#se mi vuoi bene
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Intendo dire, hai mai fatto delle rinunce vere per ognuno di loro? Hai perso del tempo soltanto perché la loro qualità di vita migliorasse? Gli hai fatto davvero del bene? O gli vuoi solo bene? è molto facile volere bene a qualcuno, è gratis, a volte ci viene pure naturale e non ci fa sprecare nemmeno tempo e denaro. La cosa difficile non è voler bene a qualcuno, ma è fargli del bene. C'è una sottile ma fondamentale differenza.
#Se mi vuoi bene#se mi vuoi bene#pag 143#Fausto Brizzi#citazioni#citazione#citazioni libri#citazione libro#frasi#libri
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Fighting with my father half an hour before going to therapy oh we're really in it now
#'va bene se vuoi che mi ammali di nuovo mi impegno per finire in due anni'#'ammalati basta che finisci'#bè raga#me l'ha detto lui
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now i have to complain a bit about inconsequential shit
#allora. nella nuova residenza mi sono fatta questo gruppetto di amiche (che erano già amiche tra di loro da tanto) e mi trovo anche bene#con un paio non ho tantissima confidenza ma vabbè#una di queste quando a ottobre si era laureata mi aveva invitato all' ultimo alla sua festa di laurea#aveva fatto tipo il gruppo whatsapp con tutti gli invitati due settimane prima mettendo tutte quelle delle gruppetto tranne me#e sinceramente chissene è la sua festa invita chi vuole#ok. due o tre giorni prima mette anche me senza dirmi niente#io ci sono pure andata e ed è stata una bella serata anche perché lei adesso se ne va per la magistrale e non la vedrò più#e quindi ci siamo commossi un po' tutti#durante io le faccio ''ma dai almeno per la mia laurea ci ritroviamo'' e lei tutta commossa che dice ''ah quindi vuoi invitare pure me?''#perché vabbè sa anche lei che non siamo vicinissime#quindi adesso che è ora della mia laurea io le mando un messaggio per chiederle se riesce a venire#e lei lo legge e non mi risponde per tre giorni di fila 😐#ieri sera me ne sono un po' lamentata con le altre del gruppetto che mi hanno detto che fa sempre così si dimentica di rispondere#e stamattina ho visto che mi ha risposto con un tripudio di emoji carine#e adesso mi sta venendo il dubbio che le altre le abbiano detto qualcosa?#e in tutto questo. se non vuole venire per qualsiasi motivo me lo può dire in faccia#così evito pagare 13€ in più al bar per la sua presenza#invece di fare sti giochini di merda.#thoughts? mi sto facendo film mentali?
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@bruttomisandro amo troppo noi 🤣🤣
#hercule poirot#is this even a question#mi vuoi bene anche se sono drammatica vero 🥹🥹🥹?#livin for the drama
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spalletti per """"""""proteggere"""""""" suo figlio lo ha fatto diventare (giustamente) ancora più criticato. ottima strategia da allenatore navigato devo dire
#la cosa mi fa doppiamente arrabbiare#perché un giocatore che in questo momento non ti offre qualità lo devi togliere e basta#ma poi cosa pensi di ottenere? gli dai fiducia ma lui non ha la testa adesso. magari sta in panchina e si sveglia un attimo#o comunque non fai il suo bene se lo esponi a fare prestazioni indecenti per cui viene giustamente criticato da due settimane#ma ti vuoi svegliare
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maignan in maglia verde e proprio oggi io parlavo della maglia verde di castellini
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Amo il disordine che porti nella mia vita. Perché ha l'odore sacro e il fascino irresistibile del sesso più sporco e coinvolgente che io abbia mai fatto. Casa mia ormai è un letamaio, grazie a te. Ma va bene così. Il caos mi parla di te. Sei imbranata, non fai sport o alcun'altra attività fisica. Non presti attenzione a nessuna delle cose che ti dico. Mi sminuisci. Lavori da anni dietro al banco di un fast food senza troppo impegno. Mangi solo hamburger, patatine e schifezze, per risparmiare. Per poi comprarti... scarpe costosissime che non sai portare. E che non sono assolutamente adatte a te e alla tua roba da mercato dell'usato.

Perché poi vesti sciatto: non hai gusto, non hai mai addosso un paio di calze che non siano sfilate. O una maglia che non abbia un buco rammendato. Abbinare i colori, o la stessa idea di sobrietà, di classe, sono concetti ignoti ai tre o quattro neuroni che hai in testa. Sei veramente stupida, molto volgare: nei modi, nel linguaggio e nella sostanza delle tue azioni, dei tuoi pensieri da presuntuosa. Ti ritieni molto intelligente, ma... lasciamo stare. Sei proprio una stronza permalosa che ha un cervello dalla mentalità molto ristretta. Guardi film demenziali, soap argentine degli anni ottanta e leggi vecchi romanzi rosa di nessun valore. Stai sempre incollata al cellulare.
O parli per intere ore di cazzate assurde con le tue amiche. Che alla fine ormai conoscono nei particolari più scabrosi tutto ciò che fanno a letto due lesbiche, cioè io e te! Non sai tenerti nulla. Sei la peggiore pettegola. Loro godono, a sentirti. E tu lì a fare la protagonista, a vantarti di essere l'amante dell'avvocata importante più vecchia di te ma tua sottomessa. Scema che altro non sei. Se le incontro, divento rossa e loro sorridono, salutandomi con eccessivo calore. Però non potevo proprio sfuggire, al ciclone che è piombato nella mia vita. Dovrei odiarti visceralmente, invece mi sono innamorata di te. Ti adoro e sono proprio cotta. Devo essermi bevuta il cervello.

Ti penso di continuo, ti messaggio ogni ora. Sono gelosa. Cerco solo il sapore delle tue labbra al ketchup e desidero leccare le tue dita sempre unte di olio fritto, prima di chinarmi, al tuo ordine, sulla tua passera o tuffarmi con la bocca e la lingua avide nel tuo culo a natiche alte e aperte, con l'acquolina in bocca. Per giunta, tutto il giorno ormai penso solo a nuove varianti per farti venire. Perché tu vuoi solo essere masturbata, soddisfatta, leccata ovunque abbondantemente, però tu non vuoi leccare me. Devi comandarmi, darmi ordini e ti incazzi pure se non eseguo subito. Appena vieni a casa mia, mi devo inchinare a te e leccarti i piedi.
Mi violenti il culo con un vecchio mattarello unto. Neppure con un fallo di gomma. Dici che quando eri ragazza, l'hanno fatto a te e perciò devi farmi provare dolore. Quanto ti amo, quando lo fai: mi fai soffrire, mi fa un male bestia. Tanto male. Ma devo stringere i denti. Devo soffrire muta. Perché mentre me lo agiti dentro e io piango di dolore, magari per un po' di sangue che inizia a uscire dal mio sfintere, tu ti sgrilletti fino ad avere l'orgasmo, grazie alla pena che provo. Mi tratti come una sgualdrina da quattro soldi. E io: anni di studio, rispetto dei colleghi e dei giudici guadagnato sul campo, dozzine di casi complicati risolti, parcelle di notevole entità guadagnate ogni anno, invece di mandarti affanculo, voglio solo quello! Voglio solo te.

Ti desidero. Bramo la tua durezza, la tua ignoranza brutale, sicura e le tue assolute violenze da denuncia sul mio corpo. Poi, ho bisogno delle tue fortissime scudisciate sulle natiche, dei miei capezzoli pinzati senza pietà. Sei una vera e sadica puttana: sono comunque tua, tua, tua. Non posso stare una notte senza servirti, senza baciarti la fica e leccarti il buco del culo. Quando spegnamo la luce esauste, prima di dormire mi baci in bocca e mi dici che mi ami, che sono la tua troia, che sono l'amore, per te. Che rappresento tutto, per la tua vita. E quindi mi sento ripagata di tutto il dolore provato. Mi accarezzi tenera e torno bambina.
Aliantis
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il mio professore che aveva fatto esattamente così, si è limitò a parlare degli studi di Bembo sulla lingua e poi come esempio di petrachismo leggemmo Gaspara

c’è tempo per tutto nella vita se uno lo vuole davvero.
ciò che mi dà fastidio del canone letterario che si studia a scuola (sì scusate stavo risfogliando il libro del liceo) è che molte scrittrici vengono omesse "perché bisogna soffermarsi su quelli più strettamente necessari, c'è già troppo!!" però poi si trova lo spazio per mettere un sonetto del cazzo di Bembo (non del cazzo di Bembo) dove l'analisi che segue è una pagina di "ecco un esempio di petrarchismo sterile e banale, che è una mera imitazione e non ha le note originali di altri". Ma togliessero pure i suoi crin d'oro crespo e mettessero un sonetto in più di Gaspara Stampa o che so io
#devo sfruttare questo meme dei delfini fino a consumarlo sorry#we also talked about Vittoria Colonna#rare flex momento#e vorrei specificare che noi abbiamo MENO ORE di italiano#and miss gurl still did it all#explained everything in detail e ha insegnato così bene che mi ha convinta a studiare tutto ciò#a lui ho dedicato quello che Dante dice a Brunetto Latini#and I would do it again.#ché ’n la mente m’è fitta e or m’accora/ la cara e buona imagine paterna/ di voi quando nel mondo ad ora ad ora/#m’insegnavate come l’uom s’etterna:/ e quant’io l’abbia in grado mentr’io vivo/ convien che ne la mia lingua si scerna.#I miss him :’(#e abbiamo fatto 25 componimenti del Petrarca btw. che okay. non so quanti voi ne avete fatti al liceo ma noi con tre ore settimanli penso#che battemmo il record a confronto di altre classi con altri professori#lui davvero è la dimostrazione che si può fare tutto se lo vuoi abbastanza#noi facevamo 4 ore di italiano da 45 min a settimana.#delirio delle 2:26#ultima cosa: qui si sta iniziando a dibattere seriamente di una riforma btw#e Stampa di sicuro sarà inclusa#Deledda non è molto apprezzata e bisogna dibattere sulle altre
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immagini quella sensazione in cui ti senti viva.
quando trattenere le emozioni è impossibile o non vuoi.
è da un po’ che sento questo, come se stessi vivendo tutto per l’ultima volta e assaporo ogni singolo istante con le persone che amo circondarmi.
ma non sarei io se la malinconia non mi raggiungesse quando penso vorrei vivere le prime volte “infinite frequenze”, le emozioni di una sera, i sorrisi e gli abbracci “dei miei” per la vita.
fino a quando la luna ci sorriderà penserò a quel paradiso che ci aspetta quando siamo tutti assieme a passarci le sigarette e a bere fino a ridere per nulla.
e stiamo bene.
-hsox
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Alla fine di tutto penso che ci siano semplicemente giorni in cui si è "predisposti" a sentirsi belli.
Si, insomma, quei giorni in cui non noti tutte quelle cose che altri giorni invece ti pesano; ci sono invece quei giorni in cui sembra che nulla vada bene, le braccia un po' cicciottelle, le gambe un po' cicciottelle, la pancia che magari non è piatta se non quando sei distesa
E stesso in questi giorni guardacaso neanche i capelli che tanto ami vengono bene, in nessuna maniera eh, e il viso?
Oddio però non ho un viso così brutto, eppure se non mi trucco almeno un po' non mi sento tanto a mio agio.. dovrei uscire con questo cerchio nero sotto agli occhi? Ma perché sembra sempre che ho i baffi pure dopo averli fatti? Mettiamo un po' di correttore qua e là e magari si toglie tutto
Vabbè però il correttore mica ti toglie l'insicurezza
Eppure guardandomi, eccomi qua, mica so così brutta? In fondo no, ma ho bisogno di essere "predisposta"
E nei giorni in cui sono predisposta semplicemente tutto quello che vedo scompare, e penso: ma forse sono solo io a vedere tutte queste cose? Queste piccolezze, ma chi è che le va a guardare? Eppure alcuni giorni pesano così tanto che dopo aver messo l'armadio sottosopra passa anche la voglia di prepararsi per bene per uscire
Eh ma poi tu già ti senti brutta, poi non ti vuoi manco preparare?
Chiaro, dopo mi sento ancora peggio
Ma quando mi sento bella invece mi preparo ancora meglio e mi sento ancora più bella
Allora come funziona?
In teoria dovrei semplicemente accettarmi e basta, certo mangiare sano, ma accettare questa corporatura
Ultimamente sono ingrassata di due kili e vabbè magari leggendo, se state ancora leggendo, penserete "e che sarà mai?" E in effetti è vero, non è tanto il numero sulla bilancia il problema, ma è il fatto che a vederli su di me dopo averne persi 10 pesa così tanto che non sembrano solo 2
A volte penso che la gente se sapesse quello che penso realmente di me penserebbe che sono solo stupida e che magari "c'è gente che vorrebbe averlo il corpo come il tuo"
Ma come si fa quando vorresti essere più magra, semplicemente più piccola in generale
Allora mi auguro in futuro di sentirmi più predisposta a sentirmi bella per un periodo di tempo abbastanza lungo da superare il tempo in cui non lo sono
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Prepotente e sfacciato

"Silvana, ti mando questo messaggio perché non ce la faccio più. Io penso, anzi: sono sicuro che tu segretamente nel letto ti tocchi pensando a me. Certo: fai la sostenuta, davanti agli altri che ballano sulla pista impegnati nella danza. Vieni a scuola di ballo due volte a settimana. T'accompagna tuo marito. Lui non balla, ma stranamente t'ha chiesto di vestirti sempre più provocante."

"Da quella prima volta, dalla sera in cui ha visto come ballavamo insieme, ma persino lui ha capito che ti desidero, che ti stringo come se volessi portarti a letto subito. E ha percepito che tu rispondi al mio corpo. Infatti, per ballare ormai, come partner per la lezione cerchi sempre e solo me. Anche se gli dici che ti sto sulle palle e che ti stringo troppo. Però quando arrivi, i tuoi occhi cercano immediatamente i miei. E per ballare i lenti, il tango, la kizomba, la milonga, non so perché ma mi porti sempre lontano da lui."

"Così da frapporre molte altre coppie tra noi e il suo sguardo. Da poco hai iniziato anche a respirarmi roca nell'orecchio. Mi sussurri che ti sto soffocando, però quella che si stringe… sei tu! Vuoi farmi morire di passione. Ti devo avere. Dimmi tu quando. Ti voglio. Così smetterai di toccarti sognando che io ti possieda e potremo darci al più grande e proibito dei piaceri. Non preoccuparti troppo di tuo marito: è chiarissimo ormai che lui desidera che io ti scopi. E anche tu non vedi l'ora: confessa."

"Antonio, ma... sei completamente impazzito? Solo perché metto minigonne plissè, calze velate e camicette di tulle trasparenti nere o bianche senza sotto il reggiseno, non vuol dire che tu mi piaccia e che voglia stimolare la tua libidine. Poi, sai che sono sposata e ho un bambino: non scordarlo. Certo, mio marito non mi tocca spesso. Anzi: è mesi che non mi sfiora. Oddio, ti sto facendo delle confidenze forse troppo intime… scusami!"

"Dovrei essere offesa dalle tue parole, però! Ma... insomma, per chi mi hai presa? Comunque, a dirla tutta, in fondo sono lusingata dalle tue attenzioni di maschio. Questo si, te lo confesso. Al massimo, ma solo per ringraziarti dell'attenzione e siccome non sono una persona maleducata, ti dico che possiamo prendere insieme un caffè. Solo un caffè rapido. Domani: nel primissimo pomeriggio, subito dopo mezzogiorno. Lui è al lavoro e il bimbo ancora all'asilo, dove mangia anche."

"Ma poi guarda che massimo alle due devo correre a prenderlo. Ti va bene? Capisco che ti fa piacere, perciò verrò vestita… da ballo. Indosserò anche scarpe tacco dodici. Così, dai: potrai finalmente vedermi in tutta la mia... prorompente femminilità! Ti piacerò ancor di più. Oh, Signore! Ma che mi fai dire... Però so anche che di sicuro non ne approfitterai, da gentiluomo quale sei. Ripeto: solo un caffè, ok? Allora, vengo a casa tua?"

"Si. Ti aspetto già da adesso. Ti mando l'indirizzo e preparerò il miglior caffè. Il miele ce lo metteranno i tuoi occhi. E la tua voce sarà la musica di sottofondo. Non vedo l'ora. Così domani sera i nostri balli saranno più armonici e fluidi, non credi?"

"Ah, ah: che scemo! Inizi a non starmi più così tanto sulle palle… Ci vediamo domani. Però… per favore non farne parola con nessuno: sai, potrei morire dall'imbarazzo. Una signora per bene che prende un caffè a casa di un separato più giovane… Potrebbero pensare chissà cosa…"
"Tranquilla. Sono un gentiluomo. Baci."
"Un bacio a te. A domani."

RDA
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©️ARPE IDEM ;)
▪︎ ©️ #003 ★ tornerò by I Santo California & @dune-mosse


#i santo california#tornerò#se davvero mi vuoi bene...tornerò#1974#music#href=#j&k sounds#mosse#carpe idem
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Senti... facciamo che stasera vieni qui e ci facciamo le coccole.
Ce ne rimaniamo abbracciati a chiacchierare di nulla, a ridere di niente, a stare in silenzio, a respirarci vicino.
Vediamo un film o ascoltiamo musica o beviamo un bicchiere di vino o chissenefrega.
Magari mi racconti di quella volta in cui... o fai una battuta così scema da non riuscire a smettere di ridere.
Intanto però... stiamo vicini.
E ci tocchiamo.
Che detta “così” pare roba spinta e invece è solo braccia che cingono, mani che si sfiorano, una carezza sul collo, un bacio a fior di labbra, una gamba sopra le gambe... “dove metto la testa?”, “Vuoi un cuscino?”, Hey... mi si è addormentato il braccio...”, “Sei comoda? Sicuro che sei comoda?”, “Come stai? Sei stanca, vero?”... La fronte si aggrotta, tu ti agiti e ti accendi di pensieri, gli occhi che un po’ si chiudono... “Dormi?”... Già... dormi.
E io non mi muovo... che se ti sveglio mi scoccia.
E la mano rimane ferma sulle tue gambe.
Immobile.
Mi arriva il calore di un contatto tra vestiti.
Tatuaggio di energie.
Ti farei grattini ovunque.
Ti accarezzerei in ogni angolo.
Di anima e corpo.
Ti bacerei di baci leggeri.
Anche senza fare l’amore. Anche senza, per necessità o forza, lasciare che lo stare vicini diventi desiderio o passione...
Mi piacerebbe, a volte, avere più tempo e spazio per coccolarti.
Magari di ritorno da giornate cariche di stanchezza e pensieri.
Perché siamo adulti con bisogni bambini e non c’è intimità più profonda di un uomo e una donna capaci di essere Amanti passionali e complici di tenerezze:
le infinite forme del piacere e del volersi bene.
Senti... facciamo che stasera vieni qui e ci facciamo le coccole.
Ho una storia da raccontarti che comincia così….. ♠️🔥
Letizia Cherubino,
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Qualche volta scrivo per tenermi compagnia, chi meglio di me conosce il mio carattere? Con me sto bene, anche se qualche volta mi litigo, non riesco a mettere d'accordo il corpo con la mente, il primo è diventato meno articolato, la seconda, una mente ancora troppo veloce, che si lancia in fantasie cosi scoppiettanti che una santa barbara che salta in aria, al confronto sembra una miccetta.
Per fortuna la scrittura, come la musica e la pittura, non comportano grossi sforzi fisici e ti portano dove vuoi. Anche la solitudine diventa meno pesante, sei tu con te stesso e tutto il mondo resta fuori, ti basta quello che hai dentro.
L'età che avanza non deve comprimere il futuro, quello che deve accadere accadrà, nei tempi e nei modi che sapremo preparare, l'importante è non perdere mai la cognizione di quello che siamo, senza lasciare spazio alla misantropia, lasciando sempre aperto l'uscio alla fortuna e ad ogni novità che ci fa battere il cuore.
@ilpianistasultetto
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Tanto, lo sai che il mio massimo obiettivo con te è lasciarti per un po' sfasciata e dolorante sul letto, con l'ano bello sfondato e la fica rossa, che ti brucia, no? Non lo faccio spesso. Però ogni tanto, quando sento che stai rientrando, esco sul pianerottolo e ti afferro, ti trascino a forza dentro casa mia. Adoro sentire che cerchi di divincolarti dalla mia stretta.

Che strepiti e mi tempesti di pugnetti, digrignando i denti, puttanella. Vorresti strillare, ma non puoi: ti sentirebbe tuo marito. Mentre chiudo la porta alle mie spalle con un piede, ascolto la tua voce: mi dice che devo ricordare che sei sposata, che ti devo rispettare come donna e come vicina di casa, che hai dei figli, che proprio non posso fare questo! Che ti devo lasciar stare: una volta per tutte.

Poi, che non sei il mio sfogatoio per quando non ho una donna sottomano. Che non ti devo prendere così, di peso sul ballatoio mentre stai per rincasare dal lavoro con due buste di spesa per poi gettarti sul mio letto senza riguardi! Stavolta si sono pure rotte le uova! E poi che ti devo lasciare libera immediatamente, sennò di sicuro mi denuncerai per stupro.

"Guarda che non scherzo! Perché quando una donna dice no è no!" E poi che hai ben quindici anni più di me. Poi però, una volta strappato il perizoma e ficcato il mio cazzo nella tua fica, sotto i miei colpi potenti che ti allargano per bene e ti fanno sgranare gli occhi, magicamente e di botto ti calmi.

Sento che inizi a cooperare. Mugoli rabbonita, mi sorridi e ricambi i miei baci. Mi stringi a te: incroci le gambe sulla mia schiena! Non vuoi che scappi. Infine, ti mordi le labbra, vieni come la porca che sei e sento che ne vuoi di più: quindi, da sola ti giri, metti un cuscino sotto le anche e alzi il culo per fartelo sfondare. Sei bellissima quando arrossisci.

Perché, mi dici, ti senti in colpa per le corna che fai a tuo marito. Però alzi e allarghi le chiappe al massimo per prendere fino in fondo tutto il mio uccello. Sborro di gusto nel tuo intestino e tu cerchi di chiudere lo sfintere per trattenermi. Mi dici di restare dentro di te ancora un po'. Allora capisco che finalmente mi posso rilassare.

Perciò, uscito dal tuo ano e disteso sul letto, sento che mi accarezzi dolcissima e mi dai dei teneri bacetti. Ed esiti ad andartene, sebbene sia tardi... Non vuoi tornare subito da tuo marito, che è proprio dall'altra parte della parete! Lui, innamoratissimo di te, si preoccupa del tuo ritardo nel tornare a casa.

Ti chiama al cellulare e allora gli dici che tra due o tre minuti sarai lì. Vai ora, piccola troia. Ti avverto che fra qualche giorno si replicherà, se mi girerà. E allora mi baci in bocca appassionatamente. Prima di andare via, rossa in viso, mi sussurri che sei proprio cotta di me. E che non pensi ad altro che al mio cazzo che ti entra ovunque.
Aliantis

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Le tre di notte, cammino sicuro nella semioscurità, il silenzio è assordante, non ho bisogno di luce, il tragitto è sempre lo stesso, il bagno il bicchiere d'acqua in cucina il soggiorno il divano.

Vago silenzioso da una stanza all'altra come un fantasma, uno spettro.
Gli occhi abituati all'oscurità; quella fuori e quella dentro di me.
Lo specchio nel corridoio riflette soltanto impercettibili ombre, mi fermo e cerco dentro di lui il mio volto. Le pupille si dilatano, ora riesco a vedermi, o forse soltanto ad immaginarmi.
È un bambino quello che mi sta fissando, vuole dirmi qualcosa ... sono io quel bambino.
"Smettila!" ... sento questa esclamazione come un urlo dentro la mia testa, "smettila!"

"Smettila!" di farti del male, di causare dolore agli altri, anche se subito non te ne rendi conto poi lo capisci se hai ferito qualcuno.
"Smettila!" di piangerti addosso,
"Smettila!" di incolpare il tuo passato per quello che sei ora.
"Smettila!" di rifugiarti sempre nelle solite scuse, non puoi dare la colpa a chi ti ha fatto del male quando eri piccolo, quel bambino che ti ha picchiato ora sta peggio di te, probabilmente soffriva anche più di te.
Quella bambina di cui eri innamorato che ti prendeva in giro ora è una donna insoddisfatta, proprio come te.
Non dare la colpa a tuo padre per quello che sei ora, non è stato il miglior genitore del mondo, ma forse era una vittima anche lui.
I tuoi fratelli ti volevano bene anche se erano gelosi di te, e se avevano un brutto carattere è perché erano cresciuti con il tuo stesso padre.

"Smettila!" che se non sei stato amato abbastanza questo non significa che tutto ti è concesso. L'amore degli altri te lo devi guadagnare, e non dovresti mendicarlo.
Questa scusa non regge più, quando ti senti sbagliato forse sei veramente sbagliato, sei umano anche tu e commetti degli errori.
Ogni volta che ti senti criticato dai sempre la colpa al tuo passato, alle tue delusioni, alle le tue sofferenze, a tutte le persone che pensi ti abbiano fatto del male, a chi "non ti capisce".
Ti fai scudo sempre tirando fuori quello che ti è successo invece di assumerti le tue responsabilità e riconoscere i tuoi difetti e le tue mancanze.
Certo che ti è più facile così aggirare gli ostacoli, ma sono tutte scuse che usi per non affrontare la tua vita, sei solo un codardo, usi me per difenderti quando invece sai benissimo di aver sbagliato.
Quando sei in difetto fai la vittima, oppure vuoi essere l'eroe, tu non sei mai quello che sbaglia.
Sei pieno d'orgoglio e narcisismo ma in realtà sei solo uno che non riesce a vivere il presente
"Smettila!"
Smettila di farti del male.
Smettila di farmi del male.
Io non ci sono più, conserva dentro di te il mio ricordo, io sarò sempre lì; ma ora devi diventare grande, accettare quello che sei, chi ti vuole veramente bene accetterà anche i tuoi difetti il tuo brutto carattere, il tuo lato oscuro.
"Smettila!" di mentire a te stesso e agli altri.
"Smettila!" di pensare che meritavi di più, che valevi di più, che per ottenere di più bisogna anche sacrificarsi di più, sei stato solo pigro ed "egoista travestito da altruista"
"Guardati!", guarda quello che hai, è molto di più di quello che ti manca.
Forse anche molto di più di quello che meriti.
Guarda davanti a te, non voltarti più indietro, lasciami andare, lascia che io resti bambino, lasciami piangere e sorridere. Io sono il passato, tu sei il presente, vivi ogni giorno.
Perché questo giorno domani sarà già il passato.
Cit. Smokingago, 16 Febbraio 2025
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