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In Biblioteca puoi scoprire autori e opere che non conoscevi o di cui avevi sentito parlare ma che ancora non avevi avuto modo di leggere. Ed è per questo che abbiamo deciso di dedicare un angolo alla scoperta di questi "tesori nascosti".
Oggi l'autore prescelto è Vicki Myron e l'opera "Io e Dewey".
In una gelida mattina d'inverno, Vicki, la direttrice della biblioteca di Spencer, nell'lowa, trova un gattino semicongelato nella cassetta di restituzione dei libri e decide di prendersene cura. Fin dal primo momento, Dewey - così viene battezzato il micio - conquista il cuore della donna e di tutti coloro che incontra con i suoi modi affettuosi e la sua contagiosa simpatia. Per diciannove anni sarà l'inquilino più amato, coccolato e apprezzato della biblioteca. E, alla fine, riuscirà a compiere un vero miracolo: rendere migliori le persone.
Tutto ha inizio il 18 gennaio del 1988 quando Dewey entra a far parte della vita non solo della biblioteca di Spencer e di tutti quelli che la frequentano (gli stessi impiegati, i bambini con le loro mamme, gli anziani soli e alla ricerca di un passatempo, gli uomini in carriera che si tengono aggiornati attraverso la lettura dei giornali, ecc...), ma anche delle persone che hanno fatto la sua conoscenza grazie al passaparola, che, incredibilmente, lo renderà il gatto più famoso e amato di tutto il mondo (la sua fama giungerà addirittura in Giappone!).
Dewey è un gatto adorabile, giocherellone, buongustaio, bizzarro... un micio speciale e versatile verso tutti gli avventori della biblioteca: paziente con i bambini che lo stuzzicano e con i piccoli disabili che lo accarezzano maldestramente, coccolone con le persone anziane desiderose di affetto, insomma sempre dolce e con una fusa per tutti.
Questa è non solo la storia di un gatto, ma di una biblioteca (e di una cittadina) che nel corso degli anni è cambiata, si è modernizzata in simbiosi col mondo circostante, migliorandosi, forse, proprio anche grazie a questo piccolo grande felino. Ovviamente il rapporto più speciale si instaura tra il micio e la sua “mamma umana”, Vicki, che ha alle spalle una vita non facile, ricca di ostacoli e di problemi brillantemente superati, anche per merito di Dewey, che le resterà al fianco per quasi vent'anni!
“Io e Dewey” è un libro semplice, scorrevole, che non richiede un grande impegno; forse il suo limite più evidente è certamente la mancanza di approfondimento dei personaggi e delle situazioni. Che si tratti delle “prodezze” commoventi e spesso buffe di Dewey, dei fatti riguardanti la famiglia dell’autrice o di alcuni cenni di storia o cronaca riguardanti la cittadina, orgogliosa ed ancorata al proprio passato, i fatti vengono presentati quasi come episodi a sé stanti, legati dall’unico filo conduttore della biblioteca e del suo ospite felino. Del resto, l'obiettivo (riuscito) della scrittrice era essenzialmente fare conoscere al mondo la storia di Dewey!
Vicki Myron è nata a Spencer (1947), nell'Iowa, nonostante fosse sofferente di vari problemi di salute, si è laureata presso l'Emporia State University nel Kansas. Nel 1982 Vicki ha iniziato a lavorare nella biblioteca locale. Nel 1987 è diventata bibliotecaria capo, carica che ha ricoperto per 25 anni fino al suo ritiro avvenuto dopo la morte di Dewey, un gatto adottato dai bibliotecari nel 1988.
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