#silvia sperandio
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lamilanomagazine · 2 years ago
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Bologna: arriva la seconda edizione di "Vibrazioni Migranti".
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Bologna: arriva la seconda edizione di "Vibrazioni Migranti". Dal 22 aprile al 29 giugno a Bologna, la seconda edizione della rassegna di eventi “Vibrazioni Migranti” (sottotitolo 2023 “Storie”), riflessione su inclusione e integrazione attraverso le arti performative alla luce della mutata geografia umana del tessuto cittadino. La rassegna è organizzata dall’Associazione Culturale Asanisimasa e si avvale della direzione artistica di Fabio Sperandio. Finanziata per il secondo anno consecutivo dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, si propone di offrire alla cittadinanza concerti, mostre e dibattiti per gettare uno sguardo nuovo e mettere in luce le nuove identità culturali. In particolare l’edizione 2023 racconterà delle storie migranti, mescolando passato e presente storico, ricerche etnomusicologiche, attraversando generi musicali differenti che si incontrano e si mescolano, nell’intenzione di abbattere e scardinare il limite ideologico del confine come barriera culturale. Come vibrazioni, così le storie si muovono incessantemente lasciando traccia del loro passaggio. Tutti gli eventi sono a ingresso libero. Si apre, sabato 22 aprile alle 21:00 al Teatro del Baraccano, con il concerto “Bërbili – Usignolo” di Dina Bušić, voce, e Melita Ivković, chitarra, frutto di un progetto etnomusicologico sulla canzone dimenticata degli Zadar Arbanasi. Gli Arbanasi sono una popolazione albanese concentrata nel territorio croato di Zara (da dove provengono Dina e Melita) dove migrò proveniente da Scutari nella prima metà del Settecento, in fuga dall'occupazione ottomana. Le due musiciste insieme agli artisti Edin Karamazov, Miroslav Tadić e Yvette Holzwarth, con cui condividono la sensibilità musicale, hanno lavorato su alcuni brani arcaici della tradizione restituendone una versione contemporanea. Negli arrangiamenti e nelle influenze musicali si ritrovano stessi destini, stesse esperienze di vita e stessa etica personale, messi in campo da questi coraggiosi musicisti. Le canzoni sono in arbanasi, dialetto albanese mescolato con elementi di italiano e croato, una delle lingue europee più a rischio di estinzione, secondo l'UNESCO. Sabato 20 maggio la rassegna si sposta al Nassau e propone tre eventi dal pomeriggio in poi. Alle 17:00 work in progress della graphic novel “Yekatit 12” di Andrea Sestante, all’anagrafe Andrea Lelli. L’autore a seguire, alle 18:30, sarà tra i protagonisti di una tavola rotonda su “Storie di Colonialismo”, gli italiani nel Corno d’Africa, insieme a Nadia Mohamed Abdelhamid, formatrice e coordinatrice di progetti nei servizi educativi delle province di Bologna e di Modena, Mariana Califano di “Resistenze in Cirenaica” e Gianmarco Mancosu, della School of Advanced Study - University of London e dell’Università degli Studi di Sassari. Alle 21:00 la performance del Bhutan Clan, dal titolo “Suite Coloniale”, che unisce testi di Jadel Andreetto e Roberto Bui a musiche originali scritte per l'occasione. Lunedì 19 giugno, al Teatro del Baraccano alle 21:00, concerto dell’Ensemble Zipangu “Confini”, Fabio Sperandio direttore, musiche di Fausto Romitelli, Jhonny Greenwood e György Ligeti. Giovedì 29 giugno, al Teatro del Baraccano alle 21:00, chiude la rassegna “Memorie”, intreccio di danza e musica con Silvia Mandolini violino e Sandhya Nagaraja danza e coreografie originali; musiche di Ana Sokolovich, Luciano Berio e Serge Arcuri. INFO Ingresso libero FB Vibrazioni Migranti / E-mail [email protected] Teatro del Baraccano Via del Baraccano 2, Bologna - www.teatrodelbaraccano.com/contatti Nassau Via De' Griffoni 5/2a, Bologna... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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infosannio · 8 years ago
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Senza Twitter Trump non sarebbe diventato presidente (L'ARTICOLO ORIGINALE - - Silvia Sperandio per www.ilsole24ore.com) - «Mi dispiace. Senza Twitter molto probabilmente non sarebbe diventato presidente».
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lynchtham-blog · 11 years ago
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October Reviews & Features for Cavellini Exhibition, 18 September 2013 - 27 October 2013
Guglielmo Achille Cavellini by Raphael Rubinstein, The Silo Outside of Italy, the work of Guglielmo Achille Cavellini (1914-1990) has long been a well-kept secret—it’s missing from major museum surveys of Italian postwar art, never featured in big auctions or flashy collections and rarely if ever referred to by critics and art historians of the period. Cavellini’s low profile is especially poignant because he was an artist who made self-promotion not simply a priority but often the central content of his work...                               Read the full article here.
Cavellini in mostra a New York: come celebrare l'artista che celebrò se stesso? by Silvia Sperandio, Il Sole 24 Ore Guglielmo Achille Cavellini, in arte "Gac", lavorò a lungo per progettare il modo, il tempo e il luogo più adatti a "celebrare" il centenario della sua nascita, avvenuta nel 1914... Read full article here.
Guglielmo Achille Cavellini: Fire and Brimstone by Valery Oisteanu, Life & Stylish Magazine pg 25 - 31 Since the ‘50’s contemporary artists catalogued as Late Modern (1945-1960), such as Robert Rauschenberg and Alberto Burri used fire, not as an additive or a destructive process but a transformative... Read the full article here.
Remembering Guglielmo Achille Cavellini at LYNCH THAM Gallery by Elena Berriolo, NY Arts Magazine Entering LYNCH THAM gallery and looking at the show of Guglielmo Achille Cavellini, I could not help it but imagining the tall, thin, slightly bent but all the same elegant old man I met in 1989. It was the year before his death...       Read full article here.
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