#serigrafi
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Ryan Gerald Nelson We brake down 23 superstitious pictures 2022 Silkscreen print on archival paper Edition of 5 + 4 AP 30 × 44 in. (76.2 × 111.7 cm) [unframed dims.]
#Ryan Gerald Nelson#silkscreen#screenprint#serigrafie#work on paper#studio#contemporary art#art contemporain#visual art
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Andy Warhol La pubblicità della forma Advertising the Shape
a cura di Achille Bonito Oliva e Edoardo Falcioni
SilvanaEditoriale, Cinisello Balsamo 2022, 240 pagine,290 illustrazioni, Brossura, 23 x 284 cm, ISBN 9788836653072
euro 38,00
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Milano, Fabbrica del vapore dal 22 Ottobre 2022 al 26 Marzo 2023
“Warhol è il Raffaello della società di massa americana che dà superficie ad ogni profondità dell’immagine, rendendola in tal modo immediatamente fruibile, pronta al consumo, come ogni prodotto che affolla il nostro vivere quotidiano. In tal modo sviluppa un’inedita classicità nella sua trasformazione estetica. Così la pubblicità della forma crea l’epifania, cioè l’apparizione, dell’immagine.” Achille Bonito Oliva
Il volume racconta Andy Warhol attraverso una selezione di oltre 200 opere tra dipinti, opere uniche, serigrafie, disegni, polaroids, fotografie e altri cimeli, che ripercorrono i momenti salienti del suo percorso, dagli esordi negli anni Cinquanta alla consacrazione negli anni Ottanta: un artista poliedrico e dalle mille sfaccettature, che in tre decenni ha rivoluzionato la storia dell’arte del Novecento.
06/04/23
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#Andy Warhol#art exhibition catalogue#Fabbrica del vapore Milano 2022-2023#dipinti#serigrafie#disegni#polaroids#fotografie#Sticky Fingers cover#fashionbooksmilano
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Serigrafies
Somos una empresa con 32 años de experiencia a su servicio en el sector de la serigrafía artística, publicitaria y textil, personalización de camisetas EN SUBLIMACIÓN (no tiene tacto de ingun tipo) y en vinilos decorativos, tampografía, mecheros, bolíg
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#Bandas de fallera#bordado a mano#empresas#escolar#Fallas#Fallera#falleros#fiesta#Las fallas#lasfallas.org#personalizado#serigrafies#taller costura#Valencia#zamak
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Cara Agenzia Armando Testa,
sono la Venere di Botticelli, quella vera.
Quella laggiù in fondo alla sala, appesa alla parete. Come ogni giorno sono circondata da migliaia di turisti.
Fino a qualche giorno fa, sono sincera, non vi conoscevo. Poi ho scoperto che avete realizzato una Campagna Pubblicitaria per promuovere il turismo in Italia usando e distorcendo la mia immagine: #opentomeraviglia.
Mi avete fatto diventare, come dite voi moderni, un’Influencer.
Mi avete fatto sorridere.
Mi avete vestito.
Mi avete messo in altri contesti stereotipati italiani, ad esempio con la Pizza in mano,
Io non ho detto nulla.
Sono abituata a queste manipolazioni.
Lo faceva già Andy Warhol nelle sue famose serigrafie nel 1984.
Anche Chiara Ferragni è venuta a farsi un selfie con me.
Viviamo nell’epoca del turismo di massa fatto di superficialità e likes.
Magari volevate solo creare un Hype, come dite voi moderni.
Però quando ieri ho letto la vostra lettera, tracotante e supponente, pubblicata sul Corriere, non ci ho visto più.
C’è una cosa che proprio non mi torna.
Voi dite, cito testualmente: “La Armando Testa ringrazia, e Venere con noi.
Erano più di 500 anni che non si parlava di lei cosi tanto”.
Ma stiamo scherzando?
Se solo foste venuti agli Uffizi, invece di andare in Slovenia, avreste visto che io NON sono per niente con voi.
Anzi io non ho bisogno di voi.
Io vado benissimo così come sono.
Nuda, con tutti i significati neoplatonici nascosti, che non credo voi capirete mai.
Io sono da sempre, da quando Sandro Botticelli mi dipinse, dandomi il volto di Simonetta Vespucci, il simbolo della bellezza femminile nell’arte.
Per me vengono da tutto il mondo.
Un milione e 800 mila visitatori passano a trovarmi ogni anno.
Grazie a me gli Uffizi sono il primo museo in Italia, più visitato del Colosseo.
E nel mondo sono al decimo posto.
Quindi, diciamolo con chiarezza, è grazie a me che siete diventati famosi in questi giorni e non vice versa!
Tra qualche mese nessuno si ricorderà di voi, se non per la figuraccia fatta.
Tra dieci anni io invece sarò ancora, ogni giorno, circondata dai miei fan, come dite voi moderni.
Un’ultima cosa.
Sapete perché sono stata dipinta?
Per promuovere l’immagine nel mondo dei miei committenti, la famiglia dei Medici. In pratica, se non ve ne foste resi conto, io ho la stessa funzione di una vostra campagna pubblicitaria. Solo che ai miei tempi gli artisti creavano capolavori, bellezza eterna e il Rinascimento. Oggi invece i vostri creativi scopiazzano sul web dei meme ridicoli.
Tutto molto imbarazzante!
O, come direste voi moderni, Cringe!!
Cordialmente
La Venere
@Simone Terreni
#opentochiediscusaabotticelli
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Foto di Kurt Cobain con un vestitino a fiori.
Poiché nel bene e nel male si tende a vedere negli altri ciò che c'è in noi stessi, voglio accennarvi a un fatto che riguarda un'altra persona, ma ab latere anche me. Ieri mi sono iscritta a un gruppo Facebook di spiritualità che si chiama La nostra casa, ovvero
la casa celeste a cui faremo ritorno, in cui verremo curati e preparati, se lo vogliamo e ne abbiamo bisogno, ad una successiva incarnazione. E molti di voi diranno: fa già ridere così.
E invece il bello è che in questo gruppo ho letto i messaggi di una certa Veronica, che diceva di essere stata un personaggio noto,
con una figlia che non aveva più rivisto, ma della quale sa che sta bene, e tanto le basta, perché capisce che il suo compito è vivere la sua vita attuale.
Io, curiosa come una scimmia, le ho chiesto con garbo se potesse rivelarmi il nome del "personaggio noto", che gli altri membri del gruppo, a giudicare dalle interazioni che avevano con lei, conoscevano già. Lei mi risponde immediatamente, con un nome e cognome:
Kurt Cobain.
Bum! La mia testa fa un botto e vi si affaccia l'unica parola possibile: mitomane. E tutta la catena di riflessioni automatiche su quanto la gente sia disperata e disposta a raccontare o raccontarsi balle per dare un senso alla propria vita. Quindi mi dispongo in mood depressivo. Mantengo però la calma e formulo una risposta gentile in cui le auguro buon cammino, sinceramente grata, nel fondo di me stessa, della sua rivelazione.
So di una donna che è la reincarnazione di Marilyn Monroe, e di un bambino che lo è di Lady Diana. Penso che persino Madre Teresa di Calcutta, e tutte le altre serigrafie pop che abitano il nostro immaginario, sono già diventate qualcun altro, o meglio, non se ne sono mai andate veramente da questo mondo. Il mondo le ha semplicemente riciclate. Vite irrisolte, con nodi da sciogliere, debiti e crediti da compensare.
Noi li immaginiamo tutti al Roxy bar, chi si beve una birra, chi si fa una canna, chi accarezza gentilmente una chitarra, invece sono tutti ancora fra noi, nascosti, visibili, balordi, banali. John Lennon avrà deposto i suoi occhialini d'oro e Janis Joplin il suo boa di piume fuxia.
Quindi penso al "mio" Leopardi, che secondo una medium è in una dimensione di pace e luce, e in alcuni sogni lucidi dei primi mesi in cui lo pensavo, mi aveva inviato direttamente nel cervello tutto l'ologramma degli universi, che non sono contigui, ma parzialmente sovrapposti come degli insiemi che hanno degli elementi in comune, e che anche lui aveva creato un suo universo, a cui altri, con le loro immaginazioni, potevano collaborare, come infatti stava avvenendo.
Quindi, alla fine, non sono tanto diversa da
Veronica che è stata Kurt Cobain,
perciò non la giudico, anzi, la accomuno, nel mio giudizio, a me stessa, con la quale convivo. Il segreto della convivenza, e del non attacco, è vedere se stessi negli altri. Credo sia questo il concetto dietro al grido
"basta guerre!"
e dietro l'assurdo precetto "ama il tuo nemico".
#diario#diario segreto#pensieri#pensieri segreti#top secret#chi si fa i propri campa cent'anni#morirò giovane#vita#persone#riflessioni
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A mio parere sarebbe grandioso se anche altri artisti cominciassero a fare serigrafie, così nessuno sarebbe in grado di affermare che un’opera sia realmente mia piuttosto che di un altro.
Andy Warhol
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Custom Maİler Boxes KullanIlan BaskI YÖntemlerİ Nelerdİr?
Custom Mailer Boxes ile Hangi Tasarımlar Ön Plandadır?
Custom mailer boxes (Özel Posta Kutuları) markaların ürünlerini şık ve etkili bir şekilde paketlemelerine olanak tanıyan özel kutulardır. Bu kutuların tasarımında kullanılan baskı yöntemleri hem estetik hem de fonksiyonel açıdan büyük önem taşır. En yaygın baskı yöntemleri arasında ofset baskı, dijital baskı ve serigrafi bulunur. Ofset baskı, yüksek kaliteli renk reprodüksiyonu sağlar ve büyük miktarlarda üretim için idealdir. Dijital baskı ise daha kısa sürede ve düşük tirajlı işler için uygundur, bu sayede kişiselleştirilmiş tasarımlar daha kolay uygulanabilir. Custom mailer boxes (Özel Posta Kutuları) hakkında daha fazla bilgi sahibi olmak için https://customboxprint.com/ web adresini ziyaret edebilirsiniz.
Custom Mailer Boxes Kaç Kilogram Yük Taşır?
Custom mailer boxes tasarımında öne çıkan birçok stil ve trend bulunmaktadır. Minimalist tasarımlar, basit ve şık çizgileriyle markaların profesyonel bir imaj sergilemelerine yardımcı olurken, canlı renkler ve grafikler içeren tasarımlar dikkat çekici, eğlenceli bir görünüm sağlar. Sürdürülebilirlik odaklı tasarımlar giderek daha popüler hale geliyor; geri dönüştürülmüş malzemelerden yapılan kutular çevre bilincini yansıtır. Kişisel dokunuşlar, özelleştirilmiş içerikler, müşteri deneyimini iyileştirir ve markanın müşteriyle daha güçlü bir bağ kurmasını sağlar. Custom mailer boxes'ın taşıma kapasitesi, kullanılan malzeme türüne ve kutunun yapısına bağlı olarak değişir. Bu kutular dayanıklı karton veya mukavvadan üretilir ve çeşitli ağırlıklarda ürünleri taşıyabilecek kapasiteye sahiptir. Standart bir custom mailer boxes 2 ila 5 kilogram arasında yük taşıyabilir, ancak bu kapasite, kutunun boyutuna ve kalınlığına göre değişiklik gösterebilir. Daha ağır ürünler için özel olarak güçlendirilmiş kutular tercih edilebilir. Bu nedenle, ürünlerin güvenli bir şekilde taşınmasını sağlamak için, kutu tasarımı yapılırken ürün ağırlığı ve taşıma koşulları dikkate alınmalıdır.
Customboxprint.com
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SIGN İstanbul bu yıl yeni tarihlerinde
https://pazaryerigundem.com/haber/183107/sign-istanbul-bu-yil-yeni-tarihlerinde/
SIGN İstanbul bu yıl yeni tarihlerinde
Uluslararası endüstriyel reklam ve dijital baskı sektörü, SIGN İstanbul’un yeni tarihleri olan 31 Ekim – 3 Kasım 2024’te, 25. kez buluşacak.
İSTANBUL (İGFA) – “Yeni teknolojilerle tanışmak, makine parkurlarını yenilemek ve büyütmek, küresel ticaret fırsatları yakalamak ve rekabette öne geçmek isteyen tüm sektör profesyonellerini, SIGN İstanbul’un yeni tarihini not etmeye davet ediyorum” diyen Informa Markets Fuar Direktörü Seda Bozkurt, çeyrek asrı geride bırakacak olmanın haklı gurunu ve heyecanını yaşadıklarını söyledi.
Şu anda firmalara ayırdıkları stant alanlarının neredeyse tamamının dolduğunu açıklayan Bozkurt, gelen yoğun talep üzerine yeni bir salon daha eklemeyi değerlendirdiklerini belirtti.
Aralarında dünya markaları ile Türkiye’nin lider firmalarının da olduğu 300 katılımcı marka, dijital baskı, serigrafi ve tekstil baskıdaki yeniliklerin yanı sıra lazer makineleri, LED sistemleri, endüstriyel reklam ürünleri, mürekkepler, 3D baskı teknolojileri ile görsel iletişim ve görüntüleme ekipmanlarını sergileyecek.
BU Haber İGF HABER AJANSI tarafından servis edilmiştir.
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Bayrak üreticileri, milli ve kurumsal kimliklerin simgesi olan bayrakların tasarım ve üretiminde uzmanlaşmış firmalardır. Bu firmalar, bayrakların estetik ve dayanıklı olması için büyük bir özenle çalışırlar. Bayrakçı olarak da bilinen bu üreticiler, çeşitli tasarımlar ve boyutlarda bayraklar üreterek müşterilerin ihtiyaçlarını karşılarlar.
Bayrak üreticileri için ilk aşama, müşterinin taleplerini anlamaktır. Müşterinin istediği tasarım, renk ve boyutlar doğrultusunda bir plan oluşturulur. Bu plan, bayrağın üretim sürecini belirler ve nihai ürünün kalitesini doğrudan etkiler. Malzeme seçimi, bu aşamanın en kritik adımlarından biridir. Genellikle dayanıklı ve hava koşullarına karşı dirençli polyester ve pamuk kumaşlar tercih edilir. Bu malzemeler, bayrağın uzun ömürlü ve renklerinin canlı kalmasını sağlar.
Tasarım ve malzeme seçiminden sonra baskı aşamasına geçilir. Bayrak üreticileri, baskı sürecinde dijital baskı ve serigrafi gibi teknikler kullanır. Dijital baskı, yüksek çözünürlük ve detay gerektiren tasarımlar için idealdir. Serigrafi ise daha basit ve az renkli tasarımlar için uygundur ve büyük miktarda üretimlerde maliyet avantajı sunar.
Baskı işlemi tamamlandıktan sonra, bayraklar kesim ve dikiş aşamalarına geçer. Kesim aşamasında, bayraklar istenilen boyutlarda kesilir. Dikiş aşamasında ise kenarları özenle dikilir. Bayrakçı firmaları, dayanıklılığı artırmak için çift dikiş teknikleri kullanır. Bu, bayrakların rüzgar ve diğer dış etkenlere karşı daha dirençli olmasını sağlar.
Son olarak kalite kontrol ve paketleme aşamaları gelir. Üretilen bayraklar titizlikle incelenir ve herhangi bir hata olup olmadığı kontrol edilir. Kalite kontrol sürecinden geçen bayraklar dikkatlice paketlenir ve müşteriye gönderilmek üzere hazırlanır. Bayrak üreticileri, müşteri memnuniyetini sağlamak adına bu sürece büyük önem verir.
Özetle, bayrak üreticileri ve bayrakçı firmaları, bayrak üretim sürecinin her aşamasında titizlikle çalışır. Kaliteli malzemeler ve modern teknikler kullanarak estetik ve dayanıklı bayraklar üretirler. Bu süreç, milli ve kurumsal değerlerin en iyi şekilde temsil edilmesini sağlar.
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Ryan Gerald Nelson Abraded 2020 Silkscreen print on archival paper 30 × 44 in. (76.2 × 111.7 cm) [unframed dimension]
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Folon Firenze
Skira, Milano 2005, 270 pagine, 24x30cm, ISBN 9788876243745
a cura di Marilena Pasquali
euro 39,00
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Il catalogo dell’esposizione dedicata all’artista belga presenta circa duecentocinquanta opere comprendenti celebri acquerelli, sculture e serigrafie.
Pubblicata in occasione della più importante mostra antologica mai realizzata in Italia, dedicata all’artista belga Jean-Michel Folon, una completa e aggiornata monografia su questo indiscusso protagonista della scena internazionale dalla straordinaria intensità espressiva e poetica.
Curato da Marilena Pasquali, il volume (catalogo dell’esposizione fiorentina realizzata a quindici anni dalla prima mostra pittorica di Folon al Museo Marino Marini) presenta circa duecentocinquanta opere comprendenti i celebri acquerelli, piccoli objets ricchi di fantasia e di ironia, e, soprattutto, le sculture – monumentali o di dimensioni più ridotte – che costituiscono una vera e propria rivelazione. L’artista noto in tutto il mondo per i suoi acquerelli e per la sua attività grafica, a partire dagli anni Novanta (dalla mostra al Metropolitan di New York, tappa significativa del suo percorso artistico) si è dedicato alla scultura con esiti di altissimo livello pienamente riconosciuti dalla critica e dal pubblico internazionale. A differenza del senso di equilibrio e della luce che emanano dalla sua produzione pittorica, nella scultura emerge il lato oscuro dell’artista, la leggerezza lascia il posto all’inquietudine, l’armonia si tinge dei colori del timore per l’esistenza. In questa trasformazione vengono alla superficie le sue radici nordiche. Ma nelle sculture, tuttavia, rimane quella tensione di Folon alla luce, all’aria, allo spazio. Come egli stesso osserva:” Toutes mes sculptures régardent le ciel, c’est une façon de mettre le ciel dans la sculpture”. La monografia propone un percorso evocativo e tematico in cui trovano spazio i soggetti preferiti da Folon – il Volo, la Mano, il Viaggio, lo Sguardo, la Testa, il Totem, gli Uccelli – illustrati attraverso acquerelli, sculture, objects, serigrafie e affiches. Folon Firenze – titolo che richiama il rapporto di Folon con Firenze e la Toscana, rapporto di elezione iniziato molto tempo fa, già negli anni Cinquanta quando l’artista appena ventenne girava per la regione in autostop – comprende i testi di Federico Fellini, Jean-Michel Folon, Marilena Pasquali, Ray Bradbury, Emilio Tadini, il catalogo degli acquerelli e delle sculture, la biografia dell’artista (a cura di Federica Filippi Gabardi) e i riferimenti bibliografici.
Firenze, Forte di Belvedere e Sala d’Arme di Palazzo Vecchio 13 maggio – 18 settembre 2005
30/04/24
#Folon#mostra Firenze 2005#250 opere#artist books#acquerelli#il Volo#la Mano#il Viaggio#lo Sguardo#la testa#il Totem#gli Uccelli#artnexhibition catalogue#fashionbooksmilano
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La Storia e l’Evoluzione della Serigrafia
La serigrafia, una delle tecniche di stampa più antiche, ha una storia millenaria che affonda le radici nelle antiche civiltà e si evolve attraverso i secoli fino alla moderna tecnologia. Il termine stesso, derivante dal latino “seri”, che significa seta, testimonia l’origine della tecnica, inizialmente associata alla lavorazione di questo materiale pregiato.
Tuttavia, è nel 1910 che la serigrafia moderna vede la luce, con l’applicazione delle scoperte sui componenti fotosensibili utili a veicolare il passaggio degli inchiostri sulla matrice. La serigrafia è una tecnica di stampa in piano, simile alla litografia, basata sull’impermeabilizzazione di alcune aree della matrice di tessuto, generalmente seta o nylon, teso su un telaio di metallo o legno.
Il processo di serigrafia inizia con il trattamento del telaio con sostanze fotosensibili, seguito dalla posa di una pellicola trasparente di acetato con il disegno da stampare. L’esposizione a una forte fonte di luce indurisce le parti lasciate scoperte nel foglio di acetato, bloccando il passaggio dell’inchiostro in fase di stampa. Successivamente, la sostanza fotosensibile rimasta viene rimossa con un getto d’acqua, lasciando scoperte le parti in cui dovrà passare l’inchiostro di stampa.
Dopo l’asciugatura della matrice, il telaio viene posto su una macchina serigrafica e ricoperto di colore con una spatola di gomma. L’inchiostro passa attraverso le trame del tessuto sulla carta o sul supporto sottostante il telaio, creando così l’immagine desiderata. È possibile realizzare serigrafie a più colori, ma ognuno richiede una matrice apposita.
La serigrafia è un processo economico, adatto alla stampa su tessuti e supporti plastici industriali. Diventò popolare in America negli anni Venti e Trenta, nel settore del commercio, e negli anni Sessanta, l’artista Andy Warhol ne fece uso per le sue celebri creazioni.
Negli ultimi anni, la tecnologia ha reso la serigrafia ancora più accessibile, con l’introduzione sul mercato di macchine per la preparazione dei telai serigrafici che incidono direttamente il telaio senza passare attraverso la creazione di pellicole. La serigrafia continua ad essere una tecnica di stampa ampiamente utilizzata, che combina tradizione e innovazione per creare risultati straordinari.
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#serigrafia#storiadellavoro#storiadellaserigrafia#serigrafiacuneo#serigrafiamondovi#lavoro#lavorocuneo#lavoromondovi
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“Banksy. Realismo Capitalista” Dal 18 marzo al 3 novembre 2024 a Volterra
“Banksy. Realismo Capitalista”Dal 18 marzo al 3 novembre 2024 si svolgerà a Volterra la mostra “Banksy. Realismo Capitalista” prodotta da Opera Laboratori.E’ promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra e curata da Stefano Antonelli e Gianluca Marziani.La mostra nel Centro Studi Espositivo Santa Maria Maddalena con oltre cento opere tra serigrafie, video, stampe e sculture raccontano…
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Guido la Renault Clio Rs 2000
L’ultimo articolo dell’anno lo voglio dedicare ad una macchina - guardandomi indietro, ebbene sì nel tempo.
Tutti gli appassionati di automobili lo sanno ormai da molto che un processo importante di cambiamento nelle auto e mobilità in generale è costante dei giorni nostri.
Il motore turbo aveva già preso campo, ritornando prepotentemente nel panorama automobilistico da molti anni, da utilizzato per poche automobili, le più sportive, a surplus per tutte dopo, indipendentemente dal tipo di alimentazione.
L’elettrificazione fa passi da gigante e spesso ben accompagnata dalle soluzioni miste dei moti termici, quando utilizzando sistemi Hybrid , Plug-in Hybrid o mild Hybrid.
L’auto di questa prova? Aspirata!
Avete capito bene, niente motori elettrici, niente batterie che si ricaricano o da ricaricare, e addirittura neppure un turbo, qui abbiamo un motore oggi si dice vecchia scuola ma dalle note musicali alte, molto alte quelle dei 7500 giri/min che questo motore anteriore trasversale 4 cilindri in linea a fasatura variabile con 145 Kw, 197 Cv e 21,9 kgm di coppia è in grado di raggiungere snocciolando una marcia dietro l’altra con il suo cambio manuale 6 marce dalla rapportatura corta per brividi ed emozioni che parlano di quasi due decenni fa.
Anno 2009, il modello in prova, serie limitata F1 Team nata per celebrare le vittorie della Casa Renault in F1 con la R27, targhetta identificativa con numero stampato sul tunnel centrale e serigrafie dedicate su tutti i lati della carrozzeria e tetto, esprime già alla vista solo una cosa – sportività allo stato puro.
Bianca, bianchissima, mi avvicino a lei, gli giro attorno, guardo le sue forme che sono così lineari, ancora oggi moderne e molto, molto allargate sui lati.
Plastiche dure qualcuno dirà, sì ma chi se ne frega, all’interno due sedili anteriori Recaro così profilati da farti sentire subito un pilota ma che si sono rivelati comodi anche sulle lunghe distanze.
Si gira la chiave e su tutto il mio corpo si dipanano vibrazioni, quelle di una macchina viva che se fosse un cavallo, si direbbe - eccolo è pronto a scalciare.
Cambio morbido ma ben contrastato seppur non sempre preciso in quella prima da inserire veloce nei tornanti più stretti, mi avvio e mi dirigo passando dal centro città, verso le alture di Genova.
Il traffico cittadino non è certo il suo “habitat”, soffre nelle continue ripartenze, e stanca al pedale della frizione che necessità di uno sforzo se prolungato, affaticante.
Per lei, servono strade tortuose, sali e scendi guidati, niente interruzioni, e il Monte Fasce che sovrasta la nostra città con i suoi 834 metri di altitudine, una tra le maggiori alture presenti che offre anche punti di vista panoramici, è ideale.
La Clio Rs 3 con il suo passo da 2585 mm, una lunghezza di 3991 mm e larghezza di 1768 mm, da timida impacciata del traffico cittadino si trasforma subito in un’auto dinamica ed affilata, molto affilata, con uno sterzo diretto, sempre rigido ma mai affaticante.
Avantreno a ruote indipendenti, doppio asse con perno indipendente, retrotreno ad assale semirigido, braci oscillanti, il telaio con il suo reparto sospensioni seppur su questo modello modificate ed affinate, ti restituisce fin dalle prime curve, stabilità ed agilità a profusione, ha una rigidità che potrebbe tranquillamente ospitare con se cavallerie molto ma molto superiori ai 200 Cv di questa versione, è solida, te lo fa sentire sulla schiena attraverso i suoi sedili, l’abitacolo ti avvolge e il suono al salire del suo motore rende il concerto unico.
Con un peso cresciuto di generazione in generazione, qui la terza e che si ferma a quota in ordine di marcia a circa 1280 Kg, i freni anteriori a disco autoventilanti da 312 mm di diametro e posteriori a disco pieno da 300 mm offrono un mordente efficace in ogni situazione con trasferimenti di carico all’anteriore gestiti in maniera perfetta per regalare a queste auto, quel sovrasterzo volendo di rilascio che le ha rese nei tempi vincenti sui campi di gara di tutto il mondo, con tempi ancora oggi di percorrenza, in grado di far impallidire auto ben più blasonate.
Guardarsi indietro per andare avanti, un passo indietro con questo numero nella speranza che il progresso delle auto di oggi certamente migliori non perdano del tutto la capacità di fare una cosa in particolare – regalare emozioni -.
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Mercoledì 7 febbraio alle ore 17,00 sarà inaugurata a Guarcino (FR), nella “Sala delle Colonnine” del Museo d’Arte Contemporanea del Piccolo Formato MAC. GUARCINO, la mostra di opere su carta nel formato 15x15 incastonate in frame 35x35, di Gianni Rossi, raccolte sotto il titolo “Geometrismo figurato”, allestita con testo di Luigi Montella e la direzione artistica dell’Associazione Culturale “Azioni d’Arte (aperta fino a sabato 9 marzo, previa prenotazione, dal martedì al sabato, dalle ore 16,30 alle 19,00). Nella presentazione della mostra, Luigi Montella evidenzia che “Gianni Rossi rappresenta l’insieme di quelle tendenze che inizialmente, seguendo l’istintivo impulso pittorico, divisero il movimento informale in tre gruppi: gestuale, materico e segnico. Ad oggi è tra gli ‘astrattisti’ più rappresentativi, abile nel trasformare l’idea icastica che rivoluzionò l’arte novecentesca in una rinnovata estrinsecazione dell’immagine, sia nelle forme sia nella realizzazione coloristica. Ben lontano dall’inganno delle apparenze, ha saputo indagare oltre i concetti di forma, spazio e tempo, liberandoli dalle ridondanze individualistiche della nostra epoca, basate quasi esclusivamente sulle realtà simulate e incapaci di collegarsi a quell’inesauribile fonte di energia che risiede nell’invisibile”. Dall’astrattismo lirico e da quello geometrico del Novecento, rileva ancora Montella, “Rossi eredita il concetto di rendere autonomo il colore, impregnandolo di nuove rilevanze, con la disposizione a rappresentare la totalità dei messaggi possibili inclusi nella dimensione figurativa del reale”. Nella delineazione sulla tela del rapporto tra segno, colore e luce, Gianni Rossi colloca il tonalismo meridionale ai vertici dell’esperienza pittorica nazionale ed europea rompendo con la misurazione dello spazio, delle figure spaziali, con la rappresentazione dei volumi, per produrre forme geometriche che nascono dalla distribuzione del colore sulla tela e non come involucri in cui racchiudere i differenti cromatismi. Esponente dell'arte astratto-geometrica del Sud, Gianni Rossi, nato ad Angri (SA) il 22 marzo 1944, dopo aver conseguito il Magistero di Belle Arti di Napoli, ha allestito, dal 1968, mostre personali in Italia e all'estero, ed è presente in numerose collezioni pubbliche e private. Prevalentemente attivo in pittura, ma autore altresì di pregevoli libri d'arte con monotipi, incisioni, serigrafie e di installazioni, l'artista ha svolto fino al 1995 anche una notevole attività di operatore culturale. E' presente in dizionari e compendi storici dell'arte italiana del secondo dopoguerra.
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