#scaffale metallo
Explore tagged Tumblr posts
Text
Rack King Elevates Storage Standards with Innovative and Dependable Designs
In today's fast-paced world, effective storage solutions are crucial. Every business and home deserve reliable metal shelves (scaffale metallo) that maximize space while ensuring safe and organized environments.With innovation driving the industry, having a dependable shelving system is more critical than ever. Rack King produces innovative storage solutions for all needs. The company focuses on quality, durability, and user-friendly designs. Its products improve both functionality and aesthetics in every environment. From industrial use to home use, this company customizes diverse storage requirements. With a commitment to excellence, the brand stands out in the storage industry. Durable Materials for Long-lasting Use Quality is always key when it comes to storage solutions. Rack King works hard on using robust materials that can carry heavy loads and also sustain wear and tear. From metal to high-density plastic, everything is designed for long-lasting use and daily durability. You can rest assured that these shelves will not buckle under pressure, giving you peace of mind in every setting. In addition, these materials are easy to clean and maintain. It ensures that your storage remains in excellent condition over time. Dynamic Design Options When it comes to versatility, Rack King truly shines. The designs cater to various needs, offering styles that fit seamlessly into any space. Whether you need a professional metal shelving (scaffalatura metallica professionale) for your artistic home studio or large shelving systems for a busy warehouse, there is a solution. Every design is both practical and aesthetic, so you can add them to any setting without losing style. These designsare also easy to assemble and redesign, allowing you to adapt your storage shelves as requirements change. Maximized Space Efficiency Effective storage means more than just having shelves, it is about maximizing available space. Well-organized environments lead to improved productivity and less clutter. Rack King offers innovative arrangements that utilize every inch of your area effectively. The shelves have many adjustable features that enable customers to customize the height of the shelves and their configuration accordingly. These shelves can accommodate any size of items from larger to smaller. Tailored for Professionals Professionals require dependable shelving solutions that stand the test of time. Rack King knows that industries demand quality and performance. Professional shelves (scaffali professionali) are designed to meet rigorous standards while also looking sleek and modern. The thoughtful engineering behind each shelf allows for easy installation and removal. Embrace the future of storage and experience a new level of organization that meets all your needs. For more information, visit https://www.rackking.it/.
Original source: https://bit.ly/4gv5yOa
0 notes
Text
Design Multi-layer: Offre diversi livelli per riporre scarpe, cappotti, borse e altri oggetti.
https://s.click.aliexpress.com/e/_Ez6rDdF
Materiale: Realizzato in metallo, disponibile in colori come nero e bianco.
Funzionalità: Include appendiabiti, scarpiera e scaffale portaoggetti, tutto in uno.
Capacità di carico: Progettato per sostenere un peso significativo, rendendolo robusto e durevole.
Dimensioni: Le dimensioni variano a seconda del modello, ma generalmente è compatto e adatto a spazi ridotti.
Questo prodotto è perfetto per mantenere l’ordine e sfruttare al meglio lo spazio disponibile
0 notes
Video
Davide Marcozzi, 😞morto a 4 anni con il torace sfondato: è rimasto schiacciato da un contenitore. Il papà era a pochi metri da lui Una tragedia immensa ha scosso il piccolo comune di Acquasanta Terme in provincia di Ascoli Piceno, nel giorno già triste per il ricordo del terremoto di otto anni fa, che seminò morte e distruzione. Davide Marcozzi, un bimbo di soli quattro anni, ha perso la vita in un incidente domestico, schiacciato sul torace da un contenitore cadutogli addosso accidentalmente mentre si trovava con il padre nel garage della loro casa a Ficciano, una frazione della cittadina termale posizionata tra i Monti della Laga e i Sibillini. È bastato un attimo perché, intorno alle 10 si consumasse l'incidente che ha spezzato la giovane vita di Davide che coi giovani genitori viveva ad Acquasanta Terme da un paio d'anni. Il dramma davanti al padre Il padre è un operaio, impiegato in una ditta della zona, mentre la madre lavora in un ristorante. Il dramma si è consumato mentre padre e figlio erano nel garage, utilizzato come rimessa per attrezzi. Il piccolo, secondo la ricostruzione dei carabinieri di Acquasanta Terme, coordinati dal sostituto procuratore di Ascoli Piceno Gabriele Quaranta, aveva cercato di prendere un contenitore di metallo posizionato su uno scaffale che, improvvisamente, gli è caduto addosso: un fusto metallico reso ulteriormente pesante dal contenuto di oggetti in ferro. Nonostante il papà fosse a pochi metri di distanza, non è riuscito a intervenire perché l'incidente si è verificato troppo rapidamente. Il genitore si è reso conto subito della gravità della situazione e ha chiamato i soccorsi con il numero per le emergenze. Sul posto si sono precipitati i sanitari del 118 della Potes di Acquasanta e un'ambulanza medicalizzata partita dall'ospedale di Ascoli «Mazzoni. Allertato anche l'elisoccorso per un eventuale trasferimento all'ospedale regionale di Torrette ad Ancona. I soccorritori hanno tentato in ogni modo di rianimare Davide per quasi due ore con le procedure previste in casi di schiacciamento del torace. Purtroppo il piccolo non ce l'ha fatta e i sanitari hanno dovuto dichiararne il decesso. Il pm Quaranta si è recato sul posto per accertare la dinamica dei fatti Con lui, i carabinieri di Acquasanta che hanno ascoltato i presenti. La dinamica però era chiara, un tragico incidente domestico, e non sono state disposte altre indagini scientifiche oltre alla ricognizione cadaverica che verrà eseguita presso l'obitorio dell'ospedale Mazzoni dove la salma è stata trasferita. Il sindaco di Acquasanta Terme, Sante Stangoni, ha annunciato che verrà proclamato il lutto cittadino in occasione del funerale del piccolo Davide Marcozzi. «Il 24 agosto è una giornata di grande dolore nel ricordo del terremoto di 8 anni fa; mai - ha commentato - avrei immaginato di doverlo ricordare anche per questa terribile tragedia che colpisce tutta la nostra comunità".
0 notes
Text
Memorie di noi
Mi trovò così, seduta sul pavimento e persa in mille e mille pensieri. «Mamma getta via tutto, sono cose vecchie ed inutili!» Mi aveva ripetuto da giorni mio figlio. «Ricordi? Serve lo scaffale dello stanzino per riporvi le scorte ed i rifornimenti che sono nell’armadio fuori al terrazzo. Di questo passo, non ci libereremo mai di quel mobile per fare spazio al dondolo...». Rimandando, mio malgrado, l’operazione ormai da lungo tempo e, finalmente decisa ad accontentare le insistenti richieste, la mia mente aveva divagato, assorbita, pervasa, travolta da infiniti ricordi, remore e tentennamenti. Su un ripiano, dalla scatola dei vecchi cellulari, spuntava in pole position quello che mamma mi aveva regalato in occasione del viaggio di nozze, soprannominato scherzosamente da un’amica “cabina telefonica portatile”. Il dono aveva consentito alla mia mamma di trascorrere un po’ più tranquilla i giorni del mio soggiorno all’estero, fiduciosa di potermi contattare in qualsiasi momento lo desiderasse. Accanto, uno scatolino con un minuscolo Napoleone Bonaparte, una statuina in porcellana, discretamente rifinita, che in passato aveva fatto la sua figura sulla scrivania di mio padre. Non era un oggetto di valore ma, per il mio genitore, comunque un caro ricordo di suo padre, mio nonno. Poco più in là, un cofanetto di velluto rosso a costine con telaio in argento raccoglieva un certo quantitativo di bomboniere, reperti storici eredità di comunioni, cresime, matrimoni o altre occasioni. Ovviamente, costituivano la memoria viva di cerimonie e feste trascorse con parenti, amici o conoscenti. Di cristallo, acciaio, ceramica o di argento, cianfrusaglie in vero, erano anch’esse degne custodi di reminiscenze ed affetti. Dallo scaffale, in alto, sporgeva uno scatolo dai fiori sbiaditi con sopra una scritta: foto. La dicitura, in realtà, ragguagliava poco sul contenuto e, sicuramente, non lasciava prevedere l’immensa ricchezza che conteneva. Al suo interno, accuratamente raggruppate e rilegate con spaghi, vi erano fotografie dell’epoca passata. Nonni, bisnonni, trisavoli, zii, cugini e parenti d’oltralpe rivelavano, con i loro abiti, le acconciature, le case e le suppellettili d’epoca un mondo antico, certamente più semplice e meno pretenzioso dell’attuale. Per le strade, vuote ed attraversate solo da qualche nobile carrozza, da autovetture di bassa cilindrata o da qualche più povero mezzo di locomozione o carretto trainato da bestie stanche e malandate, la vita appariva calma e assai diversa da quella caotica e logorante delle odierne vie cittadine, investite da traffico e spesso assordanti rumori. Non mi sarebbe dispiaciuto appartenere a quei tempi lontani. A destra, sul terzo ripiano dello scaffale erano visibili alcune copie, le ultime dieci, del mio primo romanzo. La mia aspirazione a diventare una scrittrice di successo era rimasta sospesa, come una frase conclusa con puntini sospensivi. La voglia era stata forte, anche la dedizione, ma era mancata l’occasione e , forse, anche una manciata di buona fortuna, che in questi casi è di grande aiuto. In fondo, però, la speranza è l’ultima a morire, ci si ripete per consolazione. Un contenitore di metallo, un po’ arrugginito, conteneva un bel groviglio di chiavi; grandi e piccole, di ferro e di ottone, antiche e moderne. Di varia grandezza, dalla più piccola di appena un paio di centimetri, forse destinata ad aprire un lucchetto, alla più grande probabile strumento per sbloccare un vecchio cancello e, poi, quelle di normale amministrazione, che un tempo aprivano porte di casa e portoni, ben diverse dalle tipologie che oggi sono predisposte non tanto per far accedere i proprietari quanto, soprattutto, per scongiurare l’accesso ad estranei indesiderati. Su un altro ripiano, più in basso, uno scatolone era pieno di oggetti ed oggettini vari. Soprammobili? Piccole sfere, parallelepipedi, cubi, piramidi, eccetera; minuscoli solidi di onice e di alabastro, graziose cianfrusaglie lisce al tatto, parti di un gioco da tavolo che eravamo soliti fare in famiglia, la mia di origine; quando, tanti anni fa, ci riunivamo piacevolmente dedicando del tempo, molto prezioso, ad incontri di svago e di reciprocità. Molto in alto, sull’ultimo ripiano ritrovai i fatidici trenini di mio padre: locomotive d’epoca, locomotori, carrozze passeggeri, vagoni cisterna benzina, carri bestiame e così via, rigorosamente alloggiati nei loro scatolini. E poi, ancora, binari dritti e a curva, curve a gomito, scambi, ponti, gallerie, stazioni: quanti ricordi! Percorsi tortuosi e, ogni volta diversi, venivano predisposti da mio padre e mio fratello su un tavolo o sul pavimento, quando insieme si divertivano ad inventare nuovi scenari per far sfrecciare veloce il mezzo di locomozione approntato; verosimile scusa per trascorrere gioiosi momenti, ritagliati tra gli impegni, e sorridere e ridere anche come bambini. Per terra, più in là, avevo intravisto una cassetta di legno. Sempre più curiosa, vi avevo guardato dentro. Dai! La cassa conteneva seghe, seghetti, trapani, squadrette, saldatori, piccoli torni, scatoline di stagno e grandi quantità di pinze, giraviti, viti, chiodi e bulloni. Con essi il mio papà si era spesso improvvisato elettricista, falegname, fabbro, miniaturista, ecc. per hobby o per necessità, qualora qualche piccolo disagio domestico o richiesta di noi figli l’avessero richiesto. Testimonianze, legami con un passato antico o recente. Quanti oggetti, quante cose! Inutili certo, ma utili per ricordare.... Pregnanti di memorie, pulsanti di vita. Come liberarmene? Perché liberarmene? In fondo, chi può dire cosa è inutile e cosa è utile per un’altra persona? Risvegliata quasi dal torpore nel quale ero scivolata, e richiamata alla realtà dalle parole di mio figlio, mi sentii dapprima smarrita, poi confusa, imbarazzata e, infine, non giustamente costernata. «Mamma, non hai gettato via ancora niente!». Mi apostrofò, cercando probabilmente di incutere in me moti di pentimento o addirittura di vergogna. Neanche il tempo di rispondere alle invettive, e si udì la voce di mio marito che ci chiamava a rapporto. «Venite, sono arrivate le pizze!”». E poi ancora «Presto, o si raffreddano!». Approfittando dell’impellenza che l’occasione richiedeva, mi alzai dal pavimento, un po’ anchilosata perché alloggiata lì da qualche ora; guardai mio figlio, aveva il viso corrucciato e deluso. A disagio, ma non troppo, mormorai, proferii, sciorinai una piccola bugia: «Mi dispiace, ti prometto che lo farò domani». Foto concessa da Laurentia Mannelli per Cinque Colonne Magazine Read the full article
0 notes
Photo
Scaffalatura Farmacia-Profumeria-Erboristeria 14413: Versatilità e Funzionalità per il Tuo Spazio Commerciale!
Rinnova il tuo spazio espositivo con l’Scaffalatura Componibile Autoportante, ideale per farmacie, profumerie, erboristerie e altro! La struttura in metallo bianco con base e tetto metallici e ripiani in vetro offre un’eccellente soluzione per l’esposizione dei prodotti in vari settori commerciali.
Possibilità di Composizioni Personalizzate:
Scaffale Murale: Composizione standard, colore bianco, con altezze di 180/200/220 cm, dotato di ripiano di base retto e 3 ripiani in vetro regolabili standard a € 100,00 al metro lineare.
Scaffale Gondola Bifacciale: Composizione standard, colore bianco, con altezze di 120/140/160/180 cm, con ripiano di base retto e 3 ripiani in vetro regolabili standard a € 200,00 al metro lineare.
Montante di Chiusura: Disponibile a € 20,00 cad per separazione parete o isola.
Cassettiera Pedana: Dimensioni 133×40/50×20 cm a € 40,00 cad.
Altri Complementi Disponibili:
Vetrina Esposizione in Alluminio Bianca: Misure 60x90x133 cm a € 150,00.
Banco con Vetrina Davanti: Misure 90x100x60 cm a € 150,00.
Personalizza la tua esposizione con stile e praticità!
Valorizza la presentazione dei tuoi prodotti grazie a questa versatile scaffalatura componibile, perfetta per creare uno spazio espositivo funzionale e attraente per i tuoi clienti!
#EsposizioneCommerciale #ArredamentoNegozio #ScaffalatureComponibili #VersatilitàEspositiva
FORMAT MISURE SCAFFALE:
Altezza da 120 \ 140 \ 160 \ 180 \ 200 \ 220 cm superiore su richiesta costo extra.
Lunghezza modulo componibile da 133\100\66 cm
Profondità disponibile in 30- 40 – 50 – 60 (il prezzo non cambia)
VEDI TUTTI GLI ACCESSORI DISPONIBILI:
CLICCA QUI
Articolo USATO in BUONE condizioni
Opzione di verniciatura A € 100,00 AL Mt – VEDI LA GALLERY
Consegna in tutta la Sicilia! Possibilità di Spedizione – Chiedi Informazioni sui Costi
Visionabile presso il Centro Arredi per Negozi di Via Conte Federico, 272 a Palermo.
Contattaci per Maggiori Informazioni: chiamaci al numero whatsapp 0917460288
0 notes
Text
Vi fu il tempo delle mele.
Sì, quello di Sophie Marceau.
Prima ancora, il tempo della manovella.
Manovella?
Tra un attimo vi approdiamo.
Prima, il segno.
Il segno?
Ero in biblioteca, giorni fa.
Su di uno scaffale, un granitico proiettore Malinverno.
Sì, proprio in metallo e vetro, mica in fotografia.
Poi, a casa, la fotografia.
Soprendentemente, la fotografia.
Perché stavo sfogliando una rivista degli anni cinquanta, non pensavo più al proiettore.
Ed eccolo lì ancora, il Malinverno, nonostante non l'avessi cercato.
Ecco, il segno.
Il segno che rimembrare certe situazioni è d'uopo.
Con tenerezza, rimembrarle.
Solo tenerezza?
La cosa s'applica ad una intera epoca.
Bicicletta per andare da Lodi a Milano.
Sapete, Cocciante cantava di andare a piedi sino a Bologna.
Ma era un lirico afflato, quello.
Vi era un tempo in cui la fatica era un obbligo.
Un obbligo, ed un limite.
Mike Bongiorno raggiunse picco di montagna in elicottero.
S'aveva da fare una cosa, in quel modo la si fece con rapida efficacia.
Già, rapida.
Se l'importante è il risultato, la tecnica aiuta.
Giungere freschi in vetta, aiuta.
Ed allora, la summentovata fatica?
Scrivevo di manovella.
Negli anni del Malinverno - passando dalle immagini statiche a quelle in movimento - si poteva decidere di spendere seimila ottocento lire per avere un proiettore Cine Max con avanzamento "a motore".
Oppure risparmiare, ed avere lo stesso Cine Max a quattromila duecento lire, dovendo però ruotare la manovella.
Già, la manovella.
Come per avviare "il" automobile, ancora prima.
E se si voleva anche il sonoro - contestualmente disponendo di un capiente portafoglio - si poteva avere un Movilux Moviphon, di Zeiss.
Ovvero tre ponderosi apparecchi tra loro collegati, una pena allestire il domestico apparato.
Sapete, pure il Cine Max a manovella si definiva "elettrico", giusto perché c'era la spina da attaccare.
Ora, d'elettrico,��abbiamo la bicicletta.
Benedetta questa elettricità "motoria".
Perché è opinabile se sia o meno giovevole arrivare nudi alla meta, ma riposati certamente sì.
Perché così la mente rimane lucida, meglio predisposta alla fotografica ritrazione.
Oltretutto certi scorci sono fruibili sol da ciclabili, in tal guisa non si rischiano tamponamenti, od addirittura di non vedere il sito.
Cheppoi, la fatica era anche nella predisposizione dei parametri.
Tempi in cui in Voigtlander per illustrare i prodigi del Vitomatic I ricorrevano al corsivo:
regolare "automaticamente e contemporaneamente" l'otturatore ed il diaframma, quale affrancamento dal travaglio (proprio nella linguistica accezione dell'ispanico "trabajo" e del francese travail) della vita!
E dopo la fatica, la vaghezza.
Sì, la vaghezza.
Così accadeva allora.
Filmati in dimensione paraonirica, per la soffusa e traballante visione.
Ma anche questo è amore.
La fatica volta al positivo, ed insomma.
Difficoltà di ottenere il risultato, perizia per ottenerlo degno.
Ecco, lottare.
Il sapore della sofferta vittoria, così.
Serve premunirsi, per trattenere quel sapore nel palato.
Sapete, io ho ancora un proiettore muto Braun.
Comprai una lampada di riserva, allora.
Tuttora intonsa, pronta ad affrontare il futuro.
All rights reserved
Claudio Trezzani
0 notes
Text
Guardaci: c'è tutta, tutta la guarnigione riunita.
Tu aspetti la tua guarigione. Ti analizzi: i piedi, le gambe, il piano della tua visuale destra.
Aspettavamo tutti assetati. Tutti impostati, tristi, agguerriti, stupiti. Non c'erano stati segnali.
Sì, invece. Ce n'erano stati. C'erano segnali avanzati, che avevamo buttati via come si scacciano le mosche. Erano stati ignorati, riposti, diffusi col passaparola e ancora ignorati nuovamente, assente qualsiasi bisogno di ricordare.
Avevamo più fame che sonno. In effetti, mangiavamo in continuazione.
Io ero lontana. Sentivo solo la tua voce che da bassa e vivace era di un metallo atroce.
Lasciavo tutto inespresso.
Ero addolorata ma di quel male sordo, che si agita in un angolo tutto strozzato e solo, e si consuma. Ne parlavo poco e con pochi. Tenevo tutto chiuso per i miei specchi e coprivo spesso anche loro.
si mangiava roba prelibata, al tavolo della cucina.
chi arrivava, portava. chi tornava a casa per cucinare.
chi arrivava a casa per capire, e chi, invece, per guardare.
chi guardava cercava di capire.
a volte taceva. a volte, invece, lo carezzava come si carezza il pelouche che hai sul comò, da piccino.
io mi ci arrabbiavo: 'non è un bambino, e nemmeno un pelouche. in vita sua lo avete mai accarezzato? ed allora, lasciatelo stare'.
c'era viavai in continuazione. si aspettava tutti.
si puliva, si cambiavano panni, lenzuola di lino bianco, belle lenzuola candide di percalle stese al sole ad asciugare.
chiesi: 'perchè, al sole? non si fa prima, a stendere nella sala accanto alla lavatrice?'. 'no' - mi rispondevano - 'c'è l'energia del sole, il profumo della roba stesa fuori'.
ci si muoveva un un loop veloce, costante. il divano cedeva, sotto il tuo bacino, se ti ci mettevi sopra.
il divano era come lì per assorbire, per farti riposare.
io non avevo immaginato che quel divano rosso di pelle un po' scuro, messo accanto all'ingresso e rivolto alla finestra, potesse servire un giorno a quello scopo.
la casa era lì, immensa. la casa stava lì, tutta enorme e compressa di cose da fare, di solitudini e di dialoghi, piena di conversazioni.
il divano rosso era pieno di voci. di volti seduti.
le tende bianche alle finestre si muovevano appena.
fuori c'era un bel sole e tra le piante del giardino c'erano un sacco di uccellini.
un uccellino si era incastrato nella stufa, al piano di sotto, e poi era uscito indenne dal tubo.
succedevano cose anche un po' strane, un po' magiche.
la cucina era piena di vasetti delle razioni e delle preparazioni alimentari. era pulita, ma durante quei giorni fu ordinata e assunse quasi un aspetto razionale.
io capii perchè la cucina era piena di vasetti e perchè erano troppi e perchè non volevano buttarne nemmeno uno.
venivano preparati cibi apposta in attesa della guarigione.
il cibo serviva per guarire. il cibo aiutava la guarigione.
il frigo era ovviamente grande e ben illuminato.
tuttavia era in attesa nell'aria qualcosa di trascurato, qualcosa... di indefinito.
si sapeva e non si capiva, si percepiva e non si vedeva.
si capiva che c'era qualcosa.
c'erano tracce. c'erano libri sul controllo del dolore.
c'era, in quella casa, chi non riusciva ad avere pace.
c'era, in quella casa splendente, chi si rintanava nel garage con poca luce del sole e progettava motociclette e altre cose.
c'era la solitudine, appollaiata sul tetto della casa, e una stanza assolata piena di documenti interessanti.
i documenti raccontavano la vita delle persone perchè quelle persone li ritenevano importanti. i documenti erano ritenuti più importanti delle parole nelle relazioni.
'ho sempre tenuto di più alle cose importanti, piuttosto che ai sentimenti'.
questa fu una considerazione che facesti ma successe che poi furono proprio i sentimenti, a portare a te le cose.
Erano i sentimenti, a muovere le dita che ti sventagliavano ed erano i sentimenti a portare a te coppette colme: fragoline di bosco e batuffoli di acqua inumiditi per bagnarti le labbra.
C'erano i tuoi cappelli, sparsi per la casa. In bagno, nel tuo bagno, c'erano le tue cinture. C'erano appesi ancora i tuoi asciugamani e c'erano tutti incasinati i tuoi prodotti per la rasatura. Erano nel mobile del bagno che era sempre quello di quando ero piccola, e anche il bagno era sempre quello, uguale. Eri così: facevi cose nuove ma poi ci mettevi le cose di tempo fa', le conservavi. A volte, le riparavi ed a volte, invece, ne fabbricavi di nuove.
Era la morfina a farti sognare, o più belli erano i sogni che la musica ti procurava?
Mio. Cosa c'era di mio, nella tua casa. Tutto.
Tutti i miei libri.
Ti circondavi delle mie cose, riposte come nuove tra gli scaffali.
il libro che ti avevo prestato e che ti era caduto nella vasca da bagno, che si era rovinato e che io mi ero arrabbiata, era ricomparso nello scaffale, nuovo. Lo hai ricomprato?
Mio, era il posto a tavola che rimaneva vuoto perchè tu non mi chiamavi, però sì che mi aspettavi.
Mio era quel posto, quel posto riservato.
Mi hanno detto che un giorno eri molto affaticato e ti è caduto il volto rivolto verso il piatto.
L'ho saputo dopo, perchè non mi avevano avvisato.
Sì, per un po' siamo rimasti taciuti, ma poi accadde: parlammo.
Parlammo.
Parlammo seduti e tu, con l'occhio bendato.
No forse non ero seduta. Tu sì, per forza.
Mi guardavi stranito ma ci tenesti subito a chiarire: non eri stranito per nulla, era solo l'occhio che se ne stava su una vista ad un piano diverso. Quindi se affrontavamo il problema, andava solo bendato e il problema vista era sistemato.
Chiaristi pure che non ce l'avevi più con tua madre.
Fu lunga: respirare e resistere senza perdere la rotta.
La definizione - la parola esatta - fu: mantenendo la testa ferma.
E' questa la parola esatta. La testa ferma resta lì dov'è. Non se ne va.
Ho imparato questa cosa, che non è una cosa, ma un atteggiamento, su un'isola, d'inverno.
Il tempo, su un'isola, scorre in un modo particolare e più semplice. Il tempo passa, e tu resti con te stesso, e pochi altri.
Eccoci. E' quando resti con te stesso, che succede tutto.
Succede che si vede dove va la tua testa.
Resta ferma? Passeggia?
Padre.
ti guardavo lentamente, disteso su quel letto bianco, con la coperta azzurra addosso, l'espressione stanca, viva, differente dalla sofferenza. Era un'espressione piena di pazienza.
Ti guardavo e cercavo di capire cosa mi aspettava.
Chi mi avrebbe portato e tutto l'azzurro della tua coperta.
Cosa avresti detto. Che cosa avresti fatto.
Quale parola avresti scelto, dopo tutto questo tempo che non parlavamo veramente.
Padre.
Quale parola avresti pronunciato, e quale sarebbe stato il suo significato - quale significato avrei dovuto attribuirle.
Ti osservavo inquieta ma me lo ripetevo: sei lì dentro e sei vivace, il resto non da' pace. Meglio scansarlo.
Scansiamo tutte le idee che si accavallano e spingono no, si affollano, no. Le idee che arrivano e si abbattono su quel tuo occhio coperto da qualcosa di bianco
Le idee che come un violento
No
Quelle onde che arrivano e si ammassano tutte insieme e ti devi proteggere
perchè lì sotto invece c'è la calma
sott'acqua, e cerchi di respirare
l'onda che arriva e poi tu sei fuori
Ecco. Mi serve questo.
Parlami tu, che io non so se ti dico cose che potrebbero farti inquietare. Quali parole devo scegliere. Che cosa devo dire e che cosa è meglio che ti dico dopo, no, ora, no, tra un po'
Mi serve guardare quel tuo respiro e quella coperta azzurra e capire che adesso sei così.
Ma io ti ascolto.
se resta tempo
certo che resta
no che non resta.
debbo uscire.
Esco dalla stanza.
Respiro.
Si piange in un corridoio.
Si resta lì e ci si calma.
Non ti si spaventa. Non ci si spaventa?
Si resta fermi, con la testa.
Si cerca un punto di guarigione da tutti quei pensieri messi uno sopra l'altro che poi diventano un pensiero solo, immenso, e ti arriva tutto addosso.
Arriva l'onda.
Caccio la testa sott'acqua: passa.
Ora passa.
Passa, e poi rientro in quella stanza.
Sono qui, son rientrata. Dai, riparliamo.
Ti ascolto.
Mi parli con la tua voce con la erre arrotata. Anche questa voce, la riconosco. Mi è familiare.
La voce dice e parla con sillabe nuove e sempre le tue musicali, di quando ero piccola e si girava in bici: sì, eravamo felici
1 note
·
View note
Link
0 notes
Text
https://senzaideacasa.com/it/librerie/36722-scaffale-dkd-home-decor-beige-rosa-metallo-legno-mdf-2-pcs-8424001780471.html
0 notes
Text
Utensili elettrici e non per i tuoi lavori di bricolage in garage che devi assolutamente tenere per un risultato professionale di quello che crei
È plausibile aggiustare quasi tutto con alcuni strumenti manuali di base.
1. Set di cacciaviti
La chiaro amenità dei cacciaviti li rende gli strumenti ideali per restringere la ferramenta dell'scansia, impiantare interruttori della luce e dissigillare i coperchi dei barattoli di inaugurazione metallica. attuale set di 10 pezzi include tutte le misure comuni con testa a taglio e phillips, così come le versioni tozze per introdursi in punti stretti.
2. Metro a striscia
Tienilo a vivanda di mano per rilevare ogni cosa, dall'area del muro per un progetto di belletto allo importanza del legna al nucleo per la casa - dove imparerai che un 2x4 non è scrupolosamente 2 per 4 pollici. Il tinta verde luccicante della tutela in materiale eterogeneo rende corrente metro a cinghia stanley Hi-Vis da 12 piedi elementare da ritenere.
3. cassa degli attrezzi
mantenere la tua serie di driver, viti e bulloni in una cassa degli utensili semplice da ricopiare mantiene le cose organizzate e a pietanza di mano. La pacco di intervento di considerevole capacità ha un unico fermo di metallo che si chiude in modo capace. Un cabaret staccabile è ottimo per elementi di fissazione assortiti.
4. maglio
Un maglio ad artiglio affettatrice da 16 once a muso liscia ha un bel mix di vigore e agilità per impiantare chiodi nei muri per impiccare quadri, apporre congiuntamente mobili pronti per l'unione e edificare casette per uccelli. L'grinfia curvo è utile per scavare i chiodi che ineluttabilmente si piegano. presente riproduzione Plumb ha un presa in fibra di vetro che è quasi duraturo.
5. striscia adesivo
per le riparazioni rapide all'intorno alla casa, attuale decorazione supersticky aderisce a quasi tutto e ha un aiuto addensato, complesso che è più condensato della maggior parte dei rotoli, ma elementare da sbrindellare alla prolissità. Usalo per difendere teloni strappati, secchi rotti, e quasi tutto salvo i condotti.
6. torcia elettrica
con una cero da incarico rilivellobile che si lascia collegata, non dovrai muoversi alla ricognizione di batterie nuove la prossima volta che l'pulsante scatta o quando hai un opera da fare all'spirituale di un scaffale buio. I 25 LED sono valutati per durare 100.000 ore e forniscono fino a 8 ore di luce per grado.
7. Serie di pinze
usale per drizzare le spine dei cavi elettrici piegate, scambiare i vecchi soffioni, affettare i cavi e avere una buona presa su purchessia cosa. attuale kit ben fatto di channellock include pinze a mascolino e femmina, a riduzione trasversale, ad ago e a combinazione.
8. coltello multiuso
questo attrezzo ti servirà più volte per scoperchiare le scatole, addolcire le matite, marcare le mortase e depilare il legno. spendi un po' di più in anticipazione per uno con una comoda presa rivestita in gomma e con il porta lama incorporato. in quel momento è più accettabile che tu inserisca una lama fresca invece che sforzare una lama opaca, che non è sicura.
9. pugnale da gesso
proprio lo apparecchio di cui hai urgenza per dispiegare un puntura di stucco, ridipingere una persiana o fregare la lacca o la carta da parati. corrente ha una lama flessuoso larga 2 pollici.
10. Sega a mano
meno minaccioso di una sega elettrica e più rapido da imbucare, questa sega a mano è buona per completare il legname o lo stock di modanatura per quanto ricompensa sui colpi di tensione e di botta.
11. chiave regolabile
hai esigenza di una chiave per comprimere e unire tutti i tipi di set di altalene ed elettrodomestici, così come gli impianti idraulici. questa duetto di chiavi crescent ha maniglie lunghe 6 e 10 pollici. optate per la manico più lunga quando avete desiderio di una leva in più per rendere libero un dado bloccato; scegliete la maniglia più corta in quale momento lo spazio è imperfetto.
1 note
·
View note
Text
Rack King Shares Innovative Craftsmanship and Materials Quality of Metal Shelves
People often look for durable, long-lasting, spacious, and affordable modular metal shelves (scaffali metallici componibili). Rack King has earned a reputation for delivering durable and functional metal shelving solutions. Its focus on innovative craftsmanship and high-quality materials sets them apart in the market. Let’s take a closer look at how the supplier ensures excellence in every product they create. Precision in Design Rack King’s approach begins with careful planning. Its design team prioritizes functionality and aesthetics. They aim to create shelves that are strong, versatile, and visually appealing. Every design is optimized to maximize storage space without compromising on durability. Customization is another highlight of Rack King’s design process. The manufacturer offers tailored solutions to meet diverse storage needs. Whether for a warehouse, office, or retail space, shelves are built to fit specific dimensions and load capacities. Top-Quality Materials The foundation of Rack King’s excellence lies in their materials. It uses premium-grade metals that resist wear and tear. Its shelves are built to endure heavy loads, extreme temperatures, and daily use without bending or breaking. The designer also prioritizes sustainability. They source metals that are recyclable and environmentally friendly. It ensures the products meet quality and eco-conscious standards. Advanced Manufacturing Techniques Rack King combines traditional craftsmanship with cutting-edge technology. Each metal shelves (scaffale metallo) is made using automated tools and skilled workers’ experience. Welding and assembly are performed with accuracy to ensure stability and strength. Special coatings, such as powder coating, are applied to prevent rust and corrosion. This extends the lifespan of the metal shelves, making them an affordable choice. Rigorous Quality Control Every shelf from Rack King undergoes strict quality checks. Its expert team tests for weight capacity, resistance to damage, and structural integrity. These tests ensure modular shelves meet industry standards and exceed customer expectations. Rack King doesn’t just stop at quality checks during manufacturing. It also monitors the packaging and delivery process. This ensures the shelves reach customers in perfect condition and are ready for instant use. Innovative Features Rack King innovates to improve its products. Adjustable shelving systems, modular designs, and easy installation are some of the features it offers. Its range of colors, including red shelf (scaffale rosso) matches your space. These innovations make shelves adaptable to various storage needs. Customer-Centric Approach Rack King values customer feedback. The supplier listens to suggestions and incorporates them into their design. This customer-first approach helps the team to present unique shelve models that meet user needs. Its commitment to after-sales support is impressive. Figure out your requires modular metal shelves at https://www.rackking.it/
Original source: https://bit.ly/3DuYEKh
0 notes
Video
youtube
Con IKEA Sjömärke puoi montare un caricatore wireless sotto un tavolo, una scrivania o uno scaffale, così da nasconderlo alla vista e avere allo stesso tempo un pad di ricarica per gli iPhone compatibili. IKEA spiega che il caricatore funziona con tutti i materiali che hanno uno spessore dagli 8 ai 22,2 mm, tranne il metallo. Una volta montato, basta posizionare il telefono sul piano esattamente sopra il caricabatterie.
IKEA Sjömärke viene fornito con un cavo da 1,8 metri, nastro bioadesivo per il montaggio e degli adesivi per contrassegnare dove posizionare il telefono sul lato superiore. Il caricabatterie può anche essere montato con viti o altri elementi non inclusi nella confezione.
Come riporta The Verge, questo dispositivo sarà disponibile a partire da ottobre al prezzo di 39$ (non si sa ancora nulla sui prezzi in Italia).
(via IKEA Sjömärke, il caricatore wireless che puoi nascondere - iPhone Italia)
0 notes
Text
Quale attrezzatura acquistare per adempiere piccoli lavori in casa e coltivare la propria passione del bricolage
Qui ci sono 11 strumenti di base da reggere a carico di mano e altri 18 strumenti che puoi attaccare man mano che ne hai urgenza nel tempo.
Un kit di utensili per la casa di usato inizia con un magro scontro da parte di un padrone di casa nuovo e alle prime armi. Poi, cresce nel tempo man mano che nuovi progetti devono persona completati e il grado di disposizione migliora.
È facile difendere quasi tutto con alcuni strumenti manuali di base.
1. Serie di cacciaviti
La semplice splendore dei cacciaviti li rende gli strumenti ideali per impugnare la utensileria dell'scansia, far funzionare interruttori della luce e aprire i coperchi dei barattoli di belletto metallica. corrente set di 10 pezzi include tutte le misure comuni con testa a riduzione e phillips, così come le versioni tozze per accedere in punti stretti.
2. Metro a fascia
Tienilo a portata di mano per calibrare ogni cosa, dall'area del muro per un proponimento di descrizione allo consistenza del tavole al nocciolo per la casa - dove imparerai che un 2x4 non è coscienziosamente 2 per 4 pollici. Il tono verde luccicante della protezione in effettivo composto rende presente metro a onorificenza stanley Hi-Vis da 12 piedi facile da incontrare.
3. astuccio degli utensili
mantenere la tua scelta di driver, viti e bulloni in una cassetta degli strumenti semplice da trascinare mantiene le cose organizzate e a carico di mano. La contenitore di plastica di considerevole grandezza ha un unico fermo di metallo che si chiude in modo certo. Un plateau rimovibile è perfetto per elementi di fissaggio assortiti.
4. mazzuola
Un assillo ad unghia da 16 once a viso liscia ha un bel mix di robustezza e versatilità per conficcare chiodi nei muri per impiccare quadri, apporre contemporaneamente mobili pronti per l'composizione e edificare casette per uccelli. L'grinfia curvo è utile per estrarre i chiodi che ineluttabilmente si piegano. presente indossatore Plumb ha un impugnatura in fibra di vetro che è quasi indistruttibile.
5. nastro adesivo
per le riparazioni rapide in giro alla casa, codesto fiocco supersticky aderisce a quasi tutto e ha un collaborazione condensato, tessuto che è più largo della maggior parte dei rotoli, ma elementare da sbrindellare alla lunghezza. Usalo per rimediare teloni strappati, secchi rotti, e quasi tutto oltre a i condotti.
6. pila elettrica
con una pila da mansione rilivellobile che si lascia collegata, non dovrai passeggiare alla analisi di batterie nuove la prossima volta che l'chiave scatta o quando hai un oggetto da fare all'riposto di un scaffale buio. I 25 LED sono valutati per conservarsi 100.000 ore e forniscono fino a 8 ore di luce per incarico.
7. Kit di pinze
usale per raddrizzare le spine dei cavi elettrici http://query.nytimes.com/search/sitesearch/?action=click&contentCollection®ion=TopBar&WT.nav=searchWidget&module=SearchSubmit&pgtype=Homepage#/diy project piegate, rimpiazzare i vecchi soffioni, tagliare i cavi e avere una buona presa su qualunque cosa. attuale kit ben fatto di channellock include pinze a forte e donna, a eliminazione ai lati, ad ago e a innesto.
8. coltello multiuso
questo attrezzo ti servirà più volte per aprire le scatole, aguzzare le matite, segnare le mortase e depilare il legno. spendi un po' di più in anticipo per uno con una comoda pomo rivestita in gomma e con il porta lama https://tagliasiepi-top.com/termometri-il-modo-migliore-per-prendere-la-temperatura/ incorporato. in quel momento è più eventuale che tu inserisca una lama fresca alquanto che imporre una lama opaca, che non è sicura.
9. pugnale da stucco
proprio lo attrezzo di cui hai uopo per stilare un pizzicotto di stucco, ridipingere una serramento o fregare la vernice o la carta da parati. attuale ha una lama pieghevole larga 2 pollici.
10. Sega a mano
meno minaccioso di una sega elettrica e più ratto da imperniare, questa sega a mano è buona per completare il legna o lo stock di aggetto poiché riscatto sui colpi di sollecitazione e di aiuto.
11. attrezzo regolabile
hai uopo di una chiave per pressare e raccordare tutti i tipi di set di altalene ed elettrodomestici, così come gli impianti idraulici. questa paio di chiavi crescent ha maniglie lunghe 6 e 10 pollici. optate per la manico più lunga in quale momento avete esigenza di una leva in più per sciogliere un dado bloccato; scegliete la gambetto più corta in quale tempo lo interstizio è imperfetto.
0 notes
Text
Cosa devi avere in casa per poter ottemperare i tuoi lavori di bricolage e dissodare la tua passione del fai da te
Qui ci sono 11 strumenti di base da parteggiare a gittata di mano e altri 18 strumenti che puoi appaiare man mano che ne hai uopo nel tempo.
Un kit di strumenti per la casa di https://tendadacampeggio.net consueto inizia con un breve scontro da parte di un intestatario di casa nuovo e principiante. Poi, cresce nel tempo man mano che nuovi progetti devono persona completati e il grado di inclinazione migliora. È plausibile rimediare quasi tutto con alcuni strumenti manuali di base.
1. Set di cacciaviti
La ovvio piacevolezza dei cacciaviti li rende gli strumenti ideali per obbligare la ferramenta dell'guardaroba, far funzionare interruttori della luce e spalancare i coperchi dei barattoli di belletto metallica. questo set di 10 pezzi include tutte le misure comuni con testa a lacerazione e phillips, così come le versioni tozze per infiltrarsi in punti stretti.
2. Metro a nastro
Tienilo a piatto di mano per limitare ogni cosa, dall'area del muro per un piano di tela allo grandezza del legno da lavoro al cuore per la casa - dove imparerai che un 2x4 non è coscienziosamente 2 per 4 pollici. Il tinta verde abbagliante della custodia in tangibile composito rende codesto metro a fettuccia stanley Hi-Vis da 12 piedi facile da diagnosticare.
3. scatola degli utensili
mantenere la tua scelta di driver, viti e bulloni in una cassa degli strumenti facile da traslocare mantiene le cose organizzate e a piatto di mano. La astuccio di scultura di enorme grandezza ha un unico fermo di metallo che si https://en.search.wordpress.com/?src=organic&q=diy home project chiude in modo abile. Un vassoio staccabile è inappuntabile per elementi di ancoraggio assortiti.
4. mazzuola
Un assillo ad artiglio da 16 once a muso liscia ha un bel mix di resistenza e versatilità per ficcare chiodi nei muri per appendere quadri, collocare contemporaneamente mobili pronti per l'unione e edificare casette per uccelli. L'grinfia curvo è utile per tirar fuori i chiodi che certamente si piegano. codesto campione Plumb ha un presa in fibra di vetro che è quasi duraturo.
5. striscia adesivo
per le riparazioni rapide in giro alla casa, codesto fettuccia supersticky aderisce a quasi tutto e ha un appoggio massiccio, complesso che è più pieno della maggior parte dei rotoli, ma semplice da estorcere alla prolissità. Usalo per riparare teloni strappati, secchi rotti, e quasi tutto oltre a i condotti.
6. pila elettrica
con una fiaccola da impegno rimansionebile che si lascia collegata, non dovrai procedere alla ricognizione di batterie nuove la prossima volta che l'interruttore scatta o quando hai un articolo da fare all'intimo di un scaffale buio. I 25 LED sono valutati per mantenersi 100.000 ore e forniscono fino a 8 ore di luce per funzione.
7. Kit di tenaglie
usale per raddrizzare le spine dei cavi elettrici piegate, sostituire i vecchi soffioni, dividere i cavi e avere una buona presa su qualunque cosa. questo kit ben fatto di channellock include pinze a forte e donna, a linea accessorio, ad ago e a inserzione.
8. lama multiuso
questo dispositivo ti servirà più volte per dissigillare le scatole, temperare le matite, incidere le mortase e radere il legno. spendi un po' di più in caparra per uno con una comoda manico rivestita in gomma e con il porta lama incorporato. in quella occasione è più eventuale che tu inserisca una lama fresca anziché che forzare una lama opaca, che non è sicura.
9. bisturi da scagliola
proprio lo macchina di cui hai urgenza per distendere un presa di gesso, ridipingere una serramento o sfregare la apparenza o la carta da parati. codesto ha una lama cedevole larga 2 pollici.
10. Sega a mano
meno ricattatorio di una sega elettrica e più svelto da abbozzare, questa sega a mano è buona per ritoccare il tronchi o lo stock di modanatura perché dimensione sui colpi di sollecitazione e di spinta.
11. chiave regolabile
hai bisogno di una chiave per restringere e assemblare tutti i tipi di set di altalene ed elettrodomestici, così come gli impianti idraulici. questa paio di chiavi crescent ha maniglie lunghe 6 e 10 pollici. optate per la gambetto più lunga quando avete urgenza di una leva in più per togliere un dado bloccato; scegliete la manico più corta quando lo spazio è ristretto.
0 notes
Photo
. 👻 𝑆𝑡𝑒𝑝𝘩𝑒𝑛&𝑉𝑒𝑟𝑜𝑛𝑖𝑐𝑎 𝐑𝐚𝐯𝐞𝐧𝐟𝐢𝐫𝐞, 𝟏𝟗.𝟎𝟒.𝟐𝟎𝟐𝟏 #Ravenfirerpg #ravenfirelegend 👻 Era accaduto tutto così rapidamente che Stephen non era stato in grado di comprendere bene cosa stesse succedendo sul momento, ma gli ci vollero anche un po' di minuti dopo prima di capire cosa fosse accaduto davvero. Le scosse di terremoto non erano una cosa frequente a Ravenfire, nessuno si sarebbe mai potuto aspettare una cosa del genere, per questo motivo concretizzare nella propria mente l'immagine di quello che era avvenuto. Stephen si era ritrovato in biblioteca per cercare delle informazioni per un articolo che avrebbe scritto in prima persona. Era praticamente nella parte più lontana all'uscita della biblioteca, si era ritrovato sotto uno scaffale che era caduto con tutti i libri. Non era stato molto facile per lui liberarsi da quella morsa, ma una volta riuscitoci, ci volle un po' prima che si potesse mettere in piedi e comprendere la situazione generale. Una volta fatto però, notò come le finestre erano intrappolate da qualche radice, Stephen non ci mise molto a comprendere che era opera di qualche fata. Si chiese perchè avesse bloccato ogni via d'uscita. Sospirò toccandosi la testa, gli faceva male e aveva qualche taglio. C'era molta gente nella biblioteca che cercava di uscire o che aiutava qualcun altro. Si sentì poi un po' strano, una strana elettricità che sentiva scorrergli nel corpo senza però che la stesse controllando lui stesso. Notò qualche sbalzo di elettricità, doveva essere opera sua. Cercò di isolarsi in modo da non nuocere a nessuno, anche se questo significava non poter aiutare gli altri. Sospirò pensando di essersi allontanato dagli altri, quando notò una ragazza. "Ehi, stai bene?"
Veronica Artemisia L. Maffei
Trascorrere la domenica in biblioteca era un sacrificio che era disposta soprattutto in vista degli esami estivi. Presto sarebbe cominciata una nuova sessione, e l'impegno di Veronica nel portare avanti i suoi studi in giurisprudenza erano ormai risaputi, soprattutto nella sua famiglia. Il silenzio che permeava quella stanza fu rotto solamente da un boato che sembrò aprire il pavimento sotto i suoi piedi. Improvvisamente la terra cominciò a tremare. Le penne cominciarono a rotolare, i libri a cadere, e le mani andarono ad aggrapparsi a quegli scaffali che vennero giù come un castello di carte. Era un terremoto quello che stava avvenendo e solamente quando terminarono anche le scosse di assestamento, Veronica si guardò attorno in cerca di una possibile via di fuga, ma la gamba destra era finita sotto il peso di quello scaffale che le impediva di alzarsi. Sentiva il dolore continuare a bruciare come se fosse a contatto con il fuoco, le mani portate all'altezza del ginocchio massaggiavano come ad alleviare un poco il dolore ma erano le lacrime a far sì che ogni cosa fosse sfocata. Udì poi la voce un ragazzo, ma seduta a terra la giovane italiana non poteva fare alcunché.
« Sono qui... Ti prego, aiutami. »
Stephen Myles Pearson
Stephen si era ben reso conto di non avere i poter sotto il suo totale controllo, ma non poteva di certo lasciare la giovane lì per terra senza fare nulla. Anche a voler cercare qualcuno, avrebbe rischiato di incappare in più persone e fare davvero una strage. Cercò di respirare e concentrarsi per poter aiutare la ragazza. "Va bene, tu chiudi gli occhi e cercherò di tirare via lo scaffale okay?" Aveva trovato uno scaffale di metallo, poteva sollevarlo tramite i suoi poteri quel tanto che bastava per farla sgusciare via, ma doveva assicurarsi che lei non la guardasse. "Appena senti meno pressione sulla gamba ti tiri fuori, va bene?"
Veronica Artemisia L. Maffei
Era bloccata. Bloccata da un peso che era impossibile da togliere e il dolore alla gamba diventava sempre più forte. Che diavolo era successo? Tutto attorno alla milanese era diventato più sfocato, e qualcosa di bagnato sembrò accarezzarle il volto prima di comprendere che erano le sue stesse lacrime. Sentiva il bisogno di urlare e al contempo di piangere come se fosse una bambina, prima di vedere la figura del ragazzo avvicinarsi. Con lo sguardo lo implorò di aiutarla, di fare qualsiasi cosa prima di annuire con un lieve cenno del capo. « N-non sento la gamba... » Replicò con un tono incerto la Maffei mentre il trambusto si faceva sentire perfino in lontananza. Non era sola in biblioteca, a sentir le voci che provenivano dall'altra sala, non era l'unica ad essere rimasta ferita. Inspirò ed espirò prima di passarsi il dorso della mano sul volto asciugando alla bell'e meglio le lacrime dal volto. Tenne ancora gli occhi chiusi la giovane prima di gemere ancora una volta per il dolore. « E' come se tutto il corpo andasse a fuoco e tutto tornasse alla gamba, ma lì non sento nulla... Aiutami, per favore. »
Stephen Myles Pearson
"Va bene ci penso io, tu chiudi gli occhi va bene? Pensa solo a tirare quando senti meno la libreria" Cercò di tranquillizzare la ragazza, ringraziò il fatto che fosse uno scaffale in metallo così che potesse usare i poteri per liberare la giovane, altrimenti avrebbe dovuto cercare aiuto. Cercò di concentrarsi al massimo sentendo che comunque i suoi poteri erano un po' al limite, avrebbero potuto sfuggirgli da un momento all'altro. Non appena fu certo che la ragazza ebbe chiuso gli occhi riuscì a sollevare grazie al campo elettromagnetico lo scaffale e non appena la ragazza si liberò lo lasciò andare. "Andiamo verso l'uscita, ti aiuto io."
❪ 𝑭𝒊𝒏𝒆 𝑹𝒐𝒍𝒆. ❫
0 notes
Text
Favoloso scaffale porta oggetti in metallo bianco anticato, un gusto rock ma anche ricercato e raffinato. Tantissima oggettistica su Mondo Arredamento, bella e particolare.
https://www.livitalia.it/it/quadri/2302-one-way-in-metallo-bianco-scaffale-pensile-decorativo.html
1 note
·
View note