#sembro una pazza mi rendo conto
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sisyphusheureux · 30 days ago
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Profuma di buono, ma così buono che gliel'ho chiesto: sauvage, dior.
E mi è rimasto il suo odore nei capelli e ogni volta che mi giro, lo sento e penso che sia il profumo da uomo più buono di sempre (anche perché gli altri non riesco a sopportarli).
Vorrei rivederlo solo per stargli vicino e sentire il suo profumo. Io che formulo sti pensieri dopo due volte che lo vedo sono da arresto, nel senso per favore arrestatemi e buttate la chiave vi scongiuro
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yellowinter · 6 years ago
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In cosa consiste? Come ti senti?
Detto in modo formale
“Il disturbo borderline di personalità è un disturbo di personalità caratterizzato da repentini cambiamenti di umore, instabilità dei comportamenti e delle relazioni con gli altri, marcata impulsività e difficoltà ad organizzare in modo coerente i propri pensieri. Questi elementi si rinforzano reciprocamente, generando notevole sofferenza e comportamenti problematici. Ne consegue che le persone con questo disturbo, pur essendo dotate di molte risorse personali e sociali, realizzano con difficoltà e a fatica i propri obiettivi. Tra i disturbi di personalità, il disturbo borderline è quello che giunge più comunemente all’osservazione clinica. Colpisce il 2% della popolazione, più frequentemente il sesso femminile. L’esordio avviene in adolescenza o nella prima età adulta.”
Detto in modo informale
E’ un fottutissimo casino. Vivo in un tornado di emozioni, sono tanto sensibile, ho un amplificatore addosso, sento troppo e reagisco di conseguenza. Ogni cosa mi ferisce, mi arrabbio spesso, non riesco a calmarmi facilmente, sono instabile. Ho una visione in bianco e nero, tutto o niente… cioè o vado a scuola e prendo 10 o mi faccio bocciare, o vado in palestra tutti i giorni o non ci vado mai, o amo una persona alla follia o la detesto, o sto bene e sono euforica o sto malissimo e voglio morire. Non riesco a trovare una via di mezzo, un equilibrio. E tutto questo mi sfinisce. Poi quando sono in crisi provo un vuoto dentro enorme, fa paura, sento il bisogno di fare qualcosa di estremo solo per capire che sono viva. Tipo i tagli, a volte lo faccio solo perché quel bruciore mi ricorda che non sono morta, solo per sentire qualcosa. Ed è tutto un po’ un controsenso, ma è così. Ho reazioni esagerate, tendo a dare troppa importanza alle persone, a volte ne sono dipendente, ma alla fine nessuno mi sopporta e rimango sempre sola. Io mi sento sempre sola, non riesco a percepire l’amore degli altri. Sono convinta che nessuno mi vuole, cioè oggettivamente so che non è così, ma dentro sento che tutti se ne andranno. Non riesco a definirmi, non posso descrivermi, perché sono tutto. Sono sia la ragazza calma ed equilibrata che ascolta in silenzio, sia la pazza scatenata che urla e non si controlla. Chi sono? Come sono davvero? Voglio vivere tanto e bene, forte e con passione, ma allo stesso tempo mi ucciderei. Piango, ma non piango. Spesso ho paura, ma niente mi spaventa. Ho tantissime idee da realizzare, ma non faccio niente. Sono asociale, odio parlare, ma parlo tanto e dico cose senza senso, io che odio l’incoerenza. Quando vedo la gente ridere mi prende male e mi sento soffocare e penso mi stiano prendendo in giro, poi rido e scherzo anche io. Perché sì, sono una ragazza molto seria e fredda, ma sono dolce e mi diverto a dire battute stupide. Sono ossessionata dalla libertà, eppure vivo in una prigione, una cella senza via d’uscita, costruita da me stessa per me stessa. Ah e spesso divento paranoica, ho avuto episodi di dissociazione, ci sono periodi in cui odio gli altri perché “sono cattivi”” e smetto di uscire di casa. Idealizzo tutto e poi lo svaluto, e con “tutto” intendo anche le persone. Le persone per me sono formate da due facce, una è da angelo e l’altra è da demone. Le mie relazioni amorose vanno sempre nello stesso modo: prima sono una ragazza perfetta, dolce e affettuosa, passionale e io ti amo ed è tutto bellissimo, dopo prendo confidenza ed esce fuori la parte insana di me che distrugge ogni cosa e divento gelosa, ossessiva, bisognosa di attenzioni in modo molto molto molto malato, manipolo, minaccio, sto male e ti odio e tu diventi una persona orribile e cadi nell’oblio giù con me. Non lo faccio apposta. Poi mmh faccio fatica ad immedesimarmi negli altri, difatti chiedo spesso “sei arrabbiato con me?” perché non lo capisco e ho il timore di aver detto qualcosa di sbagliato e che quindi l’altro se ne vada via. Cambio modi di fare in base alle persone che frequento (questa è una cosa che davvero non sopporto e non riesco a controllare perché non me ne rendo conto subito), come se fossi una spugna in grado di assorbire tutto, ogni comportamento. Mi sento persa, non ho una mia identità (??). Analizzo sempre tutto, le attività quotidiane anche se sono semplici mi sfiniscono, autodistruggo ogni cosa, ho tentato più volte il suicidio, ho crisi, sono dipendente dalle benzodiazepine perché ne abuso, allontano la gente anche se non voglio, metto alla prova gli altri non so per quale motivo, sembro permalosa ma non lo sono, io noto i dettagli tipo il tono della voce o il modo in cui scrivi un messaggio e ci rimango male. Oltre a questo, soffro di depressione maggiore e ho qualche problema col cibo… praticamente o mangio stile abbuffata o non mangio niente. Anche i disturbi alimentari e la dipendenza da sostanze sono comuni per chi ha il bpd. Poi non lo so, ci sono così tante cose che potrei andare avanti a parlarne per ore. Questo è quello che provo io.
Ho paura che a causa di tutto questo nessuno mai mi vorrà davvero.
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por-siempreio · 6 years ago
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Basta. Lo devo fare, adesso lo faccio… continuo a guardare il mio volto riflesso su quel vetro, il mio volto spento, stanco. Vedo gli occhi di mio padre e le guance tonde di mia madre. Mi rendo conto per la prima volta, cosa sono diventata. E mi tornano in mente le parole di quella pazza di mia madre. Quelle parole che mi hanno portata fino a qui, che, non c’è niente di sbagliato, nell’essere fragili.
-“Si, pronto?” Sento la voce di mio padre e mi salta un battito. Lo sento stanco, con una voce leggermente roca.
Dopo un breve momento di silenzio, prendo coraggio. -“Papà? Sono Giulia, tua figlia.” Certo. Come se dalla voce non sapesse che sono io. Che stupida.
-“Ehi si. Ciao Giulia, come va? È successo qualcosa?”” Cambia subito tono di voce, e capisco che si sta allarmando. Quanto è triste questa cosa? Era più normale pensare che mi fosse successo qualcosa, piuttosto che pensare che potesse essere una semplicissima chiamata. Ovviamente non mi meraviglia. Sentendoci soltanto per le feste, non potevo aspettarmi una cosa diversa.
-“No… cioè si, diciamo che sto prendendo un aereo per quelle parti, ecco. Cioè dove abiti tu. Voglio venire a trovarti.”” Sono agitata da morire. Non si direbbe… una cosa tanto normale, mi mette in serie difficoltà.
-“Oggi?… Va bene!” Dice un po’ incerto ma con più entusiasmo di quanto mi aspettassi. -“A che ora arrivi? Ovviamente essendo una sorpresa così imprevista devo organizzarmi. Mi fa molto piacere Giulia, non vedo l’ora di farti conoscere Amanda. Che coincidenza, parlavamo di te giusto ieri sera.” Non la smetteva di parlare, era più agitato di me, e riuscì a rilassarmi. Era felice, felice davvero di avermi li. E pensare che ancora non aveva visto niente.
-“Si. Certo. Va bene papà… arrivo verso le venti probabilmente. L’aereo è in ritardo.” Dico un po’ troppo in fretta.
-“Perfetto! Sarò in aeroporto in tempo. E dimmi, fino a quanto ti fermi? Ti faccio sistemare la stanza da Amanda…” lo sento sollevato, sento che sorride. Tanto che non so cosa dire… “Ahh Giulia, non puoi nemmeno immaginare quanto sono felice che finalmente mi vieni a trovare.” Non capivo perché non si facesse qualche domanda. Perché non mi chiedeva nulla, perché non sospettava qualcosa visto la mia decisione improvvisa. Voglio credere che sia talmente felice di avermi con se per qualche giorno, che non gli importa nulla… tutto questo entusiasmo non me lo aspettavo davvero, e il fatto che lo stavo cercando soltanto per i miei comodi, all’improvviso mi sentivo in colpa.
Volevo dirgli tutto. Stavo così bene, ero così serena in quel momento che volevo dirgli tutto -“Non lo so papà.. forse una settimana, forse due..” non sapevo come dirglielo, avevo paura. Non sapevo da che parte iniziare. Come giustificarmi… è una situazione che ho sempre evitato. -“Giulia? Dimmi…” continua lui, aspettandosi chissà qualche riposta. -“Ne parliamo quando arrivo va bene?” Comincio ad agitarmi di nuovo, adesso voglio soltanto chiudere questa chiamata. “Certo. Come vuoi. Ti aspetto, ciao.” Avrà capito il mio disagio? Il mio cambiamento di voce di certo non poteva nascondere come mi sentissi. Ero felice che mio padre aveva capito. Come dovevo interpretare tutto questo? Non aveva mai fatto davvero il padre. Ero cresciuta tra litigi e urla. Mi sono crescita da sola. Lui non c’era mai, mia madre evitava ogni cosa, compresa me pur di non pensare ai sbagli che ha fatto nella vita. Sono crescita con questa idea, che sola riesco a fare tutto. Non dico di essere mai stata la figlia perfetta. Non gli ho più dato modo di entrare nella mia vita… e non vedo perché le cose devono cambiare adesso. Sistemo il telefono nel taschino interno della borsa e mi sistemo come posso su queste orrende sedie blu di plastica. Devo trovare un modo per distrarmi. Al momento non voglio più pensare a questa situazione… c’è un uomo difronte a me: ben vestito, con tanto di giacca e cravatta. Sta parlando al telefono ed è visibilmente agitato. Immagino quella povera persona che sta ascoltando le sue lamentele per il ritardo del volo… magari è sua moglie, o l’amante. Ha proprio la faccia di chi ha un amante. Ha una semplice valigetta che tiene in mezzo alle gambe. Deve essere un tipo con molta poca pazienza, è sicuro di se, si vede dal modo comodo in cui è seduto e gesticola. Al braccio ha un orologio che sembra molto costoso, deve essere un tipo con un gran bel lavoro. È divertente pensare che io a confronto sembro una barbona, con indosso le prime cose comode che ho trovato, la borsa che stringo forte a me come se dovessero derubarmi da un momento all’altro e i capelli legati alla meglio. Vicino a quest’uomo c’è una coppia, sono seduti appiccicati, in un modo che non sembra molto comodo, tra di loro c’è un pezzo di ferro che divide le sedie, ma non riesce a dividere loro due. Fissano con aria assente un punto fisso davanti a loro, non parlano, stanno così, abbracciati e rilassati. Hanno gli occhi stanchi, occhi che hanno visto tanto, e chissà quali meraviglie del mondo. Si vede che si amano tanto. Non si lasciano nemmeno un secondo… forse si sono conosciuti in uno dei loro viaggi, o magari uno dei due ha influenzato l’altro facendogli girare il mondo. Ai loro piedi infatti ci sono dei zaini enormi, uno blu e l’altro rosa scuro. Pieno di lacci e di cartone che escono da ogni fessura… li invidio. Ho sempre pensato di risparmiare il più possibile, prendere il primo volo e ricominciare da qualche parte, mi è sempre mancato il coraggio. I miei sogni ad occhi aperti vengono interrotti dalla gente che si alza e si mette in fila per imbarcarsi. Mi alzo faticosamente con la mia stampella e alzo il mio zaino in spalla. La gentile ragazza che si occupa dei biglietti d’imbarco mi guarda la gamba ingessata. “-E tu, perché non hai l’assistenza? Potevi salire prima ed essere meno d’intralcio per il resto dei passeggeri ed era più comodo per te.” Dice in tono infastidito e guardandomi come se fossi stupida. Esattamente che problemi aveva la gente con me? -“Si figuri signorina, adoro essere d’intralcio alla gente, lo faccio come hobby.” Gli sorrido e senza attendere risposta zoppico verso il mio aereo che mi porterà dove finalmente avrò un po’ di tranquillità.
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stellaeterna · 7 years ago
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Una "domanda" un po' così. Raccontami chi è Giulia.
Ho sempre temuto di ricevere questa domanda, perché non so parlare di me.Sono molto riservata, non amo raccontare i fatti miei, ma faccio uno sforzo.Giulia non è una sola, ma un'infinità di persone.Non si finisce mai di conoscermi, io stessa scopro sempre nuovi lati di me.Come avrete capito, sono un'appassionata di stelle, tant'è che mi sono tatuata una costellazione sulla gamba.Credo che queste abbiano una grossa influenza su di noi.Ed io, che sono gemelli ascendente bilancia, ossia entrambi segni duplici, posseggo diverse personalità. Sono tutto e il contrario di tutto, mi piace usare questa frase per descrivermi.Ad esempio, sono la persona più socievole che esista. Però se un individuo con il quale parlo, a lungo andare, mi stufa, perché è ripetitivo, è lagnoso, è poco interessante, allora chiudo subito i rapporti e sparisco, non mi faccio più sentire.Sono estremamente egoista, metto sempre me al primo posto, ma se tengo davvero a qualcuno, gli dono pure l'anima.Sono stronza al limite dell'immaginabile, però se mi affeziono, riesco ad avere quei rari momenti di dolcezza, che sono da considerare importanti, proprio perché infrequenti. Vorrei viaggiare sempre, non mi fermerei mai, eppure non esco mai di casa, perché forse ho un po’ paura di affrontare quest'impresa da sola.E ho tanta voglia di trovare qualcuno di stabile che mi stia accanto, ma in un modo o nell'altro, riesco sempre ad allontanare tutti.Sono molto impulsiva, ma quando mi rendo conto di star facendo qualche cazzata, allora divento riflessiva e mi adopero a cercare un rimedio.Non riesco mai a spiegare alla gente cosa mi frulla nella testa, tuttavia, ogni sera, faccio dei discorsi allo specchio degni del premio Nobel.Sarà che mi fido poco delle persone, ma con il mio riflesso ho parecchia confidenza.All'apparenza sembro la ragazza più calma del mondo, ma sono una pazza nevrotica. E irrimediabilmente, ogni volta che inizio ad urlare perché sono arrabbiata, scoppio a piangere.Chiunque conosca, mi reputa insensibile, perché negli anni ho costruito un muro intorno a me, che mi fa sembrare dura e senza cuore. Ciononostante, mi emoziono per ogni minima cosa e mi tremano sempre le mani.Malgrado i miei 20 anni, mi sento una bambina, forse perché mi mancano tante esperienze che le ragazze della mia età hanno già vissuto. Però conduco la vita di un'ottantenne, esco di rado, vado a ballare una volta l'anno, non mi diverto mai.Credo di aver detto anche troppo, perciò mi fermo qui. Se volete sapere altro, basta domandare.
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yellowinter · 6 years ago
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Quali sono i sintomi del disturbo Bordeline? Sono curiosa Scusa il disturbo, un abbraccio❤🌻
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“Il disturbo borderline di personalità è un disturbo di personalità caratterizzato da repentini cambiamenti di umore, instabilità dei comportamenti e delle relazioni con gli altri, marcata impulsività e difficoltà ad organizzare in modo coerente i propri pensieri. Questi elementi si rinforzano reciprocamente, generando notevole sofferenza e comportamenti problematici. Ne consegue che le persone con questo disturbo, pur essendo dotate di molte risorse personali e sociali, realizzano con difficoltà e a fatica i propri obiettivi. Tra i disturbi di personalità, il disturbo borderline è quello che giunge più comunemente all’osservazione clinica. Colpisce il 2% della popolazione, più frequentemente il sesso femminile. L’esordio avviene in adolescenza o nella prima età adulta.”
Detto in modo informale
E’ un fottutissimo casino. Vivo in un tornado di emozioni, sono tanto sensibile, ho un amplificatore addosso, sento troppo e reagisco di conseguenza. Ogni cosa mi ferisce, mi arrabbio spesso, non riesco a calmarmi facilmente, sono instabile. Ho una visione in bianco e nero, tutto o niente… cioè o vado a scuola e prendo 10 o mi faccio bocciare, o vado in palestra tutti i giorni o non ci vado mai, o amo una persona alla follia o la detesto, o sto bene e sono euforica o sto malissimo e voglio morire. Non riesco a trovare una via di mezzo, un equilibrio. E tutto questo mi sfinisce. Poi quando sono in crisi provo un vuoto dentro enorme, fa paura, sento il bisogno di fare qualcosa di estremo solo per capire che sono viva. Tipo i tagli, a volte lo faccio solo perché quel bruciore mi ricorda che non sono morta, solo per sentire qualcosa. Ed è tutto un po’ un controsenso, ma è così. Ho reazioni esagerate, tendo a dare troppa importanza alle persone, a volte ne sono dipendente, ma alla fine nessuno mi sopporta e rimango sempre sola. Io mi sento sempre sola, non riesco a percepire l’amore degli altri. Sono convinta che nessuno mi vuole, cioè oggettivamente so che non è così, ma dentro sento che tutti se ne andranno. Non riesco a definirmi, non posso descrivermi, perché sono tutto. Sono sia la ragazza calma ed equilibrata che ascolta in silenzio, sia la pazza scatenata che urla e non si controlla. Chi sono? Come sono davvero? Voglio vivere tanto e bene, forte e con passione, ma allo stesso tempo mi ucciderei. Piango, ma non piango. Spesso ho paura, ma niente mi spaventa. Ho tantissime idee da realizzare, ma non faccio niente. Sono asociale, odio parlare, ma parlo tanto e dico cose senza senso, io che odio l’incoerenza. Quando vedo la gente ridere mi prende male e mi sento soffocare e penso mi stiano prendendo in giro, poi rido e scherzo anche io. Perché sì, sono una ragazza molto seria e fredda, ma sono dolce e mi diverto a dire battute stupide. Sono ossessionata dalla libertà, eppure vivo in una prigione, una cella senza via d’uscita, costruita da me stessa per me stessa. Ah e spesso divento paranoica e ho avuto qualche episodio di dissociazione. Idealizzo tutto e poi lo svaluto, e con “tutto” intendo anche le persone. Poi mmh faccio fatica ad immedesimarmi negli altri, difatti chiedo spesso “sei arrabbiato con me?” perché non lo capisco e ho il timore di aver detto qualcosa di sbagliato e che quindi l’altro se ne vada via. Cambio modi di fare in base alle persone che frequento (questa è una cosa che davvero non sopporto e non riesco a controllare perché non me ne rendo conto subito), come se fossi una spugna in grado di assorbire tutto, ogni comportamento. Mi sento persa, non ho una mia identità (??). Analizzo sempre tutto, le attività quotidiane anche se sono semplici mi sfiniscono, autodistruggo ogni cosa, ho tentato più volte il suicidio, ho crisi, sono dipendente dalle benzodiazepine perché ne abuso, allontano la gente anche se non voglio, metto alla prova gli altri non so per quale motivo, sembro permalosa ma non lo sono, io noto i dettagli tipo il tono della voce o il modo in cui scrivi un messaggio e ci rimango male. Oltre a questo, soffro di depressione maggiore e ho qualche problema col cibo… praticamente o mangio stile abbuffata o non mangio niente. Anche i disturbi alimentari e la dipendenza da sostanze sono comuni per chi ha il bpd. Poi non lo so, ci sono così tante cose che potrei andare avanti a parlarne per ore. Questo è quello che provo io.
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yellowinter · 6 years ago
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Ciao, sono capitato sul tuo blog e ho letto di questo problema che hai chiamato “borderline”. Vorrei saperne di più, sempre se ti va, mi piacerebbe starti ad ascoltare.
Detto in modo formale
“Il disturbo borderline di personalità è un disturbo di personalità caratterizzato da repentini cambiamenti di umore, instabilità dei comportamenti e delle relazioni con gli altri, marcata impulsività e difficoltà ad organizzare in modo coerente i propri pensieri. Questi elementi si rinforzano reciprocamente, generando notevole sofferenza e comportamenti problematici. Ne consegue che le persone con questo disturbo, pur essendo dotate di molte risorse personali e sociali, realizzano con difficoltà e a fatica i propri obiettivi.Tra i disturbi di personalità, il disturbo borderline è quello che giunge più comunemente all’osservazione clinica. Colpisce il 2% della popolazione, più frequentemente il sesso femminile. L’esordio avviene in adolescenza o nella prima età adulta.”
Detto in modo informale
E’un fottutissimo casino. Vivoin un tornado di emozioni, sono tanto sensibile, houn amplificatore addosso, sentotroppo e reagisco di conseguenza. Ogni cosa mi ferisce, mi arrabbiospesso, non riesco a calmarmi facilmente, sono instabile. Ho unavisione in bianco e nero, tutto o niente… cioè o vado a scuola eprendo 10 o mi faccio bocciare, o vado in palestra tutti i giorni onon ci vado mai, o amo una persona alla follia o la detesto, o stobene e sono euforica o sto malissimo e voglio morire. Non riesco atrovare una via di mezzo, un equilibrio. E tutto questo mi sfinisce.Poi quando sono in crisi provo un vuoto dentro enorme, fapaura,sento il bisogno di fare qualcosa di estremo solo per capire che sonoviva. Tipo i tagli, a volte lo faccio solo perché quel bruciore miricorda che non sono morta, solo per sentire qualcosa. Ed è tutto unpo’ un controsenso, ma è così. Ho reazioni esagerate, tendo adare troppa importanza alle persone, avolte ne sono dipendente,ma alla fine nessuno mi sopporta e rimango sempre sola. Iomi sento sempre sola, non riesco a percepire l’amore degli altri.Sono convinta che nessuno mi vuole, cioè oggettivamente so che non ècosì, ma dentro sento che tutti se ne andranno.Non riesco a definirmi, non posso descrivermi, perché sono tutto.Sono sia la ragazza calma ed equilibrata che ascolta in silenzio, siala pazza scatenata che urla e non si controlla. Chi sono? Come sonodavvero? Voglio vivere tanto e bene, forte e con passione, ma allostesso tempo mi ucciderei. Piango, ma non piango. Spesso ho paura, maniente mi spaventa. Ho tantissime idee da realizzare, ma non faccioniente. Sono asociale, odio parlare, ma parlo tanto e dico cose senzasenso, io che odio l’incoerenza. Quando vedo la gente ridere miprende male e mi sento soffocare e penso mi stiano prendendo in giro,poi rido e scherzo anche io. Perché sì, sono una ragazza moltoseria e fredda, ma sono dolce e mi diverto a dire battute stupide.Sono ossessionata dalla libertà, eppure vivo in una prigione, unacella senza via d’uscita, costruita da me stessa per me stessa. Ahe spesso divento paranoica e ho avuto qualche episodio didissociazione. Idealizzo tutto e poi lo svaluto, e con “tutto”intendo anche le persone. Poi mmh faccio fatica ad immedesimarmineglialtri,difattichiedo spesso “sei arrabbiato con me?” perché non lo capisco eho il timore di aver detto qualcosa di sbagliato e che quindi l’altrose ne vada via. Cambio modi di fare in base alle persone chefrequento (questa è una cosa che davvero non sopporto e non riesco acontrollare perché non me ne rendo conto subito), come se fossi unaspugna in grado di assorbire tutto,ogni comportamento. Misento persa, non ho una mia identità (??). Analizzosempre tutto, le attività quotidianeanchese sono semplici mi sfiniscono, autodistruggo ogni cosa, hotentato più volte il suicidio, hocrisi, sono dipendente dalle benzodiazepine perché ne abuso,allontanola gente anche se non voglio, metto alla prova gli altri non so perquale motivo, sembro permalosa ma non lo sono, io noto i dettaglitipo il tono della voce o il modo in cui scriviun messaggioe ci rimango male. Oltrea questo, soffro di depressione maggiore e ho qualche problema colcibo… praticamente o mangio stile abbuffata o non mangio niente.Anche i disturbi alimentari e la dipendenza da sostanze sono comuniper chi ha il bpd. Poi non lo so, ci sono così tante cose che potreiandare avanti a parlarne per ore. Questo è quello che provo io.
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