#serenitá
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La serenitá
è la vera forza della vita!
- Rita Levi Montalcini
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tu che ti addormenti sul mio petto e io che ti continuo ad accarezzare i capelli e a guardarti con serenitá
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Deividas Bagdanov - Serenitá (in Serenitá, 2021)
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È un periodo strano. Passo tutto il giorno tranquilla, faccio le cose che devo fare, vedo il mio ragazzo, vedo i miei amici, vado a lezione ma poi arrivo a casa e mi sento vuota. Arrivo a casa e mi viene solo da piangere perché sento che non sta andando tutto come vorrei. Sento paura. Paura che questo periodo non finisca mai. Non capisco perché faccio di tutto pur di ostacolarmi, pur di autosabotarmi. Ho notato questa cosa di me nell'ultimo periodo, faccio di tutto pur di non essere serena. Nei momenti di serenità penso ai momenti di tristezza, di vuoto, di ansia che proverò poi. E sinceramente mi sono rotta di avere sempre questa sensazione, mi sono rotta di sentire costantemente questa vocina che mi dice che nulla sarà mai in grado di rendermi serena. Perché ho scritto serena e non felice? Perché ho capito che i momenti di felicità sono estremamente passeggeri, sono fugaci, sono un fulmine che arriva, cade e sparisce. Forse nella vita ciò che conta è trovare la serenità, la calma. Ma mi sembra non arrivi mai. Ho scritto al mio vecchio psicologo, quello del mio vecchio liceo, lui mi aveva aiutato tanto e un paio di giorni fa ho preso coraggio e gli ho scritto perché forse parlare con lui mi farebbe trovare una strada giusta. Ma ho paura, ho paura in questo periodo. Ho paura di tutto.
In tutto ciò è un periodo pieno di riflessioni questo, riflessioni sulla mia vita e forse è questo il motivo della mia non-serenitá. L'anno scorso in questo momento ero single e mi sono resa conto che in quell'anno da sola ho costruito un muro che mi faceva sembrare la donna più forte e indipendente di sto mondo, ma mi rendo conto che Lui ha buttato giù questo muro e forse mi sono un po' persa. In quell'anno non ho pianto una volta e ora basta che una persona mi saluti o mi dica una parola di troppo che scoppio a piangere. Non so, non si capisce niente, fatto sta che sono un po' piena.
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Alle volte vorrei che la gente prima di parare con me pensasse. Mi vengono dette una vagonata di frasi che non mi merito per niente. E giuro ci rimango di un male inspiegabile, soprattutto perché io cerco sempre di creare meno problemi possibili a tutti, di aiutarli in ogni modo possibile ed immaginabile e vengo ripagata sempre con la merda e basta...
Vorrei non vivere più questa vita, dove la mia serenitá sembra non esistere.
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Mi fa sempre riflettere quando gli uomini (cis, bianchi, eterosessuali) si lamentano di non essere piú liberi di fare qualcosa quando sono proprio loro che godono del massimo grado di libertá. Fa incazzare quando percepiscono la difesa di altre categorie, che talvolta richiede dell'accortezza da parte loro, come una limitazione e non come una spartizione piú equa delle libertá tra le persone che abitano il nostro mondo. Ad esempio, eliminare le molestie sul luogo di lavoro dovrebbe essere un passo auspicabile da chiunque per la serenitá di tutti e invece a quanto pare è una limitazione delle libertá dell'uomo. Porre l'accento sulla violenza di genere dovrebbe far riflettere sui comportamenti opprimenti e nocivi degli uomini nei confronti delle donne e focalizzare l'attenzione sul cambiamento, e invece no, è una limitazione delle libertá degli uomini. Se non ridi a delle battute omofobe, razziste o sessiste togli all'uomo il diritto di essere divertente, perchè solo gli uomini possono divertenti e devono essere liberi di poterlo essere a discapito di tutti, ma loro non sono tenuti a ridere alle battute degli altri.
Gli uomini sottolineano l'uguaglianza quando non porta alcun beneficio per le altre categorie, perchè loro si sentono le vittime di questo complotto che è l'uguaglianza.
Chissá perchè quando si parla di uguaglianza non aspiriamo tutti ad avere gli stessi diritti di un ragazzo gay. Chissá perchè non proibiamo a tutti il matrimonio e non iniziamo ad accettare tutti di essere attaccati e discriminati per il nostro orientamento sessuale. Chissá perchè quando vogliamo l'uguaglianza non chiediamo la libertá di toccare gli uomini senza consenso e di fare catcalling come a chi ci pare, come fanno gli uomini. Chissá.
Vi prego: continuiamo a vivere negli abusi e nella disuguaglianza e proteggiamo le libertá degli uomini.
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Segni particolari: mille tempeste negli occhi e sul viso la serenitá di chi le ha superate tutte.
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Oggi non è andata. Semplicemente non è giornata. Non ci ho nemmeno provato però alla fine non è finita tanto male. Mi mancano le mie amiche e il senso di serenitá che riesco ad avere con loro.
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dimmi 3 cose che vorresti in questo momento
abbracciare mia madre, un negroni e serenitá
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Niente è più bello #smile #baby #love #amore #bimba #cucciola #pink #baby #ninna #nanna #sleep #mamma #dolcezza #felicità #serenitá #life #happiness #daughter #eyes #instababy https://www.instagram.com/p/CQIa86-lh-x/?utm_medium=tumblr
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Cosa stai facendo per te? Forse lavori, sistemi casa, accompagni i tuoi figli a scuola, cucini. Forse vai dall'estetista, compri un paio di scarpe, fai shopping. Forse fai una dieta, forse vai in palestra. Forse compri un vestito o un rossetto nuovo. Ma sai, non sei certo solo un corpo. Non sei certo solo il tuo apparire. Cosa stai facendo per te? Hai cura dei tuoi pensieri e delle tue emozioni? Ti fermi mai a chiederti se vivi la vita che desideri? Cammini mai a piedi nudi sull'erba, guardando le nuvole in alto nel cielo? Lo guardi il mondo in cui vivi, o hai smesso di esplorare e scoprire? Ridi? Ti emozioni ancora o corri tra le pieghe dei tuoi impegni fino a sera, sfinita, per poi ricominciare? La vita non è una corsa. L'unica destinazione è il centro di se stessi. Se c'è una meta, è quella: diventare ciò che sei.
Oscar Travino_
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giugno 1999
Da quando sono nata sono sempre andata al mare in Liguria con la mia famiglia, due settimane, a fine giugno,questo fino a quattro anni fa. Io e mia sorella avevamo fatto amicizia con due ragazze che andavano sempre al mare con i loro nonni e alla fine i loro nonni erano diventati quasi dei nonni adottivi, li chiamavamo ' i nonni del mare '. Il 'nonno' nuotava tantissimo, ore e ore, andando a largo, fu lui ad imsegnarmi a nuotare. Ora non si direbbe ma da piccola avevo quasi paura dell'acqua mentre adesso è diventata come il mio ossigeno e per questo devo ringraziare lui, mi ha trasmesso la sua passione e il suo amore per il mare. La 'nonna' invece era come la mia vera nonna, un po' come tutte penso, ti rimpinzava di focaccia ed era una delle persone piú amorevoli del mondo. Insieme a loro c'era una coppia di anziani di Roma, molto anziani, all'epoca andavano verso i cento, i loro nipoti venivano sempre a trovarli anche tra un esame e l'altro. Erano tutti così carini, ci raccontavano tantissime storie della loro vita, si respirava un senso di felicità e serenità, era bello rivedere quelle facce, ormai erano quasi delle certezze. Circa quattro anni fa, un giorno, é arrivata la telefonata dalla madre di queste amiche del mare per dirci che il 'nonno' era morto, è stato un colpo, era una parte felice della mia vita che finiva lì, non sarebbe potuta continuare, ormai potevo solo riviverla nei ricordi. Un anno dopo circa, la stessa telefonata, un infarto probabilmente, era morta anche la 'nonna'. Nel frattempo però il signore anziano di Roma chiamava ogni anno, lui e sua moglie avevano legato molto coi miei e parlavano tanto, aveva 101 anni e probabilmente era più attivo di me. Chiamava una volta all'anno, sempre lo stesso giorno, il giorno dell'onomastico di mio padre, non si ricordava i compleanni e certe volte i nomi ma a San Pietro chiamava sempre. Sua moglie morì l'anno scorso, ce lo disse in una telefonata, ma non era triste era una di quelle persone felici della vita, di quello che aveva, del tempo trascorso, consapevole e riconoscente.
Quest' anno non ha chiamato, San Pietro è passato da un mese e non si sa nulla. Tutto questo mi ha messo addosso una forte malinconia, nostalgia di quei momenti, della mia infanzia, come se avessi percepito, ancora, come per la prima volta, che quello spicchio di serenità innocente e incontaminato se n'è andato via e vive solo nei ricordi.
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