#sentirmi sola
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catastrofeanotherme · 2 years ago
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Ilaria Sansò
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ladycibia · 2 years ago
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Non ho una domanda, ma dico ciao 💕
(Also I’m learning Italian now)
Awwww ma ciao!!! ;v; 💕
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(yay!!)
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bookmark-extraordinaire · 9 months ago
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Okay ma la metro gialla di Milano è il liminal space per eccellenza
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frammenti--di--cuore · 7 months ago
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sono stanca di capire tutti. Chi cerca di capirmi?
sono stanca di ascoltare tutto quello che gli altri vogliono sputarmi addosso. Chi mi ascolta?
sono stanca di sentirmi sola, io che cerco sempre di non far sentire sole le persone che amo.
sono stanca di preoccuparmi di tutti. Di me chi si preoccupa?
sono stanca, stanca, stanca, di soffrire sempre allo stesso modo, di doverlo fare in silenzio, di cercare in tutti i modi di far finta di niente, perché vedere del menefreghismo dall'altro lato mi farebbe stare peggio.
sono stanca di sperarci sempre, di riporre fiducia e di essere smentita sempre, ogni volta.
sono stanca di dovermi accontentare delle briciole e di dover anche ringraziare per quelle; di dover far finta di non vedere ogni volta, solo per evitarmi di soffrirci di più.
e sono stanca anche di credere seriamente di meritarmi solo questo, quando invece siete semplicemente voi che non sapete darmi altro (probabilmente perché non lo volete e questo è arrivato il momento di capirlo una volta per tutte).
z
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worldofdarkmoods · 8 months ago
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Ti sei mai sentita la seconda persona? Quella importante ma non essenziale, quella che se c'è fa piacere ma se non c'è sarà per la prossima volta, quella per cui non vale la pena insistere. Sarebbe bello a volte avere qualcuno su cui poter contare sempre, per cui sei tu che fai la differenza, per cui sei te la priorità. Io sono sempre stata l'amica presente, quella sensibile, quella empatia che cerca di capire tutti quell'amica che però non diventa un "tu ne vali la pena". Forse sono così stupida da non rendermi conto che sono io a sbagliare ad allontanare a non meritare gli altri. Eppure anche quando mi sembrava di esserci vicino a questa cosa meravigliosa e bellissima che è l'amicizia, finivo sempre per rendermi conto di essere la seconda in tutto, quella che non diventa un "tu ne vali la pena". Perché poi io non riesco ad occupare uno spazio, a fare finta di nulla. Eppure a volte mi piacerebbe poter riempire il tempo come se fosse un barattolo e infilarci dentro qualsiasi cianfrusaglia pur di sentirmi piena, pur di credermi felice e di non sentirmi mai sola.
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volevoimparareavolare · 6 days ago
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Il blog chiude
Dopo quasi di 9 anni, ho deciso di chiudere definitivamente il mio blog. Questo, per me, è stato un vero e proprio porto sicuro per tutte le tempeste della mia vita, lo spazio confortevole in cui ho pianto centinaia di volte, la camera in cui poter chiudermi, lasciando fuori le urla e il rumore e tutte le paure. Per anni.
Nell’ultimo periodo, ovvero gli ultimi 2 anni, tuttavia, ho sentito che questa parte della mia vita si è conclusa. Non trovo più conforto nell’aprire il mio cuore su questo social. E la scrittura é diventata per me fonte di tremendo dolore. E intima riflessione. Non mi sento più libera di mettere su carta (o su schermo) i miei pensieri perché spesso mi spaventano, spesso non vorrei leggerli, spesso mi riempiono lo sguardo di lacrime e mi portano a cancellare ogni parola con dita tremanti.
Mi mancano terribilmente le emozioni che provavo quando ero un’adolescente innamorata, incasinata e incredibilmente drammatica, piena di sogni e di speranze ancora più grandi. In questi anni sono successe cose che hanno in parte spento la mia luce. É capitato spesso di sentirmi talmente sfinita e spaventata che davvero non c’era nulla, nemmeno i miei preziosi libri, che potesse darmi un qualche tipo di conforto.
La cosa che più mi distrugge è il tempo che ho ridotto sempre di più alla scrittura. Non avevo mai le forze. La motivazione era troppo fragile. Le mie storie, che per alcuni erano tutte uguali, sull’importanza di continuare a cercare la luce nonostante il buio, il calore nonostante anni di gelo, mi hanno in parte abbandonato. Sono morte con la ragazza che desiderava disperatamente di essere salvata dall’amore di qualcuno. La ragazza che avrebbe dato qualsiasi cosa pur di ricevere affetto. Che voleva solo qualcuno che, guardandola dritto nei suoi occhioni tristi, gli avrebbe promesso che si sarebbe preso cura di lei, e che sarebbe rimasto.
Ora quella ragazza si è rassegnata all’evidenza che il principe azzurro esiste solo nei cartoni della Disney e nei libri di Chloe Walsh. Nella vita reale deve salvarsi da sola. E questa cosa, emotivamente, la distrugge.
Ringrazio di cuore tutti coloro che nel corso degli anni hanno avuto il tempo e la voglia di leggere i miei scritti, lasciandomi messaggi e commenti di apprezzamento. Quelle cose mi facevano sorridere per intere settimane, diventavano i miei sfondi del cellulare, mi facevano sentire quello che ho sempre cercato per tutta la vita; importante. Non credo potrete mai capire quanto mi abbiano salvato, in certi momenti.
Spero che questa fase della mia vita possa rendermi una persona migliore. La parte più vera e pura di me continua a sperare che un giorno vedrà pubblicato il suo libro nella vetrina di una libreria. E che potrà finalmente sorridere a se stessa e dire “ce l’ho fatta”.
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miciagalattica · 3 days ago
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Un sogno che sembrava troppo reale.
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Avvertenza:
Non si tratta di un racconto auto-biografico.
Ogni riferimento a persone o a cose è puramente casuale, perché è un racconto di fantasia.
È un racconto crudo, che va a toccare dei tabù. Alle persone che sono particolarmente sensibili consiglio di fermarsi qui, o alla prima sensazione di disgusto o di imbarazzo.
PRIMA PARTE
Ero appena tornata a casa dal lavoro e avevo lasciato che Dicky, il pastore tedesco di mia cugina, uscisse nel cortile sul retro per fare i suoi bisogni. Si, mi ero prestata alle suppliche di Carla per poterle tenere il suo cane per due settimane perché doveva fare una seconda luna di miele con suo marito. Dicky era un bellissimo pastore tedesco di un anno e mezzo, mia cugina mi rassicurò dicendo che era già addestrato e addomesticato e che non dovevo avere nessuna paura di Lui, anzi le sarei stata grata perché mi avrebbe protetta da qualsiasi minaccia e poi è abbastanza amichevole, cercò di indorare la pillola dicendomi che io già gli piacevo. Nonostante queste raccomandazioni ero pervasa da uno stato d’inquietudine perché non ero abituata a vedere un cane in giro per casa. Appena i due piccioncini varcarono la porta mi assali un senso di disagio dovuto al fatto che d’ora in poi sarei rimasta sola con questo cane. Non riuscivo a spiegarmi il motivo di questo nervosismo. Forse tutto questo era dovuto al fatto che avevo avuto sempre sentimenti contrastanti nei confronti dei cani.
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La ragione era dovuta al fatto che quando ero all’università una mia amica mi confessò che si era lasciata leccare la figa dal suo cane e aveva avuto un orgasmo da favola. Rimasi sconvolta dalla sua confessione. La notte successiva sognai che stavo a letto e il cane della mia amica si era intrufolato nel mio letto e ha cominciato a leccarmi la figa, mi sono svegliata di soprassalto e mi sono ritrovata madida di sudore, la mia figa fracida di succo ed era bastato che toccassi con le dita il clitoride per arrivare in un modo pazzesco. Subito dopo mi sentii mortificata. "Come ho potuto lasciare che ciò accadesse?” fu la domanda che mi posi. Rimossi subito tutto e non ebbi più sogni di questo tipo.
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Guardando Dicky, tutti quei sensi di colpa, di imbarazzo e di lussuria, provati per quel sogno mi tornarono in mente. Ebbi improvvisamente paura. Paura di ciò che avrei potuto fare, di ciò che avrei potuto voler fare ora che ero sola con quel cane. Ero consapevole del disagio che avevo provato quando mia cugina mi lasciò il cane. Dopo questo smarrimento iniziale, giusto per tranquillizzarmi guardai il cane e gli dissi “Immagino che siamo solo tu ed io, Dicky" per smorzare il nervosismo mi versai un bel bicchiere scotch e sorso dopo sorso lo bevvi tutto. Dicky si avvicinò e si sdraiò a terra accanto a me. Pochi minuti dopo, cominciò a sentirmi molto più rilassata mentre lo scotch si diffondeva nel mio corpo. Sentivo un piacevole calore diffondersi dentro di me. A un certo punto sentì i la zampa di DIcky appoggiarsi sul mio piede. "Adesso non iniziare a farti venire le idee", gli dissi ridacchiando, mi alzai per andare a letto, e guardandolo improvvisamente arrossii guardando il cane e pensai "È decisamente maschio". La punta rosa del suo cazzo sporgeva! Ero totalmente imbarazzata. "Non posso credere che lo sto guardando!" pensai.
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Agitata, andai velocemente nella mia camera. Ero confusa e mi sentivo piuttosto calda per il rapido consumo di scotch. "Ho bisogno di una doccia fredda o di un bagno caldo", sorrisi. Mi spogliai completamente e mi sdraiai I sul letto quando fui presa da un’eccitazione inspiegabile. All’improvviso, sentii uno schianto nel soggiorno, a quel punto mi ricordai che non ero sola e un piccolo brivido mi percorse la schiena. Uscii dalla camera e mi diressi in soggiorno. Una delle lampade era rovesciata. Niente di rotto. "Fortuna per te, Dicky", e mentre lo dicevo, un piccolo brivido mi percorse tutto il corpo. Dicky si avvicinò, sbattendo la coda e strofinandosi contro la mia gamba. “Anch'io sono felice di vederti, pazzo. Ora smettila di rompere le cose”, mi voltai per tornare in camera e vidi Dicky che mi seguiva da vicino. "Dove pensi di andare?" Dicky mi guardò con entusiasmo. "No, tu resta qui." si voltò e raggiunsi la porta. In un lampo, Dicky mi fu dietro, lo spinsi via e mentre mi chinai per farlo il cane si spinse in avanti e mi leccò un seno, gli urlai contro.
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Dicky perpretò un secondo attacco e con la lingua mi sfiorò l’inguine, lo respinsi ancora una volta ma con meno risolutezza, Dicky ne approfittò per fare un successivo attacco e mi sfiorò il clitoride, sentii una scossa elettrica attraversarmi tutto il corpo. Una volta entrata mi sdraiai sulla schiena con le gambe penzolanti oltre il bordo. Dicky mi segui e spinse il muso in avanti, costringendomi ad aprire le gambe. "Ehi, aspetta ragazzo, comando io qui", dissi con un po’ d’incertezza. Dicky m’infilò la lingua nel mio inguine bagnato. Ben presto cominciò a leccare con gusto. Sentì che mi stavo rapidamente avvicinandomi all'orgasmo. Dicky spinse insistentemente la lingua dentro di me. Sentì di cedere alle sensazioni impetuose mentre un orgasmo mi travolgeva, fui sopraffatta dal senso di colpa. Allontanai il cane e afferrandolo per il collare, feci uscire la sua testa dal mio inguine Dicky opponeva resistenza si avvinghiava a me e intravidi il suo cazzo ,era eccitato, io rabbrividii al solo pensiero, lo sentii scivolare lungo la gamba. "Oh Dio, allontanati da me", urlai, improvvisamente fui presa dal panico. Gli tirai di nuovo il collare, cosa che non fece altro che tirare il cane più in alto sul mio corpo. Lo sentivo, ora premeva contro la mia coscia. Avvertii un'improvvisa ondata di paura, unita a un'incredibile e improvvisa lussuria. Lo sentivo duro... e scivoloso! "Quando la punta mi toccò l'inguine, venni una seconda volta senza preavviso. Abbracciai il cane mentre le onde pulsavano attraverso il mio corpo. All'improvviso, l'orgasmo si calmò e spinsi via Dicky e corsi in bagno, sopraffatta dal rimorso e dal senso di colpa. Tremavo come una foglia. Sbattei la porta del bagno e la chiusi a chiave. Tremavo, sopraffatta dalla vergogna. Mi guardai allo specchio e distolsi lo sguardo. Non potevo credere a quello che era quasi successo e pensare che ero pronta a lasciare che accadesse. Mi sedetti sulla tazza del water stavo ancora tremando. Pensai all'orgasmo che fu improvviso e potente... e sbagliato. “Una cosa era”, pensai, “lasciarmi leccare finché non arrivassi. Ma questo…” sapevo nel mio cuore che tremavo non solo per la vergogna. Era anche lussuria e desiderio. Ma così sbagliato, così vergognosamente sbagliato. Rimasi seduta in bagno per più di un'ora, piangendo e torcendosi le mani, sperando che Dicky tornasse nel suo letto in soggiorno. Alla fine mi decisi a uscire e Dicky non c’era, era davvero nell'altra stanza. Corsi in camera e mi fiondai sul letto, dove immediatamente crollai sopraffatta.
P.S.
Le parti che seguono le posterò solo su richiesta e in privato, a meno che ci siano un numero importante di likes (almeno 10). In questo caso proseguirei a postarli in pubblico.
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yellowinter · 9 months ago
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vorrei andare a vivere in un bosco, circondata dalla musica e dagli animali, lontano da questa società che trovo estremamente tossica... vivere fuori dagli schemi, seguendo la natura e la sua straordinaria bellezza, senza sentirmi schiacciata dal resto, sostenendomi con le mie forze, producendomi da sola ciò di cui ho bisogno, restando nel mio tempo e creando una realtà che mi faccia apprezzare il mondo. Vorrei anche una persona al mio fianco che condivida i miei valori e con cui possa illuminarli sempre di più e avere la vera fede... cioè credere in qualcosa e renderlo possibile.
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fiorescente · 1 month ago
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sono proprio stanca di sentirmi dire che posso riuscire a fare le cose da sola, perché l'ho sempre fatto ed è proprio per questo che non ce la faccio più!! Non riesco a capire perché la soluzione se voglio essere aiutata debba essere fare le cose da sola, letteralmente chiedermi di fare qualcosiasi cosa in questo momento vuol dire uccidermi
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tulipanico · 1 month ago
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Stasera ho deciso, ma è un po' che ci penso, che nel duemilaventicinque voglio tornare all'università. So cosa? Non con la stessa certezza, invidio le persone con una sola propensione. So che non posso e non voglio accontentarmi. So che voglio di più, voglio fare di più, voglio sentirmi intelligente. Probabilmente psicologia sarebbe, tra le cose che mi appassionano, la scelta più saggia per continuare ad approfondire anche il mio campo attuale. Ma si vedrà, chissà.
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sunelrose · 2 months ago
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" Stai esagerando."
" Smettila di fare la vittima. "
" Quanto ti lamenti, c'è gente che sta peggio di te. "
" Sei troppo negativa."
E tante altre frasi simili. Sinceramente non le tollero più, sono al limite della sopportazione . Sono stanca di comunicare con qualcuno su quello che penso e provo e sentire lo stesso copione, sono stanca di sentirmi in "difetto" per ogni emozione e pensiero che ho. Come se fossi sbagliata. Come se avessi qualcosa che non va. Sono altrettanto stufa di chi minimizza i miei problemi e di chi cambia l'argomento iniziando a raccontare i propri problemi che ha avuto nella vita annullandomi, come se le mie problematiche e quello che sto affrontando non avesse importanza. Mi sento sola più che mai in questo momento della mia vita, perfino le persone di cui mi fidavo mi hanno tradita. Quest'anno poi sono successe troppe cose che sono andate a destabilizzare il mio equilibrio e pace interiore. Non mi sono mai sentita così debole fino ad ora e non so come uscirne da questo stato. E non posso contare su nessuno, solo su me stessa.
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mandorloinfiore · 1 month ago
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Vorrei guardare video tutta la notte per non sentirmi sola
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donnenocategorizzate · 2 months ago
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Desiderio
Ho avuto difficoltà a capire quali siano davvero le mie fantasie. Molto di ciò che ci viene propinato dal porno ha come destinatari privilegiati gli uomini, e su noi donne gravano così tante aspettative che mi è davvero difficile orientarmi tra ciò che effettivamente mi eccita e quello che ho la sensazione di dover fare. La mia fantasia numero uno, credo, è di essere totalmente desiderata. Vorrei essere presa, violata, mentre il partner esplora il mio corpo quasi ne fosse drogato; vorrei mi si facesse sentire come se la sola presenza del mio corpo nudo lö mandasse a fuoco. Non perché sono un qualsiasi corpo nudo, ma perché sono io con il mio corpo. Sentirmi unica, ascoltare qualcunö che me lo dice… mi fa sentire desiderabile per quella che sono, a prescindere da tutte le mie insicurezze. E, più mi sento desiderabile agli occhi di chi viene a letto con me, più mi eccito.
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apettaa · 2 months ago
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La verità è che allontanandomi avevo comunque l'infantile speranza che qualcuno si chiedesse almeno il motivo, che mi facesse capire che nonostante tutto ancora un po' di interesse e affetto siano rimasti. Invece il nulla totale. Dopo mille volte in cui mi è stato dimostrato che l'interesse non era reciproco o, quantomeno, non era uguale non so perché ora ne sia così stupita. È che a quanto pare non sono capace a mantenere una sola amicizia, anni di rapporti andati tutti in fumo, e io ancora che ci penso e ci soffro perché spesso nemmeno so il motivo per cui è finita. E penso ci sia qualcosa che non va in me. E ora mi sento patetica a lamentarmene qui, quindi magari domani cancellerò tutto, ma vorrei avere qualcuno con cui poter parlare davvero di queste cose senza sentirmi dire che esagero, che sono pesante.
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siamodiamantirari · 1 year ago
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boh odio sentirmi così sola
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insignificantesola · 6 months ago
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Sinceramente non volevo una sorella minore per sentirmi umiliata a confronto; lei con fidanzati, amanti e amici sempre fuori casa, sicuramente andrà meglio anche sul lavoro..
Io la sfigata in casa, isolata e sola con un lavoro uno peggio dell'altro, e sicuramente disoccupata dall'anno prossimo.
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