#seimila
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primepaginequotidiani · 2 days ago
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PRIMA PAGINA Gazzetta Di Modena di Oggi domenica, 24 novembre 2024
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rodjanikov · 4 months ago
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Io medaglia d'oro in organizzazione e gestione della mia vita e di quelle altrui
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omarfor-orchestra · 1 year ago
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Ah scusami, mi riferivo al tuo post su elisa e le frecciatine
Grazie
No problemi tra loro no è solo che penso non sappiano nemmeno loro il motivo per cui abbiano cacciato metà cast e si ritengono un po' "miracolate". La frecciatina era verso la produzione o chiunque abbia preso sta decisione
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architetturacannibale · 1 year ago
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walking around milan with a bag comically filled to the max with pads rn
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riverswater · 2 years ago
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allerta meteo a bologna oggi quindi lezioni online. sono tornata pre-covid → sto facendo colazione a letto. mi sono alzata alle 9:05.
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doblondoro · 2 years ago
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abr · 4 days ago
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Se la natura fosse benevola accogliente e sicura, l'uomo non avrebbe speso seimila anni a costruirsi case per starne fuori. - Oscar Wilde
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vintagebiker43 · 5 months ago
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La consigliera regionale di Fratelli d’Italia Evangelisti dice che i ministri del governo Meloni sono talmente bravi che non vengono in Romagna dagli alluvionati, perché non vogliono fare passerelle.
Risponda allora a due semplici domande:
1. Perché da Meloni all’ultimo dei ministri del suo governo vennero in presenza un anno fa a promettere il 100% di rimborso dei danni? Quelle non erano, usando il suo metro di giudizio, passerelle?
2. Indipendentemente dalle passerelle, perché non risarciscono al 100% i danni degli alluvionati, come promesso? E soprattutto, lei consigliera è contenta che il massimo che verrà risarcito saranno seimila euro, quindi smentendo ogni promessa?
@Stefano Bonaccini
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generalevannacci · 5 months ago
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Non abbiamo nulla da invidiare alla polizia religiosa Iraniana. Solo le pene sono meno pesanti. Inseguire i bestemmiatori piuttosto che quelli che viaggiano a seimila all'ora o fanno la gimkana tra le corsie è davvero un'ottima cosa che farà contenti tutti i Pillon dello stivale.
Comunque 103 euro per poter bestemmiare, è una cifra che si spende volentieri, meglio se in gruppo 🤡
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crazy-so-na-sega · 4 months ago
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E poi, la Giustizia, è una bella parola, la Giustizia, questi seimila anni di errori giudiziari! Dopo tutto, è la giustizia che ha condannato Socrate, Gesù Cristo e Andrea Chénier [...]
Robert Brasillach
Lettera ad un soldato della classe '40
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primepaginequotidiani · 2 months ago
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PRIMA PAGINA Gazzetta Del Sud Messina di Oggi martedì, 17 settembre 2024
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girulicchio · 2 months ago
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Chiama le cose con il loro nome
Se ti giri dall'altro lato, sei complice. Se minimizzi, sei solo troppo fortunato: riesci a farti mancare anche la minima empatia umana solo perché non tocca a te. Se fai l'avvocato del diavolo, in questo caso, e lo dice un habitué dei maldestri tentativi di vedere un giusto perché ovunque, ti sfugge qualcosa e necessiti informazioni.
Il 28 settembre 2024, a Napoli, c'è stato un evento di cui ho letto poco e niente in giro. Certo, sicuramente il mio uso dei social rasente a zero apre alla prima obiezione: se n'è parlato tanto, sei tu che non lo sai. Allora, osservazione numero due: io ho partecipato a questo evento e l'unica cosa che ho letto, fino a due giorni dopo, è che hanno partecipato seimila persone. Ho riletto l'elenco degli artisti, scrittori, giornalisti e altre persone coinvolte nell'organizzazione e nello svolgimento. Poche righe, nulla di più. Magari, sono io che mi aspettavo una maggiore risonanza mediatica. Magari, sono io che credo che meriterebbero più risalto, momenti come questi.
Altro mea culpa: negli ultimi due giorni non ho seguito nemmeno un notiziario, non ho comprato un giornale. Recupererò, perché voglio mettermi in discussione - ecco, in questo caso, l'avvocato del diavolo lo faccio allo specchio. Tuttavia, tra le tante cose che si leggono e si scrivono e si dicono, penso farebbe molto bene a tutti poter riascoltare le canzoni proposte al Live for Gaza, i monologhi e le poesie, le lettere e le testimonianze.
Con "accetta i cookie" si concede l'autorizzazione ad una pubblicità più mirata. Ovviamente, il discorso si circoscrive in un nulla di fatto: se bastasse il piccolo e unico stronzo che dice "condividiamo a forza anche le cose che non piacciono, quelle crude e dure, la realtà lontana da noi, ma che fa parte dello stesso mondo", non avremmo avuto bisogno di usare il termine censura.
Perché se qualcuno, io per primo, può dire che è da complottisti abusare di alcuni termini, che è da esagerati pensare ad una nuova guerra mondiale, che sono duemila anni che si combattono guerre in Medioriente, allora qualcuno, io per primo, può dire anche che il genocidio in atto non ha scuse e non lo avrebbe nemmeno a parti inverse, che la guerra è guerra anche dove non si combatte e se siamo tutti esseri umani, non c'è vita che non meriti di essere salvata, non c'è vita che non meriti di essere vissuta, che è vero, senza se e senza ma, che le guerre le combattono i poveri e i morti di fame, perché il mondo lo comandano i potenti da lontano.
Bisogna avere coraggio e non avere paura di avere paura. Bisogna schierarsi, possibilmente informati. E informarsi in ogni modo, anche ascoltando più campane. È difficile, è al limite dell'impossibile essere così coerenti da non incappare in un errore, umano e naturale. La pretesa non è di essere perfetti, ma di essere decenti. Sapere cosa si vive ogni giorno nel mondo, non solo nel proprio cortiletto.
Non abbiamo mai tempo, in questa era frenetica, di appuntamenti lampo e giornate buttate al cellulare o al computer a guardare la qualunque pur di ammazzare il tempo. Non c'è mai tempo di capire cosa ci accade attorno. Eppure, c'è sempre tempo per le cose futili.
Verrà il tempo che ci ammazzerà, di vendetta, per averlo sprecato. E che succederà, passeremo impassibili a miglior vita?
Scrivo queste due righe come promemoria personale: che non sia l'ennesimo "passato il santo, passata la festa". E se gli algoritmi funzionano così, se funzionano davvero, mi aspetto di leggere più parole in tema, di vedere più notizie scorrermi davanti anche quando non le cerco.
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lunamagicablu · 2 years ago
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“Da più di seimila anni la guerra piace ai popoli litigiosi. E Dio perde il suo tempo a fare le stelle e i fiori.” Victor Hugo photo by Nico Rinaldi **************************** “For more than six thousand years war has pleased quarrelsome peoples. And God wastes his time making stars and flowers.” Victor Hugo photo by Nico Rinaldi 
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fashionbooksmilano · 11 months ago
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Curve e Biondi Riccioli Viennesi
Mobili in Faggio curvato da Michael Thonet ad Antonio Volpe
Giovanni e Chiara Renzi
SilvanaEditoriale, Cinisello Balsamo 2000, 320 pagine, 24x30cm, ISBN 9788882151973
euro 60,00
email if you want to buy [email protected]
Quando attorno al 1830 Michael Thonet cominciò la produzione di mobili utilizzando, almeno per l’abbellimento di singole parti, il metodo di curvatura del legno per mezzo del vapore, si avviò un nuovo stile di lavorazione del legno, che incontrò presto il gusto di molti e la cui diffusione rappresentò in seguito un fenomeno di portata mondiale, in particolare fra la fine dell’Ottocento e la prima metà del Novecento. Nel volume viene ripercorsa l’avventura imprenditoriale di Thonet, che trasformerà il suo primo piccolo laboratorio di falegnameria in un’azienda costituita da circa seimila uomini operanti in quattro fabbriche e ventidue negozi e che conquisterà il mercato grazie alla continua ricerca della limitazione dei costi di produzione, in modo di offrire prodotti di qualità a un numero sempre più vasto di consumatori. Come testimoniano queste pagine, la storia gli diede ragione.
22/12/23
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anchesetuttinoino · 7 months ago
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Su Linkiesta Carlo Panella scrive: «I media ne fanno appena cenno, ma in realtà è enorme lo sforzo messo in atto dall’esercito israeliano per dislocare la popolazione di Rafah dai quartieri che intende colpire perché sovrastano la rete di tunnel in cui si trovano quattro brigate di Hamas armate di tutto punto e i superstiti tra i centotrenta ostaggi israeliani ancora detenuti in spregio a tutte le leggi umanitarie e di guerra. È questo impegno capillare e organizzato la prova che Israele a Gaza non solo non commette un genocidio contro i palestinesi, ma anche che non commette crimini di guerra. Mai nessun altro esercito ha avuto questo impegno a favore della popolazione civile durante un’operazione militare. Men che meno la coalizione, di cui facevano parte gli Stati Uniti, il Canada e i paesi europei e arabi, che nel 2014 e 2015 assieme alla Russia, per sconfiggere l’Isis, ha bombardato Mosul e le altre città irachene e siriane con seimila bombardamenti aerei facendo ottantamila vittime di cui nessuno oggi si ricorda. Allora nessuna protesta dell’Onu, nessuna università occupata per fermare il "genocidio" della popolazione civile irachena e siriana massacrata dall’aria e da terra dalla Coalizione anti Califfato. La ragione della mancata indignazione internazionale per l’anteprima di quanto oggi è costretto a fare Israele per contrastare la ferocia di Hamas è chiara. A bombardare e a produrre enormi "danni collaterali" tra la popolazione civile in Siria e Iraq non erano israeliani, non erano ebrei».
La posizione di Joe Biden sul conflitto in corso a Gaza non è chiara: da una parte sostiene che sia necessario un vero stato palestinese, dall’altra spiega come questo nuovo stato sia impossibile finché Hamas domina su Gaza, poi chiede a Israele di rinunciare all’obiettivo di combattere Hamas affidandosi alle trattative che Washington è in grado di organizzare per emarginare i terroristi protagonisti del 7 ottobre. Il problema è che questa amministrazione Biden ha già chiesto a iracheni anti-Teheran, siriani anti-Assad, ai curdi, agli afghani anti-talebani e innanzi tutto agli ucraini di affidarsi alla deterrenza americana per evitare esiti tragici, e i risultati sono di queste promesse sono ben evidenti a tutti. Alla fine questa Casa Bianca di fatto ha finito per usare il suo potere di deterrenza quasi più verso i propri alleati, che verso i nemici. Naturalmente è ben presente a tutti il carattere particolarmente pericoloso della guerra a Gaza, ma dai pericoli si esce solo guardandoli in faccia non con imbrogli conditi da promesse farlocche che finiscono solo per danneggiare chi “si affida” a Biden.
via tempi.it
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alessiaauriemma · 5 months ago
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A volte uno crede che ci siano cammini non tracciati, destini non disegnati.
Le farfalle monarca compiono un viaggio di seimila chilometri che le porta dal Nordamerica al Messico.
Ma le farfalle, lo sappiamo, sono destinate a morire in pochi giorni, perché effimera è la loro esistenza. Eppure arrivano a milioni e migrano di generazione in generazione.
Durante il viaggio si accoppiano e le nuove nate, per quasi cinque generazioni, proseguono verso la meta, come se sapessero esattamente dove andare, come se la loro strada fosse segnata o tracciata.
Se il nostro destino è mutevole ed in continuo cambiamento e ne siamo noi gli artefici, sono sempre più convinta che i cambiamenti che sperimentiamo mantengono sempre il richiamo di qualcosa di antico ed immutevole che risiede nella nostra anima.
E che, in questa unica e breve vita, solo un po' più lunga di quella di una farfalla, cerchiamo di raggiungerlo per toccarci profondamente e poter dire "il viaggio ne è valsa la pena".
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