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Amici del cuore,
oggi, mentre guardavo una pubblicità della Lindt, mi è venuta l’ispirazione per un libro (sì, sono strana, lo so). Senza perdere tempo, mi sono messa all'opera e ho iniziato a scrivere.
Ora, eccovi una scena spicy nata direttamente dalla mia mente 👀🍫. Pronti a immergervi?
Mi sorrise con quel luccichio malizioso negli occhi, afferrando una piccola ciotola di cioccolato fuso che aveva tenuto da parte. Senza dire una parola, versò un filo sottile sulla mia pelle, che iniziò a scivolare lungo il mio collo e verso la clavicola, caldo e avvolgente. Trattenni il respiro, sentendo il cioccolato fondersi con il calore del mio corpo, ogni goccia sembrava accendere i miei sensi.
Lui si chinò lentamente, e il primo tocco delle sue labbra mi fece rabbrividire. Con movimenti lenti e attenti, seguì il percorso che il cioccolato aveva tracciato, la sua lingua morbida e calda che raccoglieva ogni sapore, alternando baci leggeri a carezze più intense. Mi sfuggì un respiro profondo, quasi una supplica, mentre lui si prendeva tutto il tempo per esplorare ogni centimetro.
Il profumo dolce del cioccolato si mescolava alla sua pelle, creando un’atmosfera quasi ipnotica. Le sue mani scivolavano lungo i miei fianchi, ferme e rassicuranti, mentre i suoi occhi si sollevarono verso i miei per un istante, le sue labbra si fermarono un attimo, i suoi occhi ancora su di me, e sorrise con quell’espressione che conoscevo bene, un sorrisino malizioso che faceva sempre battere il mio cuore più forte. “Che dici, continuiamo?” sussurrò, la sua voce bassa e quasi un invito.
Prese di nuovo la ciotolina, e con movimenti lenti versò un filo di cioccolato caldo sulla mia pelle. Lo sentii scivolare in un rivolo sottile che mi colpì, dolcemente, e iniziò a colare tra i miei seni. Il calore mi fece rabbrividire, e mi ritrovai a chiudere gli occhi, completamente rapita dalla sensazione che si diffondeva lungo il mio corpo.
Le sue labbra tornarono a sfiorarmi, seguendo il percorso del cioccolato con lentezza quasi provocatoria, la sua lingua che accarezzava ogni goccia.
Le sue dita sfiorarono la mia pelle mentre faceva scivolare con delicatezza la spallina della mia blusa azzurrina, seguita dal reggiseno. La stoffa si abbassò lentamente, e lui si prese tutto il tempo per tornare con le labbra al punto in cui aveva lasciato il cioccolato, seguendo con la bocca ogni curva, ogni sfumatura.
Le sue labbra si fermarono di nuovo, i suoi occhi brillavano di malizia mentre afferrava nuovamente la ciotolina. Versò un filo di cioccolato caldo che scivolò lentamente su uno dei miei seni, avvolgendolo in una morbida coperta di dolcezza. Il calore del cioccolato si mescolava perfettamente alla freschezza della mia pelle, e un brivido mi attraversò.
Si chinò, la sua lingua che si avventurava a esplorare il cioccolato, assaporando ogni goccia con una delicatezza inebriante. La sua bocca si fermò su quel punto sensibile, ogni leccata un modo per farmi impazzire, mentre il suo respiro caldo mi attraversava.
“Aaron…” sussurrai, i miei occhi chiusi, completamente persa nella sensazione di quel momento.
“Stai tranquilla,” mi mormorò, la sua voce un caldo soffio contro la mia pelle. “Sono qui, solo per te.”
Iniziai a sbottonare la sua camicia, il tessuto morbido che si apriva con ogni movimento, rivelando il suo torace muscoloso. Le sue spalle erano ampie, e ogni volta che svelavo la sua pelle, il desiderio aumentava, come se il nostro legame diventasse sempre più tangibile.
Una volta che la camicia cadde, la sua mano si posò sulla mia schiena, un gesto che fece venire meno la distanza tra noi. Le dita di Aaron scorrevano lungo il mio corpo, esplorando, mentre io scivolavo le mie mani lungo i suoi fianchi, sentendo i muscoli sotto le dita.
Con un gesto deciso, presi la sua cintura e la slegai, mentre lui sorrideva, un misto di eccitazione e curiosità. I pantaloni scivolarono a terra, rivelando la sua pelle nuda, e il mio cuore iniziò a battere più forte, l’attesa si trasformava in impazienza.
Aaron si spostò con determinazione, spingendo via gli oggetti dal bancone di metallo del laboratorio con un gesto impaziente. Gli strumenti da pasticcere e le ciotole di cioccolato si scontrarono con un rumore metallico, ma lui non si preoccupava. Il suo sguardo era fisso su di me, la passione nei suoi occhi che brillava come il cioccolato fuso.
“Dobbiamo fare spazio,” disse, la voce carica di desiderio. Mi fece sedere sul bancone, il metallo freddo che contrastava con il calore del mio corpo. Sentii un brivido lungo la schiena mentre la sua presenza si avvicinava, ogni sua mossa piena di urgenza.
Le sue mani mi accarezzarono, il tocco deciso ma delicato, mentre esplorava ogni curva del mio corpo. Le sue dita scivolarono lungo il mio braccio, e il contatto mi fece rabbrividire, ogni tocco un promemoria di quanto fossimo vicini.
Con un movimento fluido, si avvicinò e le sue labbra trovarono le mie, ogni bacio un'esplosione di sapore e desiderio. La sua lingua danzava con la mia, mentre il profumo del cioccolato avvolgeva l'aria intorno a noi, creando un’atmosfera carica di dolcezza e intimità.
Le sue labbra si spostarono verso il mio seno, assaporando ogni curva, mentre io sentivo il battito del mio cuore accelerare. Ogni leccata, ogni morso gentile mandava a corto circuito il mio cervello.
Quando finalmente ci unimmo, un brivido di piacere mi attraversò.
La sua presenza era imponente, e la sua dimensione si fece sentire in ogni centimetro. Mi riempì completamente, creando una sensazione intensa che mi fece chiudere gli occhi per un momento, mentre il mio corpo si adattava al suo. Ogni spinta era profonda, come se volesse marchiare il nostro legame in modo indelebile. La sensazione di essere così piena mi fece chiudere gli occhi, mentre il mio corpo rispondeva a ogni movimento, lasciandomi completamente rapita.
"Sei mia," ansimò, la voce carica di desiderio. "Cazzo, sei mia, Yas."
Le sue spinte si facevano più lente ma profonde, ogni movimento che mi lasciava senza fiato, incapace di proferire parola. Cercai di dire qualcosa, ma ogni volta che provavo, il piacere mi travolgeva e la voce mi moriva in gola.
Aaron se ne accorse e, con un sorriso malizioso, sussurrò: “Che c’è, Yas? Niente da dire adesso?” La sua voce era carica di una sfida giocosa, e ogni sua parola si mescolava al movimento ritmico dei nostri corpi. "Di solito hai sempre una risposta pronta."
Mi lasciai andare, il mio corpo tremante che si scioglieva sul bancone, la mia schiena nuda che contrastava con il gelido piano metallico sotto di me, intensificando ogni sensazione. Ogni movimento di lui mi faceva vibrare, e non potevo fare a meno di aggrapparmi al bordo, persa nel piacere.
"Quanto sei bella, Yas," boccheggiò, le sue mani forti che non lasciavano mai le mie anche, tenendomi stretta contro di lui. "Quanto cazzo sei bella."
Sentii i muscoli di Aaron tendersi, le sue mani ferme sui miei fianchi, muovendomi contro di lui con un’intensità che mi lasciava senza fiato mentre il suo respiro si trasformava in un ansimo profondo. Era sul punto di raggiungere il culmine, e anche io mi trovavo lì, sospesa in quel piacere condiviso.
"Ti piace, eh?" sussurrò, la voce profonda e carica di desiderio. "Guarda quanto tremi, Yas. Guarda quanto ti sto facendo godere. Solo io, nessun altro"
Mi limitai a gemere, incapace di rispondere, persa nelle sensazioni che mi travolgevano. Lui ridacchiò piano, soddisfatto della mia resa, e continuò a muoversi più profondamente, facendomi socchiudere gli occhi.
Con un ultimo movimento, il piacere ci travolse. Io mi abbandonai, il mio corpo tremante contro di lui. Aaron si staccò da me appena in tempo, e il suo respiro divenne irregolare mentre si lasciava andare, il calore del suo piacere che raggiungeva il mio stomaco.
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Spero che questa scena vi abbia fatto venire voglia di saperne di più… o magari di un po' di cioccolato! 😉 Fatemi sapere cosa ne pensate, adoro leggere le vostre opinioni!
A presto, Nicole <3
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