Tumgik
#s.rituale
sguardimora · 6 years
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I “Passages” dalla residenza
Un canto. Si entra.
Stanza dell’immaginazione.
Due corpi. Due figure.  Due volti mascherati. Uno segnato da una fascia rossa che colora la parte alta del viso. L’altro è colorato nella parte sottostante. Uno la meta dell’altro, si scrutano da lontano. Lei si muove, avvicinandosi lentamente ai nostri volti, sfiorando l’aria con movimenti precisi, calibrati e leggeri. Si allontana ma magneticamente continua ad attrarre attorno a sé forze invisibili. 
E’ un manichino. E’ una venere. 
Inizia a girare il collo vorticosamente e la testa si perde nel movimento diventando una macchia scura in moto. Il corpo si svuota della sua forma e segmenti di vegetali iniziano a comparire.
“[... ] Guarda, sorella, sto facendo la verticale; sul mio corpo crescono foglie, e dalle mani spuntano radici... affondo nella terra. di più, sempre di più, all’infinito... Sì, ho allargato le gambe perché volevo che in mezzo sbocciassero dei fiori [...]”. La vegetariana di Han Kang è la prima immagine che mi salta agli occhi.
Poi l’animalità prende spazio e il movimento si dischiude attraverso geometrie precise distanze calcolate. E’ un corpo strisciante che entra in figure ancestrali, e perciò riconoscibili,  le abita  e ben presto le abbandona.
E’ una madre. E’ una figlia. E’ una amica. E’ una sorella.
E’ una sirena.
Il ritmo sincopato. La natura invade anche i suoni. L’acqua scorre.
Poi di nuovo il canto insieme nella libagione le figure si riuniscono  e si fanno riconoscere,  interamente.
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Alcune immagini e alcuni frammenti di pensieri dalla visione delle prove di Sara Sguotti. 
*nella residenza #S.Rituale
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t2000000000 · 6 years
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Pacific 231 + Sub S.Ritual ‎- 9 Mélodies Blessées (Full Cassette)
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