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#san bonaventura
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Bonaventura, la conoscenza di Dio passa dall’amore
Autore di una gran quantità di opere teologiche e spirituali, san Bonaventura da Bagnoregio spiegava che per poter giungere alla conoscenza di Dio l’uomo ha diversi modi. Ma per la conoscenza perfetta serve l’amore. Continue reading Untitled
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cvbarroso · 1 year
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Hodie XIV julii... Sancti Bonaventurae, Cardinalis et Episcopi, Confessoris et Ecclesiae Doctoris.
#st.bonaventure #san buenaventura
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covercyano · 1 year
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Giacomo Bonaventura of Italy celebrates with his teammate after scoring his team's first goal during the UEFA EURO 2024 European qualifier match between Italy and Malta at Stadio San Nicola on October 14, 2023 in Bari, Italy. (Photo by Maurizio Lagana/Getty Images)
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scifi4wifi · 2 months
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Transformers One | Trailer 2
“If we did this as a live-action movie, it would probably cost $500M,” said Transformers One producer Lorenzo di Bonaventura about the Paramount Animation and Hasbro title that kicked off San Diego Comic-Con 2024. They showed a clip to a packed Hall H featuring a race at the Olympics of Cybertron, illustrating what life is like on the planet. Orion Pax aka Optimus Prime (Chris Hemsworth) wants…
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Benedetto XVI racconta e spiega San Bonaventura da Bagnoregio
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incamminoblog · 3 months
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DALL'OPUSCOLO «ITINERARIO DELLA MENTE A DIO» DI SAN BONAVENTURA, "LA MISTICA SAPIENZA RIVELATA MEDIANTE LO SPIRITO SANTO"
Dall’opuscolo «Itinerario della mente a Dio» di san Bonaventura, vescovo(Cap. 7, 1. 2. 4. 6; Opera omnia, 5, 312-313).La mistica sapienza rivelata mediante lo Spirito Santo     Cristo è la via e la porta. Cristo è la scala e il veicolo. È il propiziatorio collocato sopra l’arca di Dio (cfr. Es 26, 34). È «il mistero nascosto da secoli» (Ef 3, ). Chi si rivolge a questo propiziatorio con…
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lamilanomagazine · 4 months
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Serie A, 38^ giornata: Niang regala la salvezza all’Empoli al 93’, Frosinone battuto dall’Udinese e retrocesso in B
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Serie A, 38^ giornata: Niang regala la salvezza all’Empoli al 93’, Frosinone battuto dall’Udinese e retrocesso in B. Cagliari-Fiorentina (2-3) Con questa vittoria la Fiorentina è aritmeticamente in Europa. In una partita ricca di emozioni contro il Cagliari, la rete decisiva è di Arthur su rigore al minuto numero 103. Vantaggio di Bonaventura, reti di Deiola e Mutandwa, pari di Nico Gonzalez e gol dal dischetto all'ultimo secondo. La squadra di Italiano è certa dell'ottavo posto e della Conference, in attesa della finale di mercoledì. Nel post-partita applausi e tanta commozione per l'ultima di Ranieri.   Genoa-Bologna (2-0) Con un gol per tempo il Genoa supera il Bologna e chiude il suo campionato con una vittoria e la certezza dell’11esimo posto in classifica. La sblocca Malinovskyi con un preciso sinistro dal limite. Il raddoppio è di Vitinha, che segna con un tocco sotto su assist di Gudmundsson. Thiago Motta saluta i tifosi rossoblù con una sconfitta.   Juventus-Monza (2-0) La Juve chiude con una buona prestazione il campionato e batte il Monza 2-0 in casa. Il risultato si decide nel primo tempo con le reti di Chiesa e Alex Sandro, che è stato il festeggiato numero uno visto che chiude qui la sua esperienza in bianconero dopo 9 anni. Il Monza mantiene a lungo il possesso palla nel primo tempo, ma ha le occasioni migliori nel secondo, quando Pinsoglio dice di no a Birindelli e Djuric con due grandi interventi.   Milan-Salernitana (3-3) All'addio in rossonero dopo cinque anni, Pioli saluta San Siro pareggiando 3-3 contro la Salernitana di Colantuono. Applausi anche per Giroud e Kjaer all'ultima col Diavolo. La sblocca Leao, che sfrutta il grave errore di Fiorillo. Raddoppia proprio Giroud in acrobazia. Nella ripresa accorcia il neoentrato Simy, tris di Calabria ma nel finale la Salernitana la riprende in due minuti con Sambia e ancora Simy.   Atalanta-Torino (3-0) L'Atalanta batte 3-0 il Torino, abbandona il quinto posto e condanna la Roma all'Europa League. Due gol nel primo tempo ad opera di Scamacca e Lookman, ciliegina sulla torta il rigore di Pasalic nella ripresa a chiudere il match. Spazio nel finale anche al terzo portiere dell'Atalanta, Rossi, protagonista con una gran parata su Ilic per garantire il clean sheet alla propria squadra. Il Torino chiude qui la stagione e sente profumo di Conference.   Napoli-Lecce (0-0) Tanti fischi per un Napoli che resta decimo e fallisce il sorpasso al Torino: 53 punti per entrambe le squadre, ma gli uomini di Juric sono avanti per gli scontri diretti. Il Toro deve comunque sperare nel successo della Fiorentina ad Atene per andare in Conference. Niente Europa, dunque, per gli azzurri. Si conclude nel peggiore dei modi una stagione horror per la formazione partenopea.   Empoli-Roma (2-1) L’Empoli vince al 93' e si salva all'ultima giornata battendo la Roma 2-1. Il primo tempo finisce 1-1 con le reti di Cancellieri al 13' e Aouar al 46' con un colpo di testa. La retrocessione sembrava ormai scritta per la squadra di Nicola, ma Niang al 93’ scrive un'altra pagina di storia per la città toscana trafiggendo sul primo palo Svilar su assist di Cancellieri. Terza storica salvezza per l'Empoli che parteciperà alla prossima Serie A ai danni del Frosinone.   Frosinone-Udinese (0-1) Il Frosinone retrocede in Serie B. Incredibile epilogo per i ciociari. La squadra di Di Francesco disputa una buona partita, meriterebbe addirittura il vantaggio, ma non riesce a sfruttare le occasioni conquistate, cogliendo due legni con Soulè e Brescianini e scontrandosi con un eccellente Okoye. L’Udinese trova il gol decisivo al 76', quando Davis insacca con il sinistro, ben assistito da Lucca. Possono far festa i friulani, mentre per i tifosi gialloblu è la notte più amara.   Verona-Inter (2-2) Finisce 2-2 un divertente Verona-Inter. Tutti nel primo tempo i gol: Arnautovic la sblocca con un bel diagonale dopo aver vinto il corpo a corpo con Coppola, ma il Verona prima pareggia con il morbido pallonetto di Noslin su assist di Suslov che, invece, sigla il 2-1 con una precisa conclusione dal limite. In chiusura di frazione, ancora Arnautovic realizza al volo su sponda di Frattesi.   Lazio-Sassuolo (1-1) Lazio e Sassuolo pareggiano 1-1 nell'ultima giornata di campionato. Dopo un primo tempo chiuso senza reti, nonostante una grossa chance arrivata sui piedi di Hysaj, i biancocelesti riescono a sbloccare il punteggio nella ripresa grazie al gol di Zaccagni per poi farsi riprendere 7 minuti più tardi dalla rete segnata da Viti. Immobile fallisce nel finale l'opportunità di regalare la vittoria alla squadra di Tudor che chiude al settimo posto e quindi parteciperà alla prossima Europa League.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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saveriopepe · 5 months
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Facoltà Agraria di Quaracchi. La Bellezza fiorisce in periferia.
Il progetto di trasferire l’intera Facoltà di Agraria al polo scientifico di Sesto va avanti. La sede di Via San Bonaventura a Quaracchi e i suoi vasti terreni circostanti, non devono diventare l’ennesimo contenitore storico abbandonato o commercializzato. L’intera zona è un puzzle poco armonico tra villette antiche e case popolari, sorvolato dagli aerei e assediato dal traffico di Via Pistoiese.…
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Viterbo, i ragazzi speciali Juppiter ringraziano Bagnoregio
La manifestazione si chiamava “Semplicemente Grazie” e si è tenuta venerdì scorso nella cattedrale San Donato e San Bonaventura di Bagnoregio, in provincia di Viterbo.     La serata organizzata dall’associazione per l’inclusione giovanile Juppiter, era stata ideata allo scopo di permettere ai suoi ragazzi speciali, di esprimere riconoscenza a chi, in tanti modi, si prende cura di loro ogni…
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jacopocioni · 6 months
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Il Tabernacolo del Bargello
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Nel carcere del Bargello era antica consuetudine, già nel Cinquecento, che il giorno di San Bonaventura, il 15 luglio, le porte del Palazzo venissero aperte alle Confraternite e alle Compagnie di Carità per la visita ai carcerati, e in quell'occasione chiunque poteva portare cibo e vestiti ai prigionieri. I carcerati, a quei tempi, non venivano mai mantenuti con il denaro pubblico ed era un'opera assistenziale curata dai cittadini quella di provvedere con cibo ed altri beni di prima necessità al sostentamento di coloro che erano incorsi in problemi con la giustizia.
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Per ricordare questa antica usanza, nel 1588 Fabrizio Boschi, appena diciottenne, dipinse l'affresco oggi racchiuso nel tabernacolo posto all'angolo tra via dell'Acqua e Via Ghibellina. Il Tabernacolo risale al 1859, quando il Governo Provvisorio Toscano stabilì che all'interno del Palazzo del Podestà, che nel Cinquecento era stato destinato a sede del Capitano di Giustizia (il cosiddetto Bargello), fossero raccolte tutte le opere scultoree minori, medioevali e moderne che avevano fatto parte della Galleria degli Uffizi, e tutte le opere provenienti sia chiese che da edifici civili, da cui si era ritenuto opportuno toglierle. Il Tabernacolo fu costruito a protezione dell'affresco del Boschi, già notevolmente deteriorato dagli agenti atmosferici. Il dipinto rappresenta San Bonaventura nell'atto di visitare i carcerati, porgendo loro del pane da un cesto. Attorno al santo vi sono i membri delle Compagnie di Carità e due persone del popolo che osservano la scena, mentre i carcerati attraverso le sbarre ricevono il pane. L'alluvione del 1966 danneggiò ulteriormente l'affresco, che venne staccato e restaurato nel 1996.
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Gabriella Bazzani Read the full article
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Maria Corredentrice in San Bonaventura da Bagnoregio
Tra gli autori che hanno trattato della mediazione e della corredenzione alla salvezza di Maria Santissima, san Bonaventura è da menzionare in modo speciale, non solo in quanto dottore serafico della Chiesa, ma perché è stato capace di dare la soluzione più elegante, profonda e semplice alla questione. Continue reading Untitled
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edwin--artifex · 7 months
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THE ENIGMA OF THE MASTER OF SAINT FRANCIS - The Stil Novo in Thirteenth-Century Umbria
Perugia, National Gallery of Umbria (Corso Pietro Vannucci, 19)
10 March – 9 June 2024
For the first time, sixty masterpieces reveal the secrets of the most important artist to have worked in Central Italy after Giunta Pisano and before Cimabue. The exhibition is being held in the framework of the celebrations marking the eighth centennial of the appearance of the stigmata on Saint Francis of Assisi.
Following the record-breaking exhibition dedicated to Perugino in 2023, from 10 March to 9 June 2024 the National Gallery of Umbria in Perugia will host another prestigious undertaking, introducing the general public to the figure of the Master of Saint Francis, one of the most important artists of the thirteenth century after Giunta Pisano and before Cimabue.
Curated da Andrea De Marchi, Veruska Picchiarelli and Emanuele Zappasodi as part of the celebrations marking the 800th anniversary of the appearance of the stigmata on the body of Saint Francis of Assisi, this exhibition brings together for the first time 60 masterpieces from some of the world’s most prestigious museums, from the Louvre in Paris and the National Gallery in London to the Metropolitan Museum in New York and the National Gallery of Art in Washington.
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From the National Gallery of Umbria, which holds the most substantial nucleus of the works on panel by the Master of Saint Francis, the exhibition extends ideally to feature the cycle of Stories from the Life of Christ and Stories of Saint Francis painted by the artist in the Lower Basilica of Saint Francis in Assisi, one of the consequences of the agreement of valorisation concluded between the Franciscan friary of the Sacro Convento and the museum in Perugia.
The thirteenth was a century of enormous social, economic and cultural upheavals. Umbria was to prove itself the region that was best capable of absorbing and developing on the religious and cultural revolution generated by the birth of the mendicant orders, in particular the Franciscans, transforming it into positive energy. Umbria and Assisi, where some of the most singular works of the art of the age were created, became the new fulcrum in the system of European arts, where the mysterious figure emerged of the Master of Saint Francis, to whom scholars are still incapable of giving a name. Indeed, this is why he is known after the panel with the effigy of Saint Francis painted on the same board on which tradition tells us that the saint passed away, now preserved in the Museum of the Porziuncola at the church of Santa Maria degli Angeli, in Assisi, and exceptionally on show in the exhibition in Perugia.
It was to him that the friars minor turned, first to work on the stained glass in the Upper Basilica, flanking the master craftsmen from Germany and France, then to decorate the entire Lower Basilica. Creating myriad different friezes, in imitation of enamels and the fine work of goldsmiths, the Master set the first cycle of Stories of the Life of Saint Francis in the basilica’s single nave, telling them in parallel with those of the Life of Christ, as specified by Bonaventura da Bagnoregio, then the General of the Order: for the first time, the saint was identified as Alter Christus, a man whose similarity to Christ himself also extended to his body, with the gift of the stigmata.
Employing relief scans made using 3D lasers for the occasion, the exhibition will include an immersive room using new technologies to reconstruct the mural paintings by the Master in the Lower Basilica in Assisi, some of which suffered as a result of subsequent work executed at the end of the thirteenth century, in particular after the arrival of Giotto.
The exhibition will hinge around the Crucifix, dated 1272 and coming from the church of San Francesco al Prato in Perugia, one of the most important pieces of all the works housed in the Gallery, providing a focus for the majority of the painter’s works, which are returning to Umbria from various museums all over the world. A climate-controlled showcase will house the surviving section of the double-sided reredos that used rise above the high altar in the church of San Francesco al Prato, visually completing the great Crucifix, of which the National Gallery of Umbria now houses the largest number of fragments.
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The exhibition will also attempt to furnish an articulated and as systematic as possible documentation of all painting produced in Umbria in the period when the Master of Saint Francis was active, from the middle of the century to the inauguration of the project to adorn the Upper Basilica of Assisi under Pope Nicholas IV. The symbolic starting point will in any case be the work in Umbria of Giunta Pisano, attributing the new, later dating of approximately 1230 to the reredos with Saint Francis of Assisi and the Four Post-Mortem Miracles from the Museum of the Treasury of the Pontifical Basilica of Saint Francis in Assisi, one of the century’s masterpieces, and comparing it with the other version now in the Vatican Museums and with the signed Crucifix of the Porziuncola. Of no less significance is the possibility to appreciate the works probably by Gilio di Pietro from Pisa, who was active in Siena and Orte in the middle of the century.
Alongside the Master of Saint Francis, reconstructions will also be ventured of some of his contemporaries, such as the Master of the Franciscan Crucifixes and the Master of Santa Chiara, the latter case made possible by the exceptional loan of the hagiographic altarpiece from the Basilica of Saint Clare, dated 1283, and of the monumental painted crucifix from the Rocca Flea Civic Museum in Gualdo Tadino. The production of the Master of the Marzolini Triptych, which has some singular affinities with Armenian miniature painting, will provide eloquent evidence of the extraordinary polyphony of works and of artists in Umbria in the second half of the thirteenth century, grown to maturity in the shadow of the international construction project in Assisi.
The region unquestionably constitutes a privileged observatory for understanding the nature of the intense exchanges that criss-crossed the Mediterranean trading routes in that period, between the Holy Land and central Italy, the cradle of the Franciscan movement, and of the epoch-making artistic revolutions that would have been inconceivable in the absence of the climate created in the Basilica of Saint Francis.
The exhibition is the result of a partnership between the National Gallery of Umbria, the Ministry of Culture, the Pontifical Basilica and Franciscan Friary of the Sacro Convento of Saint Francis in Assisi and the “San Francesco d’Assisi” Seraphic Province of the Friars Minor of Umbria, with the support of the Perugia Foundation and in synergy with the Region of Umbria.
The Enigma of the Master of Saint Francis. The Stil Novo in Thirteenth-Century Umbria
Perugia, National Gallery of Umbria (Corso Pietro Vannucci, 19)
10 March – 9 June 2024
Edwin Alexander Francis is the audioguide narrator. Produced by OrpheoGroup. Recorded at StudioColosseo, Rome
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SAN BONAVENTURA DA BAGNOREGIO
L’anima, gustando l’Eucarestia si accende di tanto ardore che, distrutta ogni tiepidezza e carnalità, si unisce solo a questo cibo, convertendosi in esso, e allora gusta che il Signore è soave, sperimenta come il suo spirito è più dolce del miele.
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giancarlonicoli · 11 months
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15 ott 2023 14:30
CALCIO MARCIO FOR EVER – ZAZZARONI METTE IN FILA TUTTE LE PORCHERIE DEL PALLONE ITALIANO DEGLI ULTIMI 2 ANNI, DAL CASO TAMPONI ALLO SCANDALO PLUSVALENZE, DAL DOPING FINO ALLE SCOMMESSE - QUANDO UN PRODOTTO COSÌ IMPORTANTE VIENE AGGREDITO PUNTUALMENTE DA SCANDALI DI OGNI GENERE DIVENTA NECESSARIO RICORRERE A SCELTE DRASTICHE (SPETTANO A GRAVINA)" – PS: "IL CASO SCOMMESSE STA DIVENTANDO UN ROZZO FESTIVAL DEL”FAKE”. CREDO CHE GLI INQUIRENTI DOVREBBERO…" -
Ivan Zazzaroni per il Corriere dello Sport
E anche Italia-Malta è andata. Bonaventura, Berardi e Frattesi hanno segnato gol molto belli e martedì sera ci giochiamo la qualificazione diretta a Wembley. Durante la partita ho pensato spesso ad altro, lo ammetto.  
 A questo. Ieri sia un importante ex calciatore, sia un giornalista di Repubblica - e in seguito tanti altri - hanno ricevuto un documento, spacciato come proveniente dalla procura di Torino, che conteneva nomi e cognomi di calciatori sotto osservazione. Fatta una rapida verifica con un penalista e un collega della giudiziaria, si è rivelato un rozzo fake.  
Ora, se oltre alle rivelazioni di Corona e alle decine di liste che stanno riempiendo cellulari e rete, siamo arrivati ai documenti falsi significa che la situazione non è più grave ma gravissima. Per questo credo che gli inquirenti dovrebbero metterci un punto di chiarezza.  
Mamma mia che disastro gli ultimi due anni del calcio italiano. Quando ho mostrato l’elenco che sto per pubblicare a un allenatore, il suo commento è stato pieno di sarcasmo: «dopo il covid è tornata la vita». In tutte le accezioni e espressioni peggiori dal punto di vista sportivo e morale. 
Ecco, infatti, in rapida sintesi, quello che il nostro calcio e gli appassionati hanno dovuto sopportare in poco più di ventiquattro mesi. Soprattutto per queste ragioni tanti l’hanno abbandonato. Da mesi i produttori dello spettacolo - i presidenti di serie A - stanno invece tentando di ottenere 900 milioni, 1 miliardo, dalle piattaforme tv per quel che resta di buono. Auguri.
L’ordine temporale è un dettaglio:  
1) il Caso tamponi. 
2) Lo scandalo plusvalenze in due atti. 
3) Le manifestazioni di razzismo negli stadi (ricordo per tutte Juve-Inter, vittima Lukaku). 
4) La curva nord di San Siro svuotata con la forza per l’omaggio al capo ultrà interista morto. 
5) L’aumento del prezzo dei biglietti in Serie A con maggiorazioni superiori del 20%. 
6) Il caso D’Onofrio e relativa decapitazione dei vertici arbitrali. 
7) Il fallimento di alcune società e la mancata iscrizione delle stesse ai campionati di riferimento. 
8) Il ritorno del doping (Pogba). 
9) I calciatori scommettitori.  
a decima voce potrebbe essere l’indecenza non solo sportiva della seconda esclusione di fila dai Mondiali.  
Devo aver dimenticato qualcosa. Ma dieci punti possono bastare per pretendere che qualcosa di serio e definitivo venga fatto. Non ci si può rifugiare dietro lo scudo dell’ingestibilità di certi comportamenti. L’immagine nel calcio è anche sostanza e quando un prodotto così importante viene aggredito puntualmente da scandali di ogni genere diventa necessario ricorrere a scelte drastiche (spettano a Gravina). 
Ho visto infatti nascere campagne moralistiche per eventi privi di sostanza - come dire - illecita come il mercato arabo, ovvero la distribuzione generosa di capitali dal mondo del petrolio a quello europeo, proprio come un tempo i club italiani più ricchi sorreggevano i club provinciali acquistandone a suon di milioni i giovani talentuosi, usanza - ahinoi - abolita spostando l’attenzione e gli investimenti verso i Paesi d’Africa, dove da anni il ruolo di generosi… petrolieri lo esercitiamo noi e i francesi. Fumo negli occhi, l’attentato arabo al nostro capitale tecnico spesso rappresentato da giocatori stranieri già coinvolti in un business planetario.  
Il marcio - adesso lo vediamo - è altrove. Anche nello stesso mondo azzurro ex manciniano nel quale il primo scandalo fu perdere con la Macedonia mentre oggi si giudicano le perdite o i successi al banco delle scommesse. Con buona pace di chi predica - lo ha detto anche Baggio, ma lui può, facitore di vittorie - la religione della sconfitta. 
PS. Nonostante casi, casini e scandali, a Bari i paganti erano 56mila e hanno tifato, si sono divertiti. La forza del calcio è anche la sua debolezza. E viceversa. La passione per il pallone ha un’impressionante resistenza alle sconcezze. La passione non si piega alle leggi della ragione - diceva il grande Sandor Marai - non si cura minimamente di quello che riceverà in cambio, vuole esprimersi fino in fondo, imporre la sua volontà. 
Già, ma fino a quando?  
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spazioliberoblog · 11 months
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L’Almanacco civitavecchiese di Enrico Ciancarini. Il quadro perduto. Bartolomeo Mendozzi da Leonessa a Civitavecchia.
di ENRICO CIANCARINI ♦ Leonessa, 18 agosto 2023. La visita guidata alla Chiesa di San Francesco a Leonessa volge al termine. Il professore Luigi Nicoli, amico e profondo conoscitore della storia e del territorio del piccolo e grazioso comune del reatino, ci raduna davanti ad un grande quadro posto a sinistra dell’entrata. È intitolato Crocefissione con dolenti e San Bonaventura. Il cartellino…
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bergamorisvegliata · 1 year
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I LUOGHI DELL'ANIMA
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Ed è rimasta un attimo così, lieta e pensosa, contro quello sfondo balenante di scrimi bianchi e di abissi paurosi, come se la bellezza di un viso di donna che scende nel cuore di un uomo sia veramente una delle cose più dure a morire in questa breve, fuggevole vita.
Bonaventura Tecchi
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L'anima oggi ci porta in uno dei borghi più belli d'Italia, non tanto per quelle vecchie case scavate nella terra di tufo, ma tanto -piuttosto- per quel ponte sospeso nel vuoto che pare quasi lanciare una "sfida" alla modernità, a strutture fantascientifiche se rapportate all'antichità del borgo laziale, e alle città tecnologicizzate che si ha la tendenza di renderle sempre più "smart", iper-attive, iper-futuristiche, dimenticando il fatto che sono proprio paesi come Civita di Bagnoregio che costituiscono l'ossatura e l'anima della nostra amata Italia.
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Visitare Bagnoregio è sicuramente una delle esperienze più entusiasmanti che è possibile fare nel territorio della Tuscia. La bellezza della sua Civita, nota come “la città che muore”, rende questo piccolo comune del Viterbese una meta ambita dal turismo nazionale e internazionale.
Ogni anno più di 700mila persone da tutto il mondo arrivano qui per vedere da vicino una bellezza antica, che sfida il tempo e l’erosione dello sperone tufaceo su cui è posizionata. Tutt’intorno la Valle dei Calanchi, uno spettacolo meraviglioso figlio del vento e della pioggia.
Civita è sempre più un luogo gettonatissimo dagli innamorati, che insieme passeggiano sul ponte e arrivano nel borgo per scambiarsi promesse d’amore eterno. Siamo nella terra di San Bonaventura, padre della Chiesa e figura centrale nel Medioevo. Terra francescana, dunque. Essendo San Bonaventura l’autore della biografia sulla vita del Santo d’Assisi, la Legenda Maior.
Il paese sta vivendo una grande fase di crescita, legata essenzialmente allo sviluppo turistico. Sviluppo turistico che sta facendo da traino a tutto l’indotto dell’accoglienza e del benessere del turista. Attraversare il paese, dall’aspetto Rinascimentale, a piedi è il modo migliore per respirare il clima più autentico della provincia italiana. Si può decidere di percorrere Corso Mazzini, dove hanno preso vita caratteristici negozietti, e scendere così fino al Belvedere oppure concedersi un po’ più di tempo per scendere nei piccoli vicoli alla ricerca di panorami mozzafiato.
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Il Belvedere offre un affaccio privilegiato su Civita di Bagnoregio. Da qui è possibile portare a casa le migliori fotografie. Continuando basta scendere qualche decina di gradini e ci si trova a Mercatello. Da qui si inerpica il ponte che porta dritto nel cuore della perla dei Calanchi. Un borgo etrusco, con più di 2mila anni di storia sulla schiena. Diversi crolli, registrati nel corso dei secoli, hanno fatto sprofondare nella valle chiese e strutture bellissime. Purtroppo perse per sempre. Ma è forse proprio questo senso di precarietà, di fragilità, a rendere ancora più suggestivo questo luogo. Si entra da Porta Santa Maria, dove da secoli fanno la guardia dei leoni con una testa umana tra le zampe.
I visitatori, attraversando il corridoio dopo la porta, avranno modo di immergersi in un posto tranquillo, fuori dal tempo e dal mondo. Negli ultimi anni diversi locali hanno reso più gradevole l’escursione e non sarà difficile notare la presenza di gatti bellissimi. I sempre più famosi e fotografati “gatti di Civita”.
Il centro del borgo è Piazza San Donato, anticamente ne fu il foro e oggi viene chiamata “la piazzetta”. A dominare il lato frontale la facciata del Duomo di San Donato, cattedrale fino al 1699.
Prima di andarsene, scendendo verso il centro di Bagnoregio, tappa importante è la Cattedrale (in Piazza Cavour) che conserva il Santo Braccio. Dentro a uno splendido reliquiario di oreficeria francese è custodita una reliquia di San Bonaventura.
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Altre informazioni e consigli su dove e come visitare Civita di Bagnoregio, al link:
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