarà più alcun tarocco di pacchetti e, se il router si riavvia, le connessioni riprenderanno esattamente dal punto dove erano rimaste. NAT ha risolto un problema urgente, ma ne ha creati altri, soprattutto con le nuove tecnologie tipo VoIP, dove è necessario che alcune connessioni partano dall’esterno, e con NAT hanno smesso di funzionare (si è poi dovuta trovare la pezza alla pezza per far tornare a funzionare tutto, complicando ancora di più le cose), ecco perché IPv6 è la soluzione di tutti i mali, e una nuova chance (teorica) di piratare mezzo mondo :)
Prima di chiudere questa lezione, a titolo di disclaimer, chiedo scusa a Paul Francis, NTT PF Labs, per averlo trascinato come personaggio nella mia scorsa storia completamente inventata di sana pianta. Francis e Egevang pubblicarono, con RFC 1631, nel maggio 1994, lo schema di funzionamento del NAT, che potete leggere nella sua forma integrale qui:
50 notes · View notes
abatelunare · 2 months
Text
A dopo...
Mi serve una busta da lettera. In formato A4. Perché devo spedire della carta inutile a un ente. E allora adesso mi preparo e vado a cercarla. A più tardi.
8 notes · View notes
yomersapiens · 4 years
Text
quindi la più grande novità qua su tumblr degli ultimi mesi è che adesso i robot hanno scoperto gli occhiali da sole, i rayban poi che fanno proprio cagare, ma come cazzo gli viene, io me li immagino questi server giganteschi di bot che vogliono conquistare il genere umano e che fanno riunioni dove dicono (tradotto dal linguaggio binario): - li stiamo perdendo - non funzionano più i gattini - non funzionano più i seni, sono stati respinti - errore, errore, errore, perdiamo il controllo - gli umani stanno perdendo interesse - come fare - pensare come un umano - inziare sequenza pensieri umani - fame, ho fame - impossibile spedire cibo - sete, ho sete - imbossibile spedire liquidi - sesso, voglio sesso - sesso cancellato - voglio essere bello - come essere bello - moda, voglio moda - cosa essere alla moda - Tom Cruise in Topgun - piace molto agli umani - vero, piace molto agli umani - provare nuova tattica! ma porca troia ma devo essere io a dirvelo: dateci la droga, ma la droga vera, non sta cazzata, volete fottere l’umanità non vendetegli gli occhiali, se mi arriva uno spambot che mi dice che se clicco qua ricevo droga a casa senza problemi ma io non solo ti do l’indirizzo ma ti do anche il mio corpo fanne quello che vuoi.
41 notes · View notes
kon-igi · 4 years
Note
Doc,ma spesso ti ho letto scrivere che sei stanco,depresso oggi anche stronzo con i problemi!Non ti chiedo *tutto ok?* ma se il (non)dottore aiuta gli altri chi aiuta il (non)dottore? Hai bisogno di un professionista? Ovvero cosa consiglieresti a te se te ti scrivessi i problemi che scrivi
Stronzo era un iperbole per dire che Gandalf senza dubbio è il mio modello di vita ma che se volete passare indenni attraverso il ponte di  Khazad-dûm, forse è meglio che il Balrog impariate a creparlo di mazzate da soli... al massimo io vi posso suggerire come evocare la Fiamma di Anor e come chiedere a Eru Ilúvatar di farvi tornare indietro al mutare della marea.
Mia figlia grande aspetta da 9 mesi che le confermino il contratto a tempo indeterminato e tutte le volte che sta per firmare arriva un lockdown o un DPCM che manda in cassa integrazione qualcuno e non la possono assumere.
Mia figlia piccola è stata presa in giro da adulti che si dovevano occupare della sua istruzione e della sua formazione emotiva e ora lotta quotidianamente con il danno della lontananza dagli affetti e dalle amicizie... e quando dico ‘lotta’ parlo di grossi problemi, non di lagne adolescenziali.
La mia compagna - poco prima di questa pandemia - ha visto morire la madre soffocata nel proprio sangue davanti ai suoi occhi, senza poterla salutare un’ultima volta, e ancora adesso non se ne fa una ragione... le sue figlie stanno per andarsene via a vivere la loro vita di adulte e lei sente di non avere più nulla.
Potrei spedire a strafare in culo un buon 80% di gente che mi rompe il cazzo con le proprie seghe mentali pretestuose E INVECE è nella fatica della sopravvivenza quotidiana che trovo un senso alla sofferenza condivisa... non siamo tutti sulla stessa barca perché nonostante tutto la mia ha gasolio per il motore, vele robuste e uno scafo ben calafatato, però siamo tutti nello stesso mare in tempesta e io non ho nessuna intenzione di navigare in solitaria finché tutte le cazzo di barche - dalla più scatafasciata alla più veloce - non siano in un porto sicuro.
L’avro detto un milione di volte e lo ripeterò finché non mi cacceranno addosso due metri cubi di terreno
Umuntu ngumuntu ngabantu
Questo è quanto.
50 notes · View notes
gcorvetti · 3 years
Text
Poteva capitare - finalissimo.
Oggi, dopo 3 giorni di attesa, la tipa mi ha risposto che distruggeranno i semi e mi ha intimato di non comprarne più, allora ho ragione a dire che sono idioti e che magari sta qua non ha neanche letto quello che le ho scritto; poi mi ha dato il link al loro sito per visionare le merci che posso farmi spedire, e questo denota il suo classismo perché mi stai prendendo per idiota, ti sembra che non ho capito? Cmq per continuare la mia linea le ho scritto che avevo capito come avevo precisato nell'email precedente, volevo rafforzare questo punto scrivendogli che se non l'ha letta la rivada a rileggere che male non le fa, poi ho pensato che chi cazzo se ne frega tanto con le email è tutto documentato e ho finito ringraziando e ciao.
Non avrò ritorsioni a quanto pare da parte della polizia, non l'ha specificato ma penso che non mi verranno a fare visita per sta volta, una semplice ammonizione data dal sequestro preventivo, e torno a ripetere che ci sono personaggi che spacciano chilogrammi ogni mese, va bè. Quindi aspetterò un paio di mesetti massimo e poi userò quei 4 semi per farmi quei 3/4 g di erba buona fatta in casa, e dovrò alimentare il mercato nero perché alla fine voglio farmela qualche canna.
Il problema ora è "se non posso prendere i semi dall'estero e non penso che li troverò qua in estonia, come faccio?" Le alternative sono due: 1. Che magari una delle piante è maschio e quindi se ho anche la femmina posso avere i semi. 2. Provo a fare i cloni, anche se a quanto ho capito è difficile perché bisogna avere un ambiente a parte molto umido (90%) e con luce.
Adesso questa mi sembra la soluzione più logica, primo perché spero che i 4 semi siano tutte piante femmina, se devo tenere il maschio solo per l'impollinazione perdo spazio, secondo perché così posso continuare all'infinito, sempre se riesco a fare i cloni come si deve.
Vedrò di risolvere anche questa cosa.
Concludendo questa storiaccia che mi ha visto privato dei semi, che di per se non contengono nessuna sostanza psicotropa ma che è stato più un sequestro preventivo, e che ho perso dei soldi 67.21€, ci prendevo 3g di erba super dagli spacciatori locali, e che da ora in poi non potrò più comprare semi, di sicuro mi controlleranno anche i pacchi che mi arriveranno a breve, mia sorella e un regalo che ho comprato per un amico, detto questo passo e chiudo e vaffanculo a leggi di merda fatte per accontentare i mafiosi e i produttori di alcolici.
1 note · View note
lontanidalmondo · 4 years
Text
Io che tra la notte tra la fine del 2019 e l'inizio del 2020 pensavo "questo 2020 sarà sicuramente interessante: nuove esperienze, magari nuove amicizie,spero di laurearmi, il compleanno avrà una cifra buffa, ci saranno un sacco di cerimonie da fare, magari riuscirò a rimettermi in forma e sarò felice"
Fino a febbraio tutto bene, tranne per le crisi d'ansia della sessione di gennaio... che lasciamo stare. PERÒ ho iniziato una relazione seria e avevo iniziato a mangiare sano e BERE tanta acqua. Avevo superato tutti gli esami con voti discreti tranne per quel 24 maledetto schifoso in storia moderna 3.
Poi arriva la pandemia confermata, la chiusura in casa... le lezioni online... non posso vedere nessuno per mesi. Ore ed ore passate al PC (dalle 8.30 alle 23) registrazioni da ascoltare, fotocopie da farsi spedire a casa... fame nervosa
E prendo peso
E smetto di bere acqua
Non vedo più il mio ragazzo
Iniziano gli attacchi di panico perché oltre agli esami da fare si aggiunge la tesi a cui iniziare a pensare... il relatore da cercare e i colloqui solo via Skype per parlare di tesi e argomenti ci vogliono gli appuntamenti e il tempo passa.
Arriva giugno si fa un mese di esami
Poi il b2 di inglese senza il quale la laurea non si fa
Conversazioni private con una ex insegnante e via
Esami finiti
Si pensa alla tesi
Intanto è estate e qualche giretto qua e là anche se breve è stato fatto
Finisco la tesi a ottobre e a novembre ricevo una mail in cui mi danno il voto di laurea. Proclamazione spostata alla sessione successiva di marzo... forse.
Inizio a pensare a cosa fare
Vuoto totale.
Provo a vedere un corso di magistrale ma a distanza è un macello
Opto per il lavoro
Laureata da due mesi
Cv inviati? Credo una 60ina
Colloqui? 4
Tutti a vuoto
Chiusi un casa ancora
Depressione che avanza
E mi chiedo...
2021 sarai peggiore o qualcosa si risolverà?
Il 2020 mi ha delusa perché avevo tanti progetti e tante speranze
Volevo essere felice per una volta dopo tanto tempo
E invece mi ritrovo a pensare ai miei insuccessi nella vita
Come ogni fine anno
E sono tanti
Troppi
E mi chiedo
E adesso?
Già... e adesso?
3 notes · View notes